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Associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche AICIG
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Marco
Sez. Supporto Didattico
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AICIG PLAUDE AL MIPAAFT PER IL SOSTEGNO ALLA TRASMISSIONE TV “FRIGO”: “UNA IMPORTANTE AZIONE DI ALFABETIZZAZIONE ALIMENTARE” Al via su RAI DUE la quarta edizione del programma realizzato in collaborazione con il Ministero che punta alla promozione e valorizzazione di oltre 100 produzioni italiane DOP e IGP e condotta dalla storica voce di Radio Due Decanter Tinto (Nicola Prudente)
Una importante azione di alfabetizzazione alimentare, un viaggio tra oltre cento eccellenze gastronomiche Made in Italy: l’Associazione Italiana dei Consorzi Indicazioni Geografiche AICIG usa questi termini per definire la trasmissione “Frigo”, realizzata dalla testata giornalistica di Rai Due in collaborazione con il MIPAAFT - Ministero delle Politiche Agricole Alimentari, Forestali e del Turismo - e condotta dalla storica voce di Radio Due Decanter Tinto (Nicola Prudente).
Una trasmissione che, giunta alla quarta edizione, viene considerata come uno strumento di elevata efficacia nell’attività di divulgazione di conoscenza sulle IG del nostro Paese: “il nostro plauso – spiega il Presidente di AICIG Cesare Baldrighi - non va soltanto a chi materialmente e con grande professionalita e conoscenza lavora quotidianamente alla preparazione delle puntate di cui Tinto (Nicola Prudente) è protagonista Ciao come conduttore, ma anche alla Rai e al Ministero delle Politiche Agricole che ha sostenuto fin dall’inizio tale progetto e che ha risposto positivamente all’appello che questa associazione ha lanciato nello scorso mese di marzo affinché la convenzione venisse rinnovata per un nuovo ciclo di trasmissioni. Nel corso degli anni infatti, abbiamo avuto il piacere di osservare come tale progetto promuova in modo veramente innovativo i prodotti Dop e Igp del nostro Paese, ritenendo che una delle principali finalità del servizio pubblico televisivo sia proprio quella educativa, fatta valorizzando le piccole grandi eccellenze agroalimentari italiane fra le nuove generazioni e non solo. A beneficiarne in tal modo son anche quelle piccole realtà che non hanno la possibilità di fare passaggi pubblicitari in televisione a livello nazionale, ma anche quella fascia di consumatori più difficili da raggiungere e sensibilizzare verso queste tematiche”. La quarta edizione del programma prenderà il via il prossimo 26 ottobre e prevede un ciclo di 25 puntate durante le quali saranno presentati e raccontati oltre 100 prodotti DOP e IGP. A condurlo, sarà ancora una volta Tinto, ovvero Nicola Prudente anima e voce insieme a Federico Quaranta di “Decanter”, programma cult di Rai Radio2 dedicato al mondo dell’agricoltura e dell’enogastronomia, oltre che conduttore, in passato di numerose trasmissioni legate al mondo dell’agroalimentare.
La prima puntata in via del tutto eccezionale andrà in onda venerdì 26 alle 16.30 ed in replica il sabato alle 10.30 e la domenica alle 8.45 – un ospite vip, poi dal 27 ottobre ogni sabato alle ore 10,30 e la domenica in replica alle 8,45. Sarà raccontato con un format fresco e giovanile un “piatto della memoria” e quattro eccellenze italiane prese dalla “Dispensa delle Meraviglie” che custodisce i circa 110 prodotti dei Consorzi DOP e IGP italiani che fanno parte di una delle più importanti azioni di “alfabetizzazione alimentare” del Servizio Pubblico. Dai salumi ai formaggi, dalla frutta agli oli extravergine, ai legumi, ai pomodori, lo straordinario patrimonio enogastronomico italiano si racconta grazie a “Frigo” in un modo nuovo, dinamico e moderno, con approfondimenti sulle proprietà e sulle note storiche relative alle eccellenze italiane.
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25/10/2018, 19:28 |
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Marco
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LE AZIONI DEI CONSORZI DI TUTELA PER IL MADE IN ITALY: AICIG FA IL PUNTO SUGLI ACCORDI COMMERCIALI A PROTEZIONE DELLE DOP ASIAGO, GRANA PADANO, PARMIGIANO REGGIANO E PECORINO ROMANO
L’argomento trattato nella conferenza stampa nella sede dell’Associazione in Via XX Settembre
La protezione delle denominazioni DOP Asiago, Grana Padano, Parmigiano Reggiano e Pecorino Romano nel contesto degli accordi commerciali di libero scambio come garanzia dei consumatori e salvaguardia dei produttori: questo il tema affrontato ieri pomeriggio nella conferenza stampa organizzata da AICIG per fare il punto sulle azioni dei Consorzi di Tutela per il Made in Italy. Un incontro che ha visto quindi protagoniste quattro delle principali realtà consortili legate al settore caseario, oltre al Segretario Generale di AICIG Leo Bertozzi infatti vi hanno preso parte il Presidente del Consorzio dell’Asiago Fiorenzo Rigoni, il Direttore del Consorzio Parmigiano Reggiano Riccardo Deserti e il Responsabile del Consorzio del Pecorino Romano Giovanni Galistu. “Nel contesto dei mercati internazionali – ha spiegato il Segretario Generale di AICIG Leo Bertozzi - i Consorzi di tutela italiani riuniti in Aicig e nella rete internazionale Origin, fanno fronte comune sulla tutela delle denominazioni, in particolare nei confronti di chi, come il Consortium for Common Food Names USA, svolge continuamente azioni per "tutelare" i nomi generici. Un ossimoro che la dice lunga sulle finalità dei colleghi d'oltreoceano”
Le denominazioni dei prodotti italiani tradizionali sono infatti fra le più note nel panorama agroalimentare mondiale ed in quanto sinonimo di qualità, tradizione, cultura e gastronomia rappresentano un patrimonio che va promosso ed anche salvaguardato da tutti i tentativi di evocazioni, imitazioni o usurpazioni, che danneggiano sia i consumatori - perché non ottengono il prodotto che ricercano - sia i produttori, che debbono far fronte a forme di competizione sleale. A tal proposito, le azioni di monitoraggio sui mercati atte a tutelare le denominazioni d'origine, rappresentano uno degli aspetti più importanti che i Consorzi sono chiamati ad esercitare erga omnes. La sorveglianza e le relative azioni, anche di natura legale, a tutela delle denominazioni viene svolta sia nel territorio dell'Unione Europea - dove il quadro legale di riferimento è certo - sia sui mercati internazionali, soprattutto laddove le normative a tutela delle Indicazioni Geografiche sono quanto mai difformi e vaghe. Ciò avviene attraverso accordi commerciali di libero scambio dell'Unione Europea con i Paesi Terzi ed in tale contesto i Consorzi svolgono puntualmente azioni di tutela, seguendo attentamente le situazioni di mercato. A partire dal CETA col Canada - entrato provvisoriamente in vigore da un anno – e fino ad arrivare agli Accordi conclusi recentemente, come quello col Giappone, oppure in via di definizione come quello col Messico, o ancora quelli tuttora in discussione come il negoziato con i Paesi Mercosur. Nei suindicati contesti, sono stati effettuati interventi concreti che hanno permesso, attraverso la tutela della denominazioni, di creare situazioni favorevoli per i flussi commerciali, in modo da permettere agli operatori di lavorare in situazioni eque di concorrenzialità.
La conferenza stampa di ieri ha quindi rappresentato per le realtà consortili dei formaggi DOP Asiago, Grana Padano, Parmigiano Reggiano e Pecorino Romano, l’occasione per presentare gli specifici interventi da essi posti in essere nel corso dell’ultimo anno ed i rispettivi risultati, che hanno dimostrato di aver portato beneficio a tutto il sistema agroalimentare italiano. L’incontro si è concluso con una panoramica sulle caratteristiche organolettiche distintive dei quattro formaggi in questione, attraverso una degustazione sensoriale volta ad illustrare e far percepire le specificità che li distinguono dai prodotti similari. CHI E’ AICIG – L’Aicig - Associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche - è un’associazione senza scopo di lucro costituita tra i Consorzi di tutela riconosciuti dal Mipaaf ai sensi dell’art. 14 della Legge 21 dicembre 1999, n. 526. La maggioranza dei Consorzi di tutela italiani ha individuato nella formula associativa la chiave strategica competitiva per tutelare, valorizzare e promuovere all’unisono le rispettive indicazioni geografiche, espressioni del patrimonio agroalimentare del nostro Paese che rivelano le identità storico - culturali dei distretti di riferimento. AICIG viene istituita nel 2006 con l’obiettivo principale di supportare la politica delle Indicazioni Geografiche in sede nazionale, comunitaria e internazionale, nonché favorire lo sviluppo omogeneo del settore, promuovendo un costante confronto tra tutti i Consorzi Soci.
I NUMERI DI AICIG – Ad oggi AICIG rappresenta 64 realtà consortili relative a denominazioni agroalimentari (vini esclusi) italiane, rappresentative di circa il 95% delle produzioni italiane ad indicazione geografica. Ad essere maggiormente rappresentati sono i prodotti caseari (22 denominazioni), gli ortofrutticoli e cereali, freschi e trasformati (22 denominazioni), i prodotti a base di carne (11 denominazioni), gli olii (5 denominazioni), le carni fresche (2 denominazioni) e gli aceti balsamici (3 denominazioni).
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30/10/2018, 19:18 |
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Marco
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Made in Italy agroalimentare sul web: rinnovato accordo tra MIPAAFT, IICQRF, Consorzi di Tutela ed ***** È stato siglato oggi dal Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo il protocollo d’intesa tra ***** e l'Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi (ICQRF), l'Associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche (AICIG), la Confederazione Nazionale dei Consorzi volontari per la tutela delle denominazioni dei vini italiani (Federdoc), per la difesa del Made in Italy agroalimentare sul web.
L’accordo, della durata di due anni, ha come obiettivo quello di proteggere dalle contraffazioni sul sito web ***** le indicazioni geografiche italiane Dop e Igp, tutelare il made in Italy agroalimentare e vitivinicolo, e favorire la presenza nel mercato online dei prodotti italiani autentici e di qualità. L’intesa prevede anche una nuova collaborazione, tra Mipaaft, ICQRF ed *****, per garantire la protezione dei consumatori online anche sotto il profilo delle corrette informazioni in etichetta di tutti prodotti agroalimentari in vendita.
“Dobbiamo difendere la qualità dei nostri prodotti Made in Italy e fare il più possibile per contrastare l’italian sounding. Il rinnovo dell'intesa di oggi va proprio in questa direzione. In questi anni, l’accordo con ***** ha portato a ottimi risultati. Non bisogna abbassare la guardia. Insieme all’ICQRF, che si cura della tutela delle eccellenze italiane in giro per il mondo, stiamo lavorando con tutti, sotto ogni punto di vista, affinché i nostri prodotti di qualità vengano apprezzati così come sono e non ci siano contraffazioni”. – Ha dichiarato il Ministro delle Politiche Agricole alimentari, forestali e del turismo, sen. Gian Marco Centinaio. “In questa direzione va l’allargamento dell’intesa con ***** anche sul controllo delle etichette. I cittadini devono essere messi nella condizione di scegliere con la massima trasparenza ciò che mangiano, la provenienza del prodotto, le materie prime con cui il l'articolo è composto per poter acquistare consapevolmente e al sicuro da ogni tipo di frode".“Il rinnovo dell’accordo con Mipaaft, AICIG e Federdoc conferma l’impegno costante di ***** per la promozione del Made in Italy e rappresenta un’altra tappa importante nel percorso intrapreso per la tutela e promozione delle eccellenze italiane sulla nostra piattaforma”, spiega Andrea Moretti, Direttore Affari Legali di ***** in Italia. “In particolare, questo protocollo d’intesa non solo costituisce uno strumento prezioso per fare rete con istituzioni e consorzi - sottolinea Moretti – ma conferma il nostro impegno nella lotta alla contraffazione, da sempre uno dei temi chiave per *****”.
“AICIG - commenta il Presidente dell'Associazione Italiana dei Consorzi della Indicazioni Geografiche Cesare Baldrighi - esprime la massima soddisfazione per il rinnovo del Protocollo, siglato con l’intento di tutelare le Indicazioni Geografiche online attraverso la rimozione di annunci di vendita posti a violazione dei prodotti. Un accordo che condividiamo in ogni sua parte, compreso l’allargamento dell’Intesa al controllo sulle etichette introdotto in questo Protocollo e annunciato dal Ministro Centinaio. La nostra Associazione, in rappresentanza dei Consorzi plaude quindi al rinnovo e auspica di continuare con fattiva collaborazione di tutte le parti a tutelare in rete sia i prodotti evocati fraudolentemente, sia i consumatori che in questo modo avranno la garanzia di acquistare solo denominazioni originali”. "Il commercio elettronico è una realtà in continua crescita, caratterizzato dall'estrema rapidità nella formulazione degli ordini e nella consegna dei prodotti. È poi una pratica commerciale con una dimensione globale. Questo lascia prefigurare la necessità di intervenire con immediatezza per le attività di tutela dei prodotti DOP ed IGP", cosi il Presidente di Federdoc, Riccardo Ricci Curbastro. "La collaborazione fra il fornitore del servizio e-Bay, l'autorità nazionale di riferimento Mipaaf e le associazioni dei Consorzi dei prodotti DOP ed IGP, - conclude Ricci Curbastro - permette di intervenire prontamente ed in sinergia per assicurare la tutela dei consumatori e favorire la commercializzazione dei prodotti".
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14/11/2018, 18:59 |
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Marco
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AICIG DIVENTA ORIGIN ITALIA, SVOLTA STORICA NEL MONDO DEI CONSORZI DI TUTELA Baldrighi: “un momento di crescita per tutte le DOP e IGP, fondamentale essere sempre più uniti per aumentare la conoscenza del valore delle denominazioni”
Una svolta storica, per il mondo dei Consorzi di Tutela delle DOP e IGP italiane: l’Associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche AICIG - che fino ad oggi li ha rappresentati a livello nazionale e sovranazionale - cambia volto, per dar vita ad una nuova aggregazione che avrà come punti saldi il coinvolgimento tra i soci non più solo singole realtà consortili ma anche Associazioni dei Consorzi relativi a segmenti di prodotti a denominazione specifici. Su questi presupposti si sviluppa il progetto ORIGIN ITALIA, che nasce per allinearsi ancora di più alla prospettiva internazionale e per essere in rete con le Indicazioni Geografiche sotto lo stesso ombrello OriGIn Europa, alla cui nascita le realtà consortili italiane hanno incisivamente contribuito.
La presentazione ufficiale del nuovo organismo si è tenuta questa mattina al MiPAAFT con una conferenza stampa dal titolo “Da AICIG ad ORIGIN ITALIA, il significato di una svolta” – che si è tenuta a margine dell’Assemblea Straordinaria dei Soci - cui sono intervenuti, tra gli altri, il Primo Vicepresidente della Commissione agricoltura del Parlamento europeo, onorevole Paolo De Castro, il Capo Dipartimento DIQPAI Andrea Comacchio, Il Capo Dipartimento ICQRF Stefano Vaccari, il Presidente di AICIG Nicola Cesare Baldrighi, il Presidente di Afidop Domenico Raimondo, il Presidente di Isit Lorenzo Beretta ed il Direttore di OriGIn Massimo Vittori.
In sostanza, come spiega il Presidente di AICIG Cesare Baldrighi, “occorre essere sempre più uniti per aumentare la conoscenza del valore delle denominazioni e allo stesso tempo sensibilizzare i consumatori su temi di stretta attualità sulla tutela dei prodotti. I Consorzi di Tutela che gestiscono i prodotti DOP, IGP ed STG hanno a più riprese fatto capire di voler fare sistema. La svolta verso cui stiamo virando con la trasformazione da AICIG a ORIGIN ITALIA è rappresentata soprattutto dal fatto che anche le Associazioni dei Consorzi di Tutela per le varie categorie merceologiche,- con Afidop in primis per i formaggi DOP e Isit per i salumi sia DOP che IGP - hanno convenuto sulla necessità di dare origine ad una nuova realtà associativa, un nuovo punto di riferimento per aggregare gli organismi dei prodotti definiti nella politica di qualità UE con le Indicazioni Geografiche. Se oggi ci rendiamo protagonisti di questo importante cambiamento – ha aggiunto Baldrighi - è perché insieme crediamo di poter costruire un confronto sempre più incisivo con le istituzioni sia nazionali che sovranazionali”.
Tale operazione si contestualizza in un quadro di riferimento in continua evoluzione: il sistema delle DOP, IGP ed STG italiane, detiene il primato nella UE sia come numero di denominazioni, sia come valore e quantità prodotta . Assumendo il nome di ORIGIN ITALIA, si è inteso rendere evidente il fatto di essere parte del mondo che riunisce i produttori delle Indicazioni Geografiche non solo nell’Unione Europea ma in tutto il globo. Il Primo Vicepresidente della Commissione agricoltura del Parlamento europeo, onorevole Paolo De Castro ha affermato: "Legare le caratteristiche organolettiche dei prodotti e la loro origine geografica, costruendo a partire da questo filiere tutelate, è una grande conquista dell'Unione europea. Gli italiani, seguiti dagli altri produttori mediterranei, primeggiano nell'applicazione di questo concetto di qualità legato all'unicità, al gusto e al territorio. L’export agroalimentare Made in Italy ha concluso il 2017 con il record di 41 miliardi di euro con un aumento del 7% rispetto all'anno precedente e sono certo che la nuova aggregazione che oggi si costituisce non potrà che aumentare le possibilità di sviluppo dei consorzi, garantendo ai nostri prodotti una tutela se possibile, maggiore di quella ad oggi garantita". Al fine di comprendere meglio il passaggio da AICIG ad ORIGIN ITALIA, è utile sottolineare come i risultati ottenuti nel riconoscimento delle Indicazioni Geografiche a livello internazionale sia dovuto in maniera importante proprio alle azioni ed alla presenza dell’Italia nelle trattative che hanno condotto agli accordi internazionali sulla tutela di esse. Dalla Conferenza di Stresa del 1951 -primo accordo a tutela delle denominazioni di origine e tipiche dei formaggi che ha condotto nel 1954 alla prima legge nazionale e al riconoscimento dei Consorzi con attività di vigilanza su produzione e commercio – al Regolamento CEE 2081 e 2082 del 1992 che ha sancito il riconoscimento delle DOP, IGP ed STG a livello di Comunità Europea, allora composta da 12 Paesi. L'Italia ha avuto un ruolO di primo piano anche nel 2003 quando, con l’obiettivo di riunire i produttori delle IG anche di altri continenti, nasce di fatto la rete OriGIn, che nel 2018 ha poi trovato terreno fertile affinché si sviluppasse una omologa realtà anche a livello europeo prima ed italiano poi.
DICHIARAZIONI Dichiarazione Onorevole Filippo Gallinella, Presidente Commissione Agricoltura Camera dei Deputati “È un piacere essere presente oggi a questo importante momento che certifica l’attività di salvaguardia, tutela e certificazione del made in Italy agroalimentare nel mondo. Il passaggio da AICIG alla nuova denominazione dell’associazione Origin Italia, è testimone della volontà di rivolgere la tutela e informazione dei nostri prodotti in un contesto internazionale. Stiamo lavorando bene e per il futuro la chiave vincente sarà trasmettere anche il valore della sostenibilità dei nostri prodotti certificati”
Direttore di OriGin Europa Massimo Vittori “I Consorzi e le Associazioni di Consorzi italiani hanno giocato un ruolo importante nella creazione di oriGIn prima, e più recentemente di oriGIn Europa. Se nel 2003, anno di creazioni della rete mondiale oriGIn, i Consorzi facevano ancora fatica ad essere incisivi ai principali tavoli negoziali, oggi non c’è trattativa e dibattito internazionale dove le indicazioni geografiche non siano protagoniste, non solo a livello di tutela, ma anche in merito a temi come la sostenibilità, cruciali per il futuro della nostra società. Siamo quindi orgogliosi che AICIG e i suoi soci, protagonisti di questa evoluzione insieme ad oriGIn, abbiano deciso di continuare il percorso intrapreso ponendo l’accento sull’importanza di presentarsi alle istituzioni nazionali, regionali e mondiali con una “denominazione” comune. Siamo certi che questa decisione contribuirà a rafforzare l’unità e la forza del messaggio in favore delle indicazioni geografiche”. Presidente di Isit, Lorenzo Beretta “Oggi è una giornata importante per il sistema delle Indicazioni Geografiche, poiché segna un ulteriore passo per lo sviluppo di un ancor più coordinato e coeso comparto, che deve essere unito nell’affrontare le sfide che i mercati ci presentano ogni giorno e nel dare il proprio contributo e sostegno alle Istituzioni per lo sviluppo di una politica di qualità delle IG che le tuteli e le valorizzi in maniera sempre più incisiva. La nascita di Origin Italia – continua Beretta- rappresenta in particolare l’opportunità di avere un confronto sempre più puntuale, democratico e strutturato tra Consorzi, loro Associazioni e Istituzioni, senza mai dimenticare di ascoltare anche la voce delle aziende produttrici, che io rappresento e che - sul mercato italiano ed estero - lottano ogni giorno per affermare il nostro Made in Italy. Noi come ISIT continueremo a rappresentare i nostri Consorzi e le nostre aziende della salumeria tutelata, svolgendo iniziative specifiche di supporto, ma potremo ora - grazie all’accesso diretto in Origin Italia - svolgere un confronto davvero costruttivo sulle questioni trasversali del comparto delle IG. Auspichiamo in tempi brevi di presentare la nostra formale adesione”. Presidente Afidop Domenico Raimondo “Abbiamo vissuto un cambio di prospettiva verso il nostro futuro. La scelta di oggi è il consolidamento della nostra radice comune, rafforza la spinta a stare insieme, all’unità. Non è una strada facile, ma è obbligata dai tempi che viviamo, dagli obiettivi che perseguiamo, dal lavoro sinergico già avviato e che ora ribadiamo. Occorre un rinnovato senso di responsabilità per permettere all’intero comparto delle Dop e Igp di continuare senza intoppi nella direzione della crescita e dello sviluppo. Una crescita che deve avere come caposaldo i giovani. Le nostre denominazioni, così come i Consorzi, hanno bisogno di investire nella formazione dei ragazzi. Non si cresce – continua il Presidente Raimondo- senza una adeguata cultura e competenza delle nuove generazioni, senza la messa a punto di percorsi nuovi di specializzazione. Loro sono la nostra grande risorsa e scommessa. Bisogna guardare ai giovani con uno sguardo nuovo e una prospettiva condivisa. L’obiettivo comune è da un lato creare cultura intorno alle Dop e Igp e dall’altro avere manager, comunicatori, dirigenti che nel prossimo futuro proseguano il grande lavoro realizzato fino ad oggi, che ha portato le nostre eccellenze ad essere apprezzate in tutto il mondo, generando economia e orgoglio per l’Italia”.
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30/11/2018, 20:46 |
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EVITARE LA CRISI SI PUO’ SE TUTTI GLI ATTORI DELLA FILIERA RISPETTANO I PATTI
Il Presidente di AICIG – Origin Italia Cesare Baldrighi, ritiene che i piani produttivi nel settore lattiero caseario possano essere l’elemento di equilibrio tra domanda e offerta
I piani produttivi del settore lattiero caseario possono rappresentare l’elemento di equilibrio tra domanda ed offerta. A monte dell’attuale disequilibrio, di cui si stanno manifestando gli effetti proprio in questi giorni con la dura protesta degli allevatori sardi, vi è un dato da constatare: il 2017 è stato un anno record per i prezzi che hanno superato talvolta gli 8 euro al chilo; questo ha determinato un incremento produttivo di circa il 25% e contestualmente una contrazione del mercato del 44%. Alla luce di siffatte condizioni, risulta evidente che una caduta di tutto il mercato del Pecorino Romano DOP e quindi del latte ad esso destinato fosse inevitabile.
“I mercati sono sempre più difficili - afferma Cesare Baldrighi, Presidente di AICIG – Origin Italia - ma domanda e offerta possono essere gestite con proficua soddisfazione delle parti se gli attori di tutta la filiera, dagli allevatori, ai trasformatori, ai caseifici, al retail si rendono responsabili e accettano e rispettano i piani produttivi. Infatti - aggiunge Baldrighi - dobbiamo continuare a sviluppare lo strumento dei piani produttivi in modo ancora più organico in ogni Denominazione, anche del Pecorino Romano DOP, il cui Consorzio proprio in questi giorni è stato oggetto di considerazioni negative sul proprio operato del tutto ingiustificate”.
Da parte sua il Consorzio, nello svolgimento della sua attività pluriennale, dispone degli strumenti adatti a risolvere tale situazione, ovvero l’applicazione dei piani produttivi affinché tutti gli attori della filiera convergano e facciano ciascuno la propria parte.
“E’ il sistema delle DOP e delle IGP – ribadisce Baldrighi a seguito dei recenti attacchi da parte anche delle Istituzioni, di cui è stato oggetto il Consorzio del Pecorino Romano DOP - che può, senza alcun dubbio, portare valore al prodotto facendone conoscere al consumatore la qualità che sta dentro ognuno di essi. Ecco che il ruolo della promozione e della tutela di cui i Consorzi sono i portabandiera diventano elemento essenziale per sviluppare i mercati e tutelare consumatori e produttori”.
Per gestire stati di disequilibri tra offerta e domanda, occorre dunque che tutti gli attori della filiera rispettino i patti. “Del resto - continua il Presidente di AICIG – Origin Italia- siamo tutelati da leggi europee recanti le norme di applicazione di regolamenti per quanto riguarda le organizzazioni di produttori e loro associazioni, le organizzazioni interprofessionali, le relazioni contrattuali nel settore del latte e dei prodotti lattiero-caseari e i piani di regolazione dell’offerta dei formaggi a denominazione di origine protette o indicazione geografica”.
Dalla necessità di tutela e di promozione della conoscenza dei nostri prodotti DOP e IGP - che rappresentano oltre 15 miliardi di fatturato - si può ambire alla difesa del prodotto, coinvolgendo in modo ancora più efficace tutti gli attori della filiera con l’attivazione dei piani produttivi - salutati da tutti con favore - autentico strumento utile per calmierare il mercato e la produzione, soggetta a molteplici variabili tra cui anche il cambiamento climatico.
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13/02/2019, 15:51 |
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Marco
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ASSEMBLEA ORIGIN ITALIA
La nuova composizione del Parlamento Europeo uscita dalle urne potrebbe ridefinire gli equilibri politici ed economici dell’Unione soprattutto in tema PAC MINISTRO CENTINAIO: PUNTA SU UN TAVOLO INTERMINISTERIALE PER LA TUTELA DELLE DOP E IGP PRESIDENTE BALDRIGHI: NELLA NUOVA EUROPA UN RUOLO PIU’ FORTE PER LE IG. Tra i temi all’ordine del giorno dell’Assemblea di Origin Italia anche la Blockchain che “deve essere unica e condivisa a livello nazionale, con i Consorzi di tutela sempre più vicini a questa nuova frontiera dell'innovazione tecnologica” Un ruolo più forte e deciso per il nostro Paese nel dibattito comunitario sulla tutela, la PAC e l’etichettatura, affinché al settore delle IG - un patrimonio di 299 DOP, IGP, STG italiane, rappresentative di un valore alla produzione di 6,96 miliardi € (+3,3 %), che raggiunge i 14,7 miliardi al consumo e con un export di 3,5 miliardi di Euro, risultando al primo posto a livello UE - possa essere permesso di consolidare la crescita a vantaggio di tutto il sistema agricolo nazionale. Questo è l’auspicio che si leva dalla 13° Assemblea dei Soci di Origin Italia, tenutasi quest’oggi, 29 maggio, a Caserta – presso la sede del Consorzio della Mozzarella di Bufala Campana DOP - a cui ha preso parte altresì Gian Marco Centinaio, Ministro per le Politiche Agricole, Alimentari, Forestali e del Turismo. "Il nostro Paese può vantare uno straordinario patrimonio di prodotti agroalimentari - ha affermato il Ministro Gian Marco Centinaio. Le specialità Dop e Igp rappresentano uno strumento di tutela delle eccellenze italiane e delle produzioni realmente legate al territorio. Si tratta di due elementi chiave per lo sviluppo di un'economia locale che sia anche in grado di attrarre turismo. Occorre avere un'idea precisa di sviluppo del territorio in connessione con quelle che sono le sue tipicità. Dobbiamo perseguire questa direzione con ogni forza a nostra disposizione. Promuovere, innovare, tutelare. Unire i prodotti agroalimentari al turismo. Celebrare il made in Italy nel mondo per tenere testa ai nostri maggiori competitori europei”.
Un incontro, moderato da Mauro Rosati, Direttore Fondazione Qualivita, durante il quale - dopo i saluti di Domenico Raimondo, Presidente del Consorzio Mozzarella di Bufala Campana DOP e di Nicola Cesare Baldrighi, Presidente Origin Italia - sono stati trattati molti temi, da quello di attualità “DOP e IGP, turismo, territorio: patrimonio comune” all’incontro sulla normativa, vigilanza e food blockchain, all’importanza dell’organizzazione delle filiere fino all’opinione dei legislatori. “La tutela dei prodotti Dop e Igp è essenziale per diffondere una maggiore difesa dei nostri marchi di qualità da contraffazioni e imitazioni - ha continuato il Ministro Gian Marco Centinaio. A tal proposito il nostro Paese si è fatto capofila di una richiesta per un'etichettatura dei prodotti in cui la provenienza sia in grande evidenza. I Consorzi di tutela si stanno avvicinando sempre di più alle nuove frontiere dell'innovazione tecnologica. Sono dell'idea che la blockchain debba essere unica e condivisa a livello nazionale. Per questo- ha annunciato il Ministro - a breve ci sarà un tavolo interministeriale su questo tema che riguarda il futuro delle aziende italiane". Quella tenutasi oggi è un’Assemblea particolarmente importante perché è la prima da quando AICIG si è unita ad AFIDOP ed ISIT andando a costituire Origin Italia, aggregazione concreta del sistema dei Consorzi di tutela delle IndiUn appuntamento, quello di oggi a Caserta, che assume connotati ancora più significativi poiché arriva all’indomani di una tornata elettorale di rinnovo delle Istituzioni Comunitarie che potrebbe cambiare gli equilibri attuali e, soprattutto disegnare nuovi scenari di riferimento politici ed economici. Considerando la crescente rilevanza economica, sociale ed ambientale delle IG che rappresentano un modello di riferimento per le attività delle rispettive zone geografiche, diviene dunque fondamentale garantire il sostegno ai nuovi Parlamentari Europei, nella loro responsabilità di legislatori per rispondere ai bisogni delle società. “Dalla recente consultazione elettorale europea – ha premesso il Presidente di Origin Italia Nicola Cesare Baldrighi - è emerso un quadro di riferimento che potrebbe cambiare l’approccio dell’Unione a tematiche per noi particolarmente importanti, come la PAC. Guardiamo pertanto con particolare attenzione alla definizione dei nuovi organismi comunitari ma nel frattempo portiamo avanti le nostre battaglie in termini di tutela ed etichettatura. Il costante incremento del peso economico e reputazionale delle I.G. italiane – ha aggiunto - ci impegna oggi più che mai ad un costante adeguamento e miglioramento delle attività dei Consorzi italiani anche sul piano normativo; in particolare sulla fattiva rappresentanza di tutta la filiera, lo sviluppo dei Consorzi stessi e la food blockchain. Sempre più determinante sarà, nel prossimo futuro, il ruolo e l’autorevolezza degli organismi di certificazione, che potranno essere chiamati a garantire, oltre alle I.G. stesse, elementi quali la sostenibilità ambientale, il benessere animale, il rispetto sociale ed economico, elementi intimamente connessi alle nostre produzioni che hanno la necessità di essere messi in evidenza”. Tra i temi considerati di assoluta importanza dal Presidente di Origin Italia, anche l’impegno per la reale applicazione dell’intesa ministeriale affinché ci sia una chiara distinzione sugli scaffali dei prodotti DOP e IGP, con l’obbligo di indicarli sia in etichetta che sui menù, considerando il sempre maggior rilievo assunto dai consumi fuori casa. In tale contesto, emerge quanto l’interesse per le IG sia un fatto acquisito sotto diversi aspetti e soprattutto a livello internazionale. Non solo a livello politico e legale, prevedendo norme di tutela sempre più sicure, come dimostrano le sentenze della Corte europea di giustizia sulla evocazione delle denominazioni tutelate. Ma anche, e soprattutto, a livello economico. Infatti, sono 1427 le Indicazioni Geografiche diffuse in tutti i Paesi UE - ad esclusione di Estonia e Malta - e di queste 1427, oltre il 20% sono rappresentate da IG italiane, che coinvolgono filiere intere di produzione, partenti da quelle imprese che forniscono le materie prime, fino a quelle che le trasformano e commercializzano. Ciò è un parametro importante per valutare quanto impattante sia anche a livello occupazionale nel sistema Paese. Sui temi dibattuti nel corso dell’Assemblea sono altresì intervenuti i legislatori presenti, l’On. Paolo Russo, il Sen. Mino Taricco e l’On. Guglielmo Golinelli, rappresentanti della XVIII° legislatura della Repubblica Italiana. Sono intervenuti: Mario Emilio Cicchetti, Direttore Consorzio Prosciutto San Daniele DOP, Matthias Messner, Direttore Consorzio Speck Alto Adige IGP, Francesco Liantonio, Vicepresidente Federdoc, Giovanni Bastianelli, Direttore Enit, Luca Bianchi, Direttore Svimez, Raffaele Borriello, Direttore Generale Ismea, Riccardo Deserti, Direttore Consorzio Parmigiano Reggiano DOP, Federico Desimoni, Direttore Consorzio Aceto Balsamico di Modena IGP, Luigi Polizzi, Dirigente Mipaaft – PQAI IV, Stefano Vaccari, Capo Dipartimento ICQRF, Gen. B. Ciro Lungo, in rappresentanza Comando Carabinieri unità forestali, ambientali, agroalimentari – Cufaa, Lorenzo Beretta Presidente Isit e Assica, Raffaele Garofalo, Assolatte, Giovanni Guarnieri, Alleanze delle Cooperative Italiane -Agroalimentare.
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29/05/2019, 18:24 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
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Formazione: Laurea in Scienze agrarie
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l sistema italiano delle IG auspica negoziati e accordi bilaterali per scongiurare l’apertura di guerre commerciali ORIGIN ITALIA, AUDIZIONE A WASHINGTON CONTRO I DAZI USA ALLE INDICAZIONI GEOGRAFICHE
La proposta di ampliamento delle categorie tariffarie di prodotti da inserire nella lista dell’US Trade Representative sarà dibattuto il prossimo 5 agosto presso la US International Trade Commission Gli Stati Uniti alzano il muro dei dazi di importazione per i prodotti europei: carne, prodotti lattiero caseari, olive, frutta, pasta, caffè, alcolici ma anche fertilizzanti e metalli potranno infatti essere caricati di dazi di importazione aggiuntivi anche nella misura del 100%. Una brutta tegola per il sistema delle IG europee, ed italiane in particolare, che rappresentano la quota più importante nello scacchiere europeo e che, con tale determinazione, rischiano un pesante ridimensionamento con conseguenti ricadute a livello commerciale. Per difendere il patrimonio agroalimentare nazionale, potenzialmente interessato da tale provvedimento, il sistema italiano delle Indicazioni Geografiche sarà rappresentato il prossimo 5 agosto a Washington da American Origin Products Association, l'antenna di Origin negli USA, nell’audizione prevista presso la US International Trade Commission.
Nel frattempo, il mondo delle DOP e IGP italiane si prepara a gestire la questione ponendo l’attenzione sulla necessità – soprattutto dopo la nomina dei nuovi vertici delle Istituzioni UE – di un percorso di negoziato bilaterale e imbastire un tavolo di trattative per poter giungere ad un accordo che possa scongiurare l’apertura di guerre commerciali finalizzate solo al danneggiamento di produttori e consumatori
“La lista di ulteriori prodotti UE da sottoporre ad eventuali dazi aggiuntivi pari anche al 100% del loro valore per l'import negli USA – si è espresso il Presidente di Origin Italia Cesare Baldrighi - é un fatto molto preoccupante. Nella lunga lista di prodotti delle varie categorie merceologiche comprendenti prodotti alimentari, vini e bevande alcoliche, così come fertilizzanti e metalli, vi sono anche DOP ed IGP che rappresentano i prodotti della tradizione produttiva dei vari territori e dunque il riferimento per azioni di pressione commerciale. Non si capisce – continua Baldrighi - la ragione per cui, la disputa che vede contrapposte le due sponde dell'Atlantico per i sussidi all'industria aeronautica, debba colpire anche le Indicazioni Geografiche, determinando un danno anche per i consumatori statunitensi che richiedono le DOP ed IGP, in particolare quelle italiane.
La procedura per definire la lista di prodotti da sottoporre a dazio aggiuntivo all'import prevede, come anticipato, una pubblica audizione a Washington presso l'US Trade Representative ed in predetto contesto Origin, la rete internazionale delle Indicazioni Geografiche sarà presente, per affermare la specificità dei prodotti di qualità certificata. “Nello stesso tempo – ha sottolineato ancora Baldrighi - agiamo presso la nuova Commissione Europea affinché queste dispute commerciali non colpiscano prodotti che nulla hanno a che fare con pratiche di sostegno. La competitività delle Dop ed IGP é data dalle loro caratteristiche specificate nei disciplinari produttivi e dal patrimonio di tradizione e cultura dei territori da cui traggono origine. Solo attraverso degli accordi commerciali internazionali, così come avvenuto col Canada e col Giappone, si possono stabilire delle regole condivise per il libero scambio, che possono dare stabilità al mercato, dai produttori ai consumatori”.
Una decisione, quella che giunge dagli Stati Uniti, nata come conseguenza della disputa in sede WTO/OMC tra USA ed UE, inerente i sussidi ai costruttori aerei del Consorzio Airbus il quale avrebbe ricevuto 22 miliardi di dollari da UE, Germania, Francia, Regno Unito e Spagna, contravvenendo alle regole OMC/WTO. E che ha portato lo scorso 12 aprile a stilare una lista iniziale di prodotti UE – individuati nei codici Harmonized Tariff Schedule – importati, per un valore di 21 miliardi di dollari. Lista ulteriormente implementata lo scorso 1 luglio su sollecitazione dell’US Trade Representative, che ha proposto l’inserimento di ulteriori 89 categorie tariffarie di prodotti – per un valore di 4 miliardi di dollari - da sottoporre al suddetto dazio.
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05/07/2019, 18:03 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
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L’IMPORTANZA DELLA FORMAZIONE E DEL FARE RETE: CONCLUSI I SEMINARI DI ORIGIN ITALIA DEDICATI A GRANDI TEMI DI ATTUALITA’ Il ciclo 2019 si è articolato soprattutto sui temi dell’evocazione e sulla gestione dei disciplinari di produzione, ma anche social e strumenti di vigilanza online
Una operazione strategica, avente l’obiettivo di offrire spunti interessanti di riflessione per le realtà consortili ed associative facenti parte di OriGIn Italia: con queste caratteristiche si è definito il ciclo di seminari formativi organizzati da quest’ultima per l’annualità 2019. Sei incontri, ciascuno dedicato a tematiche di stretta attualità ed in particolare all’argomento evocazione, ma anche gestione dei disciplinari di produzione, utilizzo dei social ai fini comunicativi e strumenti di vigilanza online.
“Questo è stato il primo anno in cui abbiamo gestito questa attività come OriGIn Italia – ha commentato il Direttore Leo Bertozzi – e, per cercare di mantenere una continuità con l’eccellente lavoro svolto fino allo scorso anno da AICIG, abbiamo ritenuto imprescindibile rinnovare questa opportunità, importante esempio di quanto sia strategico fare rete tra realtà consortili. Un concetto, quello della coesione, che è stato a più riprese ribadito ed affrontato attraverso le varie testimonianze che hanno contraddistinto la didattica dei predetti seminari formativi – ha aggiunto Bertozzi – e che ha offerto al termine di ciascun incontro ampi spazi di riflessione e confronto, per migliorare e sviluppare un approccio sempre più collaborativo e funzionale alla tutela delle nostre Indicazioni Geografiche. La formula delle testimonianze dirette si è confermata un ottimo strumento per creare sinergie efficaci e rendere le best practices un modello di sviluppo per azioni di successo anche per realtà consortili affini”.
Piena soddisfazione dunque, per la partecipazione ma soprattutto – come già anticipato - per l’attualità dei temi trattati nel corso dei sei incontri svoltisi durante tutto l’anno presso la sede di Roma di OriGIn Italia, in Via XX Settembre. Ripercorrendo nello specifico i contenuti dei singoli seminari, particolare attenzione è stata tributata al tema dell’evocazione, con specifici approfondimenti su cosa è e come riconoscerla, avvalendosi delle testimonianze dirette di due realtà consortili che hanno recentemente ottenuto importanti successi giurisprudenziali in termini di tutela internazionale: l’Aceto Balsamico di Modena IGP ed il formaggio spagnolo Queso Manchego DOP, rispettivamente con gli interventi del Direttore Federico Desimoni e del Direttore del Consejo Regulador Pedro Condes Torres. A questo argomento sono stati dedicati addirittura due incontri, uno tenutosi lo scorso 18 aprile e l’altro a chiusura del ciclo di incontri, il 30 settembre.
Interessante anche l’argomento disciplinari di produzione, a cui OriGIn Italia ha dedicato due incontri: il primo, tenutosi il 10 aprile e legato alla redazione, modifica e controllo in corso d’opera di essi, e l’altro, tenutosi il 16 settembre, su come si possa integrare il concetto di sostenibilità all’interno dei disciplinari stessi. “Le Indicazioni Geografiche – ha sottolineato ancora Bertozzi - rappresentano modelli di sviluppo rurale fondati sui territori e sulla qualità, e possono essere considerate esempi virtuosi di sostenibilità fin dalle loro origini. Per questo è importante inserire nei temi di dibattito il ruolo del mondo agricolo in tema di qualità alimentare, preservazione dell’ambiente e dell’ecosistema. Il continuo sviluppo del legame tra produttori locali, territorio di appartenenza e produzioni agricole attraverso le Indicazioni Geografiche costituisce, ad oggi, la strada maestra verso un sistema agroalimentare pienamente sostenibile per le comunità rurali di tutto il mondo. Tuttavia è auspicabile compiere un ulteriore passo avanti, che nella fattispecie equivale ad integrare nei disciplinari di produzione criteri che contribuiscono alla salvaguardia della biodiversità e dell’acqua, al benessere animale e allo sviluppo professionale dei lavoratori. A tal proposito è incoraggiante riscontrare la sempre più diffusa opinione che la sostenibilità stia diventando parte integrante della catena del valore e che sussista una crescente correlazione tra sostenibilità, profitto e fatturato”.
Un seminario è stato dedicato – il 16 maggio - al ruolo dei social network nelle strategie di comunicazione e di come relazionarsi con i consumatori attraverso questo nuovo strumento, offrendo nuove ed interessanti fonti di ispirazione per chi all’interno delle realtà consortili ed associative rappresentate da OriGIn Italia si occupa di questo aspetto, delicato, che può esprimere una grande potenzialità non soltanto in ambito promozionale ma anche nella conoscenza del prodotto. Restando nell’ambito della rete e delle sue opportunità, un seminario – tenutosi il 4 giugno – si è infine occupato della vigilanza online ed in particolare delle funzionalità della piattaforma VeRO nel contesto dell’e-commerce. Ciò, facendo riferimento all’Accordo per la proroga dei protocolli d’intesa sottoscritto a novembre 2018 da Mipaaft, e-Bay, Marketplaces GmbH, AICIG e FEDERDOC, per la realizzazione di attività di promozione, valorizzazione, informazione e tutela delle produzioni agroalimentari e vitivinicole della piattaforma online e-Bay. Il colosso dell’e-commerce infatti, non potendo verificare personalmente ciascun venditore ad esso iscritto, si impegna a perseguire tutte le attività di protezione delle Indicazioni Geografiche attraverso VeRO, il Programma di verifica dei diritti di proprietà che consente ai titolari di un diritto di proprietà intellettuale (come copyright, marchi registrati o brevetti) di segnalare le inserzioni che ne producono una violazione.
Per gestire stati di disequilibri tra offerta e domanda, occorre dunque che tutti gli attori della filiera rispettino i patti. “Del resto - continua il Direttore di AICIG – Origin Italia- siamo tutelati da leggi europee recanti le norme di applicazione di regolamenti per quanto riguarda le organizzazioni di produttori e loro associazioni, le organizzazioni interprofessionali, le relazioni contrattuali nel settore del latte e dei prodotti lattiero-caseari e i piani di regolazione dell’offerta dei formaggi a denominazione di origine protette o indicazione geografica”. Dalla necessità di tutela e di promozione della conoscenza dei nostri prodotti DOP e IGP - che rappresentano oltre 15 miliardi di fatturato - si può ambire alla difesa del prodotto, coinvolgendo in modo ancora più efficace tutti gli attori della filiera con l’attivazione dei piani produttivi - salutati da tutti con favore - autentico strumento utile per calmierare il mercato e la produzione, soggetta a molteplici variabili tra cui anche il cambiamento climatico.
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29/10/2019, 19:55 |
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Marco
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ORIGIN ITALIA, UN GLOSSARIO DIVULGATIVO AL SERVIZIO DEI CONSORZI
Presentato oggi a Roma, si basa sulla condivisione di un linguaggio unico per tutte le realtà consortili su temi normativi
Un documento contenente una terminologia del settore uniforme e corretta, uno strumento assolutamente originale predisposto al fine di condividere il più possibile un linguaggio unico fra tutti i Consorzi di Tutela, a prescindere dal loro livello di struttura. E’ soprattutto questo, il Glossario Divulgativo che OriGIn Italia ha provveduto a redigere - condividendo il contenuto altresì con il Mipaaf Ufficio PQAI IV e con l’ICQRF – e che viene presentato oggi a Roma dal coordinatore del Gruppo Legale di OriGIn Italia Federico Desimoni, alla presenza altresì del Direttore Leo Bertozzi, del Funzionario del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali – Direzione Generale dello sviluppo agroalimentare e della Qualità Vincenzo Carrozzino e del Funzionario delDipartimento ICQRF dei prodotti agroalimentari Fabrizio Gualtieri.
“Questo strumento tecnico – spiega Federico Desimoni - nasce soprattutto dalla condivisione e sistematizzazione dell’esperienza di alcuni Consorzi, è quindi da vedere, non tanto come un commentario o una guida giuridica, ma come supporto operativo condiviso. L’aspetto forse più interessante è il metodo con cui è nato, ovvero dal lavoro individuale di alcuni Consorzi poi condiviso attraverso sessioni di lavoro collettive che hanno dato la possibilità di mettere a confronto non solo le conoscenze, ma anche le diverse esperienze e sensibilità. Quindi anche la prospettiva da cui si sono valutate le singole voci è quella operativa, per questo motivo ritengo che questo supporto si ponga, almeno come stile e approccio, molto vicino ai suoi naturali destinatari. Lo spazio di confronto e di lavoro in cui nasce questa proposta è il gruppo legale di ORIGIN ITALIA, gruppo di tecnici consortili che ha come finalità quella di analizzare problematiche giuridiche trasversali a tutto il settore.”.
La finalità è quella di aiutare tutti i Consorzi a lavorare al meglio; esso si rivolge soprattutto a quelle realtà consortili meno strutturate, che potranno dunque avere in mano un documento guida da utilizzare autonomamente, senza necessariamente ricorrere a degli specialisti in materia.
“Tale glossario – aggiunge Desimoni - non ha l’ambizione di essere esaustivo da un punto di vista tecnico e/o giuridico, ma nasce proprio con lo scopo di essere un punto di partenza”.
Sull’importanza dell’utilizzo di uno stesso linguaggio condivisibile da tutti si sviluppa anche l’intervento del Funzionario del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali – Direzione Generale dello sviluppo agroalimentare e della Qualità Vincenzo Carrozzino, mentre sui termini giuridici e protezione dei nomi si basa la relazione del Funzionario del Dipartimento ICQRF dei prodotti agroalimentari Fabrizio Gualtieri. Le conclusioni dell’incontro sono affidate al Direttore di OriGIn Italia Leo Bertozzi: "Il riferimento a terminologie comuni per i compiti che svolgono i Consorzi di tutela -promozione, valorizzazione, salvaguardia, vigilanza- é importante per dare omogeneità al settore e ad interloquire in modo lineare con quanti si rapportano con i Consorzi, in primo luogo le imprese e la pubblica amministrazione. Il glossario é inteso come un elenco non esaustivo di termini specifici per le Indicazioni Geografiche, da implementare seguendo la dinamica di evoluzione di questo comparto che dà valore ai territori produttivi ed al made in Italy agroalimentare nel mondo".
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08/11/2019, 19:34 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
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Necessario un quadro giuridico chiaro per tutelare il prodotto ed il consumatore
ORIGIN ITALIA ESPRIME DISAPPUNTO PER LA SENTENZA DELLA CORTE DI GIUSTIZIA SU ACETO BALSAMICO DI MODENA La decisione pubblicata ieri costituirebbe un pericoloso precedente per la tutela dei prodotti del Made in Italy agroalimentare, mettendo in discussione il sistema
Un precedente molto pericoloso per il sistema di tutela comunitario va profilandosi all’indomani della sentenza della Corte di Giustizia Europea, con la quale si rimette in discussione la giurisprudenza fino ad oggi condotta dalla stessa Corte in materia di tutela delle DOP e delle IGP. A farne le spese è l’Aceto Balsamico di Modena IGP, che con il suddetto provvedimento rischia di vedere vanificati anni di battaglie legali a difesa della denominazione, oggetto di evocazioni ed imitazioni in molti Paesi.
La decisione della Corte, è stata accolta con stupore e disappunto dal Consorzio e dall’intero sistema delle DOP ed IGP perché non si schiera a protezione - contrariamente a quanto fatto già in passato con le specialità alimentari a Indicazione Geografica di alcuni Paesi membri - ma si limita ad affrontare in modo formale e molto riduttivo la complessa tematica della protezione delle DOP e delle IGP. Essa non definisce infatti il termine “balsamico” come un termine generico ai sensi del regolamento base, bensì come una semplice traduzione in lingua italiana di un aggettivo utilizzato per descrivere una caratteristica del prodotto. Tuttavia uno spiraglio affinché la Corte riconosca la tutela per la denominazione Aceto Balsamico di Modena nei confronti di possibili casi di evocazione esiste, ed il Consorzio sta lavorando proprio su quegli spiragli di positività che comunque sembrano intravedersi.
“I Consorzi del comparto delle Indicazioni Geografiche – commenta Cesare Baldrighi, Presidente di OriGIn Italia - hanno la necessità di avere un quadro giuridico chiaro, che in primis tuteli i consumatori ma anche le loro imprese associate. In questi ultimi anni, importanti sentenze della Corte di Giustizia Europea hanno contribuito a consolidare la protezione delle IG contro usurpazioni ed evocazioni e pertanto – aggiunge - alla luce della sentenza della Corte relativa all’Aceto Balsamico di Modena IGP, OriGIn Italia esprime un netto e chiaro disappunto perché tale provvedimento non danneggia solo uno dei prodotti di punta del Made in Italy, ma mette in discussione tutto il sistema”.
Ad essere maggiormente lesa da predetta decisione tuttavia, non sarebbe l’attività commerciale attorno al prezioso condimento, quanto la platea di consumatori che in una situazione di mercato con scarsa trasparenza vivrebbero una condizione di confusione, con il rischio di compiere in buona fede scelte non consapevoli.
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05/12/2019, 16:49 |
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