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AGRINTESA, BILANCIO POSITIVO PER L’ANNATA 2022/23 VALORE DELLA PRODUZIONE OLTRE QUOTA 323 MILIONI, CRESCONO INVESTIMENTI E PATRIMONIO NETTO
Le assemblee dei soci approvano all’unanimità il bilancio d’esercizio al 30 aprile 2023: il bilancio consolidato raggiunge i 359 milioni di euro (+11%), patrimonio netto a 140 milioni.
(Faenza, 26 ottobre 2023) – È un bilancio solido e in crescita quello presentato da Agrintesa, relativo dell’esercizio 2022-2023 (chiuso al 30/4/2023), approvato all’unanimità dalle assemblee separate dei soci, tenutesi tra il 18 e il 24 ottobre. Il bilancio consolidato di gruppo raggiunge un valore di 359 milioni di euro (+11% rispetto all’esercizio precedente), il valore della produzione di Agrintesa si attesta a 323 milioni e il patrimonio netto sfiora i 140 milioni con risultati positivi sia per il reparto ortofrutticolo che per quello vitivinicolo.
Risultati, quelli presentati dalla cooperativa ai propri soci, superiori agli obiettivi fissati lo scorso anno e che mostrano una realtà dinamica e patrimonialmente solida, accompagnati da un’elevata generazione di cassa che impatta positivamente sulla posizione finanziaria netta di Agrintesa (inferiore agli 11 milioni al 30 aprile 2023). Un quadro positivo certificato anche dalla fiducia che la base sociale ha confermato alla cooperativa nel corso dell’esercizio 2022/2023 attraverso un apporto finanziario diretto che supera i 28 milioni di euro.
Tornano a crescere anche gli investimenti che superano quota 15 milioni, dopo la prevedibile contrazione registrata nel biennio precedente e legata alla riduzione dei volumi conferiti dai soci colpiti da avversità climatiche senza precedenti. Diversi gli ambiti di intervento a cui sono state destinate risorse: agli interventi per il mantenimento dell’efficienza nei processi produttivi e per il potenziamento degli impianti di lavorazione, dei magazzini e delle cantine, si sono affiancati due grandi progetti di sviluppo legati alle energie rinnovabili e all’innovazione tecnologica. Quest’ultimo, in particolare, ha visto un’importante operazione sul fronte della sicurezza informatica e, soprattutto, l’introduzione di un nuovo sistema gestionale E.R.P. SAP con funzionalità e verticali specifici: un investimento di grande portata finanziaria e operativa inedito per il comparto ortofrutticolo e vitivinicolo che conferma Agrintesa nel ruolo di avanguardia anche sul fronte dell’innovazione digitale.
Sul fronte energetico, poi, l’esercizio 2022/2023 ha visto l’importante implementazione degli impianti fotovoltaici sugli stabilimenti della cooperativa, con l’obiettivo – centrato - di raggiungere una potenza superiore ai 9.500 KW e coprire circa il 30% del fabbisogno energetico di Agrintesa attraverso fonti rinnovabili e pulite. L’energia autoprodotta dalla cooperativa, inoltre, ha permesso una consistente riduzione dell’impronta carbonica dell’attività di Agrintesa sull’ambiente, in direzione di una sempre maggiore sostenibilità ambientale.
Sul fronte dei conferimenti, le difficoltà produttive legate agli effetti del cambiamento climatico nel 2022 sono state meno rilevanti dei due difficili anni precedenti e del pesantissimo 2023 che la cooperativa e i propri soci stanno affrontando: in questo contesto, il bilancio approvato ha attestato il conferimento dei soci a una prevalenza del 93,3% dei volumi complessivi gestiti, pari a 248.000 tonnellate per il comparto ortofrutticolo e 156.000 per quello vitivinicolo.
Un quadro complessivamente lusinghiero, quindi, che rispecchia pienamente anche il cruciale ruolo della cooperativa sul fronte socio-economico per il suo territorio: sono oltre 200, infatti, i dipendenti a tempo indeterminato di Agrintesa a cui si sommano oltre 2000 dipendenti avventizi impegnati nelle attività di ritiro, selezione, stoccaggio, confezionamento e vinificazione dei prodotti ortofrutticoli e delle uve conferite dai soci. Una cooperativa in costante movimento che l’ultimo esercizio fotografa con un numero chiaro: oltre 285.000 giornate lavorate per fornire, ogni giorno, i propri prodotti sul mercato internazionale.
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26/10/2023, 17:30 |
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AGRINTESA E BRIO INCONTRANO LE ISTITUZIONI DEL TERRITORIO:
“PROVINCIA VERONESE PROTAGONISTA DEL NOSTRO FUTURO”
(Zevio, VR - 11 gennaio 2024) Un incontro per mostrare le potenzialità del mondo cooperativo, raccontarne la spinta innovativa e la competitività sul mercato, gettando le fondamenta per un nuovo “ponte” con un territorio storico e di riferimento per l’ortofrutta: Agrintesa, cooperativa leader nazionale per l’ortofrutta, e Brio, realtà specializzata nella commercializzazione di frutta e verdura biologiche sia a marchio Alce Nero che per la private label della Grande Distribuzione, si sono confrontate, lo scorso 9 gennaio, con le istituzioni locali di alcuni dei Comuni della provincia di Verona, territorio di grande importanza per la frutticoltura. Il Sindaco di Palù Francesco Farina, Il Vicesindaco di Zevio Thomas Bottaccini con l’assessore all’agricoltura Nicolò Fraccaro, il Vicesindaco di Belfiore Giuseppe Vanzani e l’assessore all’agricoltura di Ronco all’Adige Michela Taietta hanno visitato il nuovo impianto di selezione e lavorazione delle mele recentemente installato nello stabilimento di Agrintesa e sede di Brio a Campagnola di Zevio prima di sedersi al tavolo con i dirigenti della cooperativa e della business unit per approfondire le opportunità di sviluppo che possono essere messe a disposizione del mondo agricolo locale.
Il territorio della provincia veronese esprime realtà importanti, soprattutto in ambito frutticolo, con particolare vocazione per mele, pere e kiwi: “Il modello cooperativo permette alle imprese associate di essere maggiormente presenti e protagoniste sul mercato, grazie all’impegno delle nostre aziende – commentano il presidente di Agrintesa, Aristide Castellari, e il presidente di Brio, Gianni Amidei - e pone il produttore al centro del processo decisionale, prestando attenzione alle specificità e alle esigenze di ogni areale in cui operiamo. L’incontro con le istituzioni locali e quelli, pianificati nel prossimo futuro, con gli imprenditori agricoli permettono di mostrare ciò che possiamo offrire alle aziende del territorio, a partire da liquidazioni puntuali e trasparenti che remunerano adeguatamente le produzioni degli agricoltori, ai quali garantiamo anche il massimo supporto in ambito agronomico, nei percorsi di certificazione, sul fronte dell’innovazione e della difesa attiva e passiva delle produzioni. Molto si può fare per garantire ulteriore sviluppo alle aziende ortofrutticole sia nel convenzionale che nel biologico della provincia di Verona: Agrintesa e Brio, che insieme ad Alegra e Valfrutta Fresco costituisce il Gruppo Alegra, sono pronte a mettere in campo il loro know-how e la loro competenza per crescere insieme”.
“Il legame con la provincia di Verona è solido e affonda le radici nel tempo - proseguono Castellari e Amidei -: Brio nasce nel 1993 come business unit della cooperativa La Primavera di Zevio, fondata nel 1989 da 15 agricoltori locali che condividevano i valori dell’agricoltura biologica e l’amore per questa terra. Nel 2014 Agrintesa è entrata a fare parte della compagine societaria: importanti investimenti nel corso degli anni hanno contribuito a rendere Brio il polo di riferimento per l’ortofrutta biologica a livello nazionale. L’ultimo, in ordine di tempo, è un moderno impianto di lavaggio, selezione e confezionamento delle mele, inaugurato proprio per la campagna 2023-24 e che abbiamo mostrato ai rappresentanti delle istituzioni locali, insieme al nuovo impianto fotovoltaico installato sulla copertura della sede di Zevio che garantisce all’azienda l’apporto di energia pulita e rinnovabile. Crediamo molto nelle potenzialità di questo territorio e siamo pronti a confrontarci con i produttori locali per immaginare ulteriori percorsi che ne valorizzino le eccellenze”.
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11/01/2024, 19:33 |
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IL VICEPREMIER TAJANI IN VISITA AD AGRINTESA: UN INCONTRO PER CONOSCERE LO SVILUPPO DELLA COOPERATIVA E LE ESIGENZE DEI SOCI PRODUTTORI
L’esponente del Governo ha apprezzato lo stabilimento di Castel Bolognese, specializzato nella lavorazione del kiwi e oggetto di importanti interventi nell’ambito del PNRR. Poi l’incontro tra il Ministro degli Esteri con il CdA e il Gruppo dirigente della cooperativa per un approfondimento su criticità, prospettive e strategie per il settore ortofrutticolo e vitivinicolo nazionale che vedono Agrintesa in un ruolo di primo piano..
(Castel Bolognese, 13 gennaio 2024) – Un importante momento di confronto, con al centro non solo le sfide del settore frutticolo e vitivinicolo ma anche la capacità del mondo produttivo di crescere e guardare al futuro, di reagire di fronte alle difficoltà come quelle che hanno colpito la Romagna nel maggio scorso, di innovare e investire per lo sviluppo dei propri territori: è questo lo spirito che ha animato l’incontro fra il Vicepremier e Ministro degli Esteri Antonio Tajani e la governance di Agrintesa, nell’ambito dell’evento organizzato da Confcooperative lo scorso 12 gennaio.
Tajani ha, dapprima, visitato lo stabilimento di Castel Bolognese, storico riferimento per la lavorazione del kiwi e oggetto di un importante percorso di rinnovamento che ha visto l’installazione, negli ultimi 12 mesi, di un nuovo impianto fotovoltaico. Lo stabilimento, nel prossimo futuro, sarà oggetto di altri importanti investimenti strutturali e tecnologici che sono stati presentati al Vicepremier e che sono inseriti nei progetti finanziati dal PNRR: una serie di interventi che rappresentano un ulteriore passo in avanti nel segno di quella sostenibilità e dell’efficienza che caratterizzano, da sempre, l’operato di Agrintesa.
Il Vicepremier ha poi incontrato il CdA e il Gruppo Dirigente della cooperativa per un momento di confronto privato. “La visita dell’On. Tajani ci onora – commentano il Presidente Aristide Castellari e il Direttore generale Cristian Moretti -. Questo incontro ha rappresentato un’occasione preziosa per affrontare a 360 gradi le criticità e le prospettive di un settore che affronta da tempo grandi sfide: uno scenario che, nel 2023, ha visto concentrarsi una sequenza di avversità imponenti, dalle gelate all’alluvione, alle grandinate solo per citare quelle climatico-atmosferiche. Al Vicepremier abbiamo tracciato un quadro dettagliato, esponendo necessità e bisogni del settore ma anche mostrando quanto messo in campo dalla nostra cooperativa in termini di ricerca, innovazione e sostegno ai soci produttori, illustrando quelle strategie che sono risultate vincenti e analizzando i possibili sviluppi futuri per la frutticoltura e le vitivinicoltura italiana di fronte alla sfida del cambiamento climatico e quelle dei mercati nazionali e internazionali”.
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13/01/2024, 16:27 |
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ORTOFRUTTA, AGRINTESA APPRODA NEL MEZZOGIORNO FUSIONE PER INCORPORAZIONE CON OSAS, STORICA COOP CALABRESE
Operazione effettiva dal primo di giugno. Castellari, presidente Agrintesa: “Ampliamo il bacino produttivo e il calendario di commercializzazione, tutelandoci anche dal rischio climatico”.
Nola, presidente OSAS: “Così aumentiamo l’efficienza e garantiremo migliori risultati ai nostri soci”
(Faenza, 5 aprile 2024) Agrintesa, realtà di riferimento per il settore ortofrutticolo nazionale, approda nel Mezzogiorno: nelle scorse settimane è stata infatti formalizzata dalle assemblee dei soci la fusione per incorporazione di OSAS, storica cooperativa calabrese specializzata in produzioni frutticole. L’operazione, effettiva dal primo giugno, porta così il catasto frutticolo di Agrintesa oltre quota 9.300 ettari, a cui se ne aggiungono 7.300 di vigneto e 500 di ortaggi.
“Questa operazione sviluppa il bacino produttivo di Agrintesa permettendoci di ampliare ulteriormente il calendario di produzione e tutelandoci, al contempo, dal rischio climatico: in questo modo potremo offrire un servizio sempre migliore ai nostri partner della distribuzione - commenta Aristide Castellari, presidente di Agrintesa -. Sono lieto che la nostra base sociale, con la quale ci siamo ampiamente confrontati negli ultimi mesi, abbia compreso l’importanza del progetto e le sue potenzialità: accogliamo al nostro interno una vera realtà cooperativa con la quale condividiamo interessi, valori e ideali e dove, come in Agrintesa, i produttori sono protagonisti”.
Nata nel 1962, OSAS oggi può contare su oltre 1.000 ettari coltivati dai soci nella Piana di Sibari e una compagine sociale da sempre specializzata e qualificata nella produzione di drupacee (pesche, nettarine e albicocche, con numerosi ettari di Ondine in pieno sviluppo) e agrumi, in particolare Clementine di Calabria IGP, con kiwi, cachi e arance ad arricchire il paniere. “OSAS è ad oggi la cooperativa di riferimento nel proprio territorio - spiega il presidente Luigi Nola -: la fusione in Agrintesa va nella direzione di garantire continuità e ulteriori opportunità di sviluppo ai produttori. Le basi su cui si è costruita questa operazione sono quelle della maggiore efficienza gestionale e dei migliori risultati economici per i nostri soci e giunge al culmine di un percorso sinergico avviato da tempo. OSAS, infatti, fin dal 2017 attraverso la società commerciale Campoverde, commercializza la propria produzione tramite le società commerciali, Alegra, Brio e Valfrutta Fresco”.
“Questa operazione rappresenta un importante rafforzamento di Agrintesa - commenta il Direttore Generale, Cristian Moretti -: la nostra cooperativa crede da sempre nell’aggregazione e, pur mantenendo le radici in Emilia-Romagna, sta accrescendo la propria presenza in diverse regioni a forte vocazione ortofrutticola, diversificando così gli areali produttivi. Uno sviluppo che si basa su sinergie importanti fra soci, cooperativa e territori e che ci permette di perseguire la nostra mission: garantire risposte efficaci ai nostri soci produttori e ai nostri clienti generando continuità alla filiera ortofrutticola che rappresentiamo. Questa aggregazione va esattamente in questa direzione”.
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05/04/2024, 17:14 |
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AGRINTESA INVESTE IN UN NUOVO IMPIANTO SPECIFICO PER LA LAVORAZIONE DI PESCHE, NETTARINE PIATTE E PERE
Realizzato grazie alla collaborazione con UNITEC, il nuovo impianto gestisce tutte le fasi del prodotto, dalla calibrazione, alla selezione qualitativa sino al confezionamento.
(Faenza, 25 luglio 2024) – Un impianto completo ad altissima innovazione, progettato ad hoc, per la lavorazione di pesche - nettarine piatte e pere al fine di garantire un confezionamento ottimale di questi frutti particolarmente delicati, permettendo - al tempo stesso - di automatizzare le vari fasi riducendo il fabbisogno di personale rispetto agli impianti tradizionali. A proiettare nel futuro la gestione di questi frutti è Agrintesa, Cooperativa leader nazionale del comparto ortofrutticolo e vitivinicolo da sempre particolarmente attenta all’innovazione che, grazie alla collaborazione con UNITEC, ha inserito l’investimento nel proprio stabilimento di Bagnacavallo (RA) uno dei siti produttivi più all’avanguardia nel panorama ortofrutticolo.
Il nuovo impianto, dotato delle migliori tecnologie disponibili oggi sul mercato, consente di gestire con altissima efficienza frutti molto delicati e dalle geometrie non uniformi come pesche piatte e pere, ottimizzando tutte le fasi di lavorazione sino al confezionamento finale.
Grazie al sistema di alimentazione, i bins e le casse destinati alla lavorazione vengono “presi in carico” da un sistema robotico che effettua un delicato svuotamento in acqua, prevenendo urti tra i frutti e preservandone l'integrità. Il prodotto viene quindi preso in gestione dalla calibratrice UNICAL 10.0, dotata oltre al sistema di calibrazione per calibro e peso, degli innovativi sistemi di classificazione della qualità Peach Vision e Pear Vision di Unitec che permettono di analizzare con estrema affidabilità il colore e la qualità esterna e interna di ogni singola pesca, nettarina piatta o pera, individuando con estrema precisione eventuali difetti che il frutto potrebbe presentare, selezionando gli stessi per grado di maturazione e garantendo quindi un livello qualitativo certo.
L’impianto si avvale anche di un sistema di riempitori di casse automatici che consentono di precalibrare parte o tutto il prodotto in casse, garantendo maggiore versatilità per diverse lavorazioni, facilitando la gestione e il confezionamento dei frutti, permettendo così un forte efficientamento dell’intero processo.
Completa l’innovativo sistema l’integrazione con tre diverse tipologie di sistemi di confezionamento, appositamente studiate per poter trattare vari tipi di imballaggio come alveoli, casse e vassoi, con particolare attenzione alla lavorazione di questi ultimi per le nettarine piatte. L’obiettivo, infatti, è quello di permettere agli operatori di concentrarsi su compiti specifici, incrementando la produttività e la specializzazione.
“Pesche, nettarine e pere rappresentano prodotti storici e di eccellenza dei nostri soci - commenta il Direttore Generale di Agrintesa, Cristian Moretti -, espressione di filiere altamente specializzate, oggetto di costanti investimenti in innovazione varietale come nel caso delle nettarine piatte Ondine, progetto che ci vede impegnati su uno sviluppo di circa 200 ha e che vedrà il suo completamento nel corso del 2025. La produzione a regime, stimata in circa 6000 tons, sarà gestita nel nostro stabilimento di Bagnacavallo e sarà confezionata su uno degli impianti più innovativi e specifici d’Europa in grado di gestire e verificare migliaia di frutti all’ora, garantendo ai clienti e al consumatore la qualità attesa. Dopo una prima fase in cui ci siamo concentrati sullo sviluppo delle varietà Ondine in produzione e l’acquisizione di competenze agronomiche specifiche, questo importante investimento si pone l’obiettivo di completare il progetto sulla parte di gestione e qualificazione del prodotto a magazzino.”
“Credo che la collaborazione fra UNITEC e Agrintesa abbia portato alla realizzazione di un innovativo progetto vincente - commenta Raffaele Benedetti di Unitec -: un impianto versatile che garantisce alta efficienza e una affidabile classificazione della qualità esterna ed interna ed è in grado di lavorare tutto l'anno prodotti come pesche piatte e pere, con caratteristiche molto diverse tra loro ed estremamente delicati."
La commercializzazione dei frutti sarà curata dal Gruppo Alegra, partner commerciale di Agrintesa e punto di riferimento per le principali catene nazionali e internazionali della Grande Distribuzione: “La campagna 2024 di pesche e nettarine è in pieno svolgimento e può contare su buone disponibilità di prodotto ed elevata qualità - commenta Enrico Bucchi, responsabile commerciale Italia di Alegra -. A queste si affiancano anche le nettarine piatte Ondine che, in queste settimane, hanno visto avviare la prima campagna commerciale dopo i test dello scorso anno: croccanti, succose e profumate, le Ondine, di cui Agrintesa è uno dei pochi selezionatissimi partner produttivi autorizzati dal Club internazionale, stanno facendo sempre più breccia nel cuore del consumatore. Il nuovo impianto di lavorazione di Bagnacavallo permetterà di gestire questo nuovo prodotto in modo estremamente efficace, garantendo il confezionamento dei soli frutti migliori, per un'esperienza di consumo senza paragoni”.
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25/07/2024, 22:31 |
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AGRINTESA CORRE VERSO IL FUTURO: AL VIA LA DIGITAL REVOLUTION NEI PROPRI STABILIMENTI
Nell’epoca della trasformazione digitale la Cooperativa, insieme alle società commerciali partner del Gruppo Alegra ha intrapreso un percorso di rinnovamento della propria struttura tecnologica e di ristrutturazione dei sistemi di sicurezza digitale grazie alla collaborazione con VEM sistemi. Già completati gli interventi negli stabilimenti di Faenza (RA), Castelfranco Emilia (MO) e Zevio (VR)
(Faenza, 10 settembre 2024) Aumentare le performance dei sistemi informatici per migliorare la produttività e la qualità del lavoro delle proprie strutture ma anche incrementare la sicurezza per rispondere sempre più rapidamente ed efficacemente alle minacce sul fronte della cyber-sicurezza: con questi due obiettivi ben chiari Agrintesa, cooperativa leader nazionale del comparto ortofrutticolo e vitivinicolo, ha avviato una vera e propria “digital revolution” insieme al partner tecnologico VEM sistemi. Un percorso di ampio respiro che ha mosso i primi grandi passi con la revisione e il potenziamento dell’architettura informatica e di rete della “casa madre”, il sito produttivo e amministrativo di Faenza (Ravenna), a cui hanno fatto immediatamente seguito gli stabilimenti di Castelfranco Emilia (Modena) e Zevio (Verona).
"La forte crescita della Cooperativa negli ultimi anni, insieme alle numerose acquisizioni, hanno portato Agrintesa ad avere una compagine sociale riunita sotto un unico brand ma frammentata dal punto di vista dell’infrastruttura tecnologica, con modalità di lavoro e procedure differenti nelle diverse realtà - spiega Alessandro Collina, Direttore ICT di Agrintesa -. Era quindi necessaria una revisione completa del gestionale aziendale per centralizzare e normalizzare l’operatività, ottenere una progressiva standardizzazione del modus operandi degli stabilimenti e accentrare alcune delle strutture di controllo e gestione. Non di meno era diventato prioritario per l’azienda un ulteriore investimento nella sicurezza informatica dato il repentino cambio di scenario relativo alle minacce informatiche, sempre più aggressive”.
Per permettere ad Agrintesa e alle società commerciali partner di concretizzare il percorso di cambiamento è stata scelta l’esperienza e la competenza di VEM sistemi, i cui specialisti hanno accompagnato il Gruppo Agrintesa in una vera e propria digital revolution che ha visto come punto di partenza la revisione e il potenziamento della parte tecnologica della rete del quartier generale di Faenza (RA), uno stabilimento particolarmente ampio e complesso soltanto parzialmente coperto da una rete wireless. Il percorso intrapreso ha rivoluzionato l’apparato tecnologico della struttura dotandola di nuove e più performanti soluzioni che hanno reso più solida e resistente agli incidenti l’infrastruttura digitale aumentandone, al contempo, la capacità di trasmissione dati e la portata: la rete wi-fi, infatti, è stata estesa coprendo tutti i punti necessari, individuati da un’approfondita analisi prima dell’avvio dei lavori. Successivamente sono stati messi in campo i medesimi interventi anche negli stabilimenti di Castelfranco Emilia (MO), nodo fondamentale per la lavorazione della ciliegia IGP di Vignola, e di Zevio (VR), specializzato nel prodotto biologico.
“Nel momento del passaggio alla rinnovata infrastruttura di rete non ci sono state anomalie e questa prima fase di cambiamento è stata gestita in maniera ottimale: siamo riusciti a garantire le operation secondo gli obiettivi di miglioramento che ci eravamo prefissati – prosegue Collina – incrementando le attività di sicurezza. Abbiamo, inoltre, centrato l’obiettivo di estendere e rendere più affidabile la copertura wi-fi nelle aree produttive. Tutti gli indici di performance analizzati in questa prima fase testimoniano come il cambiamento sia stato un successo”.
Una scelta strategica vincente grazie alla quale il Gruppo Agrintesa oggi può contare su strutture tecnologiche più adeguate alla crescita che ha segnato la storia della cooperativa nel tempo, e alle esigenze di business delle società commerciali, oltre ad un apparato di sicurezza ristrutturato per affrontare e prevenire al meglio i rischi connessi alla cybersicurezza. Un altro passo sulla strada dell’innovazione, in vista delle evoluzioni future che vedranno il rifacimento della rete di tutti gli stabilimenti della Cooperativa.
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10/09/2024, 20:26 |
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AGRINTESA, CASTELLARI CONFERMATO PRESIDENTE LE ASSEMBLEE DEI SOCI RINNOVANO IL CDA E APPROVANO IL BILANCIO 2023-2024
Il nuovo Consiglio di Amministrazione eletto all’unanimità dai soci nel corso delle quattro assemblee zonali rinnova la fiducia al presidente uscente e ai due vicepresidenti Pier Giorgio Lenzarini e Alberto Guerra. Castellari: “Prosegue il percorso di Agrintesa nel segno del rinnovamento, della crescita e degli investimenti per il futuro della cooperativa”. Nel CdA entrano anche quattro giovani imprenditori agricoli.
(Faenza, 29 ottobre 2024) Piena conferma per la governance uscente: Aristide Castellari, imprenditore agricolo del territorio faentino di 55 anni, guiderà Agrintesa per il prossimo triennio. Al suo fianco, nel segno della continuità, siederanno i vicepresidenti Alberto Guerra, 54 anni, titolare di un’azienda frutticola a Traversara (RA) e Pier Giorgio Lenzarini, 59 anni, imprenditore agricolo di Valsamoggia (BO). Una fiducia rinnovata sancita dal voto dei 29 membri del nuovo Consiglio di Amministrazione di Agrintesa, eletto all’unanimità dei presenti dai soci della cooperativa fra il 18 e il 24 ottobre, nel corso delle quattro assemblee separate che hanno visto anche l’approvazione del bilancio di Agrintesa relativo all’esercizio 2023-2024.
“Desidero ringraziare tutti i nostri soci e il nuovo Cda che hanno onorato me e i vicepresidenti uscenti di una piena e rinnovata fiducia – dichiara il presidente Aristide Castellari –. Con il nuovo Consiglio di Amministrazione, espressione diretta della nostra base sociale, proseguiremo il percorso avviato da Agrintesa nel segno del rinnovamento, della crescita e degli investimenti per il futuro della cooperativa. Lo faremo con una mission chiara: sostenere tutte le aziende agricole socie valorizzando al meglio le produzioni conferite, investendo in innovazione varietale e tecnologica per favorire lo sviluppo produttivo e commerciale, lavorando insieme per affrontare gli effetti del cambiamento climatico e confermando la nostra vocazione di riferimento produttivo a livello internazionale nella frutticoltura e nella vitivinicoltura”.
Investire sul futuro
“Agrintesa, anno dopo anno, costruisce il suo futuro grazie a un’attenta e oculata gestione, attraverso investimenti mirati che partono dal campo e seguono nei nostri stabilimenti e nelle nostre cantine, e attraverso una forte ed efficiente organizzazione che coinvolge tutte le nostre persone. Persone che sono la nostra risorsa più importante e il punto di forza della nostra cooperativa - commenta il Direttore generale Cristian Moretti -. Crediamo e investiamo tanto sulle nuove generazioni: quattro dei nuovi consiglieri d’amministrazione sono giovani imprenditori agricoli e oggi sono ben sei i dirigenti under40 altamente professionalizzati che occupano ruoli apicali nella cooperativa. Una grande squadra che lavora nel solco della continuità e dell’innovazione che da sempre caratterizza Agrintesa e che ci ha visto, lo scorso esercizio, inserire a bilancio ben 9,5 milioni di euro di investimenti fra il settore ortofrutta e quello vitivinicolo”.
Il bilancio 2023-2024
È un bilancio solido e in crescita quello presentato da Agrintesa, relativo all'esercizio 2023-2024, e approvato all’unanimità dalle assemblee separate dei soci. Un risultato ancora più importante perché riferito ad un’annata segnata da eventi climatici estremi che hanno impattato con violenza su diversi areali dove la cooperativa è attiva, dalle gelate primaverili alle alluvioni di maggio 2023: uno scenario che ha visto i conferimenti ortofrutticoli registrare un -37% rispetto all’anno precedente e quelli vitivinicoli chiudere a +7% (ma sempre al di sotto delle medie storiche della cooperativa). Nonostante tali criticità, il valore della produzione di Agrintesa supera i 373 milioni di euro nel bilancio consolidato, con un utile di esercizio consolidato a quota 2 milioni. Cresce anche il patrimonio netto della cooperativa, indice che ne conferma la solidità, che raggiunge i 142 milioni di euro.
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29/10/2024, 15:07 |
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