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AD EXPO 2015 IL PADIGLIONE LA FATTORIA GLOBALE 2.0 degli AGRONOMI MONDIALI

L’Associazione mondiale degli agronomi World Agronomists Association, attraverso Conaf, partecipa a Expo Milano 2015, come esponente della Società Civile (Civil participants) con un proprio padiglione che ha battezzato Fattoria Globale 2.0. Qui troveranno spazio i modelli produttivi del futuro, che non potranno prescindere dalla biodiversità e dalle colture locali. Perché il paesaggio agricolo contribuisce a costruire la nostra identità. La Fattoria Globale rappresenta l’unità di misura per la valutazione del benessere del Pianeta dove le diverse componenti ambientali e produttive si misurano. L’innovazione di metodo è quello di considerare il territorio del pianeta un grande puzzle costituito da Fattorie e quindi le stesse sono, con i loro comportamenti, il termometro con cui misurarne lo stato di efficienza. Da qui la necessità della realizzazione del concetto di Fattoria Lab 2.0, un laboratorio che si inserisce nei contesti territoriali e nelle aziende dove attraverso il lavoro degli agronomi si sviluppano nuovi processi, nuovi metodi e nuovi prodotti.

Il padiglione materializza la raffigurazione contestuale del progetto di partecipazione della World Association of Agronomists nel quale verranno rappresentati i temi, le pratiche e le innovazioni
della Fattoria Globale. Nel semestre di rappresentazione dell’esposizione universale, quindi, si attuerà il programma di partecipazione Fattoria Globale del Futuro (FGF 2.0)”. In particolare si evidenzieranno:
• le migliori pratiche;
• la comparazione delle pratiche nei diversi contesti territoriali;
• i flussi di innovazione e del suo trasferimento;
• le modalità di produzione di cibo in relazione al proprio territorio;
• la crescita sostenibile e le identità delle comunità locali.
I temi oggetto di attività e conferenze all’interno dello spazio espositivo durante il periodo della
manifestazione internazionale saranno i seguenti:
• Biodiversità e miglioramento genetico
• Sostenibilità e Produttività
• Sviluppo ed identità locale
• Alimentazione e scarti alimentari
• Cultura progettuale e responsabilità sociale
• Cambiamenti climatici e territorio di produzione

Il padiglione.Nel mondo operano 380mila agronomi con l’obiettivo di progettare il cibo, assistere le aziende sulla sicurezza alimentare e ambientale, organizzare il lavoro agricolo in modo da
assicurare la disponibilità delle risorse nel tempo. Possiamo quindi dire che si tratta di una figura professionale chiave per garantire il nutrimento del Pianeta. La struttura, progettata dall'architetto
Enzo Eusebi su una superficie di 350 mq, sorge su un lotto di circa 600 mq, collocato nell'area Nord Est 12 del Sito Espositivo. In questo spazio vogliamo mostrare l’impatto dei diversi modelli produttivi sul paesaggio, sul territorio, sulle identità locali. Saranno riproposte le diverse tipologie di farms presenti nei continenti (24 case history, 1 continente al mese) che andranno a comporre un puzzle. Al centro dello spazio espositivo, sarà presente il Tavolo della Democrazia: consentire l’accesso al cibo sicuro, infatti, è una precondizione allo sviluppo di forme di partecipazione e di
governo democratico.

Le nuove sfide dell’agronomia mondiale. Se negli anni Cinquanta e Sessanta la rivoluzione verde, attraverso il miglioramento genetico, è riuscita ad aumentare la disponibilità di risorse,
dando stabilità a molti Paesi, oggi paradossalmente sono emersi alcuni limiti di questo modello: una rarefazione della biodiversità e una forte diseguaglianza nella distribuzione delle risorse, tale
per cui una parte del mondo spreca quasi metà del suo cibo e l’altra non ne ha a sufficienza. La domanda è quindi: come soddisfare le esigenze alimentari di quei Paesi che non hanno condizioni
microclimatiche favorevoli alle colture cerealicole più diffuse? La ricerca agronomica deve proporre modelli sostenibili cercando colture diverse, ma legate al territorio, in modo da garantire la
disponibilità delle risorse e l’autosufficienza.

Il messaggio per Expo Milano 2015. Il luogo dove si produce il cibo è un luogo fisico, è la terra, sono le fattorie. Quello che mangiamo ha un legame identitario con il territorio che lo ha prodotto.Anzi, ha il potere di cambiare l’aspetto del paesaggio, ha una storia che si sedimenta nel corso del tempo. Per questo il padiglione, una volta smontato, diventerà una mostra itinerante e sarà promossa una Fondazione che continuerà le iniziative e la riflessione sull’alimentazione anche dopo il termine dell’Esposizione Universale.

L’impegno per la Carta di Milano. L’obiettivo della partecipazione degli agronomi mondiali all’evento espositivo è formulare una Carta dei principi della governance (pianificazione,
progettazione e monitoraggio) della “Fattoria Globale” utile per il confronto professionale e scientifico, ma soprattutto utile alle comunità locali e ai cittadini consumatori del mondo. Questo
documento vuole porre alcuni limiti etici alla ricerca agronomica, esplicitando degli indicatori, che andranno periodicamente rivisti, che limitino la pressione dell’uomo sull’ambiente e misurino il
livello di benessere della Terra nel corso del tempo. L’obiettivo è di vederli inclusi questi principi anche nella Carta di Milano.

MILANO, 23 aprile 2015


24/04/2015, 10:23
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Il Padiglione di 350 mq nell’area Nord Est 12 ospiterà eventi e case history di tutti i continenti
La Fattoria Globale del futuro sbarca ad EXPO 2015. Il contributo degli Agronomi mondiali per nutrire il Pianeta
Diaz Alvarez, presidente WAA: «Fattoria Globale è unità di misura per la valutazione del benessere del Pianeta» Sisti, partecipant director WAA: «Obiettivo è ‘Carta dei principi’ per produzione sostenibile di cibo a disposizone di comunità locali e consumatori di tutto il mondo»

La biodiversità ed il miglioramento genetico; la sostenibilità e produttività; lo sviluppo e l’identità locale; l’alimentazione e gli scarti alimentari. Ma anche la cultura progettuale e la responsabilità sociale fino ai cambiamenti climatici ed il territorio di produzione. In una parola la Fattoria Globale 2.0, la fattoria del futuro. E’ questa in sintesi la mission della World Association of Agronomists (WAAforEXPO2015) che sarà ad EXPO Milano 2015 con un proprio Padiglione, la Fattoria Globale 2.0, come esponente della Società Civile (Civil participants).
Sei mesi di eventi; la rappresentazione di tipologie di farm presenti nei continenti (con 24 case history ed 1 continente al mese) che andranno a comporre il puzzle della Fattoria Globale. Un albero piantato a terra (un noce) al centro dello spazio espositivo, con il Tavolo della Democrazia su cui si svilupperanno eventi e discussioni. Il Padiglione – che sarà inaugurato il 14 maggio -, progettato dall'architetto Enzo Eusebi, si sviluppa su una superficie di 350 mq (su un lotto di circa 600 mq), collocato nell'area Nord Est 12 del Sito Espositivo.
In questo spazio sarà mostrato l’impatto dei diversi modelli produttivi sul paesaggio, sul territorio, sulle identità locali. Il tutto visto dalla prospettiva degli Agronomi, la figura professionale che più di ogni altra è fondamentale per garantire il nutrimento del Pianeta: sono 380 mila, infatti, gli agronomi che operano quotidianamente per progettare il cibo, ma anche per assistere le aziende sulla sicurezza alimentare e ambientale, organizzare il lavoro agricolo in modo da assicurare la disponibilità delle risorse nel tempo. A rappresentarli la World Association of Agronomists.
«La Fattoria Globale – spiega Maria Cruz Diaz Alvarez, presidente World Association of Agronomists - rappresenta l’unità di misura per la valutazione del benessere del Pianeta dove le diverse componenti ambientali e produttive si misurano. L’innovazione di metodo è quello di considerare il territorio del Pianeta un grande puzzle costituito da Fattorie e quindi le stesse sono, con i loro comportamenti, il termometro con cui valutarne lo stato di efficienza».

«Il percorso – sottolinea Andrea Sisti, participant director WAA for Expo e presidente CONAF - si sviluppa intorno alla sala centrale (Farm Lab) e quindi al “simbolico albero”, dove il visitatore potrà partecipare ai momenti di discussione e di riflessione rispetto al Futuro del Pianeta. L’albero simbolicamente rappresenta lo “spazio” della Fattoria dove si svolgevano le pratiche di comunità: il riposo, la riflessione, la meditazione, la progettazione, la discussione, il futuro. L’obiettivo della nostra partecipazione è formulare una Carta dei principi della governance (pianificazione, progettazione e monitoraggio) della “Fattoria Globale” utile per il confronto professionale e scientifico, ma soprattutto utile alle comunità locali e ai cittadini consumatori del mondo. Questo documento vuole porre alcuni limiti etici alla ricerca agronomica, esplicitando degli indicatori, che andranno periodicamente rivisti, che limitino la pressione dell’uomo sull’ambiente e misurino il livello di benessere della Terra nel corso del tempo. Lavoreremo quindi per vedere inclusi questi principi anche nella Carta di Milano».

GLI EVENTI - La struttura del palinsesto prevede per ogni continente l’identificazione di una o più Farm tipiche o comunque rappresentative. Il continente viene rappresentato per un mese e nel mese vengono descritte le diverse tipologie di Farm selezionate come tipiche o rappresentative. Per ogni continente dall’analisi delle diverse Fattorie vengono selezionati particolari opere caratterizzanti uno o più elementi di compatibilità rispetto ai temi trattati. Di queste opere vengono messi in evidenza i progetti, e quindi l’agronomo o il forestale progettista, e ne viene rappresentata l’evoluzione nel tempo dell’opera e quindi del progetto.
Ogni settimana per il progetto in esposizione viene promossa una “giornata-evento” con presenza di testimonial di particolare interesse, il progettista agronomo o forestale che ne racconta la storia e la proiezione del futuro. Per ogni continente si “estraggono” 4 tipologie rappresentative di farm (ognuna per ogni indirizzo produttivo: coltivazione erbacea, coltivazione arborea, coltivazione forestale, allevamento zootecnico, trasformazione dei prodotti, produzione di energia, diversificazione, agroturismo, agro-naturalismo, agro-paesaggismo – Filiere).
Visita guidata al Padiglione e Expo - Visite programmate su prenotazione che comprendono le attività dimostrative sul tema della giornata, il tour tematico del padiglione con il relativo Kit di visita visite ad altri padiglioni Expo accompagnati da due agronomi e forestali professionisti.

WAAforEXPO2015 social media – Oltre al Padiglione Fattoria Globale 2.0 all’interno di EXPO 2015 sarà possibile seguire le attività di WAAforEXPO2015 ed il calendario degli eventi in programma attraverso il sito internet http://expo.worldagronomistsassociation.org/, e i profili social del CONAF su Twitter (@_conaf), Facebook (Conaf Consiglio Nazionale) e Instagram (conaf).


Milano, 27 aprile 2015


27/04/2015, 10:51
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Ad Expo il Padiglione Fattoria Globale 2.0 della World Association of Agronomists
Carta di Milano, Sisti (Agronomi): "Portiamo gli indicatori per misurare il benessere della Terra nel tempo"
Il partecipant director Agronomi Andrea Sisti: "Porre limiti etici alla ricerca agronomica, partendo da una minore pressione dell'uomo sull'ambiente"

Una Carta dei principi della governance (pianificazione, progettazione e monitoraggio) della Fattoria Globale utile per il confronto professionale e scientifico, ma soprattutto a favore delle comunità locali e dei cittadini-consumatori del mondo. E' quanto sarà prodotto dagli Agronomi mondiali nei sei mesi di Expo2015, grazie agli eventi e case history di tutti i continenti all'interno del Padiglione La Fattoria Globale 2.0 della World Association of Agronomists, come ha ricordato Andrea Sisti, participant director WAAforEXPO, oggi all'Università degli Studi di Milano a margine della presentazione della Carta di Milano. "Un documento - ha sottolineato Sisti - che vuole porre alcuni limiti etici alla ricerca agronomica, esplicitando degli indicatori, che andranno periodicamente rivisti, che limitino la pressione dell'uomo sull'ambiente e misurino il livello di benessere della Terra nel corso del tempo. Stiamo lavorando - ha aggiunto - e lavoreremo per vedere inclusi questi principi anche nella Carta di Milano". Sei le tematiche sviluppate nel programma della WAA ad Expo2015 e declinate per tutti i continenti: dalla biodiversità al miglioramento genetico, alla sostenibilità e produttività fino allo sviluppo dell'identità locale. Ma anche alimentazione e scarti alimentari, cultura progettuale e responsabilità sociale fino ai cambiamenti climatici e territorio di produzione. "La ricerca agronomica - ha precisato Sisti alla presentazione della Carta di Milano - deve proporre modelli sostenibili cercando colture diverse, ma legate al territorio in modo da garantire la disponibilità delle risorse e l'autosufficienza".

Milano, 28 aprile 2015


28/04/2015, 11:09
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Intervento della vice presidente Rosanna Zari al Salone della Giustizia in corso a Roma.
Obbligo a contrarre e un’unica polizza per tutte le attività professionali. Le richieste della Rete delle professioni tecniche al Ministro Orlando
Zari: "Rimangono ancora delle criticita': mancanza dell'obbligo a contrarre delle compagnie assicurative nei confronti dei professionisti e riconoscimento della polizza professionale obbligatoria come unico adempimento a copertura delle responsabilita'"

"Obbligo a contrarre e un'unica polizza che sia valida per tutte le attivita' professionali". A chiederlo al Ministro della Giustizia Andrea Orlando al Salone della Giustizia in corso a Roma durante un incontro organizzato dalla rete delle Professioni area tecnica, la vice presidente CONAF Rosanna Zari. "Gli agronomi ad oggi - ha spiegato Zari - hanno attivato una polizza assicurativa collettiva per la quasi totalita' degli iscritti obbligati ed e' risultato un sistema che consente, a bassi costi, una copertura assicurativa con massimali adeguati alle prestazioni professionali. Tuttavia rimangono ancora delle criticita' che sono nella mancanza dell'obbligo a contrarre delle compagnie assicurative nei confronti dei professionisti analogamente a quanto avviene per il ramo Rc auto e del riconoscimento della polizza professionale obbligatoria come unico adempimento a copertura delle responsabilita': ancora oggi le PA _ ha concluso Zari - richiede la stipula di assicurazioni complementari".


Roma, 28 aprile 2015


28/04/2015, 20:23
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Gli Agronomi mondiali ad EXPO2015 con il padiglione La Fattoria Globale 2.0
Dove nasce il cibo: nel mondo 570 milioni di fattorie in 161 Paesi. Con gli Agronomi, 24 modelli di Fattoria Globale ad Expo
Sisti, partecipant director: «Innovazione è considerare il territorio del Pianeta come un grande puzzle costituito da Fattorie»

Dalle fattorie nasce il cibo per nutrire il pianeta. Sono 570 milioni le fattorie presenti in 161 Paesi nel mondo, divise nei cinque continenti di cui il 7% in Europa e Asia Centrale, il 35% in Cina; il 23% in India; il 9% in Africa subsahariana; il 9% in Est Asia (escluso Cina); il 6% Asia sud (escluso India); il 4% America Latina e America centrale; il 4% Paesi 'industrializzati' (fra cui Nord America, Europa e Oceania); il 3% in Nord Africa e Medio Oriente.
Solo grazie alle farm, le fattorie, sarà possibile Nutrire il Pianeta: a rivelarlo sono i dati della World Association of Agronomist protagonista ad EXPO 2015 Milano - da domani 1 maggio al 31 ottobre - con il padiglione La Fattoria Globale 2.0 (350 mq, area Nord-Est 12). Sei mesi di eventi e la rappresentazione di tipologie di farm presenti nei continenti con 24 case history ed 1 continente al mese, dove sarà mostrato l'impatto dei diversi modelli produttivi sul paesaggio, il territorio e sulle identità locali. Il tutto visto dalla prospettiva e dall'analisi degli agronomi (500 mila nel mondo) che quotidianamente operano per progettare cibo e assistere le aziende nella sicurezza alimentare ed ambientale.
«Nutrire il Pianeta è un obbligo morale ancor prima che una priorità politica a cui la Comunità internazionale deve puntare senza esitazioni. Per gli Agronomi una mission quotidiana - sottolinea Andrea Sisti, partecipant director WAAforEXPO2015 -: la Fattoria Globale, rappresenta l'unità di misura per la valutazione del benessere del pianeta dove si misurano le componenti ambientali e produttive. L'innovazione - aggiunge Sisti - di metodo è quello di considerare il territorio del Pianeta come un grande puzzle costituito da Fattorie, e quindi esse stesse sono il termometro con cui valutarne lo stato di efficienza».
La superficie in cui operano le fattorie nel mondo (fonte FAO) - Sono 11 strati di copertura globale della terra: superfici artificiali (che coprono lo 0,6% della superficie terrestre); Suoli non coltivati (15,2%); Terreni coltivati (12,6%); Prati e pascoli (13%); Vegetazione erbacea (1,3%); Acque interne (2,6%); Mangrovie (0,1%); Aree coperte da arbusti (9,5%); Neve e ghiacciai (9,7%); Vegetazione rada (7,7%); Zone alberate (27,7%). Le foreste nel mondo sono distribuite in modo non uniforme: il 45% della superficie forestale totale nelle zone tropicali; il 31% nelle zone boreali, il 16% nelle zone temperate (16%) e l’8% in quelle subtropicali. I cambiamenti di uso del suolo forestale negli ultimi 20 confermano che l’area forestale è diminuita di circa 5,3 milioni di ettari l’anno, corrispondenti, nel periodo 1990-2010, ad una perdita netta pari a quasi 4 volte le dimensioni di un Paese come l’Italia.

Milano, 30 aprile 2015
C.s. 05


30/04/2015, 16:53
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INAUGURAZIONE PADIGLIONE "LA FATTORIA GLOBALE DEL FUTURO 2.0"
Giovedì 14 maggio 2015 - Expo Area Nord Est 12


La biodiversità ed il miglioramento genetico; la sostenibilità e produttività; lo sviluppo e l’identità locale; l’alimentazione e gli scarti alimentari. Ma anche la cultura progettuale e la responsabilità sociale fino ai cambiamenti climatici ed il territorio di produzione. In una parola la Fattoria Globale 2.0, la fattoria del futuro. E’ questa in sintesi la mission della World Association of Agronomists (WAAforEXPO2015) che è presente ad EXPO Milano 2015 con un proprio Padiglione, la Fattoria Globale 2.0, come esponente della Società Civile (Civil participants).
Sei mesi di eventi con la rappresentazione di tipologie di farm presenti nei continenti (24 case history ed 1 continente al mese) che andranno a comporre il puzzle della Fattoria Globale. Un albero piantato a terra (un noce) al centro dello spazio espositivo, con il Tavolo della Democrazia su cui si svilupperanno eventi e discussioni. In questo spazio sarà mostrato l’impatto dei diversi modelli produttivi sul paesaggio, sul territorio, sulle identità locali. Il tutto visto dalla prospettiva degli Agronomi, 480 mila professionisti che operano quotidianamente per progettare il cibo, ma anche per assistere le aziende sulla sicurezza alimentare e ambientale, organizzare il lavoro agricolo in modo da assicurare la disponibilità delle risorse nel tempo.

I COLLEGHI GIORNALISTI SONO INVITATI A PARTECIPARE


04/05/2015, 17:18
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Giovedì 14 maggio (ore 12) la cerimonia di inaugurazione del Padiglione di 350 mq area Nord Est
Expo 2015, apre Padiglione Agronomi mondiali: La Fattoria Globale è interamente sostenibile e ad impatto zero
E’ stato realizzato con 65 metri cubi di legno italiano (abete rosso veneto e trentino) certificato per la sua gestione sostenibile con lo standard PEFC. Le pareti sono realizzate con sughero naturale non trattato proveniente dalla Sardegna.

Un padiglione interamente sostenibile e ad impatto zero. Taglio del nastro ad Expo 2015 (giovedì 14 maggio ore 12 area nord est 142) per La Fattoria Globale 2.0 della World Association of Agronomists, che è all’Esposizione Universale come esponente della società civile (civil participants). Il padiglione degli agronomi mondiali è stato realizzato con 65 metri cubi di legno italiano (abete rosso veneto e trentino) certificato per la sua gestione sostenibile con lo standard PEFC. I boschi di origine dove sono state tagliate le 227 piante sono l'Altipiano di Asiago e le peccete del Trentino. Le pareti del Padiglione sono interamente realizzate con sughero naturale non trattato proveniente dalla Sardegna. Il conto delle tonnellate di CO2 stoccate dai 65 metri cubi di legno è di 46 t (corrispondenti al peso di 10 elefanti africani). La scelta di avere usato legno italiano certificato ha permesso, infatti, il risparmio nelle emissioni di gas inquinanti (generalmente il legname viene dall'estero, 1000 km di media di distanza e produce inquinamento per il trasporto - camion che portano il legname e rientrano vuoti), che in questo caso rappresenta 1/5 di tutta l'energia spesa per realizzare il padiglione. Il valore del legname lavorato è di circa 80.000 euro, che è cosi rimasto in Italia.
Alla cerimonia inaugurale, che sarà possibile seguire anche in diretta streaming su expo.worldagronomistsassociation.org, interverranno, tra gli altri, il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Maurizio Martina, il commissario unico Expo 2015 Milano Giuseppe Sala, il participant director WAA Andrea Sisti e la presidente mondiale degli agronomi Maria Cruz Diaz Alvarez.

Milano, 13 maggio 2015
Cs 08


13/05/2015, 11:42
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Il Padiglione di 350 mq nell’area Nord Est 12 ospiterà eventi e case history di tutti i continenti
La Fattoria Globale del futuro sbarca ad EXPO 2015.Il contributo degli Agronomi mondiali per nutrire il Pianeta
Diaz Alvarez, presidente WAA: «Fattoria Globale è unità di misura per la valutazione del benessere del Pianeta» Sisti, partecipant director WAA: «Obiettivo è ‘Carta dei principi’ per produzione sostenibile di cibo a disposizone di comunità locali e consumatori di tutto il mondo»

La biodiversità ed il miglioramento genetico; la sostenibilità e produttività; lo sviluppo e l’identità locale; l’alimentazione e gli scarti alimentari. Ma anche la cultura progettuale e la responsabilità sociale fino ai cambiamenti climatici ed il territorio di produzione. In una parola la Fattoria Globale 2.0, la fattoria del futuro. E’ questa in sintesi la mission della World Association of Agronomists (WAAforEXPO2015) che oggi, ad EXPO Milano 2015, ha inaugurato il proprio padiglionela Fattoria Globale 2.0, come esponente della Società Civile (Civil participants).
Sei mesi di eventi, la rappresentazione di tipologie di farm presenti nei continenti (con 24 case history ed 1 continente al mese) che andranno a comporre il puzzle della Fattoria Globale. Un albero piantato a terra (un noce) al centro dello spazio espositivo, con il Tavolo della Democrazia su cui si svilupperanno eventi e discussioni. Il Padiglione è stato progettato dall'architetto Enzo Eusebi e si sviluppa su una superficie di 350 mq (su un lotto di circa 600 mq), collocato nell'area Nord Est 12 del Sito Espositivo.
«La Fattoria Globale – spiega Maria Cruz Diaz Alvarez, presidente World Association of Agronomists - rappresenta l’unità di misura per la valutazione del benessere del Pianeta dove le diverse componenti ambientali e produttive si misurano. L’innovazione di metodo è quello di considerare il territorio del Pianeta un grande puzzle costituito da Fattorie e quindi le stesse sono, con i loro comportamenti, il termometro con cui valutarne lo stato di efficienza».

«Il percorso – sottolinea Andrea Sisti, participant director WAA for Expo e presidente CONAF - si sviluppa intorno alla sala centrale (Farm Lab) e quindi al “simbolico albero”, dove il visitatore potrà partecipare ai momenti di discussione e di riflessione rispetto al Futuro del Pianeta. L’albero simbolicamente rappresenta lo “spazio” della Fattoria dove si svolgevano le pratiche di comunità: il riposo, la riflessione, la meditazione, la progettazione, la discussione, il futuro. L’obiettivo della nostra partecipazione è formulare una Carta dei principi della governance (pianificazione, progettazione e monitoraggio) della “Fattoria Globale” utile per il confronto professionale e scientifico, ma soprattutto utile alle comunità locali e ai cittadini consumatori del mondo. Questo documento vuole porre alcuni limiti etici alla ricerca agronomica, esplicitando degli indicatori, che andranno periodicamente rivisti, che limitino la pressione dell’uomo sull’ambiente e misurino il livello di benessere della Terra nel corso del tempo. Lavoreremo quindi per vedere inclusi questi principi anche nella Carta di Milano».

In questo spazio sarà mostrato l’impatto dei diversi modelli produttivi sul paesaggio, sul territorio, sulle identità locali. Il tutto visto dalla prospettiva degli Agronomi, la figura professionale che più di ogni altra è fondamentale per garantire il nutrimento del Pianeta: sono 380 mila, infatti, gli agronomi che operano quotidianamente per progettare il cibo, ma anche per assistere le aziende sulla sicurezza alimentare e ambientale, organizzare il lavoro agricolo in modo da assicurare la disponibilità delle risorse nel tempo. A rappresentarli la World Association of Agronomists.
GLI EVENTI - La struttura del palinsesto prevede per ogni continente l’identificazione di una o più Farm tipiche o comunque rappresentative. Il continente viene rappresentato per un mese e nel mese vengono descritte le diverse tipologie di Farm selezionate come tipiche o rappresentative. Per ogni continente dall’analisi delle diverse Fattorie vengono selezionati particolari opere caratterizzanti uno o più elementi di compatibilità rispetto ai temi trattati. Di queste opere vengono messi in evidenza i progetti, e quindi l’agronomo o il forestale progettista, e ne viene rappresentata l’evoluzione nel tempo dell’opera e quindi del progetto.
Ogni settimana per il progetto in esposizione viene promossa una “giornata-evento” con presenza di testimonial di particolare interesse, il progettista agronomo o forestale che ne racconta la storia e la proiezione del futuro. Per ogni continente si “estraggono” 4 tipologie rappresentative di farm (ognuna per ogni indirizzo produttivo: coltivazione erbacea, coltivazione arborea, coltivazione forestale, allevamento zootecnico, trasformazione dei prodotti, produzione di energia, diversificazione, agroturismo, agro-naturalismo, agro-paesaggismo – Filiere).
Visita guidata al Padiglione e Expo - Visite programmate su prenotazione che comprendono le attività dimostrative sul tema della giornata, il tour tematico del padiglione con il relativo Kit di visita visite ad altri padiglioni Expo accompagnati da due agronomi e forestali professionisti.
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Milano, 14 maggio 2015


14/05/2015, 16:39
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Appuntamento giovedì 14 maggio, ore 21, dal padiglione degli Agronomi Mondiali
Agronomi: dalla Fattoria Globale di Expo2015 il varo del Congresso Mondiale che si terrà a settembre a Milano
Per la prima volta il congresso mondiale agronomi si terrà in Italia

Milano chiama, Argentina risponde, per il lancio del sesto Congresso Mondiale degli Agronomi, in programma ad Expo 2015 dal 14 al 18 settembre. Un passaggio del testimone, in diretta streaming, dal recente congresso degli agronomi panamericani, al congresso mondiale che per la prima volta si terrà in Italia durante l’esposizione universale. La presentazione è in programma per giovedì 14 maggio, ore 21, al Padiglione La Fattoria Globale della World Association of Agronomists (pad.142 Expo) ed in diretta streaming sul sito expo.worldagronomistsassociation.org con il collegamento in diretta da Tandil (Argentina).

Alla Fattoria Globale della WAA saranno presenti la presidente della World Asociation of Agronomists Maria Cruz Diaz Alvarez; il participants director Andrea Sisti, i consiglieri Conaf ed i presidenti degli Ordini provinciali. Dall’Argentina saranno collegati Alejandro Louis Bonadeo, presidente Associazione Agronomi Panamericani; Monica Romero, presidente degli Agronomi Argentini.


Milano, 14 maggio 2015


14/05/2015, 19:11
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Servizio esclusivo della World Association of Agronomists il lunedì, mercoledì e venerdì
Visita EXPO 2015 con gli agronomi: al via gli itinerari della Fattoria Globale
Dal 18 maggio il primo itinerario dedicato alle Fattorie del Mediterraneo e agricoltura europea con visite a Padiglione Italia, Francia e Spagna

Visitare Expo 2015 Milano accompagnati da un agronomo, che illustra i diversi padiglioni evidenziando curiosità e gli aspetti agronomici dell’agricoltura dei Paesi partecipanti. Un’esperienza unica ed originale all’interno dell’Esposizione Universale quella organizzata dalla World Association of Agronomists, partecipante della Società Civile ad Expo 2015, con il padiglione La Fattoria Globale del futuro.

A partire dal 18 maggio – ogni lunedì, mercoledì e venerdì per tutta la durata di Expo - visite programmate su prenotazione che comprendono le attività dimostrative sul tema della giornata, il tour tematico del padiglione con il relativo kit e visite ad altri sette padiglioni Expo accompagnati da due agronomi e forestali professionisti

Maggio sarà il mese delle Fattorie Europee - Mediterranean Farm e saranno illustrati i padiglioni Italia, Francia e Spagna dal punto di vista agronomico secondo gli indicatori previsti dal progetto WAAforEXPO: biodiversità e miglioramento genetico; sostenibilità e produttività; sviluppo ed identità locale; alimentazione e scarti alimentari; cultura progettuale e responsabilità sociale; cambiamenti climatici e territorio di produzione.

La partenza delle visite sarà alle ore 11 (fino alle 17) dal Padiglione La Fattoria Globale (pad.142 mappa Expo – area NE 12) info e prenotazione su http://expo.worldagronomistsassociation.org (prenota la visita).

Milano, 14 maggio 2015


15/05/2015, 13:56
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