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Agricoltura - Parlamento Italiano 
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CAMERA DEI DEPUTATI
On. Paolo Cova parlamentare del Partito Democratico
COMUNICATO STAMPA

On. Cova: “L’ottimo lavoro del Ministro Martina sul latte sta facendo agitare qualche politico”

“Per oltre trent’anni si è parlato di indicizzazione del prezzo del latte, ma solo questo Governo e questa maggioranza sono stati capaci di farla diventare legge. Stupisce che chi è al vertice di Regione Lombardia da oltre 20 anni si accorga solo ora dell’importanza dell’indicizzazione, mentre negli anni precedenti, quando gli allevatori prendevano 0,30 centesimi di euro, faceva finta di niente”, lo dichiara l’on Paolo Cova, parlamentare del Pd e componente della XIII Commissione Agricoltura della Camera, dopo l’attacco dell’assessore regionale lombardo al Ministro Martina sul tema del latte.

“Certo, vedere che c’è un Ministro che per la prima volta in Italia investe 108 milioni di euro per il comparto latte, che interviene in modo strutturale sul settore istituendo l’interprofessione, mette mano alla volatilità del latte regolando il contratto con una scadenza annuale, sta lavorando direttamente sul prezzo al produttore con un intervento sull’Iva in legge di stabilità, sta facendo agitare qualche politico”, incalza Cova.
Secondo il quale “forse questa agitazione nasce dal fatto che il politico in questione aveva votato, nel 2009, la legge 33, la famosa legge Zaia, che ha tolto 70 milioni di euro agli allevatori per quest’anno”.

Roma, 5 novembre 201 5

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05/11/2015, 16:48
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CAMERA DEI DEPUTATI
On. Paolo Cova parlamentare del Partito Democratico
COMUNICATO STAMPA

On. Cova: “La grande distribuzione fa pagare sempre di più il latte ai consumatori, ma lo paga sempre meno ai produttori”

Sabato al presidio di Coldiretti, oggi a quello di Cia e Confagricoltura Lombardia. La presenza dell’on. Paolo Cova, parlamentare del Pd, alle iniziative degli allevatori è costante e puntuale, come le sue prese di posizione sul tema del prezzo del latte, in questi anni di battaglie dei produttori, anche in tempi in cui pochi ne parlavano.

“La grande distribuzione organizzata e gli industriali vogliono indicizzare il prezzo del latte ai produttori come quello tedesco? Allora i consumatori italiani devono pagare il latte fresco al consumo dimezzato rispetto al prezzo attuale, come in Germania”, va ripetendo alle manifestazioni Cova.

E fa presente anche che “il Garante per la concorrenza ha segnalato che il prezzo ai produttori è stato diminuito del 28%, quello ai trasformatori di circa il 12%, ma il consumatore ha pagato circa l’1% in più. Già attualmente la grande distribuzione e gli industriali hanno un ricarico sui prodotti lattiero-caseari del 300-350% rispetto al costo, con dei margini e dei benefici esagerati. Questo ci dimostra che oggi, in Italia, chi vuole affamare i produttori di latte, in realtà continua a fare bilanci stratosferici”, aggiunge il parlamentare Pd.

Roma, 9 novembre 201 5

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09/11/2015, 15:49
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LATTE, M5S: “MARTINA CURA POLMONITE CON MEZZA ASPIRINA”

ROMA, 9.11.2015 – “Contro la cosiddetta ‘guerra del latte’ i contributi statali sono solo un palliativo se non si cambia, in maniera più strategica e lungimirante, il paradigma del libero mercato ‘senza se e senza ma’. Attivando il Fondo latte con 55 milioni di euro, il ministro delle Politiche Agricole, Martina, è come se cercasse di curare una polmonite con l’aspirina. Anzi con ‘mezza aspirina’ visto che fino allo scorso luglio lo stesso fondo prevedeva 120 milioni di euro. Dove sono finiti gli altri promessi?”. Così i deputati della Commissione Agricoltura commentano la vicenda dell’azienda Lactalis e la relativa crisi del settore lattiero-caseario.
“Purtroppo oggi nel mercato del libero scambio l’unicaregola esistente è quella del ‘prezzo più basso’ , che non contempla fattori essenzialiper la tutela del settore come la qualità della produzione e la loro funzione sociale – aggiunge Filippo Gallinella, portavoce Cinquestelle della Commissione Agricoltura – L’euro è complice attivo della lotta tra i paesi dell’Unione Europea, visto che i singoli paesi non hanno più la facoltà di rendere appetibili i propri prodotti intervenendo sulla propria moneta ma allo stesso tempo si trovano esposti alla svalutazione selvaggia del costo dei prodotti e del lavoro”.
“A quanto pare sembra che nemmeno le associazioni dicategoria vogliano davvero fermare il neoliberismo dicendo ad esempio di no al Ttip che accentuerebbe ancora di più questa concorrenza spietata. Fermo restando che per noi l’unica soluzione per le conseguenze del mercato globale è quella di allargare l’orizzonte, nel frattempo per sopravvivere occorre andare oltre la ‘mezza aspirina’ del ministro Martina, come ad esempio mantenere la promessa dei 120 milioni per il Fondo latte”, hanno concluso i deputati del M5S.
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09/11/2015, 20:20
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AGRICOLTURA,M5S: “GOVERNO AMMETTE IN RITARDO RISCHIO PESTICIDI PER API”
IlGoverno risponde dopo oltre un anno e mezzo all’interrogazione del M5S sull’allarme lanciato report di Greenpeace “Api, il bottino avvelenato”
ROMA,10.11.2015 – “Il Governo ha ammesso, dopo oltre un anno emezzo, che l’allarme per i pesticidi killer delle api è fondato ed è al centro di un processo di monitoraggio e tutela ancora in corso. Solo oggi infatti il Governo ha risposto all’interrogazione del M5S, depositata il 24 aprile 2014, sull’allarme lanciato dal report di Greenpeace ‘Api, il bottino avvelenato’ , in cui viene documentato come oltredue terzi del polline raccolto dalle api nei campi europei e portato ai loro alveari è contaminato da un cocktail di pesticidi tossici. Sono questi i tempi con cui risponde davanti a un’emergenza un Governo che dice di voler incentivare l’agricoltura sostenibile?”. Così i deputati del M5S della Commissione Agricoltura commentano la risposta del Governo all’interrogazione sui rischi per le api derivanti dall’uso di alcuni pesticidi in agricoltura.
“Siamo parzialmente soddisfatti della risposta delGoverno – affermano i parlamentari Cinquestelle – non solo per i tempi lunghi di risposta, del tutto inadeguati per un’emergenza, ma anche perché si ammette che non si è ancora arrivati a un livello sufficiente di tutela, visto che il Governo ha riferito che sonoancora in corso, in Italia, ilpotenziamento dei progetti di ricerca per il monitoraggio dello stato di salute delle api e, a livello europeo, il piano di implementazione per l’introduzione graduale dell’obbligatorietà dei vari test per la valutazione del rischio ”.
“Se questa è la velocità di reazione del Governo nonsiamo affatto sereni – rincara la dose Massimiliano Bernini, portavoce M5S primo firmatario dell’interrogazione – Siamo inoltre felici che l’Esecutivo riconosca che le api sono fondamentali per la biodiversità ma noi ci teniamo a ricordare che esse sono fondamentali per il nostro patrimonio agricolo perché c ontribuisconoall’impollinazione di 150 colture, ovvero l’80% del totale, come il pomodoro, il noce, l’arancio, il melo, il castagno, che per la nostra economia equivalgono ad un indotto di oltre 22 miliardi dieuro”.
“Ricordiamo inoltre che l’apicoltura italiana ècolpita anche da altre emergenze, come l’Aethina tumida, la cui attività di contrasto comporta la distruzione degli alveari con gli indennizzi che arrivano in ritardo agli apicoltori che perdono la produzione. Anche a proposito di queste emergenze il M5S ha presentato numerosi atti parlamentari. Dimostrateci che vi importa di queste emergenze rispondendo alle nostre sollecitazioni. Magari in tempi ragionevoli”.
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10/11/2015, 16:02
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FRODI OLIO, CARIELLO (M5S): "DOPO INTERVENTO MAGISTRATURA SPERO CHE IL MINISTERO SI SVEGLI"

"La magistratura è rimasta l'unica istituzione a tutelare l'olio extravergine italiano". È quanto dichiara Francesco Cariello (M5s) vicepresidente della Commissione contraffazione, commentando la notizia dell'iscrizione nel registro degli indagati, da parte della Procura di Torino, di una decina di rappresentanti legali di varie aziende che spacciavano olio di oliva per olio extravergine.

"Occorreva l'iniziativa della magistratura - continua il deputato - per svegliare dal torpore il ministero delle Politiche Agricole a cui da tempo sono state inviate le informative su queste tipologie di frodi da parte del nucleo di indagine dell'agenzia delle dogane".

"In particolare - conclude - il ministero è stato informato dell'esistenza di un cartello italo-spagnolo che da anni opera indisturbato nel settore"
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Francesco Cariello - Deputato M5S

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11/11/2015, 8:05
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Olio: Pastorelli (Psi), più sostegno a piccoli produttori

Roma, 11 novembre 2015 – “L’indagine della procura di Torino sul falso olio extravergine è un primo chiaro segnale contro la contraffazione in un settore essenziale per tutto l’agroalimentare italiano che negli ultimi mesi ha già subito parecchi danni a causa di emergenze fitopatologiche. Fondamentale è ora fare piena luce sulla vicenda, ritirando poi dalla distribuzione tutti i prodotti ritenuti non affidabili”. Lo afferma in una nota Oreste Pastorelli, deputato del Psi e componente della commissione Ambiente. “Le filiere – continuano – vanno controllate sin dai piani produttivi, prima della messa in commercio. Così facendo si andrebbero a salvaguardare le campagne di produzione di tante aziende oneste. Altrettanto urgente è il sostegno commerciale che va dato alle migliaia di piccoli e piccolissimi agricoltori che producono e vendono olio di alta qualità. È soprattutto sull’olio d’oliva, infatti, che passa la tutela del made in Italy”.

Ufficio Stampa On. Pastorelli

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11/11/2015, 17:38
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OLIO, M5S: “MANCA PIANO NAZIONALE, COSì GOVERNO FACILITA CONTRAFFAZIONE”
ROMA, 11.11.2015 – “Ifenomeni di contraffazione, come quelli attualmente oggetto dell’indagine giudiziaria in corso sull’olio extravergine d’oliva, sono favoriti dalla mancanza di pianificazione. In Italia infatti non abbiamo ancora un Piano Olivicolo Nazionale che garantisca una programmazione strategica della produzione, a partire da una tracciabilità dei flussi di import ed export e deimeccanismi di domanda e offerta”. Così i deputati del M5S della commissione Agricoltura commentano l’inchiesta giudiziaria sull’olio d’oliva.
“Secondo gli ultimi dati Ismea ogni anno in Italia siproducono 433mila tonnellate di olio d’oliva , se ne importano 493mila e se neesportano 404mila – afferma Filippo Gallinella, portavoce Cinquestelle – I numeri ci dicono che noi produciamo meno olio di quello che ci serve. Ed è anche per questo scarto che la contraffazione ha gioco facile. Con il Piano Olivicolo Nazionale questo non sarebbe possibile. Si tratta di uno strumento formalmente introdotto con il Decreto legge 51 del 2015 a cui sono stati assegnati di 32 milioni di euro ma la cui prima tranche di 5 milioni di euro non è ancora partita. Con questa omissione il Governo si rende complice dei fenomeni di contraffazione e di italian sounding che danneggiano il nostro made in Italy e ingannano il consumatore”.

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11/11/2015, 20:26
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LATTE, M5S: “VERTICE MIPAAF PRODUCA UN PREZZO EQUO PER ALLEVATORI”

ROMA, 11.11. 2015 – “Un prezzo del latte equo per gli allevatori in grado quanto meno di coprire le spese di produzione e l’aggregazione degli operatori della filiera: sono i due risultati essenziali che dovrebbe garantire il successo del tavolo di concertazione che si terrà domani al Ministero delle Politiche Agricole insieme con allevatori e industriali”. Lo affermano i deputati del M5S della Commissione Agricoltura.
“Queste misure sono fondamentali non solo per superare la crisi attuale ma, in generale, per il futuro del comparto – aggiunge Filippo Gallinella, portavoce Cinquestelle – Nella legge di Stabilità proporremo interventi mirati ma siamo consapevoli che se il settore non si riorganizza aggregandosi, se lo Stato non si impegna ad ‘alleggerire’ il carico di tasse e burocrazia e fintanto che rimaniamo nel sistema euro, saremo sempre in competizione svantaggiata con gli altri paesi, europei o meno”.

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11/11/2015, 20:27
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CONSUMO SUOLO, M5S: "UN'ALTRA FUMATA NERA FA CAPIRE LE REALI INTENZIONI DEL GOVERNO"

Roma, 12 novembre 2015 - "La legge sul Consumo di Suolo non arriverà in aula a novembre. Una beffa, dopo aver dovuto votare in fretta e furia centinaia di emendamenti, che fa capire chiaramente quali siano le priorità di questo governo e di questa maggioranza »: lo denunciano i deputati della Commissione Ambiente del M5S.

«Dopo due anni di inspiegabile fermo - spiega Massimo De Rosa, firmatario della proposta di legge del M5S sul consumo di suolo - il mese scorso era conclusa la fase del dibattito in Commissione. Siamo stato costretti, dall’oggi al domani nottate comprese, a votare centinaia di emendamenti, per renderci amaramente conto di come il testo fosse stato svuotato dalla maggioranza. Un peggioramento tale da modificare in modo sostanziale la “ragione sociale” della proposta, che ad oggi potrebbe realisticamente venir ribattezzata in: Incentivi al consumo del suolo per uso edificabile ” spiega il deputato Cinque Stelle. «Almeno però la legge, dopo anni, sarebbe finalmente giunta in aula, dove saremmo stati pronti a far valere le proprie posizioni».
Così non sarà. Dal calendario dei lavori della Camera di novembre, infatti, la discussione sul testo relativo al Consumo di Suolo, è sparita. Difficile che la calendarizzazione del testo possa essere spostata a dicembre, quando l’emiciclo si troverà a votare la legge di stabilità. «E’ l’ennesima pagliacciata del PD. Il testo sul Consumo di Suolo doveva rappresentare il cambiamento di cui questo Paese avrebbe avuto bisogno. Una legge capace di salvaguardare territori e paesaggi, stimolare nuovi posti di lavoro e tutelare l'agricoltura, mettendo un freno alla speculazione che negli anni ha prodotto esclusivamente scandali, appalti truccati, tangenti ed ecomostri. Evidentemente questa non è una priorità per la nostra maggioranza», dicono i deputati.

A questo punto sorge il dubbio che l’accelerazione imposta lo scorso mese dalla maggioranza, altro non fosse che l’ennesima “renzata”. “La discussione sul Consumo di Suolo, non è servita ad altro se non a fornire al premier l’occasione di poter chiudere EXPO a colpi di marketing e spot riguardo la tutela del territorio”, analizza De Rosa. “Finita la kermesse e terminate le occasioni di pubblico vanto, la salvaguardia del territorio torna in un cassetto del Palazzo. Del resto non è una novità come a questo governo interessi più spendere i soldi dei cittadini in opere inutili, come le varie TEEM e TOEM, oppure vagheggiare di ponti sullo stretto e futuristici poli scientifici, piuttosto che affrontare i problemi di un territorio che, dall’alveo del Seveso, fino a Messina ancora senz’acqua, mette a rischio l’incolumità dei cittadini che lo vivono».

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12/11/2015, 16:55
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OLIO, M5S: “MARTINA Già CONOSCEVA FATTI TORINO MA NON HA AGITO”
Roma, 12.11.2015 – “Il Governo aveva già tutte le evidenze per poter fare le verifiche con i propri ispettori sul fenomeno dell’olio extravergine d’oliva contraffatto”. Lo affermano i deputati del M5S della Commissione parlamentare d’inchiesta sulla Contraffazione. “L’inchiesta giudiziaria - spiega Francesco Cariello, portavoce del M5S e vicepresidente della commissione Contraffazione - si basa anche sul lavoro degli esperti dell’ufficio intelligence dell’Agenzia delle Dogane, che, in un’audizione secretata presso la commissione d’inchiesta, ha rilasciato un dossier sul fenomeno ora al centro delle indagini giudiziarie. Non solo: le informazioni rilasciate dall’Agenzia delle Dogane sono state trasmesse in diverse informative anche al ministero delle Politiche Agricole che finora non si è mai pronunciato”.
“Quest'informativa parla chiaramente di una concentrazione di acquisti di olio spagnolo in aziende toscane e umbre (le stesse oggetto dell’indagine aperta dalla Procura di Torino) con forti relazioni statutarie tra aziende d’importazione ed imbottigliamento, con sede in Italia, ed aziende spagnole esportatrici. Insomma: un vero e proprio cartello italo-spagnolo con l’obiettivo di tenere basso il costo d’acquisto dell’olio importato e aumentare i ricavi”.
“Chiediamo al Ministro delle Politiche Agricole, Martina, non sarebbe stato meglio investire i soldi pubblici utilizzati per la vetrina vuota di Expo in un piano di tutela dell’olio extravergine d’oliva puntando sulla ricerca scientifica per garantire l’autenticità del prodotto e la certificazione d’origine? Perché non ha preso seriamente in esame le informazioni trasferite al Mipaaf dall’Agenzia delle Dogane e sulla base delle quali la magistratura torinese ha poi fondato le sue indagini?”, hanno concluso i parlamentari Cinquestelle.

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