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Agricoltura - Parlamento Italiano
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Marco
Sez. Supporto Didattico
Iscritto il: 13/03/2008, 19:23 Messaggi: 68661 Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
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CAMERA DEI DEPUTATI
On. Paolo Cova parlamentare del Partito Democratico
COMUNICATO STAMPA
On. Cova: “Selezione genetica in stalla: le regole per avere davvero il controllo di quanto succede”
Dati genetici, produttivi, qualitativi e riproduttivi messi a disposizione delle singole aziende agricole. Fine della commistione controllore controllato fra chi raccoglie i dati e i centri genetici che poi commercializzano materiale seminale. Collaborazione tra le figure professionali presenti in stalla per avere consulenza e assistenza tecnica con un veterinario e agronomo aziendale che possano dare rilancio alla produzione agricola italiana. È questo che chiede l’on. Paolo Cova, parlamentare del Pd, al termine delle audizioni in XIII Commissione Agricoltura della Camera, nell’ambito dell’esame del disegno di legge disposizioni in materia di semplificazione, razionalizzazione e competitività dei settori agricolo, agroalimentare, della pesca e dell'acquacoltura. “In Italia, con circa 11 milioni di tonnellate di latte prodotte e circa 1.700.000 bovine da latte presenti, abbiamo una produzione per capo di circa 63 quintali, che è più bassa rispetto ad altre nazioni europee che li allevano al pascolo, quindi sono meno ‘ottimizzati’ e con costi più inferiori”, spiega Cova. Dunque, secondo il parlamentare Pd, “le capacità di selezione genetica nel nostro Paese vanno ampiamente migliorate, ed è necessario rimettere mano al settore zootecnico per una diversa organizzazione del lavoro”. E propone tre soluzioni, presentate anche sul tavolo delle audizioni: “I dati devono essere messi a disposizione delle aziende di modo che la consulenza aziendale sia basata su numeri reali. Secondo punto: deve finire questa sovrapposizione di figure tra controllore e controllato, per cui chi fa la selezione genetica e certifica i dati non può appartenere alla stessa associazione. Infine, coloro che collaborano in stalla e aiutano gli allevatori nelle loro scelte devono fare squadra. È l’unico modo per avere un controllo di quanto succede”. Roma, 20 ottobre 201 5
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20/10/2015, 14:36 |
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Marco
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CAMERA DEI DEPUTATI On. Paolo Cova parlamentare del Partito Democratico
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On. Cova: “Selezione genetica in stalla: le regole per avere davvero il controllo di quanto succede”
Dati genetici, produttivi, qualitativi e riproduttivi messi a disposizione delle singole aziende agricole. Fine della commistione controllore controllato fra chi raccoglie i dati e i centri genetici che poi commercializzano materiale seminale. Collaborazione tra le figure professionali presenti in stalla per avere consulenza e assistenza tecnica con un veterinario e agronomo aziendale che possano dare rilancio alla produzione agricola italiana. È questo che chiede l’on. Paolo Cova, parlamentare del Pd, al termine delle audizioni in XIII Commissione Agricoltura della Camera, nell’ambito dell’esame del disegno di legge disposizioni in materia di semplificazione, razionalizzazione e competitività dei settori agricolo, agroalimentare, della pesca e dell'acquacoltura. “In Italia, con circa 11 milioni di tonnellate di latte prodotte e circa 1.700.000 bovine da latte presenti, abbiamo una produzione per capo di circa 63 quintali, che è più bassa rispetto ad altre nazioni europee che li allevano al pascolo, quindi sono meno ‘ottimizzati’ e con costi più inferiori”, spiega Cova. Dunque, secondo il parlamentare Pd, “le capacità di selezione genetica nel nostro Paese vanno ampiamente migliorate, ed è necessario rimettere mano al settore zootecnico per una diversa organizzazione del lavoro”. E propone tre soluzioni, presentate anche sul tavolo delle audizioni: “I dati devono essere messi a disposizione delle aziende di modo che la consulenza aziendale sia basata su numeri reali. Secondo punto: deve finire questa sovrapposizione di figure tra controllore e controllato, per cui chi fa la selezione genetica e certifica i dati non può appartenere alla stessa associazione. Infine, coloro che collaborano in stalla e aiutano gli allevatori nelle loro scelte devono fare squadra. È l’unico modo per avere un controllo di quanto succede”.
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20/10/2015, 19:06 |
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Marco
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L.STABILITA', M5S: “PD SCHIZOFRENICO SU ESONERO IVA A PICCOLI AGRICOLTORI” Roma,20.10.2015 – “Sull’esonero IVA per le piccole imprese agricole abbiamo appena assistito ad una nuova lezione di mala politica da parte di un Pd schizofrenico, che in Commissione peril ddl ‘Agricoltura contadina’ ha proposto un’ulteriore estensione degli sgravi fiscali, aumentando il tetto massimo del reddito annuo a 40 mila euro, mentre ora da forza di Governo, nella nuovalegge di stabilità li sopprime del tutto, anche per quelli che hanno unvolume d’affari inferiore a 7mila euro l’anno”. È quanto denunciato dai deputati del M5S della Commissione Agricoltura. “Il governo continua acalpestare e ignorare l'agricoltura contadina e familiare, dopo averla completamente ignorata con Expo preferendo dar voce e visibilità solo a grandi aziende e multinazionali – spiega Paolo Parentela, deputato del M5S - Eppure secondo la FAO, nel mondo, l’agricoltura familiare di piccola scala gestisce tra il 70 e l’80% delle terre agricole e produce l’80% del cibo. Questa vicenda evidenziacome la maggioranza non riesca ad essere coerente nemmeno sui provvedimenti a sostegno delle fasce produttive più deboli”.
-- Area Comunicazione M5S Camera dei deputati
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20/10/2015, 19:07 |
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Marco
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AGRICOLTURA: “SU CINGHIALI IMMOBILISMO GOVERNO FOMENTAEMERGENZA” La puntata di Report “Leggi a perdere” ha aperto solo un piccolo squarcio sulle problematiche legate ai danni all’agricoltura provocati dai cinghiali Roma, 20.10.2015 – “Di fronte ai danni all’agricoltura provocati dalle incursioni dei cinghiali nei nostri territori, documentati anche dalla trasmissione ‘Report’, il Governo, nonostante le sollecitazioni del M5S, continua a restare immobile rischiando di condurci verso l’emergenza nazionale. A tale proposito abbiamo presentato un’interpellanza urgente al ministro delle Politiche Agricole, Martina, su cui chiediamo azioni concrete al più presto”. Lo affermano i deputati del M5S della Commissione Agricoltura in riferimento alla puntata della trasmissione Report ‘Leggi a perdere’ andata in onda domenica scorsa. “I danni a carico di allevamenti e coltivazionicausati dalle popolazioni di cinghiale stanno diventando sempre più frequenti in gran parte d’Italia. Tra le regioni più colpite il Lazio, con circa tre milioni di euro di danni nel solo 2013, la Toscana, la Valle d’Aosta, il Piemonte, le Marche ed il Molise – dichiara Chiara Gagnarli, deputata del M5S, spiegando il contenuto dell’interpellanza - Oltre ai danni alle colture, è gravela mancanza, allo stato attuale, di una banca dati unica sui capi abbattuti complessivamente, l’assenza di un blocco reale alle nuove immissioni a scopo venatorio e la mancanza di informazioni sull’operato degli Ambiti Territoriali di Caccia. Tutte queste omissioni ci stanno traghettando verso l’emergenza e se il Governo continuerà a non fare nulla, forse è solo per non dare fastidio a qualcuno”. “Già un anno fa il M5S in Commissione Agricoltura avevavotato favorevolmente la risoluzione per il contenimento dei danni dei cinghiali e che recepiva gran parte delle nostre osservazioni che tengono conto degli studi scientifici dell’Ispra e di altri Enti di ricerca competenti ”.
-- Area Comunicazione M5S Camera dei deputati
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20/10/2015, 19:13 |
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Marco
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Sen. Albano PD: "Tutelare la biodiversità significa tutelare l'agroalimentare italiano"
"Parlare di tutela delle biodiversità è necessario a maggior ragione nel nostro Paese, dove il patrimonio varietale delle coltivazioni alimentari è vastissimo e fortemente radicato nella nostra cultura gastronomica" lo afferma la Sen. Donatella Albano del Partito Democratico, intervenuta ieri in Aula nel corso della discussione in merito al disegno di legge per la tutela e la valorizzazione della biodiversità agraria e alimentare, "Bene le banche dei semi e dei germoplasmi, ma occorre incentivare il recupero e la coltivazione delle antiche varietà nei loro luoghi d'origine o dove hanno trovato condizioni così favorevoli da caratterizzarne il territorio".
"Per guardare al futuro occorre conoscere bene le proprie radici, per questo la tutela della biodiversità significa sviluppo e sostenibilità ambientale, per non parlare della tutela del paesaggio e dell'ambiente, nonchè della ricchezza gastronomica delle varie comunità locali" afferma la Albano, membro della Commissione Agricoltura, "ad Expo sono stati diffusi i dati della FAO, secondo la quale il 75% delle varietà colturali presenti all'inizio del '900 è andato perduto. Per questo servono azioni quali quelle che stiamo andando ad approvare, come l'istituzione di un'anagrafe patrimoniale, di una rete e di un portale nazionali, di un piano e di linee guida per la conservazione della biodiversità agraria e alimentare, che passano attraverso il coinvolgimento di aziende per la coltivazioni "in situ " ed "ex situ" e che definisce la commercializzazione delle sementi, così come gli interventi per la ricerca.
"In Aula ho voluto ricordare l'esempio di giovani agricoltori del mio Ponente ligure, come Marco Damele e Silvia Guadalupi, che da tempo portano avanti progetti di recupero e scambio di sementi e bulbi antichi, tra cui la "cipolla egiziana", una volta diffusa in Liguria e definita da Libereso Guglielmi come "la madre di tutte le cipolle", continua la Albano, "il loro è un lavoro soprattutto teso a un cambiamento culturale, ed è questa la direzione giusta per la nostra agricoltura italiana".
Ufficio stampa Sen. Donatella Albano
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21/10/2015, 20:03 |
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Marco
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CAMERA DEI DEPUTATI On. Paolo Cova parlamentare del Partito Democratico
COMUNICATO STAMPA
On. Cova: “ Quote latte: senza vacche non c’è produzione e non la fa certo l’algoritmo, usato per giustificare quantità che non c’erano ”
L’ordinanza di archiviazione del Gip sul caso Agea e quote latte dice in modo chiaro che non è una questione di algoritmo. E gli allevatori che hanno sforato devono pagare le multe.
Sull’annosa questione interviene l’on. Paolo Cova, parlamentare del Pd: “La sentenza del Giudice per le indagini preliminari certifica che il cambio di algoritmo non ha contribuito a modificare la quota latte italiana in quanto la produzione totale viene calcolata con i Modelli L1 e controllata da A gea. Il dubbio, che ho segnalato più volte , anche in Aula e con interpellanze, è che non ci sia correlazione tra le produzioni delle singole stalle e la reale presenza di bovine da latte ”.
Le domande che pone Cova sono precise: “ I Modelli L1 sono giustificati da una presenza reale di capi bovini? Un esempio sono le 30.000 vacche da latte che spariscono regolarmente ogni anno in 4 regioni italiane quando in altre regioni con il triplo di capi bovini se ne smarriscono solo 1200. Queste vacche servono a giustificare le produzioni e prendere i contributi P ac ma poi non esistono e devono essere denunciate come smarrite? ”.
E aggiunge che “l a stessa Corte europea ha condannato l'Italia, con sentenza del 2 dicembre 2014 , per mancati controlli sulle produzioni di latte bovino in diverse regioni. Basta verificare il numero dei parti annuali di bovine da latte per avere idea di quanti capi realmente producono latte in Italia e quanto latte possano realmente produrre. Perché senza vacche non si fa il latte e non basta un Modello L1! ”, conclude Cova.
Roma, 2 1 ottobre 201 5
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21/10/2015, 20:04 |
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Marco
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BIODIVERSITA': MATTESINI (PD), RAPPORTO INSCINDIBILE TRA SUO SVILUPPO E DIFESA DELLA SALUTE
"C'è' un rapporto strettissimo tra biodiversità e difesa della salute come ha ribadito anche il XIV Congresso mondiale della sanità pubblica la dove ha affermato nelle conclusioni che «proteggere animali, piante ed ecosistemi equivale a preservare la salute, poiché c'è un impatto reciproco sulla qualità dell'acqua, dell'aria, della produzione alimentare, della diversità microbica e delle malattie infettive". Lo afferma la senatrice del Pd Donella Mattesini della commissione Sanità intervenendo in Aula sulla Legge per la Biodiversità. "La biodiversità - aggiunge Mattesini - è infatti alla base della stabilità degli ecosistemi e dei servizi che forniscono cibo, acqua potabile, aria pulita, controllo delle malattie, così come le materie prime per lo sviluppo dei farmaci. Tutti sappiamo o dovremmo sapere quanto la varietà dell' alimentazione, insieme la qualità dei prodotti, incida profondamente sulla prevenzione delle malattie ma anche sul mantenimento della salute e quanto siano i gravi, a questo proposito, i dati forniti dalla Fao che ha stimato la perdita della biodiversità negli ultimi 100 anni in una cifra vicina al 75 per cento delle cosiddette specie alimentari principali". "Lo Sviluppo e mantenimento della biodiversità - sottolinea Mattesini - significano anche necessità di conservare e produrre piante medicinali, che sono un elemento di grande rilievo per la produzione di farmacie, quindi, di grande importanza proprio nell'assistenza sanitaria per quanto riguarda l'efficacia delle cure. Con questa legge, quindi, il Parlamento dà un contributo per l'inversione, o quantomeno per la correzione di rotta e lo stiamo facendo sulla base di trattati internazionali e sulla base di risultati proposti dal mondo della ricerca". "L'inserimento, poi, di un rappresentante del Ministero della salute nel comitato permanente per la biodiversità di interesse agricolo ed alimentare previsto nell'art 8 della legge, è un segnale che sancisce il rapporto assolutamente inscindibile tra mantenimento e sviluppo della biodiversità e rispetto della salute".
Roma, 21 ottobre 2015 Antonella Clementi Ufficio stampa Gruppo Pd Senato
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21/10/2015, 20:07 |
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Marco
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BIODIVERSITA': PIGNEDOLI (PD), DDL PER DEFINIRE UN QUADRO NORMATIVO PER LE ATTIVITA' GIA' AVVIATE
"Il disegno di legge sulla biodiversità, approvato ora dal Senato all'unanimità con 211 voti e solo 4 astenuti, contiene una serie di misure per tutelare e valorizzare la biodiversità agricola e alimentare, con lo scopo di definire un quadro normativo di riferimento unico per le attività in questi settori già avviate dallo Stato e dalle regioni". Lo afferma Leana Pignedoli, vicepresidente della commissione Agricoltura a Palazzo Madama e relatrice del provvedimento.
"Il tema della biodiversità è diventato centrale anche nelle politiche e nelle strategie internazionali ed europee. Non è per addetti ai lavori, ricercatori o integralisti dell'ambiente, ma è questione vitale, per noi e per il futuro delle prossime generazioni. Anche le regioni - spiega Pignedoli - hanno intrapreso diverse azioni volte alla difesa della biodiversità agraria, tra queste, iniziative di studio e ricerca e progetti di salvaguardia delle varietà e razze locali. Ecco perché l'obiettivo del ddl è quello di dettare una normativa quadro che integri e metta a sistema la legislazione regionale, gli indirizzi di carattere internazionale e l'ordinamento nazionale nella materia. Nell'esame in Commissione sono stati apportati modifiche al testo che l'hanno reso più preciso con il contributo di tutti i gruppi parlamentari. I punti principali del provvedimento: l'istituzione dell'Anagrafe nazionale della biodiversità che indica tutte le risorse genetiche locali di origine vegetale, animale o microbica a rischio di estinzione, l'istituzione del Portale nazionale della biodiversità per costituire un sistema di banche dati interconnesse e l'avviamento del Fondo per la tutela della biodiversit à per sostenere le azioni degli agricoltori e degli allevatori nell'ambito del provvedimento. Importante infine la Rete nazionale della Biodiversità in cui istituzioni di diverso livello, agricoltori "custodi", si attivano per svolgere ogni attività per valorizzare uno dei patrimoni più preziosi di cui il nostro paese dispone".
Camilla Povia Ufficio Stampa Pd Senato
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21/10/2015, 20:08 |
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Marco
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BIODIVERSITA': FASIOLO (PD), OK A DDL E' PASSO AVANTI PER RAFFORZARE AGROALIMENTARE ITALIANO
"Il ddl approvato dall'Aula all'unanimità vuole istituire un vero e proprio sistema nazionale di tutela della biodiversità, con profonde motivazioni legate al ruolo dell'agroalimentare, anche dal punto di vista economico, nel nostro Paese. E' un ulteriore e fondamentale passo per rendere ancora più forte l'eccellenza agroalimentare italiana, valorizzando il prestigio del Made in Italy". Lo afferma la senatrice del Pd Laura Fasiolo.
"Recupero, tutela e valorizzazione della biodiversità sono, dunque, i fondamenti di questo testo, che ha il pregio di adottare un approccio sistematico coinvolgendo tutti gli attori della filiera che va dal campo alla tavola, passando per la ricerca, la conservazione, la distribuzione e la scelta consapevole della qualità agroalimentare che inizia nelle scuole con la formazione delle nuove generazioni. L'aspetto che valuto più importante all'interno del ddl, infatti, - spiega - è quello di voler promuovere le attività degli agricoltori agli studenti. Sensibilizzare i giovani nelle scuole affinché comprendano il profondo significato e il valore della tutela dal rischio estinzione delle «risorse genetiche locali» attraverso il prezioso operare degli allevatori, e si facciano custodi della conservazione delle risorse genetiche dei prodotti agricoli locali, è finalmente un impegno ben definito. Il successo di Expo - conclude Fasiolo - dimostra che questo tema ha un valore globale: difendere la biodiversità vuol dire, infatti, sostenere concretamente la lotta ai cambiamenti climatici, contro la pratica della deforestazione selvaggia sostenuta dalle multinazionali in Africa, America latina e Asia, per impiantare coltivazioni estensive che depauperano i suoli e li inquinano con massicce dosi di anticrittogamici e diserbanti chimici, spogliando milioni di persone della ricchezza della loro terra".
Camilla Povia Ufficio Stampa Pd Senato
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21/10/2015, 20:10 |
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Marco
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BIODIVERSITA': BERTUZZI (PD), DOPO EXPO LA SFIDA CONTINUA, DDL DA' STRUMENTI CONCRETI
"La sfida del nutrimento del pianeta non si ferma a Expo 2015. Infatti, l'approvazione oggi del ddl sulla biodiversità agraria e alimentare rappresenta ancora una volta l'inarrestabile volontà di cambiamento di questo paese. Attraverso questo ddl si costruisce un sistema nazionale di tutela e di valorizzazione della biodiversità agraria e alimentare per preservare 'in vita' lo straordinario patrimonio di risorse genetiche vegetali, animali e microbiche locali, dal rischio di erosione e anche di estinzione". Lo dichiara la senatrice Maria Teresa Bertuzzi, capogruppo Pd in Commissione Agricoltura a Palazzo Madama.
"Il patrimonio nazionale di biodiversità è unico al mondo per dimensione e qualità, al pari del patrimonio culturale. Ed è questo patrimonio naturale e culturale che rappresenta il tratto identitario del nostro Paese. Il settore dell'agroalimentare ha avviato un processo di cambiamento tuttora in atto, ha puntato sulla qualità, sulla sicurezza e sul rispetto dell'ambiente. La competitività sta negli elementi di distintività dei nostri prodotti agroalimentari. Tipicità e specificità che si legano a luoghi, paesaggi e modalità di produzione non possono che essere ricondotte ad un unico brand: il made in Italy. Questo patrimonio, tutto italiano, va tutelato e conservato. In questo senso vanno i tanti interventi legislativi: inserire non solo l'educazione alimentare nei percorsi formativi della buona scuola, ma anche educare al valore del cibo, fornire un nuovo concetto di sostenibilità ambientale e di conservazione e utilizzo delle risorse. In Expo - conclude Bertuzzi - l'Italia rappresentata è questa: un grande parco della biodiversità attraverso il quale il paese è riuscito a lanciare il messaggio universale del diritto al cibo. E' un messaggio che ci impegna, da un lato, a formare cittadini consapevoli del valore del cibo, dall'altro a salvaguardare questo patrimonio e a cambiare la nostra modalità di approcciarci al mondo della natura".
Camilla Povia Ufficio Stampa Pd Senato
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21/10/2015, 20:10 |
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