CCPB e Consorzio il Biologico Il biologico può sfamare il mondo? SANA 2013, 7 – 10 settembre, Bologna Fiera È la cruciale domanda di apertura di uno dei tre convegni che segnano la partecipazione di CCPB e Consorzio il Biologico a SANA 2013, il salone internazionale del biologico e del naturale. “Il biologico ha l'ambizione di dare una risposta su come sfamare il mondo senza devastarlo – dice Lino Nori, presidente del Consorzio - Ad oggi il bio è un'esperienza riuscita tecnicamente, organizzativamente ed economicamente perché offre già una soluzione per la sostenibilità. Il passo successivo è quello di crescere, di proporsi e convincere sempre più tutti gli interlocutori: dai produttori convenzionali, fino al grande pubblico dei consumatori. È una sfida, anche culturale e divulgativa”. Il biologico sfamerà il mondo?” è il titolo della tavola rotonda di lunedì 9 settembre (h10): la discussione parte con le relazioni di Gerald Herrmann (Organic Services) e Mario Enrico Pè (Scuola S.Anna), per proseguire con la tavola rotonda, moderata da Franca Roiatti giornalista di Panorama, in cui intervengono Andrea Segrè (LastMinute Market), Nadia Scialabba (FAO), Ettore Capri (Università Cattolica del Sacro Cuore – Piacenza), Denis Pantini (Nomisma), Andrea Zaghi (APER). Oltre a quello sul bio organizziamo altri due convegni dedicati ai temi principali della nostra attività: la sostenibilità ambientale, il biologico e la cosmesi. · “Biodiversità e sostenibilità, due facce della stessa medaglia?”, sabato 7 settembre alle 15: si parla di come l'attività umana deve imparare a rendere dolce il suo impatto sulla variabilità di forme viventi ed ecosistemi · “Dalla chimica verde al cosmetico biologico”, lunedì 9 settembre alle 14.30: negli ultimi anni si sta diffondendo una chimica diversa, attenta agli impatti ambientali, che può offrire il suo contributo anche nella cosmesi SANA arriva quest'anno alla 25esima edizione: un anniversario importante, tanto più che anche Consorzio il Biologico ha da poco festeggiato lo stesso compleanno. Come ricorda Fabrizio Piva, amministratore delegato CCPB “Quanto finora raggiunto, e ciò che ancora manca, è e sarà il frutto di un maggior impegno in termini di ricerca e sperimentazione; il biologico non deve temere la tecnologia e l’innovazione perché da loro partirà una maggiore efficienza economica”. CCPB e Consorzio il Biologico saranno presenti a SANA con uno doppio stand collettivo con le principali aziende associate: nel padiglione 32 A5/C6 dedicato all'alimentare nel pad. 35 A23/B24 per la cosmesi. · ALIMENTARE: Bioitalia, Coop. Valle del Marro (Libera Terra), Marchesi Group, Molino Sima, Monaldi, Progeo, Unipasta · COSMESI: Aboca, Bellezza Bio Montalto, Herb Sardinia, Gala Cosmetici, Mil Mil 76 Tra tutte queste attività ci sarà poi ampio spazio per le relazioni e la comunicazione, giorno per giorno racconteremo quanto accade al SANA con interviste, foto, video e aggiornamenti sul sito web e i profili dei social network Facebook, Twitter e Instagram. Vi aspettiamo.
"Il biologico sfamerà il mondo"? è la cruciale domanda di apertura di uno dei tre convegni che segnano la partecipazione di CCPB e Consorzio il Biologico a SANA 2013, il salone internazionale del biologico e del naturale.
"Il biologico ha l'ambizione di dare una risposta su come sfamare il mondo senza devastarlo - dice Lino Nori, presidente del Consorzio - Ad oggi il bio è un'esperienza riuscita tecnicamente, organizzativamente ed economicamente perché offre già una soluzione per la sostenibilità. Il passo successivo è quello di crescere, di proporsi e convincere sempre più tutti gli interlocutori: dai produttori convenzionali, fino al grande pubblico dei consumatori. È una sfida, anche culturale e divulgativa".
Oltre a quello sul bio organizziamo altri due convegni dedicati ai temi principali della nostra attività: la sostenibilità ambientale, il biologico e la cosmesi. E saremo presenti con uno doppio stand collettivo con le principali aziende associate: nel padiglione 32 A5/C6 dedicato all'alimentare nel pad. 35 A23/B24 per la cosmesi.
“Il biologico potrà sfamare il mondo sulla via della sostenibilità” “Il biologico potrà sfamare il mondo sulla via della sostenibilità”. Durante questo SANA 2013 oggi concluso come CCPB e Consorzio il Biologico abbiamo lanciato questa domanda. A bilancio di questa edizione del salone del biologico e del benessere abbiamo elementi e risposte che la strada percorsa è giusta anche se c'è ancora da percorrere. I primi segnali positivi vengono dai dati: il Sinab ha misurato in un più 3% la crescita del numero degli operatori bio italiani e più 6,4% gli ettari di superficie; il panel Ismea GFKEurisko attestano per luglio 2013 un aumento del 9,2% degli acquisti di prodotti bio e l'O sservatorio SANA di Nomisma dal 2010 registra un più 13,6% l'aumento delle vendite nei punti specializzati; a sottolineare il valore della certificazione è sempre l'Osservatorio SANA di Nomisma a raccogliere un 91% di potenziale interesse dei consumatori italiani verso una normativa europea unica per la cosmesi biologica e naturale. Il bio è vitale. Cresce stabilmente da sette anni consecutivi, con grande soddisfazione per i consumatori, come abbiamo visto nelle presenze di SANA, dalle partecipazioni ai nostri convegni e le visite ai nostri due stand. Ora, come dice Lino Nori, presidente del Consorzio il Biologico “possiamo auspicare che in futuro aumentino in modo significativo sia la produzione e che le superfici coltivate con metodo biologico. Avremo più aziende che si convertono al bio lavorando su filiere che poggino su solide basi produttive”. In questo modo, aggiunge Fabrizio Piva, amministratore delegato CCPB “entreremo nella fase biologico 2.0: più ricerca, più assistenza tecnica, più servizi, strutture commerciali in grado di concentrare l’offerta con meno passaggi commerciali e una maggiore efficienza che distribuisca valore sufficiente a tutti gli attori della filiera”. Ufficio
CCPB srl e il Consorzio il Biologico saranno presenti al MacFrut, edizione 2013 dal 25 al 27 settembre a Cesena. Un appuntamento con l'ortofrutta mondiale che vedrà l’allestimento di uno spazio espositivo al padiglione G, stand 71.
“L'ortofrutta è uno dei cuori del biologico” dice Lino Nori, presidente del Consorzio “che infatti nel 2012 ha incrementato le vendite del 14,6% secondo i dati Sinab appena presentati”. Il bio e la sostenibilità possono e devono essere il futuro della frutticoltura nazionale. Per questo è importante essere ogni anno a MacFrut e incontrare gli operatori ortofrutticoli e confrontarsi sugli scenari e sviluppi futuri del settore.
“Gli italiani che acquistano frutta e verdura cercano la qualità” aggiunge Fabrizio Piva, amministratore delegato CCPB, per questo presenteremo tutti i nostri servizi di certificazione per l’agroalimentare, dal biologico e Global Gap per la Grande distribuzione europea fino a quelli che riguardano la sostenibilità e la tracciabilità di filiera.
Tra questi proprio a MacFrut presenteremo CO2 Neutral, un nuovo servizio di certificazione per la compensazione di CO2. Attraverso la valutazione della Carbon Footprint legata ai propri prodotti, processi e servizi, si riduce l’impatto ambientale con la produzione di crediti di carbonio tramite produzione di compost e calcolo delle mancate emissioni di gas serra generate a livello agricolo in atmosfera.
CCPB e Consorzio il Biologico partecipano ad Anuga, il più grande appuntamento mondiale dell'agroalimentare. Dal 5 al 9 di Ottobre a Colonia, potete trovarci all'interno del padiglione 5.1 C040/D049, e C050/D051, con lo stand collettivo e una degustazione di prodotti bio italiani.
Secondo Fabrizio Piva, amministratore delegato CCPB "la presenza in una vetrina mondiale è fondamentale per un mercato del bio in crescita in Italia e Europa; le aziende biologiche del nostro paese possono e devono ancora aumentare le proprie esportazioni arrivate nel 2012 a 1,4 miliardi di euro e il proprio peso sul fatturato europeo, che l'anno scorso si è attestato all'8% dell'interno continente" (dati SINAB). "In una vetrina così vasta e ricca, ci facciamo largo anche noi per essere all'altezza delle ambizioni e degli obiettivi del bio italiano" dice Lino Nori, presidente di Consorzio il Biologico. "A ogni edizione di Anuga sempre più persone chiedono informazioni, consigli e curiosità sul bio, sulla certificazione, sulla qualità e salubrità dei prodotti. È una delle felici prove che siamo un comparto industriale riconosciuto e apprezzato a livello mondiale".
Il biologico raggiunge una nuova filiera, quella delle cozze coltivate a largo delle coste di Cesenatico. CCPB ha iniziato a certificare la Cooperativa “Mitili Cesenatico” che dal prossimo dicembre attiverà la vendita delle cozze biologiche.
Secondo Fabrizio Piva, amministratore delegato CCPB: “Come già accade in altri comparti, vedi ortofrutta, miele, prodotti da forno, anche in questo la certificazione da un lato aiuta le aziende a presentarsi sul mercato con prodotti di qualità la cui filiera è tracciabile, dall'altro i consumatori hanno tutte le garanzie di acquisti garantiti di prodotti salubri e che rispettano l'ambiente”.
Una qualità che guarda l'Italia e l'estero: il fatturato 2013 di “Militi Cesenatico” si attesta per ora a quasi 2 milioni e mezzo di euro, poco più della metà deriva della vendita all'estero, soprattutto Spagna e Francia. “Il biologico italiano ha una grande vocazione per l'export con 1,4 miliardi di euro di fatturato nel 2012, può perciò aiutare anche il settore della miticoltura”.
09/10/2013 Giovedì 17 ottobre p.v., alle ore 10:00, presso il Centro Allende, in Viale Mazzini 2 alla Spezia, Regione Liguria (Dipartimenti Turismo e Ambiente) ed il Centro di Educazione Ambientale del Comune della Spezia presenteranno il progetto
Il progetto tende alla messa a sistema di itinerari escursionistici lungo lintera costa ligure, integrandoli con collegamenti marittimi e ferroviari e con il sistema dell'offerta turistica ricettiva, al fine di sviluppare e valorizzare un nuovo prodotto turistico dedicato agli escursionisti, di facile percorrenza e che attraversi lambiente naturale e culturale della costa ligure. Enti Locali e associazioni del settore, insieme agli operatori turistici cui sono dedicati appositi incontri, possono supportare liniziativa che ha lo scopo di diversificare lofferta turistica e aumentare le presenze anche in periodi dellanno usualmente meno utilizzati, anche creando uno specifico "club di prodotto" che renda concreta e riconoscibile la proposta. Sono invitati amministratori e tecnici delle PP.AA. interessate e referenti delle associazioni di settore a partecipare all'incontro, nel quale sarà presentato il progetto complessivo e un dettaglio del tracciato che si snoda nella provincia di Imperia. Seguirà un dibattito per presentare e discutere proposte per la gestione e valorizzazione del progetto.
Per ulteriori informazioni e per confermare la presenza si prega di contattare il Centro di Educazione Ambientale del Comune della Spezia: tel. 0187 280211; labter@comune.sp.it
Programma della giornata Giovedì 17 ottobre dalle ore 10 - Centro Allende, La Spezia, Viale Mazzini 2 Ore 10.00: Saluti a cura dell'Assessore alla Sostenibilità Ambientale del Comune della Spezia Davide Natale Ore 10.15: Il progetto "Sentiero Liguria" Intervento a cura della Regione Liguria (Settore Politiche e Professioni Turistiche del Dipartimento Agricoltura, Sport, Turismo e Cultura e Settore Progetti e Programmi per la Tutela e Valorizzazione Ambientale del Dipartimento Ambiente) Ore 10.45: Presentazione del percorso "Sentiero Liguria" nella provincia della Spezia Intervento a cura del LABTER del Comune della Spezia Ore 11.15: Discussione sugli aspetti gestionali e promozionali, opportunità e proposte Ore 12.00: Chiusura lavori
Due premi per due aziende controllate per la certificazione di produzione biologica da CCPB. BioItalia e Pedon hanno ottenuto due riconoscimenti in chiusura di Anuga, la fiera internazionale del Food & Beverage a Colonia a inizio ottobre.
Il paté di zucchine BioItalia ha vinto un premio come prodotto innovativo nella categoria del biologico, realizzato con la varietà di zucchine San Pasquale e Bianco di Sicilia. Un successo importante tanto più che preceduto a settembre dall'analogo SANA Novità a Bologna. A Pedon è stato assegnato l'Italian Anuga Award 2013 sempre come prodotto innovativo, con le Purezze Salvaminuti, vellutate di cereali e legumi pronte in 2 minuti, biologiche e senza glutine.
“Pedon e BioItalia sono un eccellente esempio di come lavorando sulla ricerca e la qualità, si possano ottenere grandi risultati”, così Fabrizio Piva, amministratore delegato CCPB, esprime la propria soddisfazione: “il biologico italiano si presenta come avanguardia illuminata dell'agroalimentare italiano, e all'estero viene subito premiato”.
Coop Italia e CCPB scelgono Ecomondo per raccontare la sostenibilità nella filiera della carne. "Certificare la sostenibilità delle carni: l'EPD applicata al caso COOP", questo il titolo del convegno che si terrà giovedì 7 novembre ore 14.30 in Sala Abete.
Per la prima volta al mondo una filiera di carni bovine (vitello a carne bianca e bovino adulto), ottengono la certificazione EPD (Environmental product declaration) che consente di misurare l'impatto ambientale della produzione e commercializzazione della carne targata Coop, la più importante catena distributiva italiana che ha fatto della sostenibilità uno dei valori più importanti della sua offerta.
Ottimo successo ieri a Ecomondo per il convegno “Certificare la sostenibilità delle carni: l’EPD applicata al caso COOP”. Il racconto della sostenibilità nella filiera della carne bovina targata Coop Italia e certificata CCPB ha raccolto l’interesse di una sala piena e attenta di numerosi operatori del settore, giornalisti e studenti.
Presentando i numeri della EPD (Environmental product declaration), realizzata con Coop, Fabrizio Piva, amministratore delegato CCPB, ha spiegato come la certificazione “misurando l’impatto ambientale di una filiera così complessa come quelle delle carni, riesce a essere un’opportunità di sviluppo sostenibile sia per il produttore che per i consumatori”.
Claudio Mazzini, Responsabile sostenibilità, innovazione e valori di Coop Italia, ha sottolineato che “il nostro lavoro dura da tre anni, perché non ci interessano operazioni di facciata, ma un impegno in tutti gli ambiti possibili d’intervento: dalle tecniche di produzione agricola agli stabilimenti di produzione, fino agli imballaggi, i trasporti, magazzini e ai punti di vendita, per arrivare alla promozione e informazione ai soci e consumatori”.