Passaggio di testimone tra Spagna e Grecia alla Presidenza
Il Presidente Nazionale delle Città dell’Olio Michele Sonnessa è il Vice Presidente Vicario di Re.Co.Med Rete delle Città dell'Olio del Mediterraneo
L’Italia ospiterà il Primo Forum Oleoturismo Mediterraneo
Il Presidente Nazionale delle Città dell’Olio Michele Sonnessa è il Vice Presidente Vicario di Re.Co.Med, la Rete delle Città dell'Olio del Mediterraneo. Ad eleggerlo è stata l’Assemblea annuale che si è svolta a Kalamata in Grecia e che è stata anche l’occasione per lanciare il Primo Forum Oleoturismo Mediterraneo, l’attesissimo meeting euromediterraneo sull'olivicoltura e l'oleoturismo che si terrà in Italia.
"La cooperazione dei Paesi del Mediterraneo sul tema della valorizzazione della cultura olivicola deve essere sempre più forte e concreta in quanto è un Patrimonio del Mediterraneo che dobbiamo difendere e promuovere esaltandone le origini storiche ed identitarie – ha dichiarato Sonnessa – siamo pronti a realizzare il Primo Forum Oleoturismo Mediterraneo in Italia e stiamo lavorando per poterlo ospitare in Basilicata. Sarà l’occasione per fare il punto della situazione e proporre nuove iniziative volte ad accrescere l'interesse dei consumatori del mondo sui valori ambientali, storici, salutistici, gastronomici e culturali di una coltura millenaria nella sua culla originaria: il Mediterraneo".
Nel Mediterraneo viene prodotto oltre il 90% della produzione mondiale di olio di oliva anche se secondo le stime più recenti ci sarà nella campagna 2022-23 un calo importante, in particolare riferito alla produzione in Unione Europea di circa -35%. Questo decremento porterebbe la produzione di olio di oliva comunitaria a scendere a 1,5 milioni di tonnellate (fonte: Copa-Cogeca). In tale scenario, i paesi più colpiti sono anche i due principali produttori comunitari di olio: Spagna e Italia. Più precisamente, la riduzione tendenziale attesa per il paese iberico è del -46%, una percentuale in linea con quella di Portogallo (-40%) e Francia (-44%). La produzione di olio d’oliva dell’Italia dovrebbe invece attestarsi intorno alle 300.000 tonnellate, ossia il 30% in meno rispetto all’anno scorso. In controtendenza è solo la Grecia (+29%), che però parte da livelli produttivi più bassi rispetto agli altri due paesi Ue affacciati sul Mediterraneo. Nei Paesi extra-UE brillano la Tunisia con 240mila tonnellate, il Marocco con 200mila tonnellate e l’Algeria con 98mila tonnellate, rispettivamente +71%, +25% e +39% rispetto alla campagna precedente (fonte: COI).
Nel corso dell’Assemblea c’è stato anche il passaggio di testimone tra Spagna e Grecia alla presidenza della Rete. Presidente per i prossimi due anni sarà, infatti, George Karabatos alla guida della Fondazione Strade Olio Messinia.
In Assemblea, è stato fatto anche il bilancio dell'ultimo anno ed è stato proposto l'ingresso del Portogallo attraverso l'Associazione Appidat. Appena eletto George Karabatos ha dichiarato di assumere l'incarico “con grande entusiasmo” e con l'obiettivo di “promuovere il lavoro della Rete con azioni concrete basate su nuovi progetti europei, nonché ampliare la rete con l'incorporazione di paesi come la Francia, la Libia e l'Egitto".
L'Assemblea è stata preceduta da un seminario sulla olivicoltura nella Regione di Messina con il saluto del Vice sindaco di Kalamata George Favas e ha anche approvato un progetto di oleoturismo nell'ambito dell'iniziativa europea ENI CBC Med e la nuova edizione del Concorso per il Miglior Olivo Monumentale del Mediterraneo.
Recomed oggi riunisce 12 Paesi del Mediterraneo (Italia, Spagna, Grecia, Slovenia, Croazia, Turchia, Montenegro, Portogallo Tunisia, Marocco, Libano, Croazia) ed è impegnata nella realizzazione di una maggiore cooperazione sul tema turismo dell'olio nel Mediterraneo ed iniziative legate alla promozione della cultura ed identità olivicola dei Paesi affacciati sul Mare Nostrum.
Al via l’attuazione del protocollo d’Intesa firmato a novembre
Città dell’Olio e Unione Nazionale delle Pro Loco insieme per la valorizzazione di olio EVO e dei territori di origine
Da Fiumicino parte la progettazione di iniziative congiunte regionali come la “Giornata nazionale Camminata tra gli Olivi” e la “Merenda nell’Oliveta”
Da Fiumicino parte la progettazione congiunta di azioni concrete che vedranno l’Unione Nazionale delle Pro Loco (Unpli Aps) e l'Associazione Nazionale Città dell'Olio impegnate nella valorizzazione del patrimonio storico, culturale e paesaggistico dei Comuni italiani, in un’ottica di sviluppo territoriale sostenibile e con particolare riferimento alla cultura e alla civiltà olivicola.
Con l’incontro che si è tenuto oggi a Villa Gugliemi, alla presenza del Presidente delle Città dell'Olio, Michele Sonnessa, e del Presidente Nazionale UNPLI, Antonino La Spina, è stato tracciato un percorso con cui si intende dare gambe al protocollo d’Intesa firmato a novembre, coinvolgendo direttamente i territori.
“Oggi grazie al coinvolgimento del Comitato Unpli Lazio e con il supporto dell’amministrazione e della Pro Loco di Fiumicino che ringrazio, siamo in grado di realizzare un sogno quello di unire le forze per sostenere ed amplificare alcune nostre iniziative di successo come la “Giornata nazionale Camminata tra gli Olivi” e la “Merenda nell’Oliveta” che grazie al coinvolgimento diretto delle Pro Loco saranno ancora più partecipate dalla cittadinanza e ricche di proposte culturali e artistiche. Ma non ci fermiamo qui, insieme vogliamo avviare programmi culturali mirati alla valorizzazione dei piccoli borghi attraverso conferenze, seminari, workshop e proposte turistiche dedicate all’olio EVO” ha sottolineato il Presidente delle Città dell’Olio Michele Sonnessa,
“Diamo concretezza al Protocollo siglato ad inizio novembre, con l’avvio di una serie di attività di promozione, su base regionale, delle eccellenze dei territori di origine dell’olio extra vergine di oliva. Alla presenza degli attori interessati, oggi abbiamo fatto il punto per individuare azioni congiunte al file di valorizzare non solo l’eccellenza rappresentata dall’olio extra vergine di oliva ma tutto il contesto: dalla cultura olivicola, alle località interessate e al patrimonio culturale in esse presenti” ha dichiarato il Presidente Nazionale UNPLI Antonino La Spina.
All’evento erano presenti anche il Direttore delle Città dell'Olio Antonio Balenzano, il Sindaco della Città di Fiumicino Esterino Montino, il Presidente UNPLI Lazio Claudio Narducci e il Vice Presidente Nazionale UNPLI Fernando Tomasello.
Venerdì 10 febbraio partone le lezioni online sulla valorizzazione e gestione dei sistemi locali
Nasce la Scuola di Formazione
“Città dell’Olio Master Camp”
per amministratori delle Città dell’Olio
Sono 33 gli amministratori delle Città dell’Olio che parteciperanno al primo corso a cura dell’Università degli Studi di Roma – Unitelma Sapienza.
Le Città dell’Olio presentano la Scuola di Formazione “Città dell’Olio Master Camp”. Un programma permanente di formazione rivolto agli amministratori delle Città dell’Olio che per questo anno prevede 3 corsualità realizzate in collaborazione con l’Università degli Studi di Roma – Unitelma Sapienza, Fondazione Evoo School e Center for Generative Communication dell’Università degli studi di Firenze.
“Siamo particolarmente orgogliosi del progetto “Città dell’Olio Master Camp” perché rappresenta il fiore all’occhiello delle nostre attività di formazione. Per i nostri soci è una grande occasione di crescita – ha dichiarato Michele SonnessaPresidente delle Città dell’Olio – in questi ultimi anni abbiamo puntato tanto sulla qualificazione delle competenze specifiche degli amministratori delle nostre Città dell’Olio per supportarli nella creazione di opportunità concrete per lo sviluppo dei territori, a partire dalla valorizzazione delle eccellenze agroalimentari come l’olio EVO. Crediamo che l’acquisizione di strumenti operativi sia utile a dare nuovo impulso a tante progettualità legate all’agricoltura sociale e all’oleoturismo”.
Il primo corso realizzato in collaborazione con l’Università̀ degli Studi di Roma Unitelma La Sapienza, prende il via venerdì 10 febbraio con l’obiettivo di trasmettere conoscenze e competenze per la valorizzazione e la gestione dei sistemi locali. Sono 33 gli amministratori delle Città dell’Olio che parteciperanno al percorso dedicato ai seguenti temi: strumenti e procedure dell’amministrazione pubblica; modelli e meccanismi di marketing territoriale; modelli di valorizzazione dei patrimoni culturali agro-alimentari e modelli di gestione dell’economia circolare, bioeconomia e finanza ambientale, che prevede 4 lezioni online per un totale di 12 ore e 18 ore di studio individuale.
Nei prossimi mesi, sarà attiva anche la seconda corsualità in programma nel 2023 realizzata grazie al Protocollo d’Intesa firmato con UNAPROL che prevede un percorso di formazione per assaggiatori in modalità mista on-line e in presenza a Roma dove si terranno le prove selettive.
Entro la fine dell’anno si terrà infine il corso a cura del Center for Generative Communication – Università degli studi di Firenze dedicato al tema dell’agricoltura sociale. In questa terza corsualità sono previste una serie di attività di ricerca e di comunicazione applicate alla sperimentazione di progetti di agricoltura sociale sulle olivete delle Città dell’Olio. Questo corso, realizzato in collaborazione con produttori e gestori di aziende agrituristiche, associazioni che si occupano del reinserimento di soggetti fragili, amministrazioni ed enti locali, rientra nel progetto Marchio Città dell’Olio ed è uno strumento per la costruzione e/o il rafforzamento delle Comunità dell’olio e per la comunicazione dei valori dell’olio alla cittadinanza.
Presentata l’anteprima di “Pizza Doc” il programma condotto da Tinto (Nicola Prudente) e Monica Caradonna in onda su Rai 2
L’Olio EVO delle Città dell’Olio diventa una star della TV
L’ingrediente principe della Dieta Mediterranea incontra uno dei piatti tra i più amati e consumati al mondo: la pizza, patrimonio Unesco e simbolo dell’Italia gastronomica nel mondo
L’Olio EVO delle Città dell’Olio diventa una star della TV. L’ingrediente principe della Dieta Mediterranea incontra uno dei piatti tra i più amati e consumati al mondo: la pizza.
L’Associazione nazionale Città dell’Olio attraverso “Pizza Doc” – il programma condotto da Tinto (Nicola Prudente) conduttore di “Decanter” e di “Camper” e la giornalista enogastronomica Monica Caradonna in onda dall’8 aprile per 12 appuntamenti su Rai 2 ogni sabato dalle 11.15 alle 12.00 – realizza il primo esperimento di comunicazione enogastronomica in cui l’olio extra vergine di oliva italiano è l’assoluto protagonista. Il format, prodotto da RG Factory,è la vetrina ideale per esaltarne la biodiversità, i luoghi ed i territori di origine - ovvero le Città dell’Olio da cui nasce - ed il legame con il cibo, e in particolare con la pizza, patrimonio Unesco e simbolo dell’Italia gastronomica nel mondo.
L’intento è quello di promuovere attraverso la divulgazione televisiva la conoscenza delle oltre 500 cultivar italiane, uno straordinario patrimonio di sapori e valori da salvaguardare e riscoprire che caratterizza la nostra identità culturale e ci rende unici al mondo. Ma anche di sensibilizzare gli spettatori sul tema dell’abbandono dei territori olivicoli, dando nuovo slancio all’oleoturismo.
Protagoniste delle 12 puntate in programma sono le Città dell’Olio: Rapolla (Pz), Andora (Sv), Usini, Uri e Ittiri (Ss), Termoli (Cb), Vieste (Fg), San Casciano Val di Pesa (Fi), Castellina in Chianti (Si), Greve in Chianti (Fi), Barberino Tavarnelle (Fi), Castelnuovo Berardenga (Si), Radda in Chianti (Si), Oliveto Citra (Sa); Ferrandina (Mt) e Corigliano Rossano (Cs). Un approfondimento speciale è dedicato alle attività della Camera di Commercio di Chieti-Pescara e alle iniziative di Fondazione Evo School – Unaprol-Coldiretti. La puntata conclusiva, invece, presenterà l’Associazione Nazionale Città dell’Olio e le attività che svolge da oltre 25 anni.
Oggi a Roma la presentazione presso la Sala Cavour del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste la presentazione dell’anteprima a cui hanno partecipato i conduttori, il Vicedirettore Day Time Rai Angelo Mellone e il Sen. Patrizio Giacomo La Pietra, Sottosegretario Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste.
“L'olio italiano è uno dei principali simboli dell'eccellenza agroalimentare italiana - ha dichiarato il Sottosegretario Patrizio Giacomo La Pietra - ed è un piacere ed un dovere per ognuno di noi celebrarlo, valorizzarlo e promuoverne l'uso, come si prefigge in maniera meritoria la trasmissione Pizza Doc, che già si preannuncia gustosa e per veri intenditori della buona tavola. L'olio prodotto in Italia non è solo un alimento eccezionale dal punto di vista gastronomico e salutare, ma è il nobile frutto delle centinaia di cultivar che caratterizzano il nostro territorio e rappresentano un autentico patrimonio per il Paese, sia dal punto di vista strettamente economico, sia in termini di valori culturali di cui sono custodi millenari. Dedicare una trasmissione tv alla pizza, all'olio extra vergine d'oliva, alla scoperta delle Città dell'Olio è un'iniziativa alla quale plaudo con convinzione perché va proprio nella direzione in cui si sta muovendo il ministero dell'Agricoltura e della Sovranità alimentare e di tutto il Governo Meloni, ossia valorizzare e contribuire alla conoscenza del nostro incommensurabile made in Italy agroalimentare”.
“Con questa iniziativa, abbiamo l’opportunità di far conoscere al grande pubblico le tante eccellenze olivicole italiane e far capire ai consumatori quanto è importante saper scegliere l’olio EVO da mettere in tavola – ha dichiarato Michele Sonnessa Presidente delle Città dell’Olio – dietro ogni olio EVO delle nostre Città protagonista di “Pizza Doc”, c’è una storia che vale la pena raccontare. Abbiamo aderito a questo progetto proprio perché crediamo che dia voce alle tante persone che ogni giorno lavorano duramente per consentire all’Italia di aver un primato assoluto che si esprime nelle oltre 500 cultivar che celebrano una varietà e biodiversità unica al mondo. Parlare di Olio EVO parlando anche di territori di origine poi vuol dire anche e soprattutto parlare di turismo dell’olio, cioè delle tante esperienze legate a questo straordinario prodotto che abbiamo il dovere di far conoscere ma anche dei tanti progetti innovativi di agricoltura sociale che ci rendono orgogliosi dei nostri produttori locali. A tutto questo dobbiamo dare un valore, investendo di più e meglio”.
“Sono orgoglioso di questa importante collaborazione. Mi sono impegnato tanto perché si arrivasse a questo matrimonio anche perché è proprio l’amore il sentimento che nutro verso le nostre cultivar. Mi viene da aggiungere finalmente! – ha dichiarato Tinto - Mi occupo da vent’anni di comunicazione enogastronomica in radio e tv e l’olio extravergine di oliva, i suoi territori ed i suoi protagonisti non hanno mai avuto un appuntamento fisso, sono sempre comparsi un po’ casualmente nelle varie scalette dei programmi. A “Pizza Doc” finalmente ci sarà un appuntamento fisso in ogni puntata. Faremo il possibile per poter divulgare la cultura dell’olivo e dell’olio di oliva di qualità attraverso uno dei piatti italiani più consumati ed apprezzati in tutto il mondo, la pizza!”.
“Dopo una intensa comunicazione sul vino l’Italia ha il dovere di recuperare una narrazione tecnica, scientifica, storica sull’olio che finalmente è considerato non più solo come un condimento come altri, ma ha assunto il ruolo di ingrediente essenziale nella cucina italiana – ha dichiarato Monica Caradonna - Io vengo da una Regione in cui sin da bambini impariamo ad amare l’olio extravergine d’oliva vivendo la bellezza e la meraviglia del grande patrimonio di ulivi secolari che disegnano la Puglia. È stato pertanto per me un onore e un piacere contribuire alla divulgazione corretta di uno degli elementi più importanti del paniere della dieta mediterranea. Con “Pizza Doc” faremo un incredibile viaggio dell’Italia dei piccoli e grandi produttori attraversando storie di uomini e donne e di territori che diventeranno finalmente protagonisti del sabato di RAI 2”.
La trasmissione mette al centro le persone, i luoghi, i paesaggi, le emozioni, i racconti delle comunità dove viene realizzato l’olio EVO. La pizza, tanto amata da bambini e adulti, diventa così un’opportunità di comunicazione preziosa per raccontare l’eccellenza e la varietà dei nostri oli extravergine di oliva ma soprattutto la cultura olivicola millenaria di cui siamo custodi e ambasciatori.
Saranno i maestri dell’arte bianca: Vincenzo Nese (Lombardia), Matteo Allemano (Piemonte), Luca Doro (Campania), Antonio Sciannamea (Veneto), Roberto Muscas (Toscana), Giuseppe Riontino (Puglia), Emmanuele Stellino (Sicilia), Luca Crivellenti (Veneto), Samuel Sini (Sardegna), Francesco Pellegrino (Puglia), Gazmir Sallaku (Lombardia), Alex Osoianu (Trentino Alto Adige), Carmelo Pistritto (Sicilia), Giuseppe Pinto (Lazio), Davide Manera (Piemonte), Giovanni Senese (Liguria), Carmine Fontana (Calabria) Luca Fusacchia (Lazio), Paolo Aurite (Sicilia), Daniele Vennari (Toscana), Antonio Aniello Fedullo (Campania), Ernesto Criscuolo (Veneto), Gianluca Graci (Sicilia) e Alessio Mattaccini (Lazio) a mettersi in gioco.
Ogni chef pizzaiolo dovrà ideare e creare un antipasto e una pizza con a disposizione tre ingredienti base svelati all’ultimo secondo. Durante la preparazione la giornalista enogastronomica Monica Caradonna, racconterà gli ingredienti scelti, facendoci scoprire i territori di origine attraverso aneddoti e curiosità, approfondendone gli aspetti organolettici, nutrizionali e storico-geografici e dando voce a produttori, allevatori e olivicoltori. Al termine della puntata, dopo vari mini doc sul territorio, ci sarà in studio il gran finale con assaggio di pizze ed antipasti ed il brindisi finale dedicato alle eccellenze italiane.
Questa prima stagione di “Pizza Doc” potrebbe essere un esperimento pilota. Se i dati auditel confermeranno il successo atteso, potranno essere tante altre le Città dell’Olio e tanti altri oli Evo italiani i protagonisti della nuova stagione del programma.
Iniziativa promossa dalle Città dell'Olio con il patrocinio del Ministero della Transizione Ecologica e la collaborazione di UNAPROL– Coldiretti e Associazione Italiana Turismo enogastromico
Concorso nazionale Turismo dell’Olio: ecco i finalisti
Sono 21 tra le 105 in gara, le esperienze finaliste selezionate dalla giuria di esperti presieduta dalla professoressa Roberta Garibaldi
Sono 21 le esperienze dell’olio finaliste della III edizione del Concorso nazionale Turismo dell’Olio, l’iniziativa promossa dalle Città dell’Olio con il patrocinio del Ministero della Transizione Ecologica e la collaborazione di UNAPROL– Coldiretti e Associazione Italiana Turismo enogastromico, che premia le migliori esperienze turistiche e best practices legate al mondo dell'extravergine.
Con 57 esperienze in gara la categoria più rappresentata è quella delle aziende olivicole/frantoi e cooperative olivicole. Quest’anno però risultano in crescita rispetto allo scorso anno le strutture ricettive (20) al terzo gradino del podio delle sei categorie in gara troviamo ristoranti/osterie/pizzerie. La giuria di esperti - presieduta dalla professoressa Roberta Garibaldi, autrice del Rapporto annuale sul Turismo Enogastronomico Italiano, e composta da Michele Sonnessa Presidente ANCO, Roberto Di Vincenzo Presidente ISNART, Giorgio Mencaroni Presidente CCIAA Umbria, Nicola Di Noia Direttore UNAPROL, Antonio La Spina Presidente UNPLI, Paolo Morbidoni Presidente Fed. Ita. Strade del Vino e dei Sapori, Filippo Falugiani Presidente AIRO, Angelo Radica Presidente Città del Vino, Nicola D’Auria Presidente MTV, Patrizio Mario Mergè Vicepresidente Dimore Storiche italiane – Sez. Lazio, Enrica Montanucci Presidente MAAVI, Alberto Grimelli Direttore Teatro Naturale, Fabiola Pulieri Giornalista enogastronomica, Carlotta Salvini Wine specialist, Gabriele Sabatino TASTEVO – Olio influencer e Rem Malloy Italy4Real- le ha selezionate tra le 105 candidate al premio finale.
“Il Concorso nazionale Turismo dell’Olio è l’unico in Italia a premiare le migliori esperienze di oleoturismo – ha commentato Michele Sonnessa, Presidente delle Città dell’Olio – per il terzo anno consecutivo abbiamo raccolto l’adesione di tanti operatori entusiasti e la qualità delle proposte che ci sono arrivate è sempre più alta, segno questo che sta crescendo la consapevolezza dal potenziale rappresentato da un un’offerta enogastronomica ed esperienziale sempre più organizzata e rispondente a standard elevati. La formazione rappresenta la chiave di volta dei nostri investimenti sul futuro del turismo dell’olio. Vogliamo fare in modo che amministratori e operatori del settore turistico abbiamo gli stessi strumenti di conoscenza dell’olio EVO per poter lavorare in modo sinergico alla valorizzazione di territorio e prodotto”
“Per la giuria che ho l’onore di presiedere scegliere i finalisti è sempre una sfida. Abbiamo selezionato le migliori esperienze in gara puntando su qualità e innovazione delle proposte – afferma Roberta Garibaldi, Presidente Associazione Italiana Turismo Enogastronomico e professoressa all’Università degli Studi di Bergamo, – i trend turistici ci confermano che cresce l’attenzione sul mondo dell’olio soprattutto se si lega la scoperta del prodotto alla scoperta dei luoghi di origine. Anche quest’anno abbiamo registrato l’adesione significativa di tanti frantoi e aziende olivicole, questo vuol dire che tra i piccoli produttori italiani di olio EVO si diffonde un senso di responsabilità rispetto al patrimonio di cui sono custodi e ambasciatori. Vogliamo trasformare la loro passione per l’olivo in racconto”.
I FINALISTI. Sono sette le esperienze finaliste della categoria “Aziende Olivicole/ Frantoi e Cooperative olivicole”: “Picnic in StarsBox tra gli ulivi storici maremmani” della Fattoria la Maliosa – Olis Società Agricola srl di Capalbio (GR); “Eventi Musicali in Frantoio” presentata dal Frantoio Manestrini di Nicoletta Manestrini di Soiano del Lago (BS); “Evoil Class. Diventa assaggiatore amatoriale” della Fattoria Petrini di Monte San Vito (AN); “Le ceramiche del frantoio Muraglia” della Società Agricola di Savino Muraglia & C. di Andria (BT); “Oleificio Corrias...Un'esperienza da vivere!” proposta da Oleificio Giovanni Matteo Corrias di Riola Sardo (OR); “Favola Tour” dell’Azienda Agricola Oliva di Solarino (SR) e “Come l'ulivo d'estate. Raccontare ai più piccoli” dell’Azienda agricola di Molfetta Pantaleo & c snc a Bisceglie (BT). Le finaliste nella categoria “Oleoteche” sono: “Evo tour col taccuino” di Oliocentrica di Latina (LT); “Degustazione sensoriale a lume di candela” dell’Azienda agricola “L'Evo di Eva “di Eva Collini di Torino e “Extra Virgin Olive Oil Personal Shopper Experience” del Frantoio Pruneti di San Polo In Chianti (FI). Due per la categoria “Musei dedicati all’olio”: “L'arte dell'olivicoltura lauretana” della Fondazione dei Musei Civici di Loreto Aprutino (PE) e “Evo tour” di Olivicoltori Sestresi s.c.a. di Sestri Levante (GE). Tre nella categoria “Ristoranti/Osterie/Pizzerie”: “Galà dell'olio” del ristorante “Il Patriarca” di Emanuele Natalizio & Co. di Bitonto (BA); “Oli de Sardenya i pa de l’alguer” del ristorante “Movida” del ristorante La Mar di Alghero (SS); “L'evoluzione delle consistenze dell'olio” del ristorante “Il Frantoio” di Assisi (PG). Tre nella categoria strutture ricettive: “Olivum Experience” di Palazzo di Varignana a Castel San Pietro Terme (BO); “Scopri insieme a noi il mondo dell’olio EVO” della Sociale Azienda agricola Beata Pierangelo - Agr. Le bolli di Radicondoli (SI) e “3 oli 3 sapori” dell’Azienda agricola Donatella Cinelli Colombini di Trequanda (SSI). Infine, tre nella categoria “Agenzie di Viaggio/Tour Operator/Altri Enti”: “Olio Abruzzo e gli antichi Vestini. Weekend relax presentata da Abruzzo Live Experience di Pescara (PE); “La Sabina "sconosciuta" ti sorprenderà, affascinerà” proposta da Risbee Viaggi di Cinzia Renzi di Montelibretti (RM) e “Trekk-Oil” dell’Associazione Sportiva Dilettantistica Il Valore di Montelongo (CB).
Dal 22 aprile al 31 maggio eventi all’aria aperta in 17 Regioni
Al via la terza edizione della Merenda nell’Oliveta
In 100 Città dell’Olio italiane a parlare sono gli olivi
L’iniziativa promossa dall’Associazione nazionale Città dell’Olio prevede: corsi di assaggio, laboratori didattici, incontri con olivicoltori, reading di poesie a tema olio, musica dal vivo all’ombra degli ulivi al tramonto. E per la prima volta sono gli olivi attraverso i loro olivicoltori a raccontarci la loro storia millenaria
L’olivo parlante. Si chiama così, l’iniziativa che renderà la terza edizione de “La Merenda nell’Oliveta” un'esperienza unica ed indimenticabile. Nelle 100 Città dell’Olio che hanno aderito all’iniziativa, saranno gli olivi attraverso la voce dei loro olivicoltori a raccontarci la loro storia millenaria.
Un modo originale per avvicinare al mondo dell’olivicoltura i partecipanti all’evento promosso dall’Associazione nazionale Città dell’Olio con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e delle Tutela del Territorio e del Mare e in collaborazione con LILT, attraverso lo storytelling appassionato ed emozionale dei custodi e testimoni di questa antica coltura. E tutto questo avviene mentre ci si gode la bellezza di una giornata di relax all’aria aperta immersi nel paesaggio olivicolo, seduti all'ombra degli olivi, avvolti dai colori caldi del tramonto. Un'occasione imperdibile per riscoprire la natura e il gusto della convivialità, lasciandosi incantare e cullare dalla magia e dalla bellezza dei parchi storici degli olivi e delle olivete e partecipando a corsi di assaggio, laboratori didattici, incontri con olivicoltori, reading di poesie a tema olio, concerti live all’ombra degli ulivi al tramonto.
“La Merenda nell'Oliveta è un evento sempre molto atteso. Il trend è in crescita: quest’anno le Città dell’Olio che hanno organizzato la Merenda sono molte di più e sono sempre più consapevoli della necessità di investire sull’oleoturismo - ha dichiarato Michele Sonnessa Presidente delle Città dell’Olio – i nostri borghi sono meta di un turismo di comunità. I visitatori sono in cerca di esperienze uniche legate al mondo dell’olio per questo abbiamo deciso di far parlare gli olivi secolari e millenari che sono il fiore all’occhiello del nostro patrimonio olivicolo, attraverso la voce delle persone che se ne prendono cura: gli olivicoltori. Così pensiamo di avvicinare le persone a questa straordinaria coltura che a causa dell’abbandono in alcune zone del Paese rischia di scomparire. Ci vuole tanto amore e tanta cura per conservare l’immenso patrimonio di cui disponiamo e noi abbiamo il dovere di valorizzare l’impegno dei nostri olivicoltori”.
Sono 17 le Regioni coinvolte: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria e Veneto. La Puglia è la regione più virtuosa con 16 Merende in programma. Segue la Toscana con 15, la Sardegna con 11 e il Lazio con 8. Si comincia sabato 22 aprile con la Merenda nell’Oliveta a Cetona (SI), Pesaro (PS) e Toffia (RI). Il 24 e 25 aprile invece sarà la volta di Sammichele di Bari (BA) e Castiglion Fiorentino (AR), mentre il 26 aprile toccherà a Vieste (FG).
Sabato 29 aprile dalle 11.10 alle 12.00 su Rai 2 e in diretta streaming su RaiPlay
L’Associazione nazionale Città dell’Olio si racconta a “Pizza Doc”
La quarta puntata del programma condotto da Tinto e da Monica Caradonna racconta più di 25 anni di attività della Rete che riunisce oltre 400 territori olivati italiani
Sarà l’Associazione nazionale Città dell’Olio la protagonista assoluta della quarta puntata di “Pizza Doc”, il programma condotto da Tinto e Monica Caradonna che andrà in onda sabato 29 aprile alle 11.10 su Rai 2 e in diretta streaming su RaiPlay. Per realizzare la puntata, la troupe della trasmissione ha incontrato Michele Sonnessa Presidente della Rete - nata a Larino nel 1994 - che riunisce oltre 400 territori olivati italiani (Comuni, Province, Camere di Commercio, GAL e Parchi). Nel suo intervento il Presidente Sonnessa si è raccontato in prima persona a partire da alcuni ricordi d’infanzia legati al mondo dell’olio per poi illustrare le numerose attività dell’associazione che guida, a partire dalle parole chiave che da oltre 25 anni, ne descrivono l’impegno quotidiano: identità, cultura e territorio.
Le Città dell’Olio sono, infatti, la realtà leader nella divulgazione della cultura dell’olivo e dell’olio extravergine di oliva di qualità attraverso la formazione degli operatori e i progetti di educazione alimentare rivolti alle scuole; nella tutela dell’ambiente ed il paesaggio olivicolo in un’ottica di sostenibilità e nella promozione dell’oleoturismo attraverso la valorizzazione dei tanti percorsi turistici esperienziali legati all’olio che è possibile vivere nelle Città dell’Olio e dell’agricoltura sociale con progetti innovativi rivolti soprattutto alle giovani generazioni. Attraverso le parole del Direttore Antonio Balenzano, invece, si è parlato anche del futuro dei tanti borghi italiani che vivono della coltivazione dell’ulivo e che hanno bisogno di nuove opportunità per mantenere viva la loro civiltà olivicola, dei luoghi e delle persone che con la loro passione, la loro dedizione e i loro saperi tengono in vita tradizioni che resistono da millenni. Un patrimonio che deve essere rivalutato, anche dal punto di vista economico.
“Il punto di forza della nostra olivicoltura è la “biodiversità”. In Italia abbiamo oltre 600 cultivar da cui nascono oli EVO di qualità e di eccellenza – ha dichiarato Michele Sonnessa - la nostra è una missione sociale che mira al mantenimento dell’ambiente originario con tutte le sue innumerevoli risorse e che punta a far conoscere il lavoro prezioso di tanti piccoli produttori che sono i veri ambasciatori del nostro olio nel mondo”. “Con questo importante progetto - conclude Sonnessa - l’Associazione nazionale Città dell’Olio realizza il primo esperimento di comunicazione enogastronomica in cui l’olio extra vergine di oliva italiano è l’assoluto protagonista. Il format, prodotto da Rg Factory, è la vetrina ideale per esaltare i luoghi ed i territori di origine dei nostri olio ed il loro legame con il cibo, in particolare con la pizza, patrimonio Unesco e simbolo dell’Italia gastronomica nel mondo”.
La prima tappa di questa puntata di “Pizza Doc” porterà gli spettatori in Lombardia con la bresaola della Valtellina, l’affettato magro e ipocalorico. Il viaggio proseguirà con le acciughe in salsa verde, simbolo della cucina piemontese per impararne la storia e la preparazione. Infine, ci si sposterà in Campania, dove un gruppo di produttori racconterà come si coltiva il limone e come questo frutto contribuisce a rendere celebre la costiera amalfitana. Il viaggio di Pizza Doc” si concluderà con la visita a Villa Parigini, la bellissima villa del XVIII secolo in provincia di Monteriggioni (SI) che oggi è la sede dell’Associazione Città dell’Olio.
Si sfideranno gli chef pizzaioli Daniele Vennari della Pizzeria “Fuoco Matto” e Paolo Aurite della Pizzeria “Pizzika”. Queste le ricette della quarta puntata: come antipasti sono previsti il cornetto fritto con salsa verde, confettura di peperoncino, crumble di pane e acciuga di Daniele Vennari e la fetta di pane con stracciatella, pomodoro al forno, acciuga e spuma di prezzemolo e finocchietto, mollica atturrata e olio all’aglio di Paolo Aurite. Come pizze invece saranno preparate “Costa d’Amalfi” di Daniele Vennari e il “Sole e mare” di Paolo Aurite.
Premiazione Concorso nazionale Turismo dell’Olio III ed.
56^ Assemblea nazionale Città dell’Olio
mercoledì 14 giugno alle ore 11.30
Sala Cavour – Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste
Roma – via XX Settembre 20
Interverranno: Prof.ssa Roberta GARIBALDI, Presidente Associazione italiana turismo enogastronomico Dott. Alessandro GALELLA, Assessore alle Politiche agricole, alimentari e forestali Regione Basilicata Sen. Patrizio Giacomo LA PIETRA, Sottosegretario Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste
Venerdì 23 e sabato 24 giugno la città lucana protagonista di grandi eventi dedicati al turismo dell’olio, promossi dall’Associazione Città dell’Olio e sostenuti fortemente dalle Regione Basilicata
Grande attesa per il grande evento “Il Turismo dell’Olio nel Mediterraneo” che prevede al suo interno il primo Meeting Internazionale ReCOMed e l’Assemblea nazionale delle Città dell’Olio, la rete che riunisce più di 450 Comuni, Enti e Parchi italiani a vocazione olivicola.
Matera diventa il palcoscenico dell’olivicoltura internazionale. Venerdì 23 giugno e sabato 24 giugno la città lucana ospiterà l’evento “Il Turismo dell’Olio nel Mediterraneo” all’interno del quale si svoglerà il primo Meeting Internazionale ReCOMed (la rete delle Città dell’Olio del Mediterraneo: Italia, Grecia, Spagna, Marocco, Tunisia, Slovenia, Croazia, Montenegro, Turchia e Portogallo) e l’Assemblea nazionale delle Città dell’Olio, la rete che riunisce più di 450 Comuni, Enti e Parchi italiani a vocazione olivicola.
Un evento prestigioso di respiro internazionale fortemente sostenuto dalla Regione Basilicata, a cui parteciperanno esperti da tutto il mondo per dare vita ad uno straordinario confronto tra i Paesi del Bacino del Mediterraneo sul turismo dell’olio. Nell’occasione, saranno presentate indagini di mercato e studi specifici sull'andamento di questo settore in espansione e alcune tra le migliori best practices dei Paesi presenti. Obiettivo del Meeting, è quello di individuare standard condivisibili sul turismo dell’olio per arrivare alla creazione di un vero e proprio “Club di prodotto EuroMediterraneo”. Inoltre, alla premiazione delle migliori esperienze di oleoturismo italiane, è dedicato l'evento finale del Concorso Nazionale Turismo dell'Olio organizzato dall’Associazione nazionale delle Città dell’Olio. Una iniziativa, giunta alla sua terza edizione, nata per promuovere le migliori esperienze oleoturistiche italiane che dal prossimo anno si trasformerà nel primo Premio Nazionale sul turismo dell’olio.
“Da lucano, sono orgoglioso che la mia Regione sia protagonista di un momento di condivisione e scambio così importante e che l’associazione Città dell’Olio che rappresento, ne sia il motore. La cooperazione tra i Paesi del Mediterraneo sul tema della valorizzazione della cultura olivicola deve essere sempre più forte e concreta in quanto l’olivicoltura rappresenta un Patrimonio del Mediterraneo che dobbiamo difendere e promuovere esaltandone le origini storiche ed identitarie - ha dichiarato Michele SonnessaPresidente delle Città dell’Olio - Questo appuntamento, molto atteso, anche dagli stakeholder del settore, attuerà nuove iniziative – come il Premio Turismo dell’Olio - volte ad accrescere l'interesse dei consumatori del mondo sui valori ambientali, storici, salutistici, gastronomici e culturali di una coltura millenaria nella sua culla originaria: il Mediterraneo”.
“Saluto con molto piacere questa iniziativa che ci vede entrare nel vivo delle azioni di valorizzazione della cultura dell’olio EVO, grazie alla sigla del protocollo di Intesa con l’Associazione Nazionale delle Città dell’Olio. Sarà un’occasione per promuovere la cucina ittica lucana, nell’ambito delle misure del Fondo Europeo per la Pesca (FEAMP) 2104-2020, assaporare ricette in cui il pesce della regione tra i due mari, Jonio e Tirreno, sarà protagonista insieme agli oli extravergine di qualità selezionati attraverso il Premio Regionale Olivarum. A dimostrazione del nostro impegno verso l’oleoturismo, stiamo predisponendo una mappatura delle attività legate all’oleoturismo in Basilicata per costruire una proposta regionale da promuovere con l’istituzione di un elenco ufficiale degli operatori che offrono servizi seguendo gli standard previsti nel DM del 26 gennaio 2021, per creare le strade dell’olio in Basilicata e fungere da collettore delle iniziative. Hanno già risposto 20 imprese e siamo sicuri di poter creare a breve una proposta ricca e articolata per viaggiatori che amano il turismo lento e vanno alla scoperta delle aree interne e dei luoghi di produzione delle eccellenze enogastronomiche.” Ha dichiarato l’assessore alle Politiche agricole, alimentari e forestali della Regione Basilicata Alessandro Galella.
L’OLEOTURISMO IN ITALIA - Il turismo dell’olio è ad una svolta vero l’autenticità. Ad evidenziarlo sono i dati del Rapporto 2023 sul turismo enogastronomico a cura della prof.ssa Roberta Garibaldi che indicano una crescita di interesse verso il rapporto con il produttore. I dati del Rapporto 2023 evidenziano che nel settore olio si evidenzia il maggiore gap tra l’interesse verso le esperienze e l’effettiva fruizione, segno della grande potenzialità ancora inespressa del settore. Si evidenzia una diversificazione delle esperienze piu gradite in base all’età: per gli over 55 prevale l’interesse per le esperienze più tradizionali tra quelle proposte dalle aziende del settore olivicolo. Tra i giovani tende ad aumentare l'interesse verso altri tipi di esperienze non prettamente turistiche, che escono dalla logica del “mordi e fuggi” e consentono, invece, di far emergere il vero legame tra l'olio e il suo territorio.
Come principale motivazione che induce il turista a visitare un oleificio si conferma l'acquisto del prodotto “a un prezzo interessante”, indicata dal 72% del campione. Aumenta al 70% la percentuale di coloro che sono attratti dalla possibilità di degustare l'olio in abbinamento ai prodotti e ai cibi del territorio: il food paring nelle aziende produttive si evidenzia come uno dei trend dell’anno.
Altre potenziali esperienze come la visita di un frantoio storico (indicata dal 68%), l'itinerario a piedi tra ulivi secolari (64%), la scoperta di un'oleoteca (61%) o di un museo dell'olio (51%) continuano ad essere particolarmente apprezzate da parte del pubblico italiano così come l'esperienza in un centro benessere o Spa con trattamenti a base di olio extra vergine, in questo caso con una predilezione da parte della clientela di sesso femminile (56% vs 46%).
La più evidente crescita, secondo i dati del Rapporto 2023, è il rapporto personale con il produttore: il 59% degli intervistati vorrebbe avere l'opportunità di incontrare e parlare con il proprietario dell'azienda, una percentuale superiore di dieci punti rispetto alla rilevazione del 2019. In evidenza anche il collegamento tra la produzione di olio e la storia della location collegata: il 66% del campione vorrebbe infatti poter visitare una dimora storica con un uliveto o un'orciaia, dato in piena linea con la tendenza della riscoperta degli antichi palazzi dove si pratica ancora oggi l'attività agricola.
Questi numeri evidenziano la trasformazione in atto da parte della domanda all'interno di un settore, quello dell'olio extra vergine, nel quale l'offerta turistica è in fase di sviluppo e di evoluzione. L'apertura alle visite è piuttosto recente, se confrontata con quella delle cantine, e molti visitatori non sono ancora a conoscenza del fatto che ci sia la possibilità di entrare in un oleificio per svolgere attività di diverso tipo e in simbiosi con la natura.
“Eppure le potenzialità di questo comparto – grazie alla sua storia secolare, al legame con il territorio e il paesaggio, alle proprietà benefiche del prodotto – appaiono ampiamente inespresse” – spiega Roberta Garibaldi - “Nel recente passato, le strutture impegnate nell'olivicoltura hanno rinnovato le formule di incoming, con attività differenziate: oggi organizzano corsi di degustazione focalizzati sul prodotto da singoli cultivar, creano le Spa dove l'olio extravergine di oliva diventa la base dei trattamenti, coinvolgono il visitatore nella raccolta e nelle prime fasi di trasformazione dalle olive all'olio, fino ad arrivare alla vendita di piccoli lotti personalizzati per il cliente finale, dove in etichetta appare il suo nome e cognome oltre naturalmente ai riferimenti dell'azienda produttrice. La svolta appare interessante, ma quel che emerge dal Rapporto 2023 è la ricerca di autenticità, che si basa su un solido legame tra la produzione di olio extra vergine di oliva e la storia dell'azienda.”
IL PROGRAMMA. Venerdì 23 giugno a partire dalle 10.00, Casa cava ospiterà il Tavolo tecnico sull’Oleoturismo del Mediterraneo, il primo tavolo di confronto operativo sull’oleoturismo a cui parteciperanno esperti e rappresentanti istituzionali dei Paesi del Mediterraneo aderenti a ReCOMed, con l’obbiettivo di definire una road map per la creazione di standard condivisi in grado di qualificare l’offerta oleoturistica e realizzare un vero e proprio “Club di prodotto EuroMediterraneo”. Seguirà l’Assemblea ReCOMed e alle 15.00 l’apertura dei lavori del Meeting sull’Oleoturismo del Mediterraneo coordinato da Beatrice Volpe, giornalista RAI. Dopo i saluti istituzionali di Domenico Bennardi, Sindaco Comune di Matera, Piero Marrese, Presidente Provincia di Matera e Antonino La Spina, Presidente Unpli – Unione nazionale proloco italiane e Georgios Karampatos, Presidente ReCOMed Rete Città dell’Olio del Mediterraneo, sono previsti gli interventi di Michele Sonnessa Presidente Associazione nazionale Città dell’Olio sul tema “Oleoturismo e Città dell’Olio, per uno sviluppo sostenibile dei territori”, Paolo Bulleri Dirigente Istituto Nazionale Ricerche Turistiche su “I“turismi” dell’olio: un’indagine Città dell’Olio – ISNART e Emilia Piemontese Dirigente Direzione Generale per le politiche agricole, alimentari e forestali che parlerà del turismo dell’olio in Basilicata. Spazio poi alla relazione della prof.ssa Roberta Garibaldi Presidente Associazione Italiana Turismo Enogastronomico, dal titolo: “Le sinergie per un oleoturismo del Mediterraneo in un vademecum condiviso”. Seguiranno gli interventi dei rappresentati dei Paesi ospiti sulle esperienze oleoturistiche nel Mediterraneo. Per la Croazia, interverrà Denis Ivošević Direttore Tourism Board Istria, per la Grecia, Griva Aikaterini Docente di analisi agrituristica Facoltà di Agricoltura di Atene, per il Marocco Noureddine Ouazzani Direttore Agropole Olivier Meknès, per il Montenegro Vesna Đukić, Direttrice Associazione Olivicoltori Boka, per il Portogallo Francisco Ataíde Pavão Esperto Olivicoltura, per la Slovenia Dorjan Gorela Esperto in marketing turismo enogastronomico Capodistria, per la Spagna Lola Amo Camino Presidente AEMO Associazione spagnola Municipi Olivo e Julo Vena Oya Professore associato Marketing turistico Università di Jaen-Andalusia, per la Tunisia Naziha Grati Kammoun Professore associato Facoltà di Scienze di Sfax -- Iresa Tunisia, per la Turchia Mücahit Taha Özkaya Docente Facoltà di Agraria Università di Ankara. Le conclusioni sono affidate ad Alessandro Galella, Assessore Politiche agricole, alimentari e forestali. È atteso anche il Ministro dell’Agricoltura, Sovranità Alimentare e delle Foreste On. Francesco Lollobrigida.
Sabato 24 giugno, invece, presso il Basilicata Open Space in Piazza Vittorio Veneto si terrà la cerimonia di premiazione del Concorso nazionale Turismo dell’Olio 2022/2023. Presenterà l’evento la giornalista enogastronomica e conduttrice TV Fabiola Pulieri. Sono previsti i saluti istituzionali di Michele Sonnessa Presidente Associazione nazionale Città dell’Olio, Antonio Nicoletti Direttore generale APT Basilicata e Vito Bardi Presidente Regione Basilicata e Roberta Garibaldi Presidente della Giuria. Saranno presenti tutte le aziende finaliste del Concorso nelle sei categorie in gara. La due giorni che prevede anche una escursione alla scoperta delle bellezze della città, si concluderà con la 56° Assemblea ordinaria dei soci delle Città dell’Olio che avrà una parte aperta al pubblico alle 15.30con l’apertura dei lavori di Michele Sonnessa Presidente Associazione nazionale Città dell’Olio, i saluti istituzionali di Domenico Bennardi Sindaco Comune di Matera, Piero Marrese Presidente Provincia di Matera, Pasquale Di Matteo Coordinatore regionale Città dell’Olio Basilicata, Antonino La Spina Presidente Unpli Unione nazionale proloco italiane e Angelo Radica Presidente Associazione nazionale Città del Vino e a seguire la relazione del prof. Luca Toschi Direttore del Lab Center for Generative Communication - PIN Polo Universitario città di Prato - University of Florence con la relazione dal titolo “Dal Marchio territoriale Città dell’Olio alle Comunità dell’olio per il benessere e la sostenibilità”.
Venerdì 23 e sabato 24 giugno la città lucana protagonista di grandi eventi dedicati al turismo dell’olio, promossi dall’Associazione Città dell’Olio e sostenuti fortemente dalle Regione Basilicata
Grande attesa per il grande evento “Il Turismo dell’Olio nel Mediterraneo” che prevede al suo interno il Meeting Internazionale ReCOMed e l’Assemblea nazionale delle Città dell’Olio, la rete che riunisce più di 450 Comuni, Enti e Parchi italiani a vocazione olivicola.
Matera diventa il palcoscenico dell’olivicoltura internazionale. Venerdì 23 giugno e sabato 24 giugno la città lucana ospiterà l’evento “Il Turismo dell’Olio nel Mediterraneo” all’interno del quale si svoglerà il Meeting Internazionale ReCOMed (la rete delle Città dell’Olio del Mediterraneo: Italia, Grecia, Spagna, Marocco, Tunisia, Slovenia, Croazia, Montenegro, Turchia e Portogallo) e l’Assemblea nazionale delle Città dell’Olio, la rete che riunisce più di 450 Comuni, Enti e Parchi italiani a vocazione olivicola.
Un evento prestigioso di respiro internazionale fortemente sostenuto dalla Regione Basilicata, a cui parteciperanno esperti da tutto il mondo per dare vita ad uno straordinario confronto tra i Paesi del Bacino del Mediterraneo sul turismo dell’olio. Nell’occasione, saranno presentate indagini di mercato e studi specifici sull'andamento di questo settore in espansione e alcune tra le migliori best practices dei Paesi presenti. Obiettivo del Meeting, è quello di individuare standard condivisibili sul turismo dell’olio per arrivare alla creazione di un vero e proprio “Club di prodotto EuroMediterraneo”. Inoltre, alla premiazione delle migliori esperienze di oleoturismo italiane, è dedicato l'evento finale del Concorso Nazionale Turismo dell'Olio organizzato dall’Associazione nazionale delle Città dell’Olio. Una iniziativa, giunta alla sua terza edizione, nata per promuovere le migliori esperienze oleoturistiche italiane che dal prossimo anno si trasformerà nel primo Premio Nazionale sul turismo dell’olio.
“Da lucano, sono orgoglioso che la mia Regione sia protagonista di un momento di condivisione e scambio così importante e che l’associazione Città dell’Olio che rappresento, ne sia il motore. La cooperazione tra i Paesi del Mediterraneo sul tema della valorizzazione della cultura olivicola deve essere sempre più forte e concreta in quanto l’olivicoltura rappresenta un Patrimonio del Mediterraneo che dobbiamo difendere e promuovere esaltandone le origini storiche ed identitarie - ha dichiarato Michele SonnessaPresidente delle Città dell’Olio - Questo appuntamento, molto atteso, anche dagli stakeholder del settore, attuerà nuove iniziative – come il Premio Turismo dell’Olio - volte ad accrescere l'interesse dei consumatori del mondo sui valori ambientali, storici, salutistici, gastronomici e culturali di una coltura millenaria nella sua culla originaria: il Mediterraneo”.
“Saluto con molto piacere questa iniziativa che ci vede entrare nel vivo delle azioni di valorizzazione della cultura dell’olio EVO, grazie alla sigla del protocollo di Intesa con l’Associazione Nazionale delle Città dell’Olio. Sarà un’occasione per promuovere la cucina ittica lucana, nell’ambito delle misure del Fondo Europeo per la Pesca (FEAMP) 2104-2020, assaporare ricette in cui il pesce della regione tra i due mari, Jonio e Tirreno, sarà protagonista insieme agli oli extravergine di qualità selezionati attraverso il Premio Regionale Olivarum. A dimostrazione del nostro impegno verso l’oleoturismo, stiamo predisponendo una mappatura delle attività legate all’oleoturismo in Basilicata per costruire una proposta regionale da promuovere con l’istituzione di un elenco ufficiale degli operatori che offrono servizi seguendo gli standard previsti nel DM del 26 gennaio 2021, per creare le strade dell’olio in Basilicata e fungere da collettore delle iniziative. Hanno già risposto 20 imprese e siamo sicuri di poter creare a breve una proposta ricca e articolata per viaggiatori che amano il turismo lento e vanno alla scoperta delle aree interne e dei luoghi di produzione delle eccellenze enogastronomiche.” Ha dichiarato l’assessore alle Politiche agricole, alimentari e forestali della Regione Basilicata Alessandro Galella.
L’OLEOTURISMO IN ITALIA - Il turismo dell’olio è ad una svolta vero l’autenticità. Ad evidenziarlo sono i dati del Rapporto 2023 sul turismo enogastronomico a cura della prof.ssa Roberta Garibaldi che indicano una crescita di interesse verso il rapporto con il produttore. I dati del Rapporto 2023 evidenziano che nel settore olio si evidenzia il maggiore gap tra l’interesse verso le esperienze e l’effettiva fruizione, segno della grande potenzialità ancora inespressa del settore. Si evidenzia una diversificazione delle esperienze piu gradite in base all’età: per gli over 55 prevale l’interesse per le esperienze più tradizionali tra quelle proposte dalle aziende del settore olivicolo. Tra i giovani tende ad aumentare l'interesse verso altri tipi di esperienze non prettamente turistiche, che escono dalla logica del “mordi e fuggi” e consentono, invece, di far emergere il vero legame tra l'olio e il suo territorio.
Come principale motivazione che induce il turista a visitare un oleificio si conferma l'acquisto del prodotto “a un prezzo interessante”, indicata dal 72% del campione. Aumenta al 70% la percentuale di coloro che sono attratti dalla possibilità di degustare l'olio in abbinamento ai prodotti e ai cibi del territorio: il food paring nelle aziende produttive si evidenzia come uno dei trend dell’anno.
Altre potenziali esperienze come la visita di un frantoio storico (indicata dal 68%), l'itinerario a piedi tra ulivi secolari (64%), la scoperta di un'oleoteca (61%) o di un museo dell'olio (51%) continuano ad essere particolarmente apprezzate da parte del pubblico italiano così come l'esperienza in un centro benessere o Spa con trattamenti a base di olio extra vergine, in questo caso con una predilezione da parte della clientela di sesso femminile (56% vs 46%).
La più evidente crescita, secondo i dati del Rapporto 2023, è il rapporto personale con il produttore: il 59% degli intervistati vorrebbe avere l'opportunità di incontrare e parlare con il proprietario dell'azienda, una percentuale superiore di dieci punti rispetto alla rilevazione del 2019. In evidenza anche il collegamento tra la produzione di olio e la storia della location collegata: il 66% del campione vorrebbe infatti poter visitare una dimora storica con un uliveto o un'orciaia, dato in piena linea con la tendenza della riscoperta degli antichi palazzi dove si pratica ancora oggi l'attività agricola.
Questi numeri evidenziano la trasformazione in atto da parte della domanda all'interno di un settore, quello dell'olio extra vergine, nel quale l'offerta turistica è in fase di sviluppo e di evoluzione. L'apertura alle visite è piuttosto recente, se confrontata con quella delle cantine, e molti visitatori non sono ancora a conoscenza del fatto che ci sia la possibilità di entrare in un oleificio per svolgere attività di diverso tipo e in simbiosi con la natura.
“Eppure le potenzialità di questo comparto – grazie alla sua storia secolare, al legame con il territorio e il paesaggio, alle proprietà benefiche del prodotto – appaiono ampiamente inespresse” – spiega Roberta Garibaldi - “Nel recente passato, le strutture impegnate nell'olivicoltura hanno rinnovato le formule di incoming, con attività differenziate: oggi organizzano corsi di degustazione focalizzati sul prodotto da singoli cultivar, creano le Spa dove l'olio extravergine di oliva diventa la base dei trattamenti, coinvolgono il visitatore nella raccolta e nelle prime fasi di trasformazione dalle olive all'olio, fino ad arrivare alla vendita di piccoli lotti personalizzati per il cliente finale, dove in etichetta appare il suo nome e cognome oltre naturalmente ai riferimenti dell'azienda produttrice. La svolta appare interessante, ma quel che emerge dal Rapporto 2023 è la ricerca di autenticità, che si basa su un solido legame tra la produzione di olio extra vergine di oliva e la storia dell'azienda.”
IL PROGRAMMA. Venerdì 23 giugno a partire dalle 10.00, Casa cava ospiterà il Tavolo tecnico sull’Oleoturismo del Mediterraneo, il primo tavolo di confronto operativo sull’oleoturismo a cui parteciperanno esperti e rappresentanti istituzionali dei Paesi del Mediterraneo aderenti a ReCOMed, con l'obiettivo di definire una road map per la creazione di standard condivisi in grado di qualificare l’offerta oleoturistica e realizzare un vero e proprio “Club di prodotto EuroMediterraneo”. Seguirà l’Assemblea ReCOMed e alle 15.00 l’apertura dei lavori del Meeting sull’Oleoturismo del Mediterraneo coordinato da Beatrice Volpe, giornalista RAI. Dopo i saluti istituzionali di Domenico Bennardi, Sindaco Comune di Matera, Piero Marrese, Presidente Provincia di Matera e Antonino La Spina, Presidente Unpli – Unione nazionale proloco italiane e Georgios Karampatos, Presidente ReCOMed Rete Città dell’Olio del Mediterraneo, sono previsti gli interventi di Michele Sonnessa Presidente Associazione nazionale Città dell’Olio sul tema “Oleoturismo e Città dell’Olio, per uno sviluppo sostenibile dei territori”, Paolo Bulleri Dirigente Istituto Nazionale Ricerche Turistiche su “I“turismi” dell’olio: un’indagine Città dell’Olio – ISNART e Emilia Piemontese Dirigente Direzione Generale per le politiche agricole, alimentari e forestali che parlerà del turismo dell’olio in Basilicata. Spazio poi alla relazione della prof.ssa Roberta Garibaldi Presidente Associazione Italiana Turismo Enogastronomico, dal titolo: “Le sinergie per un oleoturismo del Mediterraneo in un vademecum condiviso”. Seguiranno gli interventi dei rappresentanti dei Paesi ospiti sulle esperienze oleoturistiche nel Mediterraneo. Per la Croazia, interverrà Denis Ivošević Direttore Tourism Board Istria, per la Grecia, Griva Aikaterini Docente di analisi agrituristica Facoltà di Agricoltura di Atene, per il Marocco Noureddine Ouazzani Direttore Agropole Olivier Meknès, per il Montenegro Vesna Đukić, Direttrice Associazione Olivicoltori Boka, per il Portogallo Francisco Ataíde Pavão Esperto Olivicoltura, per la Slovenia Dorjan Gorela Esperto in marketing turismo enogastronomico Capodistria, per la Spagna Lola Amo Camino Presidente AEMO Associazione spagnola Municipi Olivo e Julo Vena Oya Professore associato Marketing turistico Università di Jaen-Andalusia, per la Tunisia Naziha Grati Kammoun Professore associato Facoltà di Scienze di Sfax -- Iresa Tunisia, per la Turchia Mücahit Taha Özkaya Docente Facoltà di Agraria Università di Ankara. Le conclusioni sono affidate ad Alessandro Galella, Assessore Politiche agricole, alimentari e forestali. È atteso anche il Ministro dell’Agricoltura, Sovranità Alimentare e delle Foreste On. Francesco Lollobrigida.
Sabato 24 giugno, invece, presso il Basilicata Open Space in Piazza Vittorio Veneto si terrà la cerimonia di premiazione del Concorso nazionale Turismo dell’Olio 2022/2023. Presenterà l’evento la giornalista enogastronomica e conduttrice TV Fabiola Pulieri. Sono previsti i saluti istituzionali di Michele Sonnessa Presidente Associazione nazionale Città dell’Olio, Antonio Nicoletti Direttore generale APT Basilicata e Vito Bardi Presidente Regione Basilicata e Roberta Garibaldi Presidente della Giuria. Saranno presenti tutte le aziende finaliste del Concorso nelle sei categorie in gara. La due giorni che prevede anche una escursione alla scoperta delle bellezze della città, si concluderà con la 56° Assemblea ordinaria dei soci delle Città dell’Olio che avrà una parte aperta al pubblico alle 15.30con l’apertura dei lavori di Michele Sonnessa Presidente Associazione nazionale Città dell’Olio, i saluti istituzionali di Domenico Bennardi Sindaco Comune di Matera, Piero Marrese Presidente Provincia di Matera, Pasquale Di Matteo Coordinatore regionale Città dell’Olio Basilicata, Antonino La Spina Presidente Unpli Unione nazionale proloco italiane e Angelo Radica Presidente Associazione nazionale Città del Vino e a seguire la relazione del prof. Luca Toschi Direttore del Lab Center for Generative Communication - PIN Polo Universitario città di Prato - University of Florence con la relazione dal titolo “Dal Marchio territoriale Città dell’Olio alle Comunità dell’olio per il benessere e la sostenibilità”.