On. Paolo Cova parlamentare del Partito Democratico
COMUNICATO STAMPA
On. Cova: “Al Presidente Renzi ho chiesto subito i pagamenti della Pac, il veterinario pubblico aziendale e molta attenzione all’Expo”
Il parlamentare del Pd Paolo Cova è intervenuto, oggi, in Aula, nel dibattito sulla fiducia, affrontando i temi della politica agricola del nuovo Governo. Cova fa parte, infatti, della XIII Commissione Agricoltura della Camera e, anche da un punto di vista professionale, conosce a fondo i problemi e le aspettative del mondo agricolo italiano e lombardo in particolare.
Cova ha fatto presente che se “nella presentazione delle linee del programma di Governo fatta in Aula non sono riecheggiate le indicazioni sull’agricoltura e su coloro che trasformano in cibo di qualità la nostra produzione, non è un problema: era impossibile riportare tutti i temi nel dettaglio. Anche nel comparto agricolo possono essere declinate le linee di cambiamento previste dal suo programma per uno sviluppo e uno slancio economico dell’agricoltura – ha detto rivolgendosi direttamente al Presidente Renzi –. In particolare, mi sembra importante il contenuto del Collegato Agricoltura che è un passaggio per dare gambe a questo sviluppo”.
E ha aggiunto, entrando nel dettaglio delle questioni ‘calde’ del settore: “Più volte si è detto che bisogna pensare a interventi che permettano alla pubblica amministrazione di restituire i soldi alle imprese. Quindi, in agricoltura, il primo passo è quello di velocizzare i pagamenti della Pac, la Politica agricola comunitaria, con l’obiettivo di immettere liquidità, e nel contempo snellire le procedure burocratiche per avervi accesso. Bisogna istituire le figure del veterinario e dell’agronomo aziendale per garantire la tracciabilità dei prodotti agricoli, e investire sul ruolo della veterinaria pubblica e libero professionale proprio come garanzia della sanità, salubrità e tracciabilità degli alimenti”.
Secondo Cova “sarà importante poi dedicare molta attenzione all’evento Expo che rappresenterà la vetrina mondiale del nostro agroalimentare e un’occasione unica per la nostra produzione e i nostri agricoltori”. Ma temi imprescindibili sono pure quelli del “contenimento del consumo di suolo”, come pure “la revisione dei prezzi dei prodotti agricoli” e nel contempo “si deve affrontare la questione delle energie alternative da biomasse”.
“Sono tutti temi sui quali il Pd in questi anni si è speso – ha concluso Cova –. Per questo accolgo il suo invito a impegnarci insieme perché il programma si possa realizzare e magari anche migliorare”.
Valerio L'Abbate Assistente Deputato Giuseppe L'Abbate M5S
IPPICA: SI RICOMPATTA L’ASSE “FORZA ITALIA – PD” SULLE SLOT MACHINE
Approvato in Commissione Agricoltura il parere sulla legge delega fiscale che snatura l’ippica italiana e che fa del comparto ippico un settore relativo prettamente al mondo delle scommesse. Il M5S esprime parere contrario al provvedimento
Con una maggioranza risicata, la Commissione Agricoltura della Camera licenzia con parere positivo la legge delega fiscale. Un provvedimento che, di fatto, relega l’ippica italiana nello steccato delle scommesse e delle slot machine e che continua nel percorso di trasformazione degli ippodromi nazionali in casinò. E su cui i componenti M5S del Comagri, che si sono opposti all’asse Forza Italia-Partito Democratico, hanno espresso tutta la loro contrarietà.
“Nonostante, da tempo, la Commissione stia lavorando ad una condivisa proposta di legge per il rilancio del comparto – dichiarano i deputati del M5S – i partiti delle ‘larghe intese’ hanno pensato bene di cogliere l’occasione della legge delega fiscale per proseguire con il loro disegno di distruzione dell’ippica italiana. La crisi che colpisce, oramai da anni, il comparto ippico richiede un intervento strutturale che sia davvero in grado di supportare e rilanciare un settore che rappresenta una rilevante risorsa per l’intero Paese, volano di sviluppo economico ed elemento rappresentativo delle identità dei territori. Un comparto che non può essere ridotto alla mera attività ludica – continuano i 5 Stelle – l’ippica, infatti, offre numerose altre opportunità di intrattenimento socio-culturale e didattico e genera un considerevole indotto che va dalla produzione di fieno e mangimi al trasporto di cavalli, sellerie e finimenti, dalla fabbricazione e il commercio di attrezzature ed abbigliamento, ai prodotti per la salute e l'igiene dei cavalli, senza considerare gli oltre 50.000 posti di lavoro creati a regime. Il riordino del settore ippico, considerato nei numerosi e rilevanti aspetti che trascendono il gioco, non può essere affidato dunque ad un decreto legislativo (per altro di natura settoriale quale quella fiscale) – concludono i deputati M5S – ma dovrebbe essere frutto di un ampio dibattito parlamentare in grado di trovare la giusta sintesi tra la componente del gioco e quella di intrattenimento socio – culturale e sportivo”.
Il voto contrario del M5S si comprende ancor di più alla luce dell’ordine del giorno (G/1058/12/6) approvato durante l’esame del provvedimento al Senato che impegna il Governo ad adoperarsi affinché all'interno degli ippodromi si provveda all'installazione di congegni elettronici finalizzati alla raccolta delle scommesse ippiche e non invece alla predisposizione di apparecchi e congegni quali slot machine, videolottery e altri dedicati al gioco on-line ovvero a forme di gioco che prevedono vincite in denaro, tali da snaturare completamente la natura degli ippodromi come luoghi di aggregazione di famiglie, di cultori delle specie equine e della natura.
AGRICOLTURA, PIGNEDOLI (PD): BUON LAVORO A SCANAVINO, 2014 E' ANNO STRATEGICO
"Al nuovo presidente della Cia, Dino Scanavino, esprimo i migliori auguri di buon lavoro. Ha la fortuna di avviare questa esperienza in un anno strategico, il 2014, in cui politiche europee, dimensione internazionale del settore e scelte del nuovo governo richiederanno coraggio e lavoro d'insieme. Scanavino sarà il presidente giusto per affrontare questa fase con una svolta decisa". Lo afferma Leana Pignedoli, senatrice del Pd e vicepresidente della commissione Agricoltura a Palazzo Madama.
"Un saluto e un ringraziamento sincero va anche a Giuseppe Politi - continua - che ha presieduto la Cia in questi anni e che oggi, durante l'assemblea, ha presentato un lavoro serio sviluppato da una Cia aggiornata negli obiettivi e nei ruoli. In particolare esprimo tutto l'apprezzamento per aver creduto per primo nell'aggregazione delle rappresentanze agricole. Obiettivo - conclude Pignedoli - che mira unicamente al bene del settore e non alle singole visibilità. E' stato un grande esempio".
AGRICOLTURA, BERTUZZI (PD): OK ODG CHE SEMPLIFICA BUROCRAZIA PER PMI AGRICOLE MA SI E' PERSO TEMPO
"Vorrei esprimere soddisfazione per l'approvazione alla Camera di un ordine del giorno che abolisce l'obbligo di pubblicare l'elenco dei clienti e fornitori ai fini dell'Iva per gli agricoltori che dichiarano meno di 7mila euro l'anno. Finalmente si promuovere la semplificazione come supporto più efficace e di sostegno al reddito delle imprese, a costo zero per la pubblica amministrazione. Ma ricordo, però, che una simile operazione era già avvenuta qualche mese fa qui al Senato durante l'approvazione della legge di Stabilità". Lo afferma la senatrice del Pd Maria Teresa Bertuzzi, membro della Commissione Agricoltura al Senato.
"Un emendamento da me presentato e sostenuto con forza - spiega - aveva l'obiettivo di esonerare circa 700mila aziende, già gravate da molti oneri, dall'obbligo di dichiarazione ai fini Iva. Solo che poi, quando la legge di Stabilità era passata alla Camera per la sua approvazione finale, la commissione Bilancio aveva deciso di cancellare questa importante disposizione ancor prima che diventasse applicabile. Resto ancora una volta basita perché il risultato ottenuto oggi alla Camera poteva essere raggiunto già da tempo".
AGRICOLTURA, PIGNEDOLI (PD): AUGURI A CASTIGLIONE E OLIVERO, C'E' TANTO LAVORO DA FARE
"A Giuseppe Castiglione e Andrea Olivero, nuovi sottosegretari al ministero dell'Agricoltura, i migliori auguri di buon lavoro. Gli appuntamenti che ci attendono sono numerosi e c'è tantissimo lavoro da fare. Sono certa che ci sarà piena collaborazione e impegno per vincere al più presto le sfide che ci attendono". Lo afferma in una nota Leana Pignedoli, senatrice del Pd e vicepresidente della commissione Agricoltura a Palazzo Madama.
Valerio L'Abbate Assistente Deputato Giuseppe L'Abbate M5S 342.8632827
AGRICOLTURA: IL FEASR PUÒ AIUTARE LE IMPRESE STROZZATE DAL CREDIT CRUNCH
Riduzione dell’accesso al credito, meno investimenti e necessità di liquidità per la gestione corrente. Dinanzi a questa drammatica situazione per le aziende agricole, il M5S propone con una risoluzione in Comagri la possibilità di inserire risorse nel Fondo europeo agricolo di sviluppo rurale
I dati Ismea-Sgfa parlano chiaramente: nel terzo trimestre 2013 si assiste ad un drammatico credit crunch per le aziende agricole. Emerge una netta minore propensione delle imprese del settore primario ad investire e viene evidenziato, di contro, l’aumentato bisogno di liquidità per finanziare la gestione corrente. Le erogazioni concesse alle aziende agricole italiane si riducono del 21% su base annua, con l’ammontare dei prestiti concessi tra luglio e settembre dell’anno scorso sceso a 426,1 milioni di euro. Una riduzione che ha coinvolto tutte le macro aree del Paese, seppur più accentuata nelle regioni del Nord-Ovest e nelle Isole. Una situazione che spinge ancor più a disporre urgentemente, come richiesto in una risoluzione in Commissione Agricoltura alla Camera presentata dal deputato Giuseppe L’Abbate (M5S), le procedure necessarie ad implementare il Fondo crediti nazionale per le imprese agricole al fine di aumentare la dotazione delle risorse complessivamente disponibili per il credito all’agricoltura e di facilitarne l’accesso attraverso la riduzione del costo dell’indebitamento. Tutto ciò viene richiesto anche in considerazione all’avvio della prossima programmazione 2014-2020 del Fondo europeo agricolo di sviluppo rurale (FEASR).
“Nonostante la decisione della Commissione europea di approvare il metodo di calcolo dell’aiuto erogato sotto forma di mutuo agevolato nel quadro dei Programmi di sviluppo rurale risalga a maggio 2011 – dichiara il deputato 5 Stelle Giuseppe L’Abbate – ad oggi non risultano ultimate le procedure atte a consentire l’implementazione di questo Fondo. Il FEASR costituisce un importante strumento finanziario a disposizione delle amministrazioni regionali, titolari dei programmi di sviluppo rurale, e consente di migliorare le prestazioni degli stessi in termini di rapidità e qualità della spesa, favorendo un più facile accesso al credito delle imprese beneficiarie degli aiuti. Come MoVimento 5 Stelle chiediamo, dunque, che venga calendarizzata quanto prima la risoluzione in Commissione Agricoltura e che le altre forze politiche la sottoscrivano per tutelare e sostenere le imprese agricole. In occasione dell’indagine conoscitiva sul finanziamento alle imprese agricole, peraltro, in veste di Sottosegretario Maurizio Martina venne a riferire in Commissione quindi – conclude Giuseppe L’Abbate (M5S) – spero che, oggi che è Ministro dell’Agricoltura e ben conosce la situazione, spinga in questa direzione, sposando la nostra risoluzione”.
Il Fondo opera in collaborazione con il sistema bancario e rilascia finanziamenti in parte a carico del fondo stesso, con l’applicazione di un tasso di interesse ridotto o a tasso zero, e in parte a carico dell’istituto di credito intermediario, sulla cui quota è applicato un tasso di interesse di mercato. Tra i vantaggi proposti dal Fondo, inoltre, la natura rotativa per la quale le risorse rientranti per effetto dell'estinzione dei mutui tornano nelle disponibilità delle amministrazioni che potranno utilizzarle anche oltre la scadenza dei programmi.
AGRICOLTURA, PIGNEDOLI (PD): IL COLLEGATO ALLA STABILITA' SIA OCCASIONE PER IMPORTANTE LEGGE SU AGROALIMENTARE
"Come ha detto questa mattina il ministro Martina, il collegato Agricoltura alla legge di Stabilità sar à un'importantissima occasione. E' un provvedimento che potrà contenere scelte strategiche per l'Agroalimentare italiano, proiettandolo verso una dimensione internazionale". Lo afferma Leana Pignedoli, senatrice del Pd e vicepresidente della Commissione Agricoltura a Palazzo Madama.
"Siamo molto soddisfatti che nel collegato siano stati raccolti i più importanti disegni di legge presentati dal Pd in commissione agricoltura del Senato. Le grandi sfide che abbiamo davanti a noi sono: maggior efficienza degli strumenti pubblici, internazionalizzazione delle aziende, più sistemi imprenditoriali e non singole debolezze, uno sforzo coordinato in sede nazionale ed europeo rispetto alle criticità che incontrano gli imprenditori che esportano nei paesi extraeuropei. Questa volta istituzioni e mondo imprenditoriale possono e devono misurarsi con scelte innovative. Spetta al Governo e al Parlamento adesso continuare a lavorare con impegno e serietà per trasformare questo provvedimento nella più importante legge sull'Agricoltura, cogliendo anche indicazioni ulteriori dal mondo agricolo e dalle istituzioni".
M5S: LE PROPOSTE PER UN'AGRICOLTURA A CINQUE STELLE Martedì 18 marzo 2014 - Sala stampa Camera dei deputati
ROMA, 7 marzo - Martedì 18 marzo alle ore 10 presso la sala stampa della Camera dei deputati avrà luogo la conferenza stampa dal titolo "M5S: le proposte per un'agricoltura a cinque stelle". Saranno presenti i deputati M5S della commissione Agricoltura che illustreranno le proposte del MoVimento 5 Stelle in merito alla politica agricola comunitaria, esponendo le iniziative parlamentari in programma e svelando gli sprechi realizzatisi nella gestione dei fondi comunitari.
Alla conferenza stampa parteciperanno il capogruppo Loredana Lupo, il vice-capogruppo Filippo Gallinella e gli altri portavoce 5 stelle della commissione Agricoltura. -- Area Comunicazione M5S Camera dei deputati
Valerio L'Abbate Assistente Deputato Giuseppe L'Abbate M5S
LA DRAMMATICA CRISI DELLA CAP SBARCA IN PARLAMENTO
Con una interrogazione parlamentare, il deputato Giuseppe L’Abbate (M5S) chiede al Governo di inviare un’ispezione di controllo alla Cooperativa Allevatori Putignano dove abbondano i debiti e latitano gli stipendi ai dipendenti. Intanto, i consorziati non conferiscono più il latte
Una gestione che negli ultimi 5 anni segna un passivo complessivo di oltre 1,3 milioni di euro, un indebitamento che sarebbe giunto a circa 5 milioni di euro, i dipendenti che non ricevono stipendio da mesi e gli associati che non conferiscono più il latte e che, al contempo, vantano un credito pari a 2 milioni di euro. Questa la drammatica situazione in cui verte uno dei fiori all’occhiello dell’economia della Murgia, la Cooperativa Allevatori Putignano. E con le voci che si rincorrono che parlano anche della dismissione del mangimificio per un valore pari a circa 1 milione di euro e di una produzione che continua nonostante non venga conferito latte murgese, il deputato pugliese della Commissione Agricoltura Giuseppe L’Abbate (M5S) ha presentato una interrogazione parlamentare per portare all’attenzione del Governo Renzi le problematiche della CAP.
“Ho richiesto ai Ministri Federica Guidi (Sviluppo Economico) e Maurizio Martina (Agricoltura) di prendere di petto la situazione, inviando proprie ispezioni straordinarie presso lo stabilimento di Putignano – dichiara il deputato Giuseppe L’Abbate (M5S) – È necessario fare chiarezza quanto prima per tutelare l’economia legata al mondo agricolo della Murgia ed il futuro della CAP, minacciata a quanto pare da possibili azioni fraudolente nella gestione degli ultimi anni”.
Il riferimento è alle scelte effettuate dal Consiglio d’Amministrazione che ha optato per entrare nella grande distribuzione organizzata, affidandosi però a collaboratori come Carmelo Quattrone, figura di rilievo coinvolta nell’operazione “Araba Fenice” della Guardia di Finanza di Reggio Calabria che avrebbe portato alla “disarticolazione di un’associazione di stampo mafioso composta da imprenditori e professionisti”, ritenuti essere affiliati alle più importanti cosche della “ndrangheta”. I reati contestati sono “associazione a delinquere di stampo mafioso, trasferimento fraudolento di valori, abusiva attività finanziaria, utilizzo ed emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti, favoreggiamento, peculato, corruzione, illecita concorrenza ed estorsione”. Nonché al buco di bilancio che è venuto via via generandosi e che si è cercato di tappare facendo leva sui fondi di riserva della cooperativa. Richiamando la normativa sulle cooperative (gli articoli 8,9 e 10 del D.Lgs. 220/2002), il deputato Giuseppe L’Abbate (M5S) chiede, dunque, un intervento immediato di controllo sull’operato della CAP. “Dipendenti, allevatori ma anche tutta l’economia della Murgia – conclude L’Abbate – non possono più attendere oltre. E noi non potevamo rimanere inermi dinanzi ad una drammatica situazione come questa: faremo tutto ciò nei nostri poteri per cercare una risoluzione alla vicenda. Quello che era un vanto economico della Puglia dal lontano 1966 non può essere abbandonato e distrutto in così malo modo”.
PAC/M5S: AGRICOLTORE ATTIVO E AIUTI ACCOPPIATI SONO PRIORITA'
ROMA, 11 marzo – La priorità del lavoro del MoVimento 5 Stelle in commissione Agricoltura è la politica agricola comune. L’Italia deve decidere entro agosto a chi dare i 52 miliardi di euro della Pac, ad illustrare le proposte a cinque stelle sono stati i portavoce M5S nel corso di una conferenza stampa tenutasi alla Camera dei deputati.
"Vogliamo portare una idea nuova per dare finalmente unchiaro indirizzo politico all'agricoltura italiana – affermano i deputati 5stelle della commissione Agricoltura – che troppo spesso è relegata agli ultimi posti degli interessi dello Stato, che il più delle volte preferisce non occuparsene".
"Abbiamo elaborato proposte concrete per gestire al meglio le risorse che lo Stato membro può gestire direttamente, al fine di raggiungere alcuni obiettivi strategici; questo è un argomento importantissimo: le scelte che facciamo adesso varranno per i prossimi 7 anni. Il nostro obiettivo – proseguono i deputati – è massimizzare le risorse a disposizione e individuare i destinatari dell'aiuto, definendo l' agricoltore attivo e lavorando sul meccanismo degli aiuti accoppiati".
A proposito della figura dell’agricoltore attivo una novità è quella "di una black list di attività professionali le cui imprese, per definizione, non possono essere considerate attive e quindi non possono ricevere gli aiuti diretti. Saranno fondamentali le ore di lavoro spese in campo – continuano i portavoce M5S –, abbiamo proposto di considerare ‘minima’ l’attività di lavoro agricolo diretto svolta per almeno 900 ore l’anno. Abbiamo, inoltre, proposto che non si possano concedere pagamenti diretti nel caso in cui la superficie ammissibile dell’azienda sia inferiore ad 1 ettaro".
Fra le proposte poi quella di “accordare i pagamenti accoppiati in maniera prevalente a tutti quei settori dove viene premiata la qualità rispetto alla quantità, ai marchi a denominazione, al settore del pastorizia per evitare l'abbandono delle aree rurali e la relativa riduzione del presidio territoriale, alla mangimistica nazionale per evitare l'utilizzo ogm e alle colture arboree caratteristiche. Il MoVimento 5 Stelle ha chiesto anche che venga sbloccato il Patto di stabilità per le quote da cofinanziare nei Piani di Sviluppo Rurale, per fare in modo che i fondi vengano subito erogati a coloro che investono nello sviluppo del territorio.