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CENTRO DI SPERIMENTAZIONE LAIMBURG BZ 
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Laimburg Report 2018–2019:

il Centro di Sperimentazione Laimburg presenta il nuovo rapporto sui risultati di ricerca

Mercoledì, 07.10.2020, il Centro di Sperimentazione Laimburg presenterà, in una conferenza stampa, la quinta edizione del Laimburg Report. La pubblicazione informa su importanti risultati di ricerca del Centro negli ultimi due anni ed è disponibile in tre versioni linguistiche.


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Laimburg Report 2018–2019:

il Centro di Sperimentazione Laimburg presenta il nuovo rapporto sui risultati di ricerca

Mercoledì, 07.10.2020, il Centro di Sperimentazione Laimburg presenterà, in una conferenza stampa, la quinta edizione del Laimburg Report. La pubblicazione informa su importanti risultati di ricerca del Centro negli ultimi due anni ed è disponibile in tre versioni linguistiche.


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“Giornata delle Tecnologie Alimentari” digitale:
al Centro Laimburg presentate le novità dai laboratori del settore

Mercoledì 28 ottobre 2020 si è tenuta la "Giornata delle Tecnologie Alimentari", organizzata dal Centro di Sperimentazione Laimburg e arrivata alla sua terza edizione. Un'occasione per i rappresentanti delle aziende di ricerca, consulenza, pratica agricola e trasformazione alimentare di informano sulle attività, i servizi e i risultati della ricerca del Centro Laimburg nel settore alimentare.


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28/10/2020, 19:31
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Avete letto il comunicato stampa della fondazione Mach sulla proteina anti-peronospora vite?

https://www.fmach.it/Comunicazione/Uffi ... re-la-vite" target="_blank


02/11/2020, 13:05
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CENTRO DI SPERIMENTAZIONE LAIMBURG – COMUNICATO STAMPA 18/11/2020

Scopazzi del melo: la Fondazione Edmund Mach e il Centro di Sperimentazione Laimburg presentano lo stato attuale della ricerca

In occasione della fiera digitale INTERPOMA di quest’anno, la Fondazione Edmund Mach e il Centro di Sperimentazione Laimburg presentano i risultati della loro ricerca, frutto della loro collaborazione pluriennale, sulla fitopatologia “scopazzi del melo”, L’evento digitale sarà disponibile dal 19.11.2020 sui canali YouTube di entrambi gli enti di ricerca.


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18/11/2020, 15:38
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La ricerca per salvaguardare il vino Pinot bianco: il Centro Laimburg presenta i risultati finali del progetto PinotBlanc

Presentati oggi in un evento digitale i risultati finali del progetto FESR PinotBlanc, coordinato dal Centro di Sperimentazione Laimburg e durato quattro anni. Scopo del progetto è la salvaguardia della tipicità del vino da uve Pino bianco alla luce dei cambiamenti climatici in corso.


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Concluso il progetto FESR DROMYTAL: sviluppata una strategia sostenibile nel controllo dell’insetto invasivo Drosophila suzukii

Presentati oggi in diretto sul Canale YouTube del centro Laimburg i risultati finali del progetto FESR DROMYTAL, coordinato dal Centro di Sperimentazione Laimburg e che mirava allo sviluppo di una strategia di contenimento innovativa nei confronti del moscerino invasivo Drosophila suzukii.

Comunemente chiamato anche moscerino dei piccoli frutti, la Drosophila suzukii è un insetto invasivo proveniente dall’Asia, che dal 2011 causa ingenti danni a diverse colture in diversi Paesi europei. In Alto Adige sono particolarmente colpiti ciliegie, fragole, lamponi e mirtilli, nonché alcune la varietà di uva locale Schiava.
Al fine di sviluppare una strategia di contenimento innovativa e sostenibile, il Centro di Sperimentazione Laimburg ha condotto un progetto di ricerca in collaborazione con la Libera Università di Bolzano e con l’Università Svedese per Scienze Agricole. I risultati del progetto sono stati presentati nell’evento finale che si è svolto venerdì 11 dicembre digitalmente e in diretta sul canale YouTube del Centro Laimburg.
DROMYTAL è finanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale FESR 2014–2020, “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione”.

L’evento può essere visionato in ogni momento sul canale YouTube del Centro di Sperimentazione Laimburg al seguente link: https://www.youtube.com/watch?v=eYrVurm ... e=youtu.be
"La promozione di un’agricoltura sostenibile è uno dei nostri principali obiettivi e, grazie a progetti di ricerca come DROMYTAL, è possibile implementare concretamente una riduzione del quantitativo di insetticida sulle colture per contrastare questo insetto invasivo. Vogliamo così avvicinarci passo dopo passo all’obiettivo principale di diventare il frutteto d’Europa con la maggiore biodiversità”, sottolinea l’Assessore all’Agricoltura Arnold Schuler durante i saluti inaugurali.
“Nel nostro lavoro nell’ambito della protezione delle colture, cerchiamo sempre di studiare e applicare diversi approcci con il fine ultimo di assicurare il raccolto, mantenere la qualità dello stesso e allo stesso tempo operare nel rispetto dell’ambiente e della salute del consumatore. Il progetto DROMYTAL è uno degli esempi concreti di come la ricerca applicata risponda direttamente alle problematiche dell’agricoltura locale. Qui siamo riusciti a sviluppare un metodo innovativo per il controllo di un parassita invasivo, applicando un quantitativo notevolmente minore di prodotto fitosanitario rispetto ai metodi convenzionali — afferma Klaus Marschall, responsabile dell’Istituto della Salute delle piante del Centro Laimburg e aggiunge — Il passo successivo è quello di rendere questa strategia disponibile per l’applicazione nella prassi.”

Il metodo Attract & Kill: trattamento mirato con una minore quantità di prodotti fitosanitari e migliore sostenibilità ambientale
Nel progetto DROMYTAL, koordinato dal Centro di Sperimentazione Laimburg, è stato sviluppato un metodo di controllo innovativo con la cosiddetta strategia Attract & Kill. “Questa strategia si basa su una formulazione specifica di lieviti appositamente selezionati per essere attrattivi nei confronti di Drosophila suzukii, mescolati a insetticida,” spiega Silvia Schmidt, esperta in insetti invasivi nel gruppo di lavoro Entomologia al Centro Laimburg e coordinatrice del progetto.
La novità di questa strategia innovativa: quando possibile in base al sistema colturale, la combinazione lievito-insetticida viene applicata sulle foglie e non sui frutti. In questo modo non è necessario il trattamento di tutto l’impianto frutticolo ed è possibile abbassare notevolmente il quantitativo di insetticida per ettaro e quindi anche l'eventuale contaminazione da residui sui frutti, rendendo così il trattamento più sostenibile dal punto di vista ambientale, salutistico ed economico.
“La strategia Attract & Kill sviluppata ha dimostrato in campo di contenere efficacemente l’infestazione di Drosophila suzukii al pari della strategia insetticida convenzionale, riducendo però di un terzo il quantitativo di insetticida applicato, risultando quindi più sostenibile”, conclude Schmidt.

Un gruppo di ricerca interdisciplinare
Il progetto di ricerca si è svolto grazie a un team interdisciplinare con competenze in entomologia, ecologia chimica, microbiologia, studi comportamentali, chimica degli aromi e dei metaboliti. In questo modo è stato possibile trasferire le conoscenze acquisite negli studi di base svolti in laboratorio nelle diverse discipline, alle prove di semi-campo in serra e arrivare alla valutazione in pieno campo della strategia di contenimento proposta.
Nell’ambito del progetto DROMYTAL, il gruppo di lavoro Entomologia del Centro di Sperimentazione Laimburg ha selezionato e coltivato ceppi di lievito di interesse e sono state svolte prove in campo per definire quale lievito fosse più appetibile per Drosophila suzukii. In laboratorio e in serra sono state valutate diverse combinazioni di lievito-insetticida. Infine, sono state svolte prove di efficacia in campo per la messa a punto della strategia in diversi contesti colturali.
Nel Laboratorio per Aromi e Metaboliti del Centro di Sperimentazione Laimburg sono stati indagati i metaboliti risultanti dal metabolismo delle colture di lieviti bioattivi, al fine di identificare quelli che invitano il moscerino ad alimentarsi. Inoltre, è stata esaminata la persistenza dei metaboliti sulla superficie fogliare dopo il trattamento per verificare l'efficacia del metodo Attract & Kill.
Nel Laboratorio di Entomologia e Analisi sui Frutti della Libera Università di Bolzano, coordinato da Sergio Angeli, i ricercatori hanno caratterizzato chimicamente i composti volatili emessi da specifiche colture di lieviti e verificato quali fra questi sono percepiti dalle antenne del moscerino.

Studi sul comportamento nella “galleria del vento”
Un team di ricerca dell’Università Svedese per Scienze Agricole (SLU), coordinato da Paul Becher, si è concentrato sulla manipolazione comportamentale del moscerino Drosophila suzukii attraverso molecole volatili originate dalla fermentazione di lieviti. Sono stati eseguiti degli esperimenti nella cosiddetta “galleria del vento”, un apparecchio che permette di osservare il comportamento degli insetti che volano controvento per raggiungere una fonte odorosa che percepiscono attrattiva, rispecchiando così l’effettiva attrattività di una data sostanza. Inoltre, è stato verificato che, l'aggiunta di insetticida non ha avuto alcun effetto negativo sull’attrattività della formulazione.


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11/12/2020, 17:08
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Centro di Sperimentazione Laimburg: Programma di Attività 2021 con oltre 300 progetti ed attività per l’agricoltura e la trasformazione alimentare in Alto Adige

È stato approvato il Programma di Attività del Centro di Sperimentazione Laimburg per l’anno 2021. Comprende più di 300 progetti ed attività, ai quali le ricercatrici ed i ricercatori del Centro si dedicheranno per l’agricoltura e la trasformazione alimentare in Alto Adige.

Nell’anno 2021 il Centro di Sperimentazione Laimburg realizzerà 306 progetti ed attività. Il Programma di Attività del Centro viene di volta in volta elaborato e definito nel corso dell'anno precedente, in stretto coordinamento con le organizzazioni rappresentative dell’agricoltura e del settore della trasformazione alimentare in Alto Adige. Il Programma di Attività 2021 è ora disponibile sul sito internet del Centro di Sperimentazione Laimburg:
http://www.laimburg.it/it/chi-siamo/pro ... tivita.asp

“Al Centro di Sperimentazione Laimburg svolgiamo ricerca scientifica applicata, finalizzata a fornire soluzioni ai problemi dell’agricoltura e a mostrare al mondo della trasformazione alimentare altoatesina nuovi prodotti e nuove tecniche di produzione”, sottolinea il direttore del Centro di Sperimentazione Laimburg Michael Oberhuber. “Con gli oltre 300 progetti e attività che realizzeremo nel 2021, daremo il nostro contributo ad incrementare la competitività e la sostenibilità dell’agricoltura altoatesina e a garantire la qualità dei prodotti agricoli”.
“Il Centro di Sperimentazione Laimburg ricopre un ruolo fondamentale per lo sviluppo dell’agricoltura altoatesina. Per essere all’altezza delle sfide che si prospettano, le agricoltrici e gli agricoltori altoatesini hanno bisogno dell’affiancamento e del supporto della ricerca applicata, in modo che il nostro operato si basi su conoscenze solide”, aggiunge l’Assessore all’Agricoltura Arnold Schuler.

Chi decide di quali ricerche si occupa il Centro di Sperimentazione Laimburg?
Le ricerche alle quali si dedica il Centro Laimburg sono stabilite nel Programma di Attività, elaborato ogni anno in stretto coordinamento con le organizzazioni rappresentative dell’agricoltura e del settore della trasformazione alimentare in Alto Adige. Le stesse organizzazioni rappresentative sono state invitate anche nel corso del 2020 a far presenti alla ricerca le proprie richieste ed a presentare delle proposte per nuovi progetti di ricerca. Queste proposte esterne sono state raccolte ed unite alle proposte interne, stilate dalle ricercatrici e dai ricercatori del Centro Laimburg.
Da fine agosto a inizio settembre di ogni anno, al Centro di Sperimentazione Laimburg hanno luogo le cosiddette “Riunioni dei Comitati Scientifici di Settore” su tutte le tematiche di cui si occupa il Centro. Nell’anno 2020 sono state invitate in totale 125 organizzazioni locali, tra cui il l’Unione Agricoltori e Coltivatori Diretti Sudtirolesi, le organizzazioni di consulenza, i rappresentanti del settore ortofrutticolo, vitivinicolo e dell’agricoltura montana, le associazioni del settore biologico, etc.
Durante queste sedute gli esperti del Centro Laimburg, insieme ai portatori d’interesse locale, hanno affrontato le problematiche attuali e presentato le rispettive proposte per nuovi progetti di ricerca. Di tutte le proposte è stata vagliata la fattibilità e ad ognuna è stato assegnato un ordine di priorità. Le priorità definite nell’ambito dei Comitati Scientifici di Settore sono state, in seguito, sottoposte al parere del Comitato Scientifico del Centro ed infine, in accordo con l’Assessorato all’Agricoltura, approvate dal Direttore del Centro di Sperimentazione Laimburg Michael Oberhuber.

119 proposte di ricerca da parte dei rappresentanti d’interesse locale
Per il Programma di Attività 2021, le istituzioni dell’agricoltura altoatesina e del settore delle tecnologie alimentari hanno presentato 119 proposte per nuovi progetti ed attività di ricerca. Il numero delle proposte di progetto esterne, passato da 32 nell’anno 2009 a 100 nell’anno 2017, fino ad arrivare a 119 nel 2020, è dunque costantemente aumentato. “Questi numeri in crescita, da una parte sono riconducibili al fatto che negli ultimi anni abbiamo allargato le nostre attività di ricerca a nuovi ambiti nella trasformazione alimentare, dall’altra è da considerare un segnale che i rappresentanti degli interessi locali considerano il Centro di Sperimentazione Laimburg un partner affidabile, in grado di fornire soluzioni adatte a problemi concreti”, spiega Jennifer Berger, responsabile del Science Support Centre al Centro di Sperimentazione Laimburg.

Quali temi tratterà il Centro di Sperimentazione Laimburg nell’anno 2021?
Il Programma di Attività 2021 del Centro Laimburg contempla 360 attività e progetti. Per “attività” si intendono le attività di ricerca costantemente in atto, come ad esempio l’esame varietale o l’identificazione dei siti più adatti in frutticoltura, viticoltura e coltivazione di piante aromatiche; l’esame di nuovi sistemi di allevamento, come per altro la valutazione di fitofarmaci o di strategie per il controllo di malattie ed insetti invasivi. I “progetti” invece vengono realizzati in seguito all’insorgenza di una nuova problematica oppure di una concreta necessità di ricerca ed hanno tempi di realizzazione definiti. Di questi fanno parte i cosiddetti progetti finanziati da terzi, come ad es. progetti finanziati da programmi con fondi europei, come il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale FESR. Di seguito alcuni esempi dei diversi ambiti di ricerca del Centro Laimburg:


Alcuni esempi di nuovi progetti:

Nuova varietà di mela Laimburg Lb 4852
Il programma di miglioramento genetico del melo del Centro Laimburg, iniziato nel 1997, porta i primi frutti: due varietà presentate alla protezione europea per le varietà vegetali. Nell’anno 2018 la licenza per i diritti di sfruttamento è stata assegnata, tramite una procedura di appalto europea, al Consorzio delle Cooperative Ortofrutticole Altoatesine VOG ed all’Associazione delle Cooperative Ortofrutticole della Val Venosta VI.P., le quali nella primavera del 2020 hanno scelto la varietà di mela Laimburg Lb 4852. Per questa varietà dovranno ora essere stilate le raccomandazioni di coltivazione e conservazione, al fine di garantire il raggiungimento dei criteri, essenziali per la commercializzazione, relativi alla qualità esterna ed alla conservabilità. A questo scopo il Centro di Sperimentazione Laimburg intensificherà le sperimentazioni nella coltivazione e nella conservazione di questa varietà. Il progetto quinquennale (OB-po-21-1) diretto da Walter Guerra verrà realizzato dai gruppi di lavoro “Pomologia”, “Fisiologia Frutticola” e “Frigoconservazione e Biologia del Postraccolta”. Partner del progetto è il Consorzio Innovazione Varietale Alto Adige.

LIDO – Costruzione di un laboratorio digitale di pieno campo per la frutti- e viticoltura
Digitalizzazione, robotica, automatizzazione ed intelligenza artificiale dovrebbero facilitare una produzione più sostenibile, l’uso più attento delle risorse e l'adattamento ai cambiamenti climatici. Per fare in modo che l’agricoltura possa beneficiare di queste nuove tecnologie, al Centro di Sperimentazione Laimburg sarà istituito per la prima volta un laboratorio digitale di pieno campo per la frutti- e viticoltura, il LIDO (Laimburg Integrated Digital Orchard). In questo laboratorio di pieno campo si sperimenteranno nuovi metodi e tecnologie come sensori, robot (per la raccolta), modelli, trasmissione dati e controllo combinati tra loro, come sistema di sistemi. Tramite il collegamento al NOI Techpark il LIDO diventerà il nucleo per l’innovazione condivisa e il trasferimento tecnologico. Nel laboratorio di pieno campo lavoreranno insieme ricercatori, consulenti, aziende ed agricoltori. Il LIDO (progetto OB-po-21-3) sarà installato nei prossimi due anni sotto la guida di Walter Guerra e finanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR).

CLEVAS – Effetti di condizioni climatiche estreme sulla viticoltura in Alto Adige
A seguito del cambiamento climatico in Alto Adige si può osservare già oggi un incremento delle temperature sopra la media, situazione questa che in futuro potrebbe aggravarsi ulteriormente. Al fine di evitare ripercussioni negative sulla qualità dei vini, sono necessari ulteriori adattamenti a livello produttivo, partendo dal presupposto che lo stress può essere rilevato tempestivamente. Nel nuovo progetto CLEVAS si vuole quindi indagare l’idoneità del parametro SIF (Solar Induced Fluorescence) per il rilevamento precoce di stress idrico e termico della vite, e le eventuali ripercussioni sulla qualità dei vini. Da una parte verranno condotte sperimentazioni in pieno campo, dall'altra verranno realizzate simulazioni di stress su viti in vaso presso il Centro per la Simulazione di Climi Estremi terraXcube al NOI Techpark. Il progetto è biennale e viene realizzato sotto la guida di Florian Haas in cooperazione con le Università di Innsbruck e Bolzano. Il progetto è promosso dalla Ripartizione Provinciale 34. Innovazione, Ricerca, Università e Musei, nell'ambito del Bando di Concorso "Research Südtirol/Alto Adige 2019".

Impatto del raffreddamento delle uve e del tempo di trattenimento sulla qualità del vino
Durante la vendemmia, nelle cantine sociali ci sono dei picchi di lavoro notevoli, che si concentrano specialmente prima o immediatamente dopo le precipitazioni piovose, per evitare lo stoccaggio dell’uva a temperatura troppo alta. In particolare, nel caso di uva infetta, la microflora naturale sull’uva potrebbe iniziare a proliferarsi e, nel peggiore dei casi, metabolizzare composti chimici. Lieviti o batteri indesiderati potrebbero sia disturbare il processo di fermentazione, che portare direttamente a difetti sensoriali. Questa problematica è ulteriormente aggravata dal cambiamento climatico. Inoltre, le singole fasi di vinificazione, come la sfecciatura prefermentativa o la macerazione a freddo, devono avvenire a basse temperature. In questo contesto molti enologi si sono posti il problema dell'opportunità di raffreddare le uve e, se necessario, di conservarle temporaneamente prima che vengano ulteriormente lavorate. Il Centro di Sperimentazione Laimburg ha raccolto questo input dell'Associazione Enologi ed ora verificherà se il raffreddamento delle uve prima della vinificazione incide sulla qualità del vino. Il progetto (OE-vw-21-1), di durata quadriennale, verrà realizzato sotto la guida di Ulrich Pedri dal gruppo di lavoro "Tecnologia e Trasferimento Conoscenze", in collaborazione con il Settore Microbiologia Alimentare e con il Laboratorio Analisi Vino e Bevande.

Cimice asiatica: regolazione biologica attraverso l’antagonista naturale
La cimice asiatica (Halyomorpha halys) è un insetto invasivo proveniente dai Paesi asiatici, presente anche in Alto Adige dal 2016 e causa di ingenti danni soprattutto a pomacee, piccoli frutti e drupacee. Il Centro di Sperimentazione Laimburg studia l'insetto dal 2016, al fine di sviluppare una strategia mirata a contrastarlo. Grande importanza assume in questo contesto l'impiego di un antagonista naturale. Nella sua zona di origine in Asia, la popolazione di cimice asiatica è tenuta sotto controllo da antagonisti naturali, come la vespa samurai (Trissolcus japonicus). Nel frattempo, in Italia si sono create le basi normative per l’utilizzo di specie non-autoctone, come il Trissolcus japonicus per la lotta biologica. Il Centro di Sperimentazione Laimburg è stato incaricato, a partire dal 2020, di rilasciare la vespa samurai in Alto Adige in modo mirato e di allevare gli individui necessari. La sfida sarà di individuare siti di lancio con una presenza sufficiente di ovature di cimice asiatica, per garantire la massima probabilità dell’insediamento della vespa samurai in Alto Adige. A questo scopo il gruppo di lavoro "Entomologia" del Centro Laimburg, sotto la guida di Manfred Wolf, realizza, in cooperazione con la Ripartizione Provinciale 31. Agricoltura, il progetto "Japonicus" (Pf-en-21-1).

Mele e salute
Nel progetto Interreg-Italia-Austria AppleCare un team di ricerca diretto da Thomas Letschka del Centro di Sperimentazione Laimburg ha sviluppato una terapia naturale per il trattamento dell'allergia al polline di betulla, basata sul consumo di mele. Il punto di partenza era la constatazione che gli allergici al polline di betulla reagivano in modo allergico anche alle mele e mostravano gli stessi sintomi. Per sviluppare la cosiddetta "terapia della mela", i ricercatori hanno sfruttato la somiglianza strutturale tra la proteina del polline di betulla, che innesca la reazione allergica, ed una proteina correlata della mela. Attraverso il consumo controllato di allergeni della mela si doveva curare anche l'allergia al polline della betulla. Al fine di verificare quale varietà di mela fosse più adatta alla terapia dell'allergia al polline di betulla, sono state testate 23 diverse varietà di mele, scoprendo che il grado di tollerabilità si differenziava molto tra una varietà e l'altra. Da ciò è cresciuto l'interesse a testare ulteriori varietà per il loro potenziale allergenico, ed in particolare sia varietà commercializzate, che vecchie varietà locali (ecotipi), nonché nuove varietà, come quelle a polpa rossa. Finora questa indagine è stata effettuata mediante test cutanei o test di esposizione orale. L'obiettivo del progetto MB-zg-21-1 è quello di sviluppare un test di laboratorio, con il quale si possa testare la tollerabilità, ossia il potenziale allergenico di diverse varietà di mele in modo più semplice e veloce. Un tale test potrebbe non solo rappresentare uno strumento interessante per la selezione e la commercializzazione di nuove varietà per i soggetti allergici, ma potrebbe anche permettere di effettuare ricerche sull'influenza delle misure di coltivazione o di conservazione sul potenziale allergenico delle mele. Il progetto è iniziato il 01.01.2021 sotto la guida di Thomas Letschka e verrà realizzato dai gruppi di lavoro "Genomica per il Miglioramento Genetico" e "Pomologia", in collaborazione con una delle aziende leader nella diagnostica delle allergie.

Produzione di bevande fermentate non alcoliche
Le aziende del settore della trasformazione agroalimentare sono interessate a produrre bevande fermentate non alcoliche o bevande fermentate a basso tenore alcolico per la commercializzazione. Nell'ambito della fermentazione sono finora disponibili poche sperimentazioni pratiche sui processi di produzione, alle quali gli operatori di vendita diretta o le start-up del settore alimentare possano fare riferimento. Il Centro di Sperimentazione Laimburg ha raccolto questa istanza dell'Unione Agricoltori e Coltivatori Diretti Sudtirolesi e tratterà ora la questione nel progetto LM-fd-21-1, al fine di riportare agli operatori del settore la possibilità di produrre bevande fermentate non alcoliche, di ottima qualità e microbiologicamente sicure. Con questo progetto si vogliono gettare le basi, per consentire alle imprese agricole altoatesine di entrare nel mercato con la produzione di queste bevande al più presto, con poco rischio e con maggiori informazioni possibili. Perciò un team di ricercatori guidato da Lorenza Conterno valuterà l'idoneità di diversi microrganismi e materie prime vegetali come base per i fermentati senza alcol, svilupperà, testerà e studierà diverse ricette ed analizzerà la qualità dei prodotti fermentati. Al progetto biennale partecipano i gruppi di lavoro "Fermentazione e Distillazione", "Colture Arative e Piante Aromatiche" e "Microbiologia Alimentare".

Il Centro di Sperimentazione Laimburg in breve
Il Centro di Sperimentazione Laimburg è l’istituto di ricerca nel settore agroalimentare in Alto Adige e si occupa soprattutto di ricerca applicata diretta ad aumentare la competitività e la sostenibilità dell’agricoltura altoatesina per garantire la qualità dei prodotti agricoli. Ogni anno i 150 collaboratori del centro lavorano a 350 progetti ed attività in tutti campi dell’agricoltura altoatesina, dalla frutticoltura e viticoltura fino all’agricoltura montana e alle tecnologie alimentari. Il Centro di Sperimentazione Laimburg è stato fondato nel 1975 a Vadena nella Bassa Atesina.


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Smart Land – per uno sviluppo sostenibile dell’agricoltura in Alto Adige

Nell’ambito del progetto Smart Land, Alperia ha sviluppato insieme al Centro di Sperimentazione Laimburg e al Centro di Consulenza per la fruttiviticoltura Alto Adige una nuova soluzione tecnologica per rendere la frutticultura sempre più efficiente e sostenibile. Dopo una fase di test, che ha coinvolto 60 aziende agricole altoatesine per un periodo di due anni, il nuovo sistema permette ora ad agricoltori interessati di rendere l'irrigazione delle aree coltivate molto più efficiente - a tutto vantaggio dell'ambiente e della qualità della frutta.

Per informarvi dettagliatamente su questo importante progetto e la nuova tecnologia sviluppata vi invitiamo cordialmente alla conferenza stampa digitale, che avrà luogo il giorno

venerdì 19 marzo 2021

alle ore 11:00

cliccare il seguente link per partecipare alla conferenza stampa:

https://zoom.us/j/93478958684?pwd=L09mN ... ByT3VDZz09

Il progetto, i risultati della fase di test e i vantaggi per l’agricoltura altoatesina saranno presentati da Sergio Marchiori, Direttore della Business Unit Alperia Smart Region, Walter Guerra, responsabile dell'Istituto di Frutti- e Viticoltura e
Martin Thalheimer, responsabile del gruppo di lavoro Terreno, Concimazione, Irrigazione presso il Centro di Sperimentazione Laimburg, Robert Wiedmer, Direttore e responsabile del settore frutticoltura del Centro di Consulenza per la fruttiviticoltura dell’Alto Adige e da Giovanni Filippi, COO di Alperia Smart Services.

Nel corso della conferenza stampa avrete la possibilità di porre le Vostre domande via chat, alle quali sarà data risposta direttamente a conclusione della conferenza.

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Fioritura dei meli: quest’anno in anticipo di 7-9 giorni rispetto alla media a lungo termine

Dal 1975, il Centro di Sperimentazione Laimburg raccoglie dati climatici che influenzano lo sviluppo stagionale (la "fenologia") delle mele.

Per quest'anno, gli esperti del Centro Laimburg si aspettano la piena fioritura della varietà Golden Delicious nel sito di Laimburg intorno al 9 aprile.


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