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Associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche AICIG
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Marco
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Questa mattina a Roma al Mipaaf il convegno “Consorzi e Made in: come veicolare l’eccellenza”
SEMPLIFICAZIONE DELLE PRASSI E COMUNICAZIONE, ORIGIN ITALIA STA CON IL MADE IN ITALY
Nel lavoro quotidiano delle realtà consortili, che sarebbero circa 1.000 solo in Italia, la priorità è trovare soluzioni per semplificare l’operatività. La Ministra Bellanova punta sulla comunicazione della qualità come risposta ai dazi americani
Esportatori importanti ma anche molto copiati: solo nell’agroalimentare ogni anno vengono esportati prodotti per 42 miliardi di euro e allo stesso tempo vengono copiati prodotti per 100 miliardi di euro, utilizzando fraudolentemente il marchio Made in Italy o facendo riferimenti illeciti al nostro Paese. E’ su tale premessa che questa mattina la Sen. Teresa Bellanova, Ministra delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, ha costruito il suo intervento al convegno “Consorzi e Made in: come veicolare l’eccellenza”, tenutosi proprio al Mipaaf nell’ambito del progetto #iostocolmadeinitaly, la campagna ideata e creata dal massmediologo Klaus Davi che propone al centro dell’agenda politica il Made in Italy, con lo scopo di dar vita ad una legge che tuteli l'eccellenza italiana. “Con le imitazioni perdiamo tanta ricchezza – ha spiegato la Ministra - che invece potrebbe essere investita nelle nostre imprese. Dobbiamo intervenire sulla normativa, sugli strumenti, sulla logica dei dazi dannosa per il nostro Paese ma soprattutto sulla comunicazione. Ai dazi americani infatti intendiamo rispondere con una grande campagna di comunicazione, negli USA e nei Paesi dove si possono permettere il costo del Made in Italy, per parlargli della bontà del medesimo. Con i dazi le nostre imprese stanno pagando un prezzo ingiusto per colpe che non hanno – ha insistito – e con questo progetto di comunicazione voglio parlare ai cittadini americani, spiegando loro che l’aumento dei dazi non fa solo un danno economico ai Paesi che ne vengono coinvolti, ma anche ai cittadini stessi, perché li priva di prodotti di eccellenza per dare spazio al junk food. Investire in comunicazione – ha concluso – vuol dire investire nella trasparenza dell’etichettatura e nella tracciabilità obbligatoria; non siamo noi che dobbiamo inseguire i prezzi bassi per stare sul mercato ma dobbiamo rivendicare le motivazioni per cui i nostri prodotti costano di più, ovvero il non sfruttamento della forza lavoro e l’utilizzo di materie prime di qualità”. La condivisione delle proposte della Ministra Bellanova ed il trovare un’intesa per semplificare la vita operativa quotidiana dei consorzi favorendo così lo sviluppo dei prodotti e delle denominazioni che hanno necessità di crescere, è in sintesi anche il pensiero di Cesare Baldrighi, Presidente di OriGIn Italia, espresso durante il predetto convegno che egli stesso ha colto come occasione per“ribadire alle Istituzioni la necessità di avere un Ministero che ci accompagni dal punto di vista delle norme nonché per interloquire ed organizzarci. Nel contesto attuale, caratterizzato da rapidi mutamenti degli scenari di riferimento è importante riuscire ad operare velocemente – ha spiegato Baldrighi – e per questo motivo a livello consortile si rende necessario snellire le prassi e rendere le cose più facili a livello operativo, a quelle denominazioni di origine e rispettivi consorzi obbligati a sottostare alle normative esistenti. Come associazione che riunisce una parte importante delle denominazioni italiane, sia pur di diverso peso economico e con diverse organizzazioni interne dovute alla grande eterogeneità dei prodotti rappresentati, ritengo sia fondamentale trovare una soluzione in tale direzione, facendoci ognuno carico delle proprie responsabilità. Sia per difendere i più piccoli che vogliono crescere, sia per aiutare le realtà più strutturate con ambizioni internazionali a raggiungere i propri obiettivi di sviluppo. E’ una strada che possiamo e dobbiamo percorrere, perché come è vero che i rapporti con le istituzioni portano a galla gli stessi argomenti tanto per i grandi quanto per i piccoli consorzi, allo stesso modo è vero che il nostro lavoro cammina sulle gambe delle aziende. Snellire le prassi vuol dire anche venire incontro al mondo produttivo”. Nel medesimo contesto si è altresì tenuta la presentazione della prima Banca Dati dei Consorzi Italiani- realizzata dall’Agenzia di comunicazione di impresa di Klaus Davi - che si propone come strumento a cui ispirarsi per tutelare gli interessi delle aziende italiane all’interno del prossimo Parlamento Europeo e non solo. La Banca Dati fotografa lo status quo del mondo consortile italiano: le realtà esistenti ad oggi sono circa 1.000, distribuite in tutte e 20 le Regioni e di queste ad essere specializzate nel settore agroalimentare – che comprende vini DOC e DOCG e prodotti alimentari DOP ed IGP – sono ben il 23%, così a sua volta ripartito: vino (31,23%), frutta e verdura (19,65%), formaggi e latticini (13,33%), salumi (10,18%) e olio (6,67%); la voce “altro” è al 18,95%. I lavori del Convegno sono stati aperti da Filippo Gallinella, Presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, il quale ha fatto riferimento al “semaforo” sui prodotti agroalimentari che ha tenuto banco nei dibattiti di questi giorni: “non esistono cibi nocivi ma comportamenti sbagliati. Se vogliamo lavorare per la tutela del Made in Italy dobbiamo far capire che la Dieta Mediterranea è quella giusta e che i cibi sani vanno coltivati con una giusta educazione. Spaventare un consumatore con un bollino rosso su un prodotto di alta qualità è sbagliato – ha aggiunto – è chiaro che si deve mangiare nelle giuste dosi, tutto diventa nocivo se assunto oltre misura. L’assurdo è che prodotti artificiali di cui non si conosce nemmeno l’origine degli ingredienti abbiano ottenuto il pallino verde: il Parlamento si è già espresso in merito e continueremo a farci sentire, anche a Bruxelles”. “Oggi torniamo a parlare del ‘Made in’ – continua l’on. Gallinelli - e lo facciamo attraverso la testimonianza di consorzi di tutela di alcuni dei più importanti prodotti del nostro immaginario agroalimentare. Ma il made in non è solo food. Per tale motivo abbiamo bisogno di maggiori regole, sia a tutela delle aziende nazionali oneste, sia dei consumatori che sono sempre più attenti alla qualità del prodotto e all’ambiente. La forza del nostro Paese è proprio nell’alta qualità che caratterizza le numerose realtà presenti sul territorio”. Tra gli intervenuti anche Giulio De Rita ricercatore del CENSIS, che ha presentato la Ricerca CENSIS sul percepito delle Eccellenze italiane, Massimo Gargano Direttore Generale ANBI, Marco Mergati INDICAM, Centromarca per la lotta alla Contraffazione, Anna Flavia Pascarelli Dirigente Ufficio Agroalimentare ICE Agenzia seguite da un confronto con alcuni dei Presidenti di Consorzi Dop, DOC e Igp e GDO presenti.
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10/12/2019, 17:46 |
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Marco
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La Ministra Bellanova: “tutelare e promuovere il Made in Italy agroalimentare con sempre maggiore convinzione e determinazione”
I CONSORZI DI TUTELA, VETTORI DEL PATRIMONIO CULTURALE DELLE DOP IGP
Presentato ieri a Roma l’Atlante Qualivita Food, Wine & Spirits 2020: 860 schede prodotto per valorizzare l’eredità culturale di tutti i prodotti italiani certificati UE e lanciare una nuova immagine dell’Italia e delle sue eccellenze enogastronomiche nel contesto internazionale
“L’Atlante Qualivita raccoglie e valorizza l’eredità culturale di tutti i prodotti italiani a Indicazione Geografica e rappresenta un punto di riferimento per la conoscenza delle produzioni tipiche di eccellenza, oltre che un ottimo viatico per tenere alta l’attenzione sul posizionamento delle DOP e delle IGP come valore culturale del nostro Paese. Il fatto che quest’anno per la prima volta sia edito dall’Istituto dell’Enciclopedia Italiana Treccani non fa che confermarne il prestigio e l’autorevolezza; sarà più che mai un’occasione per lanciare le tipicità enogastronomiche italiane nel contesto internazionale”. Questo il messaggio che Cesare Baldrighi, Presidente di OriGIn Italia ha voluto lanciare ieri in occasione della presentazione dell’Atlante Qualivita Food, Wine & Spirits 2020, tenutasi ieri all’Hotel Quirinale a Roma, sottolineando come i Consorzi di Tutela siano lo strumento che gestisce questo patrimonio produttivo di tradizione, valore, cultura delle diverse zone geografiche d'origine italiane.
Realtà dinamiche che si confrontano col mercato, i prodotti DOP ed IGP sono identificati da nomi geografici e dunque rappresentano un interesse collettivo che accomuna i produttori, i consumatori ed in generale tutti i cittadini. L'Unione Europea riconosce e tutela queste produzioni nel contesto della politica di qualità e le promuove negli accordi commerciali di libero scambio per la portata del valore che rappresentano. In un contesto di mercato aperto, DOP ed IGP non debbono essere prese ad ostaggio per contrasti commerciali, come con l'imposizione dei dazi USA all'importazione. Inoltre la normativa UE ed anche nazionale deve evolvere per semplificarne la gestione del sistema, riducendo i tempi di modifica dei disciplinari attraverso una maggiore responsabilizzazione degli Stati Membri UE e dando nuovo impulso ai Consorzi di Tutela affinché abbiano le possibilità e gli strumenti per gestire DOP ed IGP nell'interesse generale di questo patrimonio collettivo.
Oltre a Cesare Baldrighi, al talk show che ha accompagnato la presentazione sono altresì intervenuti Paolo De Castro Coordinatore S&D ComAgri del Parlamento europeo, Cesare Mazzetti Presidente Fondazione Qualivita, Riccardo Ricci Curbastro Presidente Federdoc, Massimo Bray Direttore Generale Istituto della Enciclopedia Italiana e Mauro Rosati Direttore Fondazione Qualivita.
Ciascuno di essi è intervenuto per la parte di propria competenza in tema di tutela e valorizzazione delle eccellenze agroalimentari Made in Italy; tuttavia di particolare incisività è stato l’intervento a conclusione della presentazione tenuto della Sen. Teresa Bellanova Ministra delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, la quale ha sottolineato come “l’edizione 2020 dell’Atlante Qualivita rappresenti un momento di grande importanza per l’universo delle produzioni a denominazione. Nel corso degli anni abbiamo assistito infatti con soddisfazione alla crescita significativa di un settore che possiamo definire a tutti gli effetti il fiore all’occhiello del patrimonio agroalimentare italiano. Legame col territorio, tradizione e innovazione, memoria, saper fare tramandato nel tempo e difeso dai nostri imprenditori sono gli elementi alla base del successo del made in Italy nel mondo, che dobbiamo continuare a tutelare e promuovere con sempre maggiore convinzione e determinazione.”
La decima edizione della pubblicazione, realizzata dalla Fondazione Qualivita in collaborazione con OriGIn Italia e Federdoc ed edita a cura dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana Treccani, raccoglie e valorizza l’eredità culturale di tutti i prodotti italiani certificati UE con la DOP, l’IGP e l’STG, nonché delle bevande spiritose nazionali ad Indicazione Geografica, in 860 schede prodotto, aggiornate alle ultime modifiche relative ai disciplinari di produzione. Nelle tre sezioni in cui è suddiviso il volume, dedicate rispettivamente ai prodotti agroalimentari (299 schede), ai prodotti vitivinicoli (526 schede) e alle bevande spiritose (35 schede realizzate in collaborazione con Assodistil), vengono dettagliatamente descritte ognuna delle eccellenze italiane tutelate come Indicazione Geografica. Attraverso informazioni su metodo di lavorazione, storia, normative, caratteristiche nutrizionali e organolettiche dei prodotti stessi: un rinnovato strumento di conoscenza destinato agli italiani, da sempre predisposti ad essere consumatori consapevoli e attenti ai concetti di autenticità ed origine.
L’opera rappresenta l’elemento centrale di Treccani Gusto, il progetto editoriale Treccani-Qualivita nato dell’obiettivo di lanciare una nuova immagine dell’Italia e delle sue eccellenze enogastronomiche nel contesto internazionale, definendo i confini del secolare patrimonio culturale dei suoi prodotti tipici.
Il Segretario generale di Origin Leo Bertozzi a conclusione dell'evento ha commentato: ”Il sistema dei Consorzi di tutela riunito nell’Associazione Origin Italia, deve continuare ad operare in modo sempre più coeso e condiviso perché gli interessi che portano avanti sono propri della collettività: tanto quella dei produttori, quanto quella dei consumatori. Questi passaggi delicati nel confronto con altre mentalità ed interessi che certamente abitano la dialettica comunitaria, devono spingerci a rafforzare sempre più il ruolo istituzionale e di rappresentanza degli interessi nazionali che i Consorzi da sempre assumono. In questo, non potrà mancare una forte sinergia con gli altri attori istituzionali”.
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13/12/2019, 16:34 |
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Marco
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OriGIn Italia, Qualivita e McDonald’s puntano sui giovani chef per promuovere DOP IGP A Milano la prima tappa del contest "My Selection Chef" che coinvolge istituti alberghieri, Consorzi di tutela e prodotti DOP IGP italiani
In Lombardia, a Milano, la prima tappa della sfida dedicata alla valorizzazione dei prodotti agroalimentari DOP IGP italiani organizzata da Fondazione Qualivita e OriGIn Italia, con la collaborazione di McDonald’s Italia, che vede il coinvolgimento di 18 Consorzi di Tutela e degli istituti alberghieri Carlo Porta di Milano e Giovanni Falcone di Gallarate, con la presenza di oltre 60 studenti.
Un nuovo step del percorso di valorizzazione delle Indicazioni Geografiche nazionali in cui, da ormai 12 anni, Fondazione Qualivita affianca McDonald’s con l’obiettivo di far conoscere a un pubblico sempre più ampio, soprattutto giovanile, le qualità delle eccellenze italiane. Un programma di attività specifiche di comunicazione che vengono realizzate in occasione del lancio della terza edizione di My Selection la linea di hamburger premium di McDonald’s, selezionati da Joe Bastianich che prevedono l’utilizzo di materia prima italiana di qualità.
All’interno di queste attività, dal 2020 prende il via la sfida intitolata “My Selection Chef”, che vede protagonisti OriGIn Italia e i Consorzi di tutela e soprattutto gli studenti degli istituti alberghieri italiani, impegnati in un contest. La “sfida”, che si svolgerà in diverse regioni di Italia, consisterà in una doppia prova: la prima, teorica, basata su un quiz che testerà la conoscenza dei prodotti agroalimentari certificati, la seconda, pratica, mirata alla creazione del miglior panino con ingredienti DOP IGP. Ad aprire l'evento ci sarà un momento di formazione con lezioni magistrali di relatori come Cesare Baldrighi, Presidente di OriGIn Italia, Mario Federico, Amministratore Delegato di McDonald’s Italia, Raffaele Bellini, Chef di McDonald’s Italia, Joe Bastianich con la sua esperienza di imprenditore di successo nel settore della ristorazione, coordinate da Mauro Rosati, direttore generale della Fondazione Qualivita.
“Un progetto – commenta Cesare Baldrighi, Presidente di OriGIn Italia – in cui si valorizzano le produzioni dell’agroalimentare italiano relativamente al mondo delle DOP e IGP, che oggi sviluppano un fatturato di circa 7 miliardi di euro all’origine e di 14,7 miliardi al consumo, con una quota di export che tocca i 3,5 miliardi. Questa operazione con McDonald’s che coinvolge OriGIn Italia e Qualivita, rappresenta una preziosa occasione per sottolineare l’importanza di agire come sistema compatto per avvicinare le nuove generazioni alla conoscenza delle eccellenze del Made in Italy attraverso il canale della ristorazione, sempre più strategico, in particolar modo per l’appeal di McDonald’s sui giovani. Ed è proprio sul rafforzamento dell’interlocuzione con il mondo della ristorazione che OriGIn Italia si sta adoperando sempre di più, affinché nei menu possano essere specificati e valorizzati i prodotti DOP ed IGP utilizzati”.
“Il legame che da sempre McDonald’s ha con i giovani è ciò che rende ancora più significativa questa giornata. Siamo un luogo di aggregazione ma possiamo essere anche grande veicolo di conoscenza di prodotti eccellenti del nostro territorio – ha dichiarato Mario Federico, Amministratore Delegato di McDonald’s Italia. “Negli ultimi dodici anni abbiamo intrapreso tante collaborazioni con i Consorzi di tutela e sono particolarmente orgoglioso di annunciare che con l’arrivo della terza edizione di My Selection, consolideremo la presenza di ingredienti DOP e IGP nel nostro menu”.
“Questo progetto che ci vede impegnati in una nuova collaborazione con McDonald’s - afferma Cesare Mazzetti Presidente della Fondazione Qualivita - è totalmente incentrato sui giovani. Sono loro i protagonisti che determineranno le scelte del futuro. La formazione che coinvolge DOP IGP, deve passare sia attraverso i giovani chef che studiano presso gli istituti alberghieri, alle prese con la conoscenza delle produzioni di eccellenza italiane da utilizzare per le loro preparazioni, sia attraverso i giovani frequentatori dei locali della ristorazione informale”.
“A fianco del tema culturale e formativo, rimane centrale anche l’aspetto della commercializzazione dei prodotti di qualità - sottolinea Mauro Rosati, Direttore Generale di Fondazione Qualivita - che attraverso la nostra decennale collaborazione con McDonald’s è molto cresciuta. Con l'introduzione di quest’anno del Pecorino Toscano DOP sono 15 prodotti DOP IGP impiegati nelle preparazioni. In termini di numeri, nel 2020 si stimano acquisti di 300 tonnellate di ingredienti DOP IGP (Pecorino Toscano DOP 90 tonnellate, Asiago DOP quasi 160 tonnellate, Aceto Balsamico di Modena IGP oltre 10 tonnellate e Cipolla Rossa di Tropea di Calabria IGP 40 tonnellate). Lo scorso anno sono stati venduti circa 19 milioni di panini con Fontina DOP, Speck Alto Adige IGP, salsa con Cipolla Rossa di Tropea Calabria IGP e Aceto Balsamico di Modena IGP”.
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16/01/2020, 17:54 |
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Marco
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La motivazione: “Natura e specificità di DOP ed IGP non possono essere banalizzate” SOSTEGNO DI ORIGIN ITALIA ALLE ISTITUZIONI PER L'IMPEGNO DI ESCLUDERE LE DOP E LE IGP DAI SISTEMI DI ETICHETTATURA NUTRIZIONALE I Consorzi di tutela svolgono le azioni di informazione e salvaguardia per informare e garantire i consumatori sulla reale natura e composizione dei prodotti DOP IGP OriGIn Italia concorda con la necessità di escludere le DOP e IGP dall’adozione dei sistemi di etichettatura nutrizionale fra i quali anche quello italiano “a batteria”. Il sistema dei Consorzi di Tutela intende far sentire la propria voce affinché non sia banalizzato l’enorme lavoro che si nasconde dietro ad ogni Indicazione Geografica con un sistema di valutazione nutrizionale in etichetta che non tiene conto delle specifiche caratteristiche derivanti dai disciplinari di produzione e dunque non adatto ad essere applicato ai prodotti di qualità certificata. Da sempre i Consorzi svolgono il ruolo di promozione, valorizzazione, tutela, vigilanza del prodotto contrassegnato dalla DOP ed IGP, un ruolo fondamentale a garanzia del consumatore e della filiera di produzione, sempre più importante e indispensabile per la corretta tutela ed informazione sui prodotti.
“Sosteniamo l'impegno politico per escludere le DOP ed IGP da sistemi innovativi di etichettatura nutrizionale e ringraziamo in particolare la Ministra delle Politiche Agriciole, Alimentari e Forestali Sen. Teresa Bellanova . Le proposte di etichettatura nutrizionale per rendere più immediato e comprensibile al consumatore il valore nutrizionale degli alimenti – spiega il Presidente di OriGIn Italia Cesare Baldrighi - pur perseguendo una finalità positiva, rischiano di distorcere il valore intrinseco e reale dei prodotti tradizionali, in particolare le DOP ed IGP, poiché essi sono caratterizzati da specifici disciplinari produttivi che ne esplicitano le caratteristiche compositive e ne prevedono anche le norme di etichettatura. Pertanto qualunque altro modello di etichettatura nutrizionale finalizzato ad evidenziare con elementi figurativi quei contenuti rischiano di stravolgere la percezione di un prodotto DOP od IGP. La loro natura e specificità non possono essere banalizzate – conclude Baldrighi – ed è per questo che riteniamo che i prodotti DOP ed IGP debbano essere esclusi dai sistemi di etichettatura nutrizionale in tutta Europa oltre che tutelati come bene comune ed anche culturale della UE”.
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17/01/2020, 18:38 |
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Marco
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Intanto i produttori statunitensi colgono l’occasione per aumentare i prezzi a danno dei consumatori APPRENSIONE DAL FANCY FOOD SHOW DI SAN FRANCISCO ESPRESSA DA IMPORTATORI E PRODUTTORI IN VISTA DELLA REVISIONE SEMESTRALE DEI DAZI PREVISTA PER FEBBRAIO
La missione del Commissario al Commercio estero della UE Phil Hogan, stimolato anche da interventi molto determinati del nostro Ministro Teresa Bellanova, apre nuove prospettive di dialogo
Grande interesse da parte del pubblico per il Fancy Food Show terminato ieri a S. Francisco con una folta presenza di operatori italiani. Oltre 80 mila le specialità foods & beverages presenti con migliaia di nuovi prodotti, molti eventi di networking del settore espositori da tutto il mondo.
L’Italia è leader su molte categorie agroalimentare tra cui le DOP e le IGP e gli Usa si confermano come il primo mercato di destinazione extraeuropeo del settore. Il Padiglione Italiano, tradizionalmente il più ampio dell’area internazionale con oltre 1100 mq, ha ospitato oltre 60 aziende che rappresentano l’intera gamma del Made in Italy agroalimentare sotto l’ombrello del segno distintivo The Extraordinary Italian Taste, che contraddistingue le attività di promozione dei prodotti autentici italiani nel mondo di cui è stata protagonista anche OriGin Italia.
In attesa della decisione USA per la revisione semestrale dei dazi all'import di prodotti UE, prevista per metà febbraio, proprio durante il Fancy Food Show molti sono stati i confronti con gli operatori e importatori e desta preoccupazione il fatto che i dazi possono essere imposti anche sul 100% del valore del prodotto.
"Se da una parte è stato accolto in modo favorevole l’accordo sottoscritto con la Cina, dichiara Cesare Baldrighi, Presidente di OriGin Italia, che apre nuove frontiere e nuove possibilità commerciali che non potranno che avere un riflesso positivo anche per la nostra agricoltura, d’altro canto vi è però molta preoccupazione riguardo la politica dei dazi seguita alla sentenza OMC/WTO sulla vicenda dei sussidi Boeing/Airbus".
Ad inizio ottobre l'amministrazione USA aveva applicato dazi anche su prodotti agroalimentari italiani, particolarmente colpito i formaggi DOP, per un ammontare del 25% del valore. "Fin dall'inizio del contenzioso, afferma Cesare Baldrighi, abbiamo sollecitato i nostri rappresentanti italiani e della UE ad agire per allentare le tensioni che possono avere pesanti ricadute negative anche sui consumatori USA. Inoltre, un atteggiamento di paventata minaccia di ulteriore aggravio del dazio del 25% già imposto ad ottobre, accresce le tensioni e non aiuta a trovare una soluzione condivisa".
Nonostante l’Italia del Food goda di grande credibilità tanto da essere stata nominata “Country Partner” dalla Specialty Food Association per entrambe le edizioni del Fancy Food Show 2020, un riconoscimento per il primato nel numero di espositori e per l’eccellenza dell’offerta, anche in questi giorni non sono mancati atteggiamenti critici da parte statunitense verso la politica della UE sulle IG. "In questo senso, continua Baldrighi, conforta sapere che è stata accolta con favore e con commenti distensivi anche da parte statunitense, la missione della scorsa settimana negli USA del Commissario al Commercio estero della UE Phil Hogan, stimolato anche da interventi molto determinati del nostro Ministro Teresa Bellanova, che auspico possa avere contribuito ad un migliore e più costruttivo dialogo. Nel contempo una parte degli operatori ha potuto approfittare dei rincari dei prodotti europei per aumentare i prezzi anche dei prodotti locali a danno, evidentemente, di tutti i cittadini statunitensi, mette in evidenza il Presidente Baldrighi. Le ritorsioni tariffarie, conclude, sono il peggior modo per affrontare il problema, mentre un tavolo negoziale tra Unione Europea e Stati Uniti darebbe frutti certamente migliori al quale la nostra organizzazione, OriGin, non si sottrae ed è pronta a dare un contributo di chiarezza al fine di disegnare un perimetro normativo certo, che in fondo è l’elemento più importante e prezioso per chi opera nei mercati internazionali. Come ha affermato Hogan in occasione di un evento del Center for Strategic and International Studies la Cina e la sua industria aeronautica saranno i maggiori vincitori se gli Stati Uniti e la UE non risolveranno le loro divergenze e lavoreranno insieme".
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22/01/2020, 19:00 |
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Incontro delegazione USA e Italia su dazi OriGIn Italia, positivo il dialogo con gli USA
OriGin Italia saluta positivamente l’incontro bilaterale tra la Ministra delle Politiche agricole, Teresa Bellanova, e il Segretario di Stato USA all'Agricoltura, Sonny Perdue - organizzato per affrontare il tema dei Dazi imposti alle eccellenze agroalimentari italiane. In questa fase è estremamente importante mantenere aperto un dialogo costante con gli Stati Uniti visto il valore della relazione economica soprattutto per il comparto dei prodotti DOP IGP.
“È necessario riaffermare un clima di positività nei rapporti commerciali - commenta il Presidente di OriGIn Italia, Cesare Baldrighi - con l’obiettivo di dare certezze ai commerci internazionali per i quali occorre stabilire un quadro normativo chiaro anche in merito alle Indicazioni Geografiche rispetto al quale le aziende possono muoversi senza incertezze. OriGin Italia e i Consorzi di tutela daranno tutto il loro contributo affinché l’Unione Europea possa trovare le necessarie intese con gli USA. E ci auguriamo che il dono fatto dalla Ministra Bellanova a Perdue di nostri prodotti DOP e IGP colpiti dai dazi, unito all'Atlante Qualivita, che raccoglie tutte le eccellenze del territorio italiano, possa contribuire alla conoscenza del nostro patrimonio enogastronomico e alla sua difesa“.
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30/01/2020, 15:57 |
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Marco
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DAZI USA: ORIGIN ITALIA IMPORTANTE LA COLLABORAZIONE PER LE DOP IGP Un ringraziamento alle autorità italiane ed europee per il lavoro svolto
Il timore di un inasprimento dei dazi USA all'importazione per i prodotti DOP ed IGP è svanito e dunque la filiera può tirare un sospiro di sollievo e concentrarsi sulle azioni per dare stabilità al mercato. La buona notizia arriva in queste ore insieme alla pubblicazione della lista dell'Ustr americana che indica i prodotti soggetti a dazi e nella quale l'agroalimentare italiano non compare.
"Un ulteriore aumento dei dazi oltre il 25% del valore applicato ad ottobre sarebbe stato un duro colpo per tutta la filiera produttiva delle DOP ed IGP - afferma il Presidente di OriGIn Italia Cesare Baldrighi - così come per gli importatori e gli stessi consumatori statunitensi che ricercano nei nostri prodotti distintività e specificità". In più occasioni – aggiunge - abbiamo espresso l’auspicio e la convinzione che solo un efficace lavoro delle istituzioni sia italiane che europee sarebbe stato utile alla nostra causa e l ‘importante risultato di oggi ci conferma di aver ben riposto la nostra fiducia".
E’ stato dunque scongiurato il rischio di far subire alle eccellenze Made in Italy danni economici irreparabili e questo grazie soprattutto all’encomiabile lavoro di squadra condotto negli ultimi mesi dalle Istituzioni sia nazionali che comunitarie. In tale processo, il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha giocato un ruolo senz’altro determinante, mostrando capacità ed autorevolezza ed un presidio constante dei tavoli europei.
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15/02/2020, 13:39 |
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LA RETE DEI CONSORZI DI TUTELA DOP E IGP A PRESIDIO DELLA QUALITA’ ITALIANA
"Noi ci siamo" afferma il Presidente di Origin Italia Cesare Baldrighi e ribadisce alla Ministra On. Teresa Bellanova l’impegno del sistema agroalimentare a tutela dei consumatori in un momento di grande incertezza
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12/03/2020, 15:30 |
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FEDERDOC: LE DECISIONI DEL GOVERNO CINESE GRAVE DANNO PER LE ATTIVITA’ DEI CONSORZI DI TUTELA
Roma, 8 Marzo 2121 - Federdoc ha nei giorni scorsi rappresentato agli On.li Ministri Patuanelli e Di Maio, e a seguire alla Direzione Generale PIUE VII del Mipaf, la propria preoccupazione circa la recente decisione delle autorità cinesi di considerare i Consorzi di tutela alla stregua di Organizzazioni non Governative, obbligando gli stessi a designare un rappresentante legale cinese per proseguire le attività di promozione già programmate, comprese quelle presenti anche negli OCM in corso in scadenza a fine marzo 2021.
“L’Amministrazione cinese sta interpretando in modo estensivo una norma di legge del 2017 – sottolinea il presidente di Federdoc Riccardo Ricci Curbastro – obbligando quindi i Consorzi di tutela ad indicare un referente legale cinese per continuare le attività promozionali già programmate. In sintesi, i Consorzi dovrebbero riconoscere nell’immediato che ad essi stessi vengano applicate le norme nazionali in materia di Organizzazioni non Governative; il che equivarrebbe a dichiarare che le attività promozionali in corso di svolgimento e ancora da realizzare sul territorio cinese costituirebbero una violazione della legge nazionale senza la sottoscrizione di una lettera di intenti”.
Appare piuttosto evidente come una simile richiesta sia illegittima, in quanto costituisce una barriera non tariffaria imposta in modo totalmente arbitrario dal Governo cinese; che inoltre paventa l’applicazione di sanzioni del tutto irragionevoli nei confronti Consorzi di tutela del vino, quali l’esclusione per un quinquennio da qualsiasi attività promozionale sul proprio territorio.
Una decisione, quella del Governo Cinese, che sconcerta anche perché giunge a pochi giorni di distanza dall’entrata in vigore dell’accordo bilaterale UE – Cina dello scorso 1° Marzo, riguardante proprio la tutela e la protezione dei prodotti a Indicazione Geografica.
Una contraddizione non priva di ambiguità, per la quale Federdoc ha appunto già fatto specifica richiesta al Ministero delle Politiche Agricole, affinchè lo stesso si attivi anche nel sensibilizzare la Commissione Europea allo scopo di porre rimedio a quello che appare come un evidente vulnus inferto ai Consorzi.
“Abbiamo appreso – aggiunge Ricci Curbastro – che le istituzioni cinesi stanno già applicando la norma in oggetto anche ai Comitati Interprofessionali del vino francesi e ad altri soggetti che si occupano di promozione dei vini europei a IG. E’ una situazione che va risolta quanto prima e intanto Federdoc chiede ai Ministeri interessati di voler verificare con estrema urgenza la possibilità di applicare delle flessibilità ai Consorzi che non riescono, per causa di forza maggiore, a realizzare le proprie attività in Cina. Il che significa non solo non applicare penalità ma anche di dare la possibilità, per non perdere i fondi, di una modifica immediata dei progetti di promozione con conseguente riallocazione delle risorse in azioni da svolgersi in altri Paesi”.
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08/03/2021, 21:29 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
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CAMBIO AL VERTICE PER FEDERDOC: BONALDI NUOVO PRESIDENTE Giangiacomo Gallarati Scotti Bonaldi eletto presidente FEDERDOC La Federazione dei Consorzi del vino saluta Riccardo Ricci Curbastro dopo 24 anni G.Gallarati Scotti Bonaldi e R. Ricci Curbastro Giangiacomo Gallarati Scotti Bonaldi e Riccardo Ricci Curbastro
Roma, 28 giugno 2022
Ora è ufficiale. Giangiacomo Gallarati Scotti Bonaldi sarà il nuovo presidente Federdoc dopo l’unanimità raggiunta dal nuovo cda. Raccoglierà l’eredità di Riccardo Ricci Curbastro che, dopo 24 anni di presidenza, ha deciso di non proseguire il suo percorso al vertice della Federazione dei Consorzi del vino italiano.
A dare un seguito all’opera di Ricci Curbastro sarà dunque Giangiacomo Bonaldi, nuovo membro del cda Federdoc, oltre che vicepresidente del Consorzio del Prosecco DOC, presidente di ANB Coop e da poco riconfermato presidente di Confagricoltura Treviso. Alla vicepresidenza confermato Francesco Liantonio, presidente del Consorzio di Tutela Vini DOC Castel del Monte, e nominato Filippo Mobrici, presidente del Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato.
“E’ motivo di grande orgoglio per me ricevere una nomina così importante – dichiara Bonaldi – ma è soprattutto un’importante responsabilità e un impegno che intendo onorare al meglio, come Curbastro prima di me. Sono numerose le sfide che Federdoc dovrà affrontare nei prossimi anni, particolarmente in materia di sostenibilità e sicurezza per i consumatori, e abbiamo intenzione di raccoglierle con serietà e propositività, per proseguire nel migliore dei modi il lavoro di chi ci ha preceduto.”
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28/06/2022, 20:45 |
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