Marco
Sez. Supporto Didattico
Iscritto il: 13/03/2008, 19:23 Messaggi: 69042 Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
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Giovedì 27 ottobre 2016, alle ore 14.30, presso l'Area Forum Italpig di CremonaFiere, il Comitato promotore presenterà il progetto legato alla realizzazione del Consorzio di Garanzia del Suino Italiano. L'evento si svolgerà nell'ambìto delle iniziative promosse durante Italpig, Rassegna Suinicola di Cremona, che i padiglioni del quartiere fieristico cremonese ospiteranno dal 26 al 29 ottobre 2016. Il Consorzio di Garanzia del Suino Italiano punta all'aggregazione di tutti gli allevatori che producono suini nati e allevati in Italia, i cui prodotti freschi e trasformati saranno commercializzati in Italia e all'estero con un marchio identificativo di una produzione 100% made in Italy.
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Consorzio di Garanzia del Suino Italiano,
la sua costituzione avverrà entro quest’anno
Manerbio (BS), 27 ottobre 2016 – Protagonisti del proprio futuro. E’ quello che i suinicoltori vogliono essere
e che potranno essere se, numerosi, aderiranno al Consorzio di Garanzia del Suino Italiano, un progetto
che oggi è stato illustrato a Italpig (CremonaFiere, 26-29 ottobre 2016) davanti al pubblico delle grandi
occasioni e che riguarda la produzione del suino nato e allevato in Italia.
Erano infatti tanti gli allevatori che hanno voluto conoscere i dettagli di questa iniziativa che ha saputo
raccogliere il plauso e soprattutto l’appoggio di tutte le Organizzazioni sindacali, Coldiretti, Confagricoltura,
Cia e Copagri, dell’Anas (Associazione nazionale allevatori suini) e per ora di due macelli cooperativi.
“Purtroppo – ha spiegato nel suo intervento Giuseppe Ferrari, allevatore e strenuo sostenitore del progetto
legato al Consorzio – pur producendo un maiale di altissima qualità com’è quello destinato al circuito della
Dop, allevato nel rispetto delle più rigorose normative vigenti, il nostro ruolo è relegato a quello di
comparse in un film dove i protagonisti sono altri. Pensiamo che occorra ristabilire un equilibrio e solo con
la costituzione del Consorzio di Garanzia del Suino Italiano questo potrà accadere. Infatti, il marchio che
caratterizzerà il nuovo ente di tutela sarà il marchio degli allevatori e certificherà la qualità dell’intero
processo produttivo”.
Nessuna contrapposizione con i marchi Dop a cominciare da quelli che identificato i prosciutti crudi del
circuito tutelato, Parma e San Daniele in testa, bensì una ulteriore valorizzazione che coinvolgerà l’intera
carcassa suina.
Ferrari ha poi annunciato che entro la fine di quest’anno il Consorzio verrà ufficialmente costituito in modo
da essere operativo a partire dal 2017.
“E’ un progetto che Anas appoggia in pieno – è stata la riflessione di Andrea Cristini, presidente
dell’Associazione nazionale allevatori suini – perché può essere alternativo sia per chi produce per il circuito
tutelato sia, soprattutto, per chi ne è fuori. La drastica riduzione delle scrofe prodotte per il circuito della
Dop che abbiamo dovuto registrare nelle porcilaie italiane in questi ultimi anni, passate da 746mila unità
nel 2009 a poco più di 445mila nel 2015, lascia intendere che con un progetto come quello del Consorzio di
Garanzia del Suino Italiano questo trend negativo potrà, seppure lentamente, essere invertito”.
Anche per Davide Calderone, direttore di Assica (Associazione industriali delle carni e dei salumi) la nascita
del Consorzio di Garanzia del Suino Italiano sarà un fatto positivo “a cui il mondo della macellazione plaude
fin da ora e con il quale intende collaborare perché proprio con esempi positivi come questo si può
rispondere concretamente agli attacchi mediatici sempre più ricorrenti che vengono indirizzati al settore
zootecnico italiano”.
“Negli ultimi mesi le quotazioni dei suini grassi hanno conosciuto un andamento positivo – ha dichiarato
Andrea Rossi, ricercatore del Centro ricerche produzioni animali di Reggio Emilia (Crpa) a cui è stato
affidato il compito di stilare il Disciplinare di produzione per i suini che verranno allevati all’interno del
Consorzio di Garanzia del Suino Italiano – ma nelle ultime settimane il trend ha iniziato a invertire la rotta.
E’ un segnale che non deve essere sottovalutato e che invece va sfruttato per ridare vigore ai consumi
nazionali e incrementare quella quota di export che nel 2015 ha conosciuto un valore di 165.250 tonnellate
avviate oltre confine (+10,7%) per un fatturato di 1,352 miliardi di euro (+7,1%) (Fonte Assica su dati Istat,
ndr). Il progetto del Consorzio di Garanzia del Suino Italiano va proprio in questa direzione”.
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