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Borsa Merci Telematica Italiana 
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BMTI, Uniontrasporti e OTCR insieme per lo sviluppo della logistica

e della gestione dei mercati agroalimentari



Roma, 10 febbraio 2025 – Le due società del sistema camerale, Borsa Merci Telematica Italiana (BMTI) e Uniontrasporti, hanno stipulato un accordo quadro di collaborazione strategica con l’Associazione Observatory Transport Compliance Rating (O.T.C.R.) nei settori della logistica, del trasporto e della gestione dei mercati agroalimentari, rivolgendo un’attenzione particolare all’innovazione, all’efficienza e alla sostenibilità dei processi. Obiettivo della partnership valorizzare la filiera agroalimentare e creare dei veri e propri ecosistemi virtuosi ed efficienti in un settore sempre più globalizzato e competitivo.

Tra i principali elementi della collaborazione la raccolta di dati relativi ai costi, ai percorsi e alle modalità di trasporto dei servizi logistici del settore agroalimentare, con analisi e valutazione degli stessi. Un altro aspetto essenziale riguarderà la diffusione della cultura della sostenibilità e della compliance, ovvero la diffusione di pratiche virtuose legate alla sostenibilità ambientale, sociale ed economica, relative alla sicurezza, alla gestione dei rischi e alla continuità operativa delle aziende che operano nei settori del trasporto, della logistica e dei mercati agroalimentari. Infine, l’accordo prevede la realizzazione di programmi di formazione, eventi divulgativi e campagne di sensibilizzazione rivolte ad aziende, istituzioni e cittadini su tematiche di estrema rilevanza come la compliance, la sostenibilità, la trasparenza e l’innovazione tecnologica.

“L’unione delle competenze di BMTI, Uniontrasporti e OTCR, non è solo un atto di collaborazione operativa ma rappresenta un passo importante per rispondere in maniera efficace e innovativa alle esigenze del settore agroalimentare – dichiara Riccardo Cuomo, Direttore Generale di BMTI - Queste esigenze includono la crescente domanda di soluzioni all’avanguardia per ottimizzare i servizi logistici, senza trascurare il tema dell’impatto ambientale e delle eque remunerazioni di chi opera nel settore.”

“Si tratta di un'iniziativa perfettamente in linea con la mission di Uniontrasporti e con le Linee strategiche triennali recentemente approvate dai soci. La conoscenza dei principali aspetti dell'intera filiera logistica del settore agroalimentare rappresenta il primo step per efficientare tutto il sistema, permettendo agli operatori e agli stessi mercati di essere più competitivi. La collaborazione con BMTI e OTCR porterà risultati di rilievo, creando valore aggiunto sia per il settore della logistica che per quello dell’agroalimentare” dichiara Antonello Fontanili, Direttore di Uniontrasporti.

“Questo accordo rappresenta un'importante opportunità per promuovere una logistica più trasparente, efficiente e sostenibile nel settore agroalimentare. Il nostro impegno sarà quello di sviluppare strumenti e modelli di analisi che consentano di misurare e migliorare le performance delle aziende, favorendo l'adozione di pratiche virtuose in termini di compliance e sostenibilità. Solo attraverso un approccio basato su dati oggettivi e una gestione responsabile della supply chain potremo garantire maggiore competitività e resilienza a un settore strategico per l’economia del Paese.” dichiara Massimo Marciani, Segretario Generale O.T.C.R.

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10/02/2025, 13:14
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Carnevale, in aumento del 25% i prezzi all’ingrosso delle uova

Stabile la farina di grano tenero, +48% il burro rispetto al 2024



Roma, 27 febbraio 2025 – In occasione delle tradizionali festività di Carnevale, BMTI ha condotto un’analisi sulle principali materie prime utilizzate nell'industria dolciaria. Nello specifico, BMTI ha esaminato l’andamento dei prezzi di uova, farina, latte e burro, registrando tendenze di crescita per alcuni ingredienti chiave, a fronte di una stabilità in altri.

Secondo i dati raccolti da BMTI, le uova hanno visto un notevole aumento dei prezzi a partire da settembre 2024, con una crescita che ha interrotto la sua tendenza al rialzo solo nel mese di gennaio. Nelle prime due settimane di febbraio, il prezzo delle uova provenienti da allevamenti a terra di taglia L ha raggiunto i 2,25 €/kg, registrando un incremento del +25% rispetto allo stesso periodo del 2024 (elaborazione BMTI su dati della Commissione Unica Nazionale delle Uova da Consumo). Tuttavia, nonostante l’incremento, i prezzi rimangono inferiori del -7,4% rispetto al 2023. Al momento, il mercato delle uova sta risentendo del diffondersi dell’influenza aviaria che ha colpito nel 2024 e nei mesi recenti diversi allevamenti in Veneto, Lombardia ed Emilia-Romagna, comportando l’abbattimento di galline ovaiole e, conseguentemente, una minore disponibilità di uova.

Per quanto riguarda la farina di grano tenero, si conferma invece una marcata stabilità dei prezzi. Nonostante gli aumenti dei prezzi dei grani teneri e l'incremento dei costi energetici, il prezzo della farina di grano tenero (tipo 00) risulta oggi inferiore del 3,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e del 12,4% rispetto al 2023 (elaborazione BMTI su dati Camere di commercio).

Aumenta, invece, il prezzo del latte alla stalla, ossia il latte fresco, munto in stalla, privo di alcun trattamento termico o altro processo di lavorazione. Nello specifico, secondo i dati più aggiornati del Milk Market Observatory della Commissione Europea, nel 2024 il prezzo ha mostrato una crescita in Italia, raggiungendo i 54,91 €/kg a fine anno, valore confermato anche a gennaio 2025. Rispetto allo stesso mese del 2024, l’aumento è del +13%. Tale rialzo è dipeso, almeno in parte, dall’aumento della domanda estera che sta sostenendo soprattutto i prezzi dei formaggi stagionati, in particolare Parmigiano Reggiano e Grana Padano.

Infine, l'analisi di BMTI segnala un rallentamento della crescita dei prezzi del burro pastorizzato nel 2025, a seguito del forte rialzo subito nel 2024 a causa della riduzione della produzione a livello comunitario. In particolare, a metà febbraio 2025, i prezzi del burro sono scesi sui 5,33 €/kg, un livello che si mantiene ancora più alto del 48% rispetto all’anno precedente (elaborazione BMTI su dati Camere di commercio).

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27/02/2025, 14:06
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La Borsa della Spesa

Prezzi in calo per fragole, finocchi e vongole lupino

Roma, 28 febbraio 2025 – Come ogni venerdì, torna La Borsa della Spesa, il servizio settimanale di BMTI e Italmercati Rete di Imprese, in collaborazione con Consumerismo No Profit, pensato per guidare i consumatori nella scelta dei prodotti freschi, stagionali, convenienti e sostenibili.

Il clima caldo e l’assenza di gelate notturne degli ultimi giorni hanno giocato un ruolo cruciale nella qualità e disponibilità dei prodotti ortofrutticoli. Oltre a garantire una buona qualità, queste condizioni hanno aumentato la produzione e mantenuto prezzi competitivi, con alcuni prodotti che registrano anche significativi ribassi.

Frutta
Questa settimana i mandarini siciliani sono un’ottima scelta: di alta qualità, abbondanti e con prezzi all'ingrosso convenienti, tra 1,20 e 1,40 euro/kg. Le arance rosse, invece, in particolare quelle di piccole dimensioni, continuano a mantenere prezzi stabili, intorno a 1,00 euro/kg. Oltre a favorire le coltivazioni stagionali, il clima mite ha anticipato la produzione delle fragole, già di ottima qualità, molto profumate e pigmentate alla perfezione. La domanda ancora moderata, porta in calo i prezzi all’ingrosso partendo da 3,00 euro/kg per le fragole calabresi, campane e siciliane, fino a 4,50 euro/kg per quelle lucane, più pregiate. Con l’arrivo delle fragole, anche i limoni sono tornati a popolarsi nei mercati. Nello specifico, la varietà Primo Fiore siciliana si trova a circa 1,30 euro/kg. Avanza la stagione delle mele che vedono un lieve aumento di prezzo, arrivando a 1,80 euro/kg. Nonostante questo continuano ad essere di buona qualità e i prezzi si mantengono regolari per la media del periodo.

Ortaggi
Per gli ortaggi, la qualità dei carciofi è eccellente, con il Violetto senza spine disponibile a 0,50-0,60 euro al pezzo e il Romanesco a circa 1,00 euro al pezzo. Sebbene siano favoriti dal buon clima, i prezzi restano stabili a causa di un livello della domanda ancora moderato. Stabili anche i prezzi dei cavolfiori (0,80-1,20 euro/kg) e dei cavoli cappucci, che scendono sotto i 1,00 euro/kg mentre i cavoli broccolo si aggirano intorno a 1,30 euro/kg. Sono crollati, invece, i prezzi all’ingrosso dei finocchi, grazie al buon andamento della produzione che, favorita dal clima, è nettamente aumentata in quantità e qualità.

Ittico
Nonostante le piogge degli ultimi giorni abbiano rallentato le attività di pesca, questa settimana, è ugualmente possibile fare scelte convenienti. Le pannocchie abbondano nei mercati, con prezzi che variano tra 5,00 e 6,00 euro/kg, fino a 10,00 euro/kg per quelle più fresche, vendute vive. Convenienti anche i prezzi dei cefali, sempre più apprezzati anche al sud, Tra le differenti varietà, il Bosega si trova mediamente sui 6,50 euro/kg, all’ingrosso. Il suro, un pesce povero ma saporito, continua a mantenere il suo prezzo conveniente di 2,00 euro/kg mentre la musdea, a seconda della dimensione, varia tra 2,00 e 3,00 euro/kg. Buone notizie anche per le vongole lupino di grandi dimensioni che hanno visto una riduzione del prezzo, scendendo da 8,00 euro/kg a 7,00 euro/kg mentre le più piccole restano stabili intorno ai 4,00 euro/kg.

Carni
Infine, nel comparto delle carni, l'equilibrio tra domanda e offerta ha mantenuto stabili i prezzi del pollo e del tacchino. Il petto di pollo si trova all'ingrosso tra 6,50 e 6,80 euro/kg, mentre la fesa di tacchino oscilla tra 7,90 e 8,10 euro/kg.

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28/02/2025, 18:19
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Calano di quasi il 60% i prezzi dei gamberi rosa grazie al clima

Roma, 28 febbraio 2025 – Tra i prodotti de La Borsa della Spesa, il servizio settimanale di BMTI e Italmercati Rete di Imprese, in collaborazione con Consumerismo No Profit, si confermano convenienza e sostenibilità.

Le temperature più calde hanno dato una spinta positiva alla produzione di frutta, ortaggi e hanno decisamente favorito le attività di pesca. Il clima quasi primaverile ha infatti favorito un aumento delle produzioni stagionali, determinando un generale ribasso dei prezzi all’ingrosso.

Tra la frutta, abbondano le fragole dalle varie zone di produzione (Lazio, Calabria, Basilicata, Sicilia e Campania). La qualità è già buona e i prezzi all’ingrosso sono regolari, da 3,50 a 4,00 euro/kg, sebbene in leggero rialzo a causa dell’aumento della richiesta in vista della Festa della Donna. È ottima la qualità dei mandarini, molto più richiesti da quando è giunta al termine la produzione delle clementine e con prezzi buoni che vanno da 1,10 a 1,40 euro/kg, in ribasso del -3,2% rispetto alla scorsa settimana. Fragole e bel tempo chiamano limoni, nello specifico, all’ingrosso il Primofiore siciliano è disponibile da 1,30 a 1,50 euro/kg e presenta una qualità buona, favorita dalla presenza di temperature al di sopra della media stagionale. Restano stabili, intorno a 1,00 euro/kg, le arance rosse da spremuta grazie ad un equilibrio perfetto da domanda e offerta. Infine, tra la frutta consigliata, resistono le mele che mantengono invariato il loro prezzo medio a 1,80 euro/Kg, dopo l’aumento di 0,10 euro/kg registrato qualche settimana causato dall’avvicinarsi della fine della campagna.

Tra gli ortaggi, ci sono molti prodotti con cui è possibile risparmiare sulla spesa. Primi tra tutti i finocchi, i cui prezzi all’ingrosso registrano un calo del -30% rispetto a fine gennaio e una stabilità rispetto alla settimana precedente, variando da 0,80 a 1,00 euro/kg. L’ottima qualità che presentano, però, non è accompagnata da una buona richiesta che si conferma essere ancora molto statica. Qualità ottima per i carciofi che, in assenza di gelate notturne, non hanno subito danni. Per tutte le varietà, i prezzi si confermano stabili: intorno a 0,50 euro al pezzo per il violetto senza spine e intorno 0,80 al pezzo per il romanesco. Risultano molto convenienti i prezzi all’ingrosso dei cavoli, ortaggi che ultimamente sono anche molto di tendenza per gustosissime ricette in cui sono utilizzati sia crudi che cotti. In particolare, per il cavolo cappuccio si registra un prezzo medio che oscilla tra 0,90 e 1,00 euro/kg. Prosegue a gonfie vele, infine, la produzione degli ortaggi in foglia, in particolare, le bietole i prezzi all’ingrosso delle bietole vanno da 1,00 a 1,30 euro/kg.

Per quanto riguarda il settore ittico, nelle ultime settimane è cresciuta esponenzialmente la richiesta di cefali, in particolare di cefali Bosega che, pescati in mare aperto, presentano un ottimo sapore e sono anche venduti a prezzi molto bassi, intorno ai 6,00 euro/kg (-14,3% rispetto alla scorsa settimana). Il clima caldo ha favorito anche un’abbondante pesca di gamberi rosa i cui prezzi sono crollati raggiungendo gli 8,00 euro/kg, in ribasso del 19,1% rispetto ad una settimana fa e di quasi il 60% rispetto ad un anno fa. Sono molto convenienti e in ribasso anche i prezzi dei suri grazie ad una consistente abbondanza di prodotto. In particolare, questa settimana sono venduti all’ingrosso intorno a 1,00 euro/Kg, confermando un ribasso del 38% rispetto ad una settimana fa e del 37,5% rispetto a dodici mesi fa. Restano stabili, su livelli bassi, i prezzi all’ingrosso della vongola lupino, intorno a 3,50 euro/Kg, sempre più richiesta anche dai ristoranti in sostituzione della vongola verace che ha raggiunto prezzi record.

Infine, tra le carni, l'equilibrio tra domanda e offerta ha mantenuto stabili i prezzi del pollo e del tacchino. Nello specifico, il petto di pollo si trova all'ingrosso tra 6,50 e 6,80 euro/kg, mentre la fesa di tacchino oscilla tra 7,90 e 8,10 euro/kg. Settimana stabile, infine, anche per la carne di scottona il cui mercato torna in equilibrio dopo un periodo di rialzi registrando un prezzo all’ingrosso del quarto posteriore, da cui si ricavano i tagli di maggiore pregio, che oscilla tra 9,14 e 9,54 euro/kg.

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07/03/2025, 16:08
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BMTI, Giornata Mondiale della Farina

In due anni, cala del -12,2% il prezzo della farina di grano tenero

Giù del 20% la semola di grano duro



Roma, 20 marzo 2025 - In occasione della Giornata Mondiale della Farina, BMTI ha analizzato i dati rilevati dalle Camere di commercio sulla farina di grano tenero e sulla semola di grano duro. L’analisi di BMTI mostra un inizio 2025 caratterizzato da una tendenziale stabilità nei prezzi all’ingrosso della farina e dei segnali di rialzo per la semola.

I prezzi si confermano lontani dai livelli elevati che si raggiunsero per la farina nel 2022 e nel 2023, raggiunti anche a causa delle tensioni che avevano colpito la quotazione del grano tenero dopo lo scoppio del conflitto russo – ucraino e, per la semola, nel 2021 e 2022, per effetto degli aumenti del grano duro determinati soprattutto dalla flessione della produzione canadese.

In particolare, per la farina di grano tenero, il 2025 è iniziato con una tendenziale stabilità dei prezzi all’ingrosso, sulla scia della stabilità della quotazione della materia prima. Nonostante i recenti rialzi dei prezzi dei grani teneri e i diffusi rincari dei costi energetici, i prezzi attuali della farina di grano tenero (tipo 00) sono risultati, a febbraio, più bassi del -3,2% rispetto ad un anno fa e del -12,2% rispetto al 2023.

Per quanto riguarda la semola di grano duro, invece, i primi mesi del 2025 hanno visto un lieve aumento (+1,7% a febbraio rispetto a gennaio) anche in conseguenza dei rialzi sui prezzi della materia prima. Tuttavia, i prezzi all’ingrosso rimangono ancora più bassi rispetto agli ultimi due anni: rispetto a febbraio 2024, infatti, si rileva una flessione del -9,3%; rispetto al 2023, invece, la riduzione sfiora il -20%.

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20/03/2025, 18:10
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La Borsa della Spesa

-16,5% rispetto a una settimana fa le fragole

- 28,8% i gamberi rosa

Roma, 4 aprile 2025 – Torna l’appuntamento settimanale con La Borsa della Spesa, il servizio settimanale creato da BMTI e Italmercati Rete di Imprese, in collaborazione con Consumerismo No Profit che offre consigli utili per tutti i consumatori che desiderano acquistare prodotti freschi e di stagione, senza rinunciare al risparmio e alla sostenibilità.

In generale, le produzioni non sono state danneggiate dal calo termico degli ultimi giorni che, in alcuni casi, ha addirittura favorito qualche coltivazione. L’assenza di maltempo, infatti, ha favorito le maggiori produzioni primaverili, aumentandone i quantitativi e portando i prezzi di alcuni prodotti in calo.

Tra i prodotti consigliati questa settimana non possono mancare le fragole, una delle migliori scelte per questo periodo. La qualità è eccezionale e i quantitativi sono abbondanti, con produzioni provenienti da Calabria, Sicilia, Campania e Basilicata. Le varietà più pregiate, come la Sabrosa e la Inspire, sono in vendita all’ingrosso, rispettivamente, a 3,50 euro/kg e 4,00 euro/kg, mentre tutte le altre varietà si aggirano sui 2,50 euro/kg (-16,5% rispetto a un anno fa). Le fragole chiamano i limoni. Ottima e abbondante la varietà Primo Fiore siciliana e i prezzi restano stabili rispetto alla scorsa settimana, da 1,10 a 1,30 euro/kg. Verso la fine i mandarini che, tuttavia, mantengono prezzi all’ingrosso stabili intorno a 1,50 €/kg anche se con la fine della produzione sono tendenti al rialzo. Inoltre, sebbene i quantitativi di mele stiano diminuendo, come per l’Annurca campana la cui produzione volge al termine, i prezzi si mantengono stabili, mediamente a 1,80 euro/kg per tutte le varietà.

Tra gli ortaggi, è questo il momento ideale per acquistare i carciofi. La produzione è abbondante e i prezzi sono favorevoli, con il romanesco che si vende all’ingrosso a 0,50 euro al pezzo e il violetto senza spine, alle sue ultime battute, a 0,30 euro/kg. Il recente abbassamento delle temperature ha migliorato la qualità, aumentando la produzione e portando i prezzi all’ingrosso in leggero calo, dell’1,6% rispetto alla scorsa settimana. Sempre grazie al clima favorevole, sono nel pieno della loro campagna le fave, con un prezzo all’ingrosso medio di 1,80 euro/kg e sempre più richieste con l’avvicinarsi delle tradizioni culinarie legate alla Pasqua e alla festa del 1° Maggio. Un altro prodotto da acquistare e sempre più richiesto sono i piselli freschi, disponibili all’ingrosso a 3,00 euro/kg. Stabili i prezzi dei radicchi, intorno a 2,50 euro/kg per la varietà lungo precoce e intorno ai 2,00 euro/kg per il tondo rosso, ma anche per le bietole, che presentano un ottimo rapporto qualità-prezzo e che sono disponibili nei mercati all’ingrosso intorno a 1,00 euro/kg.

Per quanto riguarda il settore ittico, questa settimana è andata bene la pesca di molti esemplari. Tra i più vantaggiosi non mancano i gamberi rosa, molto abbondanti e con prezzi in calo del 28,8% rispetto alla scorsa settimana, che vanno da 2,50 a 8,00 euro/kg a seconda della dimensione; il tonnetto alletterato, da 5,00-7,00 euro/kg e il tombarello, in calo dell’11% rispetto alla scorsa settimana e del 38,5% rispetto ad un anno fa. Per chi vuole assaggiare qualcosa di nuovo, il Servizio consiglia l’acquisto del pesce gatto, che sta guadagnando popolarità in tutta Italia e, all’ingrosso, si trova a 2,00-3,00 euro/kg. Tra i molluschi, continuano ad essere vantaggiosi i prezzi delle vongole lupino che, all’ingrosso, si confermano sui 3,50 euro/kg.

Tra le carni, l'equilibrio tra domanda e offerta ha mantenuto stabili i prezzi della carne di tacchino che variano da 8,00 a 8,20 euro/kg. Infine, come di consueto in questo periodo, si riduce la domanda dei tagli del vitellone, utilizzati per le classiche preparazioni invernali, portando i prezzi all’ingrosso in calo che oscillano da 6,70 a 6,80 €/kg questa settimana.

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04/04/2025, 15:41
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Vinitaly 2025, BMTI: il recupero della produzione fa calare i prezzi delle uve

-25% il Barolo e -44% il Morellino di Scansano



Verona, 7 aprile 2025 – In occasione del Vinitaly 2025, l’analisi sulle uve da vino realizzata da BMTI mostra un quadro di ripresa per la produzione nel 2024, dopo il crollo del 2023. Secondo le elaborazioni BMTI su base Istat, la produzione di uve da vino è tornata infatti a superare i 65 milioni di quintali, segnando un incremento del +12,7% rispetto all'anno precedente. Tuttavia, i volumi restano inferiori agli oltre 70 milioni di quintali raccolti nel triennio 2020-2022. La ripresa della produzione ha comportato in molte aree vitivinicole italiane un calo dei prezzi delle uve utilizzate per i vini DOC e DOCG: in alcuni casi sulla base dei dati rilevati dalle Camere di commercio emergono ribassi a doppia cifra rispetto al 2023.

In Veneto, sulla piazza di Verona, i prezzi delle uve Amarone e Recioto hanno subito una flessione annua del 13% mentre le uve atte a Valpolicella sono scese dell’8%. Un ulteriore calo è stato registrato per le uve destinate al Prosecco Conegliano Valdobbiadene (-9%) dopo quello già osservato nel 2023.

In Friuli-Venezia Giulia, tra le uve bianche più comuni, stabili rispetto al 2023 quelle atte a Pinot grigio, Chardonnay e Friulano quotate sulla piazza di Udine. Prezzi invariati anche per le uve atte alla produzione di Ribolla Gialla.

Allo stesso modo, in Piemonte, sulla piazza di Cuneo, le uve atte alla produzione di Barolo hanno subito una riduzione consistente del 25% mentre, dopo la stabilità raggiunta nel 2023, sono scese del 7% le uve Barbera d’Asti, quotate sulla piazza di Asti. Al contrario, le uve Moscato DOCG hanno mantenuto una sostanziale stabilità.

In controtendenza, invece, in Lombardia l’andamento delle uve destinate alla produzione di Franciacorta e delle uve atte a Lugana che, sulla pizza di Brescia, hanno subito rispettivamente un rialzo del +5% e del +7% rispetto al 2023.

In Emilia-Romagna, stabili sulla piazza di Reggio Emilia le uve utilizzate per la produzione di Lambrusco. In calo, invece, in Umbria le uve atte a Sagrantino DOCG (-22%) quotate presso la Borsa Merci dell’Umbria.

In Toscana, dopo la flessione del 2023, la produzione di uve da vino avrebbe registrato nel 2024 un aumento del +35%, sulla base dei dati Istat. I prezzi delle uve atte a Brunello di Montalcino, rilevati sulla piazza di Siena, sono scesi di quasi il 20% su base annua. Flessione analoga anche per le uve atte a Chianti Classico, sempre sulla piazza di Siena e per le uve atte a Bolgheri rosso, quotate sulla piazza di Livorno. In deciso calo, pari ad un -44%, le uve atte a Morellino di Scansano, sulla piazza di Grosseto.

Anche in Abruzzo, il recupero produttivo ha impresso un calo ai prezzi delle uve da vino. Dopo gli aumenti del 2023, le quotazioni sono scese del 9% per le uve atte a produrre Pecorino d’Abruzzo e del 2% per quelle atte a Montepulciano d’Abruzzo.

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07/04/2025, 14:05
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La Borsa della Spesa

Bene il settore ittico nella Settimana Santa, in calo del 37,5% l’alletterato

Giù del 9,2% le fave in una settimana

Roma, 11 aprile 2025 – In vista della Settimana Santa, La Borsa della Spesa, il servizio settimanale creato da BMTI e Italmercati Rete di Imprese, in collaborazione con Consumerismo No Profit offre consigli utili per acquistare prodotti freschi e di stagione, senza rinunciare al risparmio e alla sostenibilità, anche durante le festività.

Per quanto riguarda la frutta, questo è un periodo di passaggio tra la frutta invernale e quella estiva. Tra la frutta più consigliata, questa settimana non mancano i limoni siciliani che, grazie al bel tempo, presentano un’ottima qualità e sono molto richiesti. I loro prezzi all’ingrosso sono regolari per la media del periodo e vanno da 1,30 a 1,50 euro/kg. Limoni chiamano fragole, anche se questa settimana hanno subito un leggero aumento. Il calo delle temperature, infatti, ha rallentato la produzione e portato i prezzi all’ingrosso intorno ai 5,00 euro/Kg per l’Inspire lucana, ai 4,50 euro/kg per la Sabrosa lucana e intorno ai 3,50 euro/kg le produzioni campane, calabresi e siciliane. La qualità rimane comunque ottima ed è questo il momento giusto per consumarle. Tra le produzioni tipicamente invernali, di cui sono disponibili gli ultimi quantitativi e di pezzatura grande, si trovano i mandarini, all’ingrosso intorno a 1,50 euro/kg. Infine, ancora consigliate le mele, stabili intorno a 1,80 euro/Kg.

Tra gli ortaggi, il carrello della spesa si riempie dei prodotti stagionali tipici di questo periodo e maggiormente utilizzati per le tradizionali pietanze pasquali, tra questi, i carciofi. Il calo termico di questa settimana ne ha favorito la produzione e fatto calare i prezzi all’ingrosso. In particolare, è possibile trovare il violetto senza spine intorno ai 0,20 euro al pezzo mentre il romanesco sugli 0,50 euro al pezzo. Ugualmente, sono questi i giorni ideali per consumare le fave, anche loro favorite dal clima, con prezzi in calo del 9,2% rispetto alla scorsa settimana, intorno a 1,50 euro/kg. A causa del calo termico, invece, è leggermente rallentata la produzione di agretti; tuttavia, hanno registrato un calo di quasi il 3% all’ingrosso, arrivando a 3,00 euro/kg. Al contrario, hanno resistito bene le bietole, che si confermano intorno a 1,00 euro/kg, all’ingrosso.

Per quanto riguarda il settore ittico, in questi giorni le attività di pesca son andate bene grazie all’assenza di maltempo. Aprile è il mese delle seppie che, avvicinandosi alla costa vengono pescate più facilmente. Questo ha portato i loro prezzi in calo di quasi il 2% rispetto a sette giorni fa, confermandosi intorno a 13,00 euro/Kg. Sempre convenienti i prezzi all’ingrosso del granchio blu, sui 3,00 euro/kg. Abbonda nei mercati il tonnetto alletterato, che arriva all’ingrosso dai 4 ai 6 euro/Kg a seconda della pezzatura con un calo del 37,5% rispetto a un anno fa. Tra i molluschi l’indicazione resta sulla vongola lupino, con prezzi sempre convenienti intorno 3,50 euro/kg. Infine, è particolarmente consigliato il consumo dei cefali, nelle diverse specie: il lotregano ha prezzi all’ingrosso intorno a 1,50 euro/kg (-14,3% rispetto a una settimana fa), il botolo sui 2,00 euro/Kg, il bosega intorno ai 6,00 euro/Kg (-7,7% rispetto a sette giorni fa) e il muggine o volpina, di una qualità maggiore e con cui si produce la bottarga, intorno ai 7,00 euro/kg. Infine, durante la Settimana Santa, non può mancare il lumachino, che presenta prezzi all’ingrosso bassi, intorno ai 7,00 euro/kg.

Tra le carni, l'equilibrio tra domanda e offerta ha mantenuto stabili i prezzi della carne di tacchino che variano da 8,10 a 8,30 euro/kg. Infine, la maggiore stabilità osservata anche per i prezzi dei capi da macello di vitellone, mantiene i prezzi stazionari tra 8,70 e 9,10 €/kg.

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I consigli di Pasqua de La Borsa della Spesa

Fragole, fave, seppie e patate novelle

Roma, 18 aprile 2025 – Anche in occasione della Pasqua, La Borsa della Spesa, il servizio settimanale creato da BMTI e Italmercati Rete di Imprese, in collaborazione con Consumerismo No Profit, consiglia i prodotti stagionali più convenienti da acquistare e poter consumare in questi giorni di festa.

Tra la frutta, nell’attesa di dare il benvenuto alla frutta estiva, la produzione delle fragole si dimostra abbondante e di ottima qualità. L’abbondanza della produzione ha portato i prezzi in ulteriore calo rispetto alla scorsa settimana (-4,2%) e quindi, a seconda della varietà, è possibile trovarle all’ingrosso dai 2,50 euro/kg (varietà calabrese, campana e siciliana), fino ai 4,00 euro/Kg (varietà lucane, di qualità maggiore). Con le fragole, in questo periodo, non possono mancare i limoni siciliani, buoni grazie alle alte temperature che caratterizzano le aeree di produzione e disponibili all’ingrosso intorno a 1,20 euro/kg. Continuano ad essere stabili i prezzi all’ingrosso delle mele, intorno a 1,85 euro/kg sebbene siano quasi giunte al termine la produzione di alcune varietà. Inoltre, è questo il momento giusto per acquistare i kiwi italiani, all’ingrosso a 2,80 eruo/Kg, prima che verranno precocemente sostituti da altre produzioni estere. Infatti, a causa delle temperature elevate, quest’anno la campagna dei kiwi è iniziata prima e, conseguentemente, terminerà in anticipo.

Tra gli ortaggi, abbondano nei mercati le fave e i carciofi, entrambi a prezzi regolari (intorno 1,30 euro/kg le fave e da 0,20 a 0,50 euro al pezzo i carciofi, a seconda della varietà) nonostante l’aumento della richiesta tipico di questa settimana, in vista delle tradizionali gite fuori porta dei prossimi giorni. Sono vantaggiosi i prezzi all’ingrosso della cicoria, la cui produzione non ha subito danni questa settimana nonostante il maltempo, mediamente a 1,20 euro/kg. Tra i tradizionali prodotti consumati in questi giorni, non possono di certo mancare le patate. È appena iniziata, la produzione italiana delle patate novelle, disponibili all’ingrosso tra 1,20 e 1,30 euro/kg. Infine, è questa la stagione giusta per consumare i piselli freschi, abbondanti e disponibili all’ingrosso intorno a 3,00 €/kg.

Per quanto riguarda il settore ittico, le attività di pesca questa settimana sono stata fortemente limitate dal maltempo. Tuttavia, nei mercati è possibile trovare prezzi ancora convenienti per alcune delle specie pescate, nonostante un lieve aumento generale causato dai limiti dettati dal maltempo. Tra i prodotti consigliati, abbondano le seppie, facili da pescare poichè in questo periodo si avvicinano alla costa e disponibili intorno ai 13,00 euro/kg. In leggero aumento sempre a causa di una pesca limitata, le vongole lupino che, all’ingrosso, sono arrivate a 4,50 euro/kg, un prezzo comunque conveniente. Molto abbondanti e a prezzi bassi il tombarello, della famiglia dei tonnetti, intorno ai 5,00 euro/kg e l’alalunga, intorno ai 7,00 euro/kg. Si confermano, infine, convenienti anche i prezzi del lumachino di mare, molto consumato questa settimana soprattutto in alcune zone del sud Italia, che all’ingrosso si trova intorno ai 7,00 euro/kg.

Tra le carni più convenienti, ci sono quelle di vitellone e di vitello. Per le prime, sono in calo i prezzi dei tagli della parte anteriore, che oscillano da 6,66 a 6,76 euro/kg. Il mercato della carne di vitello, invece, si presenta in equilibrio mantenendo i prezzi all’ingrosso stabili dai 10,00 ai 10,20 euro/kg.

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