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Agricoltura - Parlamento Italiano 
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Falso olio Made in Italy: Pastorelli (Psi), è emergenza contraffazione

Roma, 3 febbraio 2016 – “L’inchiesta coordinata dalla Procura di Trani, che ha consentito di bloccare la commercializzazione di oltre 2.000 tonnellate di falso olio extravergine di oliva per un valore di 13 milioni di euro, dimostra ancora una volta quanto grande sia l’allarme della contraffazione in Italia a cui quotidianamente devono far fronte i nostri produttori olivicoli. Senza contare il danno che viene causato ai consumatori”. Lo afferma in una nota Oreste Pastorelli, deputato del Psi e componente della commissione Ambiente della Camera. “L’olio Made in Italy – sottolinea il parlamentare socialista – viene spesso mescolato a prodotti importati e venduto come italiano al 100%. Vere e proprie truffe che stanno creando ingenti danni al comparto olivicolo. È necessario controllare l’olio importato prima della messa in commercio. Così facendo si andrebbero a salvaguardare le campagne di produzione di tante aziende oneste, che stanno già lottando contro emergenze fitosanitarie e infestazioni”.

Francesco Glorialanza
Ufficio Stampa On. Pastorelli

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03/02/2016, 16:02
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OLIO, M5S: “PD RISCHIA DI ALIMENTARE CIRCUITO ILLECITI CONIMPORT”
ROMA, 3.02.2016 – “I fatti di cronaca di oggi ci dimostrano che il nostro olio extravergine d’oliva made in Italy non è abbastanza tutelato e le recenti misure a favore dell’import di olio tunisino appoggiate dal Pd in sede europea, tra l’altro in maniera del tutto schizofrenica rispetto a quanto votato qui in Italia, rischiano di favorire il circuito della contraffazione e di altri illeciti”. Lo affermano i deputati del M5S della Commissione Agricoltura a margine del question time rivolto al ministero delle Politiche Agricole che si è svolto oggi in ComAgri sulle misure a favore dell’import di olio tunisino approvate in Ue.
“Oggi apprendiamo che il Piano Olivicolo Nazionale, votato all'unanimità in Commissione agricoltura con una risoluzione unitaria, è stato trasmesso alla Conferenza Stato-Regioni per passare alla fase operativa – spiega Filippo Gallinella, portavoce 5stelle autore del question time - Troviamo assurdo che, mentre il Pd votava con noi alla Camera questo provvedimento a favore degli olivicoltori italiani, in Europa invece il suo alter ego europeo capeggiato dalla Mogherini dava il via libero al piano che favoriva l’import di 35mila tonnellate di olio dalla Tunisia attraverso l’abbattimento dei dazi. Si ripete l’errore fatto anni fa con l’accordo Ue-Marocco che favori l’importazione di agrumi ammazzando la celebre filiera dell’ortofrutta nel Sud Italia”.
“La misura commerciale appoggiata dal Pd in Ue in Commissione per il Commercio Internazionale (Inta), non piace nemmeno alla stessa Tunisia perché ingrassa solo i commercianti e scontenta quindi sia gli olivicoltori italiani che quelli tunisini. I milioni di euro derivanti dai dazi sarebbero potuti invece essere utilizzati in favore di quest’ultimi e delle filiere produttive locali, anceh in vista del partenariato Ue-Tunisia”.
“Il Governo oggi ci ha risposto che monitorerà i movimenti dell’olio tunisino. Noi invece chiediamo che si opponga con forza a quanto deciso in Unione Europea, in maniera coerente con quanto votato finora a livello nazionale”, hanno concluso i parlamentari 5stelle.

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03/02/2016, 17:59
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ALIMENTARE: SAGGESE (PD), DA UE SCELTA INCOMPRENSIBILE SU POMODORO SAN MARZANO
"Le dichiarazioni del commissario Ue sul pomodoro San Marzano sono gravissime. Affermare che l'Italia non ha prerogative sulla produzione di quel tipo di pomodoro colpisce fortemente il Made in Italy. L'Europa smentisce un marchio legato al nostro territorio, in particolare la Campania, che ha fatto del San Marzano un punto di forza. Un pomodoro prodotto in Belgio non potrà mai avere le stesse caratteristiche di uno prodotto nel sud dell'Italia e per questo è impensabile che venga chiamato San Marzano. Mi auguro che l'Assemblea possa al più presto porre rimedio a una scelta incomprensibile che lede le nostre produzioni, il nostro Made in Italy, la nostra storia". Lo afferma la senatrice del Pd Angelica Saggese.

Camilla Povia
Ufficio Stampa Pd Senato

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04/02/2016, 20:08
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AGROMAFIE: RUTA (PD), PRESENTATO DDL, PREVISTI NUOVI REATI
Il testo è quello elaborato dalla commissione Caselli

"Ho depositato in Senato il ddl 'Nuove norme in materia di reati agroalimentari' così come elaborato dalla commissione di studio presieduta da Giancarlo Caselli e istituita dal ministero della Giustizia su proposta di Orlando". Lo rende noto il senatore del Pd Roberto Ruta, primo firmatario del ddl sottoscritto poi da altri 25 senatori del Pd e di altri gruppi di maggioranza e opposizione.

"Il 21 aprile dello scorso anno è stata istituita presso l'Ufficio Legislativo del ministero della Giustizia - spiega Ruta - la Commissione di studio per l'elaborazione di proposte di intervento sulla riforma dei reati in materia agroalimentare, un fenomeno sempre più diffuso che mina l'eccellenza del Made in Italy nel settore enogastronomico e favorisce l'infiltrazione di organizzazioni criminali. Ad oggi il Governo, che ha aperto una opportuna fase di confronto con tutti gli stakeholder insieme al presidente Caselli, tuttavia non ha ancora avanzato la proposta finale. Per questa ragione, giunti a febbraio 2016, ho depositato il ddl per consentire l'esame da parte del Parlamento della proposta Caselli, riportando fedelmente il contenuto normativo così come elaborato dalla Commissione di studio. Il testo introduce una serie di nuovi reati come il disastro sanitario che punisce avvelenamento, contaminazione o corruzione di acque o sostanze alimentari con possibile diffusione di pericoli per l'utente, e l'agropirateria che punisce la vendita di prodotti alimentari accompagnati da falsi segni distintivi o da marchi di qualità, Dop e Ogp, contraffatti e prevede delle aggravanti in caso di falsi documenti di trasporto o di simulazione del metodo di produzione biologica. I cittadini - conclude Ruta - reclamano una incisiva regolamentazione a tutela dei consumatori e della salute pubblica".

Camilla Povia
Ufficio Stampa Pd Senato

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04/02/2016, 20:15
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LATTE, M5S: “LACTALIS STRALCIAACCORDO SU PREZZO? MINISTRO MARTINA SMENTISCA”
ROMA, 4.02.2016 – “Apprendiamo con grande stupore dellapresa di posizione della Lactalis, che secondo alcune prime notizie avrebbe ritrattato l’accordo sul prezzo del latte, raggiunto dopo un’estenuante trattativa con gli allevatori, per evitare di dover sottostare alla clausola che le imponeva il rinnovo automatico dopo la scadenza prevista a marzo. Un atto disonesto rispetto al quale chiediamo che facciano chiarezza innanzitutto il ministro delle Politiche Agricole, Martina, in quanto sede ufficiale del tavolo di trattativa, e l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato”. Lo affermano i deputati del M5S della Commissione Agricoltura.

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04/02/2016, 23:52
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AGRICOLTURA, M5S: “CONFLITTO INTERESSI SU SICUREZZA LAVORO? PER GOVERNO VA BENE COSì”

ROMA, 5.02.2016 – “Nessun intervento necessario, secondo il Governo, per accertare il conflitto d’interessi all'interno dell'Ente Nazionale per la Meccanizzazione Agricola (Enama) , che ha la responsabilità di valutare la sicurezza di trattori e altri strumenti agricoli e composto, tra gli altri, proprio dall'Unione Nazionale Costruttori Macchine Agricole (Unacoma), ovvero coloro che dovrebbero essere controllati per tutelare la sicurezza degli agricoltori sui luoghi di lavoro. Ancora una volta, siamo davanti al ‘controllato che controlla il controllore’ ”. Così i deputati del M5S della Commissione Agricoltura commentano la risposta del Governo all'interpellanza in aula, rivolta ai ministeri del Lavoro e delle Politiche Agricole, su un possibile conflitto d’interessi all'interno di Enama.
“Il Governo non ha risposto a nessuno dei rilievi fatti dalla nostra interrogazione, nemmeno manifestando l’intenzione a verificare quanto abbiamo riportato in aula. Non parliamo solo del rischio di conflitto d’interessi ma anche del r apporto sbilanciato all'interno di Enama a favore di soci privati – spiega Massimiliano Bernini, portavoce M5S autore dell’interrogazione – Altra questione riguarda il ‘giallo del decreto ministeriale’ (Dm n. 10499 del 19 dicembre 2000) che concede all'Enama la delega del ministero delle Politiche Agricole a coordinare l'attività di certificazione nazionale e di cui ancora oggi non vi è alcuna traccia negli archivi. Persino su questo il Governo non è stato in grado di risponderci”.
“Chiediamo che il Governo trasferisca le competenze per la sicurezza sul lavoro degli agricoltori dall'associazione privata Enama all'ente pubblico Inail , non solo per eliminare ogni sospetto sul conflitto d’interessi ma anche in un’ottica di spending review, visto che sarebbe abbastanza contraddittorio usare due pesi e due misure quando si tratta di politiche per la riduzione dei costi nella Pubblica Amministrazione”, hanno concluso i parlamentari 5stelle.

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05/02/2016, 16:59
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Olio: Pastorelli (Psi), tracciare prodotto tunisino, intervenga Mipaaf

Roma, 8 febbraio 2016 – “La notizia dell’importazione senza dazio di 35 mila tonnellate di olio tunisino ha logicamente scatenato le reazioni dei produttori italiani che vedono minacciate le vendite, temono un crollo delle quotazioni nazionali e sono preoccupati che il prodotto tunisino, una volta giunto nei nostri porti, possa acquisire il via libera per essere commercializzato come made in Italy. Niente di più facile, viste le recenti notizie di cronaca inerenti al maxi sequestro avvenuto nei giorni scorsi di 7 mila tonnellate di extravergine nordafricano venduto poi come italiano”. Così Oreste Pastorelli, deputato del Psi e componente della commissione Ambiente della Camera, nell’interrogazione presentata al ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. “E’ certamente condivisibile – prosegue il parlamentare socialista – l’intenzione della Commissione europea di sostenere l’economia tunisina, alle prese con una grave recessione. Sembra, però, che si vogliano, a più riprese, smantellare le nostre eccellenze. Ho chiesto, quindi, al ministro Martina di intervenire nelle sedi opportune affinché si pongano condizioni rigorose per l'olio tunisino destinato all'importazione senza dazio. Al fine di tutelare il settore olivicolo-oleario italiano la cui leadership è riconosciuta a livello internazionale, il prodotto nordafricano deve essere accompagnato da misure di tracciabilità e di commercializzazione che ne impediscano la possibilità di essere etichettato come made in Italy”.

In allegato l'interrogazione integrale.

Francesco Glorialanza
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Allegati:
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08/02/2016, 15:59
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COLLEGATO AGRICOLTURA, M5S: “ACCOLTE NOSTRE PROPOSTE. AVANTI COSì FINO AL VOTO”
ROMA, 9.02.2016 –“Accolti e riformulati i nostri primi emendamenti al Collegato Agricoltura. Convergenza sulla definizione di ‘birra artigianale’, sugli incentivi alla ricerca per un ‘luppolo made in Italy’, sulla regolamentazione delle misure di contrasto al parassita Aethina tumida che ha colpito l’apicoltura del regioni del Sud Italia e sull'obbligo di denuncia degli alveari all'Anagrafe apistica nazionale”. Lo affermano in una nota i deputati del M5S della Commissione Agricoltura.
“Siamo soddisfatti che la maggioranza abbia accolto dei temi che sono stati portati per la prima volta in Commissione Agricoltura dal M5S. Ci auspichiamo che siano portate avanti e sostenute anche domani, fino al momento cruciale del voto, in ragione della tutela del settore e delle eccellenze agroalimentari del made in Italy”, hanno concluso i parlamentari 5stelle.

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09/02/2016, 21:04
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SPRECO ALIMENTARE, M5S: AZIENDE DISTRIBUZIONE FACCIANO LORO PARTE CON INDIGENTI

ROMA, 9 febbraio 2016 - “Oggi nell’ambito della discussione in commissione della proposta di Legge sullo spreco alimentare sono state accolte due nostre proposte. Si tratta di un fatto positivo e di un passo in avanti ma, a questo punto, puntiamo soprattutto sul ‘bersaglio grosso’: rendere obbligatoria, non solo facoltativa, la donazione di cibo in eccedenza destinandolo ai cittadini indigenti da parte delle aziende alimentari e della grande distribuzione. Il nostro emendamento, con il quale chiediamo di introdurre tale obbligatorietà, è stato accantonato e auspichiamo fortemente che sarà approvato”.

Così i deputati M5S in commissione Affari Sociali.

“Riguardo invece alle misure accolte oggi dalla commissione, la prima riguarda la realizzazione di campagne informative rivolte ai giovani che promuovano un approccio equilibrato al cibo, al consumo sostenibile ed educhino alla riduzione di sprechi e risorse. L’altra proposta riguarda gli impianti di compostaggio di comunità, alle quale possono essere destinate le eccedenze non diversamente utilizzate. Il compostaggio avverrà con il metodo ‘aerobico’, più ecosostenibile rispetto all’anaerobico dal momento che, al contrario di quest’ultimo, non produce alcun ulteriore rifiuto ma solo compost di qualità”.

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INDUSTRIA, M5S: “CROLLO PREZZO GRANO, C’È GIÀ SOLUZIONE. PERCHÉ IL GOVERNO NON LA APPLICA?”

ROMA, 10.02.2016 – “Ilcrollo del prezzo del grano, accentuato in questi giorni anche dalla crisi dei mercati finanziari su cui sono quotate le materie prime e influenzato da importazioni speculative, potrebbe essere frenato in Italia semplicemente applicando la legge in vigore”. È questa, in sintesi, la proposta contenuta nell’interrogazione dei deputati M5S della Commissione Agricoltura rivolta al ministero delle Politiche Agricole. “Lo scorso luglio è stato infatti approvato un emendamentodel M5S al decreto legge 51 con cui è stata introdotta la Commissione Unica Nazionale (Cun), ovvero un tavolo di concertazione presso il ministero delle Politiche Agricole per ogni filiera produttiva in cui il prezzo sia stabilito attraverso una mediazione dello Stato tra il mondo agricolo, costituito da chi produce le materie prime, e quello dell’industria di trasformazione e distribuzione. Un meccanismo già istituito per alcune filiere che andrebbe semplicemente esteso anche per il mercato del grano e degli altri cereali”.
“Perché davanti ad una tale emergenza in cui versa il settore, il Governo non si limita ad applicare una soluzione già pronta per l’uso? Chiediamo che il ministro Martina istituisca subito la Cun per il settore cerealicolo per mettere in campo una trattativa sul prezzo tra tutti gli attori della filiera, in modo da raggiungere un rapportoequo tra i costi di produzione e quelli al consumo. Pretendiamo che sia garantita l’etichettatura di origine obbligatoria e la tracciabilità delle produzioni, in modo da contrastare l’assenza di norme sul mercato mondiale e l’impatto delle importazioni speculative che stanno facendo letteralmente estinguere il grano italiano, costretto a cedere il passo a quello estero, che tra l’altro approda spesso in Italia in pessimo stato, contaminato da micotossine, legate ai tempi lunghi dei viaggi d’importazione, che vanno a finire nel nostro piatto”, hanno concluso i parlamentari 5stelle.

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