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Borsa Merci Telematica Italiana
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Marco
Sez. Supporto Didattico
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Formazione: Laurea in Scienze agrarie
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Maltempo e prezzi all’ingrosso Ortofrutta e agroalimentare nella norma
Roma, 2 settembre 2020 – I danni alle coltivazioni causati dal maltempo degli scorsi giorni non hanno comportato criticità sui prezzi all’ingrosso. Dalle elaborazioni di Borsa Merci Telematica Italiana (BMTI) sulle rilevazioni effettuate nei mercati all’ingrosso ortofrutticoli appartenenti alla Rete di Imprese ITALMERCATI, si registrano situazioni di normalità rispetto alla media del periodo. La fine delle vacanze estive per la maggior parte degli italiani ha portato ad un aumento delle commercializzazioni nei mercati all’ingrosso dovuto ad un livello della domanda tornato a crescere, come sempre in questo periodo.
Continuano, però, ad essere al di sopra della media i prezzi medi degli agrumi, in particolare arance (1,37 euro/Kg) e limoni (1,33 euro/Kg), dovuti ad un aumento della domanda a livello mondiale sempre come effetto dell’epidemia in corso.
Leggeri incrementi seppur non consistenti per alcune produzioni frutticole come le pesche, il cui prezzo medio si è attestato intorno a 1,33 euro/Kg e le nettarine, 1,35 euro/Kg, a causa sia delle gelate dello scorso marzo sia delle grandinate di inizio estate.
Quotazioni più basse rispetto agli scorsi anni per gli ortaggi che non hanno subito gli effetti degli andamenti climatici di questi mesi. Nello specifico il prezzo medio per i cetrioli si è attestato intorno ai 0,60 euro/Kg, 1,15 euro/Kg il prezzo medio per i cipollotti, per le lattughe 0,94 euro/Kg, per le melanzane 0,61 euro/Kg e per i pomodori 0,92 euro/Kg. La produzione di fagiolini e zucchine, invece, è stata danneggiata dalle alte temperature delle ultime settimane portando ad un rialzo del prezzo di questi due prodotti che comunque rimane al di sotto della media degli ultimi anni (0,70 euro/Kg per le zucchine e 2,45 euro/Kg per i fagiolini).
Per quanto riguarda il settore agroalimentare al momento non si registrano impatti sui prezzi dei seminativi quotati nei listini delle Borse Merci e Camere di Commercio nazionali. Per il mais, la nuova raccolta 2020/21 è iniziata con prezzi che si attestano sui 172-173 €/t, in calo del 6% rispetto all’ultima quotazione prima della pausa estiva e in linea rispetto ad anno fa (+1,1%). Inizio di campagna nella norma anche per il sorgo sui 180 €/t (-5,8% rispetto all’ultima rilevazione della scorsa annata e +7,5% rispetto ad un anno fa).
Italmercati è la rete d’imprese a cui aderiscono i principali mercati all’ingrosso italiani finalizzata a restituire centralità ai mercati e agli operatori come obiettivo principale.
BMTI S.c.p.A. è la società pubblica per la regolazione, lo sviluppo e la trasparenza del mercato e per la diffusione dei prezzi e dell'informazione economica
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02/09/2020, 17:08 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
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Una mano concreta per la tua OP/AOP e per la tua attività olivicolo-olearia Roma, 9 settembre 2020 – Si è svolto oggi il webinar Una mano concreta per la tua OP/AOP e per la tua attività olivicolo-olearia nel corso del quale è stata illustrata l’iniziativa, promossa dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali in collaborazione con Cassa Depositi e Prestiti e il supporto tecnico di BMTI che sostiene le OP e le AOP di olio d’oliva e olive da mensa italiane e facilita loro l'accesso al credito tramite la Piattaforma garanzia olio. La Piattaforma è in grado di sviluppare, tramite Confeserfidi Scarl, garanzie per circa 140 milioni di euro. Per le OP e le AOP c’è tempo fino a dicembre 2020 per ottenere un finanziamento dell’attivo circolante assistito da garanzia gratuita di CDP e contro-garantito dal Mipaaf, finalizzato all’acquisto di olio di oliva e olive da mensa dai propri associati, con durata massima di 12 mesi e di importo massimo di 2,5 milioni di euro. I fondi messi a disposizione del Mipaaf e gestiti da Cassa Depositi e Prestiti sono 7,8 milioni di Euro. L’iniziativa potrebbe essere utile a potenziare i risultati della prossima campagna olearia e a contenere gli squilibri di mercato causati dall’emergenza Covid-19, nonché a favorire il rilancio delle attività di un comparto già fortemente colpito da un 2019 sfavorevole. Per approfittare dell’iniziativa le OP e AOP dell’olio dovranno presentare la propria manifestazione di interesse a BMTI, che si occuperà di assisterle nella fase di richiesta ed esecuzione del finanziamento, sulla base delle indicazioni presenti all’indirizzo https://web.bmti.it/olio/ e contattare Confeserfidi per la richiesta del finanziamento utilizzando il link www.confeserfidi.it/prodotti/garanzia-f ... tori-olio/
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09/09/2020, 16:08 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
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Castagne, inizio di campagna favorevole Qualità buona e prezzi all’ingrosso nella media
Roma, 2 ottobre 2020 – L’arrivo dell’autunno ha portato con sé le prime castagne, il frutto autunnale per eccellenza. Quest’anno, grazie alla buona stagione, la campagna di raccolta è iniziata in anticipo. In tutte le aree produttive del nostro paese, da Cuneo al Monte Amiata, dall’Appennino Tosco-Emiliano agli Appennini centrali e nel basso Lazio e Campania, si registra una discreta disponibilità di prodotto.
Nei mercati all’ingrosso si rilevano prezzi nella media del periodo che vanno da 2,50 a 3,50 euro/Kg per il calibro da 80-85 pezzi per un chilo e da 3,50 a 4,50 euro/chilo per il calibro da 70-75 pezzi per un chilo.
Questo è quanto emerge dalle elaborazioni di Borsa Merci Telematica Italiana (BMTI) sulle rilevazioni effettuate nei mercati all’ingrosso appartenenti alla Rete di Imprese ITALMERCATI. Le prime castagne sono inoltre di una qualità buona e dolce e non presentano particolari anomalie. Purtroppo a causa del Covid-19 che non permette lo svolgimento di sagre e eventi locali la domanda è ancora bassa ma visto che la stagione autunnale sta entrando nel vivo e le temperature stanno diminuendo sicuramente le famiglie saranno invogliate ad acquistare il prodotto determinando così un aumento della domanda.
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02/10/2020, 17:38 |
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Marco
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Comunicato stampa Firmato Protocollo di Intesa tra il Consorzio Parmigiano Reggiano e BMTI (Borsa Merci Telematica Italiana) Tramite il mercato telematico sarà possibile acquistare il prodotto ancora in fase di stagionatura in consegna differita. Questo meccanismo è una vera innovazione per i formaggi a lunga stagionatura e sarà operativo dal 2021 Reggio Emilia, 14 ottobre 2020 – Oggi, a Reggio Emilia, presso la sede del Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano è stato firmato il Protocollo di Intesa tra il Consorzio e Borsa Merci Telematica Italiana S.c.p.A. Lo scopo dell’Intesa è quello di valorizzare il formaggio Parmigiano Reggiano attraverso specifiche iniziative tra cui la costituzione di un mercato telematico regolamentato riferito al prodotto DOP di montagna, un’eccellenza nell’eccellenza. Il Parmigiano Reggiano è il più importante prodotto Dop ottenuto in montagna, con oltre 1.100 allevatori che ogni anno producono 4 milioni di quintali di latte. Un’attività preziosissima dal punto di vista sociale per mantenere attiva la dorsale appenninica tra Bologna e Parma grazie al lavoro nelle foraggere e in caseificio. Il Consorzio nel 2015, con l’obiettivo di sostenere il valore aggiunto del formaggio prodotto in montagna, oltre a quanto già previsto dai Regolamenti comunitari legati all’origine, ha definito un progetto specifico che prevede una valutazione di qualità aggiuntiva da effettuarsi al ventiquattresimo mese di stagionatura. Nasce così il “Prodotto di Montagna – Progetto Qualità Consorzio” proprio per dare maggiore sostenibilità allo sviluppo della montagna e offrire ai consumatori garanzie aggiuntive legate, oltre all’origine, anche alla qualità del formaggio. Il Parmigiano Reggiano certificato “Prodotto di Montagna – progetto Qualità Consorzio” è immediatamente riconoscibile grazie al suo colore paglierino intenso dovuto ai fieni, ai prati e alle essenze presenti in montagna. All’esame olfattivo sono apprezzabili aromi di frutta fresca, spezie e brodo di carne, mentre al palato emerge l’equilibrio perfetto tra i cinque sapori (acido, salato, dolce, amaro e umami) accompagnato da una buona granulosità e solubilità. La certificazione è rilasciata dall’Organismo di Controllo (Ocq-PR) dopo avere verificato il rispetto delle seguenti condizioni: 1. gli allevamenti dei produttori di latte destinato ad essere trasformato in formaggio atto a divenire ‘Parmigiano Reggiano prodotto di montagna’ devono essere ubicati all’interno delle zone di montagna: il 100% del latte viene munto pertanto nelle zone di montagna; 2. nell’alimentazione delle bovine da latte destinato ad essere trasformato in formaggio atto a divenire ‘Parmigiano Reggiano prodotto di montagna’, il 60% della materia secca, su base annuale, dell’alimentazione deve provenire da zone di montagna; 3. gli stabilimenti dei caseifici produttori di formaggio atto a divenire ‘Parmigiano Reggiano prodotto di montagna’ devono essere ubicati all’interno delle zone di montagna; 4. la stagionatura minima (12 mesi) della forma di formaggio atto a divenire ‘Parmigiano Reggiano prodotto di montagna’ deve avere luogo in stabilimenti ubicati all’interno delle zone di montagna; 5. Al compimento dei 24 mesi di età il formaggio viene espertizzato per una seconda volta: solo al formaggio che sarà giudicato idoneo organoletticamente da un panel di esperti assaggiatori del Consorzio sarà apposto un marchio di selezione e otterrà la certificazione “Prodotto di Montagna”. Nel sito del Consorzio è presente un elenco dei caseifici con produzione certificata “Prodotto di Montagna – Progetto Qualità Consorzio”: (per info: https://www.parmigianoreggiano.com/it/p ... diversita/) Tramite il mercato telematico sarà possibile acquistare il prodotto ancora in fase di stagionatura in consegna differita. Questo meccanismo è una vera innovazione per i formaggi a lunga stagionatura e sarà operativo dal 2021. Il tutto avverrà sempre nel rispetto della trasparenza e della competitività dei mercati. Sarà l’occasione per capire l’impatto a livello internazionale e per valutare un’eventuale estensione anche a molti altri prodotti di qualità. “La piattaforma telematica di BMTI apre le porte a uno dei prodotti chiave del Made in Italy. Mi auguro che questo Protocollo sancisca l’inizio di una lunga collaborazione volta a promuovere il formaggio Parmigiano Reggiano a livello nazionale e internazionale assicurando sempre chiarezza nelle contrattazioni” è quanto dichiarato da Andrea Zanlari, Presidente di BMTI. “La nuova piattaforma punta a promuovere una forma innovativa di vendita, cioè basata sull’acquisto con consegna differita. Un sistema “rivoluzionario” per i formaggi a lunga stagionatura che ci auguriamo possa diventare un modello per altre eccellenze dell’agroalimentare italiano” ha commentato Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano.
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14/10/2020, 16:37 |
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Marco
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Clementine, buona qualità ma cala la domanda
Roma, 18 novembre 2020 – Ottima qualità e tanta disponibilità di prodotto quest’anno per le clementine, soprattutto per quanto riguarda il calibro medio-piccolo. Dalle elaborazioni di Borsa Merci Telematica Italiana (BMTI) sulle rilevazioni effettuate nei mercati all’ingrosso appartenenti alla Rete di Imprese ITALMERCATI risulta evidente un calo dei prezzi all’ingrosso del 25,33% rispetto al 2019 per le clementine nazionali comuni di calibro minore (0,59 euro/chilo), del 26,17% per le clementine nazionali comuni di calibro medio (0,79 euro/chilo) e dell’11,72% per le clementine nazionali comuni di calibro maggiore (1,28 euro/chilo).
Attualmente, nonostante l’emergenza sanitaria ancora in corso, i consumatori sono meno orientati all’acquisto di prodotti ad alto contenuto di vitamina C e questo ha portato ad una diminuzione della richiesta di agrumi, sia rispetto allo scorso aprile (momento critico della pandemia) sia rispetto all’inizio di questa campagna. La situazione di incertezza che il nostro paese sta vivendo sta generando confusione anche nel consumatore e questo, purtroppo, non permette di prevedere in maniera chiara l’ andamento della domanda per le prossime settimane. Ma il calo della domanda è dovuto anche ad altri tre fattori: la chiusura del canale horeca nelle zone rosse, le alte temperature delle ultime settimane che non hanno invogliato i consumatori all’acquisto di un prodotto tipicamente consumato in periodi più freddi e, infine, va ricordato che durante il mese di Novembre storicamente la richiesta di agrumi è solita diminuire.
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18/11/2020, 18:15 |
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Marco
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Comunicato stampa
Borsa della spesa, calano le vendite
Tra le cause il Covid
Roma, 27 novembre 2020 – Sul sito di BMTI e sul sito di Italmercati Rete d’Imprese è possibile consultare la Borsa della Spesa di questa settimana, frutto della collaborazione tra Unioncamere, Italmercati e BMTI, in cui sono raccolti i migliori prodotti ortofrutticoli in rapporto qualità/prezzo.
Dai dati raccolti emergono gli effetti di un periodo di rallentamento delle vendite nei mercati all’ingrosso ortofrutticoli nazionali. Novembre è tipicamente un mese in cui avvengono pochi scambi poichè la richiesta dei prodotti diminuisce per poi aumentare in occasione del periodo prenatalizio e natalizio. Quest'anno, però, a questo si aggiungono altri fattori. Innanzitutto il clima più caldo non ha invogliato le famiglie all’ acquisto di prodotti autunnali, come molti ortaggi a foglia, gli agrumi, i pomodori da insalata. Inoltre la chiusura totale e parziale di bar, ristoranti e mense nelle zone rosse e arancioni ha fortemente contribuito a ridurre le vendite. Senza tralasciare il fatto che, la seconda ondata pandemica, non ha portato con sé la "corsa alla spesa" avuta nei mesi di Febbraio, Marzo e Aprile.
Questi elementi sono la causa degli ultimi ribassi dei prezzi all’ ingrosso dei prodotti della Borsa della Spesa di oggi tra cui troviamo le variazioni maggiori per cavolfiore bianco (-13% con prezzi che vanno da 0,50 a 1,10 euro/chilo), broccoli (-9% con prezzi che vanno da 0,80 a 1,45 euro/chilo), clementine (-10% con prezzi che vanno da 0,80 a 1,40 euro/chilo), zucchine (-8% con prezzi che vanno da 0,80 a 1,50 euro/chilo), arance (-7% con prezzi che vanno da 1,10 a 1,60 euro/chilo) e castagne (-3% con prezzi che vanno da 3,30 a 5,00 euro/chilo).
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27/11/2020, 21:17 |
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Marco
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Prezzi all’ingrosso: gli italiani non rinunciano al Natale ma scelgono prodotti a basso costo
Roma 23 dicembre 2020 – Sarà un Natale di tavole imbandite ma con un occhio attento a far quadrare i conti di fine mese. A mostrarlo è l’indice mensile elaborato da Unioncamere e BMTI a partire dai prezzi rilevati dalle Camere di commercio e dai Mercati all’ingrosso.
La tendenza al risparmio emerge con chiarezza dall’andamento dei prezzi all’ingrosso di alcuni prodotti molto diffusi durante le festività, come i vini e gli spumanti. Se infatti, nonostante l’avvicinarsi delle festività natalizie, a Novembre si mantiene stabile il mercato dei vini sfusi, che rispetto allo scorso anno, per effetto delle chiusure della ristorazione e la frenata delle vendite oltre confine, sconta un ribasso del 5%, non va così per i DOP-IGP bianchi di fascia bassa (in aumento del +1,6% rispetto a Ottobre) e per i vini spumanti e frizzanti (+0,7%) che, tuttavia, rimangono in calo del 2,9 rispetto al 2019.
Tra le carni bovine, i tagli anteriori delle carni di vitellone, di minor pregio, hanno registrato un aumento del 2,8%, mentre i prezzi dei tagli posteriori, mediamente più costosi, continuano a rimanere stabili anche a causa delle chiusure nel canale Ho.re.ca. Difficoltà che hanno condizionato anche il mercato della carne di vitello i cui valori rimangono più bassi di quasi il 20% rispetto ad un anno fa.
Parsimonia sì, quindi, ma ad alcune specialità del made in Italy gli italiani non rinunciano proprio. E’ il caso del Grana Padano e del Parmigiano Reggiano, che chiudono il 2020 in rialzo grazie al buon andamento della richiesta di prodotto avvenuta nell’autunno appena trascorso. Grazie agli ultimi rialzi, infatti, i prezzi dei formaggi stagionati DOP sono tornati ai livelli “pre-covid”, riducendo la distanza rispetto allo scorso anno al -2,2% (a ottobre era del -15,7%).
I pochi scambi commerciali del mese di Novembre e la chiusura di molti esercizi commerciali hanno determinato, anche nei mercati ortofrutticoli all’ingrosso, un rallentamento delle vendite e un conseguente calo delle quotazioni. Tra gli agrumi, si sono registrati forti ribassi per i prezzi delle clementine (-36,9% rispetto a un mese fa) mentre tra gli ortaggi si è verificato un calo considerevole dei prezzi per zucchine (-37,7% rispetto a Ottobre), cavoli broccoli (-29,3%) e finocchi (-24,3%) determinato principalmente da un aumento della produzione.
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23/12/2020, 13:24 |
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Marco
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Borsa della spesa Alla vigilia della primavera, asparagi e fragole in classifica
Roma, 12 marzo 2021 – Come ogni settimana, i consumatori italiani, grazie a La Borsa della Spesa, nata dalle elaborazioni di BMTI sui dati rilevati nei mercati all’ingrosso appartenenti alla Rete di imprese Italmercati, per favorire un acquisto consapevole, possono conoscere i migliori prodotti ortofrutticoli della settimana, in termini di rapporto qualità-prezzo.
Nel dettaglio, continua il buon andamento produttivo per gli ortaggi. In cima alla classifica troviamo la buona qualità e i prezzi medio-bassi dei cavolfiori che vanno da 0,70 a 1,20 euro/chilo per i quali si è verificato un calo della domanda tipico di questa stagione che si avvia verso la primavera. Bene anche i radicchi la cui produzione è in esaurimento poiché l’aumento della temperatura sta portando rapidamente alla fioritura del prodotto limitandone perciò la produzione.
In classifica anche i primi asparagi, tipici di questo periodo, per i quali si registrano prezzi all’ingrosso al di sopra della media stagionale. Oscillano, infatti, da 4,00 a 5,00 euro/chilo poiché l’aumento della richiesta non è ancora accompagnato da una produzione abbastanza elevata, a causa delle basse temperature notturne.
Per quanto riguarda la frutta, invece, troviamo le arance rosse tarocco ottime per fare succose spremute grazie alla loro qualità, con prezzi nella media per i calibri maggiori, che vanno da 1,20 a 1,50 euro/chilo. Molto buone anche le mele con prezzi medi che vanno dal 1,40 a 1,50 euro/chilo per il calibro maggiore. Infine, tra i prodotti primaverili, arrivano le fragole, che anche quest’anno presentano una buona qualità e il cui aumento di produzione ha portato ad un ribasso del prezzo che oscilla tra i 4,00 e i 5,00 euro/chilo.
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12/03/2021, 13:28 |
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A Pasqua uova e agnello sulla tavola degli italiani I prezzi superano i livelli del 2019
Roma, 2 aprile 2021 – La Pasqua è alle porte e quest’anno porta con sé la voglia di tornare a vivere piccoli momenti di convivialità accompagnati dalle tradizioni, nel rispetto delle limitazioni imposte dall’emergenza sanitaria. Una conferma giunge dall’analisi svolta da BMTI sui prezzi delle uova e dell’agnello. In queste settimane, infatti, i due prodotti sono tornati a seguire gli andamenti tipici del periodo pre-pasquale, alterati lo scorso anno dall’impatto del lockdown. Nello specifico, per le uova provenienti da allevamenti a terra, i prezzi sono tornati ai livelli della settimana pre-pasquale di due anni fa (1,30 euro/Kg, elaborazione su dati CUN Uova da consumo), grazie ad un aumento dei consumi domestici che non ha mostrato i picchi registrati nella stessa settimana del 2020.
Nonostante le chiusure del canale Ho.re.ca. (Hotel, Ristoranti, Catering), prezzi in rialzo anche per l’agnello, grazie al buon andamento della domanda in questo periodo.
I prezzi attuali, rilevati dalle Camere di Commercio, tornano in crescita sia rispetto al 2020 che al 2019. In particolare, in Toscana, il prezzo sulla piazza di Siena si attesta sui 4,30-4,70 €/kg, in aumento del 30% rispetto allo scorso anno e del 6% rispetto a due anni fa. Rialzi anche in Abruzzo, con il prezzo sulla piazza di Pescara che ha raggiunto i 3,40-4,10 €/kg, registrando un +3% rispetto al 2019.
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02/04/2021, 17:20 |
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Marco
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Mercato Telematico delle Fatture e Red Finance: Confeserfidi apre le porte dell’invoice trading agli operatori di BMTI
Roma, 23 aprile 2021 – È nato il Mercato Telematico delle Fatture, il servizio di Invoice Trading dedicato alle imprese che negoziano i propri prodotti nei mercati telematici di BMTI.
Confeserfidi, con il supporto della sua partecipata FX12, offrirà alle aziende che operano sulla piattaforma di contrattazione gestita da BMTI, la possibilità di anticipare e cedere le fatture emesse a seguito di negoziazioni perfezionate sul Mercato Telematico. Le operazioni di smobilizzo avverranno mediante una procedura interamente digitalizzata, a mezzo di un’innovativa piattaforma telematica chiamata Red Finance.
Il servizio è nato su richiesta di BMTI per dare sostegno alle imprese che, in questo periodo di estrema difficoltà, fanno i conti con inedite criticità finanziarie legate ai limiti imposti dall’emergenza sanitaria iniziata un anno fa. Possono accedere al servizio tutti gli operatori iscritti ai mercati telematici di BMTI, compresi quelli assicurati tramite il Mercato Telematico Sicuro, le cui condizioni sono state migliorate e prorogate fino al 2023 proprio per venire incontro ai bisogni delle imprese. Gli operatori iscritti potranno accedere alla piattaforma Red Finance direttamente dalla pagina Mercato Telematico delle Fatture di BMTI.
L’obiettivo è quello di sperimentare nuove soluzioni per favorire l'incontro tra gli operatori che hanno dei crediti da anticipare, investitori professionali ed operatori finanziari che hanno la possibilità di trasformare i crediti in liquidità in tempi sempre più celeri, adottando processi interamente dematerializzati.
In questo contesto Red Finance rappresenta uno strumento assolutamente innovativo che mira al miglioramento delle condizioni di accesso al credito per le imprese, azzerando i costi di intermediazione finanziaria e riducendo i tempi delle valutazioni a pochi giorni, grazie alla dematerializzazione delle istruttorie.
Confeserfidi offrirà inoltre un servizio aggiuntivo: il debitore della fattura ceduta potrà chiedere un riscadenzamento della stessa, in coerenza con le proprie necessità di cassa.
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23/04/2021, 17:43 |
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