Sabato 7 febbraio a Milano presso la suggestiva location dell’Hangar Bicocca LE CITTÀ DELL’OLIO ALL’EXPO DELLE IDEE
L’Associazione nazionale presieduta da Enrico Lupi è tra i 500 stakeholders che incontreranno il Governo per parlare di alimentazione sostenibile in vista dell’Esposizione Universale di Milano
Ci sarà anche l'Associazione Nazionale Città dell'Olio tra gli stakeholders che sabato 7 febbraio parteciperanno all'Expo delle Idee, il grande evento organizzato dal Governo italiano all'Hangar Bicocca di Milano in cui vengono «chiamati a raccolta» idee e progetti per dare spessore e contenuto al tema di EXPO2015 «Nutrire il Pianeta. Energia per la Vita» e tratteggiare gli impegni da assumere con la "Carta di Milano". “E‘ con orgoglio e senso di responsabilità che accettiamo l’invito a partecipare a questo importante evento in vista di Expo - ha dichiarato Enrico Lupi presidente dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio - la nostra presenza tra i prestigiosi stakeholders selezionati dal Governo premia l’impegno delle Città dell’Olio sul tema Dieta Mediterranea. Un impegno costante che si realizza nel Forum Dieta Mediterranea e nel progetto ENPI-MedDiet. Siamo convinti che se sapremo attivare sinergie importanti per tutte le Città dell’Olio d’Italia, l’Expo sarà una grande occasione di promozione, di cui saranno protagoniste attive”.
La partecipazione attiva di ANCO a questo prestigioso incontro, incarna l'occasione per discutere, riflettere, programmare azioni concrete per l'alimentazione sostenibile da mettere in campo in vista dell'Esposizione Universale: in particolare, sarà incentrata sulla Dieta Mediterranea e sugli stili di vita, topic in grado di rappresentare da solo un valore economico importantissimo, soprattutto se supportato dalle creazione di un brand sul mercato, la modalità più sofisticata di competere oggi e offrire nuove opportunità di sviluppo. Un percorso che potrebbe virtuosamente incrociarsi con il turismo e dare anche l’impulso per la creazione di nuovi posti di lavoro, anche qualificati, oltre a creare i presupposti per innalzare il valore economico del Made in Italy agroalimentare di circa un miliardo di euro. Coordinato dal Professor Pierluigi Petrillo, il tavolo di lavoro a cui è stata invitata a partecipare l'Associazione Nazionale Città dell'Olio, è uno dei 42 previsti - ognuno dei quali finalizzato all’approfondimento di un aspetto peculiare connesso ad Expo 2015 - per fare il punto sulle iniziative già in campo relative ai temi da realizzare nei 6 mesi dell'EXPO e su misure specifiche da inserire nella Carta di Milano per l'alimentazione sostenibile. Nel corso della giornata si alterneranno plenarie e riunioni dei tavoli, così da stimolare ulteriormente il confronto. I lavori saranno chiusi dal Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi.
La Carta di Milano
La Carta di Milano sarà il documento conclusivo dell'EXPO, una sorta di Protocollo di Kyoto per l'alimentazione con una serie di impegni che saranno assunti, per la prima volta, da 4 categorie di soggetti diversi: dai cittadini, dal mondo delle imprese e delle professioni, dalle associazioni, dalle istituzioni pubbliche. In tal modo tutti i firmatari saranno partecipi della Carta e responsabilizzati su questioni cruciali per il futuro quali: lo spreco alimentare, il diritto al cibo, la sicurezza dei prodotti, l’agricoltura sostenibile. La Carta di Milano sarà una delle eredità più impegnative di EXPO2015 proponendosi come una bussola per i governi e per i singoli cittadini, dovendo orientare comportamenti personali e scelte politiche. Il testo finale sarà presentato a giugno nel corso della riunione dei Ministri dell'Agricoltura dei 145 Paesi che aderiscono ad EXPO2015 per essere così aperto alla firma da parte di tutti i cittadini, di tutte le imprese, le associazioni e le istituzioni italiane, straniere ed internazionali che lo vorranno, ed essere consegnato al Segretario generale delle Nazioni Unite nella Giornata Mondiale dell'Alimentazione il 16 ottobre 2015. Con questa Carta ci si impegnerà anche a sviluppare a Milano una iniziativa internazionale di alta formazione per il diritto al cibo costituita grazie al lavoro quotidiano di cittadini, imprese, associazioni e istituzioni. Anche per questo motivo, i partecipanti ai tavoli si riuniranno di nuovo a maggio 2015 presso l'EXPO per fare il punto della situazione circa le idee sviluppate e i progetti realizzati e proseguire nel percorso di costruzione di una casa comune per l'alimentazione sostenibile e globale.
L'incontro si è tenuto oggi a Milano all’Hangar Bicocca
DIETA MEDITERRANEA E VALORI TRADIZIONALI, L'ASSOCIAZIONE NAZIONALE DELLE CITTÀ DELL’OLIO E I SUOI PROGETTI PROTAGONISTI ALL’EXPO DELLE IDEE
Al tavolo partecipativo a cui è stata invitata l’Associazione Nazionale Città dell'Olio è stato consegnato un documento in cui si sottolinea l'importanza di un corretto stile di vita alimentare che deve essere vissuto nel quotidiano
Dieta Mediterranea protagonista assoluta all'Expo delle Idee, il grande meeting organizzato dal Governo Italiano per fare il punto sui contenuti di Expo 2015 e tratteggiare gli impegni da assumere con la Carta di Milano. L'incontro, tenutosi oggi a Milano presso l'Hangar Bicocca, a cui ha preso parte anche Enrico Lupi, Presidente dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio e del Forum Internazionale Dieta Mediterranea Enrico Lupi e Antonio Balenzano, Direttore ANCO, ha rappresentato l'occasione ideale per presentare in anteprima l'edizione 2015 del Forum Dieta Mediterranea in programma il prossimo 16 settembre nel Padiglione Italia dell'Expo, unitamente a una edizione molto speciale del Girolio d'Italia naturalmente dedicato all'Expo, che porterà in giro per l'Italia la Carta di Milano* per farla sottoscrivere da tutte le regioni toccate da questo "viaggio" tra le eccellenze olivicole italiane. L'Associazione Nazionale Città dell'Olio si è dunque seduta al tavolo coordinato dal Professor Pierluigi Petrillo, membro della delegazione italiana presso l’Unclos – Nazioni Unite oltre che con il suo Presidente anche con il Direttore Antonio Balenzano Coordinatore Progetto ENPI MedDiet, vi hanno inoltre partecipato Stefano Pisani, Sindaco di Pollica, Roberto Ciati, Direttore scientifico Barilla Center for Food and Nutrition, Elisabetta Moro, Professore Associato di Antropologia Culturale all’Università degli Studi “Suor Orsola Benincasa” di Napoli, Marino Niola, Antropologo dell’alimentazione e Direttore del MedEatResearch – Centro di Ricerche Sociali sulla Dieta Mediterranea dell’Università Suor Orsola Benincasa, Alessandro Zagarella, Analista di Politica Internazionale per il Ministero dell’Ambiente, Dario Cartabellotta, Responsabile Cluster bio-Mediterraneo di Expo Milano 2015, Federico Quaranta, Conduttore Radio2 e Linea Verde Rai, Ugo Fabietti antropologo Fondazione Feltrinelli, Mauro Gamboni CNR, Luigi Angelini Wellness Foundation, Sara Farnetti fisiopatologa del metabolismo, Gaetano Benedetti direttore politiche ambientali WWF, Carlotta Cortona antropologo Beni Culturali, Alessandro Mastrocinque Vice presidente CIA.
L’Associazione Nazionale Città dell’Olio con l’intervento del suo direttore Antonio Balenzano, ha portato in dote una proposta progettuale - l'evento MedDiet Summit - che prevede il coinvolgimento delle massime istituzioni politiche interessate al tema nei vari paesi del Mediterraneo - e, unitamente, ha colto l'occasione per presentare la "Dichiarazione per la Tutela e la Promozione della Dieta Mediterranea". 7, un impegno che tutti i portatori di interesse impegnati nella promozione della Dieta Mediterranea e presenti in tutti i paesi del Mediterraneo sottoscrivono e assumono per condurre azioni concrete per diffondere la cultura di questo stile di vita.
"L’obiettivo del progetto che abbiamo presentato stamani - ha spiegato il Presidente dell'Associazione Nazionale Città dell'Olio e Presidente del Forum Dieta Mediterranea Enrico Lupi - è di aumentare la consapevolezza sulla Dieta Mediterranea quale parte integrante dello stile di vita quotidiano. La Dieta Mediterranea non solo è un modello alimentare che combina ingredienti e prodotti agricoli con un grande valore economico locale, ma rappresenta un importante fattore di sviluppo motore del tessuto sociale e dell'industria alimentare dei paesi del Mediterraneo, oltre che un’identità culturale e socio-economica vitale per l’intero bacino del Mediterraneo. Fino a dicembre 2015, Unioncamere e i 12 partner che fanno parte di questo progetto, saranno coinvolti in numerosi eventi e attività rivolte a giovani, bambini, consumatori, ristoranti ma anche Camere di Commercio, organizzazioni a supporto del business e Istituzioni politiche di Egitto, Grecia, Italia, Libano, Spagna e Tunisia. Il 16 settembre ad Expo nel Padiglione Italia – conclude Lupi, si terrà la quinta edizione del Forum Dieta Mediterranea che da Imperia si sposta nel cuore delle attività dedicate al cibo per portare l’esperienza e i lavori raccolti in cinque anni di attività".
Particolare attenzione, nel documento presentato al tavolo di lavoro, è stata prestata anche al valore economico della Dieta Mediterranea che, come è stato anche sottolineato in una ricerca condotta dall'Università La Sapienza di Roma e presentata durante l'ultima edizione del Forum di Imperia - si traduce in tre importanti asset: la quota di reddito spesa dai consumatori per acquistare prodotti identificabili come appartenenti alla Dieta Mediterranea incide sul totale della spesa familiare nella misura del 75%, l'impatto della Dieta Mediterranea sul totale del venduto alimentare della GDO italiana arriva a quattro quinti e, se si riuscirà a unire il potenziale dell'agroalimentare made in Italy con le eccellenze turistiche, ci sono margini di ulteriore crescita di valore economico per l'Italia fino a un ulteriore miliardo di euro e la possibilità di creare nuovi posti di lavoro, anche qualificati. A questi dati, vanno poi aggiunti quelli contenuti in un'altra ricerca presentata al Forum, ma condotta dall'Università di Parma, in cui si quantifica il valore economico della Dieta Mediterranea nella GDO in quasi 35 miliardi di euro, ovvero - tradotto in proporzioni - quasi il 46% del totale delle vendite e ben oltre il 60% del settore food & beverage venduto.
Una serie di elementi dunque, che messi insieme riconducono a una priorità su cui l'Associazione Nazionale Città dell'Olio è già attiva da tempo: creare un brand identificativo dei prodotti e dei luoghi della Dieta Mediterranea, non solo per una questione di immagine ma anche - e soprattutto - di sviluppo economico per l'intero comparto agroalimentare e per l'indotto. Partendo proprio dalla condivisione di intenti contenuta nella "Dichiarazione per la Tutela e la Promozione della Dieta Mediterranea".
*La Carta di Milano
La Carta di Milano sarà il documento conclusivo dell'EXPO, una sorta di Protocollo di Kyoto per l'alimentazione con una serie di impegni che saranno assunti, per la prima volta, da 4 categorie di soggetti diversi: dai cittadini, dal mondo delle imprese e delle professioni, dalle associazioni, dalle istituzioni pubbliche. In tal modo tutti i firmatari saranno partecipi della Carta e responsabilizzati su questioni cruciali per il futuro quali: lo spreco alimentare, il diritto al cibo, la sicurezza dei prodotti, l’agricoltura sostenibile. La Carta di Milano sarà una delle eredità più impegnative di EXPO2015 proponendosi come una bussola per i governi e per i singoli cittadini, dovendo orientare comportamenti personali e scelte politiche. Il testo finale sarà presentato a giugno nel corso della riunione dei Ministri dell'Agricoltura dei 145 Paesi che aderiscono ad EXPO2015 per essere così aperto alla firma da parte di tutti i cittadini, di tutte le imprese, le associazioni e le istituzioni italiane, straniere ed internazionali che lo vorranno, ed essere consegnato al Segretario generale delle Nazioni Unite nella Giornata Mondiale dell'Alimentazione il 16 ottobre 2015. Con questa Carta ci si impegnerà anche a sviluppare a Milano una iniziativa internazionale di alta formazione per il diritto al cibo costituita grazie al lavoro quotidiano di cittadini, imprese, associazioni e istituzioni. Anche per questo motivo, i partecipanti ai tavoli si riuniranno di nuovo a maggio 2015 presso l'EXPO per fare il punto della situazione circa le idee sviluppate e i progetti realizzati e proseguire nel percorso di costruzione di una casa comune per l'alimentazione sostenibile e globale.
Dal 7 al 10 marzo, la più importante fiera specializzata interamente dedicata all'olio extravergine d'oliva organizzata da Aries Ad Olio Capitale 2015, nuovo record di presenze delle Città dell’Olio, nonostante l’annata nera Oltre 140 gli espositori, 750 mq occupati. Aumentata del 20% la partecipazione di enti e aziende dei territori olivetati soci dell’Associazione
I dati parlano chiaro: il 2014 sarà ricordato come l’anno nero dell’olio italiano. La produzione che si attesta al di sotto delle 300mila tonnellate di olio prodotte, è crollata del 37% rispetto al 2013 con punte del - 45% in regioni d'eccellenza come l'Umbria e la Toscana a causa di un clima sfavorevole e della mosca olearia. Una situazione di crisi che ha messo in ginocchio molti produttori ma che non ha spento la voglia di regaire. Lo dimostra la grande partecipazione di produttori delle Città dell’Olio italiane ad Olio Capitale 2015 - il Salone degli oli extra vergine tipici e di qualità organizzato da Aries in collaborazione con l’Associazione nazionale Città dell’Olio - in programma a Trieste dal 7 al 10 marzo presso la Stazione Marittima. Per l’Associazione nazionale Città dell’Olio, infatti, sarà un’edizione da record. Già nel 2014 la presenza di espositori provenienti dalle Città dell’Olio di tutta Italia era cresciuta significativamente del 10% rispetto all’anno precedente. Quest’anno il trend è ancora più positivo, con una crescita che si attesta intorno al 20%. Sono, infatti, più di 140 gli espositori di questa edizione e 750 i mq occupati dalla Città dell’Olio, ben 100 mq in più rispetto alla precedente edizione. Puglia, Liguria, Basilicata, Sicilia, Campania e Calabria sono le regioni protagoniste della grande fiera che nell’edizione 2014 ha fatto registrare 10.600 visitatori. “Nonostante la pessima annata gli olivicoltori italiani hanno risposto con entusiasmo al nostro invito a partecipare a questa importante edizione di Olio Capitale per Expo 2015 - ha dichiarato Enrico Lupi - la loro è una reazione di orgoglio che ci sprona a creare sempre più occasioni di promozione alle Città dell’Olio. In un momento così difficile per il comparto dobbiamo continuare ad investire sull’eccellenza e sull’identità dei nostri oli, difendere il mercato dalla contraffazione e tutelare i consumatori”. “Quest'anno il Salone sarà aperto dall'onorevole Colomba Mongiello, vicepresidente Commissione Anticontraffazione e membro della Commissione Agricoltura, promotrice di una proposta di legge a tutela degli oli d'oliva vergini: un'occasione per fare il punto sulla difficile annata italiana. Da nove anni Olio Capitale richiama a Trieste produttori da tutte le regioni italiane per quella che è diventata una vetrina d'anteprima dell'extra vergine italiano – ha commentato Antonio Paoletti, presidente della Camera di Commercio di Trieste - e il successo della manifestazione organizzata da Aries è il frutto dell'ottima collaborazione con l'Associazione delle Città dell'Olio. Far comprendere l'importanza e il valore di questo prodotto, diffonderne la conoscenza e la cultura tra amatori e semplici consumatori sono nostri obiettivi fondanti che in quest'anno, così delicato, perseguiremo con ancor più cura e attenzione”. L’Associazione Città dell’Olio si conferma dunque partner strategico di Olio Capitale, la più importante fiera di settore d’Italia che da quest’anno sarà una vetrina prestigiosa non solo per i produttori di olio ma anche per i produttori di eccellenze gastronomiche abbinate all’olio. “Voglio ringraziare i nostri coordinamenti regionali che hanno svolto un lavoro preziosissimo coinvolgendo i produttori locali per garantire una presenza così ampia e così significativa delle Città dell’Olio in fiera. I numeri ci dicono che i tempi sono maturi per immaginare un nuovo futuro per l’olio italiano” conclude Lupi. Intanto è già cominciata l’assegnazione degli spazi espositivi: la Sicilia, la Puglia e la Basilicata saranno nel Padiglione magazzino 42, la Calabria e la Campania nella Sala Illiria mentre la Liguria nella Sala Nordio. Tutti gli stand della Città dell’Olio saranno contrassegnati dall’olivetta, simbolo dell’Associazione. Grande attesa per l’inaugurazione della fiera alla quale prenderà parte anche una delegazione Re.Co.Med, la rete delle Città dell’Olio del Mediterraneo. Seguiranno cooking show all’interno della scuola di cucina di Emilio Cuk, presidente dell’Associazione Cuochi Trieste e degustazioni negli stand delle Regioni coinvolte.
Dal 7 al 10 marzo, la più importante fiera specializzata interamente dedicata all'olio extravergine d'oliva organizzata da Aries Extravergine e non solo con le Città dell’Olio protagoniste ad Olio Capitale 2015 Edizione speciale nell'anno di Expo Milano 2015: arrivano le eccellenze enogastronomiche italiane tra cui i dolci tipici di Canosa di Puglia, gli agrumi di Sicilia e il pane di Matera. Spazio anche alla cucina tipica di Oliveto Citra, Bitonto, Catania, Matera e Saracena con i cooking show a quattro mani con Emilio Cuk
Olio extravergine abbinato alle eccellenze enogastronomiche regionali. È questa la novità della nona edizione di Olio Capitale - il Salone degli oli extra vergine tipici e di qualità, dal 7 al 10 marzo nella Stazione Marittima di Trieste, organizzato da Aries in collaborazione con l’Associazione nazionale Città dell’Olio e patrocinato da Expo Milano 2015. Una formula pensata esclusivamente per questa edizione per valorizzare a pieno gli obiettivi di promozione della cultura del mangiar sano dell'Expo. “Nutrire il pianeta” dunque, soprattutto con l’olio alimento principe della Dieta Mediterranea e simbolo della convivialità, ma anche con i dolci tipici di Canosa di Puglia, i prodotti da forno, i cereali, i legumi e mandorle pugliesi, gli agrumi ed i pistacchi siciliani ed il pane di Matera. Abbinamenti che consentiranno anche al pubblico meno esperto, specie straniero, di avvicinarsi, conoscere e apprezzare con maggior facilità l'extra vergine italiano. Un trionfo per gli appassionati del cibo buono, sano ed espressione della tradizione regionale che anche quest’anno viene celebrato con la Scuola di cucina di Emilio Cuk, presidente dell’Associazione Cuochi Trieste. Un appuntamento realizzato in collaborazione con la Federazione Nazionale Cuochi che per quanto riguarda le Città dell’Olio coinvolgerà i comuni di Oliveto Citra, Bitonto, Catania, Matera e Saracena. Si comincia sabato 7 marzo alle 15.00 con il cooking show sul tema “La pasta nella cucina salernitana di Oliveto Citra” a cura del cuoco Andrea Starz e alle 17.00 con un piatto tipico della cucina di Matera, il croccante di peperone crusco cucinato dal cuoco Mirco Santospirito. Domenica 8 marzo alle 13.00 va in scena il piatto tipico della cucina di Bitonto: fave e cicoria, mentre alle 15.00 sarà protagonista la tostatura di pane con olio di I° taglio che sarà presentata dal cuoco Mirco Santospirito. Chiude il ciclo dei cooking show dedicati alle Città dell’Olio la cucina tipica della Calabria che si presenta alle 16.00 con la ricetta del pane, olio e pomodoro rivisitata dal cuoco Gennaro di Pace. Per tutta la durata della manifestazione sono previste degustazioni negli stand delle Città dell’Olio delle regioni coinvolte: la Sicilia, la Puglia e la Basilicata saranno nel Padiglione magazzino 42, la Calabria e la Campania nella Sala Illiria mentre la Liguria nella Sala Nordio. Tutti gli stand della Città dell’Olio saranno contrassegnati dall’olivetta, simbolo dell’Associazione.
Sabato 7 marzo inaugura la fiera specializzata interamente dedicata all'olio extravergine d'oliva organizzata da Aries Re.C.O.Med, la Rete delle Città dell’Olio del Mediterraneo ad Olio Capitale 2015 Il presidente Enrico Lupi: “Per conquistare i mercati internazionali dobbiamo investire sulla biodiversità per dare più forza alle identità”
Ci sarà anche Re.C.O.Med, la Rete delle Città dell’Olio del Mediterraneo alla nona edizione di Olio Capitale, il Salone degli oli extra vergine tipici e di qualità, in programma dal 7 al 10 marzo nella Stazione Marittima di Trieste, organizzato da Aries in collaborazione con l’Associazione nazionale Città dell’Olio e patrocinato da Expo Milano 2015 e dal Ministero dell'Agricoltura. La Rete Città dell’Olio del Mediterraneo, fondata nel novembre 2011 per creare sinergie nel campo della promozione e valorizzazione del patrimonio olivicolo tra i 13 Paesi che attualmente ne fanno parte: Italia, Albania, Algeria, Croazia, Grecia, Israele, Libano, Marocco, Montenegro, Portogallo, Slovenia, Spagna, Tunisia e Turchia, sarà presente per l’inaugurazione della fiera, sabato 7 marzo alle 11.30 in Sala Oceania con i rappresentati di Croazia, Spagna, Turchia e Italia. Sarà, infatti, il presidente di Re.C.O.Med Enrico Lupi presidente anche dell’Associazione nazionale Città dell’Olio che ha fondato la Rete, a portare il saluto di questa importante realtà. Nel suo intervento Lupi offrirà un quadro della situazione produttiva olivicola nel Mediterraneo nel 2014-2015, evidenziandone punti di forza e criticità. Seguiranno gli interventi di Aleksander Krt, presidente Asso.Città dell'Olio (Croazia), Salvador Cubero, Direttore Asociacion Espanola de Municipios del Olivo (Spagna) e Bahattin Gokdemir, Presidente Camera dell'Agricoltura di Didim (Turchia). “L’olio non è una commodity ma un alimento con una forte e precisa identità - ha dichiarato il presidente di Re.C.O.Med e dell’Associazione nazionale Città dell’Olio Enrico Lupi - nel 2014 la produzione olivicola nazionale è scesa al di sotto dei livelli di guardia (già inferiori alla media mondiale) mettendo in ginocchio i produttori. Nel Mediterraneo la situazione non è diversa con il 27% della produzione in meno. La nostra risposta alla domanda interna e a quella ancora più pressante dei mercati internazionali è nella biodiversità, cioè nel rispetto delle identità legata indissolubilmente all’unicità dei territori di produzione. L’olio made in Italy forse non può permettersi il lusso di parlare solo il dialetto per vincere le sfide imposte dalla globalizzazione del mercato, ma non può nemmeno parlare un generico “esperanto” se questo equivale a offrire ai consumatori un prodotto standardizzato e di bassa qualità”. Intanto in queste ore si lavora in fiera per prepararsi al taglio del nastro con l'on. Colomba Mongiello, vicepresidente Commissione Anticontraffazione e membro della Commissione Agricoltura. Aprirà il convegno Antonio Paoletti, Presidente della Camera di Commercio di Trieste, previsti anche i saluti delle Autorità comunali, provinciali, regionali del Friuli Venezia.
A Olio Capitale, a Trieste fino al 10 marzo Crolla la produzione nel Mediterraneo, crescono i consumi extra-ue: istantanea della situazione produttiva olivicola nel Mediterraneo 2014-2015 Mongiello: terapia choc per l'olivicoltura italiana
Produzione in crollo in tutto il Mediterraneo, ma consumi in crescita specie nei paesi extra-ue: è l'istantanea della situazione produttiva olivicola nel Mediterraneo 2014-2015 emersa nella giornata inaugurale di Olio Capitale, il Salone degli extra vergini tipici e di qualità, a Trieste fino a martedì 10 marzo, organizzato da Aries e supportato dalla partnership strategica dell'Associazione Città dell'Olio.
Il Bacino del Mediterraneo produce il 96% dell'extra vergine a livello mondiale, ma quest'anno ha subito una flessione profonda: le stime Coi relative alla produzione della campagna olivicola 2014/2015 nel Mediterraneo parlano di 2,4 milioni di tonnellate, -27% di rispetto al 2013/14. Si registra un crollo di circa il 38% in Unione Europea dove in particolare ha influito il dimezzamento della produzione in Spagna per la quale si parla di circa 830 mila tonnellate, quindi di meno della metà dell’anno precedente (-54%). Male anche l’Italia (-35%), mentre risultano in crescita significativa Grecia che raddoppia la propria produzione e la Tunisia. “Abbiamo prodotto il minimo storico – ha ricordato l'onorevole Colomba Mongiello, vicepresidente Commissione Anticontraffazione e membro della Commissione Agricoltura – con 250mila tonnellate siamo stati superati dalla Grecia. Dobbiamo restituire a questa coltura, il giusto valore e la giusta preminenza. Abbiamo presentato un piano olivicolo straordinario, serve una terapia choc per aiutare l'olivicoltura italiana”.
Al quadro produttivo scoraggiante fa da controaltare il trend di crescita dei consumi, specie in paesi extraue, USA e Cina in primis: “Il dato positivo riguarda gli scambi internazionali che aumentano: una partita a due giocata quasi per intero dalla Spagna e dall’Italia nella duplice veste di principale Paese importatore e di secondo esportatore – spiega Enrico Lupi, presidente dell’Associazione Città dell’Olio e di Re.co.Med Rete delle Associazioni dell’Olio del Mediterraneo -. I dati dei primi nove mesi del 2014 mettono in evidenza un incremento della domanda da parte di molti dei principali Paesi tradizionalmente importatori a partire dall’Italia. Ma sono soprattutto Stati Uniti e Cina a fare la parte del leone come portatori di una nuova domanda di olio. Un dato da tesaurizzare in previsione di Expo 2015”.
LE CITTÀ DELL’OLIO DA SIENA AL NYIOOC DI NEW YORK Antonio Balenzano, direttore dell'Associazione Nazionale Città dell'Olio che ha sede a Siena, è tra i relatori del convegno sul futuro della cultura dell’extravergine organizzato nell’ambito del Concorso Oleario Internazionale più grande e famoso al mondo
Da Siena, le Città dell’Olio volano a New York ospiti d’eccezione del “NYIOOC - The New York International Olive Oil Competition”, il Concorso Oleario Internazionale più grande e famoso al mondo promosso da Olive Oil Times, Fairway Market e The International Culinary Center. Con più di 700 oli extravergine in gara provenienti da 25 Paesi e giudicati da una giuria internazionale di esperti per poi essere scelti da chef, buyer e consumatori di tutto il mondo, il NYIOOC si conferma una delle vetrine internazionali più prestigiose del settore. "La partecipazione a questo importante evento – dichiara Enrico LUPI, Presidente delle Città dell’Olio – è un riconoscimento importante per le Città dell’Olio che ormai è più da venti anni che va promuovendo la cultura del prodotto e dei territori di origine, e che viene considerata anche all’estero l’associazione di riferimento per la promozione della cultura dell’olio extravergine e la tutela e valorizzazione dell’extravergine del paesaggio olivicolo". A rappresentare l’Associazione nazionale delle Città dell’Olio all'evento di New York sarà il Direttore Antonio Balenzano, che interverrà come relatore all’appuntamento più atteso della kermesse: il convegno sul tema “The Modern Culture of Olive Oil Perspectives on the cultural context of olive oil and predictions for its future” in programma il 15 aprile a Broadway all’interno del Teatro dell’International Culinary Center. "Il fatto che in Usa, a New York – dichiara Balenzano – si affronti il tema della cultura, fa pensare che le Città dell’Olio da sempre sono sulla strada giusta dove l’elemento culturale diventa fondamentale per la riconoscibilità del prodotto e per la sua collocazione nei mercati del mondo. Noi andremo a presentare la nostra pluriennale esperienza in questo settore, ma soprattutto andremo a rappresentare il nostro modello culturale che si basa sull’educazione al consumo, identità e territorio". Un’occasione unica dunque, per mettere a confronto i punti di vista sul mondo dell’olio extravergine di esperti e imprenditori del settore, giornalisti, chef, nutrizionisti e fashion designer di Paesi diversi. Alla tavola rotonda insieme ad Antonio Balenzano ci saranno, infatti, molti autorevoli relatori: Sara Baer-Sinnott Presidente Oldways Preservation & Exchange Trust, Curtis Cord President NYIOOC e Publisher Olive Oil Times, Frank Giustra CEO Fiore Group of Companies, Dorothy Cann Hamilton Founder The International Culinary Center, Norma Kamali Fashion Designer, Steven Jenkins Fairway Market, Rob McGavin CEO Boundary Bend, Nieves Ortega Editor, Olimerca, María José San Roman Chef Monastrell, Lisa Sasson Nutrition and Food Studies New York University e Artemis Simopoulos President The Center for Genetics, Nutrition and Health.
Ufficio Stampa Associazione Nazionale Città dell'Olio
CITTA' DELL'OLIO, IL PREMIO NAZIONALE BIMBOIL PROCLAMA I VINCITORI DELLA 13° EDIZIONE DEDICATA ALLE "FIABE DEL CIBO E DELL'OLIO"
Oltre ai primi tre classificati, sono state attribuite anche alcune menzioni di merito, tra cui quella a una scuola del Trentino gemellata con il progetto per la prima volta
Il Premio Nazionale Bimboil 2014-2015, che quest'anno ha coinvolto 63 scuole distribuite in 42 comuni, per un totale di 287 classi partecipanti e 5.124 bambini, ha i suoi vincitori. Il tema che ha ispirato questa tredicesima edizione è stato “Le fiabe del cibo e dell’olio”, con le classi partecipanti invitate a sviluppare una fiaba o una favola sul cibo e sull'alimentazione in generale, scegliendo una regione italiana e un paese del mondo e mettendo a confronto le due realtà. Una giuria composta dal funzionario della Direzione Generale per la promozione della qualità agroalimentare e dell'ippica PQAI IV del Dipartimento delle Politiche competitive della qualità agroalimentare, ippiche e della pesca del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali Gabriella Giancarlo, il Direttore dell'Associazione Nazionale Città dell'Olio Antonio Balenzano, il Coordinatore regionale Città dell'Olio Toscana Marcello Bonechi, la grafica Stefania Bosi, l'insegnante Lucilla De Angelis, la giornalista ed esperta di comunicazione Marzia Morganti Tempestini e Clemente Pellegrini per il Consorzio Olio DOP Chianti Classico - che si è riunita ieri a Villa Parigini, sede dell'Associazione Nazionale Città dell'Olio a Monteriggioni (SI) - ha dunque scelto i migliori tre elaborati tra quelli prodotti dalle scuole appartenenti alle Regioni delle Città dell’Olio che hanno aderito al programma educativo rivolto alle scuole elementari e finalizzato alla trasmissione della conoscenza del mondo degli oli extravergine italiani, delle loro caratteristiche organolettiche, chimico-fisiche e salutistiche, e delle zone di produzione a DOP e IGP.
"Quest'anno Bimboil - ha commentato il Presidente dell'Associazione Nazionale Città dell'Olio Enrico Lupi - assume un ruolo ancora più importante perché ha rappresentato uno stimolo ulteriore per i ragazzi ad avvicinarsi ai temi di Expo in svolgimento a Milano. Uno dei topic più importanti trattati nell'ambito dell'Esposizione Universale è proprio quello dell'educazione alimentare nelle scuole e il Progetto Bimboil, che ha messo già tredici anni fa un punto fermo su questa necessità di approfondire la conoscenza su ciò che mangiamo, si inserisce in questo contesto come uno degli interventi più significativi. L'appoggio del Mipaaf - il quale ha contribuito fattivamente allo sviluppo di questo progetto dando attuazione al D.M. 47548 del 16 giugno 2014 - e il Patrocinio della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, confermano la bontà della nostra iniziativa e ci sprona a proseguire in questa direzione anche in futuro".
A orientare i giurati nella scelta su quale fosse il miglior lavoro è stata la valutazione complessiva degli elaborati pervenuti, con particolare attenzione all’esaustività del lavoro, la creatività, il coinvolgimento degli alunni, la cura nell’esecuzione e l’attinenza al format inviato.
Ad aggiudicarsi il gradino più alto del podio è stata la classe 5A dell'Istituto Comprensivo Perotti di Ruffo di Cassano delle Murge (BA), per l'impegno, la dedizione, l'attualità e il coinvolgimento dei bambini: il formato proposto è stato arricchito aumentando le potenzialità del format. Secondo classificato il lavoro delle classi 1° e 5° della Scuola Primaria di Pienza (SI), che ha saputo rispondere alle richieste del Concorso con un'articolazione ricca ed accurata dal punto di vista grafico ed esecutivo, utilizzando diversi linguaggi e materiali. Terzo gradino del podio per il lavoro realizzato dalle classi 3A e 3B dell'Istituto Comprensivo di Massa Martana (PG), il cui elaborato si è distinto per l'impiego e l'organizzazione dei materiali e la creatività.
Un premio extra è stato attribuito al lavoro delle classi 3C e 3D dell'Istituto Comprensivo di Levico Terme (TN), gemellata quest'anno con il Progetto Bimboil.
Tuttavia, l'alto livello dei lavori presentati ha spinto la giuria ad aggiungere anche altri riconoscimenti, ovvero una menzione di merito per l'originalità, la spontaneità e la genuinità del lavoro alla classe 2° della Scuola Primaria Carlo Collodi di Sassofortino-Istituto Comprensivo di Roccastrada (GR).
SARA' FIRMATO A LORETO APRUTINO IL PRIMO PROTOCOLLO D'INTESA TRA CITTA' DELL'OLIO E REGIONE ABRUZZO PER LA VALORIZZAZIONE DEI TERRITORI E DELLA CULTURA DELL'OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA
Verrà siglato a Loreto Aprutino il prossimo 1 luglio, il primo Protocollo d'Intesa tra Associazione Nazionale Città dell'Olio e Regione Abruzzo per la valorizzazione dei territori regionali e della cultura dell'Olio Extravergine di Oliva. Con la firma a tale protocollo, l'Associazione che rappresenta oltre 355 realtà olivicole italiane - di cui 20 abruzzesi - e la Regione Abruzzo, si impegnano a costituire un Tavolo di Regia Regionale - coordinato dall'Assessore Regionale alle Politiche Agricole e composto da due membri per ciascuna parte firmataria dell'accordo - avente come scopo la definizione congiunta delle azioni da sviluppare per valorizzare la filiera olivicola e tutelare il consumatore. Quello di Loreto Aprutino è soltanto il primo di una serie di Protocolli d'Intesa che verranno proposti anche in altre Regioni Italiane come strumento per la condivisione di un piano strategico di valorizzazione del Patrimonio Olivicolo regionale, in linea con i principi espressi dall'Osservatorio Nazionale del Paesaggio Rurale Storico per l'inserimento nel Registro nazionale del Paesaggio Rurale Storico, attraverso un censimento regionale delle aree interessate.
"La firma del Protocollo - commenta il Presidente dell'Associazione Nazionale Città dell'Olio Enrico Lupi - è un atto che non fa altro che sigillare una partnership che dura già da molti anni tra l'Associazione e la Regione Abruzzo, finalizzata alla promozione di un Piano Regionale Olivicolo che affronti le tematiche di sviluppo e innovazione per il miglioramento delle competitività e nel rispetto dell'ecosostenibilità ambientale, economica e paesaggistica, ma anche mettere a punto un serie di attività volte alla difesa del consumatore della stessa filiera olivicola".
La proficua interazione fin qui portata avanti è il frutto di un capillare lavoro sul territorio, che ha saputo trasporre gli obiettivi di entrambe le realtà in progetti concreti efficaci. Anche l’Assessore Regionale alle Politiche Agricole dell'Abruzzo Dino Pepe, infatti, esprime “grande soddisfazione per la firma del protocollo d’intesa con l’Associazione Nazionale di Città dell’Olio” - che si terrà nella splendida Oleoteca di Loreto in Provincia di Pescara - e coglie l’occasione per riaffermare “l’importanza del sodalizio quale strumento prezioso per veicolare l’immagine dell’olio extravergine Abruzzese nel mondo.”
In questo processo, ha avuto un ruolo cruciale una figura che ha dimostrato buona conoscenza del territorio e allo stesso tempo degli obiettivi perseguiti dall'Associazione, come il coordinatore regionale di Città dell'Olio Abruzzo. "La firma del Protocollo ANCO-Regione Abruzzo - ha sottolineato il coordinatore regionale di Città dell'Olio e consigliere comunale di Tocco da Casauria Stefano Di Giulio - rappresenta da un lato il punto di arrivo di un ragionamento avviato sin dal settembre 2014 fra i due attori che lavorano, ciascuno per le proprie competenze, per la promozione e la valorizzazione del paesaggio e delle produzioni olivicole e dall'altro un punto di partenza importante all'interno di un progetto comune che porterà indubbiamente buoni frutti".
Quello di Loreto Aprutino sarà il primo di una serie di Protocolli d'Intesa che l'Associazione Nazionale Città dell'Olio ha in programma di siglare con altre realtà territoriali.