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Agricoltura - Parlamento Italiano 
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LUPI: M5S, GOVERNO ELIMINI ‘LICENZA DI UCCIDERE’ DA PIANO MINISTERO

Roma, 7.06.2016 – “Il Governo ha ammesso che il Piano di Conservazione e Gestione del lupo in Italia prevede la possibilità di ucciderlo come soluzione estrema, nel caso le 22 misure di prevenzione e indennizzo previste dal si rivelino insufficienti. Un paradosso, quello della ‘licenza di uccidere’ in un provvedimento che dovrebbe invece tutelare il lupo in quanto specie protetta, che va eliminato senza se e senza ma”. Così i deputati del M5S delle Commissioni Agricoltura e Ambiente commentano la risposta del Governo alle tre interrogazioni 5stelle sugli abbattimenti del lupo svoltesi oggi in Aula alla Camera. “Il modus operandi che il Governo vorrebbe applicare si contraddice con l'immobilismo che l'ha caratterizzato fino ad oggi. Lo dimostrano i dati rilevati nell’ambito del progetto Life Medwolf in Toscana, che ha permesso di registrare come appena lo 0,3% del patrimonio zootecnico ovino colpito nel 2014 sia legato a predazioni – spiegano le deputate 5stelle Silvia Benedetti, Chiara Gagnarli e Patrizia Terzoni -. Lo stesso studio inoltre dimostra che in realtà le cosiddette ‘misure preventive', che dovrebbero garantire la convivenza tra il lupo e le attività umane, come la pastorizia e l’allevamento, non vengono affatto applicate. Ben il 98% degli allevamenti analizzati non è sorvegliato dal pastore, l’85% non ha recinti anti predatore, il 57% non ha cani da guardia, il 41% ha solo due cani per 500 pecore”. “Perché il Governo introduce la possibilità di uccidere il lupo vincolandola a misure preliminari al momento inesistenti? Perché non s'impegna prima a garantire l’applicazione di queste azioni invece di prevedere, seppur come soluzione estrema, una deroga alla Direttiva Ue Habitat? Chiediamo che l'Esecutivo – concludono i parlamentari pentastalleti - oltre a eliminare la ‘licenza d’uccidere’ dal Piano del ministero dell’Ambiente, attivi subito le azioni per garantire una convivenza ‘uomo-lupo' e un coordinamento nazionale della gestione della specie per superare la politica frammentaria, e in alcuni casi discutibile, condotta finora dalle Regioni”.

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07/06/2016, 17:28
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P.A.: M5S, GOVERNO ‘ASSOLVE’ PATRONE ALLA GUIDA DEL CFS PRIMA DELLA MAGISTRATURA

Roma, 8.06.2016 – “Il Governo ‘assolve’ il capo del Corpo Forestale dello Stato, Cesare Patrone, confermandogli la sua fiducia alla guida del CFS e nell'incarico di coordinatore del gruppo di lavoro sulla ‘Terra dei Fuochi’, nonostante su Patrone penda una richiesta di rinvio giudizio della Procura di Novara, perché nel 2012 avrebbe redatto un verbale falso relativo a un appalto del Consorzio di irrigazione e bonifica dell’est Sesia, per la quale è fissata a settembre l’udienza preliminare”. Lo affermano i deputati delle Commissioni Agricoltura e Ambiente a margine del question time in Aula alla Camera con il ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina. “Abbiamo chiesto al Governo di sospendere l’ingegner Patrone dall'incarico di comandante nazionale del Corpo forestale dello Stato e la revoca immediata dall'incarico di coordinatore del gruppo di lavoro sulla ‘Terra dei Fuochi’, non solo in virtù dell’inchiesta giudiziaria in corso ma anche per le numerose ombre che già in passato hanno interessato i suoi incarichi – spiegano i deputati 5stelle Massimiliano Bernini e Patrizia Terzoni, promotori del question time - Ad una nostra richiesta di chiarimenti in Commissione Antimafia sui suoi rapporti con Cipriano Chianese, presunto inventore dell'ecomafia in Campania, Patrone rispose ‘non ricordo assolutamente chi sia Chianese, non ricordo di averlo incontrato venti o trent'anni fa’. Un'affermazione che pare essere falsa, in base a quanto emerso dalle intercettazioni telefoniche di alcune conversazioni tra Patrone e Chianese e dal tono confidenziale tra i due. Il ministro Martina ha affermato che il suo dicastero non ha ricevuto alcuna informazione sull’inchiesta giudiziaria a carico di Patrone così come dispone la legge”. “Chiediamo che il Governo chiarisca pubblicamente cosa farà nel momento in cui verrà a conoscenza della richiesta di rinvio a giudizio per Patrone e se, per ovvie ragioni di opportunità, provvederà alla rimozione di Patrone dai suoi incarichi, visto che proprio a lui spetterà il delicato compito di decidere del destino di 7 mila uomini e donne del CFS nell’ambito dell’assorbimenti della Forestale dell’Arma dei Carabinieri”.

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08/06/2016, 19:20
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Immigrato ucciso: M5S, chiarire vicenda e emergenza ghetti

Roma, 9.06.2016 – “Fare chiarezza al più presto sulle dinamiche dell’episodio che in Calabria, a San Ferdinando, vicino a Rosarno, ha coinvolto un carabiniere e alcuni migranti impiegati come braccianti agricoli, in condizioni disumane, nella piana di Gioia Tauro”. Lo dichiarano i deputati del M5S della Commissione Agricoltura. “Quanto accaduto evidenzia che esistono territori con un elevato tasso di tensione sociale, una tensione pronta ad esplodere da un momento all'altro e che è generata da un sistema di produzione che poggia proprio sullo sfruttamento selvaggio di intere fasce di lavoratori agricoli, italiani o migranti che siano, tant’è vero che tendopoli come quella di San Ferdinando (comune sciolto per infiltrazione malavitose) sorgono proprio accanto ai campi di raccolta – spiega il deputato 5stelle Massimiliano Bernini - Sono mesi che denunciamo la situazione dei ghetti, sia in Parlamento con risoluzioni e altri atti parlamentari sia sul territorio con missioni in diverse regioni italiane, di cui una proprio a Rosarno. L’episodio di San Ferdinando, centro temporaneo che sarebbe dovuto essere smantellato o risanato secondo quanto disposto dal Prefetto di Reggio Calabria, è solo la punta dell’iceberg di un’emergenza nazionale su cui il Governo e le Autorità competenti devono intervenire subito. A questo tema sarà dedicato il convegno del M5S ‘Agromafie e Caporalato – La schiavitù invisibile’, che si terrà martedì prossimo, 14 giugno, dalle ore 9 alle 13, alla Camera dei Deputati”.

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09/06/2016, 23:21
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SALUTE: M5S: CARNI IMBOTTITE DI ANTIBIOTI, VEDIAMOCI CHIARO

Presentata un'interrogazione al ministero della Salute: chiesto l'avvio di un'indagine e l'introduzione della ricetta elettronica per la tracciabilità dei farmaci veterinari . Dopo le immagini diffuse dalla trasmissione Report, chiesta ispezione in allevamento dell'azienda Amadori.

ROMA,9 giugno 2016 - “La diffusione di batteri resistenti a qualunque farmaco è un rischio potenzialmente enorme, troppo grande per non provvedere immediatamente ad avviare tutti gli studi e gli accertamenti necessari. Per questo chiediamo al ministro Lorenzin quali misure intenda adottare al fine di ridurre la presenza di antibiotici negli alimenti e se intenda sia introdurre l’obbligo della ricetta elettronica, allo scopo di tracciare i farmaci veterinari, sia avviare un'indagine sulla diffusione dei batteri resistenti agli antibiotici in Italia”.

Lo affermano i deputati M5S in commissione Affari Sociali nell'interrogazione rivolta al ministero della Salute, a prima firma Silvia Giordano.

“Questo nostro atto prende principalmente spunto dalla puntata della trasmissione Report, andata in onda lo scorso 29 maggio sui batteri resistenti agli antibiotici. Nel corso dell’inchiesta sono state mostrate le condizioni di vita degli animali allevati all’intero dello stabilimento emiliano del produttore di carni Amadori, costretti in condizioni igienico sanitarie inaccettabili. Per questa ragione chiediamo anche al ministero di avviare un'ispezione ministeriale a partire da tale stabilimento.

Più in generale negli allevamenti intensivi è molto diffuso l’uso di antibiotici somministrati agli animali, al fine di sopperire alle condizioni igieniche precarie e alle infezioni causate dal sovraffollamento. Secondo i dati forniti da Report, in Italia, sono allevati intensivamente 30 milioni di animali, per un consumo totale di 1300 tonnellate di antibiotici;

il sovradosaggio e la diffusione degli antibiotici negli allevamenti intensivi sembra stia causando la formazione di batteri sempre più pericolosi e aggressivi, resistenti a tutti i farmaci esistenti. A tal proposito l’Unione Europea ha commissionato uno studio sugli intestini degli avicoli al macello provenienti da allevamenti intensivi e sono state riscontrate preoccupanti percentuali di batteri resistenti ai farmaci. Inoltre, si stanno già manifestando i primi casi di batteri resistenti agli antibiotici e ai medicinali di ultima generazione.

Di fronte a questo rischio riteniamo necessario mettere in campo tutte le misure di controllo necessarie e, nell'interrogazione, chiediamo anche al ministro di indicare quali provvedimenti intenda adottare, in coordinamento con l’Istituto superiore di sanità, al fine di migliorare le tutele per la sicurezza e per la salute dei consumatori e degli animali stessi”.

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09/06/2016, 23:22
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Convegno M5S “Agromafie e Caporalato – La schiavitù invisibile”

Martedì, 14 giugno, Ore 9 - Camera dei Deputati, Sala Tatarella, Palazzo dei Gruppi

Roma, 09.06.2016 – Liberare l’agroalimentare Made in Italy dallo sfruttamento del lavoro nero e dalla violazione dei diritti umani, portando allo scoperto un’economia sommersa che genera un volume d’affari fino a 17 miliardi di euro e coinvolge circa 430mila lavoratori, indistintamente italiani e migranti, 40mila in più rispetto all’anno precedente (Fonte: Rapporto Agromafie, Flai-CGIL). È questo, in sintesi, il tema del convegno del MoVimento 5Stelle “Agromafie e Caporalato – La schiavitù invisibile”, che si terrà martedì prossimo, 14 giugno, dalle ore 9 alle 13, alla Camera dei Deputati in Sala Tatarella, presso il Palazzo dei Gruppi (ingresso in Via Uffici del Vicario, 21). Interverranno, tra gli altri, Massimiliano Bernini, deputato M5S in Commissione Agricoltura; Giovanni Mininni, segretario nazionale Flai-CGIL; il sociologo Domenico Perrotta dell’Università degli Studi di Bergamo; Rosa Barone, consigliere M5S Regione Puglia; Nino Quaranta, portavoce “Sos Rosarno”, rappresentanti di ong e diversi lavoratori agricoli. Il M5S presenterà le proprie proposte anche in vista della discussione del Ddl Caporalato e raccoglierà gli input che emergeranno dal dibattito per elaborarne altre da promuovere nelle diverse sedi istituzionali.

Per partecipare all’evento è necessario inviare una richiesta di accredito all'email m5s.comunicazione@camera.it entro e non oltre il 12 giugno 2016. Si rammenta che per gli uomini è d'obbligo indossare la giacca. Ogni apparato fotografico/laptop e di ripresa audiovisiva dovrà essere registrati indicando, contestualmente alla richiesta di accredito, il modello dello stesso e la propria data di nascita.

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SALUTE: M5S: CARNI IMBOTTITE DI ANTIBIOTICI, VEDIAMOCI CHIARO

Presentata un'interrogazione al ministero della Salute: chiesto l'avvio di un'indagine e l'introduzione della ricetta elettronica per la tracciabilità dei farmaci veterinari . Dopo le immagini diffuse dalla trasmissione Report, chiesta ispezione in allevamento dell'azienda Amadori.

ROMA, 9 giugno 2016 - “La diffusione di batteri resistenti a qualunque farmaco è un rischio potenzialmente enorme, troppo grande per non provvedere immediatamente ad avviare tutti gli studi e gli accertamenti necessari. Per questo chiediamo al ministro Lorenzin quali misure intenda adottare al fine di ridurre la presenza di antibiotici negli alimenti e se intenda sia introdurre l’obbligo della ricetta elettronica, allo scopo di tracciare i farmaci veterinari, sia avviare un'indagine sulla diffusione dei batteri resistenti agli antibiotici in Italia”.

Lo affermano i deputati M5S in commissione Affari Sociali nell'interrogazione rivolta al ministero della Salute, a prima firma Silvia Giordano.

“Questo nostro atto prende principalmente spunto dalla puntata della trasmissione Report, andata in onda lo scorso 29 maggio sui batteri resistenti agli antibiotici. Nel corso dell’inchiesta sono state mostrate le condizioni di vita degli animali allevati all’intero dello stabilimento emiliano del produttore di carni Amadori, costretti in condizioni igienico sanitarie inaccettabili. Per questa ragione chiediamo anche al ministero di avviare un'ispezione ministeriale a partire da tale stabilimento.

Più in generale negli allevamenti intensivi è molto diffuso l’uso di antibiotici somministrati agli animali, al fine di sopperire alle condizioni igieniche precarie e alle infezioni causate dal sovraffollamento. Secondo i dati forniti da Report, in Italia, sono allevati intensivamente 30 milioni di animali, per un consumo totale di 1300 tonnellate di antibiotici;

il sovradosaggio e la diffusione degli antibiotici negli allevamenti intensivi sembra stia causando la formazione di batteri sempre più pericolosi e aggressivi, resistenti a tutti i farmaci esistenti. A tal proposito l’Unione Europea ha commissionato uno studio sugli intestini degli avicoli al macello provenienti da allevamenti intensivi e sono state riscontrate preoccupanti percentuali di batteri resistenti ai farmaci. Inoltre, si stanno già manifestando i primi casi di batteri resistenti agli antibiotici e ai medicinali di ultima generazione.

Di fronte a questo rischio riteniamo necessario mettere in campo tutte le misure di controllo necessarie e, nell'interrogazione, chiediamo anche al ministro di indicare quali provvedimenti intenda adottare, in coordinamento con l’Istituto superiore di sanità, al fine di migliorare le tutele per la sicurezza e per la salute dei consumatori e degli animali stessi”.
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09/06/2016, 23:25
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Convegno M5S “Agromafie e Caporalato – La schiavitù invisibile”

Domani, 14 giugno, Ore 9 - Camera dei Deputati, Sala Tatarella, Palazzo dei Gruppi

Roma, 13.06.2016 – Liberare l’agroalimentare Made in Italy dallo sfruttamento del lavoro nero e dalla violazione dei diritti umani, portando allo scoperto un’economia sommersa che genera un volume d’affari fino a 17 miliardi di euro e coinvolge circa 430mila lavoratori, indistintamente italiani e migranti, 40mila in più rispetto all’anno precedente (Fonte: Rapporto Agromafie, Flai-CGIL). È questo, in sintesi, il tema del convegno del MoVimento 5Stelle “Agromafie e Caporalato – La schiavitù invisibile”, che si terrà domani, martedì 14 giugno, dalle ore 9 alle 13, alla Camera dei Deputati in Sala Tatarella, presso il Palazzo dei Gruppi (ingresso in Via Uffici del Vicario, 21). Interverranno, tra gli altri, Massimiliano Bernini, deputato M5S in Commissione Agricoltura; Giovanni Mininni, segretario nazionale Flai-CGIL; il sociologo Domenico Perrotta dell’Università degli Studi di Bergamo; Rosa Barone, consigliere M5S Regione Puglia; Nino Quaranta, portavoce “Sos Rosarno”, rappresentanti di ong e diversi lavoratori agricoli. Il M5S presenterà le proprie proposte anche in vista della discussione del Ddl Caporalato e raccoglierà gli input che emergeranno dal dibattito per elaborarne altre da promuovere nelle diverse sedi istituzionali.


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CAMERA DEI DEPUTATI

On. Paolo Cova parlamentare del Partito Democratico

COMUNICATO STAMPA

On. Cova: “Il Tavolo della suinicoltura sulla strada giusta: moratoria dei debiti, promozione della filiera, marchio unico nazionale”

“Il tavolo di filiera del settore suinicolo ha cominciato oggi il suo lavoro e le proposte del Ministro Martina intendono iniziare a dare alcune risposte”, lo dice l’on. Paolo Cova, parlamentare del Pd, al termine del Tavolo della suinicoltura, convocato dal Ministro per le Politiche agricole Maurizio Martina alla Camera di Commercio di Brescia.

“Mi sembra importante ricordare gli interventi già previsti di compensazione Iva sulle carni e di moratoria dei debiti – continua Cova –. Anche la promozione dei prodotti della filiera ai consumatori ha un ruolo fondamentale per il settore. Accanto a questo, va nella giusta direzione la proposta di un marchio unico nazionale per i regimi di qualità che aiuti a valorizzare tutti i tagli di carne suina, come avevo richiesto anche nella mia risoluzione in Commissione Agricoltura della Camera, così da aumentare il valore di tutta la carcassa e una maggiore entrata agli allevatori”.

Per Cova, quindi, “siamo sulla strada giusta e fa bene il Ministro a fissare un tavolo di verifica e per proseguire su questa linea anche con interventi strutturali da concordare”.

Roma, 14 giugno 2016

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14/06/2016, 16:51
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Agenzie ambientali: Pastorelli (Psi), riorganizzazione attesa da anni

Roma, 15 giugno 2016 – “L’istituzione di un sistema nazionale a rete per il monitoraggio ambientale è fondamentale non solo per connettere il complesso di laboratori e centri di ricerca italiani, ma soprattutto per mettere in contatto in modo stabile le pubbliche amministrazioni e il nostro patrimonio di conoscenze in materia di ambiente. Da anni c’era bisogno di una riorganizzazione e l’idea di creare una struttura al cui centro vi è l’Ispra appare più che convincente”. Lo afferma Oreste Pastorelli, deputato del Psi e componente della commissione Ambiente, nel corso delle dichiarazioni di voto sulla pdl che istituisce un sistema nazionale a rete per la protezione dell’ambiente. “Significativa – prosegue il parlamentare socialista – è l’ulteriore previsione di specifiche attività di supporto da parte delle unità di ricerca nei procedimenti civili e penali al fine di individuare e quantificare i danni ambientali emersi negli ambiti processuali. Il principio ‘chi inquina paga’ non può infatti prescindere da un’adeguata consapevolezza, da parte di chi applica la legge, della reale entità di un danno ambientale”.

Francesco Glorialanza
Ufficio Stampa On. Pastorelli

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Biologico, Zullo (M5S) lancia l’allarme: Senza soglia pesticidi, settore rischia clamoroso autogol

Roma, 15 Giugno - “Se il nuovo regolamento sul Biologico non introduce una soglia di pesticidi e altre sostanze non autorizzate, sopra la quale il prodotto perde la certificazione biologica, il settore rischia un clamoroso autogol. I consumatori comprano prodotti Bio proprio perché hanno la certezza che non siano contaminati da pesticidi. Se questa certezza venisse meno, orienterebbero altrove le proprie scelte di acquisto”.
La discussione sul nuovo regolamento sul Biologico in Parlamento Europeo entra nella fase calda e Marco Zullo, europarlamentare del Movimento 5 Stelle in commissione Agricoltura, lancia l’allarme dal convegno “Agricoltura Biologica: le nuove sfide per un mercato che cresce”, organizzato da Confagricoltura a Roma: “Non vorremmo che si andasse verso un Biologico senza soglie, come viene paventato oggi a Bruxelles”.
Queste soglie esistono già oggi in Italia e in altri Paesi dell’Unione, per cui, quando un prodotto viene contaminato in misura rilevante da coltivazioni vicine, perde la certificazione biologica. In Germania o nei Paesi Scandinavi, invece, le soglie non esistono e la certificazione Bio viene ritirata solo quando i prodotti subiscono contaminazioni evitabili o deliberate. “In Parlamento e all’interno del Consiglio - spiega Zullo - i rappresentanti dei Paesi del Nord si stanno opponendo alle soglie e si paventa la possibilità di decertificare un prodotto biologico solo se viene dimostrata la malafede del produttore nella avvenuta contaminazione. Ma questo sarebbe un grave errore, perché il consumatore che compra biologico lo fa nella convinzione che i possibili residui di pesticidi siano statisticamente irrilevanti. Se chi acquista si trova in tavola un prodotto contaminato da pesticidi, non si sente certo ripagato dal fatto che l’agricoltore abbia venduto quel prodotto in buona fede”.
“Ecco perché, senza soglie, nel giro di qualche anno, un settore che cresce del 10% l’anno, rischierebbe il flop e gli agricoltori che il nord Europa dice di tutelare sarebbero i primi a perderci - sottolinea Zullo - Se un produttore utilizza tecniche autorizzate ma al termine del processo scopre che il proprio prodotto è stato contaminato da coltivazioni vicine, questo prodotto non dovrebbe essere immesso sul mercato, così da tutelare il consumatore; ma anche l’agricoltore dovrebbe essere tutelato e credo fermamente che debba ricevere una compensazione economica tale da garantire che non subisca danni economici rilevanti”.
“Chi vuole produrre biologico non deve essere gravato di oneri - conclude l’eurodeputato 5 Stelle - ma ha una responsabiltà, quella di vendere prodotti di qualità, non contaminati da organismi transgenici e deve rifornirsi da fornitori sicuri”.


Allegati:
Zullo Confagricoltura 2.jpg
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