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ARAER - Associazione Regionale Allevatori Emilia Romagna 
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Benessere animale e riduzione del farmaco,

ARAER scende in campo e coinvolge i veterinari liberi professionisti

L'impegno dell'Associazione Regionale Allevatori dell'Emilia Romagna per favorire gli allevatori a usufruire dei benefici previsti dalla nuova Pac attraverso l'adozione degli Ecoschemi 1 e 4

Funo di Argelato (BO), 21 settembre 2023 – Un incontro dedicato ai veterinari liberi professionisti che aderiscono al progetto di Certificazione sul Benessere Animale SQNBA.

È quello organizzato dall’Associazione Regionale Allevatori dell’Emilia Romagna (ARAER) in collaborazione con MSD Animal Health e l’ente di Certificazione DQA svoltosi il 19 settembre scorso a Reggio Emilia.

Un’iniziativa unica nel suo genere che ha saputo intercettare l’interesse dei veterinari accorsi numerosi all’incontro in un momento, come ha spiegato nel suo intervento il presidente ARAER, Maurizio Garlappi, “in cui la zootecnia e il mondo agricolo più in generale stanno attraversando una fase molto delicata e particolare. La nuova Pac (Politica agricola comune, ndr) incide molto sul benessere animale ed è necessario che il mondo allevatoriale metta al centro tutte le sue migliori competenze per rispondere adeguatamente a questa nuova sfida. ARAER dal canto suo mette a disposizione dei suoi associati strumenti e iniziative specifiche che vanno proprio in questa direzione. L’incontro organizzato per i veterinari liberi professionisti che aderiscono alla Certificazione benessere animale Sqnba ne è un esempio. Oggi fare l’allevatore è sempre più difficile – ha infine sottolineato Garlappi – agli attacchi strumentali di chi vorrebbe veder scomparire il settore zootecnico si uniscono le speculazioni economiche sulle materie prime, che pur registrando un calo delle quotazioni non si traducono in minori costi a carico degli allevatori. Le circostanze esterne ci impongono di lavorare in modo diverso, ARAER saprà come sempre supportare i suoi associati per agevolare questo cambiamento nel segno di una tradizione che non può essere dispersa”.

L’incontro di Reggio Emilia ha visto gli interventi di numerosi relatori, a iniziare da Michele Blasi, direttore dell’ente di Certificazione DQA, che ha illustrato una delle grandi novità della nuova Pac: gli Ecoschemi, misure introdotte dalla Commissione che si traducono in aiuti economici a favore degli agricoltori disposti a impegnarsi in interventi aziendali legati a una maggiore sostenibilità.

“Gli Ecoschemi 1 e 4 sono quelli destinati al settore zootecnico – ha spiegato Blasi – e riguardano rispettivamente il benessere animale, la riduzione dell’utilizzo di antibiotici in allevamento e l’avvicendamento biennale di colture foraggere o da rinnovo. Le premialità previste dalla Pac sono legate all’iscrizione al sistema Classyfarm e all’adesione al Sistema qualità nazionale benessere animale (Sqnba), con relativa certificazione, e rappresenta una grande opportunità di sviluppo per una zootecnia sempre più sostenibile”.

“Il ruolo di ARAER all’interno di questo percorso sarà organizzativo – ha spiegato il direttore Claudio Bovo – e il coinvolgimento dei veterinari liberi professionisti sarà, come si può intuire, fondamentale. Per questo abbiamo voluto organizzare un incontro formativo a cui ne seguiranno altri per affrontare e approfondire le diverse problematiche che si presenteranno”.

Proseguono intanto gli investimenti che ARAER ha intrapreso per attrezzare con strumenti sempre più innovativi e precisi il suo laboratorio di analisi situato a Reggio Emilia che oggi, oltre ai campioni provenienti dalle aziende zootecniche dell’Emilia Romagna, riceve e analizza anche quelli in arrivo da Toscana, Umbria e Abruzzo con una media di 1,6 milioni di campioni/anno.

Nuovi strumenti che permettono l’esecuzione di altrettante analisi a iniziare dalla biologia molecolare, dal test diagnostico per la febbre Q o dalle analisi Nir sulle materie prime e gli alimenti zootecnici.

“Dal primo gennaio 2024 inoltre – ha dichiarato Angela Toti, veterinaria collaboratrice di ARAER – l’Associazione introdurrà il tecnologo di stalla, una figura a supporto del veterinario per affrontare insieme i diversi problemi che insorgono in allevamento e fornire in tempi brevi all’allevatore soluzioni efficaci e valide soprattutto in materia di qualità del latte, sanità della mandria, riduzione del farmaco”.

In tutto questo il ruolo dell’innovazione tecnologica riveste un ruolo fondamentale. Nel suo intervento, Massimiliano Intini di MSD Animal Health ha così illustrato Data Live, uno strumento che in abbinamento al già conosciuto Sense Hub, consente oggi di monitorare il benessere animale di ogni soggetto attraverso le informazioni che arrivano dal collare o dall’auricolare posizionato sulle bovine. “Data Live consente di registrare in tempo reale tutte le attività della bovina – ha illustrato Intini – dalla ruminazione alla iperventilazione, fornendo in questo modo utili informazioni legate esclusivamente al suo stato di benessere, permettendo così all’allevatore di intervenire adeguatamente laddove questo si renda necessario”.

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21/09/2023, 16:00
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Assemblea annuale ARAER:

tutti positivi i numeri che hanno caratterizzato l’attività del 2022

Rispetto all’anno precedente è aumentato il numero di bovine da latte controllate e la produzione media per ognuna, rispettivamente +1,25% e +2,48%. Oltre 1,5 milioni le analisi effettuate presso il laboratorio di Reggio Emilia, dotato di strumenti diagnostici di ultima generazione e personale altamente qualificato

Funo di Argelato (BO), 3 ottobre 2023 – Un’Associazione strutturata, con un bilancio positivo che nel 2022 ha superato gli 11 milioni di euro, costantemente proiettata ad assicurare ai suoi associati i servizi più innovativi per rispondere alle sfide di un futuro ormai dietro l’angolo.

È questo il quadro emerso venerdì 29 settembre 2023 in occasione dell’annuale Assemblea generale dell’Associazione Regionale Allevatori dell’Emilia Romagna (ARAER) svoltasi presso la sede del Consorzio Agrario di San Giorgio di Piano (BO) durante la quale, alla presenza del presidente Maurizio Garlappi, del direttore Claudio Bovo, dell’amministratore delegato del Consorzio Gian Luca Lelli e del direttore generale dell’Agricoltura della Regione Emilia Romagna, Valtiero Mazzotti, è stato illustrato il bilancio dell’attività svolta nel 2022.

“Un bilancio che parte dai numeri, sempre eloquenti – ha sottolineato il presidente Garlappi – Il 2022 si è chiuso con valori tutti in terreno positivo, a iniziare dal numero di bovine da latte controllate che hanno raggiunto la cifra di 246.023 unità, pari a un +1,25% rispetto al 2021. Analogamente, la produzione media per bovina controllata è stata di 9.708 kg (+2,48%) con parametri di grasso e proteine in aumento sull’anno precedente a testimonianza che anche in termini qualitativi la produzione ha registrato ottime performance. Altrettanto significativa è stata la consistenza media di bovine controllate per allevamento che in Emilia Romagna, nel 2022, ha raggiunto 148,3 unità: +3,92 rispetto al 2021 a fronte di una media nazionale di 98,9 capi. Una menzione particolare va indirizzata al nostro laboratorio di Reggio Emilia che durante lo scorso anno ha effettuato 1.542.807 analisi non solo per gli associati dell’Emilia Romagna, ma anche, e da alcuni anni, per gli allevatori della Toscana, dell’Abruzzo e dell’Umbria. Oggi il nostro laboratorio di analisi vanta una dotazione di strumentazioni tecnologicamente innovative in grado di effettuare un numero crescente di indagini sempre più mirate, ma soprattutto può contare sull’attività di personale altamente qualificato che negli ultimi tempi è entrato a far parte del team di lavoro e sul quale ARAER ha investito molto proprio per garantire ai suoi associati i migliori servizi. Anche nel 2022 - ha proseguito Garlappi – l’Associazione si è confermata come punto di riferimento tecnico degli allevatori dell’Emilia Romagna e tale intende continuare ad essere, soprattutto in un momento storico contrassegnato da elementi di grande preoccupazione come la guerra in Ucraina, gli effetti del cambiamento climatico, la crisi energetica ed economica, l’aumento dei costi di produzione, l’inflazione, le speculazioni che registriamo anche sul versante alimentare. Per non parlare degli attacchi indiscriminati alla zootecnia e al nostro modello produttivo e alimentare portati avanti da ideologie animaliste e ambientaliste che nascondono interessi economici di alcune entità internazionali, in cui una certa parte della politica è impegnata a influenzare l’opinione pubblica e in particolare le giovani generazioni. ARAER non si sottrae a una sfida epocale e per quello che rappresenta farà di tutto per contrastare questa deriva appoggiando chi, con la forza di dati scientifici certi e incontrovertibili, può smontare tesi basate solo su assurde e infondate ideologie”.

Chiuso il capitolo legato al bilancio 2022, Maurizio Garlappi ha ricordato l’alluvione che nel maggio scorso ha devastato la Romagna e soprattutto l’iniziativa che, insieme alla Protezione civile e con il Patrocinio della Regione Emilia Romagna, ARAER ha avviato in pochi giorni per riuscire a portare fieno, paglia e mangimi agli allevatori rimasti isolati a causa delle frane e degli smottamenti. “Il progetto Solidarietà, Sopravvivenza Animali da Reddito – ha spiegato il presidente ARAER – ha avuto un riscontro che è andato ben oltre le nostre più ottimistiche previsioni. Anche e soprattutto con il supporto della Protezione civile e della Regione Emilia Romagna, in poche ore siamo riusciti a mettere in moto una macchina che da subito ha girato a pieno ritmo. Ancora una volta i numeri parlano più di mille parole: alla data del 21 agosto scorso numerose sono state le donazioni sul conto corrente aperto per raccogliere denaro destinato all’acquisto di alimenti zootecnici da consegnare agli allevatori della Romagna a cui si aggiungono circa 10mila quintali di balloni di fieno e paglia e 1.056 quintali di mangime, tutti prodotti stoccati presso i capannoni della cooperativa Libertà e Lavoro di Ravenna che gratuitamente ha messo a disposizione le sue strutture. Numeri che testimoniano la grande solidarietà che diverse centinaia di cittadini e allevatori hanno voluto manifestare sia con una donazione in denaro che in prodotti. A ognuno di loro, in segno di ringraziamento, stiamo inviando un Attestato di solidarietà. A questo proposito desidero rivolgerne uno in particolare alla memoria di Rossella Tabellini, recentemente e prematuramente scomparsa, con la quale in Regione abbiamo sempre avuto un rapporto di stima e costruttiva collaborazione. Proprio in occasione delle fasi iniziali di quest’ultima iniziativa a favore degli allevatori della Romagna, il suo impegno ed entusiasmo hanno rappresentato per noi un grande stimolo. Al ricordo che l’accompagna, dobbiamo ringraziare un’altra persona che in questa drammatica circostanza si è spesa senza riserve. È Eleonora Bortolani dell’assessorato regionale alla Sanità alla quale oggi, al termine di questa Assemblea, ho il piacere di consegnare l’Attestato di Solidarietà per il supporto che in questi mesi non ha mai mancato di assicurarci”.

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03/10/2023, 21:20
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L’assessore Alessio Mammi ad ARAER:

“La Regione in campo

per il rilancio della zootecnica emiliano-romagnola”

Funo di Argelato (BO), 2 marzo 2024 – L’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi, è intervenuto all’ultimo Comitato direttivo di ARAER (Associazione Regionale Allevatori dell’Emilia Romagna) che si è tenuto nei giorni scorsi.

Una partecipazione che per l’Associazione è stata molto importante per due motivi principali.

Il primo perché dalle dichiarazioni di Mammi è arrivato forte e chiaro il grande apprezzamento per il lavoro fin qui svolto da ARAER a sostegno della zootecnia regionale; il secondo, non meno importante, perchè l’assessore ha annunciato l’impegno della Regione a sostenere gli allevamenti di bovini delle razze autoctone, in particolare la razza Romagnola, con uno stanziamento triennale di 90.000 euro da destinare all’acquisto dei riproduttori.

“Vogliamo contribuire alla giusta valorizzazione e al mantenimento sul territorio di questa razza – ha dichiarato Mammi – che rischia l’estinzione proprio perché non sono state intercettate le strategie più efficaci per valorizzarne la produzione”.

I dati infatti a questo proposito sono impietosi: nel 2009 gli allevamenti di Romagnola in regione erano 475, oggi meno della metà e per quanto riguarda i capi le cose non sono tanto diverse: 15 anni fa si contavano poco più di 6.700 vacche, oggi non oltre 4.200.

“Bisogna riconoscere che in questi anni chi doveva occuparsi della valorizzazione della carne di Romagnola non ha saputo centrare l’obiettivo – ha affermato il presidente di ARAER, Maurizio Garlappi – e questo non solo ha provocato e sta provocando un grande e legittimo malcontento tra gli allevatori, ma minaccia la sopravvivenza di una razza autoctona che ricopre un ruolo molto importante tra le eccellenze agroalimentari della nostra regione. Certo, oggi dobbiamo confrontarci anche con il problema legato alla riduzione dei consumi, con gli aumentati costi di produzione, con quotazioni che non sono per nulla equiparate al valore della carne. Ma per quanto importanti, questi aspetti non possono rappresentare una giustificazione alla minaccia di estinzione che pesa sulla razza Romagnola”.

“Definire complessi gli eventi che hanno caratterizzato questi ultimi quattro anni è riduttivo – ha sottolineato ancora Alessio Mammi – la pandemia, la guerra, la siccità, l’alluvione, il rincaro dei costi delle materie prime, i consumi in flessione rappresentano un mix di fattori negativi o quantomeno turbolenti che richiedono un sistema zootecnico forte, capace di far sapere di più e meglio cosa rappresenta e quello che sta facendo. La zootecnia in Emilia Romagna vale ben 5 miliardi di euro che diventano cibo per un valore complessivo di 24 miliardi di euro. A chi attacca questo settore pretestuosamente va detto che se scomparisse crollerebbe una quota importante di occupazione, verrebbe a mancare un presidio del territorio che lo porterebbe alla desertificazione e scomparirebbe un grande patrimonio sociale che fa parte della nostra cultura. Credo siano dati sufficienti per comprendere il valore sociale, ambientale, economico e anche culturale della zootecnia emiliano-romagnola”.

“In questi ultimi anni ARAER ha fatto un percorso evolutivo a cui oggi guardano molte altre Ara regionali – ha scandito il presidente Garlappi – ogni associato ha trovato nell’Associazione il suo punto di riferimento tecnico sicuro e affidabile a seconda delle specie allevate. Nel settore dei bovini da latte abbiamo portato avanti un importante progetto col Consorzio del Parmigiano Reggiano diventando un fondamentale contenitore di dati destinati ad una elaborazione che porti all’aumento della qualità del re dei formaggi. Oggi, anche grazie all’ampliamento dei servizi offerti dal nostro laboratorio di analisi con l’introduzione di nuovi sistemi tecnologicamente innovativi e l’assunzione di personale altamente qualificato, siamo in grado di offrire accurate informazioni scientifiche finalizzate al miglioramento di tutti i cosiddetti parametri secondari che attraverso l’efficienza alimentare possono favorire la riduzione delle emissioni migliorando al contempo il benessere animale e lo stato sanitario, con un conseguente minor utilizzo del farmaco. Oggi un mercato più consapevole ci chiede informazioni e metodi produttivi più sofisticati a cui vogliamo rispondere con un’offerta adeguata per raggiungere una gestione aziendale sempre più sostenibile. Il lavoro di ARAER va proprio in questa direzione. I risultati già raggiunti ci stanno premiando e la comunicazione puntuale e corretta di questi successi è uno degli aspetti sui quali stiamo lavorando con determinazione”, ha concluso Maurizio Garlappi.

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02/03/2024, 14:10
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Associazione Regionale
Allevatori dell’Emilia Romagna:
all’assemblea annuale l’assessore Alessio Mammi
elogia la lungimiranza e il coraggio degli allevatori
Nonostante le enormi difficoltà che hanno caratterizzato il 2023 con le drammatiche conseguenze dell’alluvione in Romagna, il comparto zootecnico regionale ha prodotto il 52,69% della Plv agricola emiliano-romagnola


Funo di Argelato (Bologna), 8 luglio 2024 – “I successi che avete ottenuto in questi ultimi anni premiano la vostra lungimiranza e il vostro coraggio e testimoniano che il settore zootecnico emiliano-romagnolo è un grande valore per tutti e come tale deve essere considerato”. (vai al sito ARAER)

Così l’assessore regionale all’Agricoltura dell’Emilia Romagna, Alessio Mammi, intervenuto all’annuale assemblea di ARAER (Associazione Regionale Allevatori dell’Emilia Romagna), svoltasi il 5 luglio scorso presso la sede del CAI (Consorzi Agrari d’Italia) a San Giorgio di Piano, in provincia di Bologna.

Un apprezzamento ancor più gratificante se pensiamo agli eventi che hanno caratterizzato questi ultimi anni: pandemia, guerre, speculazioni finanziarie, effetti dei cambiamenti climatici con la siccità e la devastante alluvione che nel maggio dello scorso anno ha colpito la Romagna.

“Un periodo storico terribile – ha sottolineato Mammi – che però ha visto il comparto zootecnico emiliano-romagnolo compatto e resiliente, capace di produrre il 52,69% della Plv (produzione lorda vendibile) agricola pari a una cifra che nel 2023 ha superato 2,8 miliardi di euro, in leggera flessione rispetto all’anno precedente a causa dell’alluvione. In questi ultimi anni l'export regionale dei prodotti derivanti dal latte, dalla carne e/o a base di carne, esclusi quindi quelli trasformati, ha raggiunto in valore quasi 3 miliardi di euro: l’export agroalimentare emiliano-romagnolo nella sua totalità ammonta a 9,7 miliardi di euro”.

Legittimamente soddisfatto il presidente di ARAER, Maurizio Garlappi, per le positive e incoraggianti parole dell’assessore che nel suo intervento ha sottolineato l’impegno della Regione, peraltro mai venuto meno in questi anni, a sostenere con risorse importanti il comparto per favorire “gli investimenti, il benessere animale, la biosicurezza, la qualità degli allevamenti, il ricambio generazionale: proprio oggi (5 luglio ndr) – ha annunciato Mammi - usciranno 27 bandi messi a punto dalla Regione nell’ambito della programmazione dello sviluppo rurale 2023-2027 per un totale di circa 344 milioni di euro che riguarderanno in parte anche il settore zootecnico”.

“Nonostante l’incertezza dei tempi che stiamo vivendo – ha affermato il presidente Garlappi – sappiamo che la professionalità degli allevatori trova nelle Istituzioni locali come la Regione un supporto molto importante. È vero, veniamo da anni drammatici e il 2023 non è stato da meno con la devastazione di un ampio territorio della Romagna flagellata dall’alluvione e dalle frane, una catastrofe davanti alla quale il Sistema allevatori emiliano-romagnolo non è rimasto insensibile aderendo con slancio ed entusiasmo all’iniziativa promossa da ARAER con il patrocinio della Regione per raccogliere fieno, paglia e mangime da recapitare agli associati rimasti isolati a causa delle frane che diversamente non avrebbero saputo come alimentare il loro bestiame. I numeri definitivi lo confermano: abbiamo raccolto e consegnato, anche con l’ausilio di elicotteri, quasi 12mila quintali di fieno e paglia e più di 1 tonnellata di mangime a cui si aggiungono numerose donazioni a testimonianza di una straordinaria gara di solidarietà”.

Ma per ARAER il 2023 porta in dote altri risultati molto positivi, a iniziare dall’attività del laboratorio di analisi situato nella sede dell’associazione di Reggio Emilia dove nel corso dell’anno passato sono stati analizzati 1.538.535 campioni per la ricerca di diverse patologie. “Grazie ai recenti investimenti in macchine e strumenti tecnologicamente innovativi e al lavoro di personale altamente qualificato – ha spiegato Garlappi – le analisi non hanno riguardato solamente i campioni provenienti da tutte le province della regione ma anche quelli in arrivo dalla Toscana, dall’Abruzzo, dall’Umbria e in parte anche da alcune regioni meridionali. Questa intensa attività, che garantisce risultati sempre affidabili e in tempi rapidi, contribuisce in maniera molto significativa a percorrere la strada della riduzione del farmaco esattamente come richiedono le normative europee. Sempre durante il 2023 abbiamo organizzato incontri formativi e informativi avvalendoci della preziosa collaborazione di Dinamica, ente di formazione regionale, dedicati alla fecondazione artificiale, alla mungitura, alla prevenzione della mascalcia, al benessere e alla sanità animale sviluppando e consolidando un ottimo rapporto di collaborazione con gli Ordini dei veterinari provinciali: gli allevatori, con la loro numerosa partecipazione, hanno apprezzato queste iniziative e lo dimostra anche il numero di deleghe che ARAER ha ricevuto per la gestione dell’anagrafe in Banca dati nazionale: quasi 7.000 mandati provenienti da allevamenti bovini, ovini, suini ed equini, a cui si unisce la fornitura di oltre 190mila marche auricolari”.

All’assemblea ha partecipato anche il direttore generale di AIA (Associazione Italiana Allevatori), Mauro Donda, che nel suo intervento ha ricordato il ruolo di riferimento ricoperto da ARAER sia livello nazionale che sui tavoli istituzionali, focalizzando l’attenzione sull’importanza della comunicazione “perché spesso, purtroppo – ha affermato – la politica non conosce bene il nostro lavoro ed è una lacuna che solo il nostro settore può colmare con un’informazione chiara e puntuale”.

In platea erano presenti anche il direttore di Coldiretti Emilia Romagna, Marco Allaria, e il direttore del Servizio zootecnico della Regione, Renzo Armuzzi, ai quali il presidente Maurizio Garlappi ha rivolto un ringraziamento per il costante supporto e interessamento alle attività di ARAER.

“Il 2024 è partito e sta proseguendo all’insegna della continuità – ha concluso Garlappi – rispetto alla nostra attività tecnica per il costante miglioramento professionale dei nostri associati. Tutto questo però non ci mette al riparo dagli attacchi che da troppo tempo ormai arrivano al nostro settore in una sorta di guerra ideologica che vorrebbe annientare il mondo zootecnico colpevole, a detta delle lobby ambientaliste, di essere il maggior inquinatore del pianeta. Sappiamo che non è così perché ce lo dicono dati scientifici seri e validati. Il Rapporto Ispra riferito al 2022 certifica che il settore agricolo rappresenta il 7,4% delle emissioni nazionali di gas serra con la zootecnia che incide solamente per il 3,48%. Questo però non basta. Dobbiamo comunicare, far sapere correttamente cosa fanno gli allevatori, come producono, cosa tutelano sia a livello ambientale che culturale. Questo è e deve essere un impegno che ARAER ha già avviato e che continuerà a curare per il bene del mondo che rappresenta: come ha sottolineato l'assessore Mammi, la zootecnia è un valore economico, ambientale sociale e culturale che va tutelato”.

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08/07/2024, 14:13
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Giornate Zootecniche della Moia,
a Verghereto (FC) un successo
che ha superato le aspettative


Alla rassegna hanno sfilato 80 capi bovini di razza Romagnola



Da sinistra: il presidente e il direttore ARAER, Maurizio Garlappi e Claudio Bovo consegnano una Targa a Marinello Mascheri; il presidente della BCC Sarsina, Mauro Fabbretti, premia Alberto Rossi e infine il presidente Garlappi consegna il premio a Corrado Nuti

Funo di Argelato (Bologna), 31 luglio 2024 – Il 26 al 28 luglio scorsi Verghereto (FC) ha ospitato come consuetudine le Giornate Zootecniche della Moia, la rassegna organizzata dall’Associazione Regionale Allevatori dell’Emilia Romagna (ARAER) che sul territorio rappresenta uno degli appuntamenti più attesi e partecipati della stagione estiva.

Alla buona riuscita dell’iniziativa anche quest’anno hanno contribuito il Comune di Verghereto e in particolare la Banca di Credito Cooperativo di Sarsina, oltre al Consorzio di tutela del Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale, al Consorzio Moia Carni e alle aziende Bovinitaly, TF di Fattori Daniele e C. e Vivai Battistini.

Il numeroso pubblico che non ha voluto mancare alla manifestazione ha potuto assistere alle sfilate e alle premiazioni dei migliori capi di bestiame appartenenti alla razza Romagnola per quanto riguarda i bovini e alla razza Appenninica relativamente agli ovini.

“Le Giornate Zootecniche della Moia – afferma il presidente di ARAER, Maurizio Garlappi – si confermano un appuntamento irrinunciabile per il territorio dove ancora una volta abbiamo potuto dare un adeguato risalto alle razze autoctone tra cui spicca la Romagnola. La massiccia partecipazione di allevatori e tecnici del settore ne dimostra l’importanza e anche per questo ARAER continuerà con tenacia, come ha fatto finora, a lavorare per la promozione di questa razza rispetto alla quale la Regione, coinvolgendo altre razze autoctone dell’Emilia Romagna, ha stanziato un fondo triennale per complessivi 90mila euro destinati all’acquisto di riproduttori. Un’iniziativa che rientra nell’ottica di scongiurare l’estinzione della razza e l’abbandono della sua produzione da parte degli allevatori che purtroppo non vedono adeguatamente riconosciuto a livello commerciale il frutto del loro lavoro”.

Nel ring, davanti a un pubblico numeroso e attento, hanno sfilato circa 80 bovini di razza Romagnola e una decina di razza Limousine. Per quanto riguarda gli ovini erano presenti circa 70 capi di razza Appenninica, 15 di razza Suffolk e altrettanti di razza Berrichonne. A completare il quadro, la rassegna ha ospitato anche alcuni cavalli di Agricola Italiana TPR, altri di razza Bardigiana e alcuni asini di razza Romagnola.

“Abbiamo voluto offrire uno spettacolo nello spettacolo – sottolinea il direttore ARAER, Claudio Bovo – reso possibile anche dal contributo che ci hanno fornito la Banca di Credito Cooperativo di Sarsina, i Consorzi di tutela e le aziende sopramenzionate che ringraziamo per aver creduto nel valore di questa manifestazione. È stato quindi un onore avere la presenza del presidente dell’Istituto di credito Mauro Fabbretti, del sindaco di Verghereto Enrico Salvi e dei rappresentanti delle istituzioni locali”.

Al termine della kermesse si è tenuta come sempre la cerimonia di premiazione che per i bovini di razza Romagnola ha incoronato Campionessa di mostra nella categoria femmine junior Patty della società agricola Nuti Vittorio e Corrado di Bagno di Romagna; il titolo di Campionessa di mostra femmine senior è andato a Fiorella di Mascheri Marino e C. di Verghereto mentre il titolo di Campione di mostra maschi junior e senior è andato rispettivamente a Poldo e Frullo entrambi dell’azienda agricola Rossi Gabriele e C. di Verghereto.

Per gli ovini di razza Appenninica il primo classificato è stato l’allevamento di Alex Giovannetti di Sarsina.

Al termine della manifestazione il presidente e il direttore ARAER, rispettivamente Maurizio Garlappi e Claudio Bovo oltre a Sandrino Perini, hanno consegnato una targa a Marinello Mascheri di Verghereto per la sua costante partecipazione alle Giornate Zootecniche della Moia e per essere riuscito a trasmettere le sue capacità di selezionatore di bovini di razza Romagnola ai figli e ai nipoti che erano presenti alla manifestazione di quest’anno con le aziende Mascheri Mario e Mascheri Marino e C.

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