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AIS Associazione Italiana Sommelier
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Marco
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AIS VENETO OSPITERÀ A VERONA IL CONGRESSO NAZIONALE 2019
Presentato a Vinitaly il prossimo congresso AIS in programma dal 22 al 24 novembre 2019 e dedicato all'enoturismo
Sarà Verona la sede del prossimo Congresso Nazionale dell’Associazione Italiana Sommelier, che quest’anno ruoterà attorno al tema dell’enoturismo. Martedì 9 aprile AIS Veneto, nel corso della conferenza stampa tenutasi allo stand della Regione Veneto di Vinitaly, presentato il programma della tre giorni dedicata al mondo della sommellerie italiana, che dal 22 al 24 novembre 2019 porterà nella città scaligera eventi e degustazioni dedicati agli operatori del settore e al pubblico. “Il Decreto sull’Enoturismo, firmato in marzo dal Ministro Centinaio – spiega Marco Aldegheri, Presidente AIS Veneto – ha messo ancor più in risalto la necessità che la figura del Sommelier si avvicini a quella del mediatore turistico, per veicolare le meraviglie del territorio italiano. È un grande onore e una grande responsabilità ospitare a Verona l’appuntamento più importante dell’associazione, che abbiamo voluto dedicare ad un tema tanto attuale quanto fondamentale”. “Il Sommelier non è più solamente il semplice operatore di sala a disposizione della clientela. – gli fa eco Antonello Maietta, Presidente AIS Italia – La divulgazione delle ricchezze del territorio e la valorizzazione di una nuova forma di turismo, sempre più orientato a scoprire le tradizioni gastronomiche e vinicole, passano anche dall’impegno di numerosi colleghi che promuovono con il proprio lavoro il nostro straordinario patrimonio enologico”. Durante i tre giorni saranno numerosi gli eventi, i convegni e le masterclass che si terranno in tutta la città scaligera e saranno aperte sia ai soci AIS che agli appassionati del mondo del vino. L’apertura ufficiale del Congresso sarà sabato 23 novembre al Teatro Filarmonico di Verona, mentre per la giornata sono in programma PerLage, evento di degustazione nelle sale di Castelvecchio dedicato alle migliori bollicine, e PerGola, con le specialità della regione che saranno ospitate al Palazzo della Gran Guardia. Domenica 24 novembre sarà invece il Palaexpo di Verona Fiere ad ospitare gli eventi aperti agli appassionati: nella Sala Gialla ci sarà il banco d’assaggio Vinetia, dove si potranno incontrare i produttori e degustare i vini selezionati dall’omonima guida, e dell’area Food, che nella Sala Blu ospiterà alcuni tra i migliori prodotti gastronomici del territorio. Al Centro Congressi della Camera di Commercio si terrà, inoltre, il concorso dedicato al Miglior Sommelier d’Italia - Premio Trentodoc: durante la mattinata i vincitori delle competizioni regionali si sfideranno in una serie di prove di sommellerie, al termine delle quali sarà premiato il campione del 2019. Il Congresso Nazionale AIS è patrocinato dalla Regione Veneto, dal Comune di Verona e dalla Camera di Commercio di Verona. Veronafiere, Fondazione Arena di Verona, Federazione Italiana Cuochi del Veneto sono i partner dell’evento, che è sostenuto da Lauretana e Cantina di Soave. Il programma completo del Congresso Nazionale sarà disponibile prossimamente sui siti di AIS e AIS Veneto. Dalla pagina web del Congresso sarà inoltre possibile registrarsi per accedere ai vari appuntamenti.
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09/04/2019, 20:41 |
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Marco
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AIS VENETO: BOLLICINE WINE EXPERIENCE SI SPOSTA A MONTEGALDA Torna l'evento di AIS Veneto dedicato a spumanti e Champagne, domenica 2 giugno a Villa Palazzon di Colzé di Montegalda (VI). Un banco d'assaggio con degustazioni, laboratori e un concorso per sciabolatori Una nuova sede e un programma ricco di appuntamenti per la sesta edizione di Bollicine Wine Experience. L’evento di AIS Veneto dedicato agli spumanti sarà ospitato domenica 2 giugno 2019 dalla cinquecentesca Villa Palazzon di Colzé di Montegalda (Vicenza) e riunirà, dalle 11.00 alle 21.00, alcuni dei più importanti produttori italiani e stranieri. Il banco d’assaggio sarà arricchito per tutta la giornata da degustazioni guidate a numero chiuso dei migliori Champagne del mondo e da laboratori di mixology dedicati alla preparazione di cocktail a base spumante. In questa edizione, Bollicine Wine Experience ospiterà per la prima volta anche il concorso regionale dedicato alla tecnica della sciabolata. I soci AIS Veneto che si iscriveranno alla competizione, dovranno dimostrare la loro abilità utilizzando la tecnica del Sabrage nell’apertura della bottiglia di Spumante e quindi del suo servizio al tavolo. Una giuria di esperti tra i quali Eddy Furlan, Graziano Simonella, Wladimiro Gobbo e Ezio Pasqualetto, il Grand Sabreur della Royale Confrerie Prestige des Sacres decreterà il migliore Sommelier Veneto nel servizio alla Sabrage. Accanto agli stand dei produttori vinicoli sarà presente un’area food, dove saranno disponibili alcune specialità del vicentino e piatti di finger food di eccellenze gastronomiche del territorio. Durante la serata, inoltre, il banco d’assaggio sarà accompagnato da concerti di musica dal vivo. Il costo del biglietto d’ingresso per Bollicine Wine Experience è di € 25, ridotto a € 20 per chi acquista il biglietto in prevendita sul sito. Le degustazioni guidate saranno invece a numero chiuso e sarà possibile prenotare il proprio posto esclusivamente online sul sito di AIS Veneto. Il programma completo della manifestazione e l’acquisto dei biglietti saranno presto disponibili sul sito www.aisveneto.itINFO IN BREVE | Bollicine Wine Experience Quando: 2 giugno 2019 Dove: Villa Palazzon di Colzé di Montegalda – Vicenza (Via Settimo, 55, 36047 Montegalda) Orario: dalle 11.00 alle 21.00 Biglietto: intero € 25, ridotto € 20 per chi acquisterà il biglietto in prevendita sul sito
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23/04/2019, 22:44 |
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Marco
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AIS VENETO: L'11 MAGGIO A PADOVA PER UN CONCERTO "DA BERE"
Durante la Giornata Nazionale della Cultura, del Vino e dell'Olio, Palazzo Moroni ospita l'evento-degustazione con il concerto dell’ensemble Guarneri da Venezia e i vini dei Consorzi Colli Euganei e Bagnoli
Un incontro tra musica e vino quello che propone AIS Veneto per sabato 11 maggio 2019, in occasione della nona edizione della Giornata Nazionale della Cultura, del Vino e dell’Olio. Palazzo Moroni, nel centro storico di Padova, ospiterà alle 14.30 il concerto di musica da camera dell’ensemble Guarneri da Venezia. I musicisti, guidati dal Maestro Livio Troiano, eseguiranno quattro melodie. Queste verranno accompagnate da altrettanti vini del Consorzio Tutela Vini dei Colli Euganei e del Consorzio Vini DOC Bagnoli, selezionati dai Sommelier di AIS Veneto e presentati da Paolo Bortolazzi, delegato della provincia di Verona. Al termine del concerto, il pubblico potrà inoltre accedere ai banchi di degustazione di Vulcanei, evento ospitato nella vicina Loggia di Palazzo della Ragione in occasione della manifestazione Salone dei Sapori. L’ensemble Guarneri da Venezia nasce nel 2017 dall’incontro di alcuni tra i migliori musicisti da camera provenienti delle più importanti orchestre della regione, come La Fenice, L'orchestra di Padova e del Veneto, I Solisti Veneti e la Venice Baroque Orchestra. I componenti, che svolgono da anni un’intensa attività concertistica internazionale, suonano strumenti della grande liuteria italiana e sono guidati da Livio Troiano, da anni violinista del Gran Teatro della Fenice e di alcune delle maggiori orchestre della Penisola. La Giornata Nazionale della Cultura, del Vino e dell’Olio, organizzata in collaborazione con il MIPAAFT, il MIBAC e il MIUR, si concentra quest’anno sul tema del Turismo del Vino e dell’Olio e coinvolgerà realtà di valore storico e culturale che, per l’occasione, saranno aperte gratuitamente al pubblico. Per riservare gratuitamente il proprio posto al concerto è possibile iscriversi alla pagina di AIS Veneto dedicata all'evento.
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07/05/2019, 18:33 |
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Marco
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ENOTURISMO E CONTRAFFAZIONE I TEMI DELLA GIORNATA DELLA CULTURA DEL VINO E DELL’OLIO 2019 Ais Toscana sceglie il Castello di Brolio per l’annuale appuntamento che coinvolge il patrimonio artistico italiano con location di elevato prestigio Una nuova visione dell’enoturismo, in cui la degustazione non è più il solo elemento dirimente nella scelta di una destinazione, ma si unisce alla richiesta di una crescita culturale a tutto tondo, del territorio e della cucina locale. Quello dell’enoturismo è un fenomeno in continua evoluzione, come conferma anche l’ultimo rapporto sul turismo del vino in Italia del 2018, in cui si parla di almeno 14 milioni di accessi annuali, per un valore complessivo di oltre 2,5 miliardi di euro. Un trend che può offrire maggiori opportunità di lavoro nel campo dell’ospitalità, ma soprattutto nuove possibilità di declinazione del ruolo del sommelier, sempre più comunicatore non solo del vino ma di tutto ciò che ad esso ruota attorno. Dalla storia al territorio, dai produttori alle caratteristiche multisensoriali, egli si fa vettore di una serie di informazioni di cui il consumatore potrà far tesoro per effettuare in sicurezza acquisti futuri, anche sul web. Enoturismo e le nuove norme appena approvate, interazione con il Web e contraffazione, concetti che saranno argomento di riflessione della prossima Giornata della Cultura del Vino e dell’Olio AIS 2019, organizzata dall’Associazione Italiana Sommelier con il patrocinio del Mipaaft, del Miur e del Mibac, Partner Istituzionali dell’iniziativa. “Sarà una occasione per contestualizzare il ruolo del sommelier nel nuovo concetto di enoturismo – premette il Presidente di AIS Toscana Cristiano Cini – che può essere una importante figura di supporto per il turista interessato a conoscere i luoghi ma anche a scoprire le tradizioni enogastronomiche e arricchire il proprio bagaglio culturale attraverso il vino e l’olio, vivendo la cantina come luogo foriero di storie e di ispirazione. Un fenomeno capace di creare un indotto importante, a livello economico ma anche occupazionale: maggiori flussi turistici richiederanno sempre più addetti e saranno una occasione per sfruttare positivamente ed attivamente quei paesaggi rurali che caratterizzano il nostro Paese”.
Se ne parlerà sabato 11 maggio in tutte le sedi regionali – e quindi anche in Toscana - in location di elevato interesse storico e culturale, scelti in base ad un preciso legame con il mondo del vino e dell’olio. Per la Toscana, ad ospitare il convegno tematico sarà il Castello di Brolio a Gaiole, nel cuore del Chianti Classico, di proprietà della Famiglia Ricasoli, la cui storia è legata al vino sin dal 1141. “L’Italia e la Toscana in particolare hanno un patrimonio storico-artistico ineguagliabile e nella storia della nostra civiltà sia il vino che l’olio hanno da sempre rivestito un ruolo preminente. Raccontare il vino e l’olio in Toscana vuol dire oggi promuovere una cultura ed un sapere che deve andare di pari passo con l’armonia del nostro paesaggio, l’unicità dei nostri prodotti e l’eccellenza di una tradizione che deve sempre essere capace di rinnovarsi. Dunque qualità a tutto tondo senza compromessi per un’ offerta enoturistica vincente” Una scelta ben contestualizzata al tema della giornata, alla cultura del vino e dell’olio, essendo il Castello di Brolio uno degli emblemi del Chianti Classico. Il “Barone di Ferro” Bettino Ricasoli, illustre politico ma soprattutto imprenditore vitivinicolo di grande lungimiranza, è infatti colui che nel 1872, con tenacia e innumerevoli tentativi sul campo e in cantina, ha dato i natali alla “formula” del Chianti, l'attuale Chianti Classico, ovvero quel regolamento di produzione del vino trasformatosi poi in disciplinare, in cui venivano definite le percentuali di uve di cui deve essere composto il più celebre vino italiano nel mondo. Moderato dal giornalista David Taddei, il convegno annovera tra i propri relatori – oltre al Barone Francesco Ricasoli Presidente della Ricasoli 1141 cui è affidato oltre al racconto della Case History del Castello di Brolio altresì un saluto iniziale insieme a quello del Presidente di AIS Cristiano Cini – la Presidente delle Donne del Vino Donatella Cinelli Colombini con un intervento sulla Toscana capofila dell’enoturismo italiano fra opportunità e rischi, il Direttore della Fondazione Sistema Toscana Paolo Chiappini sul mito del vino toscano fra cultura materiale e digitale e il rappresentante della Direzione Agricoltura e Sviluppo Rurale della Regione Toscana Gennaro Giliberti, che farà il punto sulle nuove norme che regolano l’enoturismo. Ci sarà anche Fabrizio Lupi per l’ICQRF, sezione Toscana e Umbria, che farà il punto sulla contraffazione dei prodotti di qualità sul web, partendo proprio dalla necessità di disporre di una cultura di base per poter riconoscere prodotti autentici dalle imitazioni. Avvicinarsi ai prodotti andando a scoprirne in prima persona le origini è senz’altro il modo più efficace per imparare a riconoscerne le caratteristiche ed evitare raggiri on line o acquisti errati. L’approfondimento sulla tematica in sede di convegno, sarà poi accompagnato in tutte le sedi, al termine dei lavori, da una degustazione di cibi e vini del territorio e, nella fattispecie dell’evento toscano la degustazione finale sarà dedicata proprio al vitigno principe del territorio, il Sangiovese, di cui verranno posti in assaggio 3 Cru appartenenti al Progetto Raritas di Brolio.
Ufficio Stampa AIS Toscana
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07/05/2019, 18:39 |
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Marco
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Wine tours e incoming in cantina le attività destinate a coinvolgere questa figura professionale ad alto livello di preparazione SOMMELIER COME AMBASCIATORI DELLA CULTURA DEL VINO: OGGI AL CASTELLO DI BROLIO LA GIORNATA AIS DEDICATA AD ENOTURISMO E CONTRAFFAZIONE
Intervenuta anche la Direzione Agricoltura e Sviluppo Rurale della Regione Toscana, in merito all’approvazione del Decreto Ministeriale che regola le attività enoturistiche
Con un patrimonio enologico di 2,85 milioni di ettolitri prodotti nel solo 2018, equivalenti ad un valore di quasi 3 miliardi di euro con una quota export che lambisce i 980 milioni di euro, la Toscana conferma nel settore vitivinicolo uno dei pilastri più importanti della propria economia agricola. Un asset che già da solo sarebbe sufficiente a conferire a questa regione un primato assoluto, ma che tuttavia negli ultimi anni ha fornito tutti gli elementi affinché su siffatta ricchezza si continuasse a crearne di nuova, attraverso nuove forme di turismo esperienziale orientato alla conoscenza e alla scoperta dell’enologia del territorio. Oltre 14 milioni di enoturisti che hanno prodotto un ritorno economico di circa 2,5 miliardi di euro in valore. Nel mondo il turismo, il vino vale 80 miliardi, su 1.300 miliardi di valore prodotto dal turismo nel senso più ampio del termine e la spesa dei turisti per prodotti enogastronomici nel 2017 è stata di 12 miliardi. Un volano capace di dare nuove opportunità di sviluppo - con investimenti e posti di lavoro - ai territori di riferimento.
Ed è proprio sull’evoluzione di tale fenomeno che si è sviluppato questa mattina l’incontro organizzato dalla Sezione Toscana dell’Associazione Italiana Sommelier - con il patrocinio del Mipaaft, del Miur e del Mibac, Partner Istituzionali dell’iniziativa - presso il Castello di Brolio a Gaiole in Chianti, in occasione della Giornata della Cultura del Vino e dell’Olio AIS 2019.
Tale appuntamento, ormai consolidato nel calendario delle attività istituzionali di AIS Toscana, ha rappresentato inequivocabilmente una occasione di confronto su una tematica che con la professione del sommelier ha molti punti di contatto.
“Con piacere anche quest’anno ci siamo pregiati di organizzare in una location storica dall’alto valore artistico e culturale la Giornata nazionale della cultura del vino e dell’olio AIS – ha premesso il Presidente di AIS Toscana Cristiano Cini – il cui significato all’interno delle nostre attività assume connotati di enorme importanza. In Italia siamo oltre 40.000, di cui 4.300 solo in Toscana e il sommelier è una professione in continua crescita, con una richiesta sempre più massiccia sul mercato del lavoro. Il nostro lavoro è infatti essenzialmente basato sulla comunicazione e conferisce un contributo fondamentale alla creazione in ogni consumatore di una vera cultura del bere consapevole. Che non significa limitare il consumo, ma avere coscienza di cosa si beve e di quanta storia nonché cultura si nasconde dietro ogni etichetta di vino. La figura del sommelier – ha aggiunto Cini - è sempre più affine a quella di un vero e proprio ambasciatore dell’eccellenza enologica, tanto sul territorio quanto nel resto del mondo; in cantina come nel ristorante di altissimo livello dall’altra parte del mondo il suo ruolo è quello di coinvolgere il consumatore a 360 gradi, invogliandolo – ha concluso - a visitare i territori di origine per meglio comprendere il valore intrinseco di ciascuna bottiglia”.
Una figura dunque fondamentale nella diffusione della conoscenza che ha acquisito una sempre maggiore centralità anche nei contesti di enoturismo, un nuovo modo di viaggiare che muove annualmente milioni di turisti portando ingenti risorse sui singoli territori.
E proprio sull’enoturismo e sulla normativa da poco divenuta legge che regola questo nuovo approccio al viaggio esperienziale è intervenuto Gennaro Giliberti della Direzione Agricoltura e Sviluppo Rurale della Regione Toscana: “le linee guida del decreto che classifica e regolamenta le attività enoturistiche rivolte alle produzioni vitivinicole del territorio e la conoscenza del vino, hanno dato finalmente un inquadramento legislativo a un fenomeno in costante crescita. Con il decreto, il turismo in cantina viene equiparato all’attività agrituristica sia da un punto di vista fiscale sia in termini di standard minimi di qualità del servizio e questo permetterà alle aziende vitivinicole di regolamentare le proprie attività di accoglienza, divulgazione e degustazione, offrendo nuove opportunità anche dal punto di vista occupazionale oltre che di valorizzazione del territorio. La Regione Toscana ha salutato con grande interesse l’approvazione del Decreto Ministeriale, perché possiamo dire di essere stati antesignani di questa pratica, mettendo a disposizione non solo il pregio dei vini ma anche la conoscenza. Il Ministero ha fatto il primo passo, adesso tocca a noi regioni e al sistema delle aziende vitivinicole dare il meglio affinché si possano produrre effetti positivi”.
Tra gli standard minimi di qualità citati nel decreto sull’enoturismo, anche la presenza nel canale digitale e l’accessibilità alle informazioni più funzionali all’organizzazione di un soggiorno o di una attività presso le varie strutture. Dell’approccio al mito del vino toscano fra cultura materiale e digitale si è espresso il Direttore della Fondazione Sistema Toscana Paolo Chiappini, anch’esso intervenuto all’incontro tenutosi al Castello di Brolio. “Il Mito del vino toscano nasce da una combinazione di fattori materiali e immateriali; da una parte la terra, dall’altra la storia, la cultura, la poetica e l’estetica che ruotano intorno a questo ecosistema millenario. In tale contesto il web può rappresentare una minaccia e allo stesso tempo anche un’opportunità. Per minaccia si intende il rischio di omologazione e appiattimento, pensare che si possa fare tutti le stesse cose in ogni parte del mondo. A fare la differenza è il nostro valore, il nostro distinguersi in una dimensione universale. L’opportunità è invece legata alla reputazione dei vini toscani che cresce sul web, la quale deve necessariamente essere accompagnata dalla custodia, dall’amore, dalla conservazione, dallo studio e dalle testimonianze, che da tremila anni a questa parte fanno della Toscana la regione con il più ampio archivio al mondo sull’enologia”. Moderato dal giornalista David Taddei, il convegno ha annoverato tra i propri relatori il padrone di casa il Barone Francesco Ricasoli Presidente della Ricasoli 1141, che ha affidato all’emozione il racconto della Case History del Castello di Brolio: “Oggi l’enoturismo sta assumendo un ruolo molto importante anche perché la gente viaggia sempre di più. A Brolio, in questo frangente siamo un punto di riferimento, perché ci siamo dedicati a questo con professionalità e qualità. Chi viene da noi, poi si porta dietro l’immagine empatica della qualità dei vini, del territorio, della cultura e del paesaggio, unico nel suo genere. La nostra realtà quasi millenaria affonda le radici nella tradizione, ma se non ci si innova non si va da nessuna parte. Ciò che ci proietta nel futuro sono gli elementi di identità, autorevolezza e credibilità che ci contraddistinguono”. Ha portato in tale contesto il proprio contributo anche la Presidente delle Donne del Vino Donatella Cinelli Colombini – artefice tra l’altro in prima persona della nascita nel 1993 e del successivo sviluppo del Movimento Turismo del Vino - intervenuta sul ruolo della Toscana capofila dell’enoturismo italiano fra opportunità e rischi. "Nel contesto enoturistico - ha affermato - la figura professionale del sommelier potrà essere impiegata in due attività in particolare, i wine tour che accompagnano i turisti alla scoperta del territorio attraverso le cantine, i sapori tipici, gli elementi di artigianato e le attività di incoming nelle cantine. Se nel primo caso la loro funzione è quella di far amare ai turisti un territorio a prescindere da tutto, nel secondo caso ciò che si richiede al sommelier è di raccontare non il processo produttivo di un vino ma la storia unica che lo rende diverso da tutti gli altri: quel luogo, quella cantina, racconta qualcosa di unico e per trasmettere detti concetti attraverso un coinvolgimento emozionale servono appunto professionisti, con una preparazione adeguata in materia".
Presente anche l’ICQRF, sezione Toscana e Umbria, con Fabrizio Lupi, che ha portato testimonianza dello stato dei lavori compiuti sulla contraffazione dei prodotti di qualità sul web, partendo proprio dalla necessità di disporre di una cultura di base per poter riconoscere prodotti autentici dalle imitazioni. Avvicinarsi ai prodotti andando direttamente nei territori di origine è infatti considerato il modo più efficace per creare una cultura nel consumatore e insegnargli a riconoscere le caratteristiche del prodotto autentico per evitare raggiri on line o acquisti errati. L’incontro si è poi concluso con una degustazione finale dedicata al vitigno principe del territorio, il Sangiovese, nelle 3 Cru appartenenti al Progetto Raritas di Brolio guidata dallo stesso Barone e del Direttore tecnico Massimiliano Biagi.
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12/05/2019, 8:22 |
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Marco
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ANGELO BERNARDINELLI È IL MIGLIOR SOMMELIER SCIABOLATORE DEL VENETO
Il rodigino ha vinto il primo Trofeo dedicato alla tecnica del Sabrage. Numeroso il pubblico accorso per la sfida alla manifestazione Bollicine Wine Experience
AIS Veneto festeggia il successo del primo Trofeo Miglior Sommelier del Servizio alla Sabrage incoronando Angelo Bernardinelli, della delegazione di Rovigo. Il sommelier rodigino ha sbaragliato la concorrenza durante il concorso che si è tenuto domenica 2 giugno a Villa Palazzon di Colzè di Montegalda (Vicenza), durante Bollicine Wine Experience, evento di AIS Veneto dedicato al mondo dei vini spumanti. Angelo Bernardinelli, 41 anni, è direttore dei corsi AIS nella sua città ed è stato il primo a introdurre a Rovigo la tecnica della sciabolata, proponendo delle serate a tema e dei piccoli seminari dedicati al Sabrage all’interno de I disinvolti, locale da lui aperto qualche anno fa. Oggi lavora come cameriere al Crimi Bar e collabora con l’enoteca L’Angolo del Vino, entrambe a Rovigo. Al secondo posto si è piazzato il suo concittadino Michele Manca, già secondo classificato al concorso Miglior Sommelier del Veneto 2019, mentre la medaglia di bronzo è andata a Johnny Pivotto della delegazione di Vicenza. “Il Trofeo – ha commentato Marco Aldegheri, Presidente di AIS Veneto – nasce come un gioco per stimolare i nostri ragazzi a mettersi in mostra e a cimentarsi in pubblico. È il primo concorso dedicato al Sabrage, ma è già riuscito ad affascinare e coinvolgere sia i sommelier che il pubblico, arrivato numeroso per Bollicine Wine Experience. Un gesto antico che diventa occasione per trasmettere ancora una volta la cultura del vino, per questo AIS Veneto non poteva mancare”. A valutare i sommelier è stata la giuria composta dallo stesso Marco Aldegheri, Presidente di AIS Veneto, Wladimiro Gobbo, delegato di AIS Treviso esperto della tecnica della sciabola, Ezio Pasqualetto, Grand Sabreur della Royale Confrérie Prestige des Sacres, Marco Visentin, Coordinatore Didattico Regionale, e Giancarlo Cestaro, Responsabile Regionale Servizi. I partecipanti sono stati giudicati secondo dieci criteri di valutazione formulati dalla giuria, che comprendevano gli aspetti dedicati al portamento e all’eleganza del sommelier, l’esposizione verbale legata alla tradizione della sciabolata, il numero dei tentativi utilizzati e il rispetto delle tempistiche previste. Ogni concorrente aveva infatti a disposizione due minuti per la preparazione e la presentazione della bottiglia ai commensali e altri due per eseguire l’apertura alla Sabrage e il servizio. Grande attenzione è stata posta anche alla postura del sommelier durante la prova, la direzione del tappo e la cura degli aspetti di sicurezza. Per la gara i concorrenti hanno utilizzato una sciabola di particolare valore storico: si tratta infatti di una lama del XVII secolo appartenente alla Royale Confrérie Prestige des Sacres e utilizzata nelle più importanti competizioni a livello mondiale.
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03/06/2019, 15:15 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
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La proclamazione ieri sera a Palazzo del Pegaso della Regione Toscana a Firenze VALENTINO TESI E’ IL MIGLIOR SOMMELIER DELLA TOSCANA 2019
Piazza d’onore per Simone Vergamini mentre sul terzo gradino del podio a pari merito si sono classificati Luca Matarazzo e Daniele Palavisini
Valentino Tesi, sommelier della delegazione di Pistoia è il Miglior Sommelier della Toscana 2019. L’elezione è avvenuta ieri 1 luglio, al termine della finalissima del concorso di AIS Toscana premio “Consorzio Vino Chianti”, tenutasi a Firenze nella Sala del Gonfalone di Palazzo del Pegaso della Regione Toscana.
“Auguro al vincitore di quest’anno lo stesso successo che ha avuto il suo predecessore – ha commentato il Presidente di AIS Toscana Cristiano Cini – bissando pochi mesi dopo la sua elezione a Miglior Sommelier della Toscana, con il gradino più alto nella competizione nazionale. L’unico consiglio che mi sento di dare al nuovo ambasciatore della sommellerie toscana è di continuare a trarre soddisfazione da tali esperienze ma al contempo avere il coraggio di rimettersi sempre in gioco, non solo per misurarsi con gli altri, ma anche e soprattutto per migliorare la propria professionalità e cercare di superarsi ogni volta. Solo in questo modo, non sentendosi mai arrivati, si costruiscono i successi giorno per giorno – ha aggiunto Cini – questo concorso è importante per noi e per loro, ma ci sono tante competizioni nazionali che li aspettano. La nostra Scuola Concorsi è una delle migliori e ogni anno ne abbiamo la dimostrazione, con i nostri alfieri che riescono a piazzarsi sempre in posizioni al top”.
L’edizione 2019 del concorso si erge a suggello di una importante collaborazione di AIS con il Consorzio del Vino Chianti, a cui è stata altresì dedicata la Masterclass – guidata dal Campione italiano in carica Simone Loguercio e da Luca Alves Franco del Consorzio Vino Chianti - nella Sala Gigli del Palazzo del Pegaso che ha preceduto la sfida finale per eleggere il Miglior Sommelier della Toscana 2019. Dopo il saluto portato a nome del Consiglio Regionale della Toscana e del suo Presidente Eugenio Giani da parte del Capo di Gabinetto Paolo Becattini, si è tenuta la proclamazione del Miglior Sommelier della Toscana 2019 premio “Consorzio Vino Chianti”, che tuttavia non è stata l’unico evento della giornata, infatti è stata aperta al pubblico dalle 15.30 e fino alle 19.00 la degustazione libera di selezionati vini del Consorzio Vino Chianti ai banchi d’assaggio nel Corridoio della Sala Barile. “La collaborazione del Consorzio Vino Chianti con una realtà importante e prestigiosa come AIS è la conferma della crescita qualitativa del nostro prodotto - ha dichiarato il Presidente del Consorzio Vino Chianti Giovanni Busi. Il Chianti si conferma un vino di altissimo livello, capace di migliorarsi e innovarsi grazie ad investimenti mirati e all'uso sapiente delle tecnologie in grado di valorizzarne le caratteristiche uniche. Gli apprezzamenti e i riconoscimenti ottenuti vanno ormai oltre la fama del nome Chianti, e convincono sempre di più un mercato esigente, che cerca l'eccellenza, con il plauso anche degli esperti e degli operatori di settore.”
Tesi ha avuto la meglio al termine della sfida finale che lo ha visto contrapporsi a Simone Vergamini della delegazione di Lucca, a cui è andata la piazza d’onore dopo una serie di prove di riconoscimento alla cieca di alcuni vini, tecniche di servizio e decantazione, fino alla prova finale di comunicazione. Terzo gradino del podio a pari merito per Luca Matarazzo anch’egli della delegazione di Lucca e Daniele Palavisini della delegazione Valdelsa. “Ho coronato un percorso che sognavo da anni – ha commentato il vincitore Valentino Tesi – ovvero diventare il miglior sommelier della mia regione. Lo ritengo oltremodo un privilegio, poiché considero la Toscana una delle prime tre regioni al mondo per importanza vitivinicola. Esserne ambasciatore mi riempie di orgoglio ma soprattutto mi ripaga di tanti sacrifici fatti per studiare, allenarmi e prepararmi. Mi sento inoltre fortunato, da toscano, ad aver avuto come guida dei grandi maestri della sommellerie, a partire dalla Scuola Concorsi: ognuno di loro mi ha trasmesso un qualcosa che messo insieme mi ha permesso di arrivare a questo punto”.
Il titolo di Miglior Sommelier della Toscana non è l’unico titolo che si è aggiudicato nella sua carriera il vincitore di questa edizione: nel suo palmares infatti, può vantare tra l’altro, anche il primo Master Chianti Classico vinto lo scorso febbraio in occasione dell’anteprima alla Stazione Leopolda e il titolo di vicecampione italiano, alle spalle dell’altro toscano Simone Loguercio nel Premio Trentodoc Miglior Sommelier d’Italia 2018.
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02/07/2019, 17:02 |
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Marco
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NUOVI CORSI AIS VENETO: CRESCE LA PASSIONE PER IL VINO In costante aumento gli iscritti ai corsi per diventare Sommelier: +5% nei primi sei mesi dell'anno. Dal 9 settembre ripartono le lezioni in tutto il Veneto I Sommelier AIS Veneto sono sempre più numerosi e l'associazione si prepara a festeggiare un altro traguardo importante: il primo semestre del 2019 ha registrato un +5% del numero dei partecipanti ai corsi e con l'inizio delle lezioni del periodo autunnale sono previsti oltre 1200 iscritti. La prima data di inizio degli incontri è prevista per lunedì 9 settembre e saranno complessivamente 26 i corsi attivati di primo, secondo e terzo livello. Gli appuntamenti toccheranno tutte le province del Veneto e si concluderanno tra dicembre e febbraio, con gli esami finali. “Con gli ultimi dati relativi ai nostri corsi – spiega Marco Aldegheri, Presidente AIS Veneto – non solo è stato confermato questo trend positivo nell’aumento degli iscritti, ma è emerso inoltre che 1 corsista su 4 partecipa per cercare nuove opportunità lavorative. In un momento in cui l'enoturismo è in forte crescita, in particolare in Veneto, siamo orgogliosi di preparare e affiancare i nostri corsisti in modo che possano trasformare la loro passione in un lavoro vero e proprio". Tutti i corsi di AIS Veneto hanno orario serale dalle 20.30 alle 23.00, escluse le lezioni pomeridiane dedicate al primo e al terzo livello che si terranno all'Hotel Amadeus di Venezia dalle 15.30 alle 18.00. Tutte le informazioni relative ai corsi e all'iscrizione sono disponibili sul sito www.aisveneto.it
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21/08/2019, 20:19 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
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ALBA VITÆ: NEL MALANOTTE 2010 LA SOLIDARIETÀ DI AIS VENETO AIS Veneto mette in vendita 700 magnum di Malanotte 2010 di Bonotto delle Tezze. Il ricavato sarà destinato a Oltre il Labirinto, fondazione che si occupa di persone affette da autismo AIS Veneto rinnova il suo impegno nel sociale con la bottiglia di Alba Vitæ 2019, l'iniziativa benefica che ogni anno nel periodo natalizio si occupa di mettere in vendita una tiratura limitata di alcuni dei migliori vini della Regione, per sostenere una realtà sociale del territorio. L'azienza coinvolta per questa nona edizione è Bonotto delle Tezze con il suo Malanotte DOCG 2010, imbottigliato in formato magnum e di cui saranno disponibili solo 700 bottiglie. Il ricavato delle vendite verrà devoluto alla Fondazione Oltre il Labirinto, che si dedica a bambini, ragazzi e adulti affetti da autismo. Il Malanotte è legato all'omonimo borgo medievale situato a Tezze di Piave, non lontano da Conegliano (TV). Si tratta di un vino monovitigno prodotto a partire dai grappoli dell'autoctono raboso Piave, fulcro del lavoro di Bonotto delle Tezze che da anni si impegna nella sua valorizzazione. Le uve del Malanotte 2010 sono state raccolte manualmente durante una vendemmia tardiva e parte di queste – tra il 15% e il 30% – sono state fatte appassire in fruttaio. Particolarità di questa edizione limitata è l'affinamento del vino per 8 anni tra botti grandi, piccole e acciaio, il doppio rispetto ai tempi minimi previsti dal disciplinare. "Per AIS Veneto questo appuntamento è diventato un'importante occasione di dialogo con il territorio regionale – commenta Marco Aldegheri, Presidente di AIS Veneto – che non passa solo attraverso la valorizzazione della migliore tradizione enologica veneta, ma anche attraverso il sostegno a iniziative meritevoli come quella della Fondazione Oltre il Labirinto. Il progetto di Alba Vitæ è cresciuto molto in questi nove anni e ogni edizione è stata in grado di innescare una grande gara di solidarietà, che siamo fiduciosi si ripeterà anche in questa occasione." Con i fondi raccolti dalla vendita delle magnum di Malanotte 2010 l'associazione Sommelier potrà finanziare la costruzione di un laboratorio polifunzionale, adibito a punto di appoggio e di lavoro per le attività organizzate da Oltre il Labirinto negli spazi di Alternativa Ambiente di Vascon di Carbonera. "Alla maggiore età i ragazzi con autismo sono meno tutelati e supportati dai servizi socio-sanitari – afferma il Direttore della Fondazione Mario Paganessi – ma con questi laboratori li aiutiamo ad acquisire delle competenze professionali per poter iniziare una vita di autonomia. Oggi facciamo un altro passo in avanti, grazie a questa iniziativa di AIS Veneto". L'edizione limitata del Malanotte 2010 sarà acquistabile da venerdì 18 ottobre fino a fine gennaio al costo simbolico di 50 euro, tramite la pagina web di AIS Veneto ( www.aisveneto.it) e ritirandolo presso la sede di una delle sette delegazioni provinciali.
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18/10/2019, 20:35 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
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La presentazione si è svolta lo scorso 26 ottobre a Roma, nella prestigiosa Nuvola di Fuksas a cui ha partecipato il Presidente Conte
LA SQUADRA DEI VINI TOSCANI NELLA GUIDA AIS VITAE 2020
Nella pubblicazione edita da Associazione Italiana Sommelier, ben 600 vini premiati con le Quattro Viti, di cui 122 di provenienza Toscana
La Toscana enologica grande protagonista nella Guida AIS Vitae 2020, presentata a Roma nella prestigiosa Nuvola di Fuksas lo scorso 26 ottobre, evento a cui è intervenuto il Presidente Giuseppe Conte affermando: "Il nostro export di vino va fortissimo e potrà crescere di più anche negli USA perché per fortuna la tensione commerciale ci sta risparmiando. Stiamo crescendo in maniera impressionante in Cina e altri paesi. Siamo il primo paese che produce vino al mondo, di questo dobbiamo essere orgogliosi, primi per biodiversità. Abbiamo numeri impressionanti, 50 milioni di ettolitri prodotti, dietro i quali - ha detto Conte - c'è un lavoro di tantissime persone, il sistema Italia, il sistema migliore che riusciamo a esprimere, l'eccellenza". "Il vino ha un radicamento sul territorio, è promozione di una comunità di persone e tradizioni locali: quando all'estero gustano un nostro bicchiere si interrogano sul nostro territorio", ha aggiunto Conte, che si è fermato a lungo tra i banconi di vino delle diverse regioni d'Italia, tra saluti ai produttori, assaggi di vini e selfie.
Sono state 600 le etichette premiate con il massimo riconoscimento ovvero le Quattro Viti, e di queste ben 122 appartengono alla regione Toscana, che da sola dunque copre il 20% su scala nazionale dei premiati totali.
Il maggior numero di riconoscimenti con le Quattro Viti, sono andati in particolare alla denominazione Brunello di Montalcino (24), al Chianti Classico (16 più un Vin Santo), al Bolgheri (14), ma anche Carmignano (4 di cui un Vin Santo ed un Vin Santo Riserva), Vino Nobile di Montepulciano (4), Cortona Syrah (3) Aleatico, Chianti Rufina, Maremma Toscana, Orcia e Vernaccia (2). Oltre a 41 Supertuscan IGT, un Greve Rosso IGT, un Morellino di Scansano, un Suvereto, un Val di Cornia ed un Valdarno di Sopra.
“La nostra regione – ha commentato il Presidente di AIS Toscana Cristiano Cini – ha dimostrato ancora una volta di poter giocare molto bene le sue carte in vigna ed in cantina. Sempre più centrale la figura del viticoltore che riesce a plasmare vini dalle mappe sensoriali uniche, ad altissimo livello, ma altrettanto strategica è la figura dei sommelier che, seguendo l’evolversi del mondo del vino, hanno saputo interpretare egregiamente un ruolo nuovo, che li vuole oltre che esperti di vino nel mondo della ristorazione, anche comunicatori, consulenti, influencer”.
Con l’edizione 2020, la Guida Vitae – che prosegue nell’intento di fornire un quadro puntuale e dettagliato sullo stato di salute del settore – strizza l’occhio soprattutto alla sostenibilità ambientale, andando a premiare soprattutto quelle imprese che abbiano dimostrato di mettere in atto pratiche rispettose della natura.
Per la stesura della Guida Vitae 2020, ricorda il Presidente di Ais Antonello Maietta, ''oltre 3000 produttori di vino e un migliaio di Sommelier selezionati tra gli oltre 40.000 aderenti all'Associazione, chiamati a porre sotto la lente di ingrandimento quasi 30.000 vini, tutti degustati rigorosamente alla cieca''.
Nel dettaglio, ventidue sono stati i Tastevin attribuiti ai “migliori vini italiani capaci di esprimere una forte identità territoriale, ed il meglio della biodiversità”, tra cui – per la Toscana – figura anche il Brunello di Montalcino Poggio alle Mura Riserva 2013 di Castello Banfi, il quale ha dimostrato di saper rappresentare un modello di riferimento di indiscusso valore per il suo territorio.
Il tema conduttore della Guida AIS Vitae 2020 è il cambiamento climatico e quale miglior simbolo utilizzare per rappresentarlo se non una nuvola, intesa come sentinella del pianeta; simbolica dunque e pienamente in linea con il tema iconografico di questa edizione, la scelta del luogo in cui la presentazione si è svolta ovvero la prestigiosa Nuvola di Fuksas, a Roma.
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28/10/2019, 15:26 |
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