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ANLAC Associazione Nazionale Liberi Allevatori di Conigli
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Marco
Sez. Supporto Didattico
Iscritto il: 13/03/2008, 19:23 Messaggi: 68677 Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
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Unaitalia e Assoavi contro lo strumento Cun
Anlac: “trasparenza fondamentale per democrazia economica”
Le principali associazioni di trasformazione delle carni bianche violando i principi di
correttezza e buona fede, calpestano la trasparenza di cui all’art 6 bis della L. 91/2015,
che istituisce e protegge le Cun, per tornare all’ oscurantismo delle borse merci locali.
Dopo la sospensione della Commissione unica del mercato cunicolo disposta dal Mipaaf,
si rischia di ritornare ad un periodo di profondo ed angoscioso oscurantismo, durante il
quale la trasparenza della formazione dei prezzi all’ origine sarà messa in discussione. Lo
ha dichiarato Saverio De Bonis, presidente Anlac, associazione nazionale liberi allevatori
Le Cun - aggiunge - sono nate in Italia proprio per superare i meccanismi opachi delle
borse merci locali, ma a quanto pare le industrie italiane non vedono di buon occhio la
trasparenza nei mercati all’origine e si stanno attrezzando per riaprire la Borsa merci di
Verona non senza la complicità di alcune organizzazioni agricole. Così, il lavoro portato
avanti dal Parlamento e dall’ amministrazione centrale in questi anni, seppure con fatica,
rischia di svanire nel nulla insieme al piano di settore.
Dopo l’ autosospensione di UnaItalia, di oltre un anno fa, - prosegue - è arrivata l’
autosospensione di Assoavi, che da circa due mesi ha bloccato il funzionamento della
Cun-conigli, favorendo prezzi speculativi a danno degli allevatori e dei consumatori su cui
presto investiremo l’antitrust, dopo aver prontamente informato anche il Presidente della
Repubblica Mattarella affinchè difenda la democrazia economica nel nostro Paese.
Il comportamento dell’ industria non è casuale - sottolinea il presidente - ma appare un
gesto politico concomitante con la discussione del decreto attuativo sulle Cun. Secondo l’
Anlac, il decreto, che doveva essere già emanato entro il 5 ottobre 2015, deve disciplinare
il funzionamento delle commissioni nelle principali filiere italiane e risolvere l’annosa
questione dei conflitti d’interesse e dei dati necessari per elaborare in maniera trasparente
le previsioni di tendenza e i prezzi indicativi. Ma a qualcuno il decreto non va giù.
L’ industria di trasformazione - fa notare - teme forse che si possa mettere in discussione
non tanto la governance delle commissioni attuali (suini e conigli), quanto l’
organizzazione della filiera in forma di soccida. Un’ ascesa delle Cun potrebbe
rappresentare una minaccia per gli equilibri di mercato e gli allevatori che hanno perso la
loro autonomia imprenditoriale grazie alle Cun potrebbero recuperarla.
La nostra associazione - conclude - ha lanciato l’allarme e sarebbe una pesante
irresponsabilità non intervenire con fatti concreti che pongano uno stop all’ abuso di
dipendenza economica. Ci appelliamo a tutti i rappresentanti delle istituzioni democratiche
affinchè risolvano il problema in maniera definitiva, bloccando ogni tentativo di riapertura
della borsa merci di Verona, e, soprattutto, dissuadendo Confagricoltura, Cia e Coldiretti.
Invitiamo, infine, il Ministro Martina ad accelerare l’emanazione del Decreto e a riaprire
velocemente la Cun conigli.
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30/03/2016, 15:01 |
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Luke
Sez. Coltivazioni Forestali
Iscritto il: 16/09/2008, 15:33 Messaggi: 3186 Località: Firenze
Formazione: Diploma Perito agrario-Dottore in Scienze e tecnologie dei sistemi forestali
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Anlac organizza dibattito a Foggia per parlare di agricoltura Allegato:
Invito evento Foggia[2].jpg [ 497.16 KiB | Osservato 1501 volte ]
L’ agricoltura sembra essere sparita dall’ agenda di Governo e commissariata proprio come la Fiera di Foggia, emblema dell’ agricoltura del mezzogiorno. Le associazioni di categoria hanno svuotato di contenuti il loro dibattito per incentrare il loro collateralismo su battaglie di folclore. Dei problemi degli agricoltori e dei consumatori chi se ne occupa? E’ sufficiente la ridondante protesta o serve la proposta? Un importante appuntamento organizzato da Anlac si terrà il 30 aprile, presso la Sala Consiglio del Centro Fieristico di Foggia, in occasione della 67° edizione della Fiera internazionale dell’ agricoltura e della zootecnia con inizio dalle ore 18. Il tema dell’ incontro è: Regolamentazione dei mercati, distribuzione dei redditi e salute pubblica: trinomio possibile? L’ obiettivo del dibattito sarà incentrato sulle problematiche legate alla regolamentazione dei mercati e all’ impatto che hanno sul reddito delle aziende agricole, in un momento in cui in gran silenzio si discute di decreto attuativo sulle commissioni uniche che dovranno sostituire le desuete borse merci. Si parlerà anche dell’ impatto della legislazione sulla salute dei consumatori, sempre più disorientati da una disinformazione mirata e dall’ assenza di etichettatura obbligatoria sull’ origine delle materie prime. Saranno trattate tematiche di sviluppo e iniziative legislative a sostegno del mondo agricolo e dei consumatori, con approfondimenti sull’ istituto delle soccide e rilancio della zootecnia, sulla legislazione antimicotossine nell’ alimentazione umana e animale, sull’ antibiotico resistenza e riequilibrio ambientale dei territori, sul funzionamento delle nuove Cun, istituite per legge grazie all’ impegno di alcuni movimenti agricoli e di alcune forze politiche. Prevista la presenza di importanti relatori, tra questi spiccano a livello istituzionale i nomi del portavoce Giuseppe L’Abbate membro della Commissione Agricoltura Camera dei Deputati e primo firmatario dell’ emendamento istitutivo delle Cun, Rosa Barone membro della Commissione Sviluppo economico del Consiglio regionale Puglia etologa alimentare specializzata in alimentazione e omeopatia, Michele Cammarano membro della Commissione agricoltura Regione Campania ed esperto di comunicazione e promozione dell’ Agricoltura Biologica. A livello tecnico spiccano i nomi di Andrea Di Benedetto docente di Scienze della Terra e Agronomo antesignano della problematica delle micotossine sul grano, Pasquale De Vita ricercatore CREA, Centro di ricerca per la cerealicoltura di Foggia, Roberto Carchia docente di Scienze della Terra e Agronomo esperto di tematiche agricole della Fima, federazione italiana movimenti agricoli.
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26/04/2016, 16:27 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
Iscritto il: 13/03/2008, 19:23 Messaggi: 68677 Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
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L’ASSOCIAZIONE CONIGLIO ITALIANO ADERISCE ALLA PRIMA GIORNATA NAZIONALE DELLA CARNE ITALIANA Promossa da Coldiretti, si terrà a Torino il 5 maggio Milano, 3 maggio 2016 – L’Associazione Coniglio Italiano aderisce alla prima Giornata Nazionale della Carne Italiana, promossa da Coldiretti: l’appuntamento è giovedì 5 maggio dalle ore 9 a Torino, presso il Centro Congressi del Lingotto. Una scelta non casuale quella di ritrovarsi proprio nel capoluogo del Piemonte, la regione che detiene il primato italiano nella valorizzazione delle carni da razze storiche italiane. Un evento senza precedenti, che per la prima volta fa scendere in piazza le ragioni del 90% degli italiani che consumano abitualmente carne. Coldiretti e le associazioni coinvolte intendono rispondere fermamente alle polemiche sorte negli ultimi in merito a un alimento che resta indispensabile per la nostra salute, grazie al suo apporto proteico. Ragioni ancora più evidenti nella carne di coniglio: la benefica leggerezza la rende adatta a tutti, dagli adulti ai bambini, e la rigorosa normativa che regola gli allevamenti italiani ne garantisce l’alta qualità. Proprio per questo l’Associazione Coniglio Italiano è felice di aderire a questo importante evento e sarà presente con i propri rappresentanti. Già con la Giornata Nazionale del Coniglio Italiano, tenutasi nell’agosto 2015 nell’ambito di EXPO Milano, l’Associazione si era distinta per l’impegno concreto nella valorizzazione della filiera produttiva di un alimento gustoso e nutriente. Migliaia di operatori dell’industria avicunicola italiana si riuniranno per dare il proprio contributo, così come operatori del commercio, della ristorazione, del turismo, dell’ambiente scientifico, ed esperti di enogastronomia e cucina parteciperanno attivamente all’appuntamento di Torino, mentre altre iniziative analoghe si svolgeranno lo stesso giorno lungo tutta la penisola.
La carne italiana, compresa quella avicunicola che è la quarta carne più consumata in Italia, è una fondamentale risorsa per l’economia del nostro paese: la sua qualità e la sua sostenibilità ambientale saranno dunque al centro dell’attenzione.
Un’occasione preziosa per sensibilizzare e responsabilizzare il consumatore, che riceverà consigli pratici e autorevoli per scegliere con buon senso i migliori alimenti.
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03/05/2016, 20:22 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
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Anlac: riparte da Foggia dibattito agricolo Finalmente si torna a parlare di agricoltura in una fase in cui il tema, dopo il chiasso di Expo, sembra essere sparito dall’ agenda di Governo. Per farlo però gli agricoltori devono riappropriarsi della rappresentanza ed essere attori principali della scena e non comparse. Foggia rappresenta l’ emblema dell’ agricoltura meridionale dove sinora le associazioni di categoria hanno sbiadito l’identità della rappresentanza e annacquato la battaglia in difesa degli interessi del mondo agricolo, mettendo a repentaglio sia la sicurezza degli approvvigionamenti che la salute dei consumatori. Dal dibattito, è emerso che ormai l’ agricoltura non garantisce più un reddito dignitoso poiché è stata svenduta nel villaggio globale. Ciò oltre ad essere riprovevole sul piano umano viola anche i trattati europei che prevedono espressamente di “tutelare un equo tenore di vita per le popolazioni rurali“. Serve, dunque, una proposta seria dal basso fatta da gente onesta che ama la terra, crede al rilancio di un’ agricoltura fatta su basi diverse, lotta contro la disuguaglianza e vuole garantire cibi sicuri al Paese, non solo slogan (“made in Italy”). Il rischio di una mancanza di approvvigionamento del cibo in caso di chiusura delle frontiere è, infatti, molto alto per un paese come il nostro in cui molte filiere ormai non sono più autosufficienti: la carne arriva dall’ estero, il latte arriva dall’ estero, il grano arriva dall’ estero, il pomodoro arriva dall’ estero, l’olio arriva dall’ estero. Anche la famosa pizza italiana viene fatta al 60% all’ estero: le materie prime sono ormai estere ma gli industriali non vogliono farlo sapere ai consumatori, come invece accade in Svizzera dove le etichette sono trasparenti. Il dibattito ha evidenziato che gli agricoltori sono l’unica categoria a cui è negata la possibilità di poter determinare liberamente i prezzi di offerta dei loro prodotti e, anche quando la legge prevede il divieto di vendita sottocosto, le associazioni di categoria fanno melina per non disturbare i manovratori del mercato, di cui sono purtroppo ostaggi. Insomma, quella agricola è la sola categoria ad essere due volte succube delle multinazionali: quando acquista i fattori della produzione e quando vende le sue derrate agricole. Non a caso gli industriali italiani sono refrattari verso una maggiore trasparenza dei meccanismi di formazione dei prezzi all’ origine, nonostante la rivoluzione delle Commissioni uniche nazionali (Cun), dove di recente la mancanza di trasparenza, prevista per legge, fa sì che a decidere siano i più forti. Abusare sia della dipendenza economica dei produttori che delle speciali condizioni fiscali che lo Stato consente alle multinazionali, và in contrasto alle direttive europee. La soccida ad esempio è un modello tutto italiano, inesistente in qualsiasi altra parte del mondo che agevola fenomeni anticoncorrenziali, elusivi e anticomunitari. Occorre, dunque, una politica diversa, non subalterna all’ economia delle multinazionali, che tuteli il reddito del mondo agricolo. Ufficio Stampa Anlac
Allegati:
foto evento foggia.jpg [ 59.76 KiB | Osservato 1398 volte ]
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04/05/2016, 14:56 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
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GRANDE SUCCESSO PER LA PRIMA GIORNATA NAZIONALE DELLA CARNE ITALIANA L’iniziativa promossa da Coldiretti ha visto la partecipazione dell’Associazione Coniglio Italiano. Milano, 6 maggio 2016 – Bilancio positivo per la prima Giornata Nazionale della Carne Italiana, che si è tenuta giovedì 5 maggio dalle ore 9 a Torino, presso il Centro Congressi del Lingotto. La manifestazione ha visto anche la partecipazione del sindaco di Torino Piero Fassino. Migliaia di allevatori, consumatori, esperti di gastronomia e nutrizione si sono riuniti per affrontare insieme un momento particolarmente critico per l’industria della carne italiana. L’iniziativa è stata promossa Coldiretti in collaborazione con operatori dell’industria, del commercio e del mondo scientifico: un ensemble di cui l’Associazione Coniglio Italiano è stata orgogliosa di fare parte. Fra gli slogan più gettonati della giornata troviamo “Salviamo gli allevamenti italiani” e “Le carni italiane sono più sane, magre e senza ormoni”: un modo per porre al centro dell’attenzione la qualità e la sostenibilità ambientale della carne italiana, compresa quella avicunicola che è la quarta carne più consumata in Italia.
Per la prima volta la manifestazione ha dato una risposta concreta agli italiani che hanno deciso di abbandonare completamente il consumo di carne: ben uno su dieci, secondo il dossier di Coldiretti (dati Eurispes). Un allarmismo diffuso che sta causando un danno all’economia del paese: quasi 12mila stalle da carne hanno chiuso a causa delle importazioni dall’estero, mentre in cinque anni sono scomparsi circa trecentomila bovini da carne, mezzo milione di maiali e settecentomila conigli. A rischio ci sono 180mila posti di lavoro nell’intera filiera delle carni, che in Italia porta 30 miliardi di valore economico.
In questo contesto, anche la carne di coniglio è stata protagonista: non solo esaltato per l’apporto proteico e la caratteristica leggerezza, ma anche per il gusto, che il folto pubblico di visitatori ha potuto assaporare durante la maxi-grigliata all’esterno del centro congressi.
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06/05/2016, 14:12 |
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