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Agricoltura - Parlamento Italiano 
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L. STABILITÀ, M5S: “ABOLIRE L’IMU AGRICOLA ANCHE SU TERRENI DATI IN AFFITTO AD AGRICOLTORI

ROMA, 5.12.2015 – “Abolire l’Imu agricola anche per quei proprietari terrieri che affittano la propria terra a Coltivatori Diretti e Imprenditori Agricoli Professionali con contratti della durata di almeno cinque anni, coerentemente con la tempistica dell’erogazione dei contributi della Politica Agricola Comunitaria, in modo da scongiurare il rischio che il costo dell’Imu agricola sia scaricato dai proprietari, all’interno del costo dell’affitto, sugli agricoltori che coltivano la loro terra ”. È la proposta dei deputati del M5S della Commissione Agricoltura contenuta in uno degli emendamenti alla Legge di Stabilità.
“L’eliminazione dell’Imu agricola, che al momento è limitata a quei proprietari terrieri che esercitano la professione agricola, è una battaglia storica del MoVimento 5 Stelle conclusasi in una vittoria , visto che siamo riusciti a farla inserire nell’agenda di Governo e, nello specifico, all’interno della legge di Stabilità – affermano i portavoce 5stelle – Per evitare però che l’Esecutivo la applichi in maniera sbagliata, senza cioè tener conto dei giusti parametri di equità sociale, abbiamo presentato questo emendamento per far in modo che sia estesa anche a quei proprietari che affittano la loro terra agli agricoltori tutelando così questi ultimi e il lavoro agricolo reale”.
“Altri due emendamenti alla Stabilità sono invece volti alla tutela di alcuni settori di eccellenza del made in Italy: uno a sostegno dei piccoli birrifici, prevede la riduzione delle accise in base alla quantità di birra prodotta e commercializzata, visto che in Italia non è stata recepita la direttiva Ue che riduce l’aliquota ordinaria in base alle dimensione dell’impresa; l’altro invece prevede una diminuzione dell’Iva sulla Pappa reale dal 22% al 10% riconoscendola pertanto come un prodotto agricolo ‘de facto’, come il miele e gli altri prodotti apistici, e sottraendola alla concorrenza sleale della pappa reale a basso costo ma di dubbia provenienza”, hanno concluso i parlamentari del M5S.

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05/12/2015, 18:34
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L. Stabilità, M5S: “AbbassareIva su pappa reale da 22% a 10%”
Roma, 9.12.2015 – “Abbassare l’Iva sullaPappa Reale dal 22% al 10% in modo da riservarle lo stesso trattamento fiscale degli altri prodotti apistici e tutelarla dalla concorrenza sleale di quella a basso costo e di dubbia provenienza”. È la proposta dei deputati del M5S della Commissione Agricoltura contenuta in un emendamento alla legge di Stabilità.
“ Questo emendamento è l'ultima tappa di un impegno iniziato nel 2013 con la nostra proposta di legge che raccoglie un’esigenza che proviene a gran voce dal mondo apistico italiano – spiega Massimiliano Bernini, portavoce del M5S proponente dell’emendamento - Non capiamo come sia possibile mantenere l'iva sulla Pappa reale al 22% quando altri prodotti agricoli, miele incluso, si giovanodell'Iva agevolata al 10% e visto che la pappa reale è un prodotto agricolo ‘de facto’ come il miele e gli altri prodotti apistici ”.

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09/12/2015, 18:18
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Approvata all'unanimità in Commissione Agricoltura la relazione della Sen. Donatella Albano del Partito Democratico sul decreto legislativo per l'attuazione della direttiva 2014/63/UE concernenti l'etichettatura del miele con la nuova dicitura "UE" riguardo l'obbligo di indicazione della provenienza e il riconoscimento del polline quale componente naturale del miele e non ingrediente introdotto nella preparazione delle confezioni commercializzate.

L'Italia già a partire dal 2006, ai fini della valorizzazione del miele italiano e per un'informazione trasparente verso i consumatori, aveva già introdotto l'obbligo di indicazione specifica del Paese d'origine, anche nel caso di miscele di mieli, in etichetta.

Riguardo all'eventuale presenza di pollini OGM, viene ribadito che l'obbligo di indicazione in etichetta vige se è superiore allo 0,9%, per questo si è richiesto che il Mipaaf proceda a un'accurata verifica riguardo la provenienza del polline, onde escludere la contaminazione con pollini da coltivazioni OGM.

"Con l'occasione si è richiamata ancora una volta l'attenzione del Governo sulla necessaria valorizzazione del comparto apistico, in quanto le api svolgono un ruolo insostituibile nell'ecosistema e in agricoltura" afferma la Albano, "per questo si è richiesto che il settore venga sostenuto anche finanziariamente, in particolare per promuovere prodotti quali la pappa reale e la propoli, nonché per contrastare la diffusione di insetti dannosi quali l'Aethina Tumida e la Vespa Velutina".

Ufficio stampa Sen. Donatella Albano PD

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10/12/2015, 15:52
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L. Stabilità, M5S: “Governo controabolizione Imu agricola su terreni in affitto o concessi ad agricoltori”

ROMA, 10.12.2015 – “Bocciato dal Governo l’emendamento del M5S alla Legge di Stabilità che chiedeva di abolire l’Imu agricola anche per quei proprietari terrieri che affittano la propria terra a Coltivatori Diretti e Imprenditori Agricoli Professionali con contratti della durata di almeno cinque anni, coerentemente con la tempistica dell’erogazione dei contributi della Politica Agricola Comunitaria, in modo da scongiurare il rischio che il costo dell’Imu agricola sia scaricato dai proprietari, all’interno del costo dell’affitto, sugli agricoltori che coltivano la loro terra”. Lo affermano i deputati del M5S della Commissione Agricoltura.
“Siamo felici che siamo riusciti a far entrare nell’agenda di Governo e, nello specifico, nella legge di Stabilità, l’abolizione dell’Imu agricola. Peccato però che l’Esecutivo, nonostante l’acceso dibattito, non sia stato in grado di recepire le proposte del M5S in maniera fedele con i necessari parametri di equità sociale e tenendo conto delle complessità del settore agricolo”, hanno aggiunto i portavoce 5stelle.
“Respinti anche altri due emendamenti che proponevano rispettivamente di abbassare l’Iva sulla pappa reale dal 22% al 10% e di ridurre le accise per i piccoli birrifici, riformulandole in base alla quantità di birra prodotta ecommercializzata, coerentemente con quanto previsto dalle norme europee".

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10/12/2015, 15:54
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ANIMALI,M5S: “MINISTRO SALUTE VIETI ANTI-PARASSITARI AMMAZZA - API”
ROMA,11.12.2015 – “Vietare anche in Italia gli anti parassitari per animali domestici, come cani e gatti, a base di fipronil, una sostanza, già vietata dalla Commissione Ue dal 2013, in grado di uccidere le api, custodi della biodiversità mondiale, e, più in generale, nociva per l’ambiente e la salute umana, come dimostrato da nuove evidenze scientifiche e confermato da pareri autorevoli come quello dell’EFSA, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare”. È quanto chiesto dai deputati del M5S della Commissione Agricoltura in un’interrogazione parlamentare al Ministro della Salute, Lorenzin.
“Il problema è che il fipronil, vietato dalla Commissione Ue dal 2013 insieme con altri pesticidi sulle colture che attraggono le api, oggi celo ritroviamo nelle nostre case come antiparassitario per cani e gatti all’interno delle comunissime fialette monodose che si applicano sul collare – spiega Silvia Benedetti, deputata 5stelle prima firmataria dell’interrogazione – Tra l’altro con un dosaggio di gran lunga superiore a quello ammesso nell’uomo : la concentrazione del prodotto monodose usato sugli animali domestici è 100 mg di fipronil per millilitro; se ne usa una dose di 0.67 ml per cani da 2 a 10 kg quindi si valuta ad esempio per un cane di 5 kg un limite di tolleranza di circa 1,2 mg al kg cioè un dosaggio ben superiore alla dose letale di 0.04 mg/kg di peso corporeo”.
“Chiediamo che il ministro della Salute intervenga quanto prima per porre fine a una piaga che avvelena le nostre case ,nuocendo in primis ai nostri animali domestici, alle api e quindi alla conservazione dell’intera biodiversità”.

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11/12/2015, 20:49
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FEDERCONSORZI, M5S: "I COMMISSARI VENGANO A RIFERIRE"

Roma, 13 dicembre 2015 – “Riesumare Federconsorzi? Un’ipotesi inaccettabile ma evidentemente non per il ministero dell’Agricoltura che l’anno scorso prese l’impegno, rispondendo a un nostro question time, di affrontare le problematiche aperte. È passto un anno e non è accaduto nulla. Anzi sembra che qualcuno voglia riesumare un carrozzone che ha mangiato miliardi di lire. Chiediamo che il commissario liquidatore Andrea Baldanza e il sub commissario Paolo Venuti vengano in Commissione Agricoltura a rendere pubblici i nomi e cognomi dei fantomatici creditori. Solo cosi, forse, si riuscirà a far luce su una vicenda lunga 60anni e si potrà mettere la parola fine ad un ennesima"mangiatoia" a danno dei cittadini e degli agricoltori». Lo dichiarano i deputati M5S in Commissione Agricoltura.

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13/12/2015, 18:19
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CAPORALATO, M5S: "LOTTA DIVENTI CRITERIO DI QUALITÀAZIENDALE"
ROMA, 14.12.2015 - "La lotta al caporalato diventi perle imprese, oltre che un motivo di orgoglio, un criterio di qualità aziendale.È l’unica strategia efficace per porre fine a questa piaga sociale che ‘inquina’ il marchio di tante eccellenze agroalimentari del made in Italy . Nonlo dice solo il MoVimento 5 Stelle ma lo confermano, ancora una volta oggi, le testimonianze provenienti da più parti, dal mondo imprenditoriale a quello sindacale fino alla società civile”. Lo dichiarano i deputati del M5S della Commissione Agricoltura.
“Il nostro impegno contro il caporalato è stato portato avanti ascoltando le voci di chi è impegnato quotidianamente su questo fronte e che ringraziamo per gli input che ci ha trasferito. Abbiamo così potuto apprendere come anche lo sfruttamento del lavoro nero in agricoltura si traduca ancora una volta in una lotta tra poveri, che colpisce in primis i lavoratori stranieri, quelli delle fasce più deboli e le aziende che non riescono a essere competitive sul mercato globale e fanno ricorso alla manodopera a basso costo”.
"Diverse le proposte del M5S accolte di recente nellarisoluzione unitaria contro il caporalato votata all'unanimità nelle Commissioni Agricoltura e Lavoro - aggiunge il deputato 5stelle Massimiliano Bernini – Tra queste, il cosiddetto 'numero rosso', un recapito telefonico nazionale di utilità sociale presso il Ministero del Lavoro attraverso il quale i cittadini italiani e stranieri potranno denunciare condizioni dimaltrattamenti e abusi sui luoghi di lavoro; la messa a sistema di tutte le banche dati nazionali esistenti (ministero del Lavoro, Agenzia delle Entrate, Agea, Inail, Inps e Centri per l'impiego); l'adesione alla Rete del lavoro agricolo di qualità solo per quelle aziende che rispettano il contratto collettivo nazionale”.

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ALIMENTI,M5S: “OK DECRETO SU ETICHETTATURA MIELE. AVANTI ORA CON TUTELA IN UE”

ROMA,14 dicembre 2015 - “Un passo in avanti per la sostanziale messa al bando del miele contenente polline Ogm, l’individuazione del polline come elemento naturale anziché come ingrediente (elemento che riduce ulteriori oneri a carico degli apicoltori), e la decisione di sanare la messa in mora da parte della commissione Ue per il mancato recepimento della direttiva. È però necessario fare di più in Europa affinché l'indicazione del paese (o dei paesi) d'origine dove il miele è raccolto diventi obbligatoria e non sia più facoltativa”.

Cosìi deputati del M5S della Commissione Agricoltura commentano lo schema di decreto legislativo che recepisce la direttiva 2014/63/ue sull'etichettatura d'origine del miele votato oggi.

“Seil miele è originario di più Stati membri o paesi terzi, l'indicazione dei paesi d'origine può essere sostituita da una delle seguenti, a seconda dei casi: ‘miscela di mieli originari dell'UE’, ‘miscela di mieli non originari dell'UE’, ‘miscela di mieli originari e non originari dell'UE’ – continuano i parlamentari 5stelle - Anche se la normativa nazionale sull'etichettatura del miele raccolto in Italia è più stringente di quella europea, è necessario che per la tutela del nostro made in Italy sia tutta l'Unione Europea a impegnarsi. Il Governo esca dal suo torpore e agisca nelle istituzioni europee per la tutela delle nostre eccellenze alimentari anche perché difendere l'apicoltura italiana non significa solo difendere dei prodotti salutari di alta qualità e le aziende che li realizzano, ma significa anche tutelare le api quindi l'ambiente e la biodiversità agraria”.

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PESCA, M5S: “ITALIA DEDICHI +20% QUOTA TONNO ROSSO A QUELLASOSTENIBILE”

ROMA, 15.12.2015 – “Per essere un investimento reale sia peri pescatori che per gli ecosistemi marini, l’aumento del 20% della quota di tonno rosso per l’Italia andrebbe destinato soprattutto alla pesca sostenibile ,prediligendo cioè quelle tecniche in grado di essere più selettive come ad esempio le tonnare”. Così i deputati del M5S della Commissione Agricoltura commentano la decisione del Consiglio dei ministri della pesca dell'Ue che hanno confermato l’aumento del 20% della quota di tonno rosso per il 2016 e il mantenimento per l'Italia dell'attuale flotta comprensiva di 12 pescherecci a circuizione, 30 palangari e 6 tonnare fisse.
“Di sicuro è un buon segnale se il tonno rosso come stock è migliorato ed è anche una conferma che la gestione oculata degli stock ittici è una strada da seguire puntando ad una forte cooperazione tra ricerca scientifica e pesca come dovrebbe essere per il fermo biologico – spiega Silvia Benedetti, portavoce parlamentare del M5S – Il miglioramento dello stock di tonno rosso dovrebbe andare a favore della pesca sostenibile e invece vediamo che ancora una volta l’Ue e il Governo favoriscono proprio quei sistemi di pesca più impattanti legati agli interessi economici di una minoranza , ovvero quei pescherecci a circuizione che appartengono a quei pochi armatori che lavorano soprattutto per l'ingrasso e l'export verso il Giappone. Eppure è stato proprio l'Iccat ad indicare nei passaggi dalle reti a circuizione verso gli impianti di ingrasso la fase in cui trova gioco facile la pesca ‘in nero’ del tonno rosso. Chiediamo che il Governo applichi la nostra risoluzione ,finora inascoltata, che impegnava l’Esecutivo a stabilire coefficienti di ripartizione diversi per i vari sistemi di pesca, con assegnazione delle nuove quote ai sistemi più sostenibili”.

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15/12/2015, 18:46
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Olio: Pastorelli (Psi), decreto clamoroso autogol

Roma, 15 dicembre 2015 – “Nel periodo in cui l’Italia sta finalmente reagendo con forza alla contraffazione agroalimentare sarebbe un errore imperdonabile tornare indietro, depenalizzando le truffe legate all’alterazione dell’olio extravergine. Servono tutele per produttori e consumatori e la sola sanzione amministrativa non basta”. Lo afferma in una nota Oreste Pastorelli, deputato del Psi e componente della commissione Ambiente della Camera. “Se attuato – prosegue – il decreto legislativo rappresenterebbe un clamoroso autogol per l’Italia e per uno dei suoi prodotti d’eccellenza. Dobbiamo, invece, continuare sulla strada della salvaguardia del made in Italy già intrapresa dal Parlamento e dall’Esecutivo”.

Ufficio Stampa On. Pastorelli

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15/12/2015, 20:00
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