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Comando Carabinieri Politiche Agricole e Alimentari 
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OPERAZIONE “TUTUM”
SEQUESTRATI FIOCCHI DI PROSCIUTTO, PANCETTE, CULATTE, SALUMI E COPPE

Nei giorni scorsi, il Reparto Tutela Agroalimentare (RAC) di Parma, a seguito di verifiche presso un salumificio di quella provincia, ha sequestrato 1.013 kg di carne suina lavorata per un valore di svariate migliaia di euro.

I prodotti carnei, consistenti in fiocchi di prosciutto, pancette, culatte, salami e coppe, rinvenuti già sottovuoto e pronti per commercializzazione, sono risultati privi degli elementi utili per rintracciare la provenienza della materia prima.


L’intervento preventivo del Reparto di specialità dell’Arma che, con l’inizio dell’estate, continua a svolgere la sua azione a salvaguardia del comparto agroalimentare, ha evitato che potessero giungere ai consumatori salumi potenzialmente non sicuri, tutelando anche gli imprenditori del settore.

Contestata sanzioni pari a 15.000 euro per mancata rintracciabilità.

Roma, 7 luglio 2021

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07/07/2021, 8:43
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OPERAZIONE “BARBECUE”
SEQUESTRI DI CARNI SUINE LAVORATE PER MANCANZA DELL’INDICAZIONE DEL LUOGO DI PROVENIENZA

Nei giorni scorsi, i militari del Reparto Tutela Agroalimentare (RAC) di Parma, hanno proseguito i controlli della filiera zootecnica e dei marchi di qualità ispezionando diversi salumifici e prosciuttifici al fine di constatare la corretta etichettatura in ottemperanza a quanto disposto dal Decreto Ministeriale 6 agosto 2020. La norma prevede l’indicazione del luogo di provenienza della carne suina (macinata, separata meccanicamente e preparazioni). Riscontrate irregolarità in alcuni salumifici delle provincie di Bologna, Piacenza, Reggio Emilia e Verona, sequestrando complessivamente 5.336 chilogrammi di carne suina lavorata (salame, culatta di prosciutto, pancetta, tranci di coppa, guanciale) del valore di 56.100 euro. Sono state inoltre elevate diffide e sanzioni per 5.500 euro.


Roma, 12 agosto 2021

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12/08/2021, 15:10
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IN BENEFICENZA PRODOTTI ALIMENTARI SEQUESTRATI
A seguito di sequestri penali e amministrativi di prodotti alimentari, scaturiti dopo verifiche effettuate dai militari del Reparto Tutela Agroalimentare (RAC) di Salerno presso aziende della filiera agroalimentare, le Autorità competenti, in ambito ai procedimenti penali e amministrativi, accogliendo la proposta del Reparto specializzato dell’Arma, hanno disposto il dissequestro e la donazione in beneficenza dei seguenti prodotti:
• 1.695 kg di pomodorini;
• 157 kg di prodotti ortofrutticoli;
• 58,2 kg di formaggio stagionato;
• 56 kg di prodotti ittici e carnei vari;
• 18 kg di confettura di agrumi.
La donazione potrà avvenire solo dopo che le A.S.L. competenti abbiano accertato l’edibilità della merce.
I destinatari saranno associazioni che si occupano di assicurare vicinanza e supporto agli indigenti. L’operazione si colloca appieno nella missione dei Carabinieri della Tutela Agroalimentare, che mira ad evitare gli sprechi alimentari e raggiungere le situazioni individuali e collettive cui conferire doverosa assistenza.

Roma, 13 agosto 2021

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13/08/2021, 8:38
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OPERAZIONE “ORIGINE”
CONTROLLI DEI CARABINIERI SUI PRODOTTI AGROALIMENTARI A DENOMINAZIONE DI ORIGINE E INDICAZIONI GEOGRAFICHE PROTETTE (DOP E IGP).
Prosegue l’attività di controllo dei Reparti del Comando Carabinieri per la Tutela Agroalimentare, nel settore dei marchi di qualità. La tutela dei prodotti DOP e IGP ha l’obiettivo di proteggere i produttori, che seguono rigorosamente i disciplinari di produzione regolamentati a livello europeo, e i consumatori, in relazione alle loro scelte di acquisto di prodotti di qualità. Per questo, nelle scorse settimane, i militari del Comando Carabinieri per la Tutela Agroalimentare sono stati impegnati in ispezioni presso varie aziende riscontrando:
 nelle provincie di Asti e Cuneo sono state sanzionate tre imprese che, sul sito internet aziendale, pubblicizzavano i vini prodotti menzionando vitigni Do e IG pur trattandosi di vini comuni da
 in provincia di Cremona è stato diffidato il titolare di un caseificio per aver fatto riferimento alla Mozzarella di Bufala Campana DOP sul sito internet aziendale, in violazione alla normativa sull’etichettatura;
 in provincia di Novara il titolare di un caseificio è stato diffidato in quanto, nella propria attività, erano presenti cartelli pubblicitari e prezziario che evocavano la Mozzarella di Bufala Campana DOP e il Pane di Altamura DOP, senza averne titolo. Inoltre è stato sanzionato per la mancata iscrizione al sistema di tracciamento del latte bufalino;
 a Parma sono state denunciate tre persone poiché utilizzavano, nella produzione dei gelati, nocciole e limoni “convenzionali” anziché quelli a marchio di qualità, Nocciola di Piemonte IGP e Limone di Sorrento IGP, come invece dichiarato nei cartelli esposti al pubblico;
 a Modena è stato denunciato un commerciante che esponeva, in apposite vaschette presso il banco vendita, mozzarella generica sprovvista del confezionamento originario, dichiarando falsamente sul cartello esposto al pubblico essere Mozzarella di Bufala Campana DOP ;
 in provincia di Cuneo è stato diffidato il rappresentante legale di una cioccolateria per aver prodotto e commercializzato “Cioccolata Fondente Extra con Nocciole Piemonte” senza l’autorizzazione del Consorzio di Tutela della Nocciola Piemonte IGP;
 in provincia di Massa Carrara è stato denunciato il rappresentante legale di un pastificio perché utilizzava, nella preparazione di pasta fresca ripiena, anziché formaggio Fontina DOP, come indicato in etichetta, un prodotto non appartenente al circuito tutelato;
 in provincia di Napoli, unitamente agli Agenti Vigilatori del Consorzio di Tutela del Grana Padano, sono state svolte verifiche presso diversi supermercati, che hanno portato al sequestro di kg 60 di formaggio stagionato, per un valore di circa 650 euro, falsamente etichettato e venduto come Grana Padano DOP;
 in provincia di Catania, un’azienda dedita alla produzione e commercializzazione di birra è stata sanzionata per aver evocato in etichetta, in assenza di autorizzazione del Consorzio di Tutela, la denominazione protetta Cioccolato di Modica IGP. Sono state altresì sequestrate n. 800 bottiglie di birra da 33 centilitri del valore complessivo di € 3.200. Valore sanzione 4.000 €.
Nella stessa provincia è stata mossa contestazione a un’imprenditrice per non aver adempiuto alle prescrizioni impartite in una precedente verifica, nella quale era stata diffidata per aver indebitamente evocato, nella presentazione e nell’etichettatura dei prodotti pubblicizzati online e rinvenuti anche presso la G.D.O., la denominazione protetta Fico d’India di San Cono DOP.
Un altro imprenditore è stato diffidato a eliminare, dal sito internet del caseificio, ogni riferimento alla Provola dei Nebrodi DOP, perché produttore non assoggettato al sistema dei controlli.
Ancora in provincia di Catania è stato deferito un imprenditore che commercializzava distillati facendo riferimento al Fico d’India dell’Etna DOP, ottenuti però da frutti privi della certificazione. Contestualmente sono state sottoposte a sequestro 65 bottiglie del prodotto per un valore complessivo di euro 400,00.


Roma, 27 agosto 2021

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27/08/2021, 8:29
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OPERAZIONE “ SCARLATTO QUATTRO”

Nei giorni scorsi, i Carabinieri del Reparto Tutela Agroalimentare (RAC) di Messina nel contrasto agli illeciti nel comparto agroalimentare e a tutela degli interessi dei consumatori e delle indicazioni geografiche protette, hanno condotto l’operazione “SCARLATTO QUATTRO”. In provincia di Siracusa, i militari hanno sanzionato un’impresa che etichettava la salsa di pomodoro, prodotta nei propri stabilimenti, impiegando l’indicazione geografica protetta Pomodoro di Pachino IGP, pur non essendo autorizzata né dal Consorzio di Tutela né dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali. Per questo motivo, anche se la rintracciabilità ha dimostrato l’utilizzo nella preparazione di Pomodorini di Pachino IGP certificati, al rappresentante legale è stata elevata sanzione amministrativa di euro 5.000 e sono stati sequestrate 9.812 bottiglie di salsa di pomodoro, circa 5.500 kg, del valore di euro 30.000.
In provincia di Reggio Calabria, i militari hanno accertato che un’impresa ha commercializzato, durante lo scorso anno (2020), un quantitativo di pomodoro di origine italiana superiore a quello effettivamente acquistato (circa 9.000 kg in più). In particolare, la vendita di pomodoro origine Italia si concentrava nel periodo in cui la stessa ditta effettuava l'importazione di svariate tonnellate (circa 70) di pomodoro dall'estero. Il rappresentante legale e il preposto alla vendita sono stati denunciati per frode nell’esercizio del commercio.
Roma, 16 settembre 2021

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17/09/2021, 16:07
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OPERAZIONE “WEB”

I Carabinieri dei Reparti Tutela Agroalimentare (RAC), nelle ultime settimane, hanno concentrato la propria azione anche sul monitoraggio del web per l’accertamento di violazioni delle norme a tutela delle indicazioni geografiche protette (DOP e IGP) e che disciplinano la corretta informazione del consumatore in relazione ai prodotti pubblicizzati sui siti internet aziendali.
Irrogate sanzioni amministrative e diffide a carico di aziende agroalimentari che utilizzavano irregolarmente, nella pubblicizzazione su internet dei propri prodotti, evocazioni e riferimenti a denominazioni protette. Tra le condotte irregolari riscontrate, la mancanza di autorizzazione dei relativi Consorzi di Tutela, la difformità dei prodotti rispetto a quanto previsto dai disciplinari di produzione e la violazione delle norme sulle pratiche leali d’informazione.
In particolare, nelle province di:
 Alessandria e Cuneo, i titolari di 5 aziende vitivinicole sono stati sanzionati amministrativamente per aver pubblicizzato, sui propri siti internet, vini di varie tipologie non a denominazione di origine e riconducibili a prodotti da tavola, i quali riportavano la menzione degli uvaggi e dei vitigni in violazione della normativa di specialità;
 Roma, il titolare di un caseificio, sul cui sito internet aziendale veniva pubblicizzata la propria produzione di caciocavallo “Silano” pur trovandosi fuori dalla zona di produzione del “Caciocavallo Silano DOP”, è stato diffidato ad apportare le opportune modifiche volte ad eliminare ogni riferimento al marchio tutelato;
 Messina, il titolare di una distilleria è stato diffidato ad eliminare dal sito internet aziendale il riferimento all’utilizzo, per la produzione di vodka, delle varietà di grani antichi siciliani il cui approvvigionamento non è stato documentato;
 Siracusa, il titolare di un liquorificio è stato diffidato ad eliminare dal proprio sito internet, nella pubblicità dei prodotti proposti, ogni riferimento alla denominazione “Arancia rossa di Sicilia IGP” per la mancanza di autorizzazione da parte del relativo Consorzio di Tutela;
 Ragusa, il titolare di una ditta dolciaria, regolarmente iscritto tra i produttori del “Cioccolato di Modica IGP”, oltre ad essere sanzionato amministrativamente per la mancanza di un sistema idoneo a garantire la tracciabilità, è stato diffidato ad eliminare dal sito internet aziendale qualsiasi richiamo alla predetta indicazione geografica in relazione ad alcuni prodotti risultati non conformi al relativo disciplinare di produzione, quali “Fondente, Extra Fondente, al Latte “ e “Cioccolato Modicano”.

Roma, 28 settembre 2021

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28/09/2021, 18:45
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INDAGINI SUI FONDI UE IN AGRICOLTURA

L’azione di contrasto degli illeciti percepimenti di fondi dell’Unione Europea, erogati a sostegno del comparto agricolo, condotta dai Carabinieri per la Tutela Agroalimentare, ha portato negli ultimi tempi alla denuncia di 16 imprenditori agricoli, operanti in diverse aree del territorio nazionale, responsabili dei reati di “falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico” e “truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche”.
Gli agricoltori, attestando falsamente la disponibilità titolata di terreni di proprietà dello Stato (ISMEA) o di terzi privati, nonché il possesso di requisiti soggettivi ed oggettivi previsti per la presentazione delle domande di aiuto, inducevano in errore le Agenzie per l’erogazione dei fondi in agricoltura, ottenendo così indebiti percepimenti in seno alla Politica Agricola Comune (PAC), per complessivi 429.000 euro e causando grave danno al patrimonio pubblico.
Inoltre, si è proceduto a:
- sottoporre a sequestro preventivo, finalizzato alla successiva confisca, di beni mobili e immobili per un importo complessivo di 176.000 euro;
- irrogare sanzione amministrativa di 46.000 euro e inviare rapporto per danno erariale alla competente Procura della Corte dei Conti, finalizzato al recupero delle somme indebitamente percepite.

Roma, 7 ottobre 2021

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07/10/2021, 11:46
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SEQUESTRI DI CARNI SUINE LAVORATE PER MANCANZA DELL’INDICAZIONE DEL LUOGO DI PROVENIENZA E PER EVOCAZIONI AI MARCHI DI TUTELA

Nei giorni scorsi, i militari del Comando per la Tutela Agroalimentare hanno proseguito i controlli della filiera zootecnica e dei marchi di qualità, al fine di tutelare la sicurezza alimentare e la corretta condotta in tema di pratiche commerciali.
Sono stati ispezionati diversi salumifici e prosciuttifici con l’obiettivo di riscontrare la conformità dell’etichettatura della carne suina lavorata, in ottemperanza al Decreto Ministeriale del 6 agosto 2020.
Riscontrate irregolarità, per mancanza di indicazione della provenienza della carne suina. In alcuni salumifici delle province di:
- Ferrara, sequestrati 333 kg di “Salsiccia Napoli piccante”, pronta alla commercializzazione, e kg 160 di etichette irregolari;
- Modena, sequestrate 1.200 confezioni di “Cotechino cotto”, per complessivi 600 kg; 132 confezioni di pasta ripiena “Cappello del prete cotto”, per complessivi 79 kg; 2.784 confezioni di salumi vari (salami, pancette, fiocchi, culate prosciutto, ciccioli ), per complessivi 3.280 kg. Inoltre, sono state sequestrate 15.000 etichette evocanti il “Prosciutto di Modena DOP” e 93 kg di coppa di testa di Modena e Coppa di testa Bologna.
- Piacenza, sequestrati 285 kg di carne suina lavorata (salame spianata, salame ungherese e salame Milano).
Il valore totale della merce sequestrata ammonta a circa 50mila euro.
Rilevate difformità, per evocazioni alle denominazioni di origine, in alcune aziende di lavorazione e trasformazione di carne suina. Nelle province di:
- Parma, presso un prosciuttificio, sono stati rinvenuti dei tranci di prosciutto crudo generico sottovuoto, privo del contrassegno distintivo a fuoco, ceduti come “Prosciutto di Parma DOP” e che la ditta acquirente impiegava nella produzione di pasta ripiena ribadendo, falsamente negli ingredienti, l’utilizzo del prodotto a marchio di tutela. Sequestrati 23 tranci di prosciutto crudo, per complessivi 51 kg. Denunciate tre persone, per frode in commercio e contraffazione di denominazione di origine di prodotti agroalimentari (515 e 517 quater c.p.);
- Pisa, sul sito web aziendale, veniva pubblicizzato del salame “cacciatore” evocando i “Salami italiani alla cacciatora DOP”. Il titolare è stato diffidato a effettuare le opportune modifiche sul sito internet della ditta.
Contestate sanzioni per 17.700 euro.
Roma, 12 ottobre 2021

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12/10/2021, 19:30
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OPERAZIONE “BARBECUE TRE”
SEQUESTRATE 14 TONNELLATE DI SALUMI .

I militari del Reparto Tutela Agroalimentare (RAC) di Parma, continuano le ispezioni di salumifici e prosciuttifici, tesi alla verifica delle corrette indicazioni date ai consumatori. In particolare è stata verificata la presenza, in etichetta, dell’origine della carne suina utilizzata per la preparazione di salumi e insaccati, in ottemperanza a quanto disposto dal Decreto Ministeriale 6 agosto 2020.
Sono state riscontrate irregolarità in alcuni salumifici delle provincie di Reggio Emilia, Parma, Pordenone e Bolzano e sequestrate complessivamente quasi 14 tonnellate di carne suina lavorata ( culatelli, prosciutti crudi, speck, fiocchi di prosciutto, coppe, pancette, soppressa, salame, würstel e prosciutto cotto), del valore di 225.500 euro. Sono state inoltre elevate sanzioni per 14.000 euro.

Roma, 18 ottobre 2021

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18/10/2021, 14:08
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OPERAZIONE “MARGHERITA”

L’operazione “Margherita” ha visto impegnati i militari dei Reparti per Tutela Agroalimentare (RAC) di Torino, Parma, Roma, Salerno e Messina.
Questa volta l’attenzione del Comparto di Specialità è stata rivolta all’emergente settore delle pizzerie “a grande firma”, inserite nei circuiti nazionali di valutazione gastronomica e che si vanno affermando quali locali di tendenza. Presso queste imprese di ristorazione i Carabinieri dei RAC hanno verificato la veridicità e la lealtà delle informazioni proposte ai consumatori. In alcune attività è stato riscontrato che veniva pubblicizzato nei menù l’utilizzo di ingredienti freschi, risultati invece surgelati, e di prodotti DOP e IGP, mentre in realtà venivano impiegati ingredienti non iscritti al circuito dei marchi. Per questo motivo sono stati denunciati per frode in commercio i titolari di 7 note pizzerie gourmet. Inoltre sono state accertate irregolarità sulla mancata indicazione nei menù degli allergeni e sulla mancata rintracciabilità di alcuni ingredienti. Elevate 6 sanzioni per euro 18.334 e irrogate tre diffide. Sequestrati inoltre 20 kg di prodotti agroalimentari vari.
Roma, 21 ottobre 2021

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21/10/2021, 11:36
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