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News e comunicati stampa dal mondo agricolo
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Re: Agricoltura - Parlamento Italiano

05/05/2016, 20:40

TTIP: FATTORI (M5S) RENZI NON ASCOLTI LA MERKEL MA GLI ITALIANI CONTRARI AL TRATTATO

Roma, 5 mag. "Il siparietto tra Merkel e Renzi sul dover convincere il cittadini tedeschi ad accettare il TTIP e l'invito a fare altrettanto con gli italiani, a cui il premier ha risposto "sono d'accordo" non ci fa per niente ridere. Renzi piuttosto che convincere i cittadini italiani contrari al TTIP dovrebbe ascoltarli, e con loro i movimenti, le associazioni e i parlamentari che dicono no a questo trattato e che sabato saranno in piazza in una grande manifestazione" lo afferma la senatrice del M5s Elena Fattori, a margine di una conferenza stampa tenutasi in Senato sugli effetti devastanti del TTIP sull'agroalimentare italiano.

"La contrarietà del Movimento 5 stelle l'abbiamo espressa in tutte le sedi italiane ed europee - prosegue la senatrice -. Abbiamo appena depositato una interpellanza al governo con la quale chiediamo di fermare il negoziato. Non ci stupisce che la Germania faccia queste affermazioni - spiega Fattori - La loro industria trarrebbe dei vantaggi da questo trattato mentre per la produzione agroalimentare italiana sarebbe un disastro"

"In particolare - prosegue Fattori - chiediamo di sapere se il Governo intenda riferire con urgenza circa il contenuto del TTIP tra UE e USA considerando che gli stralci pubblicati dimostrerebbero l'esistenza di un accordo commerciale che rischia di recare un consistente danno all'economia europea, riducendo la sfera dei diritti dei lavoratori e dei consumatori e creando un grave sbilanciamento del risultato negoziale a favore degli USA.

"Chiediamo anche - nell'interpellanza - se il governo non ritenga di dover assumere iniziative finalizzate a ottenere la sospensione della trattativa TTIP in corso, al fine di tutelare i diritti e i beni comuni a garanzia di un modello sociale ed economico equo e democratico che non metta in discussione i principi essenziali per la nostra agricoltura, la nostra cultura e per la reciprocità all’accesso dei mercati pubblici" conclude la senatrice.

Re: Agricoltura - Parlamento Italiano

06/05/2016, 18:35

TTIP: M5S, SALUTE PUBBLICA A RISCHIO, STOP A “ANTIARRETRAMENTO”

ROMA, 6 maggio 2016 – “Le conseguenze dell’impatto del TTIP sulla salute pubblica sono tutt’altro che chiare sotto diversi profili, a partire da accesso ai farmaci e assistenza sanitaria. In particolare il Partenariato trans-atlantico per il commercio e gli investimenti contiene un passaggio pericoloso nel capitolo relativo all’accordo sui servizi che, oltre a prevedere l’apertura dei servizi sanitari pubblici alla concorrenza, anche privata, comprende una clausola cosiddetta ‘antiarretramento’, che impedisce a servizi pubblici che siano stati privatizzati di ritornare in mano pubblica. Al governo chiediamo dunque di non sottoscrivere tale clausola”.

Così i deputati del M5s in commissione Affari Sociali commentano il contenuto dell’interrogazione a prima firma Giulia Grillo, rivolta al ministero della Salute.

“Al governo chiediamo anche quali iniziative intenda adottare per far fronte alle criticità evidenziate nel TTIP e descritte nell’articolo di Roberto De Vogli e Noemi Renzetti, pubblicato nella rivista dell’Associazione italiana di epidemiologia “C - anno 40 (2) marzo-aprile 2016. Oltre alla clausola antiarretramento, la quale configura una grave violazione contro la libertà delle nazioni di scegliere il proprio sistema sanitario di preferenza, si evidenziano altre forti criticità.

Ad esempio, rispetto all’accesso ai farmaci, nel TTIP il capitolo sulla proprietà intellettuale e sugli aspetti commerciali ad essa connessi prevede l’estensione del monopolio dei brevetti. Ciò potrebbe causare un aumento dei prezzi dei medicinali e, in ultima istanza, diminuire l’accesso alle cure, soprattutto per i soggetti più svantaggiati.

Infine, relativamente al capitolo del TTIP sulle controversie tra investitori e singoli Stati su consumo di alcol e tabacco, viene consentito agli investitori stranieri di citare in giudizio, di fronte a tribunali internazionali privati, gli stati che abbiano approvato una legge in grado di ridurre il valore del loro investimento.

Serve dunque fare chiarezza e adottare provvedimenti puntuali perché, rispetto a temi così delicati, sbagliare o essere grossolani non è consentito”.

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Area Comunicazione M5S Camera

Re: Agricoltura - Parlamento Italiano

10/05/2016, 13:42

Olio tunisino: Mipaaf a Pastorelli (Psi), registro telematico contro frodi

Roma, 10 maggio 2016 - "Gli operatori che movimentano gli olii, indipendentemente se di origine estera o nazionale, compresi i semplici commercianti di olio sfuso senza stabilimento di deposito, sono obbligati alla tenuta dei registri di carico e scarico al fine della commercializzazione degli olii stessi. In tal senso, è attivo in Italia il registro telematico che consente un puntuale monitoraggio dei flussi di prodotto movimentati dai singoli operatori". Ciò permette "di conoscere anche i soggetti coinvolti. Grazie a questo strumento sono state realizzate le azioni più efficaci di contrasto alle frodi". Inoltre "è stato introdotto poi l'obbligo di un accurato monitoraggio da compiersi a fine del 2016 per valutare le eventuali ripercussioni negative sui mercati interni e procedere, se del caso, ad eventuali misure correttive". Lo ha detto Giuseppe Castiglione, sottosegretario all'Agricoltura, rispondendo in Aula alla Camera all’interrogazione presentata da Oreste Pastorelli, deputato del Psi e componente della commissione Anticontraffazione di Montecitorio, in merito alle frodi che potrebbero scaturire dall’entrata a dazio zero in Ue di 35 mila tonnellate di prodotto tunisino. “Invito il Governo – la replica di Pastorelli – a proseguire sull’attività di controllo visto che i dati negativi sulla contraffazione dell’olio non vanno in controtendenza rispetto all’anno scorso. Il problema della salvaguardia dell’olio di oliva è una questione importante per il nostro Paese, migliaia infatti sono i produttori che rappresentano una parte essenziale dell’attività produttiva italiana. Certamente non siamo un popolo che nega la solidarietà ad una nazione colpita da attacchi terroristici, ma dobbiamo mettere in campo tutte le iniziative possibili per contrastare le frodi e tutelare le piccole e medie imprese legate al comparto olivicolo”.

Francesco Glorialanza
Ufficio Stampa On. Pastorelli

Re: Agricoltura - Parlamento Italiano

10/05/2016, 13:43

CALENDA: FATTORI (M5S), IL MINISTRO PRO TTIP CHE SVENDERA' IL NOSTRO PAESE

"Renzi propone Carlo Calenda al MISE come ministro dell'economia. Lo vogliamo ricordare per le sue posizioni in favore del trattato TTIP fra Europa ed Usa. Se questa è la politica economica del governo, prepariamoci a vedere sul nostro Paese un bel cartello con la scritta svendesi " Lo afferma in una nota la senatrice del M5s Elena Fattori in commissioni Agricolture e Politiche UE.

"In particolare - prosegue la senatrice - per l'introduzione degli Ogm nel nostro Paese nonché per una serie di misure contenute in questo accordo che favoriranno le multinazionali a svantaggio del Made in Italy e dell'agricoltura di qualità, portata avanti dai piccoli produttori" conclude.

Re: Agricoltura - Parlamento Italiano

10/05/2016, 18:26

OLIO: M5S, GOVERNO AMMETTE RISCHI PER MADE IN ITALY DA IMPORT TUNISINO


Roma, 10.05.2016 – “Dichiarando la necessità di adottare misure emergenziali per contenere i danni alla produzione italiana di olio extravergine d’oliva da parte dell’import di olio tunisino a dazio zero per due anni, il Governo ammette il rischio di ripercussioni negative per la filiera olivicola made in Italy”. Così i deputati del M5S della Commissione Agricoltura commentano la risposta del sottosegretario al ministero delle Politiche Agricole, Castiglione, interpellato in Aula alla Camera sulle azioni del Governo in merito all’accordo tra Unione Europea e Tunisia.
“Oggi il Governo ha dichiarato di aver fatto presente ai ministeri competenti la necessità di richiedere una congrua riduzione dei quantitativi di olio tunisino da concedere allo scopo di evitare possibili penalizzazioni degli olivicoltori nel pieno della campagna olivicola nazionale – spiega la deputata 5stelle, Silvia Benedetti, promotrice dell’interpellanza – Inoltre ha annunciato il monitoraggio a fine 2016 per valutare l'impatto dell'import tunisino sul mercato interno e adottare eventuali misure correttive. L’Italia, attraverso i rappresentanti del Governo, dovrebbe riuscire a far sentire la propria voce in Europa e a difendere l’agricoltura italiana prima che questo accordi commerciali vengano approvati. Altrimenti è del tutto inutile intervenire con degli interventi palliativi dopo che le decisioni sono già state prese. E invece, lo stesso ministro delle Politiche Agricole, Martina, su 13 incontri dei ministri Ue, ne ha mancati ben 9”.
“Ricordiamo inoltre la disparità di tutele ambientali, lavorative e sociali tra i paesi coinvolti in questo tipo di accordi. Ad esempio, in Italia produrre l’olio d’oliva nel 2014 è costato 5,67 euro al kg, mentre in Tunisia 2,98 euro al kg ma senza alcun tipo di tutela. Chiediamo che il Governo faccia sentire la propria voce in Europa e nelle sedi e, soprattutto, nei momenti opportuni”, hanno concluso i parlamentari 5 stelle.

Area Comunicazione M5S Camera

Re: Agricoltura - Parlamento Italiano

10/05/2016, 18:40

CAMERA DEI DEPUTATI

On. Paolo Cova parlamentare del Partito Democratico

COMUNICATO STAMPA

On. Cova: “Ogni giorno entrano in Italia 5 milioni di litri di latte da trasformare. Il Ministero intensifichi i controlli”

“Quali iniziative il Ministro per le Politiche agricole intende adottare per tutelare il comparto lattiero caseario e il consumatore, in relazione all’etichettatura d’origine, predisponendo accurate verifiche per accertare la corrispondenza dei prodotti etichettati 100% latte italiano e verificando il rispetto della disciplina che vieta la sottoscrizione di contratti tra industriali del latte e allevatori al di sotto dei costi medi di produzione del latte elaborati da Ismea?”. Lo chiede un’interrogazione a risposta immediata in XIII Commissione Agricoltura della Camera a prima firma dell’on. Paolo Cova, parlamentare del Pd, cui verrà data risposta domani, mercoledì 11 maggio 2016.

Nel documento il parlamentare ricorda che la tutela della qualità delle produzioni agroalimentari rappresenta per l’Italia uno dei principali obiettivi della politica agroalimentare, considerato che “il nostro Paese vanta in Europa il maggior numero di prodotti a marchio registrato, oggetto di numerosi e sofisticati tentativi di contraffazione – spiega Cova –. La disciplina sull’etichettatura dei prodotti e sulle conseguenti informazioni ai consumatori costituisce quindi un aspetto centrale della tutela della qualità del prodotto e come tale viene perseguito dal Governo nelle politiche a tutela dei prodotti italiani”.

​L​’Italia​ è​ la prima nazione al mondo per il numero di prodotti Dop e Igp, riconosciuti a livello mondiale per la propria qualità​, ma accanto a questi ci sono tanti altri alimenti lattiero caseari che non sono Dop o Igp che arrivano sulle tavole degli italiani come prodotti trasformati con il 100% di latte italiano.​
​Su questi prodotti occorre una verifica seria in quanto, aggiunge il parlamentare, “secondo i dati delle associazioni di categoria, dalle frontiere italiane passerebbero ogni giorno 5 milioni di litri di latte sterile, concentrati, cagliate, semilavorati e polveri per essere imbustati o trasformati industrialmente e diventare mozzarelle, formaggi o latte italiani senza che i consumatori lo sappiano perché non è obbligatoria l’indicazione di origine in etichetta”.

​Cova ricorda anche ​che​ “è stato previsto che​ Ismea (Istituto dei servizi per il mercato agricolo alimentare) elabori mensilmente i costi medi di produzione del latte crudo, tenendo in considerazione la collocazione geografica dell’allevamento e della destinazione finale del latte crudo”. Tutto questo per evitare che siano sottoscritti contratti palesemente sotto i costi medi di produzione in quanto per l'art.62 “è vietato imporre direttamente o indirettamente condizioni di acquisto, di vendita o altre condizioni contrattuali ingiustificatamente gravose”.

Tuttavia, i controlli, per Cova, “non solo non devono mai venire meno, ma vanno intensificati e l’accordo sul prezzo del latte, in questo senso, è fondamentale e va sempre monitorato”.

Roma, 10 maggio 2016

Re: Agricoltura - Parlamento Italiano

10/05/2016, 18:41

AMBIENTE: M5S, GOVERNO RISPETTI VOTO SU STOP GLIFOSATO

Roma, 10.05.2016 – “Il Governo vieti l’uso del glifosato in Italia, rispettando così l’impegno assunto con la mozione del M5S sull'uso dei pesticidi in agricoltura, votata dal Parlamento lo scorso 27 ottobre. I dati dell’Ispra sull’inquinamento delle acque non lasciano più scuse al Governo. Occorre eliminare definitivamente dai nostri campi e dal made in Italy il glifosato, già bandito in altri Stati, come la California, perché considerato 'cancerogeno' dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, e, in generale, dare una svolta sostenibile all’agricoltura italiana. Un atto dovuto sia per la tutela dell’ambiente e della salute, come ci impongono le evidenze scientifiche, che per il rispetto della democrazia, visto che c’è un atto parlamentare approvato che attende solo di essere applicato”. Lo dichiarano i deputai del M5S in Commissione Agricoltura.

Area Comunicazione M5S Camera

Re: Agricoltura - Parlamento Italiano

10/05/2016, 18:42

LEGGE EUROPEA: RUTA (PD), BENE STRALCIO ARTICOLO 3 SU MADE IN ITALY DA PARTE DEL GOVERNO
"Era l'obiettivo del mio emendamento abrogativo sottoscritto da tanti senatori"
"Esprimo massima soddisfazione per lo stralcio dell'articolo 3 della legge Europea sul Made in Italy: era l'obiettivo dell'emendamento abrogativo che avevo presentato e che era stato sottoscritto da tanti senatori. Una decisione frutto dell'importante lavoro svolto tra Parlamento e Governo. L'occasione è servita per aprire un confronto costruttivo con il Governo affinché in tempi brevi si giunga ad una nuova normativa che tuteli i cittadini consumatori e i produttori italiani da fenomeni di contraffazione in costante aumento in Italia e fuori dall'Italia. In tal senso altrettanto positivo è l'accoglimento del mio ordine del giorno che chiede un'iniziativa tempestiva del Governo per inserire il reato di agropirateria e altri fattispecie di reati nel sistema dell'agroalimentare italiano". Lo dichiara il senatore del Pd Roberto Ruta.

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Camilla Povia
Ufficio Stampa
Gruppo PD

Re: Agricoltura - Parlamento Italiano

10/05/2016, 20:07

LEGGE EUROPEA (PD): BENE GOVERNO SU CONTRAFFAZIONE E PIRATERIA NELL'AGROALIMENTARE MADE IN ITALY
"Oggi con lo stralcio dell'art. 3 della Legge Europea sul Made in Italy il Governo ha dato un segnale importante per il settore dell'agroalimentare. Il tema di grande importanza per il futuro di uno dei settori di vanto del nostro Paese deve essere affrontato con grande attenzione e in modo strutturato, sebbene con urgenza". Lo dice la Senatrice del PD Elena Ferrara che aggiunge: "tutelare i nostri prodotti agroalimentari significa tutelare i consumatori e i produttori virtuosi, che grazie al loro operato garantiscono la preservazione delle nostre produzioni primarie e del nostro patrimonio eno-gastronomico", conclude Ferrara
Roma, 10 maggio 2016

Antonella Clementi
Ufficio stampa Gruppo Pd Senato

Re: Agricoltura - Parlamento Italiano

10/05/2016, 20:08

LEGGE EUROPEA: FATTORI (M5S) LO STRALCIO ARTICOLO 3 VITTORIA DELLE OPPOSIZIONI

Roma, 10 mag. "Lo stralcio dell'articolo 3 della legge europea è una vittoria, in primis, delle opposizioni. A conti fatti il governo ha proposto lo stralcio dell’articolo perché aveva paura di andare sotto su un argomento così delicato, sul quale avevamo fatto un pressing sin dall'esame in commissione" lo afferma la senatrice del M5s Elena Fattori, vice presidente della Commissione Agricoltura.

"L'articolo - spiega la senatrice - prevedeva l’abolizione dell’indicazione della materia prima prevalente in etichetta, così come richiesto dall'Unione europea nel recepimento della direttiva Ue in discussione in aula del Senato. Lo stralcio è stato votato all'unanimità, il governo non ha messo ai voti gli emendamenti soppressivi presentati dal M5s e dalle opposizioni perché c'era il rischio che passassero, mettendo il Governo in minoranza".
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Ufficio stampa M5s Senato
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