Olio: Conclusi i webinar formativi AIFO per rafforzare competenze e qualità nel settore oleario
Un ciclo formativo dedicato ai temi strategici per la crescita del comparto oleario. Si sono conclusi con successo i webinar organizzati da AIFO (Associazione Italiana Frantoiani Oleari) nell’ambito delle progettualità di Italia Olivicola, sostenute dal Regolamento UE 2021/2115. Coinvolgendo esperti ed operatori del settore, sono stati approfonditi temi relativi alla promozione dell’eccellenza, della qualità e della sostenibilità dell’olio d’oliva.
“La formazione è uno dei pilastri su cui AIFO costruisce il futuro del settore oleario – ha dichiarato Elia Pellegrino, presidente dell’Associazione Italiana Frantoiani Oleari – Questi webinar rappresentano un passo importante verso una crescita condivisa e una maggiore consapevolezza delle sfide del mercato”.
Il ciclo formativo si è articolato in tre incontri distinti, ognuno dedicato a temi strategici per la crescita del comparto. Nel primo webinar, tenutosi il 25 settembre, si è parlato di sicurezza alimentare e tracciabilità, discutendo delle norme e delle strategie per garantire sicurezza e trasparenza nella filiera olearia. Rossella Fabbrizio, esperta in sistemi di autocontrollo e certificazione, ha guidato i partecipanti in un approfondimento sulle migliori pratiche per il rispetto delle normative vigenti.
Il secondo incontro ha messo al centro il Regolamento della Regione Puglia n. 5 del 15/05/2008, esplorando le buone pratiche di manipolazione e gestione degli alimenti nelle imprese agroalimentari. Grazie alla guida di Fabbrizio, i partecipanti hanno potuto analizzare i requisiti necessari per garantire qualità e sicurezza nelle aziende agroalimentari.
Infine, nel terzo webinar è stato affrontato uno dei temi più delicati per l’olio d’oliva: l’etichettatura. L’incontro, aperto dall’intervento del Presidente AIFO Elia Pellegrino, ha fornito strumenti pratici per evitare errori comuni e migliorare la comunicazione tra aziende e consumatori.
Con questa serie di incontri, AIFO conferma il suo impegno a supportare il settore oleario, puntando su innovazione e qualità per affrontare le sfide del mercato globale. Un impegno che si traduce in azioni concrete per valorizzare uno dei prodotti simbolo della cultura italiana: l’olio extravergine d’oliva.
Agricoltura: Alleanza AIFO e Alibaba.com per portare l’olio extravergine italiano nel mondo Bari, 1° febbraio – L’olio extravergine di oliva italiano rappresenta un’eccellenza riconosciuta a livello globale, ma per molti produttori raggiungere nuovi mercati internazionali resta una sfida complessa. È proprio per supportare i frantoiani in questo percorso che nasce la collaborazione tra AIFO (Associazione Italiana Frantoiani Oleari) e Alibaba.com, la più grande piattaforma B2B al mondo, con oltre 48 milioni di buyer attivi in più di 200 paesi.
L’accordo, che segna un passo decisivo verso la digitalizzazione della filiera oleicola italiana, è stato presentato oggi durante il convegno “Dal Frantoio al Digitale: Nuove Frontiere per la Vendita di Oli di Qualità”, tenutosi alla Fiera del Levante di Bari, all’interno di Evolio Expo, la fiera dedicata all’olio extravergine e al Mediterraneo. L’evento è realizzato nell’ambito del progetto esecutivo 2025 di Italia Olivicola, sostenuto dal Regolamento UE 2021/2115, che promuove l’innovazione e la competitività del settore olivicolo, incentivando la digitalizzazione e l’accesso ai mercati internazionali.
Alibaba.com rappresenta una vetrina globale che consente alle aziende di connettersi direttamente con distributori e acquirenti di tutto il mondo. La piattaforma offre strumenti avanzati di marketing digitale, permettendo ai produttori di olio di migliorare la propria visibilità e di generare contatti commerciali strategici.
"L’olio extravergine di oliva italiano è un patrimonio straordinario, frutto di tradizione, passione e qualità. Tuttavia, senza un accesso strutturato ai mercati internazionali, rischiamo di non valorizzare appieno il lavoro dei nostri frantoiani – ha dichiarato Elia Pellegrino, presidente di AIFO – Grazie a questa partnership con Alibaba.com, offriamo ai nostri associati la possibilità di entrare in contatto con buyer da tutto il mondo, ampliando le loro opportunità di business in modo concreto e innovativo”.
Dall’altro lato, Alibaba.com conferma il suo impegno a supportare i produttori italiani attraverso strumenti digitali avanzati e un’ampia rete di contatti internazionali. Chiara Plutino, Business Development Manager B2B di Alibaba.com, ha sottolineato l’importanza di questa collaborazione: “Alibaba.com è la piattaforma B2B leader a livello globale, il punto di riferimento per i produttori di olio extravergine di oliva che vogliono espandere il proprio business oltre i confini nazionali. Offriamo accesso diretto a buyer qualificati in tutto il mondo, strumenti avanzati per la vendita e la massima visibilità sul mercato internazionale”.
La collaborazione tra AIFO e Alibaba.com nasce con l’obiettivo di supportare le aziende nel processo di digitalizzazione e internazionalizzazione, attraverso:
Accesso diretto al marketplace di Alibaba.com, con la possibilità di aprire una propria vetrina digitale e raggiungere milioni di potenziali clienti.
Formazione e supporto personalizzato, per guidare i produttori nella gestione delle vendite online.
Strumenti di marketing digitale avanzati, per incrementare la visibilità e la competitività dei propri prodotti.
Il convegno, moderato da Giuseppe L’Abbate, già Sottosegretario alle Politiche Agricole, ha visto inoltre la partecipazione di Daniele Rutigliano, imprenditore digitale e fondatore di Aproweb e Akkountweb, esperto di e-commerce, e Bernardo De Gennaro, docente presso l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, che fornirà un’analisi del mercato oleario e delle nuove dinamiche di vendita.
Agricoltura: Frantoiani Aifo esprimono soddisfazione per l'approvazione della risoluzione sul settore olivicolo-oleario a Montecitorio “Un importante riconoscimento per il lavoro dei frantoiani e per l’intero comparto, con un’attenzione particolare per l’innovazione, la sostenibilità e la valorizzazione della filiera”. Commenta così Elia Pellegrino, presidente di Aifo, l’associazione italiana frantoiani oleari, l’approvazione all’unanimità in commissione Agricoltura alla Camera dei deputati del testo unificato delle risoluzioni a prima firma degli onorevoli Raffaele Nevi (FI) e Alessandro Caramiello (M5S) sul settore olivicolo-oleario. In particolare, Aifo ha accolto con favore l'inclusione di alcuni impegni chiave che l'associazione aveva avanzato durante l’audizione lo scorso 30 ottobre.
Tra questi, l'impegno a dare maggior rilievo alla figura del frantoiano nella filiera olivicola, riconoscendo finalmente il ruolo centrale che questi professionisti svolgono nel garantire la qualità dell'olio extravergine di oliva. Un altro punto fondamentale approvato riguarda la valorizzazione delle acque di vegetazione dei frantoi oleari. Questo impegno, che prevede una rivisitazione della legge 11 novembre 1996, n. 574, è un passo importante verso una gestione più sostenibile della risorsa idrica e dei sottoprodotti di settore, contribuendo così alla circolarità dei processi produttivi.
“Abbiamo apprezzato anche l’impegno dato al Governo di farsi promotore nei tavoli europei di una modifica dell'Organizzazione Comune di Mercato (OCM) dell'olio, per emulare il modello di successo dell’OCM vino – dichiara Elia Pellegrino, presidente Aifo - La creazione di risorse fisse e stabili per gli investimenti nel settore olivicolo e la promozione dell'olio extravergine italiano sui mercati internazionali è essenziale per rafforzare il made in Italy e contrastare la crescente competizione”.
La Commissione Agricoltura ha inoltre confermato l'importanza di attivare la Commissione Unica Nazionale (CUN) per l'olio di oliva, uno strumento fondamentale per garantire la trasparenza nel monitoraggio dei prezzi e sostenere una politica unificata e coesa a livello nazionale. Un ulteriore punto approvato riguarda l'introduzione di un Sistema di qualità nazionale dell'olio extravergine di oliva di alta qualità (SQN-OAQ). Questo sistema di certificazione risponde all’esigenza crescente di un riconoscimento della qualità sostenibile, in linea con quanto già avvenuto in altri settori.
Infine, Aifo ha accolto con favore l’impegno a promuovere la creazione di un’organizzazione interprofessionale del settore olio italiana, per garantire un'efficace rappresentanza e porre fine alla frammentazione della filiera. Questo passaggio è cruciale per contrastare la concorrenza internazionale, in particolare quella spagnola, e per consolidare la posizione di leadership dell'Italia nei mercati globali.
"Questa approvazione rappresenta un segnale forte per l’intero settore olivicolo-oleario. Siamo soddisfatti che il lavoro dei frantoiani, professionisti fondamentali nella produzione dell'olio extravergine di oliva, sia stato posto al centro della discussione – aggiunge il presidente Pellegrino – Aifo continuerà a lavorare al fianco delle Istituzioni per garantire che gli impegni presi oggi si trasformino in azioni concrete, a beneficio della filiera e del nostro olio di qualità, che è il fiore all'occhiello del made in Italy nel mondo. Desidero esprimere un sentito ringraziamento agli onorevoli Raffaele Nevi e Alessandro Caramiello per l’impegno e l'iniziativa, al presidente della Commissione Agricoltura Mirco Carloni e a tutti i componenti della Commissione per il loro prezioso lavoro. Ora – conclude – il Governo è chiamato a dare seguito a questi impegni, e i frantoiani sono pronti a collaborare per la loro attuazione, affinché il settore olivicolo italiano possa continuare a crescere e a competere con successo a livello globale”.
Agricoltura: Frantoiani AIFO protagonisti al SOL2EXPO 2025 di Verona L'Associazione Italiana Frantoiani Oleari (AIFO) parteciperà a SOL2EXPO 2025, l'evento internazionale dedicato agli oli vegetali, che si terrà a Veronafiere da domenica 2 a martedì 4 marzo. Questa manifestazione rappresenta un'evoluzione della storica fiera SOL, diventando un punto di riferimento per produttori, esperti, buyer e innovatori del settore oleario.
"I frantoiani non potevano mancare a questo importante evento di promozione dell'olio - dichiara Elia Pellegrino, presidente AIFO - SOL2EXPO è la vetrina ideale per raccontare il nostro lavoro e ribadire il ruolo fondamentale dei frantoiani nella filiera dell’olio extravergine di oliva. Siamo il cuore pulsante di questo settore, gli imprenditori che trasformano le olive in un prodotto di eccellenza riconosciuto in tutto il mondo. Per questo, AIFO sarà presente in fiera per dialogare con gli operatori del settore, aggiornare i nostri soci sulle novità del comparto e rafforzare il legame tra produzione e mercato. La qualità dell'olio italiano nasce nei frantoi; un messaggio che vogliamo sia chiaro a tutti. Inoltre – prosegue Pellegrino – sarà un’occasione per confrontarci con le Istituzioni e discutere le sfide future che attendono il nostro settore, dalla sostenibilità all’innovazione tecnologica. Proprio per questo, il 3 marzo alle ore 10:30, presso la Sala Convegni del Padiglione 2 di Veronafiere, parteciperemo all'incontro convocato dal Sottosegretario all’Agricoltura, Sen. Patrizio La Pietra, per la presentazione delle linee strategiche del nuovo Piano di settore olivicolo oleario nazionale 2025-2030. Un momento fondamentale di confronto con le istituzioni e le altre realtà della filiera per costruire insieme il futuro dell’olio extravergine italiano. Vi aspettiamo a Verona – conclude il presidente AIFO – perché il futuro dell’olio passa anche da qui”.
AIFO sarà presente al Padiglione 2, Stand E5, con l'obiettivo di illustrare il ruolo centrale dei frantoiani nella filiera dell'olio extravergine di oliva e di presentare i servizi offerti dall'associazione ai propri soci. Durante i tre giorni della fiera, i visitatori avranno l'opportunità di approfondire le tematiche legate alla produzione olearia, alla sostenibilità e all'innovazione tecnologica nel settore.
Agricoltura: L’obsoleto limite sugli steroli minaccia l’olio extravergine d’oliva, urgente una revisione normativa Il convegno “Il problema steroli per l'olio extravergine di oliva: la realtà e le prospettive”, svoltosi a Veronafiere nell’ambito di SOL2EXPO 2025, ha messo in luce una criticità normativa che potrebbe avere conseguenze rilevanti per l’olio extravergine italiano e non solo. Attualmente, il limite di legge per gli steroli totali è fissato a 1.000 mg/kg. Questa soglia è in vigore da oltre tre decenni, ma solo negli ultimi anni il problema è emerso in tutta la sua gravità. L’attenzione crescente verso gli oli monocultivar ha evidenziato come il numero di steroli dipenda dal genotipo della pianta, e alcune varietà – tra cui Coratina, Nocellara del Belice ma anche l’ellenica Koroneiki – risultano particolarmente suscettibili.
Secondo il Regolamento Europeo 2568/91, gli oli che non rispettano i limiti imposti di steroli non possono essere classificati né come extravergini né come vergini e, paradossalmente, finiscono per essere destinati alla raffinazione. Il prof. Enzo Perri (CREA) ha spiegato che la variazione dei livelli di steroli è molto probabilmente legata al genotipo delle piante, ma ha anche sottolineato la necessità di approfondire gli effetti di parametri agronomici, come cambiamenti climatici, tecniche di concimazione e irrigazione, per comprendere fino a che punto questi fattori possano incidere sulla composizione chimica dell’olio.
L’intervento di Angelo Faberi (ICQRF) ha invece chiarito le ragioni per cui questo limite è stato introdotto nel 1991, quando la principale preoccupazione era evitare la miscelazione fraudolenta tra oli extravergini e oli di semi. Tuttavia, ha evidenziato come oggi esistano strumenti scientifici molto più avanzati e affidabili per rilevare eventuali sofisticazioni, come l’analisi degli stigmastadieni, rendendo di fatto obsoleto il parametro degli steroli.
A ribadire la necessità di un intervento normativo è stato il presidente di AIFO, Elia Pellegrino, che ha dichiarato: "Il parametro degli steroli totali oggi non rappresenta più una soluzione antifrode ma solamente un problema. Noi frantoiani siamo i primi a subirne le conseguenze, perché l’analisi può essere effettuata solo dopo la molitura delle olive. Questo significa che potremmo trovarci nel paradosso di aver acquistato e lavorato le olive per poi scoprire di avere un olio non commercializzabile perché non classificabile come extravergine. Serve un intervento urgente a livello europeo e poi al COI per eliminare questo parametro, che oggi è superato da strumenti di analisi più precisi e affidabili. In alternativa, si potrebbe prevedere una deroga per i monocultivar suscettibili, in modo da tutelare una parte fondamentale della nostra produzione nazionale”.
A conclusione del dibattito, il Sottosegretario del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, il senatore Patrizio La Pietra, ha preso l’impegno ufficiale di portare la questione sui tavoli europei, riconoscendo la necessità di un aggiornamento delle normative per evitare danni ingiustificati alla filiera olearia italiana.
Il confronto ha segnato un passo avanti importante per il settore, ma la strada per una revisione della normativa resta ancora lunga. Il mondo della produzione chiede risposte rapide per evitare ripercussioni economiche e produttive su una delle eccellenze del Made in Italy.
Agricoltura: Le linee guida del Piano Olivicolo accolgono le proposte dei frantoiani. AIFO pronta a contribuire Si è tenuto a SOL2EXPO 2025, il Tavolo di Filiera Olivicola-Olearia, un momento di confronto tra istituzioni e operatori del settore in cui il Sottosegretario al Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Sen. Patrizio La Pietra, ha presentato le linee guida del nuovo Piano Olivicolo Nazionale. AIFO, in rappresentanza dei frantoiani, ha seguito con attenzione il dibattito, condividendo l’impostazione del piano e riconoscendo la necessità di interventi strutturali per rilanciare la filiera.
Il tema della riduzione dei costi di produzione ha trovato spazio tra le priorità, evidenziando la necessità di una maggiore qualificazione della manodopera, la condivisione delle attrezzature e l’adozione di sistemi innovativi di supporto decisionale. La competitività della filiera passa anche attraverso il potenziamento della capacità produttiva, con l’obiettivo di aumentare del 25% la produzione nazionale nei prossimi anni, incentivando il reimpianto e l’aumento delle rese unitarie. Particolare attenzione è stata dedicata alla valorizzazione degli oli extravergini di qualità, con la proposta di nuovi strumenti di certificazione che possano accompagnare le DOP e le IGP e che permettano di dare maggiore riconoscibilità agli oli di eccellenza. Il rafforzamento della filiera, attraverso la creazione di un’Organizzazione Interprofessionale Unica e la promozione di accordi di filiera, è stato indicato come un passaggio essenziale per garantire stabilità e redditività ai produttori.
Nel corso del tavolo è stato affrontato anche il tema della promozione sui mercati, con la necessità di sensibilizzare i consumatori sulle proprietà salutistiche dell’olio extravergine e sul valore delle certificazioni di qualità. È stata, inoltre, ribadita l’importanza di un maggiore coordinamento tra gli operatori, favorendo la concentrazione dell’offerta per garantire migliori condizioni di mercato. Un altro punto strategico del piano riguarda il recupero delle ulivete abbandonate, attraverso misure legislative e finanziarie che possano consentire la loro riqualificazione produttiva e la tutela del territorio. Infine, il Piano prevede un rafforzamento delle misure di contrasto alla Xylella, con procedure più snelle e un maggiore impegno nella ricerca e nell’eradicazione del patogeno.
Il presidente di AIFO, Elia Pellegrino, ha espresso apprezzamento per il lavoro svolto dal Sottosegretario La Pietra, sottolineando come le linee guida presentate rappresentino una base solida su cui costruire il futuro del settore. “Accogliamo con piacere le linee guida presentate dal Sottosegretario La Pietra e con altrettanto piacere vediamo che molte delle nostre proposte, presentate nei mesi scorsi sia al Sottosegretario sia in audizione alla Camera durante la discussione della risoluzione poi approvata sul settore, sono state integrate in questo documento strategico. Le sfide che attendono i frantoiani e tutta la filiera sono numerose e complesse, ma il percorso tracciato va nella giusta direzione. AIFO è pronta a dare il proprio contributo e nei prossimi giorni invieremo al Sottosegretario un documento con le proposte della categoria, affinché le esigenze dei frantoiani vengano pienamente integrate nelle strategie future. È necessario lavorare insieme per garantire sostenibilità economica alle imprese, rafforzare la competitività dell’olio italiano e valorizzare il ruolo strategico dei frantoi nella filiera. Accogliamo con soddisfazione anche la notizia data dal Direttore Generale per la Promozione della Qualità Agroalimentare Eleonora Iacovoni sull’avvio di una Commissione Unica Nazionale sperimentale per l’olio extravergine d’oliva, una proposta che AIFO ha sostenuto con forza nei mesi scorsi. La CUN rappresenterebbe uno strumento essenziale per dare maggiore trasparenza al mercato, permettendo ai frantoiani di avere un riferimento chiaro per la valorizzazione del loro lavoro. Un passo concreto nella direzione di un settore più equo e competitivo".
L’associazione continuerà a seguire con attenzione l’evoluzione del Piano Olivicolo, lavorando affinché le istanze della categoria vengano tradotte in azioni concrete a beneficio di tutta la filiera. Il settore ha bisogno di una strategia chiara e condivisa, e il confronto avviato oggi rappresenta un primo passo fondamentale per il rilancio dell’olio extravergine italiano.