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AIFE/Filiera Italiana Foraggi 
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Assemblea annuale AIFE/Filiera Italiana Foraggi:
più valore al foraggio disidratato italiano


Ravenna, 8 luglio 2024 – Si è svolta nei giorni scorsi l’annuale assemblea di AIFE/Filiera Italiana Foraggi. (vai al sito)

L’incontro si è tenuto online per agevolare gli associati che in questo periodo sono particolarmente impegnati con il secondo e terzo taglio di erba medica ed è stato ugualmente molto partecipato.

Oltre alla sezione istituzionale, ampio spazio è stato riservato a un’analisi dell’attuale congiuntura del settore, alle prospettive e soprattutto ai progetti che AIFE/Filiera Italiana Foraggi sta portando avanti per la valorizzazione e la promozione del foraggio essiccato e disidratato italiano a livello nazionale e internazionale, a iniziare dal progetto europeo partito all’inizio di quest’anno che oltre ad AIFE/Filiera Italiana Foraggi vede coinvolta la spagnola AEFA (Associazione Nazionale dei Produttori di Erba Medica Disidratata) in qualità di capofila.

“Stiamo entrando nella fase operativa di questa iniziativa di durata triennale, che terminerà nel 2026, del valore complessivo di 1,2 milioni di euro finanziata per l’80% dalla UE – ha dichiarato il presidente di AIFE/Filiera Italiana Foraggi, Gian Luca Bagnara – Indonesia, Giappone, Vietnam e Taiwan sono i Paesi asiatici destinatari della nostra attività di promozione dell’erba medica disidratata europea e rappresentano un target molto interessante e a sua volta interessato a conoscere le caratteristiche dei nostri prodotti certificati e con elevati standard qualitativi. Dal 17 al 19 luglio prossimi parteciperemo a Indo Livestock 2024 Expo & Forum che si terrà a Giacarta, in Indonesia, dove mi recherò personalmente insieme a una delegazione di associati. Sarà il primo di una serie di appuntamenti fieristici internazionali organizzati nei Paesi indicati, a cui parteciperemo con i colleghi spagnoli di AEFA. Successivamente, nel prossimo mese di ottobre, ci recheremo a Tokyo, in Giappone, per un’analoga rassegna, mentre nel 2025 sarà la volta di Taiwan e nel 2026 del Vietnam. Abbiamo poi in corso un Progetto di filiera nazionale destinato al mercato dei Paesi medio orientali e asiatici, tra i quali la Cina, per un valore complessivo di 530mila euro, finanziato all’80% dal ministero dell’Agricoltura.

“Le proposte che arrivano dagli associati sono sempre la base per elaborare strategie di promozione del nostro prodotto – è intervenuto il direttore di AIFE/Filiera Italiana Foraggi, Riccardo Severi – È importante trasmettere il valore della disidratazione e della sanificazione rispetto al prodotto di campo e in questa direzione ci stiamo muovendo perché le opportunità di ampliare il nostro mercato sia a livello nazionale che internazionale sono molto interessanti e nonostante il periodo geopolitico complicato che stiamo attraversando a livello globale le condizioni per poterle sfruttare non mancano. Le soluzioni più efficaci si possono intercettare anche attraverso la condivisione delle criticità del momento”.

L’assemblea ha previsto anche un collegamento con Augusto Bianchini e Valentino Solfrini docenti presso il Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Bologna che attraverso lo spin-off dell’ateneo bolognese Turtle srl, fondato da Bianchini, stanno ultimando un progetto commissionato da AIFE/Filiera Italiana Foraggi e partito alla fine dell’estate 2023 per valutare l’impronta ambientale del foraggio essiccato in Italia. Il progetto ha coinvolto un gruppo rappresentativo di aziende associate caratterizzate da differenti processi produttivi ed è ormai alle sue fasi conclusive.

Ultimata la ricerca, gli scienziati elaboreranno un documento, validato e certificato da un importante ente terzo, dove verrà riportato il calcolo delle emissioni/impatti mettendo in evidenza i possibili benefici ottenuti in termini di assorbimenti di azoto e carbonio nel suolo, nell’apparato radicale della pianta, oltre a valutare i vantaggi di cui potrebbero beneficiare le colture cerealicole post-medica e la biodiversità del terreno.

Lo studio sarà successivamente divulgato con iniziative ad hoc.

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08/07/2024, 14:15
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AIFE/Filiera Italiana Foraggi partner
di Light Green Eggs, il progetto europeo
per l'estrazione di proteine dall'erba medica
da destinare alla produzione di alimenti
per la nutrizione umana

Ravenna, 5 agosto 2024 – Con l’ok definitivo arrivato nei giorni scorsi da Bruxelles, è stato approvato Light Green Eggs, il progetto finalizzato all’estrazione di proteine dall’erba medica da destinare alla produzione di alimenti per la nutrizione umana, di fertilizzanti e di alimenti zootecnici.

AIFE/Filiera Italiana Foraggi sarà uno dei partner dell’iniziativa insieme ai Dipartimenti di chimica analitica delle Università di Parma e Barcellona, a cui si uniscono le aziende EBU sas di Pozzuolo del Friuli (UD), dove nello scorso mese di giugno la medesima ditta ha avviato i lavori per la realizzazione di un impianto pilota in grado di lavorare 1 tonnellata di erba medica/giorno, e la austriaca Innov8, impegnata nello sviluppo di nuovi prodotti a base di proteine vegetali estratte dall’erba medica.

Il valore complessivo del progetto ammonta a circa 1 milione di euro ed è finanziato per il 70% dalla UE.

“AIFE/Filiera Italiana Foraggi rappresenta le aziende leader italiane nella produzione di foraggi disidratati di qualità per uso zootecnico – puntualizza il presidente Gian Luca Bagnara - ora la sfida è quella di valorizzare l’erba medica con l’estrazione di proteine e fibre per uso alimentare. Light Green Eggs è il progetto che va in questa direzione e non può che rappresentare una grande opportunità per l’intero nostro settore”.

“Già nel 2016 abbiamo iniziato a sviluppare a livello di laboratorio il processo di base per l’estrazione delle proteine dall’erba medica – spiega Flavio Cioffi, referente del progetto per EBU sas – riuscendo via via a migliorarlo. Il nostro obiettivo è quello di intervenire per frazionare le numerose proteine contenute nell’erba medica e conseguentemente ottenere un prodotto di alta qualità sia per l’alimentazione umana, per quella animale e per la produzione di fertilizzanti sfruttando le proprietà di questa coltura che anche da un punto di vista agronomico sono particolarmente innovative. Il nome del progetto, Light Green Eggs, è un po’ la traduzione degli obiettivi che ci siamo dati: generare per ogni metro quadrato coltivato a erba medica 6 uova a taglio”.

AIFE/Filiera Italiana Foraggi conta una base associativa di circa 30 impianti di trasformazione situati in diverse regioni italiane. Copre circa il 90% della filiera dei foraggi essiccati e disidratati a livello nazionale con una produzione che sfiora 1 milione di tonnellate/anno, il 60% del quale segue la via dell’export. Con l’indotto genera un fatturato di circa 450 milioni di euro/anno e complessivamente dà lavoro a circa 13.500 addetti.

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05/08/2024, 15:25
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AIFE/Filiera Italiana Foraggi protagonista
dell’evoluzione dei mercati
Dagli Emirati Arabi Uniti una delegazione di Adafsa
ha incontrato i vertici dell’Associazione

Ravenna, 3 ottobre 2024 – “Adafsa rientra nel percorso di AIFE/Filiera Italiana Foraggi, in linea con l’evoluzione dei mercati che sta caratterizzando questo momento storico così complesso”.

Così Gian Luca Bagnara, presidente di AIFE/Filiera Italiana Foragg (aife.it) a margine della visita di una delegazione di Abu Dhabi Agriculture and Food Safety Authority (Adafsa) che nei giorni scorsi, nell’ambito di un tour internazionale svoltosi nei Paesi maggiori produttori di erba medica, ha fatto tappa in Italia e grazie all’organizzazione messa in campo dall’Ambasciata italiana presente negli Emirati Arabi Uniti, a cui Adafsa aveva chiesto di incontrare l’Associazione, ha trascorso un’intera giornata con i vertici di AIFE/Filiera Italiana Foraggi.

“L’incontro è stato suddiviso in tre momenti – spiega il presidente Bagnara – uno istituzionale, durante il quale abbiamo illustrato alla delegazione emiratina in cosa è impegnata AIFE/Filiera italiana foraggi; uno scientifico, con protagonista il professor Andrea Formigoni dell’Università di Bologna che ha spiegato ai nostri ospiti l’importanza dell’erba medica nella razione alimentare del bestiame per ottenere prodotti alimentari di elevata qualità come il Parmigiano Reggiano; mentre un ultimo spazio è stato dedicato alla visita presso l’azienda di un nostro associato dove i componenti della delegazione di Adafsa hanno avuto anche la possibilità di assistere alle attività che vi si svolgono. Si è trattato di un incontro molto interessante e positivo per impostare un piano di lavoro con gli Emirati Arabi che preveda la realizzazione di un protocollo comune di qualità e relativi controlli. Il nostro foraggio essiccato e disidratato ha grandi potenzialità di penetrazione in mercati dove la popolazione è in crescita e dove è previsto un aumento della zootecnia, da qui al 2030, del 25%”.

“Per volere del governo locale, di recente il ruolo di Adafsa è cambiato – interviene il direttore di AIFE/Filiera Italiana Foraggi, Riccardo Severi – se fino a un anno fa il suo compito era quello di finanziare le importazioni di foraggio, ora la sua attività si concentra nelle visite ai produttori esteri per accreditare le filiere, cioè i fornitori e il prodotto da importare rispondendo ovviamente alle esigenze della loro richiesta interna”.

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03/10/2024, 12:00
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Grande interesse del Giappone
per il foraggio disidratato europeo
Nei giorni scorsi AIFE/Filiera Italiana Foraggi, nell’ambito del progetto europeo che sta portando avanti con l’omologa spagnola AEFA, ha partecipato alla Fiera dell’Agricoltura che si tiene ogni anno a Tokyo per promuovere, come ha già fatto a luglio in Indonesia, la produzione europea. Le prossime tappe saranno Taiwan e Vietnam

Ravenna, 22 ottobre 2024 – Dopo l’Indonesia, il Giappone. Prosegue con successo l’attività di promozione del foraggio disidratato europeo in quattro Paesi asiatici che AIFE/Filiera Italiana Foraggi (vai al sito) sta portando avanti con l’omologa spagnola AEFA all’interno di un progetto europeo, di durata triennale, partito all’inizio del 2024.

Nei giorni scorsi infatti, il direttore di AIFE/Filiera Italiana Foraggi, Riccardo Severi, ha partecipato alla Fiera dell’Agricoltura che si è svolta nel quartiere fieristico di Tokyo, la più importante rassegna del settore che viene organizzata nel Paese del Sol Levante a cui si danno appuntamento tutti i professionisti e gli hobbisti giapponesi dell’agricoltura.

“Dopo la partecipazione all’Indo Livestock Expo & Forum di Giacarta, in Indonesia – spiega Severi – avvenuta nel luglio scorso, è stata la volta del Giappone dove AIFE/Filiera Italiana Foraggi ha partecipato in rappresentanza di tutti i suoi associati per valorizzare soprattutto la qualità dei foraggi disidratati prodotti nelle loro aziende. Allo stesso tempo alcuni di loro hanno voluto partecipare per fare networking con aziende locali nell’ottica di costruire contatti commerciali potenzialmente molto interessanti”.

Alla Fiera dell’Agricoltura di Tokyo era presente naturalmente anche la spagnola AEFA che, come ricordato prima, insieme ad AIFE/Filiera Italiana Foraggi sta portando avanti un progetto europeo che cuba un valore complessivo di 1.180.000 euro, finanziato per l’80% dalla UE. La promozione del foraggio disidratato europeo è al centro di questa iniziativa e oltre alla partecipazione a eventi fieristici mirati, prevede l’organizzazione di missioni dirette, la realizzazione di pubblicazioni tecniche e di pagine web.

“Abbiamo presentato ai nostri interlocutori giapponesi il foraggio disidratato europeo nei diversi formati in cui viene prodotto – continua Riccardo Severi – e abbiamo registrato un notevole interesse. Grazie all’organizzazione di un ottimo servizio di traduzione simultanea, siamo riusciti a spiegare nel dettaglio le sue specificità soprattutto in tema di qualità, sanità, tracciabilità, sottolineando l’opportunità che può rappresentare per il sistema zootecnico giapponese. Attualmente infatti in Giappone la gran parte di foraggio disidratato importato arriva dagli Stati Uniti che per la produzione europea, spagnola e italiana soprattutto visto che Spagna e Italia sono i maggiori produttori europei di foraggio disidratato, rappresentano uno dei principali competitor più da un punto di vista economico che di qualità del prodotto. Gli incontri bilaterali tra aziende italiane, spagnole e giapponesi sono stati molto proficui tant’è vero che sono sfociati nell’intenzione, per il prossimo anno, di organizzare un viaggio in Europa per visitare aziende impegnate nella produzione di foraggio disidratato sia in Italia che in Spagna”.

La prossima tappa prevista dal progetto di promozione del foraggio disidratato europeo in Asia sarà alla fine di giugno 2025 a Taiwan.

AIFE/Filiera Italiana Foraggi conta una base associativa di circa 30 impianti di trasformazione situati in diverse regioni italiane. Copre quasi il 90% della filiera dei foraggi essiccati e disidratati a livello nazionale con una produzione che sfiora 1 milione di tonnellate/anno, il 60% del quale segue la via dell’export. Con l’indotto genera un fatturato di circa 450 milioni di euro/anno e complessivamente dà lavoro a circa 13.500 addetti.

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22/10/2024, 16:40
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AIFE/Filiera Italiana Foraggi partecipa
all’Abu Dhabi International Food Exhibition
Nel corso della rassegna, giunta alla sua terza edizione e in programma ad Abu Dhabi dal 26 al 28 novembre prossimi, si svolgerà il primo Global Food Security Summit al quale, in veste di relatore, parteciperà il presidente dell’Associazione Italiana Foraggi Essiccati, Gian Luca Bagnara


Ravenna, 25 novembre 2024 – Dal 26 al 28 novembre prossimi AIFE/Filiera Italiana Foraggi (vai al sito) parteciperà alla terza edizione dell’Abu Dhabi International Food Exhibition (ADIFE), che si terrà presso l’Adnec Centre Abu Dhabi, negli Emirati Arabi Uniti.

Contestualmente, il 26 e il 27 novembre si svolgerà il primo Global Food Security Summit, evento a cui parteciperanno Capi di Stato, esperti, rappresentanti dei Paesi in via di sviluppo per affrontare le sfide globali legate alla sicurezza alimentare, con l’intento di individuare e promuovere soluzioni sostenibili.

Gian Luca Bagnara (nella foto), presidente di AIFE/Filiera Italiana Foraggi, sarà uno dei relatori che nel corso del Summit interverrà sul tema “Nutrire il futuro: come il cambiamento climatico rimodella l’agricoltura”, in programma martedì 26 novembre.

L’incontro sarà coordinato da Alexander Lotsch del Dipartimento globale per l’agricoltura e l’alimentazione presso la Banca Mondiale di Washington.

Nel panel dei relatori in cui è inserito Gian Luca Bagnara compaiono anche Hildegard Lingnau, Segretaria esecutiva del Forum Globale sulla ricerca e l’innovazione in agricoltura (FAO); Josef Schmidhuber, Responsabile della sostenibilità di Pure Harvest Smart Farms e Abdelaziz Hajjaji, dell’Organizzazione islamica per la sicurezza alimentare.

“Siamo molto onorati di questo invito che ci è stato rivolto dai vertici di Adafsa (Autorità per l’agricoltura e la sicurezza alimentare di Abu Dhabi, ndr) in occasione della loro visita avvenuta alla fine dello scorso mese di settembre – sottolinea Gian Luca Bagnara – Un incontro che ci ha permesso di gettare le basi per impostare un Piano di lavoro con gli Emirati Arabi attraverso un protocollo di collaborazione che definiremo mercoledì 27 novembre ad Abu Dhabi”.

Insieme a Gian Luca Bagnara e al direttore di AIFE/Filiera Italiana Foraggi, Riccardo Severi, all’Abu Dhabi International Food Exhibition parteciperanno anche i rappresentanti di alcune aziende associate.

“La presenza di AIFE/Filiera Italiana Foraggi ci permetterà di illustrare e mettere in luce il nostro modello produttivo che collega il territorio al sistema zootecnico – spiega Bagnara – un modello a filiera integrata in cui l’attenzione e la tutela ambientale si coniugano con il cibo che portiamo sulle nostre tavole nel pieno rispetto del concetto One Health. L’aumento della popolazione globale, la fragilità del sistema produttivo agrozootecnico mondiale e i problemi geopolitici che stanno caratterizzando questi ultimi anni pongono seri interrogativi sulla disponibilità di alimenti sani per il prossimo futuro. Purtroppo, il sistema agroalimentare mondiale è basato su pochissime colture - per l’80% mais, soia, grano e riso - con rese che non aumentano più e non riescono ad accompagnare il maggior fabbisogno alimentare. A questo aggiungiamo gli effetti dei cambiamenti climatici e i limiti di una ricerca genetica che negli ultimi decenni si è concentrata solamente su un numero ristretto di colture. Il risultato di tutti questi fattori è preoccupante: a una domanda mondiale che aumenta del 2,5%/anno, risponde una capacità produttiva che annualmente non va oltre il +1,5%. Inevitabilmente, per soddisfare la richiesta di cibo, bisogna ricorrere alle scorte che sono per lo più concentrate in Cina e che registrano i livelli più bassi degli ultimi anni: basti pensare che su scala mondiale siamo al di sotto del 30% e in Europa non superiamo il 16%, valori che non depongono a favore di un’autosufficienza in grado di guardare con tranquillità al futuro. Dobbiamo poi considerare le criticità legate ai trasporti internazionali – conclude il presidente di AIFE/Filiera Italiana Foraggi - e le speculazioni finanziarie che, temo, non tarderanno a manifestarsi con l’interesse di grandi Gruppi finanziari disposti a investire sempre meno nei titoli pubblici a causa del calo dei tassi di interesse a vantaggio delle commodity, determinando una situazione che non sarà semplice governare. L’ultimo Indice della FAO sta già segnalando questa preoccupante ripresa”.

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25/11/2024, 17:53
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Ravenna, 2 dicembre 2024 – “Un’esperienza molto positiva che ci ha permesso di illustrare ai nostri interlocutori la sostenibilità del sistema produttivo italiano suscitando grande apprezzamento e soprattutto interesse”.

Così Gian Luca Bagnara, presidente di AIFE/Filiera Italiana Foraggi (vai al sito) di ritorno dall’Abu Dhabi International Food Exhibition, svoltosi dal 26 al 28 novembre scorsi nella capitale degli Emirati Arabi Uniti, dove insieme al direttore Riccardo Severi e a una nutrita delegazione di aziende associate ha partecipato alla rassegna giunta alla sua terza edizione.

Nell’ambito della manifestazione gli organizzatori hanno promosso anche il primo Global Food Security Summit, un evento pensato per affrontare le sfide globali legate alla sicurezza alimentare con l’obiettivo di individuare e promuovere soluzioni sostenibili.

Nel panel dei relatori internazionali invitati al Summit era inserito anche Gian Luca Bagnara, che nella sua veste di presidente di AIFE/Filiera Italiana Foraggi è stato l’unico esponente di un’associazione che trasforma foraggio essiccato e disidratato del mondo occidentale invitato a partecipare all’Abu Dhabi International Food Exhibition.

“Siamo molto onorati dell’accoglienza e dell’attenzione che ci è stata riservata – dichiara Bagnara – Dal canto nostro abbiamo apprezzato l’organizzazione che ha caratterizzato tutta la manifestazione curata in ogni dettaglio e in ogni ambito. Gli Emirati Arabi stanno tenendo in grande considerazione la sicurezza alimentare e le conseguenze dei cambiamenti climatici, per questo sono particolarmente attenti all’innovazione tecnologica, ai sistemi legati all’agricoltura di precisione e a tutto quello che può contribuire allo sviluppo del settore agrozootecnico locale con l'obiettivo di diventare il punto di riferimento del territorio e delle aree che lo circondano”.

“L’eccellenza espositiva che abbiamo potuto apprezzare – interviene il direttore Riccardo Severi – conferma che negli Emirati Arabi esiste la volontà di imprimere un cambio di passo al loro sistema di approvvigionamento alimentare puntando al rapporto diretto con i sistemi agricoli dei vari Paesi. Anche per questo hanno dimostrato grande apertura all’integrazione con le filiere di altre nazioni, perché hanno compreso che il collegamento tra sostenibilità e tecnologia in questo processo evolutivo è fondamentale”.

“Dopo la visita degli esponenti di Adafsa (Autorità per l’agricoltura e la sicurezza alimentare di Abu Dhabi, ndr) avvenuta nello scorso mese di settembre – spiega Gian Luca Bagnara – avevamo gettato le basi per impostare un Piano di lavoro con gli Emirati Arabi che abbiamo perfezionato ad Abu Dhabi e che prevede la condivisione di un protocollo di intesa basato su criteri di controllo qualità e standard produttivi condivisi, un percorso di formazione e informazione sul territorio per accompagnare gli allevatori degli Emirati ad adottare sistemi di alimentazione animale di precisione, rispetto della sostenibilità ambientale e utilizzo razionale delle risorse idriche. La filiera AIFE è l’unico settore agricolo italiano che esporta oltre il 50% oltre i confini europei, con una considerevole quota destinati agli Stati del Golfo. Oggi, con le premesse legate al protocollo di collaborazione abbiamo davanti la possibilità di riuscire ad allungare la filiera intercettando importanti potenzialità di crescita”.

“In questa esperienza che si apre a scenari particolarmente interessanti per il settore del foraggio essiccato e disidratato italiano rappresentato da AIFE/Filiera Italiana Foraggi – conclude Riccardo Severi – dobbiamo ricordare il grande supporto che l’Ambasciata italiana ad Abu Dhabi ci ha garantito mettendoci inizialmente in contatto con i vertici di Adafsa, proseguito poi con un ininterrotto scambio di informazioni per un costante aggiornamento sull’andamento dei contatti”.

“È molto importante lavorare all’interno di un quadro istituzionale – conclude Gian Luca Bagnara – soprattutto perché l’istituzione pubblica rappresenta il vero garante dei controlli”.

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02/12/2024, 12:33
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