“DIVINAZIONE EXPO 2024”: SUCCESSO PER GLI STAND
ALLESTITI DAL CUFA PER SENSIBILIZZARE SULLA TUTELA
DELLA BIODIVERSITA’ E DELL’AGROALIMENTARE
INCONTRO PUBBLICO SUL CONTRASTO ALLE AGROMAFIE
IN OCCASIONE DEL G7 AGRICOLTURA E PESCA
L’INTERVENTO DEL GEN. C. A. ANDREA RISPOLI COMANDANTE DELL’UNITA’ FORESTALI,
AMBIENTALI E AGROALIMENTARI CARABINIERI: “L’ARMA HA SEMPRE DEDICATO
GRANDE ATTENZIONE ALLA TUTELA DEL COMPARTO AGROALIMENTARE ITALIANO.
PER AFFRONTARE LE SFIDE MODERNE OCCORRONO SINERGIA, SPECIALIZZAZIONE,
CONOSCENZA, COMPETENZA, UN’EFFICACE E ADERENTE NORMATIVA MA ANCHE
PREVENZIONE, EDUCAZIONE E FORMAZIONE”
Sabato scorso è stata inaugurata ad Ortigia, nel cuore di Siracusa, “Divinazione Expo 2024”, che
precede i lavori del G7 Agricoltura e Pesca. Oltre 200 padiglioni distribuiti su tutta l’isola per una
superficie di 600.000 mq ospitano per una settimana un'esposizione delle eccellenze
dell’agricoltura, della pesca, dell’acquacoltura, del settore vivaistico/forestale nazionale e delle
tecnologie innovative utilizzate in questi settori.
Presenti gli stand del Comando Unità Forestali,
Ambientali e Agroalimentari Carabinieri (CUFA); si
tratta di allestimenti educativi e informativi che hanno
anche l’obiettivo di sensibilizzare giovani e adulti al
rispetto della natura nel suo complesso, con l’istallazione
di un bosco verde ed uno bruciato con l’illustrazione di
tutte le
tecniche di
rilevazione
e investigazione per l’individuazione dei punti di
innesco del fuoco attraverso il Metodo delle Evidenze
Fisiche a cura del Nucleo Informativo Antincendio
Boschivo e del Raggruppamento biodiversità;
la presentazione delle razze equine sempre a cura del
Raggruppamento biodiversità; le attività di
rimboschimento; la presentazione del
progetto “Smart Forest Monitoring”; i reperti
e l’illustrazione delle attività istituzionali
inerenti la protezione delle specie di flora e
fauna protette dalla Convenzione di
Washington a cura del Raggruppamento
CITES; le attività di tutela del Made in Italy
e contrasto della contraffazione a cura del
Comando Tutela Agroalimentare;
Comando Unità Forestali
Ambientali e Agroalimentari Carabinieri
i mezzi in dotazione al CUFA (tra i quali
quad e E-bike) e le unità cinofile antiveleno
con dimostrazione di impiego.
Immediato il riscontro di successo che gli
stand hanno ottenuto, testimoniato dalla
visita del Presidente del Consiglio dei
Ministri Giorgia Meloni e del Ministro
dell’Agricoltura, della Sovranità
alimentare e delle Foreste Francesco
Lollobrigida, accompagnati dal Gen. C.A.
Andrea Rispoli Comandante del CUFA
(nella foto).
INCONTRO PUBBLICO SUL CONTRASTO ALLE AGROMAFIE
A seguire, lunedì 23 settembre, si è svolto presso il Siracusa International Institute un incontro
pubblico avente come tema il contrasto alle organizzazioni criminali che inquinano la filiera
agroalimentare, costituendo le cosiddette “agromafie”.
All’incontro, tra gli altri autorevoli relatori, ha
preso parte il Gen. C. A. Andrea Rispoli,
Comandante dell’Unità Forestali Ambientali
e Agroalimentari Carabinieri (CUFA),
definita prima forza di polizia “verde”
d’Europa con ben 8000 uomini e donne
operanti su tutto il territorio nazionale, un
Comando che vanta tra le sue articolazioni
(Tutela Forestale e Parchi, Tutela della
Biodiversità, Tutela Ambientale e Sicurezza
Energetica) lo specifico Comando Tutela
Agroalimentare.
Il suddetto Comando, poi, agisce in sinergia e collaborazione con l’organizzazione territoriale e le
specialità dell’Arma, come la Struttura Forestale, il NOE, il NIL, il NAS e il ROS.
Il Generale Rispoli ha sottolineato che l’azione del Comando Tutela Agroalimentare agisce su
due direttrici per la prevenzione e repressione delle frodi, relative 1) alla produzione,
trasformazione e commercializzazione dei prodotti agroalimentari; 2) ai fondi dell’UE.
Nel recente periodo sono fortemente attenzionati il settore lattiero-caseario, ortofrutticolo, oleario,
dei fitosanitari, vitivinicolo. I comportamenti illeciti più frequentemente riscontrati sono le
adulterazioni, contraffazioni e sofisticazioni; la vendita di merce sprovvista di etichettatura; il cibo
distribuito in stato di cattiva conservazione, deperito, riconfezionato; ma anche il caporalato, l’illecita
gestione dei rifiuti e l’evasione fiscale. Il principale obiettivo di tali comportamenti illeciti è
l’abbassamento dei costi nella grande distribuzione, a discapito della qualità e sicurezza dei
prodotti.
Un ramo fortemente interessato alla criminalità organizzata con particolare concentrazione nel
Sud Italia (clan mafiosi siciliani, pugliesi e ‘ndranghetisti), è quello dei Fondi per l’agricoltura
che caratterizzano cospicui incentivi pubblici, europei e nazionali, per il sostegno alla filiera e al
reddito degli imprenditori agricoli.
Su questo fronte c’è il costante rischio che la sottrazione di denaro pubblico agli imprenditori onesti
favorisce il fallimento delle aziende, lo spopolamento delle aree rurali e l’abbandono di un settore
strategico.
Qui, l’azione repressiva da parte dell’Arma è costante e necessita di complessi impianti
investigativi di contrasto (specificità, professionalità, conoscenza, informativa, tecnologia ed
esperienza), ma anche di collaborazione con le altre articolazioni dell’Arma, con le altre Forze di
polizia e con altri enti pubblici (l’Agenzia delle Dogane, l’Agenzia delle Entrate, il CREA,
l’ISMEA, l’AGEA e l’ICQRF).
Il Generale Rispoli ha poi lanciato un
monito importante per affrontare al meglio
le sfide moderne legate all’ambiente e al
settore agroalimentare, sottolineando la
necessità di un approccio integrato tra i
diversi attori istituzionali (e non), la
necessità di “fare squadra”, nonché la
specializzazione e l’aggiornamento
continuo da parte delle forze di polizia e
degli inquirenti. Occorrono, inoltre, non
solo leggi e regole ma anche prevenzione,
educazione e formazione, per lo sviluppo
di una cultura, di una scienza, di valori
condivisi.
“Siamo convinti – ha concluso il Generale Rispoli – che, anche in questo importante settore, la
vicinanza alle esigenze del territorio e l’alleanza operosa tra le Istituzioni possa produrre grandi
risultati e alimentare la fiducia della comunità nelle Istituzioni stesse, contribuendo altresì allo
sviluppo economico-sociale e alla competitività nazionale, per il nostro bene e per quello delle future
generazioni, come la nostra Costituzione ci richiama a fare”.
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