Michele Sonnessa: Olio e vino sotto attacco, inaccettabile tentativo di penalizzare la cultura alimentare italiana e del Mediterraneo”
“Nutri-score fa di nuovo parlare di sé e sempre in negativo, con un altro inqualificabile tentativo di penalizzare le eccellenze italiane. Quello che era accaduto con l’inaccettabile bocciatura dell’olio extravergine (a cui era stata attribuita la categoria “C” contraddistinta dal colore giallo che segnala l’allerta sul consumo del prodotto oliva) accade oggi al vino e alla birra per i quali Serge Hercberg propone la lettera F, il bollino nero. Siamo nella sfera del grottesco”.
Questo il commento a caldo del presidente delle Città dell’Olio Michele Sonnessa sulla vicenda su cui anche ilgoverno italiano, per bocca del sottosegretario alle Politiche agricole Gian Marco Centinaio, è intervenuto chiamando in causa direttamente il presidente Emmanuel Macron e chiedendogli di prendere una posizione netta. Durissime anche le parole del sen. Dario Stefano: “Da un sistema che boccia l'uso dell'olio extravergine di oliva come del parmigiano e che promuove al contempo la Coca Cola Zero non potevamo aspettarci altra proposta” ha detto il promotore della legge sull’oleoturismo che ha anche affermato che solleciterà il ministro Patuanelli a rispondere all’interrogazione su Nuttri-score presentata quasi un anno fa.
“Il sistema di etichettatura a “semaforo” messo a punto dai francesi è un attacco alla cultura alimentare italiana e del Mediterraneo – spiega Sonnessa - dobbiamo introdurre tutte le misure necessarie per salvaguardare la nostra identità culturale agroalimentare. Come Città dell’Olio con i nostri partner in RECOMED – la Rete delle Città dell’Olio del Mediterraneo – che coinvolge 11 Paesi del Mare Nostrum, siamo passati al contrattacco e abbiamo sottoscritto un documento chiaro e netto, in cui chiedevamo espressamente la classificazione “A” e la massima categoria nutritiva sia per l’olio extravergine di oliva che per l’olio d’ oliva, i cui benefici per la salute sono noti e ben documentati dalla ricerca scientifica. L’EFSA (Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare) ha già autorizzato l’inserimento nell’etichettatura di tre indicazioni salutistiche con riferimento alla riduzione del rischio di malattie cardiovascolari, la riduzione dello stress ossidativo e quale fonte di vitamina D. Nutri-score perseverando nella scelta di attribuire la classificazione “C” all’olio, fa disinformazione consapevole ai consumatori, e questo per noi, non è più tollerabile”.
FOOD POLICY ROMA, PRIMA SEDUTA DEL CONSIGLIO DEL CIBO E ADESIONE ALLE CITTÀ DELL’OLIO
Roma, 23 febbraio 2022 - In Campidoglio, nella sala della Protomoteca, la prima seduta del Consiglio del Cibo in attuazione della Delibera n. 38 del 27 aprile 2021 dell'Assemblea Capitolina per la Food Policy. L’evento si è svolto alla presenza del Sindaco Roberto Gualtieri, della Presidente dell'Assemblea Capitolina Svetlana Celli, della Vice Sindaco di Milano Anna Scavuzzo e dell’Assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei Rifiuti Sabrina Alfonsi. Un percorso nato dal basso grazie al Coordinamento per la Food Policy di Roma e alla collaborazione con la rete Fusilli-Urban Food Planning, che oggi prova a diventare una grande rete con il coinvolgimento di decine di attori, associazioni di categoria, sindacati, aziende agricole, grande e piccola distribuzione. “Un grande investimento politico sullo sviluppo agricolo e su una filiera del cibo di Roma, una visione della città sul lungo periodo volta alla sostenibilità, ai consumi a km zero, alla qualità del cibo e al principio di prossimità”, dichiara l’Assessora Alfonsi. “Mettiamo a sistema le tante esperienze sul tema della food policy e dello sviluppo agricolo per fare insieme un percorso partecipato, inclusivo, di confronto e progettualità condivise, per fare del consiglio del cibo un luogo di sintesi e accompagnare Roma nella transizione agroalimentare. Lo faremo attraverso dei tavoli di lavoro, su grandi temi che si intersecano tra loro: spreco alimentare, cultura enograstronomica, economia solidale, ristorazione scolastica e collettiva, per citarne alcuni”, continua l’Assessora Alfonsi. “Sono molta orgogliosa di annunciare che domani porteremo in Giunta la delibera di adesione all'Associazione Nazionale delle Città dell'Olio: sono convinta che il settore oleario può diventare un importante percorso di sviluppo per la nostra città”, conclude l’Assessora Alfonsi.
Durante la cerimonia di adesione all’Associazione Nazionale Città dell’Olio, il Presidente Nazionale Michele Sonnessa e il Coordinatore Regionale del Lazio Alfredo D’Antimi hanno consegnato al Sindaco Gualtieri e all’Assessora Alfonsi la bandiera di adesione all’Associazione e una bottiglia di olio igp di Roma Palatinum.
“L’ingresso della città di Roma - la capitale d’Italia - all’interno delle Città dell’Olio è un fatto storico che ci riempie di orgoglio e dà lustro alla nostra rete che da quasi 30 anni, unisce più di 400 territori italiani a vocazione olivicola, promuovendo la cultura dell’olio EVO attraverso la formazione e l’organizzazione di grandi eventi, la valorizzazione del paesaggio olivicolo mediante la lotta all’abbandono dei terreni agricoli, il turismo dell’olio con la promozione delle esperienze legate al mondo dell’extravergine, e l’agricoltura sociale incoraggiando l’adozione di buone pratiche, innovative e sostenibili. Ringrazio il sindaco Gualtieri e l’assessora Alfonsi che con questa adesione hanno dato un segnale concreto ai produttori locali che attraverso le attività delle Città dell’Olio avranno nuove opportunità di visibilità. Il coordinamento regionale nel raggiungimento di questo obiettivo ha avuto un ruolo strategico, faccio dunque i miei complimenti agli amministratori che ne fanno parte e al Coordinatore Alfredo D’Antimi che ha lavorato senza sosta al rafforzamento della rete, intensificando le progettualità su temi per noi strategici e permettendo al Lazio di raggiungere il traguardo dei 34 soci. Insieme, unendo le forze possiamo fare molto”. Michele Sonnessa Presidente delle Città dell’Olio.
Domenica 10 aprile in occasione della Santa Messa della Domenica delle Palme
Le Città dell’Olio donano 85mila ramoscelli di olivo per la pace in Ucraina
Oggi è iniziata a San Vittore nel Lazio è iniziata la raccolta dei ramoscelli a cui hanno partecipato tanti volontari
Ottantacinquemila ramoscelli di olivo provenienti dalle Città dell’Olio del Lazio saranno offerti ai 120.000 fedeli che domenica 10 aprile assisteranno alla Santa Messa della Domenica delle Palme, presieduta dal Santo Padre, in Piazza San Pietro a Roma.
L’omaggio delle Città dell’Olio – reso possibile grazie all’ormai consolidata collaborazione con il Vaticano – è un chiaro messaggio di speranza e di pace in un momento storico tragicamente segnato dalla guerra in Ucraina.
“L’olivo è simbolo di pace e noi ci auguriamo che in Ucraina, così come in ogni altra parte del mondo torni ad esserci concordia tra i popoli. La pace non è solo solidarietà o benevolenza, è un impegno concreto a rispettarsi, prendersi cura l’uno dell’altro, collaborare insieme per il bene comune. Gli Stati del mondo devono assumersi questo impegno concreto, mettendo da parte velleità di potere e interessi economici. Se non lo faranno, dovranno risponderne davanti all’umanità e alla Storia” ha dichiarato Michele Sonnessa, Presidente delle Città dell’Olio.
Oggi a San Vittore nel Lazio è cominciata la raccolta dei ramoscelli. In tantissimi volontari tra cui anche donne, bambini ed anziani hanno seguito tutte le fasi di potatura, raccolta e assemblaggio. Le operazioni sono state riprese dalle telecamere della Rai che le trasmetterà nella trasmissione “A sua Immagine” su Rai 1 alle 9.40, nella puntata dedicata alla Domenica delle Palme.
“Siamo particolarmente orgogliosi di questa rinnovata collaborazione con il Vaticano. Per le città dell’Olio del Lazio raccogliere il testimone di Puglia e Sardegna è un grande onore. Insieme al Presidente Michele Sonnessa, al direttore Antonio Balenzano e al Vice Presidente Vicario Marcello Bonechi, come amministratori delle 37 Città dell’Olio lazialisaremo ambasciatori delle nostre tradizioni e porteranno in piazza San Pietro e davanti al Santo Padre un pezzo di storia agricola del frosinate, augurandoci che questo possa servire a riportare la pace in Europa e nel mondo” ha commentato Alfredo D’Antimi, Coordinatore regionale delle Città dell’Olio del Lazio. “Abbiamo accolto la notizia del coinvolgimento del Comune di San Vittore nel Lazio in questa iniziativa con piacevole sorpresa ed è stata fonte di grande emozione: è un grande onore per la nostra comunità essere protagonisti di un momento così solenne anche perché arriva a pochi mesi di distanza dall’adesione del Comune di San Vittore della Lazio all’associazione Città dell’Olio che ci ha permesso di entrare a far parte di una grande squadra. Sappiamo che la pianta dell’ulivo assume un ruolo fondamentale durante il periodo Pasquale: i ramoscelli di ulivo Sanvittoresi approderanno in piazza San Pietro, grazie alle sapienti mani dei nostri concittadini, un pezzo di San Vittore del Lazio e della sua tradizione culturale” ha dichiarato Nadia Bucci sindaca di San Vittore.
In partenza per Roma gli 85mila ramoscelli di olivo raccolti dalle Città dell’Olio del Lazio
Maupal torna a dipingere Papa Francesco nei panni di uno street artist che dipinge la famosa Colomba della Pace di Picasso
La delegazione ufficiale delle Città dell’Olio, il cui simbolo – l’olivetta - è presente nell’opera dedicata alla pace del famoso street artist romano, consegnerà il dipinto al Santo Padre
in occasione della Santa Messa della Domenica delle Palme
Mauro Pallotta, in arte Maupal, torna a raccontare il suo Papa Francesco in una veste inedita, quella dello street artist, che esattamente come l’autore dell’opera, si sveglia di notte armato solo di pennello e colore blu per dipingere in una immaginaria Via della Pace, la famosissima “Colomba Blu” di Paolo Picasso che ha nel becco un ramoscello di olivo, messaggero di pace.
L’opera che contiene anche l’olivetta, simbolo delle Città dell’Olio, sarà consegnata dalla delegazione ufficiale dell’Associazione nazionale presieduta da Michele Sonnessa al Santo Padre, in occasione della Santa Messa della Domenica delle Palme. Un omaggio in più che sia aggiunge a quello delle 37 Città dell’Olio del Lazio che in questi giorni hanno partecipato ad una grande staffetta che ha raccolto 85mila ramoscelli di olivo che saranno donati ai fedeli presenti in Piazza San Pietro a Roma.
L’omaggio delle Città dell’Olio – reso possibile grazie all’ormai consolidata collaborazione con il Vaticano – è un messaggio di speranza e di pace in un momento storico tragicamente segnato dalla guerra in Ucraina.
“Viviamo in tempo di guerra e per questo abbiamo bisogno che torni presto la pace. Papa Franscesco è un costruttore di pace e ho voluto rappresentarlo nel gesto che più mi appartiene, quello di dipingere, sottolineando con questo, la sua empatia e la sua vicinanza agli ultimi e anche la sua umiltà di uomo semplice, della strada” ha dichiarato Maupal.
Maupal è noto ai più per la sua prima opera in strada, il Super Pope, nella quale il Pontefice è ritratto nei panni di un Superman molto umano con un po’ di pancia e gli occhiali da vista, ma sono sue sono anche le famose rappresentazioni della Regina Elisabetta e di Donald Trump.
“L’olivo è simbolo di pace e noi ci auguriamo che in Ucraina, così come in ogni altra parte del mondo torni ad esserci concordia tra i popoli. La pace non è solo solidarietà o benevolenza, è un impegno concreto a rispettarsi, prendersi cura l’uno dell’altro, collaborare insieme per il bene comune. Gli Stati del mondo devono assumersi questo impegno concreto, mettendo da parte velleità di potere e interessi economici. Se non lo faranno, dovranno risponderne davanti all’umanità e alla Storia” ha dichiarato Michele Sonnessa, Presidente delle Città dell’Olio.
“Siamo particolarmente orgogliosi di questa rinnovata collaborazione con il Vaticano. Per le città dell’Olio del Lazio raccogliere il testimone di Puglia e Sardegna è un grande onore. Insieme al Presidente Michele Sonnessa, al direttore Antonio Balenzano e al Vice Presidente Vicario Marcello Bonechi, come amministratori delle 37 Città dell’Olio lazialisaremo ambasciatori delle nostre tradizioni e porteranno in piazza San Pietro e davanti al Santo Padre un pezzo di storia agricola del Lazio, augurandoci che questo possa servire a riportare la pace in Europa e nel mondo” ha commentato Alfredo D’Antimi, Coordinatore regionale delle Città dell’Olio del Lazio.
Grande successo per l’iniziativa promossa dall’Associazione nazionale Città dell'Olio Concorso nazionale Turismo dell’Olio: i vincitori Otto vincitori (di cui due ex-aequo) nelle categorie in gara e tre menzioni speciali assegnati dalla giuria di esperti presieduta dalla prof. Roberta Garibaldi
Roma. 26 Aprile 2022 - Gran finale per la seconda edizione del Concorso nazionale Turismo dell’Olio, l’iniziativa promossa dall’Associazione nazionale Città dell'Olio con il sostegno di Bene Assicurazioni, la collaborazione di UNAPROL– Coldiretti, dell’Azienda Speciale della CCIAA di Roma Agro Camera e il patrocinio del Mipaaf e del Ministero della Transizione Ecologica. La cerimonia di premiazione che si è svolta oggi a Roma presso la Sala del Tempio di Adriano della Camera di Commercio condotta da Nicola Prudente (Tinto) di Rai Radio 2 e trasmessa attraverso i canali social dell’Associazione nazionale Città dell’Olio, ha tenuto con il fiato sospeso i 30 finalisti selezionati tra le 179 esperienze di turismo dell’olio in gara, decretando i vincitori assoluti nelle 6 categorie previste e assegnando 3 menzioni speciali.
La giuria di esperti presieduta dalla Prof.ssa Roberta Garibaldi ha scelto le esperienze che hanno soddisfatto gli alti standard di qualità introdotti quest’anno, mostrando creatività e innovazione. Tutte le esperienze premiate ora sono proposte di eccellenza delle Città dell’Olio. Nella categoria più affollata - con più del 50% delle proposte in gara - la categoria “Frantoi/Aziende olivicole” - ha trionfato l’Umbria con l’Azienda Agricola Passo della Palomba di Todi (PG) con l’esperienza “Slow Food Fundamental Knowledge of Extra Virgin Olive Oil” raccomandabile per chi ama sapere cosa c’è dietro l’olio extravergine di oliva: un percorso di conoscenza della storia, delle proprietà e delle caratteristiche, delle classificazioni e delle etichette con specifiche sessioni di assaggio. Nella categoria “Oleoteche” trionfa la Toscana con “Extra Gallery Cocktail Experience” del Frantoio Pruneti di Greve in Chianti (FI), la signature mix – oil – logy di Pruneti, riservata ai fan dell’aperitivo: una degustazione insolita a bicchierino dei tre Monocultivar Pruneti Leccino, Moraiolo e Frantoio nell’Olive Oil Spritz, il Blooily Mary, Oliveto e molti altri, accompagnati da stuzzichini e sottoli della collezione di specialità gourmet Pruneti fatti con l’olio. Il MOOM Museo dell'Olio di Oliva di Matera con l’esperienza “L'Olio nei Sassi di Matera: tecnologie, qualità e vita quotidiana in un frantoio ipogeo” si aggiudica il primo premio assoluto nella categoria “Musei dell’Olio”. Qui la visita inizia con la descrizione del quartiere, dei lavori di recupero dell’opificio e delle principali caratteristiche di un frantoio ipogeo e si fonde con il racconto della vita dei frantoiani e alla storia di Peppino Mitarotonda (artista Materano) e delle ceramiche create in esclusiva per il museo che raffigurano le differenti fasi di produzione dell’olio. Trionfano pari merito nella categoria “Ristoranti/Osterie” il Ristorante Al 588 di Bagno a Ripoli (FI) con l’esperienza “Al 588 Il Ristorante dell'Olio”, un percorso degustazione che dall’antipasto al dessert pone l’olio d’eccellenza come elemento principale, e il Ristorante Il Frantoio di Assisi (PG) con “L'olio e le sue consistenze”: una declinazione dell’olio extra vergine di oliva che, grazie alla tecnica dello chef Cantoni, gioca ad assumere nuove forme e nuove consistenze; un laboratorio di cucina sull’olio, sul suo utilizzo, sul suo diventare “ingrediente” e non semplice condimento. All’interno del ristorante è possibile visitare un orto sinergico con erbe spontanee e fiori eduli utilizzati per creare insieme all’olio extra vergine salutari condimenti. Nella categoria “Agriturismi/Dimore Storiche/B&B/Hotel” vince l’Emilia Romagna con Palazzo di Varignana e l’esperienza: “Olivum Experience: un percorso sensoriale dedicato all'olio unico di Palazzo di Varignana” che prevede un percorso tradizionale VARSANA SPA comprensivo di circuito di vasche e docce sensoriali, bio-sauna, sauna finlandese, bagno turco, cascata di ghiaccio, vasca sonora, percorso Kneipp, piscina con getti e lama d’acqua, sedute idromassaggio, area relax e tisaneria e degustazione di olio EVO in una location suggestiva per due persone con esperti sommelier. Compresa anche la cena per due persone con percorso degustativo a base dei loro Oli Extravergine d’Oliva e Olive Oil Treatment, il rituale in cui l’olio viene spennellato su tutto il corpo con movimenti lenti e rilassanti, a cui segue un massaggio con l’emulsione idratante all’ olio di oliva. Pari merito nella categoria “Tour operator/Agenzie di viaggio” ci sono l’Associazione Strada dell'olio DOP Umbria di Trevi (PG) con l’esperienza “Frantoi Aperti in Umbria”, che propone cinque weekend nel periodo della raccolta e molitura delle olive caratterizzati non solo da eventi tradizionali nelle piazze e da iniziative di assaggio dell’olio nuovo nei luoghi di produzione, ma da percorsi natura, attività performative e musicali, uso di nuovi linguaggi, in cui il coinvolgimento delle persone è essenziale, e la Soc. Coop. Serapia di Ostuni (BR) con l’esperienza “Ciclotrekking tra i verdi patriarchi di Puglia”, un ciclotrekking nel cuore della piana “olivetata” di Puglia, dove i grandi verdi patriarchi hanno fatto la storia di un popolo dedito alla terra e al mare. La giuria ha assegnato anche 3 Premi speciali: all’Oil Bar Caffè del Mercato di Livorno (LI) per l’esperienza “Street Olive Oil School & Frantoiani Coraggiosi” durante la quale Alessandro Camici fa scuola dell’olio all’interno del mercato “Street Olive Oil School” raccontando che i produttori selezionati sono giovani “Frantoiani Coraggiosi”, amanti e custodi della loro Terra, con la passione per la coltivazione dell’olivo; a Sa Mola di Escolca (SU) per l’esperienza “Sa Mola Glamping Experience” che prevede visita all’azienda, passeggiata tra gli ulivi centenari e degustazione dei diversi oli prodotti, oltre ad un corso propedeutico di degustazione di olio extravergine, si può fare una piacevolissima esperienza glamping dormendo tra gli ulivi in tenda o in una vintage roulotte. Assegnata la menzione anche all’Agriturismo Essentia Dimora Rurale di Larino (CB) con l’esperienza “Tour dell’olio: tra e-bike, assaggi e racconti”. Il percorso completo prevede l’accoglienza nelle camere tematizzate dell’agriturismo, e a quella dedicata all’uliveto di nonno Salvatore poi si continuare con pedalate sulle e-bike tra gli uliveti alla scoperta della varietà più diffusa nel territorio e cenette degustative di prodotti della casa abbinamenti ed assaggi di oli locali e racconti del tema trattato. "La seconda edizione del Concorso Turismo dell’Olio è ancora più ricca di esperienze legate all’olio EVO e tutte da vivere – ha dichiarato Michele Sonnessa, Presidente delle Città dell’Olio - grazie a Bene Assicurazioni che ha sempre creduto in questo progetto e congratulazioni ai vincitori ma anche ai numerosi partecipanti. Da quest’anno per qualificare al meglio le esperienze di oleoturismo abbiamo introdotto nuovi standard e poi grazie al contributo di UNAPROL realizzeremo un corso di formazione gratuito per le aziende che parteciperanno al Concorso”. “Esprimere una preferenza è sempre difficile. Per questo ringrazio gli esperti della giuria per la generosità e la competenza con cui hanno valutato le esperienze in gara. Abbiamo toccato con mano la passione di chi crede nel turismo dell’olio e si impegna quotidianamente a costruire best practices che diventano patrimonio di tutti – ha dichiarato la Prof.ssa Roberta Garibaldi, Presidente di Giuria – l’oleoturismo rappresenta il futuro del turismo enogastronomico. Abbiamo il dovere di premiare chi ha voglia di esserci, crescere e contare e quindi investire di più in formazione”.
Grande successo del programma educativo per le scuole promosso dalle Città dell’Olio
OLIO IN CATTEDRA 2021-2022: ecco i vincitori
Raddoppiato il numero dei partecipanti: 7516 alunni, 475 classi, 119 scuole di 103 Comuni
“Olio in Cattedra” premia Marche, Basilicata, Veneto e Lombardia. Il progetto educativo promosso dall’Associazione nazionale Città dell’Olio per promuovere la cultura dell’olio e del paesaggio olivicolo nelle scuole elementari e superiori ha assegnato a Falerone (FM),Rotondella (MT), Castelfranco Veneto (TV) e Chiari (BS) il primo premio del Concorso nelle rispettive categorie: BimbOil (scuole primarie) e BimbOil Junior (scuole secondarie di primo grado), MasterOil (Istituti Alberghieri) e AgriOil (Istituti Agrari).
Nonostante le difficoltà dovute alla pandemia, le scuole hanno partecipato con entusiasmo. Sono 7516, gli alunni e studenti che si sono messi in gioco (quasi il doppio rispetto alla precedente edizione) in 475 classi (rispetto alle 232 della precedente edizione) 119 scuole (contro le 67 delle precedenti edizioni) di 103 Comuni italiani (rispetto ai 61 della precedente edizione). Un bel segnale di attenzione al mondo dell’olio e alla sua cultura millenaria di cui le giovani generazioni sono custodi. La giuria composta da Marcello Bonechi Vicepresidente Vicario Associazione nazionale Città dell’Olio, Vita Mastroianni Insegnante Scuola primaria Istituto Comprensivo di Monteriggioni (SI), Natascia Maesi, giornalista e consulente di comunicazione, Caterina Pira Consulente educazione alimentare e Luigi Valentini, Presidente Rete nazionale Istituti Alberghieri ha assegnato i seguenti riconoscimenti: nella categoria BimbOil che aveva l’obiettivo di coinvolgere gli alunni nella conoscenza del prodotto olio attraverso la creazione di un fumetto ambientato nel proprio territorio con un’attenzione particolare al tema della sostenibilità, il primo premio assoluto è andato alla Classe VA della Scuola Primaria di Piane di Falerone, al secondo posto si è piazzata la Classe III del IC San Giovanni Bosco di Sestri Levante e al terzo la Classe III dell’Ist. Comp. Brisighella – Scuola primaria di Marzeno.
Nella categoria BimboOil Junior che prevedeva la realizzazione di un’intervista ad un personaggio del mondo olivicolo, il primo premio è stato assegnato alla Classe I Unica dell’I. C. I. Morra plesso Valsinni di Rotondella (MT). Vincitore assoluto di MasterOil, la competizione riservata agli Istituti Alberghieri che quest’anno aveva come obiettivo la valorizzazione dell’olio extravergine di oliva attraverso una breve campagna social in grado di raccontare la preparazione di una o più ricette utilizzando gli avanzi, ha trionfato la classe Classe 5Aep dell’IPSSEOA “G. Maffioli” di Castelfranco Veneto (TV). Infine, ha vinto nella categoria AgriOil per la quale i ragazzi dovevano realizzare un report/articolo mirato all’individuazione di una problematica legata all’olivicoltura del proprio territorio e alla sostenibilità ambientale, economica e sociale, proponendo delle soluzioni, la classe 5 A GAT dell’IIS Luigi Einaudi di Chiari (BS).
“Olio in Cattedra è un appuntamento molto atteso dalle scuole. Quest’anno, oltre ogni previsione, la partecipazione è raddoppiata, a dimostrazione del fatto che i cittadini del futuro vogliono prendersi cura del paesaggio olivicolo, conoscere le fasi della lavorazione dell’olio EVO e riscoprire il valore della convivialità e del rispetto della natura. Grazie ai ragazzi e alle ragazze che si sono messi in gioco, ci hanno dato una lezione di amore per la nostra terra che non dimenticheremo” ha dichiarato Michele Sonnessa Presidente delle Città dell’Olio.
Una proposta di rilancio e valorizzazione dell’oleoturismo
Presentato il Marchio Città dell’Olio
Da oggi le amministrazioni della grande Rete dei territori a vocazione olivicola potranno sottoscrivere la Carta degli impegni per la sostenibilità e benessere
Presentato il “Marchio Città dell’Olio”. L’assemblea nazionale della Rete degli oltre 400 Comuni ed Enti italiani a vocazione olivicola riunitasi oggi a Roma, ha dato il via libera alla Carta degli impegni per la sostenibilità e benessere.
Da oggi le amministrazioni socie dell’Associazione nazionale potranno sottoscriverla integralmente ottenendo la certificazione Marchio Città dell’Olio con la possibilità di poterlo declinare sul territorio concedendolo, in base a disciplinari specifici, agli operatori economici locali quali, aziende olivicole, frantoi, ristoranti, musei, oleoteche, agenzie di viaggio e tour operator che dimostrano di condividerne valori e principi ma che soprattutto sono impegnati a realizzare azioni concrete volte alla valorizzazione della cultura olivicola e del prodotto olio EVO nella suadimensione sociale, economica, ambientale, turistica e territoriale e in un’ottica di sostenibilità.
La creazione del Marchio Città dell’Olio ha alcune importanti finalità: aumentare il livello qualitativo dell’offerta produttiva e turistica olivicola degli operatori economici aderenti nei vari territori, in un’ottica sostenibile di salvaguardia del valore bio-culturale dell’olivicoltura; sostenere lo sviluppo di una imprenditoria locale impegnata a produrre beni e servizi legati alla cultura e civiltà olivicola, in armonia con le risorse del territorio salvaguardando gli specifici, unici, valori espressi dalla storia e dalle identità storiche locali; valorizzare le identità locali e le produzionitipiche locali legate alla produzione dell’olio extra-vergine di oliva, e la relativa offerta culturale, produttiva e turistica; contribuire alla valorizzazione della qualità del prodotto olivicolo italiano e delle cultivar locali con particolare riferimento alle produzioni a marchio D.O.P. e I.G.P., quali espressioni del territorio e delle sue comunità e promuovere lo sviluppo di un’offerta integrata tra olio evo, cultura e turismo.
“Per le Città dell’Olio si tratta di una grande opportunità di qualificazione il proprio territorio e la propria offerta oleoturistica. I tempi sono maturi per fare un salto in avanti e trasformare il turismo dell’olio in una esperienza di comunità che coinvolge non solo la filiera della produzione ma anche quella della ristorazione e dell’accoglienza. L’oleoturismo diventa così “turismo di comunità”, un’occasione per dare “valore” all’olio EVO e più redditività agli olivicoltori e promuovere i nostri territori ricchi di storia e di identità - ha dichiarato il Presidente delle Città dell’Olio Michele Sonnessa - Sostenibilità e cura del paesaggio, cooperazione tra gli stakeholder, comunicazione e promozione del prodotto e del territorio insieme, creatività e innovazione, sono i principi promossi dalla Carta. Dare gambe a questo progetto che ci rende molto orgogliosi, per noi significa supportare gli operatori in questo processo virtuoso prima di tutto attraverso la formazione e dare nuovo impulso all’oleoturismo e far conoscere ed apprezzare le nostre Città dell’Olio ai turisti e consumatori nazionali ed internazionali”.
potrebbero generare un fatturato di 30-40 di euro in più di produzione di extravergine. Ismea ha messo all’asta ben 386 terreni agricoli abbandonati in tutta Italia: oltre 10mila ettari che si trovano soprattutto tra Sicilia e Calabria. Di fronte a questa situazione sono necessari investimenti e piani di sviluppo che tengano conto del crescente interesse dei turisti per l’oleoturismo come dimostrano le tendenze registrate dal Rapporto annuale sul Turismo Enogastronomico Italiano 2022 curato dalla prof.ssa Roberta Garibaldi.
Le Camminate. Quest’anno sono 17 le Regioni coinvolte nella Camminata tra gli olivi. La Toscana e la Sardegna primeggiano con 20 città aderenti, seguono la Liguria (17) e Lazio e Veneto (14). Tante le proposte di itinerari da vivere in famiglia, in coppia o da soli alla scoperta dei paesaggi legati alla storia ed alla cultura millenaria dell’oro verde. Si va dalle passeggiate tra gli uliveti alle visite ai frantoi, dai tour in bike tra gli olivi come quello da Bassano del Grappa a Marostica in provincia di Vicenza e il tour esperienziale in ebike (bici assistite) fra borghi antichi della Valle del Farfa a Toffia (RI). Ovunque sono previsti corsi di assaggio e degustazioni con visite al patrimonio artistico e culturale delle Città dell’Olio come nel caso del complesso monumentale di San Giovanni in Venere a Fossacesia (CH), del percorso emozionale nel Convento Francescano “Scrigno di rituali e conoscenze” di Colobraro (MT) e dei poderosi resti della Tintoria ducale di Cerreto Sannita (BN). Di particolare interesse sono i percorsi alla scoperta dei paesaggi storici rurali iscritti nel Registro nazionale come quello previsto al Parco Storico di Venafro, ma di particolare pregio sono anche i percorsi nei parchi archeologici e tra i nuraghi e quelli sulle antiche mulattiere come quella a Ronco del Carro a Monte Isola (BS). Sono previste anche esperienze originali come la Camminata tra gli olivi delle mura di Siena e consigliate le visite agli ulivi millenari e centenari tra cui Collezione Mondiale degli Ulivi “Ole Mundi” di Lugnano in Teverina (TR). Da non perdere, le Camminate in cui sono previsti spettacoli e musica come a Minturno (LT) dove si esibiranno i gruppi folklorici di Minturno, con gli Sbandieratori e le Pacchiane (costume tipico minturnese). C’è anche la possibilità di mettersi alla prova con esperienze dirette nella raccolta e nella piantumazione in tante Città dell’olio oppure la scelta dell’olio sugli scaffali del supermercato che è la divertente iniziativa prevista a Lavagna (GE) per educare i consumatori. Tanti i percorsi naturalistici e i laboratori per bambini a Seneghe (OR) ad esempio, attraverso lo yoga si divertiranno ad imitare i movimenti di animali e le loro voci e andranno alla ricerca del cibo e costruiremo insieme la rete della vita, per approfondire i principi etici della permacultura: cura della terra, cura delle persone e condivisione delle risorse. Un’altra esperienza didattica da non perdere riguarda l’impianto di nuovi olivi nel “Parco urbano della biodiversità olivicola molisana” di Termoli (CB) alla scoperta delle 20 cultivar molisane presenti. Insomma, ce n’è per tutti i gusti, basta scegliere la propria camminata sul sito: www.cammintatragliolivi.it
Giornata nazionale della Camminata tra gli olivi 2022
#Abbracciaunolivo, flash mob in in 168 Città dell’Olio per sensibilizzare sulla riduzione di emissioni di gas serra (CO2) e sul tema degli oliveti abbandonati
Torna l’evento promosso dall’Associazione nazionale Città dell’Olio. Tantissimi itinerari alla scoperta degli ulivi millenari per sensibilizzare sulla salvaguardia dell’ambiente attraverso il ritorno all’olivicoltura tradizionale e all’agricoltura sociale
Domenica 30 ottobre in occasione della VI edizione della Giornata nazionale della Camminata tra gli olivi - promossa dall’Associazione Città dell’Olio con il patrocinio di Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, Ministero della Cultura e LILT - in 168 Città dell’Olio italiane si terrà il flash mob #Abbracciaunolivo per sensibilizzare la popolazione sulla salvaguardia dell’ambiente e il contrasto all’abbandono dei terreni olivicoli attraverso la riduzione di emissioni di gas serra (CO2) e il ritorno all’olivicoltura tradizionale e all’agricoltura sociale.
Da Nord a Sud migliaia di partecipanti alla Camminata tra gli olivi si terranno per mano e daranno vita a cerchi e girotondi umani intorno agli olivi siti nelle Città dell’Olio. Un abbraccio condiviso e collettivo che servirà a manifestare con un atto dal grande valore simbolico l’amore verso la pianta che più di ogni altra protegge l’ambiente e l’impegno dell’intera comunità nella conservazione del paesaggio olivicolo e nel recupero dei terreni agricoli abbandonati.
“Recenti studi condotti dal COI, il Consiglio Oleicolo Internazionale, hanno dimostrato che produrre olio EVO rispettando la biodiversità del territorio fa bene all’ambiente – ha dichiarato Michele Sonnessa Presidente delle Città dell’Olio - forse non tutti sanno che un ettaro di olivo cattura l’impronta di carbonio annuale di una persona e che con un litro di olio prodotto si catturano ben 10,65 kg di CO2 dall’atmosfera. Ciò significa che l’intera produzione mondiale di olio di oliva sarebbe in grado da sola di assorbire le emissioni di una città di oltre 7milioni di abitanti come Hong Kong. Per questa ragione quest’anno abbiamo deciso di dedicare le nostre Camminate tra gli olivi a due grandi temi: la crisi ambientale e l’abbandono olivicolo, sensibilizzando la popolazione e sollecitando il Governo sulla necessità di incentivare il ritorno all’olivicoltura tradizionale e sostenibile. Inoltre, riteniamo importante valorizzare l’agricoltura sociale attraverso nuovi bandi specifici per l’imprenditoria giovanile e femminile. In Italia, ci sono alcune eccellenze che fanno scuola e possono costituire un modello da imitare”
Le emergenze. Camminare tra gli olivi, dunque, per riaccendere i riflettori su due grandi emergenze: una nota e una dimenticata. La prima riguarda l’impatto che le emissioni di CO2 hanno sull’ambiente provocando cambiamenti climatici che producono effetti spesso devastanti. Secondo i ricercatori FAO se non verranno adottate strategie di riduzione, i gas serra aumenteranno del 30% entro il 2030. Tra queste strategie per migliorare la capacità di accumulo di carbonio nella biosfera con conseguente mitigazione del riscaldamento globale, ricorrere alla piantumazione e provvedere alla conservazione delle piante arboree – tra cui gli ulivi - che per il loro ciclo poliennale risultano più efficienti rispetto alle piante erbacee. La seconda è un’emergenza dimenticata: l’abbandono degli uliveti. In una sola generazione, l’Italia ha perso più di un terreno agricolo su quattro e ha visto la scomparsa del 28% delle sue campagne (dati Coldiretti). Solo in Toscana sono 4 milioni gli olivi abbandonati e trascurati dal cui recupero si potrebbero generare un fatturato di 30-40 di euro in più di produzione di extravergine. Ismea ha messo all’asta ben 386 terreni agricoli abbandonati in tutta Italia: oltre 10mila ettari che si trovano soprattutto tra Sicilia e Calabria. Di fronte a questa situazione sono necessari investimenti e piani di sviluppo che tengano conto del crescente interesse dei turisti per l’oleoturismo come dimostrano le tendenze registrate dal Rapporto annuale sul Turismo Enogastronomico Italiano 2022 curato dalla prof.ssa Roberta Garibaldi.
Le Camminate. Quest’anno sono 17 le Regioni coinvolte nella Camminata tra gli olivi. La Toscana e la Sardegna primeggiano con 20 città aderenti, seguono la Liguria (17) e Lazio e Veneto (14). Tante le proposte di itinerari da vivere in famiglia, in coppia o da soli alla scoperta dei paesaggi legati alla storia ed alla cultura millenaria dell’oro verde. Si va dalle passeggiate tra gli uliveti alle visite ai frantoi, dai tour in bike tra gli olivi come quello da Bassano del Grappa a Marostica in provincia di Vicenza e il tour esperienziale in ebike (bici assistite) fra borghi antichi della Valle del Farfa a Toffia (RI). Ovunque sono previsti corsi di assaggio e degustazioni con visite al patrimonio artistico e culturale delle Città dell’Olio come nel caso del complesso monumentale di San Giovanni in Venere a Fossacesia (CH), del percorso emozionale nel Convento Francescano “Scrigno di rituali e conoscenze” di Colobraro (MT) e dei poderosi resti della Tintoria ducale di Cerreto Sannita (BN). Di particolare interesse sono i percorsi alla scoperta dei paesaggi storici rurali iscritti nel Registro nazionale come quello previsto al Parco Storico di Venafro, ma di particolare pregio sono anche i percorsi nei parchi archeologici e tra i nuraghi e quelli sulle antiche mulattiere come quella a Ronco del Carro a Monte Isola (BS). Sono previste anche esperienze originali come la Camminata tra gli olivi delle mura di Siena e consigliate le visite agli ulivi millenari e centenari tra cui Collezione Mondiale degli Ulivi “Ole Mundi” di Lugnano in Teverina (TR). Da non perdere, le Camminate in cui sono previsti spettacoli e musica come a Minturno (LT) dove si esibiranno i gruppi folklorici di Minturno, con gli Sbandieratori e le Pacchiane (costume tipico minturnese). C’è anche la possibilità di mettersi alla prova con esperienze dirette nella raccolta e nella piantumazione in tante Città dell’olio oppure la scelta dell’olio sugli scaffali del supermercato che è la divertente iniziativa prevista a Lavagna (GE) per educare i consumatori. Tanti i percorsi naturalistici e i laboratori per bambini a Seneghe (OR) ad esempio, attraverso lo yoga si divertiranno ad imitare i movimenti di animali e le loro voci e andranno alla ricerca del cibo e costruiremo insieme la rete della vita, per approfondire i principi etici della permacultura: cura della terra, cura delle persone e condivisione delle risorse. Un’altra esperienza didattica da non perdere riguarda l’impianto di nuovi olivi nel “Parco urbano della biodiversità olivicola molisana” di Termoli (CB) alla scoperta delle 20 cultivar molisane presenti. Insomma, ce n’è per tutti i gusti, basta scegliere la propria camminata sul sito: www.cammintatragliolivi.it
Una proposta per accrescere il valore economico, e non solo, dell’olivicoltura
Dal “Marchio Città dell’Olio” alle Comunità dell’Olio
Nei prossimi mesi nelle Città dell’Olio che hanno aderito alla Carta degli impegni per la sostenibilità e benessere, il Marchio sarà a disposizione degli operatori economici locali che daranno vita a reti territoriali per rilanciare l’olivicoltura
Il progetto “Marchio Città dell’Olio” prende forma e diventa realtà. Nel corso dell’assemblea nazionale delle Città dell’Olio della Rete, lo staff del prof. Luca Toschi Direttore del Center for Generative Communication (CfGC) del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università di Firenze, ha illustrato le fasi attuative del percorso che nei prossimi mesi, porterà le amministrazioni socie dell’Associazione nazionale a sottoscrivere la Carta degli impegni per la sostenibilità e benessere per ottenere la certificazione Marchio Città dell’Olio.
Non l’ennesimo bollino di qualità da esibire, ma uno strumento di marketing territoriale in grado di ridefinire il valore dell’olio e che, in base a disciplinari specifici, potrà essere concesso agli operatori economici locali quali, aziende olivicole, frantoi, ristoranti, musei, oleoteche, agenzie di viaggio e tour operator che daranno vita a vere e proprie Comunità dell’olio attive sui territori ed impegnate a realizzare azioni concrete volte alla valorizzazione della cultura olivicola in un’ottica di sostenibilità.
“Questo progetto ha l’ambizione di trasformare il prodotto olio EVO nell’indicatore di qualità certificata di uno stile di vita e costruire comunità di cittadini attive sui territori che trovino in ANCO e nel processo di ridefinizione dei valori dell’olio un’identità, una bandiera, un interlocutore per avviare/partecipare - nell’ottica di un rinnovato impegno in termini etici, sociali, culturali, imprenditoriali - a progetti che riconoscono l’olio e l’olivicoltura come settore strategico, in grado di generare valore (non solo economico) per i territori di riferimento” – ha dichiarato Michele Sonnessa Presidente delle Città dell’Olio.
La creazione del Marchio Città dell’Olio ha alcune importanti finalità: aumentare il livello qualitativo dell’offerta produttiva e turistica olivicola degli operatori economici aderenti nei vari territori, in un’ottica sostenibile di salvaguardia del valore bio-culturale dell’olivicoltura; sostenere lo sviluppo di una imprenditoria locale impegnata a produrre beni e servizi legati alla cultura e civiltà olivicola, in armonia con le risorse del territorio salvaguardando gli specifici, unici, valori espressi dalla storia e dalle identità storiche locali; valorizzare le identità locali e le produzionitipiche locali legate alla produzione dell’olio extra-vergine di oliva, e la relativa offerta culturale, produttiva e turistica; contribuire alla valorizzazione della qualità del prodotto olivicolo italiano e delle cultivar locali con particolare riferimento alle produzioni a marchio D.O.P. e I.G.P., quali espressioni del territorio e delle sue comunità e promuovere lo sviluppo di un’offerta integrata tra olio evo, cultura e turismo. Tra gli output del progetto è prevista anche la realizzazione di un atlante del Tour dell’Olio, un progetto editoriale dal titolo “il nuovo EVO dell’olivicoltura: olio e ulivete come matrici di sviluppo sociale” e la realizzazione di un evento nazionale sull’olivicoltura.