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Agricoltura - Parlamento Italiano 
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OGM: BERTUZZI (PD), DA SENATO OK A PARERE SU DIVIETO COLTIVAZIONI IN ITALIA
Sì a rafforzamento collegialità della Conferenza Stato-Regioni

"La commissione Agricoltura del Senato ha approvato il parere predisposto dalla senatrice Laura Fasiolo. Il testo, sino all'ultimo, ha tenuto conto dell'apporto dei senatori che trasversalmente hanno confermato la scelta netta che il Senato aveva espresso già in altri atti: il divieto di coltivare Ogm sul territorio nazionale". Lo rende noto la senatrice Maria Teresa Bertuzzi, capogruppo Pd in commissione Agricoltura a Palazzo Madama.

"Nel rispetto dei ruoli che la Costituzione attribuisce in materia agricola alle Regioni - continua - abbiamo chiesto che venga rafforzata la collegialità della Conferenza Stato-Regioni rispettando così la volontà da esse espresse, preoccupate da eventuali comportamenti singoli e difformi. E' stata confermata, ancora una volta, la scelta strategica di vietare la coltivazione di Ogm. Si tratta - conclude Bertuzzi - di un tema molto delicato che mette in gioco la futura strategia di politica agricola del nostro Paese e la tutela del Made in Italy".

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Camilla Povia
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29/09/2016, 14:58
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OGM: FASIOLO (PD), DIVIETO COLTIVAZIONE A DIFESA DEL MADE IN ITALY
"Il parere approvato oggi dalla Commissione Agricoltura del Senato valorizza il ruolo collegiale delle regioni, attraverso il coinvolgimento della Conferenza Stato-Regioni, in materia di divieto di coltivazione degli Ogm. Dopo vari approfondimenti, abbiamo affrontato la discussione con la consapevolezza che si tratta di un passaggio politico strategico per la configurazione di quella che sarà la politica agricola del nostro Paese". Lo dichiara la senatrice del Pd Laura Fasiolo, relatrice del parere al decreto legislativo in merito alle modalità di attuazione della direttiva UE 2015/412 relativa al divieto di coltivazione Ogm.

"Con questo provvedimento continuiamo la battaglia fatta dall'Italia in Europa per difendere il Made in Italy, l'identità e tipicità dei prodotti dell'agroalimentare nazionale. Ora si stabilisce - prosegue - che le misure che limitano o vietano la coltivazione di Ogm sul territorio nazionale siano adottate d'intesa con la Conferenza Stato-Regioni e le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano per evitare fughe in avanti di singole regioni. Del resto il Senato si era già occupato di questa materia in diversi atti e ordini del giorno che erano stati approvati nei mesi scorsi, richiamati anche nel provvedimento e tesi a dare chiari indirizzi nazionali. Con il voto di oggi si aggiunge un altro tassello a salvaguardia della nostra straordinaria biodiversità".

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29/09/2016, 14:59
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Agricoltura: Pastorelli (Psi), mai così tante misure per settore

Roma, 29 settembre 2016 – “Mai come in questa legislatura sono state attuate tante disposizioni in favore del mondo dell’agricoltura e dell’ambiente. Gli annunci del presidente del Consiglio sul taglio dell’Irpef e sulla soluzione della vicenda dei prezzi del grano rappresentano un grande riconoscimento nei confronti di un settore per troppo tempo sottovalutato”. Così Oreste Pastorelli, deputato del Psi e componente della commissione Ambiente della Camera. “Da sempre – prosegue il parlamentare socialista – sosteniamo l’importanza dell’agricoltura non solo come attività produttiva, ma anche come presidio essenziale contro il rischio idrogeologico. In questa partita i piccoli coltivatori svolgono un ruolo fondamentale, in quanto veri custodi dei territori. Quanto annunciato oggi – conclude – dal Governo arricchisce quel pacchetto di misure già messe in campo che saranno determinanti nel rilancio definitivo dell’economia”.

Francesco Glorialanza
Ufficio Stampa On. Pastorelli

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29/09/2016, 17:47
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FASIOLO (PD): APPROVATO PARERE SU DIRETTIVA DIVIETO SEMENTI OGM E TUTELA MADE IN ITALY - "Il parere approvato oggi dalla Commissione Agricoltura del Senato valorizza il ruolo collegiale delle regioni, attraverso il coinvolgimento della Conferenza Stato-Regioni, in materia di divieto di coltivazione degli Ogm. Dopo vari approfondimenti, abbiamo affrontato la discussione con la consapevolezza che si tratta di un passaggio politico strategico per la configurazione di quella che sarà la politica agricola del nostro Paese". Lo afferma, in una nota, dichiara la senatrice del Pd Laura Fasiolo, relatrice del parere al decreto legislativo in merito alle modalità di attuazione della direttiva UE 2015/412 relativa al divieto di coltivazione Ogm. "Con questo provvedimento - prosegue Fasiolo - continuiamo la battaglia fatta dall'Italia in Europa per difendere il Made in Italy, l'identità e tipicità dei prodotti dell'agroalimentare nazionale. Ora si stabilisce che le misure che limitano o vietano la coltivazione di Ogm sul territorio nazionale siano adottate d'intesa con la Conferenza Stato-Regioni e le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano per evitare fughe in avanti di singole regioni". Con grande soddisfazione ho potuto sostenere quelle ragioni di precauzione e massima tutela delle specificità ed eccellenze dell’agricoltura italiana che nella mia regione, il Friuli Venezia Giulia, trovano un caposaldo del fronte anti OGM. "Del resto - conclude Fasiolo - il Senato si era già occupato di questa materia in diversi atti e ordini del giorno che erano stati approvati nei mesi scorsi, richiamati anche nel provvedimento e tesi a dare chiari indirizzi nazionali. Con il voto di oggi si aggiunge un altro tassello a salvaguardia della nostra straordinaria biodiversità ".

Sen. Laura Fasiolo

Componente della 9a Commissione permanente Agricoltura e produzione agroalimentare
Componente della Commissione d'inchiesta sugli infortuni sul lavoro e sulle malattie professionali
Componente del Comitato parlamentare Schengen, Europol e immigrazione
Componente supplente della 7a Commissione permanente Istruzione pubblica, beni culturali

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30/09/2016, 6:56
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Clima: M5S, legge Bilancio sia coerente con accordo Parigi

L'indice sul Benessere Equo e Sostenibile relegato in un allegato del provvedimento. Si continua a finanziare petrolio e cemento

Roma, 4.10.2016 – “Il Governo Renzi scriva una legge di Bilancio coerente con gli obiettivi di riduzione delle emissioni inquinanti previste dall’accordo di Parigi sul clima”. Lo chiede il Gruppo Parlamentare del MoVimento 5stelle. “È inutile che l’Esecutivo annunci la ratifica dell’accordo globale sui cambiamenti climatici se poi nella programmazione della spesa pubblica continua a destinare risorse economiche a settori inquinanti o ad alto impatto ambientale, come le fonti fossili o le grandi opere che distruggono i territori e le economie locali, fagocitano il patrimonio di biodiversità e il capitale naturale italiano. Ancora una volta, l'avvio di un nuovo modello di sviluppo sostenibile è destinato a restare su carta. Di fatto nella legge di Bilancio – spiegano i parlamentari del M5S - il Governo conserva l’attuale modello economico, continuando a finanziare le lobbies del petrolio e del cemento e a inseguire il parametro, ormai vecchio, del Pil. Il tanto osannato Bes, l’indice di misurazione del Benessere Equo e Sostenibile, introdotto quest’anno, è infatti relegato in un allegato del provvedimento, senza alcun impatto sulle politiche macroeconomiche. Una mera operazione di greenwashing”. “Per rispettare davvero gli obiettivi della roadmap dell’Accordo di Parigi e le misure che saranno discusse alla Cop22 sul Clima, che si terrà dal 7 al 18 novembre in Marocco, chiediamo che la legge di Bilancio sia basata su un nuovo paradigma, ispirato al Bes o che dir si voglia, in grado di orientare le politiche di bilancio nazionali verso un’economia verde per una sostenibilità ambientale e sociale”.

Area Comunicazione M5S Camera

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04/10/2016, 16:46
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Caccia: M5S, subito ok a Piano ‘anti bracconaggio’ dell’Ispra

Roma, 4.10.2016 - “Entri in vigore al più presto il Piano di Azione Nazionale contro il bracconaggio, attualmente al vaglio delle Regioni, che per la prima volta prevede interventi concreti ed efficaci e affronta il problema della caccia illegale in tutte le sue forme, dalle trappole alla distruzione delle specie considerate ‘nocive’ fino al saccheggio dei siti di nidificazione dei rapaci”. Lo affermano i deputati del M5S della Commissione Agricoltura. “I dati diffusi da Legambiente sui reati di bracconaggio confermano un’emergenza mai risolta in Italia, che procede al ritmo di oltre due casi al giorno, compiuti per lo più da cacciatori nei periodi di apertura dell’attività venatoria. Come abbiamo più volte ribadito e segnalato nelle nostre interrogazioni parlamentari – aggiunge la deputata 5stelle Chiara Gagnarli - è evidente che le norme in vigore e le sanzioni non bastano, e le specie animali protette sono in costante pericolo, soprattutto in considerazione del fatto che il nostro Paese è una delle mete di sosta lungo la rotta migratoria dell’avifauna attraverso il Mediterraneo”. “È tempo, quindi, di azioni concrete non si può rimanere impassibili per anni di fronte a questo colossale saccheggio della fauna selvatica, per il quale siamo già fin troppo famosi in Europa. Ora che il Piano è pronto, c’è solo da sperare che le solite ‘Regioni del Bracconaggio’ non mettano il bastone fra le ruote, anche perché, considerata l'incidenza dei reati venatori, i vari assessori regionali farebbero bene ad indignarsi per i milioni di esemplari protetti uccisi ogni anno nel proprio territorio, piuttosto che per i tentativi di ristabilire la legalità”.

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04/10/2016, 17:28
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Pesca: M5S, subito sistema quote per pesce spada

Roma, 4.10.2016 - “Il provvedimento del Ministero delle Politiche Agricole, che stabilisce con grave ritardo le misure per il fermo pesca del pesce spada, è purtroppo una goccia nel mare se consideriamo lo stato di sovra sfruttamento a cui 30 anni di politiche irrazionali hanno ridotto questo stock ittico, diminuito del 70%. Il Governo intervenga con maggiore determinazione dando ascolto all’ultimo grido di allarme lanciato lo scorso luglio in Marocco dalla Commissione Internazionale per la conservazione dei tonnidi dell'Atlantico (ICCAT) sullo stato del pesce spada nel Mediterraneo”. Lo dichiarano i deputati del M5S della Commissione Agricoltura. “Non c’è bisogno di interventi parziali e deboli ma di un piano di recupero robusto ed immediato che, insieme ad altre misure, definisca le quote per il pesce spada – incalza la deputata 5stelle Silvia Benedetti - Un piano di recupero che, come suggerisce anche la Ong Oceana, definisca limiti di cattura e regoli la pesca attraverso un sistema di quote, in grado di evitare gli errori clamorosi compiuti per il tonno rosso che hanno favorito una lobby di pochi armatori che di fatto hanno il monopolio; includa misure di monitoraggio, controllo e sorveglianza per combattere la sovrapesca; riveda la taglia minima di cattura e adotti chiusure stagionali per l’attrezzo così da ridurre le catture di esemplari giovani; migliori la conservazione di specie vulnerabili catturate nell’ambito della pesca al pesce spada; favorisca i sistemi di pesca più selettivi e sostenibili”.

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04/10/2016, 19:12
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CONTI PUBBLICI; TONINI (PD): GRAZIE A RIFORME E INVESTIMENTI RAFFORZEREMO CRESCITA E OCCUPAZIONE
Contenuti manovra rendono realistico obiettivo dell’1%
dichiarazione del senatore Giorgio Tonini (Pd), presidente della Commissione Bilancio

"Negli ultimi due anni siamo passati dalla crisi nera a una crescita seppure limitata, con la spesa pubblica sotto controllo e l’occupazione che ha riconquistato il segno +, una situazione però ancora molto difficile. L’Italia cammina lungo un crinale alpino che a destra ha il precipizio della recessione e a sinistra il precipizio del default". Lo ha dichiarato il senatore del Pd, Giorgio Tonini, presidente della Commissione Bilancio di Palazzo Madama, a nome del suo Gruppo, prima del voto sui ddl di Rendiconto 2015 e Assestamento 2016 del bilancio dello Stato.
"L’Italia - ha spiegato Tonini - sta camminando lungo questo stretto crinale. Eppure le uniche strategie alternative udite in quest’aula si sono limitate alla proposta di buttarsi nell’uno o nell’altro precipizio, da un lato con gli assertori del pareggio di bilancio immediato che, azzerando il deficit, ci porterebbero dritti nuovamente alla recessione, dall’altro, con quelli del ’chi se ne importa’ delle regole europee e dell’affidabilità sui mercati, che chiedono di sfondare il tetto del 3%, con il risultato di far subito ripiombare il Paese nell’incubo dello spread. Tutti, a cominciare dal nostro esecutivo - ha proseguito il parlamentare dem - vogliamo una crescita più veloce, ma per questo obiettivo servono due condizioni. La prima è cambiare la politica europea, azione in cui il governo è fortemente impegnato; non si tratta di rinnegare il fiscal compact, le regole servono, ma occorre anche la crescita, che negli Usa è trainata dal motore federale che nell’Ue è invece tenuto spento. La seconda condizione è indossare gli scarponi delle riforme per camminare agevolmente lungo il crinale. Ristrutturare dunque la spesa pubblica, partendo proprio dal Parlamento, non è certo un diversivo".
"Quanto agli investimenti - conclude Tonini - sono loro che daranno sostanza al Def, smentendo anche le false interpretazioni che si sono date alle audizioni dei giorni scorsi, nei quali Bankitalia non ha bocciato la nota ma ha solo definito ’ambiziosi’ i suoi obiettivi. Quando saranno conosciuti i contenuti della manovra, questi obiettivi, a cominciare da quello dell’1% di crescita, non ancora validato dall’Upb, potranno diventare realistici. Non possiamo accontentarci di nulla di meno. Sostenere questo sforzo, questa ambizione, è quello che il Pd farà".

Roma 5 ottobre 2016

Giovanni Orfei
Ufficio stampa PD Gruppo Senato

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05/10/2016, 15:11
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Alimenti: M5S, al via discussione legge su 'farine integre'

Roma, 6.10.2016 – “Garantire la trasparenza in etichetta dei prodotti alimentari indicati come ‘integrali’ ma che di fatto usano miscele che includono farine raffinate e premiare quelli che sono davvero ‘100% integrali’ con la dicitura ‘farine integre’”. È questo, in sintesi, l’obiettivo della proposta di legge del M5S la cui discussione è stata avviata oggi in Commissione Agricoltura alla Camera. “Ad oggi, i consumatori italiani si trovano costretti ad accettare prodotti etichettati come ‘integrali’ ma che, per la maggior parte, sono realizzati con farina raffinata industrialmente, la cosiddetta ‘00’, a cui è aggiunta una crusca devitalizzata e finemente macinata – spiega Giuseppe L’Abbate, primo firmatario del provvedimento e capogruppo M5S in Commissione Agricoltura - Pane, pasta, fette biscottate, cracker, prodotti da forno, biscotti e dolci preparati con farine bianche arricchite di crusca o cruschello che risultano privi del germe e non dispongono, quindi, di tutte le sostanze che cooperano per garantire il massimo assorbimento dei nutrienti e l’ottimale digeribilità, con tutti i relativi benefici per la salute che ne conseguono come testimoniato da recenti studi scientifici. Con l’introduzione della dicitura ‘farine integre’ puntiamo a fare finalmente chiarezza e a distinguere i prodotti 100% integrali da quelli che vedono oggi le farine raffinate mischiate a crusca o cruschello. Avremo così un doppio beneficio: da un lato i consumatori potranno scegliere liberamente, avendo a disposizione informazioni corrette e non ingannevoli, dall’altro i produttori saranno tutelati perché vedranno valorizzato il loro prodotto che, finché la nostra normativa non entrerà in vigore, finisce per non avere una chiara e marcata differenziazione all’interno del generico calderone dei prodotti integrali. Confidiamo in un percorso condiviso con le altre forze politiche nella speranza che si giunga quanto prima al voto finale”.

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06/10/2016, 17:54
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Vino: M5S, Mipaaf conferma caos finanziamenti

A otto giorni dalla scadenza delle domande ancora in corso le verifiche su presunte richieste irregolari

Roma, 7.10.2016 – “Il Ministero delle Politiche Agricole conferma il caos dei finanziamenti europei Ocm, per promuovere le produzioni vitivinicole italiane sui mercati dei Paesi terzi, legato ai numerosi ricorsi presentati contro le presunte irregolarità delle richieste per l’accesso ai fondi”. Lo fanno sapere i deputati del M5S della Commissione Agricoltura. “La principale criticità – spiega il parlamentare 5stelle, Filippo Gallinella, che sul tema ha interrogato il ministero in Commissione - è che manca poco più di una settimana alla scadenza per la trasmissione delle domande a Bruxelles, fissata per il prossimo 15 ottobre. Come sarà possibile portare a termine entro questa data le opportune verifiche annunciate dal ministero? Il dicastero infatti ci ha risposto che a tale scopo la struttura di Agea affiancherà il già previsto Comitato Nazionale di Valutazione per individuare eventuali irregolarità, senza considerare che il tempo è troppo poco per sciogliere un simile groviglio. Tra i fattori alla base dell’equivoco, l’errata interpretazione della priorità assegnata alla categoria ‘nuovi beneficiari’ dei fondi, una qualità estesa anche all’intero consorzio che raggruppava sia vecchi che nuovi beneficiari. Chiediamo che il Governo chiarisca al più presto le responsabilità di un così grave errore che rischia di ripercuotersi sui produttori e sull’intera filiera vitivinicola e che si batta in Ue per ottenere una proroga sulla data di scadenza per la consegna delle domande”.

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07/10/2016, 15:20
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