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Agricoltura - Parlamento Italiano 
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Energia: M5S, Enel spenga la centrale del Mercure

Alcuni dati: 41 MW installate, 20 volte superiore al limite ammesso; 350mila tonnellate di legno l’anno bruciate;
12 parchi su 24 in Italia con criticità amministrative

Roma, 20.10.2016 – “Enel spenga e smantelli la centrale del Mercure, un impianto a biomasse, illegale e insostenibile per ambiente e salute, nel cuore del Parco Nazionale del Pollino, al confine tra Calabria e Basilicata”. Lo chiedono i deputati del M5S a margine del Convegno “La centrale del Mercure, lo sporco affare dell’Enel”, tenutosi oggi alla Camera. “Già bocciata da Consiglio di Stato e Tar di Catanzaro, la terza autorizzazione per far ripartire la centrale è stata concessa all’Enel nel 2015 grazie al parere positivo del Consiglio dei Ministri. Abbiamo più volte interrogato il Governo chiedendo un accesso agli atti per poter verificare l’iter autorizzativo ma ci è stato sempre negato – dichiara Paolo Parentela, deputato 5stelle in Commissione Agricoltura – Uno scempio nei confronti di un’area di pregio naturalistico dove si trovano anche eccellenze agroalimentari Dop e Igp come la melanzana rossa e i fagioli bianchi”. “La centrale del Mercure è un esempio di come sotto il cappello delle bioenergie sono state portate avanti iniziative speculative, cioè solo per ricevere gli incentivi – afferma Davide Crippa, portavoce 5stelle in Commissione Attività Produttive – Come previsto dal primo punto del nostro Programma energetico, la filiera energetica deve essere ridimensionata, sostenibile in termini di costi e benefici e calcolando anche quante emissioni di CO2 produce, trasporto delle biomasse compreso, insieme con gli altri costi ambientali, sanitari e sociali connessi”. “Da un punto di vista amministrativo, in Italia 12 parchi su 24 presentano delle criticità; alcuni non hanno il direttore, altri il commissario, il presidente o il Consiglio direttivo. Fumose anche le modalità di selezione. Interpellato più volte dal M5S, il ministero dell’Ambiente ci ha risposto che l’ultimo concorso è stato fatto nel 2007 e che ha interpellato il Consiglio di Stato su un nuovo regolamento”, aggiunge Claudia Mannino, deputata 5stelle in Commissione Ambiente. Tra gli altri relatori, anche Ferdinando Laghi, vicepresidente di Isde – Medici per l’Ambiente, che ha ricordato che la centrale del Mercure “è priva di tutte le autorizzazioni ambientali e che con 41 MW è di una potenza circa 20 volte superiore a quella ammessa dal regolamento del Parco Nazionale, il più grande d’Italia con 200mila ettari di verde”. Inconsistenti le misure per la tutela dell’ambiente e della salute che si riducono alle “10 righe nello Studio sull’Impatto Ambientale” e a “un’Osservatorio Ambientale doppiamente finanziato dalla stessa Enel”. L’impianto brucia “350mila tonnellate di legno l’anno, secondo quanto dichiarato dalla stessa Enel, sia tagliate sul posto, che importate dall’estero” e che rischia di potenziare il business della ‘Ndrangheta, la cosiddetta ‘Mafia del legno’. “È stato infatti interdetto più volte dalle Autorità giudiziarie – dice Laghi - il presidente del Consorzio Legno Calabria, inizialmente unico sottoscrittore della bozza di contratto per la fornitura di biomasse della centrale del Mercure”. Un malaffare che ha portato a minacce nei confronti di chi si è opposto alla centrale, come il Mario Albino Gagliardi, sindaco di Saracena, in provincia di Cosenza, uno dei rappresentanti istituzionali della comunità dell’Ente Parco a dire di no all’impianto. È attesa la sentenza del Tar sul ricorso contro la riattivazione della centrale presentato da comitati cittadini, presenti al Convegno, associazioni ambientaliste e dalle amministrazioni di Viggianello e Rotonda da sempre contrari alla centrale. “Ma, a prescindere dall’esito, non ci fermeremo”.

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Agricoltura: M5S, al via nostre misure contro ‘funerale grano’

In un anno il prezzo del grano duro è crollato da 315 a 160 euro. Stop al grano e ai prodotti agricoli quotati in borsa come commodities

Roma, 25.10.2016 – “Per evitare che il made in Italy ‘celebri’ davvero il ‘funerale del grano italiano’, inscenato oggi dai produttori agricoli con un simbolico corteo funebre in provincia di Siena, il Governo renda operative al più presto le misure del M5S, firmando subito il decreto del luglio 2015, che ha da poco avuto anche l’ok del Consiglio di Stato, che istituisce le Commissioni Uniche Nazionali (CUN) in grado di garantire una trattativa più equa e trasparente sul prezzo delle materie prime tra produttori agricoli e industria della trasformazione”. Così i deputati del M5S della Commissione Agricoltura commentano le proteste contro la crisi del grano che oggi hanno di nuovo portato in piazza gli agricoltori. “È da oltre un anno che le Cun, proposte e approvate grazie a un emendamento del M5S, sono diventate legge ma la loro applicazione procede troppo a rilento rispetto ad una crisi dei prezzi che sta mettendo in ginocchio tutta la filiera del grano made in Italy, che include eccellenze simbolo come la pasta italiana”, dichiara Giuseppe L’Abbate, capogruppo M5S in Commissione Agricoltura e proponente dell’emendamento sulle Cun. “La bozza del decreto sul grano andrebbe ulteriormente migliorata visto che non favorisce adeguatamente l’aggregazione, non coinvolge i molini, i pastai e la grande distribuzione, che oggi usa la pasta come prodotto civetta. Potrebbe essere integrata con gli interventi contenuti in altri provvedimenti presentati dal M5S, come ad esempio la risoluzione sul Piano Cerealicolo Nazionale, che dà indicazioni fondamentali per tutelare le produzioni di qualità grazie ad esempio alla differenziazione dei grani attraverso un adeguato stoccaggio e all’uso dei legumi nella rotazione delle coltivazioni per aumentare la qualità dei terreni - aggiunge Filippo Gallinella, deputato 5stelle in Commissione Agricoltura e capogruppo M5S in Commissione Contraffazione che oggi ha partecipato alla manifestazione di protesta a Siena - Per capire le ragioni della protesta di oggi, basta pensare che lo scorso luglio i prezzi del grano duro sono crollati da 315 a 160 euro a tonnellata rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Le cause sono molteplici, non da ultimo aver reso il grano duro come molti altri prodotti agricoli una commodity, un prodotto da quotare in borsa”.

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M5S: “CON NOI AL GOVERNO RIPRISTINO FUNZIONI CFS”

Roma, 26.10.2016 – “Se andremo al Governo ripristineremo le funzioni che sono state finora in capo al Corpo Forestale dello Stato e istituiremo una polizia ambientale con autonomia investigativa. Nel frattempo monitoreremo le ricadute negative dell'abolizione del CFS in termini di presidio di legalità sul territorio e contrasto dei reati ambientali e agroalimentari”. Lo dichiarano in una nota congiunta il vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio, e i deputati del M5S delle Commissioni Agricoltura e Ambiente. “L’assorbimento del CFS nell’Arma dei Carabinieri ha determinato una vera e propria militarizzazione degli uomini e delle donne della Forestale compromettendone così l’autonomia investigativa e riducendone fortemente la presenza capillare sul territorio visto che i Noe dei Carabinieri sono presenti solo nei capoluoghi di provincia”, concludono i parlamentari 5stelle.

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Di seguito, il comunicato stampa degli europarlamentari Zullo ed Evi sullo stop del finanziamento Ue per le corride.
Con preghiera di darne notizia

Stop al finanziamento delle corride con i Fondi Ue, Evi e Zullo: “A Strasburgo approvato nostro emendamento, ora gli Stati ci ascoltino”

“Il Parlamento Europeo, nella Plenaria di Strasburgo, ha approvato un emendamento al Bilancio 2017 presentato dal Movimento 5 Stelle per mettere fine allo scandaloso finanziamento di oltre 100 milioni l’anno destinato agli allevamenti di tori da corrida. Finanziamenti che vengono presi dalla Pac (Politica Agricola Comune) e quindi sottratti alle vere attività agricole”.

E’ quanto affermano Eleonora Evi e Marco Zullo, eurodeputati del Movimento 5 Stelle, i quali però mettono in guardia che “questo risultato da solo non è sufficiente a impedire che gli allevamenti di tori da corrida siano finanziati con fondi europei”.

“Già lo scorso anno - proseguono i parlamentari europei - siamo riusciti a far passare l’emendamento anti-corride in Plenaria, unica forza italiana a votare all’unanimità, ma la Commissione Europea e gli Stati non ci hanno ascoltato e non hanno abolito il finanziamento”.

“Per questo - appuntano - è necessario proseguire nella battaglia e continuare a fare pressione, utilizzando tutti gli strumenti che i cittadini hanno a disposizione per fare sentire la loro voce: uno di questi è la petizione che LEAL e Animalisti Italiani hanno presentato al Parlamento Europeo. Una petizione che dovrebbe firmare chiunque ritenga vergognoso che una pratica brutale come la corrida venga foraggiata da soldi pubblici, che potrebbero essere invece utilizzati per scopi più nobili e senz’altro più utili ai nostri agricoltori”.

“Il M5S - concludono Evi e Zullo - chiederà che la petizione venga inserita nell’agenda del Parlamento Europeo e discussa quanto prima. Nel frattempo sollecitiamo gli Stati e l’esecutivo a cambiare passo e ascoltare i cittadini e l’unico organo europeo da loro eletto, ovvero il Parlamento Europeo”.

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OLIO PALMA: M5S, NO A OLIVERO ‘MINISTRO NUTELLA’

Roma, 28.10.2016 – “Ricordiamo al vice ministro, Andrea Olivero, che il suo mandato è vincolato alla tutela degli interessi e della salute dei cittadini e non a quelli dei grandi gruppi dell’industria dolciaria e agroalimentari, come appunto la Ferrero che ha di recente avviato un vergognoso spot pubblicitario in favore dell’uso di olio di palma nella Nutella, un olio vegetale – è bene ricordarlo – che secondo l'Agenzia europea per la sicurezza alimentare (Efsa), contiene contaminanti alimentari tossici di cui uno, il glicidiolo, genotossico e cancerogeno. Per non parlare dei suoi drammatici effetti sul processo di deforestazione delle foreste del Sud Est asiatico”. Lo dichiarano i deputati del M5S. “Come documentato di recente dall’inchiesta giornalistica di Report sulle false certificazioni del biologico, non è la prima volta che viene messa in discussione la terzietà del vice ministro Olivero – affermano i portavoce 5stelle Mirko Busto e Chiara Gagnarli – Riteniamo inopportune le sue dichiarazioni rilasciate durante il convegno organizzato dalla Ferrero che ha parlato di ‘terrorismo e disinformazione sui temi alimentari’ relativi all’impatto sulla salute e sull’ambiente dell’olio di palma. In virtù di quali dati e studi scientifici il vice ministro, Olivero, lancia questo tipo proclami? Invece di sponsorizzare la discutibile politica industriale della Ferrero, che ha enormi interessi economici in campo, avvii un’indagine conoscitiva in Parlamento che includa un ciclo di audizioni di soggetti autorevoli e imparziali”.

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Pesca: M5S, subito misure strutturali settore

Roma, 28.10.2016 – “Esprimiamo solidarietà ai pescatori che oggi protestano davanti a Montecitorio contro la crisi del comparto. Una dramma frutto dell’assenza di una politica industriale di medio lungo periodo che, a cominciare dalla ripartizione dell'aumento di quote di tonno rosso annunciata di recente, privilegi le Pmi italiane che usano sistemi di pesca sostenibili e tuteli le produzioni Made in Italy contro il pescato d’importazione e le lobbies dei grandi armatori”. Lo affermano i deputati del M5S della Commissione Agricoltura. “Al contrario di quanto dichiara il Pd, che sventola la bandiera dei grandi passi in avanti compiuti dal Governo sulle politiche del settore ittico, la pesca purtroppo viene ancora colpevolmente ritenuta la cenerentola dell’agenda nazionale – incalza la portavoce 5stelle Silvia Benedetti – Come più volte suggerito dal M5S, servono misure strutturali in grado di supportare gli operatori del comparto anche attraverso l’ottimizzazione dell’uso delle risorse previste dal Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca in modo da realizzare interventi di rilancio delle imprese, di sostegno al reddito, di promozione e facilitazione dell’accesso al credito, di incentivazione delle operazioni di microcredito e di diffusione degli strumenti assicurativi e di mutualità. Ciò che serve ai pescatori non sono i convegni e le passerelle dei politici in cerca di visibilità ma adeguati indennizzi per le aziende danneggiate da fenomeni metereologici, agevolazioni fiscali ed ammortizzatori sociali per i lavoratori dipendenti, l’intervento dello Stato nelle sedi UE affinché si privilegi la redistribuzione a favore dei sistemi di pesca più sostenibili, in particolare quelli inclusi nella piccola e media pesca. Gli interventi mirati a sostegno dei pescatori sul piano sociale devono procedere di pari passo con politiche di tutela del mare e salvaguardia delle risorse ittiche rivedendo anche i metodi di cattura e il fermo biologico”.

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MADE IN ITALY: IL M5S PORTA PER LA PRIMA VOLTA IN PARLAMENTO LA BIRRA ARTIGIANALE

L’8 novembre, alle 11.30, presso Sala Stampa della Camera dei Deputati (via della Missione, 4) il M5S riapre il dibattito per lo sviluppo della filiera produttiva, puntando alla riduzione delle accise

Roma, 3.11.2016 – Il MoVimento 5stelle porta per la prima volta in Parlamento la birra artigianale. Martedì prossimo, 8 novembre, alle ore 11.30, presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati, in Via della Missione, 4, si terrà una conferenza stampa insieme con l'associazione Unionbirrai in cui il M5S riaprirà il dibattito per lo sviluppo della filiera brassicola di qualità, puntando in primis alla riduzione delle accise e riprendendo così una misura già proposta dal M5S con un emendamento al Collegato Agricolo ma bocciata dal Governo. Solo di recente, infatti, la birra artigianale, grazie proprio ad alcuni emendamenti del M5S al Collegato Agricolo, ha finalmente ricevuto per legge una definizione insieme a quella dei suoi principali produttori, i piccoli birrifici indipendenti. Parametri fondamentali per tutelare questa eccellenza dell’agroalimentare Made in Italy dal magma della grande produzione industriale.
Interverranno: la deputata 5stelle Chiara Gagnarli, Vicepresidente XIII commissione Agricoltura della Camera; Simone Monetti, Direttore Generale Unionbirrai; Alessio Selvaggio, Direttivo Unionbirrai; Vittorio Ferraris e Giulio Marini, Gruppo Accise Unionbirrai. Nell’ambito della conferenza stampa sarà inoltre presentata la birra artigianale solidale, Arka 8.16, un progetto di solidarietà per le popolazioni del Centro Italia colpite dal sisma. Seguirà al termine una degustazione esclusiva alla buvette della Camera.

Per accrediti stampa: m5s.comunicazione@camera.it

Si ricorda che per accedere alla Camera dei Deputati è necessario esibire un documento di riconoscimento, dichiarare l’utilizzo di macchine fotografiche e attrezzature audio e video insieme con le proprie generalità (nome, cognome, testata, data e luogo di nascita) e, per gli uomini, indossare la giacca.

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SISMA: M5S, MODULI PER ALLEVATORI TARDANO, DARE RISPOSTE IMMEDIATE

ROMA, 3 novembre 2016 - “ A oltre due mesi dalla scossa del 24 agosto mancano ancora le stalle temporanee e i moduli abitativi transitori per gli imprenditori del comparto zootecnia presenti in quelle zone. Il ministro delle Politiche Agricole non può utilizzare come valido argomento una struttura per il ricovero per gli animali che è appena arrivata ad Amatrice: sappiamo che per dare risposte effettive ai tre mila allevatori presenti nella vasta area colpita dalle scosse di terremoto ci vuole tempo ma, in molti casi, di tempo non ce n'è. L’inverno è arrivato, gli animali rischiano di morire e gli allevatori, che hanno necessità di stare presso le loro aziende, sono costretti a vivere in macchina o in tenda. Alla situazione critica relativa alle zone colpite dal terremoto estivo si è aggiunta quella delle popolazioni vittime delle ultime violente scosse e dunque, il problema si ripropone in maniera ampliata. E’ giusto fare i bandi per le stalle temporanee e i moduli abitativi transitori ma, nel frattempo, bisogna trovare soluzioni provvisorie di sostegno. In questo momento c’è bisogno di tanti fatti e poche parole”.

Così i deputati M5S in commissione Agricoltura.

“Allevatori e imprenditori del comparto zootecnico sono le persone che hanno la più stretta necessita di restare nei territori colpiti dal sisma e possono rappresentare in questa fase l’unica “sentinella” in grado di evitare lo spopolamento totale di paesi e vallate. In qualità di opposizione abbiamo il compito di spronare l’esecutivo e a quest’ultimo spetta agire. Quanto dovranno aspettare ancora gli imprenditori:giorni, settimane o mesi? Perché non agire prevedendo, ad esempio, di assegnare camper e roulotte nei depositi giudiziari agli allevatori? Anche se il loro utilizzo fosse circoscritto a un breve periodo - fino all'arrivo dei moduli -, certamente quei mezzi possono rappresentare un conforto importante per chi in questo momento si trova in condizioni di totale disagio e ha il bisogno di sostegno e vicinanza”.

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L.BILANCIO: RUTA (PD), RADDOPPIARE FONDO CEREALICOLO PER FAR FRONTE A CRISI DEL SETTORE
"Nei mesi scorsi diverse associazioni di categoria del settore cerealicolo hanno manifestato in piazza per denunciare il crollo dei prezzi, in particolare del grano. E' in pericolo non solo la produzione di grano e la sopravvivenza di oltre trecentomila aziende agricole che lo coltivano ma anche un territorio di 2 milioni di ettari a rischio desertificazione e gli alti livelli qualitativi per i consumatori garantiti dalla produzione Made in Italy". Lo dichiara il senatore del Pd Roberto Ruta nel corso del question time al Senato con il ministro Martina.

"E' molto importante che il ministro abbia fatto sapere che, prima della prossima campagna, potrà essere avviata la 'sperimentazione di una assicurazione sui ricavi per i produttori di grano'. E' sicuramente una prima risposta importante alla crisi che vive il settore. C'è poi l'istituzione per la prima volta di un Piano nazionale cerealicolo con dieci milioni di euro che, stando alle dichiarazioni del ministro, potrebbero anche aumentare. Mi auguro che in occasione della legge di Bilancio si trovi il modo per raddoppiare queste risorse o attraverso un intervento governativo o attraverso un emendamento del Parlamento. Raddoppiare la copertura finanziaria per i contratti di filiera del grano italiano è indispensabile per tutelare il reddito dei produttori, salvaguardare gli interessi di tutta la nostra filiera cerealicola e rendere più competitive le nostre produzioni".

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Camilla Povia
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AGRICOLTURA: PIGNEDOLI (PD), BENE MARTINA SU PIANO INDUSTRIA 4.0
"L'obiettivo è ampliare le esperienze di tecniche di precisione in campo agricolo"
"L'Italia può e deve diventare leader in Europa per l'utilizzo delle nuove tecnologie in agricoltura, come quelle di precisione. Ed è molto importante che il ministro Martina abbia confermato l'intenzione del Governo di ampliare le realtà che sui territori già applicano innovazioni tecnologiche in campo agricolo senza l'aiuto dello Stato. L'obiettivo è accrescere dal 1% al 10% le superfici agrarie su cui utilizzare nuove tecnologie e applicazioni dell'agricoltura di precisione. Lavorare per aumentare la salubrità e la naturalità delle produzioni, migliorare la qualità dei terreni, garantire la tracciabilit à produttiva, ridurre i tempi improduttivi aumentando la redditività delle imprese, significa lavorare per consolidare i fattori fondamentali per la competitività del settore agricolo italiano". Lo dichiara Leana Pignedoli vicepresidente della commissione Agricoltura a Palazzo Madama.

"Molto importante per l'incremento di innovazioni tecnologiche sarà il piano Industria 4.0 che oltre ad avere una impostazione giustamente intersettoriale, prevede un sistema di incentivazioni decisivo per una accelerazione dell'impiego di tecnologie e attrezzature meccaniche. E bene ha fatto il ministro - conclude Pignedoli - a confermare l'impegno del Mipaaf sull'investimento delle macchine agricole anche con la disponibilità ad approfondire e ad implementare, se servirà, le tipologie previste".

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