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Associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche AICIG 
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Concluso il Master Direttori Consorzio di tutela

Baldrighi “Rafforziamo il management delle filiere DOP IGP per affrontare meglio le sfide future”



Si è chiuso al Masaf, con l’intervento del Ministro Lollobrigida, i seminari in-formativi di Origin Italia e Fondazione Qualivita per 35 professionisti dell’agroalimentare



Con 144 ore di lezione in presenza, oltre 40 docenti tra professori universitari, esperti di settore, rappresentanti istituzionali e 6 Consorzi di Tutela che hanno ospitato gli incontri in programma, si è concluso sabato 18 maggio, con la consegna degli attestati di presenza ai 35 partecipanti al primo Master Direttore Consorzio di Tutela, promosso da Origin Italia in collaborazione con Fondazione Qualivita e il supporto organizzativo di Accademia Qualivita. Un percorso di seminari in-formativi realizzati nell’ambito di un progetto del Masaf (Attività realizzata con il contributo Masaf D.M. n. 250758 del 15 maggio 2023) iniziato a novembre dello scorso anno e terminato nella Sala Cavour del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste con l’intervento del Ministro Francesco Lollobrigida a salutare i futuri manager dell’agroalimentare provenienti da tutta Italia.



“Abbiamo voluto valorizzare giovani figure professionali che fin da subito sono pronte a inserirsi nel management dei Consorzi di tutela con maggiori basi tecniche, normative e organizzative, oltre che una maggiore consapevolezza del funzionamento a livello operativo dei consorzi stessi e degli uffici istituzionali di riferimento grazie al confronto con i docenti sulle varie tematiche affrontate - ha detto il Presidente di Origin Italia, Cesare Baldrighi - la recente Riforma comunitaria del sistema delle Indicazioni Geografiche ha sicuramente alzato il livello di complessità della governance delle filiere DOP IGP, per questo abbiamo voluto creare uno strumento per costruire figure professionali in grado di gestire al meglio le opportunità che riguarderanno i Consorzi di tutela”.



“Le Indicazioni Geografiche sono uno straordinario mondo che in Italia abbiamo saputo preservare e al contempo promuovere grazie all’impegno di aziende e professionisti – ha sottolineato Mauro Rosati, Direttore Generale di Fondazione Qualivita, durante la consegna degli attestati – nel ringraziare il Comitato Scientifico di Qualivita per il supporto organizzativo e tutti i docenti per il loro fondamentale contributo, mi sento di poter dire che con il Master ha preso vita un nuovo percorso di management che riguarda i Consorzi di tutela e di conseguenza una nuova visione della governance di quei territori oggi economicamente e socialmente sostenibili proprio grazie all’agricoltura di qualità”.



L’Executive Master per Direttori di Consorzi, un ciclo di seminari in-formativi, si è avvalso delle collaborazioni di docenti universitari per la parte teorica e di figure professionali del comparto come direttori di Consorzi, funzionari pubblici e consulenti specializzati per la parte esperienziale. Si tratta di un progetto destinato a coloro che hanno già un’esperienza maturata nel settore e una collaborazione in essere con un Consorzio di tutela, giovani interessati a diventare dei veri “professionisti del made in Italy” e a ricoprire un ruolo centrale nel processo di promozione, difesa e sviluppo delle filiere DOP IGP del cibo e del vino italiano.





Elenco dei 35 partecipanti al ciclo dei seminari in-formativi “Master Direttore Consorzio di Tutela”:



Maria Viola Bonafini, Consorzio di Tutela Olio Garda DOP; Valentina Bonfé, Consorzio di Tutela e Promozione Piadina Romagnola IGP; Giovanni Cafiero, Consorzio di Tutela della Pasta di Gragnano IGP; Maria Chiara Caponi, vari Consorzi di Tutela; Stefano Castagna, Consorzio Tutela Formaggio Asiago DOP; Matteo Cavalli, Consorzio del Prosciutto di Parma DOP; Chiara Cecchetto, Consorzio Pignoletto Emilia-Romagna; Stephanie Cuaz, Consorzio produttori e Tutela della DOP Fontina; Fabio De Lorenzi, Consorzio Tutela Provolone Valpadana DOP; Vincenzo Di Masi, agronomo; Alessandro Druetta, Consorzio di Tutela e Promozione del Crudo di Cuneo DOP; Barbara Fasano, Consorzio di Tutela della DOP Terre di Cosenza; Fabio Ferrari, Consorzio Tutela Lambrusco; Lucia Fidelio, Consorzio di Tutela Arancia Rossa di Sicilia IGP; Emanuela Fratantonio, Consorzio del Vino Orcia; Luca Gregori, Consorzio Tutela e Valorizzazione Oliva Ascolana del Piceno DOP; Francesco Laporta, Consorzio per la Valorizzazione e Tutela dell’Uva di Puglia IGP; Giuseppe Laria, Consorzio di Tutela Cipolla Rossa di Tropea Calabria IGP; Gaetano Locci, Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana DOP; Andrea Mancuso Morini, Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena IGP; David Marsico, Consorzio del Prosciutto di San Daniele; Alessandro Mazzette, Consorzio per la Tutela della IGP Agnello di Sardegna; Francesco Mennea, Consorzio di Tutela Burrata di Andria IGP; Elena Mitri, Consorzio per la Tutela del Formaggio Montasio DOP; Francesco Nini, Consorzio Tutela Vini di Orvieto; Juri Pagani, Consorzio Valtenesi; Arnaldo Peroni, Consorzio Olio di Roma IGP; Gianluca Pierangelini, Afidop; Christian Sbardella, Consorzio per la tutela dell’Olio Extra Vergine di Oliva Toscano IGP; Caterina Spadafora, Consorzio di Tutela e Valorizzazione della Lenticchia di Altamura IGP; Lorenzo Tamburini, Consorzio per la tutela del formaggio Grana Padano DOP; Gianpaolo Tardella, Consorzio di tutela Agnello del Centro Italia; Elisa Traverso, Consorzio di Tutela Basilico Genovese DOP; Francesca Vichi, Consorzio Tutela Pecorino Toscano DOP; Antonia Widmann, Consorzio Mela Alto Adige IGP;

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20/05/2024, 15:05
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Sostegno filiera ovina IGP: Origin Italia ringrazia il Ministro Francesco Lollobrigida per il tempestivo intervento



Il provvedimento del Masaf approvato in CSR prevede 2 milioni di euro per le IGP Abbacchio Romano, Agnello del Centro Italia e Agnello di Sardegna



È stata raggiunta oggi, giovedì 30 maggio, l'intesa in Conferenza Stato-Regioni sul decreto che prevede 2 milioni di euro a sostegno degli allevatori di ovini e caprini a marchio IGP. Origin Italia, l’Associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche, plaude al provvedimento fortemente voluto dal Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida che ringrazia, a nome dei tre Consorzi di tutela interessati, per l’impegno e per aver ascoltato ancora una volta le istanze delle filiere di cui si è fatta portavoce Origin Italia.

“Ringraziamo il Ministro Francesco Lollobrigida e il Masaf per la sensibilità dimostrata nei confronti del settore e per aver accolto le richieste dei tre Consorzi di tutela interessati di cui come Origin Italia ci siamo fin da subito fatti portavoce – così il Presidente di Origin Italia, Cesare Baldrighi – grazie a questo intervento tempestivo si tutelano non solo le aziende e migliaia di posti di lavoro, ma anche il determinante ruolo che queste filiere hanno a livello di sostenibilità sociale, economica e culturale nei rispettivi territori d’origine”.

Si tratta di un provvedimento particolarmente atteso, questo appoggiato dal Ministro Lollobrigida e approvato oggi, che va incontro alle difficoltà segnalate dai produttori sul premio accoppiato PAC 2023 proprio attraverso i Consorzi di tutela rappresentati da Origin Italia. Tre le IGP interessate dal provvedimento: Abbacchio Romano IGP, Agnello del Centro Italia IGP e Agnello di Sardegna IGP.

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30/05/2024, 17:20
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Origin Italia aderisce alla strategia di sostenibilità della FAO

Svolta per il made in Italy: entro il 2030 tutte le filiere delle Indicazioni Geografiche e i rispettivi Consorzi di tutela saranno 100% sostenibili

Baldrighi (Presidente Origin Italia): “Una nuova visione per il Sistema DOP IGP”



Una vera e propria svolta per le Indicazioni Geografiche italiane che si candidano a scrivere una nuova pagina del made in Italy, dopo aver contribuito, a partire dagli anni ‘90 a oggi, all’affermazione della cosiddetta Dop Economy in tutto il mondo. Con l’approvazione dell’Assemblea dei soci, che si è svolta il 31 maggio in Sardegna, a Villasimius (Ca), i Consorzi di tutela italiani, in rappresentanza di un settore che vale circa 8 miliardi di euro e conta 80 mila imprese, si apprestano così a seguire un percorso virtuoso sulla sostenibilità aderendo alla Strategia della FAO che ha messo a punto, in collaborazione con Origin Mondo, una vera e propria road map per facilitare a livello globale l’introduzione di ulteriori criteri di sostenibilità nelle filiere di qualità territoriali.



“Questo ambizioso percorso, che anche Origin Italia sta portando avanti con la FAO, mira a certificare quello che in gran parte è già un valore aggiunto dei prodotti DOP IGP, ovvero il loro insito ruolo di rendere sostenibili i territori d’origine – ha spiegato in assemblea il Presidente di Origin Italia, Cesare Baldrighi - la necessità di andare verso un modello di sostenibilità condiviso e certificabile ci aiuta a evidenziare due elementi da sempre presenti nel mondo delle IG, il forte legame con il territorio, quindi l’aspetto della sostenibilità sociale, perché difendiamo una cultura, un modo di operare, e nello stesso tempo valorizziamo la forte incidenza economica che i prodotti DOP IGP hanno in zone spesso marginali rispetto ai grandi centri produttivi”.



La Strategia di Sostenibilità per le Indicazioni Geografiche (SSGI) proposta da FAO e oriGIn è frutto di un lavoro scientifico avviato nel 2016, per la definizione di un tool di oltre 440 indicatori utilizzabili dai sistemi produttivi per valutare e monitorare lo sviluppo sostenibile delle IG e il loro impatto sull’ambiente e le comunità locali. A partire da questo quadro di riferimento, Origin Italia ha definito una roadmap strutturata in sei passaggi chiave, da sviluppare con la collaborazione operativa dei Consorzi di tutela e delle imprese. Un progetto che si basa su un solido quadro scientifico per analizzare il sistema delle filiere produttive italiane, definire una sintesi delle priorità e fornire un modello condiviso per la valutazione e l’implementazione della sostenibilità nell’agroalimentare made in Italy DOP IGP entro il 2030.



A seguito dell’Assemblea, il Seminario dal titolo “Dalla Riforma verso l’innovazione e la sostenibilità delle IG europee”, introdotta dal Presidente di Origin Italia Cesare Baldrighi insieme a Leo Bertozzi di Origin EU e Charles De Paris, Presidente di Origin EU. Dopo l’intervento di apertura da parte del Prof. Carlo Alberto Pratesi dell’Università Roma Tre, una tavola rotonda con la partecipazione di Riccardo Deserti, Presidente di Origin Mondo, Emilie Vandecandelaere, ricercatore della FAO, il Direttore Generale di Ismea, Maria Chiara Zaganelli, il Relatore stesso della Riforma, l’On. Paolo De Castro, il Capo Dipartimento del Masaf, Marco Lupo, il Capo Dipartimento dell’ICQRF, Felice Assenza e il nuovo Direttore della DG Agri, Diego Canga Fano.

Nel corso dell’Assemblea di Villasimius (Ca) sono stati eletti i nuovi rappresentanti del Consiglio Direttivo di Origin Italia in rappresentanza dei 79 Consorzi di tutela e delle rispettive filiere. Faranno parte del Consiglio Cesare Baldrighi (Origin Italia), Riccardo Deserti (Parmigiano Reggiano), Stefano Fanti (Prosciutto di Parma), Stefano Fontana (Gorgonzola), Mario Emilio Cichetti (Prosciutto di San Daniele), Federico Desimoni (Aceto Balsamico di Modena), Elena Albertini (Arancia Rossa di Sicilia), Alessandro Mazzette (Agnello di Sardegna), Fabrizio Filippi (Olio Toscano), Luca Zaglio (Mela Val di Non), Pier Maria Saccani (Mozzarella di Bufala Campana), Maria Viola Bonafini (Olio Garda) e Francesco Mennea (Burrata di Andria). Sono invitati permanenti Stefano Berni (Grana Padano), Gianluca Pierangelini (AFIDOP) e Flavio Innocenzi (Asiago). In occasione della prima riunione del Consiglio Direttivo saranno nominati gli organi di presidenza.

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03/06/2024, 12:54
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Atlante Qualivita Treccani:

in dono ai Capi di Stato del G7

l’enciclopedia dell’agroalimentare italiano

Realizzata un’edizione speciale per il G7 con la prefazione del Premier Meloni e del Ministro Lollobrigida per raccontare il made in Italy agroalimentare



Il Ministro Francesco Lollobrigida, il Direttore di Fondazione Qualivita Mauro Rosati e lo chef Massimo Bottura, presso l’International Media Centre del G7 alla Fiera del Levante di Bari, hanno presentato in anteprima a un ampio pubblico della stampa internazionale l’edizione speciale dell’Atlante Qualivita, l’opera scelta dal governo per rappresentare l’agroalimentare come espressione dell’eccellenza made in Italy alle delegazioni del forum che si terrà in Puglia da 13 al 15 giugno.



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L’Atlante Qualivita-Treccani, l’enciclopedia che raccoglie il patrimonio agroalimentare made in Italy, è stato scelto dal Governo per accogliere i Capi di Stato dei Paesi partecipanti al G7 in programma in Puglia a Borgo Egnazia (Fasano) dal 13 al 15 giugno. Per questa occasione è stata realizzata una versione speciale dell’opera in lingua inglese con la prefazione del Premier Giorgia Meloni e del Ministro dell’agricoltura della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida.



“La tutela e la promozione delle eccellenze agroalimentari italiane DOP, IGP e STG, è una missione prioritaria del Governo Meloni. Difendere l’unicità e la territorialità dei nostri prodotti significa affermare un modello basato sulla qualità – dichiara il Ministro Lollobrigida. L’Atlante Qualivita fornisce, ancora una volta, un importante contributo di quello che l’agroalimentare è e di come il tricolore si propone nei mercati internazionali. Quest’opera si pone come faro per la comprensione del valore legato al patrimonio agroalimentare fatto di tradizioni, cultura, identità. Ogni pagina di questo volume è un viaggio attraverso le terre d’Italia, un racconto fatto di storia, peculiarità, impegno dei nostri agricoltori e imprenditori, di quasi 900 eccellenze del settore che, oltre ad avere un profondo ruolo identitario, rappresentano, nel mondo intero, l’eccellenza del made in Italy".



L’Italia è il Paese con più prodotti DOP IGP al mondo capaci di esprimere la grande cultura enogastronomica nazionale e il valore delle filiere territoriali. L’edizione speciale dell’Atlante Qualivita “G7 Italia 2024” racconta l’identità di questo patrimonio ed è stata realizzata con il supporto del Masaf appositamente per offrire agli ospiti internazionali del forum un’espressione di punta della cultura e dell’eccellenza made in Italy. Una scelta che conferma l’importanza del cibo come strumento di soft power, proprio per la sua capacità di diffondere i valori di riferimento del Paese, accrescendone il potenziale di attrazione. Il cibo rappresenta il simbolo della qualità made in Italy nel mondo, insieme alla cucina italiana, recentemente candidata a patrimonio UNESCO e colonna portante della Dieta Mediterranea.



Durante il G7, inoltre, la rappresentazione dell’agroalimentare italiano avrà ampia visibilità anche nell’ambito dell’International Media Centre alla Fiera del Levante di Bari, lo spazio da cui oltre mille giornalisti accreditati seguiranno i lavori del forum. Oltre alla presentazione dell’Atlante Qualivita tenutasi durante la conferenza di apertura degli spazi espositivi del made in Italy, dal 13 giugno vi saranno numerosi eventi di degustazione dei prodotti DOP IGP realizzate e guidate dai Consorzi di tutela con la collaborazione di Origin Italia.



Dichiarazione Cesare Mazzetti – Presidente Fondazione Qualivita

“A nome della Fondazione Qualivita rivolgo un ringraziamento al Presidente Giorgia Meloni e al Ministro Francesco Lollobrigida per avere contribuito alla promozione della cultura delle Indicazioni Geografiche italiane durante il G7 attraverso la pubblicazione di una speciale edizione dell’Atlante Qualivita in lingua inglese. Le delegazioni internazionali ospiti potranno così conoscere e meglio apprezzare il nostro patrimonio agroalimentare”.



Dichiarazione Mauro Rosati – Direttore Fondazione Qualivita e Autore

“La cultura delle Indicazioni Geografiche è ormai un fenomeno di portata mondiale, grazie anche al contributo del sistema italiano che negli anni ha saputo costruire un modello agricolo e alimentare di qualità attraverso un approccio democratico, diventato un punto di riferimento per molti Paesi. L’Atlante Qualivita, pubblicato da Treccani edito in lingua inglese per il G7, rappresenta un ulteriore strumento per la valorizzazione del made in Italy dei prodotti agroalimentari DOP IGP STG”.



Dichiarazione Massimo Bray – Direttore generale dell’Istituto della Enciclopedia Italiana

“L’Atlante Qualivita-Treccani è una testimonianza unica dello straordinario valore della tradizione enogastronomica italiana, patrimonio culturale e identitario capace di raggiungere delle eccellenze di cui essere orgogliosi a livello internazionale. Questa edizione, realizzata in esclusiva per il G7 a guida italiana, segna un momento importante per il Paese e per l’Istituto della Enciclopedia Italiana, impegnato sin dalla sua fondazione a tutelare e valorizzare la nostra cultura e i nostri valori, tra i quali rientra a pieno titolo la grande tradizione dei prodotti made in Italy”.



“I prodotti DOP, IGP e STG rappresentano un asset strategico dell’economia italiana. Le decine di migliaia di imprese impegnate nel settore generano un indotto fondamentale per i territori e l’occupazione e trascinano l’export agroalimentare nazionale. Il Governo ringrazia la Fondazione Qualivita e l’Istituto dell’Enciclopedia Italiana - Treccani per aver realizzato e pubblicato questo Atlante, una vera e propria guida per esplorare il mondo della Dop economy italiana, conoscere i prodotti dell’enogastronomia italiana e scoprire le storie, le persone e i paesaggi che sono dietro ad ogni etichetta. […] L’Italia è un modello, e offre al mondo il suo patrimonio unico, di conoscenze e competenze, anche per affrontare la sfida globale della sicurezza alimentare, tra le priorità della Presidenza italiana del G7”.

[Dalla prefazione del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni]



L’Atlante Qualivita, realizzato da Fondazione Qualivita e edito dall’Istituto dell’Enciclopedia Italia - Treccani, è un’opera a carattere enciclopedico che raccoglie l’identità del patrimonio agroalimentare italiano rappresentata dai prodotti a Indicazione Geografica tutelati a livello europeo. Nel volume ognuna delle 889 eccellenze made in Italy dei settori Cibo (DOP, IGP, STG), Vino (DOP, IGP) e Bevande spiritose (IG), viene descritta dettagliatamente attraverso informazioni su territorio di origine, metodi di lavorazione, storia, caratteristiche organolettiche, modalità di commercializzazione. L’opera, di 1064 pagine, si divide nelle tre sezioni Cibo, Vibo e Bevande Spiritose, articolate in singole schede di 529 denominazioni vitivinicole, 35 bevande spiritose e 325 prodotti agroalimentari.

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13/06/2024, 9:04
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Dazi, Riforma UE, Nutriscore e marchi locali: le priorità di Origin Italia

Insediati il nuovo Consiglio e il Comitato Strategico, definita la strategia per le DOP IGP nel prossimo triennio

Baldrighi (Presidente Origin Italia): “Una spinta per rafforzare il sistema dalla collaborazione con le istituzioni e il coinvolgimento diretto dei Presidenti dei Consorzi nei territori”



Un piano strategico intenso e ambizioso per il futuro del Sistema DOP IGP italiano nel triennio 2024-2027. È quanto delineato in occasione dell’insediamento del primo Consiglio Direttivo e del Comitato Strategico di Origin Italia, l’Associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche che rappresenta 81 Consorzi di tutela, una Associazione di settore e oltre il 95% delle Indicazioni Geografiche italiane. Un momento che ha sottolineato l’importanza di agire uniti e compatti a livello nazionale, europeo e internazionale per rafforzare il settore delle Indicazioni Geografiche.

L'organo interno dell’Associazione ha evidenziato la necessità di potenziare lo sviluppo del Sistema IG a livello mondiale e di operare congiuntamente con Origin Mondo e Origin Europa per contrastare la contraffazione e arginare il pericolo dei dazi. In ambito europeo, l’Associazione mira inoltre a consolidare il suo ruolo nell’applicazione del nuovo Regolamento 1143/2024 e delle altre riforme legislative in atto, tra cui quella dell’etichettatura e il Nutriscore, garantendo una maggiore presenza del tema Indicazioni Geografiche negli accordi bilaterali.

A livello nazionale, oltre a una collaborazione costruttiva con le Istituzioni per l’attuazione del Regolamento 1143/2024, sono state ribadite le sfide per il comparto: tra queste, l’attenzione alla proliferazione dei marchi locali, quindi controllo a 360° sulla promozione delle DOP IGP da parte di soggetti esterni ai Consorzi di tutela e sull’utilizzo di richiami geografici sui prodotti del Sistema di Qualità Nazionale. Nei prossimi tre anni, si punterà molto sull’implementazione della formazione specifica del settore e del progetto di sostenibilità FAO che mira all’adozione di un modello condiviso per le IG italiane entro il 2030.

In occasione del Consiglio, Cesare Baldrighi è stato riconfermato alla presidenza di Origin Italia, affiancato dai vicepresidenti Stefano Fanti, direttore del Consorzio del Prosciutto di Parma, e Riccardo Deserti, direttore del Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano DOP e presidente internazionale di Origin. "In questo momento in cui il settore DOP IGP ha raggiunto una centralità politica ed economica significativa, è fondamentale assumersi una grande responsabilità e lavorare in sinergia con le Istituzioni e con tutti i Presidenti dei Consorzi di Tutela nei territori per rafforzare il sistema", ha sottolineato il Presidente di Origin Italia, Cesare Baldrighi.

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08/07/2024, 14:14
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Origin Italia: no a dimezzamento fondi promozione

L’Associazione dei Consorzi di tutela critica fortemente la proposta della Commissione Europea di tagliare a 92 milioni di euro il plafond europeo destinato alla promozione

Baldrighi (Presidente): “Dopo anni di promozione e rafforzamento del Sistema IG a livello internazionale, sarebbe un clamoroso autogoal della politica europea”

Un fermo “no” al dimezzamento dei finanziamenti promozionali per l’agroalimentare per l’anno 2025 che, secondo la proposta dell’Unione Europea, passeranno dai 185,9 milioni di euro del 2024 ai 92 milioni previsti per la prossima annualità. A lanciare la forte preoccupazione è Origin Italia, l’Associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche che riunisce i Consorzi di Tutela dei prodotti agroalimentari a marchio e che rappresenta il 95% della produzione DOP IGP italiana. Una manovra che, sottolinea Origin Italia, avrà ripercussioni negative sulla bilancia commerciale dell'UE e comporterà per l’Italia una perdita di quote di mercato a favore di prodotti meno sostenibili e privi di tracciabilità.

“La politica di promozione messa in atto in questi anni dall'UE ha raggiunto con successo i suoi obiettivi iniziali, rafforzando in modo significativo la competitività dei prodotti IG tanto da farli diventare un modello internazionale – precisa il Presidente di Origin Italia, Cesare Baldrighi - per questo chiediamo in particolare al nostro Governo, al Ministro Lollobrigida e ai rappresentanti italiani al Parlamento Europeo, che la politica continui a sostenere proporzionalmente tutti i settori e le pratiche agricole sostenibili al fine di proseguire nella crescita della competitività dei nostri prodotti DOP IGP sul mercato unico oltre ad adattarsi alle nuove condizioni di mercato create dall'eventuale adesione dell'Ucraina”.

In particolare, Origin Italia sostiene che i programmi multipli proposti dall’Unione Europea, i cui fondi verrebbero tagliati completamente insieme a quelli previsti per le iniziative gestite direttamente dalla Commissione europea, sono stati e continuino a essere fondamentali per la politica di promozione dei prodotti IG e soprattutto proprio grazie alla loro dimensione europea e alla loro capacità di creare partenariati tra organizzazioni di diversi Stati membri. L’eliminazione dei finanziamenti per i programmi multipli priverebbe la politica della sua dimensione europea e creerebbe svantaggio rispetto a Paesi terzi che stanno invece investendo molto nella promozione dell’agroalimentare (negli USA sono stati destinati 300 milioni di dollari per promuovere l’export agroalimentare americano).

La politica di promozione, prosegue Origin Italia, svolge un ruolo fondamentale nell'attenuare le perturbazioni del mercato date da emergenze come quelle che abbiamo vissuto con l’aumento dei prezzi legato agli eventi climatici, o a epidemie come la Peste Suina Africana, inviando un messaggio positivo e fiducioso verso i consumatori. Un solido bilancio per la politica di promozione è essenziale per fornire a chi investe nelle produzioni di qualità gli strumenti necessari per mantenere la loro competitività, sostenendo al contempo la transizione verso una maggiore sostenibilità, obiettivo posto da Origin Italia per il 2030.

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LA PERA DELL’EMILIA ROMAGNA IGP ACCOGLIE I VISITATORI DI GRAND TOUR ITALIA


Maxi videowall dedicati alle otto varietà all’ingresso del parco alle porte di Bologna e spazio per approfondimento, degustazioni e vendita nei mesi di settembre e ottobre.

Il parco dedicato alle eccellenze agroalimentari rende protagonista la Pera dell’Emilia Romagna IGP, dedicandole uno spazio nel maxi videowall che accoglie i visitatori all’ingresso.

Sullo schermo, un video di 90 secondi che valorizza i concetti di riferimento di questa produzione così rappresentativa della frutticoltura regionale e della pericoltura nazionale, visto che dall’Emilia Romagna provengono il 70% delle pere italiane.

Ad accompagnare le immagini degli agricoltori in campo, dunque, alcune parole chiave: la passione e competenza degli agricoltori che, nonostante le difficoltà dettate soprattutto dalle avversità metereologiche, continuano a credere e ad investire in questo settore; l’innovazione e tradizione, necessarie per migliorare la produttività senza rinunciare alla identità del prodotto; il lato gourmet, che rende questo frutto un perfetto ingrediente in cucina; il suo gusto ricco e dolce, in abbinata ad una grande leggerezza; e la sua unicità, figlia del territorio in cui nasce.

I messaggi sono accompagnati da una carrellata sulle 8 varietà: Conference, Carmen, Kaiser, Abate Fetel, Williams, Decana, Max Red Barlett e Santa Maria. Per ognuna, un focus sulle caratteristiche organolettiche, di consistenza e di utilizzo.

E per imparare a riconoscerle e ad approfondirne le peculiarità, anche uno spazio dedicato a divulgazione, degustazioni e vendita, attivo sempre nei mesi di settembre e ottobre.

“Siamo felici di ospitare a Grand Tour Italia uno dei prodotti più iconici dell’agricoltura emiliano-romagnola – ha dichiarato Oscar Farinetti – . Un frutto dalla lunga storia e dalle incredibili qualità, che merita di essere conosciuto e valorizzato sempre di più. Ci auguriamo di poter contribuire a questo obiettivo con la nostra vetrina pensata proprio per attirare le persone interessate ad approfondire la varietà e ricchezza delle produzioni italiane”.

“Abbiamo sposato con entusiasmo questo progetto – ha aggiunto Mauro Grossi, Presidente Consorzio di Tutela della Pera dell’Emilia Romagna IGP – perché è assolutamente in linea con i nostri valori visto che nasce con l’intento di valorizzare e promuovere il patrimonio agroalimentare italiano. Probabilmente anche per gli emiliano-romagnoli sarà una sorpresa conoscere le tante varietà e le diverse qualità organolettiche di questo frutto”.

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09/09/2024, 17:34
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Una annata non facile per la siccità, ma risolta grazie al forte impegno del Consorzio di tutela

La siccità non ferma l’Arancia Rossa di Sicilia IGP: al via il raccolto 2024/25 tra buona quantità e qualità di prodotto. Dal 27 dicembre parte la commercializzazione

Gerardo Diana (presidente Consorzio): “Annata eroica che conferma l’attitudine delle nostre imprese alla sostenibilità del territorio d’origine; il consumatore è il nostro sostenitore, per un prodotto fresco e che risparmia la CO2”.

Nel 2023/24 buoni numeri di produzione, ma mercato danneggiato da importazioni impari da altri Paesi

Si prospetta incoraggiante la stagione che inizierà a fine dicembre per l’Arancia Rossa di Sicilia IGP e non era scontato visti i grandi problemi di siccità di questa annata. “Il grande sacrificio svolto dagli iscritti al Consorzio di tutela, che in maniera eroica sono riusciti a garantire l'irrigazione e quindi una bella pezzatura e qualità al prodotto, ci auguriamo che venga ripagato – spiega il presidente del Consorzio di Tutela, Gerardo Diana - ma a valere ancora una volta sul mercato è naturalmente il marchio, l’IGP. Indicazione geografica protetta che il Consorzio di tutela ha reso negli anni un brand conosciuto in tutto il mondo e di successo, sinonimo di prodotto sano e sostenibile”.

La commercializzazione inizierà ufficialmente il 27 dicembre e già l’Arancia Rossa di Sicilia IGP si prepara alla campagna di comunicazione nazionale. Un’annata, come detto, che si presenta con grandi sforzi dei produttori per portare l’arancia rossa sulle tavole delle famiglie italiane ed europee. Una vera e propria sfida quella della razionalizzazione dell'acqua, distribuita sugli impianti a garanzia di una migliore pezzatura. “Siamo sempre ottimisti per quello che sarà il nuovo anno perché ormai i nostri sostenitori, i consumatori, scegliendo le nostre arance sanno non solo di avere il massimo della qualità, ma soprattutto che il prodotto è sinonimo di massima sostenibilità”, continua il presidente Diana.

Nel bilancio della passata campagna, la 2023-24, una grande quantità di prodotto, tuttavia con pezzature messe in discussione da un clima non favorevole. Le imprese aderenti al Consorzio hanno commercializzato quasi 22 mila tonnellate di prodotto fresco e circa 7 mila per l’industria, per un totale che si avvicina alle 30 mila tonnellate. “Numeri importanti che tuttavia sono arrivati in un periodo in cui la chiusura del Canale di Suez da un lato, l’importazione di prodotto estero dall’altro, non hanno agevolato la redditualità delle nostre aziende – conclude Gerardo Diana – e questo la politica deve poterlo guardare per tempo al fine di agevolare le produzioni italiane di qualità quali la nostra IGP”.

Da questi presupposti riparte il lavoro del Consorzio forte di un frutto che da fine dicembre può essere trovato fresco sul mercato fino a maggio o giugno dell’anno successivo, ma che trasformato ormai è un punto di riferimento per tutto l'anno per il consumatore attento. È per questo che il Consorzio dell’Arancia Rossa di Sicilia IGP è in giro per il mondo per far conoscere questa eccellenza che coinvolge oltre 30 comuni della Sicilia Orientale. Una realtà che vede operativi, oltre alle migliaia di impiegati nel settore, circa 500 produttori associati per un totale di circa 6500 ettari certificati con l’IGP, di cui 800 in regime biologico. Sono tre gli intermediari di mercato e oltre 70 i centri di confezionamento associati, più di 300 sono le etichette autorizzate all’uso della denominazione protetta IGP come ingrediente nei prodotti elaborati, trasformati, composti pubblicati in un albo consortile.

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27/11/2024, 15:47
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