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Associazione Nazionale Città dell'Olio 
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PAESAGGIO OLIVICOLO: UN PASSO AVANTI PER LA CANDIDATURA ALL’'UNESCO, LE CITTA' DELL'OLIO RIUNITE A MONTALCINO PER CONDIVIDERE LE STRATEGIE DI PROMOZIONE E VALORIZZAZIONE DI PRODOTTO E TERRITORIO

L’allarme: non dobbiamo perdere altri terreni agricoli, va protetta la triade decantata da Braudel "vigneti, oliveti e seminativi"

“Sono scomparsi 10 milioni di ettari solo negli ultimi 100 anni. In Italia i terreni agricoli sono sempre più a rischio di estinzione: si è passati dai 23 ai 13 milioni di ettari, un dato allarmante se si considera che l’Italia ha una superficie complessiva di 30 milioni di ettari. Nel considerare le aree del Catalogo Nazionale del Paesaggio Rurale Storico, i fenomeni di abbandono avvengono per il 81% dei casi nelle aree sottoposte a vincolo paesaggistico. Dal 1920 ad oggi sono stati abbandonati mediamente 100mila ettari di terreno agricolo all’anno e tale abbandono ha interessato di più le zone collinari e di montagna rispetto alla pianura”. Questi sono solo alcuni dei dati presentati da Mauro Agnoletti - professore in Scienze e Tecnologie dei Sistemi Forestali all'Università di Firenze e Coordinatore Gruppo di lavoro sul paesaggio del Ministero delle Politiche Agricole da sempre impegnato nelle politiche per la valorizzazione del patrimonio paesaggistico ed ambientale – durante il convegno “Il paesaggio olivicolo come elemento di promozione e valorizzazione dei territori e dei prodotti”, organizzato dall'Associazione Nazionale Città dell'Olio a Montalcino come anteprima dell'assemblea di bilancio consuntivo che si è tenuta sabato 14 luglio.

“I dati che ci ha fornito Agnoletti sottolineano quanto sia davvero importante impegnarsi in azioni di tutela e salvaguardia – ha commentato il Presidente dell'Associazione Nazionale Città dell'Olio Enrico Lupi – e alla luce di quanto emerso sono convinto che la strada che abbiamo intrapreso e che intendiamo portare avanti per la valorizzazione e la promozione di questo aspetto dell'olivicoltura sia giusta. Dobbiamo fornire ai nostri territori, ai cittadini ed agli olivicoltori tutti gli strumenti che permettano la conservazione ed il miglioramento del paesaggio olivicolo affinché diventi reddito, come strumento di marketing per le aziende e come strumento turistico per le nostre Città dell’Olio”.

Dopo i saluti del Sindaco di Montalcino Silvio Franceschelli, dell’Assessore Provinciale all’Agricoltura Anna Maria Betti e del Presidente del Consorzio Brunello di Montalcino Fabrizio Bindocci e l'intervento di Agnoletti, ha preso la parola Angelo Lumelli - Amministratore A4 Srl (Acquiterme AL) ed esperto di pianificazione economica-finanziaria e territoriale connessa all'applicazione delle politiche comunitarie per lo sviluppo rurale.

Tra le istituzioni presenti, l'Assessore all'Agricoltura della Regione Toscana Gianni Salvadori che ha affermato: “Tutti noi siamo nel paesaggio, non ne siamo padroni ma partecipi. Ragionare su questo vuol dire costruire un incontro virtuoso tra il mondo dell’urbanistica e quello dell’agricoltura, settore che torna ad essere centrale per lo sviluppo, e dobbiamo raccogliere la sfida di coniugare la libertà imprenditoriale e la difesa del paesaggio con una sua ridefinizione responsabile”.

L’onorevole Susanna Cenni, componente della Commissione Agricoltura Camera dei Deputati e politicamente impegnata sulle tematiche legate all'ambiente, al territorio per un'agricoltura di tipo sociale, nelle conclusioni dei lavori, di fronte ai presenti si è formalmente impegnata a sostenere in Parlamento il processo di candidatura all’Unesco del Paesaggio Olivicolo a patrimonio immateriale dell'umanità. “Per questa terra l’olio non è un prodotto qualsiasi - ha affermato - abbiamo una nostra peculiarità legata alla tipologia del paesaggio. Il paesaggio è un bene comune che ha un valore inestimabile, una ricaduta collettiva, ma ha anche costi importanti. Ha un valore economico preciso perché c’è, anche se poco presa in considerazione, una ricaduta economica che deriva del marketing del nostro paesaggio. Negli studi sull’ impatto ambientale e le ricadute paesaggistiche dell’olivicoltura, il bilancio è spesso positivo a favore del paesaggio. L’olivicoltura è una delle colture con minore impatto sull’inquinamento dell’ambiente. Ma non tutto quello che l’uomo modifica ha un impatto benefico sul paesaggio. Con la meccanizzazione e la monocultura quello che è avvenuto nella valle del Po non ha avuto solo un impatto sull’estetica del paesaggio ma anche sul territorio e la sua fertilità. Da un lato dobbiamo chiedere alla collettività che usufruisce del paesaggio di farsi carico dei costi del suo mantenimento e nello stesso tempo fare i conti con un mercato difficile che ci fa registrare una caduta del prezzo dell’olio alla produzione pari al 20%. Si deve cominciare a ragionare sulla promozione e la ristrutturazione degli olivi e degli impianti sul modello vitivinicolo. Vigilare sulle truffe, le contraffazioni, la tendenza a mixare oli che vengono da fuori Italia, azioni che provocano una ricaduta negativa sugli sforzi straordinari che fa la nostra industria di qualità. In Senato e alla Camera sta andando avanti la proposta di legge per dare maggiori garanzie sulla tracciabilità dell’olio, c’è un’ipotesi di classificazione degli oliveti, ma scontiamo il fatto che abbiamo cambiato 4 ministri in 4 anni. Il Paese deve credere di più nell’agricoltura, che non può essere considerato come un dicastero di passaggio. Dobbiamo metterci insieme per fare di più sul piano dell’acquisizione e della difesa dei marchi italiani, tornare a fare cultura del cibo e insegnare che ha più senso spendere per fare la spesa alimentare che comprare l’ultimo modello di Ipad. Mi impegno - ha concluso l’onorevole Cenni - a presentare una risoluzione in commissione agricoltura sulla proposta di candidatura del paesaggio olivicolo mediterraneo come patrimonio dell’Unesco da parte dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio che ringrazio per l’importante lavoro che svolge sul territorio con i suoi oltre 300 soci”.

Paesaggio olivicolo da tutelare dunque, non solo per le peculiarità geografiche che colorano d'argento i panorami mediterranei, ma anche per il repertorio di cultura, storia e tradizione millenaria che accomuna i paesi affacciati sul Mare Nostrum: tutti fattori che hanno spinto l'Associazione Nazionale Città dell'Olio - a lanciarne insieme alle altre municipalità dell'olio del Mediterraneo aderenti a Re.C.O.Med. la candidatura all'Unesco proprio per contrastare i fenomeni dell’abbandono dei terreni agricoli che come ha confermato Mauro Agnoletti, coordinatore scientifico Mipaaf, è preoccupante. “Se si confronta con i dati di quello ben più dibattuto dell’urbanizzazione ci si accorge che si abbandona più di quanto si costruisca, se è vero che mediamente la superficie interessata da un processo di urbanizzazione non supera i 16mila ettari all’anno. L’abbandono dei terreni agricoli può comportare un rischio ambientale e avere risvolti anche drammatici. Nel disastro alluvionale delle Cinque Terre, ad esempio, il 58% delle frane sono avvenute su terrazzamenti abbandonati e coperti dal bosco mentre il 27% su terrazzamenti semplicemente abbandonati. Inoltre, va considerato che molto spesso si spende molto di più nel ripristinare i danni di un alluvione di quanto si spenderebbe all’anno per il mantenimento dei terrazzamenti. Fernand Braudel affermava che l’identità culturale del Mediterraneo è data dalla triade di vigneti, oliveti e seminativi. Questo equilibrio su cui si basa la nostra cultura abbiamo il dovere di preservarlo».

L’Associazione Nazionale Città dell’Olio dedicherà al Paesaggio Olivicolo l'edizione 2012 di Girolio d'Italia, il viaggio attraverso le regioni olivetate italiane per conoscere, promuovere e diffondere la coltura olivicola dei territori vocati secondo la stagione di raccolta e frangitura che da ottobre fino a dicembre percorre la penisola in lungo e in largo.

Ufficio stampa Associazione Nazionale Città dell’Olio

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La prima tappa a metà ottobre in Puglia nel Salento
UN FILO D'OLIO NUOVO UNISCE IL BEL PAESE: DA OTTOBRE A DICEMBRE TORNA GIROLIO D'ITALIA
IL PAESAGGIO OLIVICOLO FILO CONDUTTORE DEGLI EVENTI

Diciotto appuntamenti in giro per l'Italia per celebrare oltre al paesaggio, la raccolta e la frangitura delle olive delle varie cultivar italiane, dalle quali si estrae l'elemento base dell'alimentazione mediterranea

Dalla Puglia al Trentino, in un viaggio lungo ma gustoso che prenderà il via il prossimo 13 ottobre con una staffetta tra Otranto e Uggiano La Chiesa, nel Salento, per terminare il 22 dicembre a Tenno, in provincia di Trento. Ecco Girolio d'Italia 2012, la staffetta del gusto organizzata dall'Associazione Nazionale Città dell'Olio in collaborazione con i coordinamenti regionali, che sta già scaldando i motori per regalare una edizione affascinante e coinvolgente, dedicata quest'anno al tema del Paesaggio Olivicolo. Lo stesso paesaggio che un anno fa a Imperia durante il Forum Dieta Mediterranea veniva candidato da Re.Co.Med - la rete delle Città dell'Olio del Mediterraneo – a Patrimonio Immateriale dell'Umanità Unesco.

“Il paesaggio olivicolo è un patrimonio inestimabile da tutelare – commenta il Presidente dell'Associazione Nazionale Città dell'Olio Enrico Lupi - sia per l'importante contributo che conferisce all'agricoltura italiana con i suoi frutti che per la cultura millenaria che racconta.Da una recente ricerca è emerso che negli ultimi 100 anni oltre 10 milioni di ettari di superficie olivetata sono stati abbandonati: un dato da non sottovalutare, se si considera che l'Italia conta “appena” 30 milioni di ettari olivetati. Per questo motivo dobbiamo mettere in atto e da subito, strategie non solo di tutela ma anche di promozione e valorizzazione per riportare l'attenzione e l'interesse su questa attività. Come? Fornendo ai territori, ai cittadini ed agli olivicoltori tutti gli strumenti che permettano la conservazione ed il miglioramento del paesaggio olivicolo affinché diventi reddito, come strumento di marketing per le aziende e come strumento turistico per le nostre Città dell'Olio".

Un progetto di promozione e valorizzazione di una delle produzioni più importanti della nostra agricoltura, quello fortemente voluto dall'Associazione Nazionale Città dell'Olio, che è riuscito ad unire gli intenti di 18 regioni olivetate italiane in un unico progetto-contenitore che rappresenta una vetrina importante non solo per la Città dell'Olio che ospita le singole tappe, ma per l'intera regione di appartenenza in quanto tutti i soci di ciascuna saranno presenti all'evento di riferimento.

Le tappe sono diciotto e altrettante saranno le piazze italiane in cui dal 13 ottobre al 22 dicembre si si assaporerà il gusto dell'oro giallo e si parlerà di argentee distese con convegni tecnico scientifici e divulgativi dedicati al paesaggio olivicolo e alla tutela del territorio, degustazioni di olio nuovo in abbinamento ai pani della tradizione e ad altri prodotti dell’eccellenza enogastronomica locale, mostre dedicate alle civiltà dell’olivo, visite ai frantoi, eventi musicali, antichi mercatini, spettacoli di piazza, manifestazioni folcloristiche, corsi di cucina con olio extravergine, coinvolgimento delle scolaresche in percorsi di conoscenza del mondo dell’olio extravergine e premiazioni dei migliori uliveti. In apertura di ogni tappa, la cerimonia istituzionale di passaggio del testimone, consistente nella consegna di una pianta di cultivar tipica della regione ospitante la tappa precedente – da donare a una scuola - e nella firma da parte dell'assessore regionale all'agricoltura della simbolica pergamena disegnata appositamente dall'illustratore Ro Marcenaro con i colori del Mediterraneo, dall'azzurro del Mare Nostrum al verde di quegli oliveti a cui l'edizione 2012 di Girolio d'Italia è interamente dedicata.

La carovana verde toccherà dunque diciotto regioni e altrettante Città dell'Olio, tra cui appunto Otranto e Uggiano La Chiesa in Puglia, Selci nel Lazio, Brisighella in Emilia Romagna, Oliena in Sardegna, Cerreto Sannita in Campania, Arquà Petrarca in Veneto, Seggiano in Toscana, Sestri Levante in Liguria, Vallefiorita in Calabria, Pescara in Abruzzo, Marone in Lombardia, Chiaramonte Gulfi in Sicilia, Matera in Basilicata e Tenno in Trentino.

Quella del 2012 sarà inoltre una edizione all'insegna della tecnologia e dei new media: tutte le tappe saranno seguite da foodblogger e per non perdere nessuno degli eventi collegati al Girolio d'Italia l'Associazione Nazionale Città dell'Olio lancerà l’applicazione per smart-phones che permetterà di scoprire le eccellenze del territorio italiano attraverso olivi secolari, itinerari legati alla rappresentazione dell’olivo e dell’olio nell’arte e nella cultura, ristoranti dell’olio e produttori di eccellenza.

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13/09/2012, 14:40
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Salgono a 362 le città presenti nella rete di promozione del patrimonio olivicolo nazionale

Otto nuove città italiane entrano a far parte della grande famiglia delle Città dell'Olio

Il presidente Enrico Lupi: << Diamo il benvenuto alle amministrazioni di Matera, Tenno (TN) Melfi (PZ), Pisticci (MT), Bomba (CH), Missanello (PZ) Prezza (AQ) e Lapio (AV) >>

Otto nuove città italiane entrano a far parte della grande famiglia delle Città dell'Olio, l'Associazione Nazionale che riunisce Comunità Montane, Camere di Commercio, Provincie e Comuni a chiara vocazione olivicola, per promuovere l'olio extravergine di oliva ed i territori di produzione. Con Matera, Tenno (TN) Melfi (PZ), Pisticci (PZ), Bomba (CH), Missanello (PZ) Prezza (AQ) e Lapio (AV) è salito a 362 il numero dei soci dell'associazione. A deliberare l'ingresso dei nuovi soci nell'associazione è stata la Giunta dell'Associazione che si è riunita venerdì 21 settembre ad Assisi, presso il Teatro Lyrick, nell'ambito del WTE - Word Tourism Espo, il Salone Mondiale del Turismo Città e Siti Unesco. Nell'occasione l'Associazione Città dell'Olio ha discusso delle tante iniziative messe n cantiere per il 20012-2013: la proposta di candidatura del Paesaggio Olivicolo, patrimonio dell'Umanità, l'evento Girolio 2012 che dal 13 ottobre al 22 dicembre porterà nelle principali piazze d'Italia, la cultura dell'Olio con degustazioni, visite guidate ai frantoi, convegni tecnico scientifici e divulgativi dedicati al paesaggio olivicolo e alla tutela del territorio, eventi musicali, antichi mercatini, spettacoli di piazza, manifestazioni folcloristiche, corsi di cucina con olio extravergine nelle principali piazze d'Italia. Tutto pronto anche per l'edizione 2012 di Bimboil, il progetto di educazione alimentare dei bambini, giunto quest'anno alla sua undicesima edizione, che mira a promuovere la conoscenza e la valorizzazione dell'olio extravergine d'oliva DOP attraverso un programma formativo ad hoc. «Diamo il benvenuto alle amministrazioni dello otto città che hanno scelto di entrare nel nostro coordinamento nazionale, mostrando così di avere a cuore la promozione del patrimonio olivicolo italiano - ha detto il presidente dell'Associazione Città dell'Olio Enrico Lupi - ci auguriamo che dall'appartenenza alle Città dell'Olio ciascuno di questi Comuni possa trarre una opportunità di promozione delle proprie eccellenze olivicole e creare sinergie utili per la valorizzazione del territorio».

Associazione nazionale Città dell'Olio

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27/09/2012, 14:47
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AL VIA GIROLIO D'ITALIA: PRIMA TAPPA LA PUGLIA CON UGGIANO LA CHIESA E OTRANTO
FEDERICO QUARANTA DI RADIODUE DECANTER TESTIMONIAL D'ECCEZIONE
IL PAESAGGIO OLIVICOLO AL CENTRO DEGLI EVENTI

Il "viaggio" che inizia domani attraverserà l'Italia delle regioni olivetate per celebrare l'olio nuovo e il paesaggio olivicolo
Per la tappa inaugurale, la staffetta dell'olio nuovo si avvale del contributo della Regione Puglia

Il conto alla rovescia è terminato: Girolio d'Italia 2012 partirà ufficialmente domani sabato 13 ottobre dalla Puglia - esattamente da Uggiano La Chiesa e Otranto nel Salento - con un testimonial d'eccezione: Federico Quaranta, conduttore televisivo e voce storica della trasmissione radiofonica Decanter in onda su Radio Due.

La manifestazione organizzata dall'Associazione Nazionale Città dell'Olio, che per la Tappa inaugurale in Puglia si avvale del contributo della Regione Puglia-Assessorato Politiche Agricole, con questo viaggio lungo migliaia di km prima di raggiungere la mèta finale in Trentino, intende tributare un omaggio non soltanto all'olio nuovo appena franto che ha tempistiche diverse di raccolta e molitura da regione a regione, ma in particolare al paesaggio olivicolo come patrimonio da tutelare e come risorsa strategica per l'economia e il turismo.

“Il nostro paesaggio olivicolo è un patrimonio inestimabile da tutelare – commenta il Presidente dell'Associazione Nazionale Città dell'Olio Enrico Lupi – sia per l'importante contributo che fornisce all'agricoltura italiana con i suoi frutti sia per la cultura millenaria che racconta. Dobbiamo fermare e invertire il trend che oggi porta al progressivo abbandono delle aree olivetate con le ripercussioni che sappiamo sia a livello paesaggistico che idrogeologico: occorre intervenire da subito con strategie di tutela, di promozione e valorizzazione, ma per fare questo dobbiamo fornire ai territori, ai cittadini ed agli olivicoltori tutti gli strumenti che permettano la conservazione ed il miglioramento del paesaggio olivicolo affinché diventi reddito, come strumento di marketing per le aziende e come strumento turistico per le nostre Città dell'Olio".

La tappa pugliese inizierà con la Gran Parata delle Città dell'Olio partecipanti al Girolio 2012 tra gli stand espositivi di Piazzetta Sant'Antonio seguita dal tradizionale taglio del nastro con intonazione dell'inno nazionale accompagnati dalla Banda Musicale, doppio alzabandiera del Tricolore e del vessillo delle Città dell'Olio alla presenza delle istituzioni e del testimonial Federico Quaranta, la presentazione di tutte e diciotto le tappe che si susseguiranno fino al 22 dicembre e la consegna di tutte le cultivar regionali interessate dal Girolio 2012 per allestire a Uggiano il Giardino di Girolio d'Italia. L'apertura degli stand sancirà poi l'avvio ufficiale della festa dell'olio in Salento con degustazioni, dimostrazioni pratiche, corsi e assaggi a cura della Nazionale Italiana Cuochi con piatti a base di olio extravergine di oliva. La carovana di Girolio si sposterà poi a Otranto, dove domenica 14 ottobre nella Sala Triangolare del Castello Aragonese si terrà l'incontro “Il Paesaggio olivicolo: patrimonio da tutelare e risorsa strategica per l’economia e il turismo” - condotto da Federico Quaranta - a cui prenderanno parte il Presidente dell'Associazione Nazionale Città dell'Olio Enrico Lupi, l'Assessore all'Agricoltura della Regione Puglia Dario Stefano, il Coordinatore regionale delle Città dell'Olio della Puglia Benedetto Miscioscia, i sindaci di Otranto e Uggiano La Chiesa Luciano Cariddi e Salvatore Piconese ed esperti di turismo e paesaggio rurale come Carlo Cambi, giornalista e docente di Teoria e Tecnica del Turismo all'Università di Macerata e Mauro Agnoletti dell'Università di Firenze, Coordinatore del Gruppo di lavoro sul paesaggio rurale del Ministero delle Politiche Agricole. Il cerimoniale della firma della pergamena disegnata da Ro Marcenaro - appositamente per la manifestazione con i colori del Mediterraneo, che come un testimone poi si passeranno le varie tappe - avverrà al termine del talk show e vedrà protagonista l'Assessore Regionale all'Agricoltura Dario Stefàno.

Dal momento della firma, la pergamena riprenderà il suo viaggio e percorrerà tutta l'Italia interessata dal Girolio 2012 a partire da Selci Sabina nel Lazio il 27 ottobre, Falerone nelle Marche il 28, Montecchio in Umbria il 3 novembre, Muggia in Friuli Venezia Giulia il 10, Marone in Lombardia l'11, Sestri Levante in Liguria il 16, Brisighella e Imola in Emilia Romagna il 17 e Oliena in Sardegna il 18, Cerreto Sannita in Campania il 24 novembre e Arquà Petrarca in Veneto il 25, Seggiano in Toscana il 1 dicembre, Ficarra e Sant'Angelo di Brolo in Sicilia il 2, Matera in Basilicata l'8, Vallefiorita in Calabria il 9, Larino in Molise il 15 e Pescara in Abruzzo il 16, prima di arrivare alla tappa finale di Tenno in Trentino il 22 dicembre.

A completamento degli eventi di Otranto, l'apertura dalle 9 alle 21 del Mercatino dell'Olio in Largo Porta Alfonsina e - dalle 17 alle 20 - le esibizioni in Piazza del Popolo e sul Lungomare degli Eroi di gruppi folcloristici e di musica popolare.

Una edizione all'insegna della tecnologia e dei new media quella che partirà domani: ogni tappa verrà seguita da foodblogger mentre per gli appassionati di smartphone arriverà un vero e proprio gioiellino che consentirà di non perdere nemmeno un evento: l’applicazione che permetterà di scoprire le eccellenze del territorio italiano attraverso olivi secolari, itinerari legati alla rappresentazione dell’olivo e dell’olio nell’arte e nella cultura, ristoranti dell’olio e produttori di eccellenza.

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12/10/2012, 14:41
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GIROLIO D'ITALIA, A MARONE (BS) PARLANDO DI OLIO CON EDOARDO RASPELLI

Il critico gastronomico, giornalista e conduttore televisivo Edoardo Raspelli grande protagonista della tappa lombarda del Girolio d'Italia 2012. L'evento, che ha avuto luogo a Marone (BS) sabato 10 novembre in contemporanea con la manifestazione Pane e Olio in Frantoio, ha avuto come momento clou la tavola rotonda sul paesaggio olivicolo, condotta da Raspelli e a cui hanno partecipato il Presidente dell'Associazione Nazionale Città dell'Olio Enrico Lupi e il Presidente della Coldiretti Lombardia Ettore Prandini.(foto 1)

Un dibattito su una questione importante come la tutela del paesaggio olivicolo e sul problema del progressivo abbandono degli oliveti, che ha però lasciato anche lo spazio per un siparietto scherzoso a cui lo stesso Raspelli, con la stessa ironia con cui conduce ogni settimana "Melaverde", si è prestato: “Come ogni grasso di origine vegetale, l’olio non ha colesterolo, però ricordiamoci che è la cosa che ha più calorie in assoluto: 900 calorie l’etto... Che sia buono o che sia cattivo, di casa nostra o di importazione, nato prodotto ed imbottigliato nel Tricolore o che arrivi da oltre il Mediterraneo, le sue calorie le ha sempre, identiche. Perciò è meglio usare un olio buono, meglio se italiano, meglio ancora se extra vergine e magari a Denominazione d’Origine Protetta: è più saporito e ne basta anche di meno...Non si dice che faccia dimagrire ma ti può dare la felicità del palato, oltre a salvaguardare il lavoro di chi vuole vivere o resistere in campagna e fare in modo che il territorio continui a essere salvaguardato da questi eroi...”


Allegati:
Commento file: Foto 1 - Un momento del dibattito moderato da Edoardo Raspelli a Marone in occasione del Girolio d'Italia 2012
La tavola rotonda a Marone condotta da Edoardo Raspelli.JPG
La tavola rotonda a Marone condotta da Edoardo Raspelli.JPG [ 47.36 KiB | Osservato 7495 volte ]

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Sabato 17 e domenica 18 la carovana verde arriva in Emilia Romagna

GIROLIO D'ITALIA, TAPPA DOPPIA A IMOLA E BRISIGHELLA CON IL PILOTA PIER LUIGI MARTINI TESTIMONIAL
L'EVENTO SI INSERISCE NELLA MANIFESTAZIONE “OLIMOLA”, ALL'INTERNO DEL BACCANALE 2012

Un passaggio di testimone “originale” suggellerà la tappa emiliano-romagnola che prevede la Mostra Mercato nella Galleria del centro cittadino di Imola e il convegno sul Paesaggio Olivicolo a Brisighella

Girolio d'Italia 2012 arriva in Emilia Romagna, esattamente a Imola e Brisighella, sabato 17 e domenica 18 novembre. La manifestazione organizzata dall'Associazione Nazionale Città dell'Olio in collaborazione con i coordinamenti regionali si terrà in contemporanea con l'evento “Olimola”, presentazione della filiera olivicola del territorio imolese, che avrà luogo nello stesso week end nella Galleria del centro cittadino di Imola all'interno del Baccanale 2012, la rassegna enogastronomica e culturale in programma ad Imola dal 3 al 18 novembre, che quest'anno ha per tema "Musica in cucina".

Sarà una tappa “originale” quella romagnola di Brisighella e Imola, per più di un motivo. Il primo è che la firma della pergamena-testimone da parte dell'Assessore regionale all'Agricoltura Tiberio Rabboni è già avvenuta nel corso della conferenza stampa di presentazione alla stampa locale dello scorso 7 novembre all' Istituto agrario "G. Scarabelli" di Imola, alla presenza dei sindaci di Imola e Brisighella , il secondo è che nello stesso giorno in cui si terrà la cerimonia di passaggio di tappa, il testimone sarà già in un'altra città dell'olio: si tratta di Oliena in Sardegna, che domenica 18 novembre ospiterà l'ottava tappa della staffetta dedicata all'olio nuovo appena franto e che in diretta via Skype “condividerà” a distanza il momento solenne di intonazione dell'inno nazionale e dell'alzabandiera con Imola, che ha “spostato” la cerimonia dal sabato alla domenica per permettere il collegamento.

La festa in onore dell'oro verde a Imola comincerà comunque sabato 17 con l'apertura nella Galleria del Centro Cittadino della Mostra Mercato dell'olio extravergine di oliva proveniente a diverse zone di produzione dell'Emilia Romagna, accompagnata dalla presentazione della filiera olivicola del territorio regionale con cenni storici, ambientazioni, realtà produttive, tecnologie, ricerca e innovazione ma soprattutto con degustazioni e assaggi. Intanto alle 10.30 nel Foyer del Teatro Pedrini a Brisighella, andrà in scena il convegno “Agroecosistema oliveto nel territorio Faentino e Imolese” con il Prof. Roberto Rinaldi Ceroni docente di Scienze Agrarie all'Istituto Tecnico Agrario “I.I.S. Scarabelli-Ghini” che parlerà di agroecosistema oliveto nel paesaggio agrario, il Prof. Fausto Ravaldi docente di tecniche di produzioni vegetali presso lo stesso Istituto che parlerà di influenza del clima nella coltivazione dell'olivo sul territorio Faentino e Imolese per finire con Stefano Predieri, Massimiliano Magli e Chiara Medoro dell'Istituto di Biometeorologia del CNR di Bologna che interverranno su potenzialità e prospettive dell'olio delle colline bolognesi dal punto di vista del consumatore.

Domenica 18, oltre all'apertura per l'intera giornata dalle 9 alle 19 della Mostra Mercato, Imola sarà come già detto protagonista dell'insolito passaggio di tappa, con consegna da parte della delegazione di Muggia - che ha ospitato la carovana verde nel week end precedente - dell'alberello di ulivo della cultivar tipica fiulana a una scuola della Città di Imola alla presenza del testimonial di tappa, l'ex pilota di Formula Uno Pier Luigi Martini. Al termine della cerimonia, presso il Bar Roma sulla Via Emilia a Imola si terrà “Oli extravergine d'oliva a confronto”, degustazione guidata con analisi sensoriale degli oli certificati con Sara Barbieri (capo panel) e Franco Spada (vice capo panel) del dipartimento di Scienze degli Alimenti dell'Università di Bologna – Sede di Cesena. Intanto al Centro Commerciale Leonardo(viale Giovanni Amendola 129) che ogni anno partecipa attivamente al Baccanale ospitando eventi e degustazioni, arriverà l'ospite più atteso: Edoardo Raspelli. Dalle 17 alle 18.30 il celebre giornalista e conduttore su Canale 5 di Melaverde intratterrà fan e curiosi parlando di cucina, di tradizioni enogastronomiche e del rapporto tra cibo e musica, tema del Baccanale 2012, intervistato da Manuel Cinque.

La tappa emiliano-romagnola si terrà dunque, eccezionalmente, in parallelo con quella di Oliena in Sardegna, da dove poi riprenderà il viaggio verso Cerreto Sannita in Campania, Arquà Petrarca in Veneto, Seggiano in Toscana, Ficarra e Sant'Angelo di Brolo in Sicilia, Sestri Levante in Liguria, Matera in Basilicata, Vallefiorita in Calabria, Larino in Molise e Pescara in Abruzzo, prima di arrivare alla tappa finale di Tenno in Trentino.

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14/11/2012, 21:46
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IN VIAGGIO TRA GLI OLIVI MONUMENTALI DEL MEDITERRANEO
IN ATTESA CHE Re.C.O.Med CONSEGNI ALL’UNESCO LA LISTA DEI SITI SIMBOLO DA TUTELARE, A CERRETO SANNITA (BN) SI PARLA DI PAESAGGIO COME STRUMENTO DI MARKETING PER IL TERRITORIO

Intanto, sulla scia dell’approvazione del DDL sul consumo del suolo voluta dal Ministro delle Politiche Agricole Mario Catania, si continua a parlare del paesaggio olivicolo e del suo ruolo nel marketing territoriale. Domattina a Cerreto Sannita, un convegno sul tema organizzato in occasione del Girolio d’Italia.

A pochi giorni dalla conclusione del Forum Dieta Mediterranea di Imperia, durante il quale si è parlato ampiamente con i rappresentanti delle Città dell'Olio di 13 paesi affacciati sul Mediterraneo del paesaggio olivicolo, del suo ruolo tra gli strumenti di marketing territoriale, di fonte di reddito per gli agricoltori e come sentinella dei terreni per prevenire il rischio di dissesto idrogeologico, l'attenzione è ancora alta sul tema.

E’ infatti cosa di poche ore fa, l’approvazione definitiva da parte del Consiglio dei Ministri del DDL per la valorizzazione delle aree agricole e di contenimento del consumo del suolo, fortemente voluto dal Ministro per le Politiche Agricole Alimentari e Forestali Mario Catania, il quale ha ribadito l’urgenza di tale provvedimento anche alla luce dei recenti disastri derivanti dal dissesto idrogeologico, auspicando un completamento dell’iter entro la fine dell’attuale legislatura. Consentire all’agricoltura di continuare a presidiare i territori è stato il monito del Ministro che ha riassunto il contenuto del provvedimento come divieto di mutamento di destinazione per almeno 5 anni per le superfici agricole che hanno ricevuto aiuti di Stato o comunitari”, e come strumento di valorizzazione e promozione della superficie agricola per impedire che il suolo venga eccessivamente “eroso” dall’urbanizzazione favorendo il recupero di nuclei abitati rurali.

Occhi ancora puntati sul paesaggio rurale e olivicolo in particolare dunque, anche in vista della redazione da parte di Re.C.O.Med, la Rete delle Città dell'Olio del Mediterraneo, di una lista condivisa di siti paesaggistici da tutelare e da presentare all'Unesco per ottenere il riconoscimento dello status di Patrimonio dell'Umanità proprio a quegli olivi monumentali che hanno scritto nel loro tronco, modellato dal vento, dal sole e dalla pioggia, ma soprattutto dal tempo, una storia lunga secoli e in alcuni casi addirittura millenni. Ci sono olivi semplici e lineari, dal tronco grande ma non eccessivamente scolpito come l’Olivo della Strega a Magliano in Toscana, iscritto a pieno titolo tra i “patriarchi arborei” con i suoi 3500 anni che la rendono una delle piante più vecchie al mondo, addirittura già esistente prima degli olivi del Getsèmani datati 3000 anni fa. E ci sono olivi che ritraggono veri e propri soggetti, modellati dalla natura e dagli agenti atmosferici nel corso dei secoli, come gli olivi monumentali che ad Agrigento, in Sicilia, vegliano sulla Valle dei Templi e sui Giardini della Kolymbetra: sul Tempio di Ercole, infatti, si proietta un esemplare che morfologicamente ha assunto le sembianze di due mani, stretta l’una nell’altra. Ha invece le sembianze di una casa dei folletti, ricordando vagamente il motivo di una delle celebri guglie della Sagrada Famiglia di Barcellona, l’olivo monumentale che si inserisce nei Paduli pugliesi, in provincia di Lecce, mentre ricalca il profilo di un cervo in corsa uno dei tanti olivi monumentali che si ergono nella piana di Ostuni, e la fatica di un uomo che porta sulla schiena il peso della sua vita in una pianura nel brindisino. Numerosi gli esempi, disseminati per lo più in Puglia, Campania, Calabria e Basilicata che richiamano per la loro forma enormi “torchon” e accoglienti grotte in cui ripararsi o semplicemente fermarsi a riposare: giganti della natura con tronchi che a volte misurano molti metri di diametro.

Di olivi monumentali e di paesaggio olivicolo in generale, si continuerà poi a parlare anche domattina a Palazzo del Genio a Cerreto Sannita (BN), dove si terrà il convegno “Il paesaggio olivicolo come strumento di marketing territoriale: la tutela ambientale, il turismo dell'olio, la promozione del prodotto e la pianificazione del territorio”, organizzato in occasione del passaggio di tappa in Campania di Girolio d’Italia 2012, la staffetta del gusto organizzata dall’Associazione Nazionale Città dell’Olio in collaborazione con i coordinamenti regionali per celebrare l’olio nuovo e appunto il paesaggio olivicolo italiano.

Ma i grandi “patriarchi arborei” non si trovano soltanto nei “nostri” uliveti: particolarmente suggestivi sono infatti gli esemplari di olivo monumentale censiti in Spagna, Grecia, Albania e nell’Isola di Malta, anche se il “padre di tutti gli alberi di olivo” sembra essere quello che si trova ad Arraba, in Galilea, che la leggenda narra essere un luogo sacro per aver ospitato tra le sue fronde addirittura Gesù di Nazareth. La sua età è datata in circa 3750 anni.

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23/11/2012, 16:53
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GIROLIO D'ITALIA 2012, GIRO DI BOA A CERRETO SANNITA.
PAESAGGIO OLIVICOLO IN PRIMO PIANO NEL CONVEGNO SUL MARKETING TERRITORIALE

E' andata in scena questa mattina a Cerreto Sannita, in provincia di Benevento, la tappa di metà percorso del Girolio d'Italia 2012, la staffetta del gusto organizzata dell'Associazione Nazionale Città dell'Olio in collaborazione con i coordinamenti regionali. Una tappa contraddistinta da due appuntamenti importanti: l'Assemblea Annuale delle Città dell'Olio e un interessante convegno su "Il Paesaggio olivicolo come strumento di marketing territoriale", L'incontro, moderato dal direttore de Il Denaro Alfonso Ruffo, si è aperto con i saluti del Sindaco di Cerreto Sannita Pasquale Santagata il quale ha ringraziato i delegati dell’ Ass. Nazionale Città dell’Olio "per aver scelto Cerreto Sannita quale unica tappa campana di Girolio 2012", evidenziando come "il Comune di Cerreto Sannita sia rinomato per la sua storia e la sua arte, pur con un’ispirazione sostanzialmente agricola, legata alla pregevole produzione olivicola". Dopo di lui, ha preso la parola il Presidente del Gal Titerno Aurelio Grasso che ha invece ribadito "il valore che ha per il nostro territorio l’olio d’oliva e la vite, un potenziale da sfruttare in termini di attrazione turistica. Esiste la necessità di tutelare la figura dell’olivicoltore e di valorizzare il paesaggio olivicolo nella sua totalità". Il giro degli interventi è iniziato con Enrico Lupi, Presidente dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio, che ha gradito l’entusiasmo, la professionalità e la passione con cui Cerreto Sannita ha accolto il passaggio di Girolio 2012, evidenziando la necessità di valorizzare gli uliveti come bene economico che dev’essere riconosciuto dalla Comunità Economica Europea: “Il campo di conquista è vastissimo, visto che oggi solamente il 3,8% dei consumatori mondiali consuma l’olio d’oliva, ma bisogna puntare sull’agricoltura perché rappresenta il nostro futuro”.

A seguire, gli interventi di Angelo Lumelli sulla programmazione europea e dell’Assessore all’Agricoltura della Provincia di Benevento Carmine Valentino, che ha definito l’olio di oliva “punta di diamante del settore agroalimentare sannita e punto di forza del sistema economico regionale”, la presentazione del progetto de “Il marchio di qualità territoriale della Provincia di Benevento” con gli interventi di Elio Mendillo, amministratore delegato GAL Titerno - che ha illustrato il percorso necessario alla creazione del marchio d'area Terra Sannio, fondamentale per un'immediata identificazione del territorio e per la promozione delle attività economiche e produzioni tipiche del settore alimentare e dell'artigianato del Titerno - e Gennaro Masiello, presidente CCIAA Benevento. In chiusura, la presentazione del nuovo portale a cura della responsabile comunicazione web dell'Associazione Città dell'Olio Natascia Maesi e le conclusioni di Pietro Foglia, presidente commissione agricoltura Regione Campania, che ha lanciato un invito alla cooperazione tra le piccole realtà economiche locali.

Al termine del convegno, la firma della Pergamena simbolo di Girolio 2012, filo conduttore concreto che, trasferito di città in città, racconta l’Italia e anche Cerreto Sannita, attraverso la riscoperta dei migliori oli extravergine.

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24/11/2012, 17:43
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Voto unanime del Consiglio direttivo che si è riunito a Cerreto Sannita (BN) venerdì 23 novembre
Due nuove nomine nel direttivo delle Città dell’Olio

Oreste Pastorelli è il nuovo vicepresidente della Rete e Luigi Ercolano il nuovo membro di giunta. Intanto riparte la Campania con un coordinamento regionale rinnovato nelle cariche direttive

Oreste Pastorelli è il nuovo vicepresidente delle Città dell’Olio. Lo ha deciso all’unanimità il Consiglio direttivo dell’Associazione Nazionale che, venerdì 23 novembre, si è riunito a Cerreto Sannita (BN). La nomina di Pastorelli è arrivata insieme a quella di Luigi Ercolano, consigliere del Comune di Massa Lubrense, come nuovo membro di giunta.

<<Ringrazio il direttivo per la stima che ha voluto accordarmi – ha dichiarato Pastorelli, vicepresidente della Provincia di Rieti e coordinatore degli assessori provinciali all’agricoltura - ricoprirò questo nuovo incarico al meglio delle mie possibilità, adoperandomi per far crescere il protagonismo delle Città dell’Olio e portare all’attenzione di tutti il tema del paesaggio olivicolo e della remunerazione degli agricoltori. Un tema che ci impone una riflessione più ampia sulla necessità di mettere l’agricoltura al centro di un nuovo modello di sviluppo economico. Questo settore, infatti, se adeguatamente sostenuto può creare opportunità di lavoro anche per molti giovani disoccupati>>. Per il neo eletto membro di giunta Luigi Ercolano << La Campania torna ad essere protagonista della Rete delle Città dell’Olio dopo un periodo di inerzia. Il rilancio e il riscatto di un territorio così trainante per il settore olivicolo è una responsabilità che condividerò con i colleghi del coordinamento regionale. Sono convinto che lavorare in sinergia sia nello spirito di un’associazione come la nostra, che trae la sua forza dalla capacità di aggregare territori anche molto diversi tra loro, intorno ad un comune obiettivo: la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio olivicolo>>. Nella due giorni di venerdì e sabato, oltre alla Giunta e al Direttivo delle Città dell’Olio, si è riunito anche il Coordinamento regionale Campania che ha votato l’elezione unanime del nuovo coordinatore Tommaso Sgueglia, vice sindaco del Comune di Caiazzo, e i tre vice-coordinatori Giovanni Antonio Cutillo, sindaco di Torrecuso, Ubaldo Reppucci sindaco di Lapio, e Giuseppe Porcaro funzionario della Provincia di Benevento. Nel pomeriggio di sabato 24 novembre, infine si è tenuta anche l’Assemblea nazionale delle Città dell’Olio che oltre ad aver approvato all’unanimità il Bilancio di Previsione 2013, ha anche discusso le linee programmatiche delle attività da mettere in campo.

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26/11/2012, 13:51
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