Nuove idee floreali per il balcone ed il terrazzo – Giornata delle Serre aperte presso la Floricoltura Laimburg
Domenica 15 luglio 2018 avrà luogo, come da tradizione, la „Giornata delle Serre aperte” presso la Floricoltura Laimburg. Gli amanti delle piante e del verde avranno l’occasione di ottenere preziose indicazioni sulle piante da balcone e da terrazza e di scegliere le loro preferite. L’ingresso è gratuito.
Gli operatori della Floricoltura Laimburg forniranno informazioni dettagliate sulle piante che vegetano e si sviluppano di preferenza in zone non direttamente colpite dal sole o nella mezz’ombra. Tra le ore 9.00 e le ore 19.00 sarà possibile ammirare ben 92 diverse varietà vegetali da balcone e da terrazzo. Si tratta di specie ormai affermate come „da esterno“ nell’assortimento altoatesino delle piante da giardino, ma anche di nuove proposte. Tra le piante esposte sarà ancora possibile, per i visitatori, esprimere una o più preferenze.
Le „vetrine“ della Floricoltura Laimburg aprono le porte Visitatrici e visitatori avranno l’opportunità, accompagnati da personale esperto e competente, di essere guidati alla scoperta delle serre, del giardino esterno, del roseto e dell’”orto del contadino”. Nelle serre, con una superficie coperta di circa 700 m2, vivono piante succulente, tropicali e subtropicali. Il giardino esterno ospita oltre 100 diverse specie vegetali della più svariata provenienza: piante tipiche della macchia mediterranea, piante aromatiche, erbe officinali, piante profumate ed essenze utili termofili e rare. Nel roseto si trovano oltre 120 diversi tipi e varietà di rose, mentre nell’orto del contadino si curano con la stessa passione di allora le piante che in passato erano coltivate negli orti famigliari dell’area alpina.
Giornata delle Serre aperte alla Floricoltura Laimburg Domenica 15 luglio 2018, dalle ore 9.00 alle ore 19.00
Il Centro di Sperimentazione Laimburg in breve Il Centro di Sperimentazione Laimburg è l’istituto di ricerca nel settore agroalimentare in Alto Adige e si occupa soprattutto di ricerca applicata mirata ad aumentare la competitività e la sostenibilità dell’agricoltura altoatesina per garantire la qualità dei prodotti agricoli. Ogni anno, i 150 collaboratori del centro lavorano a 350 progetti e attività in tutti settori dell’agricoltura altoatesina, dalla frutticoltura alla viticoltura fino all’agricoltura montana e alle tecnologie alimentari. Il Centro di Sperimentazione Laimburg è stato fondato nel 1975 a Vadena, nella Bassa Atesina.
CENTRO DI SPERIMENTAZIONE LAIMBURG – COMUNICATO STAMPA 22.06.2018
Nuove idee floreali per il balcone ed il terrazzo – Giornata delle Serre aperte presso la Floricoltura Laimburg
Domenica 15 luglio 2018 avrà luogo, come da tradizione, la „Giornata delle Serre aperte” presso la Floricoltura Laimburg. Gli amanti delle piante e del verde avranno l’occasione di ottenere preziose indicazioni sulle piante da balcone e da terrazza e di scegliere le loro preferite. L’ingresso è gratuito.
Giornata delle Serre aperte presso la Floricoltura Laimburg: nuove idee floreali per il balcone ed il terrazzo
Domenica 15 luglio 2018 circa 200 amanti del mondo vegetale hanno potuto ottenere informazioni e consigli sulle piante da balcone e terrazzo che prediligono zone parzialmente soleggiate o in ombra. La pianta preferita di quest’anno è stata Impatiens walleriana.
Il Centro di Sperimentazione Laimburg
Il Centro di Sperimentazione Laimburg è l’istituto di ricerca nel settore agroalimentare in Alto Adige e si occupa soprattutto di ricerca applicata mirata ad aumentare la competitività e la sostenibilità dell’agricoltura altoatesina per garantire la qualità dei prodotti agricoli. Ogni anno, i 150 collaboratori del centro lavorano a 350 progetti e attività in tutti settori dell’agricoltura altoatesina, dalla frutticoltura alla viticoltura fino all’agricoltura montana e alle tecnologie alimentari. Il Centro di Sperimentazione Laimburg è stato fondato nel 1975 a Vadena, nella Bassa Atesina.
Convegno Postraccolta 2018: Ottimizzare la conservazione della frutta – tutte le novità al Centro di Sperimentazione Laimburg
Come da tradizione, ogni anno ha luogo, al Centro di Sperimentazione Laimburg, il Convegno del Postraccolta. La manifestazione avrà luogo, quest’anno, il 3 agosto nell’Aula Magna del Centro. Focus dell’evento saranno le possibilità di prevenzione della comparsa di danni legati alla conservazione, quali rugginosità, necrosi sulla buccia e riscaldo comune delle mele.
Un’app in grado di individuare la presenza di danni ai frutti durante la conservazione, la prevenzione della comparsa di questi ultimi (necrosi della buccia, rugginosità e riscaldo comune), la conservazione di nuove varietà e – di estrema importanza ai fini della conservazione della frutta – l’andamento meteoclimatico del 2018: queste le tematiche che verranno affrontate in occasione del Convegno del Postraccolta di quest’anno. Esperti e specialisti del Centro di Sperimentazione Laimburg e relatori esterni presenteranno i più recenti risultati dei progetti in corso e renderanno noti gli ultimi sviluppi agli esperti di settore, ma anche al grande pubblico.
L’evento si terrà venerdì 3 agosto 2018 dalle ore 8.15 alle ore 12.00 nell’Aula Magna del Centro di Sperimentazione Laimburg.
Programma
Schalennekrosen bei CA/ULO-gelagerten Äpfeln – Ursachen und Vermeidungsstrategien ("Le necrosi della buccia su mele conservate in AC/ULO – cause e strategie di prevenzione”) Dirk Köpcke – ESTEBURG, Istituto di Frutticoltura di Jork (D)
„Russtau“: laufende Tätigkeiten am Versuchszentrum Laimburg (“La rugginosità: attività in corso presso il Centro di Sperimentazione Laimburg”) Ines Ebner, Markus Kelderer, Oswald Rossi, Claudio Casera, Sabine Öttl, Yazmid Reyes Domínguez, Angelo Zanella – Centro di Sperimentazione Laimburg
FrudiStor – die App zur Bestimmung von Lagerschäden bei Äpfeln („FrudiStor – l’app per determinare la presenza di danni da conservazione su mela”) Barbara Stürz, Oswald Rossi, Angelo Zanella – Centro di Sperimentazione Laimburg
Pausa caffè
Die gewöhnliche Schalenbräune am Apfel: ein Überblick (“Il riscaldo comune della mela: una panoramica della situazione”) Stefan Stürz, Angelo Zanella – Centro di Sperimentazione Laimburg
Lagererfahrungen bei MC38-Crimson Snow®, SQ159-Natyra®, Shinano Gold-yello®, Bonita und CIVM49 (SK23) (“Esperienze di conservazione di MC38-Crimson Snow®, SQ159-Natyra®, Shinano Gold-yello®, Bonita e CIVM49 (SK23)”) Oswald Rossi, Angelo Zanella – Centro di Sperimentazione Laimburg
Der Witterungsverlauf 2018 ("L’andamento meteoclimatico nel 2018“) Martin Thalheimer, Ines Ebner – Centro di Sperimentazione Laimburg
Discussione
I relatori presenteranno i loro contributi nella loro lingua madre. Non è prevista la traduzione simultanea.
il Centro di Sperimentazione Laimburg e la Fondazione Edmund Mach presentano le loro prove sperimentali.
Nell’ambito delle consuete visite ai campi sperimentali di agricoltura biologica, che si terranno giovedì 9 agosto 2018, i collaboratori del Centro di Sperimentazione Laimburg mostreranno al pubblico le prove effettuate in frutticoltura biologica. Presso la Fondazione Edmund Mach, invece, ci si occuperà di viticoltura biologica.
CENTRO DI SPERIMENTAZIONE LAIMBURG – COMUNICATO STAMPA 06/08/2018
Interscambio tra ricerca e prassi: il Convegno sul Postraccolta 2018 del Centro di Sperimentazione Laimburg ha informato sulle nuove tecnologie di conservazione della frutta
Venerdì 3 agosto 2018 si è tenuto, presso il Centro di Sperimentazione Laimburg, l’edizione di quest’anno del Convegno sul Postraccolta. In occasione dell’evento i ricercatori del Centro di Sperimentazione ed esperti esterni hanno fornito al pubblico presente le più recenti conoscenze acquisite per quanto concerne la conservazione della frutta. L’interesse precipuo è stato rivolto, quest’anno, alla prevenzione di danni quali le necrosi della buccia, la rugginosità e il riscaldo comune. Sono stati inoltre presentati i primi risultati raccolti sulla conservazione di nuove varietà di melo.
Grazie alle Prove Sperimentali nuove informazioni sugli sviluppi attuali in frutticoltura biologica
Giovedì 9 agosto 2018 ha avuto luogo, presso il Centro di Sperimentazione Laimburg, il tradizionale appuntamento con la presentazione delle attività e dei risultati conseguiti nel settore della frutticoltura biologica. Oltre 200 gli interessati che hanno preso parte all‘iniziativa per informarsi sulle nuove conoscenze e sugli sviluppi di questo importante ambito agricolo.
Le presentazioni dei risultati della sperimentazione in frutti- e viticoltura biologica vengono organizzate congiuntamente, ogni anno, dal Centro di Sperimentazione Laimburg e dalla Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige (TN). Come da tradizione, la manifestazione viene suddivisa temporalmente tra le due istituzioni: durante la mattinata si tengono le relazioni e le visite ai campi sperimentali a San Michele (viticoltura) e nel pomeriggio si prosegue al Centro Laimburg (frutticoltura). L’evento, gestito al Centro Laimburg dal responsabile del gruppo di lavoro Agricoltura Biologica, Markus Kelderer, ha avuto quest‘anno come focus l’agrobiodiversità, la gestione sostenibile del terreno, l’efficacia di alcuni biostimolanti (corroboranti) e il contenimento dei patogeni fungini in frutticoltura.
EcoOrchard – un progetto per una maggior biodiversità Obiettivo del progetto EcoOrchard, finanziato dal Fondo Europeo per l’agricoltura biologica CORE Organic Plus, è lo stimolo all’agrobiodiversità funzionale nei frutteti biologici. Per creare un miglior habitat per gli organismi utili, quali coccinelle o crisope, sono stati seminati alcuni miscugli di erbe nella corsia di transito. In particolare le piante da fiore hanno mostrato un adattamento immediato, tanto che quasi il 60% delle essenze seminate si trova ancora in situ dopo 3 anni dall’inizio del progetto. Josef Telfser, che ha curato insieme ad altri il procedere delle attività in pieno campo, ha riferito che le specie più adattabili sono risultate la carota, l’achillea, il fiordaliso, il trifoglio rosso e il ginestrino. Al confronto con i dati rilevati in tutti i Paesi coinvolti nel progetto (in totale 9) è stata evidenziata una significativamente maggior presenza di organismi utili nei frutteti inerbiti con essenze da fiore (es. presenza raddoppiata di coccinelle, aumento del 30% di forbicine e di larve di Sirfidi). Per quanto riguarda l’attacco dell’afide cenerognolo e della carpocapsa, invece, i risultati non sono stati soddisfacenti.
DOMINO per una gestione sostenibile del terreno Il progetto DOMINO, anch’esso co-finanziato dal Fondo Europeo per l’agricoltura biologica CORE Organic Plus, ha lo scopo di individuare strategie innovative per incrementare la fertilità, la biodiversità e la sostenibilità economica dei frutteti biologici. Il progetto, coordinato dall‘Università Politecnica delle Marche, viene condotto in sei Paesi europei. I partecipanti si occupano di concimazione sostenibile con rifiuti del luogo, di gestione del suolo con semine da fiore nel sottofila a nelle corsie di transito e di innovativi sistemi di copertura del frutteto (melo, ciliegio, albicocco) – l’obiettivo in viticoltura si sposta sulla riduzione dell’utilizzo del rame. Thomas Holtz, collaboratore di progetto presso il Centro di Sperimentazione Laimburg e Davide Neri dell‘Università Politecnica, hanno relazionato sullo stato attuale del progetto: mentre è agli inizi la sperimentazione sulla concimazione sostenibile, buoni risultati sono già stati raccolti in merito alle coperture antipioggia (Keep-in-Touch®). Si tratta di un telo disteso sopra la chioma delle piante e di una rete sistemata lateralmente rispetto alle file. Finora, testato su melo e vite, il sistema ha prodotto buoni risultati: grazie alla copertura antipioggia è stato possibile, su melo, ridurre l’entità delle patologie fungine, mentre la rete laterale ha impedito l’accesso al frutteto a parassiti importanti quali la carpocapsa – queste le considerazioni di Thomas Holtz.
Bioattivatori in prova Si tratta di sostanze e di miscele (comprendenti anche microrganismi) che, non dotate di registrazione per l’impiego come fitosanitari ai sensi dell’art. 2 del Regolamento (CE) 1107/2009, vengono applicate allo scopo di mantenere il buon stato di salute delle piante e di proteggerle da danni di origine non parassitaria. Nell’ambito di una tesi di dottorato di ricerca presso la Libera Università di Bolzano, Sebastian Soppelsa in collaborazione con il Centro di Sperimentazione Laimburg ha proceduto a testare l’efficacia di alcuni preparati in pieno campo. “I primi risultati (forniti tra l’altro anche da estratti vegetali) appaiono interessanti e promettenti, sebbene sia necessaria la loro validazione con ulteriori prove”, questo il commento di Soppelsa.
I patogeni in frutticoltura Già da molti anni, presso il Centro di Sperimentazione Laimburg si effettuano prove per il controllo di importanti malattie fungine che colpiscono il melo: ticchiolatura, oidio, Gloeosporium e fumaggine. “L’obiettivo delle prove sulla ticchiolatura è rappresentato dalla riduzione della quantità impiegata di rame; per l’oidio si cercano invece possibili alternative allo zolfo da utilizzare nei mesi estivi, caratterizzati da temperature elevate e forte insolazione“, ha spiegato Markus Kelderer. Buoni risultati contro l’oidio sono stati ottenuti con una miscela di olii essenziali che non ha causato effetti fitotossici sulle piante. Contro la ticchiolatura un estratto di agrumi ha fornito risultati sorprendenti. Ecco perchè in futuro sarà necessario ripetere la sperimentazione approfondendone alcuni aspetti-chiave. Anche contro Gloeosporium e fumaggine le coperture antipioggia ed i trattamenti con acqua calda hanno dato un esito apprezzabile.
Conferenza stampa: nel Laimburg Report 2016–2017 sono presentati risultati di nuove ricerche del Centro di Sperimentazione Laimburg.
Nell’Aula Magna del Centro di Sperimentazione Laimburg sarà presentata, giovedì 23 agosto 2018, con una conferenza stampa dedicata, la quarta edizione del Laimburg Report. La pubblicazione scientifica, edita a cadenza biennale, riporta i risultati di alcune importanti ricerche condotte dagli specialisti del Centro sui punti cardine “Qualità”, “Agrobiodiversità”, “Altitudine – Montagna” e “Salute delle piante”.
Quali sono i metodi più affidabili che garantiscono l’origine dei prodotti agricoli? La subirrigazione rappresenta un’alternativa valida per l’Alto Adige? Come si trasmettono gli scopazzi del melo e oltre alla psilla estiva e del biancospino si conoscono altri insetti vettori? È possibile curare l’allergia alla betulla mangiando mele? Come si possono utilizzare i sensori optoelettronici in agricoltura? E il nuovo portinnesto G 11 potrà sostituire il tradizionale M9? Questi ed altri quesiti sono stati approfonditi dalle ricercatrici e dai ricercatori del Centro di Sperimentazione Laimburg.
La nuova edizione del Laimburg Report offre una panoramica sui progetti di ricerca attualmente in corso e sui risultati scientifici raggiunti in tema di agricoltura e trasformazione degli alimenti. Sono riportate anche informazioni-base relative al Centro di Sperimentazione Laimburg: la nuova struttura interna costituita dopo la riorganizzazione e gli 11 laboratori con le loro attività e le prestazioni che propongono. Chi decide quali saranno le tematiche di ricerca che affronteranno i collaboratori del Centro di Sperimentazione Laimburg? Anche a questa domanda il Laimburg Report dà adeguate risposte e chiarisce come venga elaborato il programma di attività, in collaborazione tra mondo scientifico e prassi agricola. Questa edizione del Laimburg Report offre anche alcune “pillole” di statistica: quanto dura il processo di selezione di una nuova varietà di melo? Con quale frequenza è stato necessario attivare l‘impianto di irrigazione antibrina nel 2016 e nel 2017? Con quanti partner internazionali collabora il Centro di Sperimentazione Laimburg nell‘ambito di progetti europei? Quante botti si trovano nella Cantina nella Roccia? …
Le 124 pagine del Laimburg Report, corredate di numerose ed esplicative illustrazioni, si rivolgono sia agli operatori del settore che a tutti coloro che si interessano di agricoltura e di prodotti alimentari. La pubblicazione è edita in due versioni: tedesco/inglese e italiano/inglese.
Quando: giovedì 23 agosto 2018, ad ore 9:30 Dove: Aula Magna del Centro di Sperimentazione Laimburg, Vadena
In seguito alla conferenza stampa c’è la possibilità di effettuare riprese in laboratori e campi sperimentali del Centro di Sperimentazione Laimburg.
La Giornata del Vino e della Vite 2018: novità in viticoltura ed enologia
Presso la Cantina Kaltern avrà luogo, venerdì 24 agosto 2018, la tradizionale “Giornata del Vino e della Vite”. Nell’occasione, i collaboratori dei due settori Viticoltura ed Enologia del Centro di Sperimentazione Laimburg presenteranno i più recenti risultati ottenuti nell’ambito della ricerca scientifica e forniranno interessanti indicazioni ai viticoltori e agli enologi presenti.
Com’è nella sua natura e come ci si aspetta, la ricerca produce sempre nuovi risultati. E proprio quelli ottenuti bei settori Viticoltura ed Enologia del Centro di Sperimentazione Laimburg verranno presentati nell’ambito della tradizionale “Giornata del Vino e della Vite”. Relatrice esterna sulla tematica “Ustioni solari sui grappoli” sarà la consulente ed enologa Letizia Rocchi, che spiegherà quali siano i processi fisiologici che si attivano quando i grappoli sono esposti alla luce diretta dei raggi solari e quali effetti questi ultimi possano avere sulla composizione chimica del succo degli acini. Florian Haas e Christoph Patauner, responsabili, rispettivamente, dei gruppi di lavoro Fisiologia e Tecniche Colturali e Vinificazione di Tecniche Viticole“ presso il Centro di Sperimentazione Laimburg, presenteranno i risultati di un progetto pluriennale sull’attivazione del terreno, condotto nella vigna “Plantaditsch”. Obiettivo della ricerca era verificare se l’attuazione di misure agronomiche in vigna (semina di diversi miscugli in combinazione con l‘apporto di liquame e di un preparato biodinamico) avessero influenze sulla qualità del vino. Ulrich Pedri, responsabile del settore Enologia del Centro di Sperimentazione Laimburg si occuperà di diversi metodi per la valutazione della qualità dei grappoli. Pedri sta attualmente elaborando un modello che dovrebbe consentire di valutare lo stato della qualità dei grappoli al momento del conferimento in cantina sulla base di parametri innovativi, permettendone nel contempo una gestione più obiettiva e condivisibile. Christof Sanoll presenterà un nuovo metodo di analisi basato sulla spettroscopia IR a trasformata di Fourier, che viene applicato nel Laboratorio Analisi Vino e Bevande del Centro di Sperimentazione Laimburg per la valutazione della qualità di vini, mosti, distillati e succhi di mela.
Quando: venerdì 24 agosto 2018, ore 8.30–12.30
Dove: Cantina Kaltern, via Cantine 12, 39052 Caldaro s.S.d.V. Sala riunioni, 2° piano (sopra l’enoteca)
I contributi saranno presentati nella lingua madre dei relatori. Non è previsto il servizio di traduzione simultanea.
Premio Euregio Giovani Ricercatori 2018: grande successo per Hannes Schuler, ricercatore del Centro di Sperimentazione Laimburg
Ad Alpbach, domenica 19 agosto 2018 è stato conferito, nell’ambito delle Giornate del Tirolo 2018, il premio Euregio per giovani ricercatori. Hannes Schuler, che si occupa di scopazzi del melo nell’ambito del gruppo di lavoro “Genomica funzionale e biologia molecolare” ha vinto il primo premio.
Nell’ambito delle Giornate del Tirolo 2018, che hanno avuto luogo ad Alpbach tra il 17 ed il 19 agosto 2018, è stato conferito il settimo premio Euregio per i giovani ricercatori delle Camere di Commercio del Tirolo-Alto Adige-Trentino. L’edizione di quest’anno verteva sulla tematica “Euroregione Tirolo – Alto Adige – Trentino: i pericoli naturali e le sfide climatiche”. I ricercatori fino a 35 anni, impegnati in questa euroregione, potevano presentare i propri studi svolti in uno dei settori “Pericoli naturali e biodiversità”, “Pericoli naturali, governance e comunicazione” o “Pericoli naturali e misure/opere di protezione”. Dopo una valutazione effettuata in due fasi da parte di una giuria composta da sei persone qualificate, sei ricercatori sono stati invitati a presentare e a discutere con noti scienziati e scienziate e con politici impegnati i risultati della propria attività. Vincitore del premio Euregio per giovani ricercatori è risultato quest’anno Hannes Schuler, che collabora al gruppo di lavoro “Genomica funzionale e biologia molecolare” presso il Centro di Sperimentazione Laimburg e che si è dedicato ad un argomento rientrante nel settore “Pericoli naturali e biodiversità”.
La ricerca su insetti di specie invasive L’argomento degli studi di Hannes Schuler presso il Centro di Sperimentazione Laimburg è rappresentato dagli scopazzi del melo, ma per questa occasione, il ricercatore si è dedicato ad un altro argomento che lo coinvolge sin dal periodo del dottorato: „Vorrei individuare le modalità con cui gli insetti di specie invasive, quali ad esempio la mosca americana del ciliegio (Rhagoletis cingulata) o la mosca del noce (Rhagoletis completa), si diffondono in Europa, quali siano gli effetti di questa “invasione” sulla mosca invasiva, sui suoi nemici naturali e sui suoi endosimbionti e come questi fattori si manifestino sulla dinamica di popolazione“, così Schuler. La ricerca era già iniziata durante il periodo tracorso presso la Facoltà di Ingegneria agraria dell’Università di Vienna ed è stata poi proseguita in occasione del biennio presso l’Università di Notre Dame (USA). “Anche per l’Alto Adige questa tematica è molto importante”, ha sottolineato Hannes Schuler. La mosca americana del ciliegio non ha ancora raggiunto l’Alto Adige, ma la presenza dei primi individui è stata segnalata in Piemonte. Una conoscenza più approfondita della biologia dell’insetto e dei suoi antagonisti batterici potrebbe contribuire ad elaborare in tempo utile una valida ed efficace strategia di difesa. La mosca del noce, invece, è già diffusamente presente in Alto Adige. “Molte persone si meravigliano del fatto che ultimamente si trovino ben poche noci sane sulle piante. Numerose sono invece le noci annerite nel cui interno si rinvengono larve di insetti, e nello specifico proprio della mosca del noce!”, ha commentato Schuler.
Un nuovo progetto per la mosca del ciliegio Hannes Schuler proseguirà i suoi studi in questo interessante ambito. Solo di recente è stato approvato ed ammesso al finanziamento da parte del fondo austriaco per l’incentivazione alla ricerca scientifica FWF il suo progetto “Horizontaler Wolbachia-Transfer in Kirschfruchtfliegen”. L’iniziativa si basa sui risultati ottenuti negli USA, dove il ricercatore ha studiato con attenzione le popolazioni di mosca del ciliegio. Grazie ai presupposti conseguiti Schuler può ora concentrarsi sul processo di invasione in atto in Europa. “È importante sapere se l’insetto sia stato introdotto in una o più occasioni e quali endosimbionti convivano nel suo corpo. Da questi aspetti infatti dipendono le buone performances della popolazione europea dell‘insetto”, precisa Schuler, soddisfatto del nuovo successo ottenuto in un ambito tanto appassionante e dell’importante riconoscimento conferitogli per l’accurata attività di ricerca svolta.