AGRICOLTURA: DOMANI INIZIATIVA PD AL SENATO CON PIGNEDOLI, BERTUZZI, MARTINA E ZANDA
Domani, martedì 18 ottobre alle ore 9.30 nella Sala dei Presidenti di Palazzo Giustiniani, si terrà un incontro per fare il punto sul percorso di riforma degli enti vigilati dal Mipaaf. All'iniziativa, che è stata organizzata dal gruppo Pd del Senato e che sarà introdotta da Leana Pignedoli, vicepresidente della commissione Agricoltura a Palazzo Madama, interverranno Enrico Corali, commissario straordinario ISA-ISMEA-GFA, Gabriele Papa Pagliardini, direttore Agea e Salvatore Parlato, commissario straordinario CREA. Coordina Maria Teresa Bertuzzi, capogruppo Pd in commissione Agricoltura al Senato. Le conclusioni sono affidate al ministro dell'Agricoltura Maurizio Martina. Nel corso dell'incontro porterà i saluti del gruppo Pd al Senato il presidente Luigi Zanda. Le richieste di accredito stampa vanno inviate per e-mail all'indirizzo accrediti.stampa@senato.it e devono contenere i dati anagrafici completi, l'indicazione della testata di riferimento, gli estremi del documento di identità per fotografi e operatori radio-tv, ed il numero del tesserino dell'Ordine per i giornalisti. Per gli uomini è d'obbligo indossare giacca e cravatta.
Caporalato: M5S, ddl primo passo avanti, approvarlo subito
Roma, 17.10.2016 - "Un provvedimento urgente che arriva in ritardo, dopo tanti annunci del Governo più volte smentiti, e che andrebbe ulteriormente potenziato ”. Così i deputati del M5S Massimiliano Bernini, Silvia Chimienti e Donatella Agostinelli commentano in una nota congiunta il disegno di legge sul Caporalato a margine della discussione generale in Aula. "Condividiamo la necessità di approvare il provvedimento in tempi stretti e comunque prima dell'inizio della raccolta degli agrumi. La legge è un primo passo avanti ma sarebbe stato opportuno spingersi oltre, al fine di rendere più efficace l’incontro tra domanda e offerta di lavoro in agricoltura attraverso i centri dell’impiego pubblici, tenendo conto della stagionalità e dei tempi rapidi di reclutamento del lavoro agricolo. Andavano inoltre inserite disposizioni sul trasporto e sulla dimensione alloggiativa dei lavoratori stranieri, per scongiurare i cosiddetti ‘ghetti’ che sorgono vicino ai campi di raccolta; si sarebbe dovuta valutare l’attivazione di un numero telefonico di utilità sociale anti-caporalato attraverso il quale denunciare i fenomeni di sfruttamento mantenendo l’anonimato. E sarebbe stato opportuno inserire un meccanismo virtuoso di informazione a tutti i lavoratori, italiani e stranieri dei propri diritti e una campagna di sensibilizzazione sul fenomeno e la promozione di prodotti etici, ottenuti nel rispetto dei diritti umani e dei lavoratori. Infine – concludono i parlamentari pentastellati - la norma è carente dal punto di vista dei controlli: benché si recepiscano alcune intuizioni proposte dal M5S come l’incrocio dei dati dei database dell’INPS, dell’AGEA e altri soggetti competenti, ponderati con appositi indici di coerenza, non vengono stanziate ulteriori risorse per il potenziamento degli organi di vigilanza, in primis l’ispettorato del lavoro”.
AGRICOLTURA: PIGNEDOLI (PD), RIORDINO ENTI VIGILATI DAL MIPAAF E' CAMBIAMENTO RADICALE "In questi quattro anni di lavoro abbiamo raggiunto importanti risultati con più semplificazione e più efficienza"
"La premessa fondamentale, ormai largamente condivisa da tutti, è che il settore dell'agroalimentare è determinante per la crescita dell'economia italiana. Ma per fronteggiare le sfide dei mercati internazionali serve non solo consapevolezza sui cambiamenti in atto ma anche un cambio di prospettiva di ruoli, di funzioni e di organizzazione a partire dal sistema pubblico. Gli enti vigilati dal Mipaaf, così come li abbiamo conosciuti prima di questa riforma, erano undici e la somma dei loro attivi patrimoniali (immobilizzazioni, crediti, partecipazioni, magazzini e/o lavori in corso) ammontava a 3,5 miliardi di euro, con un personale impiegato di circa 3.500 unità. L'obiettivo della riforma è quindi quello di non generare ulteriore spesa pubblica corrente, produrre risparmio e dunque maggiore efficienza ed efficacia nella gestione delle attività, nonché semplificare la 'governance' di questa struttura riducendo autoreferenzialità e costi". Lo ha dichiarato Leana Pignedoli, vicepresidente della commissione Agricoltura al Senato nel corso del convegno organizzato dal Gruppo Pd sulla riforma degli enti vigilati dal Mipaaf.
"Oggi serve un sistema complessivo dei controlli che usi lo stesso linguaggio, condivida dati, armonizzi criteri e parametri e concordi modalità operative. Risulta anche importante - ha proseguito - un ruolo di consulenza globale per la gestione complessa dell'impresa, un servizio che per esempio vada dalla compilazione del modulo della domanda Pac alla pianificazione e al controllo gestionale. Siamo nel mezzo di un percorso di riordino che mette in campo un'operazione di ricomposizione della spesa valutata nel suo volume complessivo e che rende più efficiente tutto il sistema attraverso un meccanismo di spending review che non sia solo tagli ma riallocazione delle risorse. E' una scelta complessa frutto di quattro anno di lavoro che hanno generato già risultati importani - ha concluso Pignedoli - e che stano creando le condizioni per sostenere davvero la competitività delle imprese agricole attrezzandole per affrontare dinamiche e sfide internazionali".
------------------------------------- Camilla Povia Ufficio Stampa Gruppo PD Senato della Repubblica
AGRICOLTURA, PD SENATO CON MINISTRO MARTINA FA IL PUNTO SU RIFORMA ENTI VIGILATI Zanda e Martina: fondamentale avere strumenti anche pubblici più efficienti
Questa mattina il gruppo Pd del Senato ha organizzato un'iniziativa per fare il punto sulla riforma degli Enti vigilati dal Mipaaf. Un percorso iniziato quattro anni fa grazie all'impegno dei senatori democratici in commissione Agricoltura e in particolare di Maria Teresa Bertuzzi e Leana Pignedoli, prima firmataria del ddl poi confluito in parte nel collegato Agricolo e in altri provvedimenti approvati. Il presidente dei senatori del Pd Luigi Zanda ha portato il suo saluto al convegno: "Il settore agricolo, per l'Italia, riveste una grande rilevanza, non solo da un punto di vista economico: è un grande contributo sociale alla tenuta del Paese. E' per questo che il Partito democratico, sin dal 2011, ha posto molta attenzione agli enti agricoli con l'obiettivo di rafforzare il settore anche attraverso una competente presenza dello Stato". Zanda ha quindi ricordato il "prezioso lavoro delle senatrici Pd in commissione agricoltura" e, più in generale, "dei 113 senatori del gruppo in Senato, che con la loro attività quotidiana sostengono la necessaria stabilità del Paese e rappresentano il vero, fondamentale perno della sua tenuta istituzionale e democratica". Le conclusioni sono state affidate al ministro dell'Agricoltura Maurizio Martina. "Per accompagnare la crescita del settore agricolo - ha detto - è fondamentale avere strumenti anche pubblici più efficienti. In questo quadro abbiamo voluto impostare una strategia complessiva di riorganizzazione degli enti collegati al Ministero delle politiche agricole. Grazie alla concreta collaborazione con il parlamento siamo riusciti ad avere meno sigle, valorizzando le professionalità in campo e riducendo i costi. Un lavoro che va ancora sviluppato dando risposte sul fronte del credito, della ricerca e della gestione dei fondi Ue".
------------------------------------- Camilla Povia Ufficio Stampa Gruppo PD Senato della Repubblica
Ue-Canada: M5S, Governo Renzi faccia dietrofront su Ceta e TTIP
Nella risoluzione di maggioranza, il Pd in vista del Consiglio Ue ha messo nero su bianco il proprio ok ai due accordi globali
Roma, 18.10.2016 – “Il Governo Renzi faccia dietrofront e rinunci ad appoggiare in Europa il Ceta, l’accordo internazionale di libero scambio tra Unione Europea e Canada, e il TTIP, trattato simile con gli Stati Uniti, che minacciano sovranità nazionale, democrazia e made in Italy”. Lo affermano i deputati del M5S della Commissione Politiche Ue in occasione della riunione dei ministri Ue per il Commercio in corso a Lussemburgo. “Come già denunciato dal M5S nei giorni scorsi in occasione delle comunicazioni di Renzi in Parlamento in vista del Consiglio europeo del prossimo 20-21 ottobre, nella propria risoluzione la maggioranza ha impegnato il Governo Renzi a sostenere in Ue i due accordi globali. In particolare, si legge nel testo, il Pd ha impegnato l’Esecutivo a ‘perseguire, in questo contesto, un sostegno del Consiglio europeo al pacchetto Ceta in vista del Summit bilaterale Ue-Canada del 27 ottobre e un impegno sugli Accordi di Libero scambio con specifico riferimento al Ttip e all’Accordo con il Giappone…’. Ecco la democrazia secondo Renzi: prendere degli accordi internazionali di libero scambio, che rischiano di asfaltare democrazia ed eccellenze italiane, inserirli nella risoluzione della propria maggioranza Piddina, senza informare nemmeno i cittadini, e farseli approvare. A preoccupare soprattutto di questo tipo di accordi è la cosiddetta clausola ISDS o il sistema ICS. In entrambi i casi, la clausola protegge gli investitori stranieri consentendo loro, quando si sentono danneggiati da un provvedimento delle Autorità pubbliche, di citare in giudizio lo Stato davanti ad un tribunale speciale, in via di definizione ma che in ogni caso sarà un organismo sovranazionale, con lo scopo di ottenere il risarcimento dei danni. Insomma un’arma spietata nelle mani delle multinazionali che potranno rivalersi contro un Paese Ue, se questo deciderà di far valere le proprie norme ad esempio sulla tutela degli standard di tutela ambientale, agroalimentare o dei diritti dei lavoratori previsti nei contratti nazionali”.
AGRICOLTURA: BERTUZZI (PD), SU RIFORMA ENTI VIGILATI DAL MIPAAF SIAMO A PUNTO DI SVOLTA "Siamo ad un punto di svolta dalla presentazione , nel 2012, del disegno di legge che proponeva una delega al Governo per la riforma degli enti vigilati in agricoltura". Così la senatrice Maria Teresa Bertuzzi, capogruppo Pd in Commissione Agricoltura a Palazzo Madama.
"Il lavoro nel gruppo Pd è partito nel 2011, con il supporto competente del dottor Nasi, dall'analisi del sistema degli Enti vigilati dal MIPAAF, puntando l'attenzione sugli 11 enti con funzioni più strategiche per la competitività, quali accesso ai finanziamenti pubblici e al credito, la ricerca, il sistema dei pagamenti. L'ambizione - spiega - è sempre stata non di mera razionalizzazione degli enti agricoli, ma di creare un network efficiente di servizi per le imprese, che oggi rappresenta un vero e proprio punto di svolta. Tanta strada è stata fatta ed è indubbio che l'accelerazione sia venuta da questo governo. Il collegato agricolo, approvato a maggio, è solo l'ultimo intervento normativo nel quale abbiamo rimarcato le linee politiche di una riforma che vuole essere strutturale per tutto il sistema. Certo - conclude Bertuzzi - ci sono ancora domande in sospeso alle quali dobbiamo e vogliamo dare risposte. La cassetta degli attrezzi è stata aperta e noi siamo pronti a dotare sempre di più l'agricoltura di tutti gli strumenti di cui ha bisogno".
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CAPORALATO: GATTI (PD), BENE APPROVAZIONE PRIMA DI RACCOLTA AGRUMI "L'approvazione del provvedimento di contrasto al Caporalato così come licenziato dal Senato è un segnale importantissimo. Si dà finalmente uno strumento efficace per contrastare anche lo sfruttamento lavorativo ed è importante che il voto arrivi prima dell'inizio della raccolta degli agrumi che spesso ha visto episodi tragici nelle nostre campagne. La riscrittura del reato di caporalato (intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro) è uno dei pilastri del provvedimento, insieme alla realizzazione della parte territoriale della Rete del lavoro agricolo di qualità che sarà in grado di svolgere un accurato lavoro di prevenzione e sperimenterà sia il collocamento agricolo e sia il trasporto dei lavoratori nei siti. Molto importanti infine le norme penali per lo sfruttamento del lavoro che vengono inserite per la prima volta. Bisognerà verificare gli effetti della legge passo dopo passo: siamo consapevoli che il processo di contrasto sarà frutto anche della capacità di coordinare i controlli effettuati tra tutti i soggetti in campo e che i risultati dipenderanno anche dall'impegno di lavoratori, imprese, associazioni e istituzioni pubbliche". Lo scrive in una nota la senatrice del Pd Maria Grazia Gatti.
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Roma, 18.10.2016 – “Questo provvedimento è solo il primo passo di un lungo percorso. Tanti infatti gli aspetti che andavano potenziati, dai trasporti per raggiungere il luogo di lavoro in mano ai caporali agli alloggi dignitosi, al fine di eliminare la ghettizzazione dei lavoratori”. Così i deputati del M5S delle Commissioni Giustizia e Lavoro commentano il voto favorevole al ddl capolarato. “Abbiamo provato a migliorare il provvedimento con delle nostre proposte che sono state tutte bocciate – aggiunge il portavoce 5stelle Massimiliano Bernini durante la dichiarazione finale di voto - Tra queste: rafforzare le ispezioni sui luoghi di lavoro, garantire informazione e supporto ai lavoratori, introdurre un marchio etico per incentivare le aziende ad aderire alla Rete agricola di qualità, l’incrocio domanda e offerta di lavoro tramite i centri per l'impiego pubblici e le liste di prenotazione dei lavoratori, l’interdizione dai fondi Ue della Pac degli imprenditori agricoli condannati ai sensi del nuovo articolo 603 bis del Codice Penale sull’intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro. Il nostro impegno contro il capolarato e il lavoro nero in agricoltura continuerà sia in Parlamento che sul territorio. Nel frattempo vigileremo sulla reale portata ed efficacia della norma perché il caporalato è un fenomeno strutturale della filiera produttiva di fronte al quale la politica non può più chiudere gli occhi e che va combattuto con tutti gli strumenti possibili e portare l'Italia fuori dalla 'Ghetto economy'”.
Clima: M5S, ok ad accordo. Dov’è piano per transizione?
Anche il M5S al prossimo Summit sul Clima che si terrà in Marocco dal 7 al 18 novembre
Roma, 19.10.2016 – “Oggi abbiamo avviato la ratifica dell’accordo di Parigi sul clima ma in Italia, diversamente da altri Paesi Ue, non abbiamo ancora un piano d’azione, con le relative risorse economiche necessarie, per uscire dall’emergenza climatica e avviare subito una transizione energetica e nel settore dell’agricoltura, tra i principali comparti coinvolti nelle emissioni di gas serra, soprattutto a causa degli allevamenti intensivi che sono la prima causa di produzione di metano, ma che potrebbe contribuire al loro assorbimento, se convertita in sostenibile”. Così i deputati del M5S commentano il voto favorevole alla ratifica dell’Accordo di Parigi sul Clima. “Con questo accordo di Parigi l’aumento della temperatura globale sarà comunque tra i 2,7 e i 3,7 gradi entro fine secolo, a fronte dell’obiettivo di tenerla sotto i due gradi o meglio, come vorrebbero gli scienziati del clima, entro 1,5. Con questa roadmap politica non ci salviamo – dichiara il deputato 5stelle Mirko Busto durante la dichiarazione di voto in Aula – La ratifica dell’Accordo di Parigi sul Clima, più volte annunciata, arriva dopo oltre un anno dalla firma. Un ritardo ingiustificato, data l’urgenza e la complessità degli interventi da mettere in campo per avviare subito la transizione verso un’economia sostenibile. Ad oggi il Governo continua a tenere il piede in due scarpe, da un lato dicendo sì ad accordi internazionali come questo e dall’altro finanziando le fonti fossili e facendo accordi sottobanco con i petrolieri, come abbiamo visto con la vicenda dell’ex ministro Guidi in Basilicata. In vista del prossimo summit globale che si terrà a Marrakesh, in Marocco, dal 7 al 18 novembre, e dove il Movimento 5stelle sarà presente con i propri portavoce nazionali per seguire e monitorare i negoziati, ricordiamo al Governo, a tutte le forze politiche e ai cittadini che non abbiamo più tempo e che bisogna agire subito a tutti i livelli”.
L’M5S propone tra l’altro una stretta sul consumo degli antibiotici in ambito ospedaliero e su prescrizione e uso di medicinali veterinari
ROMA, 20 ottobre 2016 - La resistenza agli antibiotici è stata recentemente definita dall’Onu “la più grande sfida della Medicina contemporanea”. Le infezioni da batteri multi resistenti sono in continuo aumento e se la lotta all’antibiotico-resistenza non verrà condotta ora, con energia ed efficacemente, negli anni a seguire potremmo trovarci con l’incubo di infezioni non più curabili e conseguenze a livello planetario che lasciamo solo immaginare. Proponiamo dunque di mettere in campo misure quali un più oculato consumo degli antibiotici in ambito ospedaliero, la promozione di test di sensibilità agli antibiotici, maggiore prevenzione rispetto allo sviluppo e alla trasmissione delle malattie all’interno degli allevamenti e più i controlli sulla distribuzione di carni e sulla prescrizione e uso di medicinali veterinari”.
Così i deputati M5S in commissione Affari Sociali e Agricoltura commentano la risoluzione a prima firma Matteo Mantero, depositata in queste ore alla Camera “attraverso la quale vogliamo spingere il governo ad adottare politiche attive di contrasto al fenomeno dell’antibiotico-resistenza”.
“Nel provvedimento appena presentato chiediamo al governo di adottare iniziative efficaci che mirino ad un più oculato consumo degli antibiotici in ambito ospedaliero, promuovendo l’applicazione di test di sensibilità agli antibiotici (antibiogrammi) necessari per garantire l’appropriatezza prescrittiva. Richiediamo inoltre che gli ospedali siano dotati di servizi di microbiologia permanente, al fine di identificare i livelli di sensibilità e resistenza a singoli antibiotici e per coadiuvare i medici prescrittori nella scelta delle terapie più appropriate. Riteniamo inoltre necessario attivare programmi di formazione professionale specifica degli operatori sanitari, per promuovere le migliori prassi, assumere iniziative attraverso campagne istituzionali per l’informazione e l’educazione sanitaria sull’uso prudente di antimicrobici.
Dal momento che tema dell’antibiotico-resistenza non può essere in alcun modo separato da quello della produzione alimentare e dall’abuso di antibiotici sugli animali da allevamento, chiediamo di adottare iniziative per prevenire lo sviluppo e la trasmissione delle malattie all’interno degli allevamenti e per incentivare sistemi di allevamento estensivo e biologici che garantiscano maggior rispetto dell'igiene e del benessere degli animali. E’ inoltre opportuno vietare l’applicazione di sconti di marketing basati sul meccanismo prezzo/volume sull’ acquisto di antibiotici ad uso veterinario e attuare programmi di controllo e monitoraggio delle aziende zootecniche al fine di rafforzare l’attività di vigilanza sulle condizioni di vita e di salute degli animali e di contrasto di eventuali abusi di antimicrobici. Infine, riteniamo essenziale aumentare i controlli sulla distribuzione, prescrizione ed uso di medicinali veterinari, promuovendo l'obbligo della ricetta elettronica per i farmaci veterinari”.