FORESTE, M5S: "ATTIVARE UFFICIO COORDINAMENTO NAZIONALE PRESSO MIPAAF"
ROMA 16 settembre 2015 - Istituire un Ufficio Permanente di coordinamento forestale presso il Ministero delle Politiche Agricole per garantire una gestione nazionale e sostenibile del patrimonio forestale italiano attualmente inesistente. Questa la proposta avanzata dal M5S e contenuta nella risoluzione presentata oggi alla Camera in Commissione Agricoltura.
“Si tratterebbe di una struttura senza oneri aggiuntivi per il bilancio dello Stato, coinvolgendo tutte le competenze in ambito selvicolturale afferenti al Ministero dell’Agricoltura, alle Università e agli enti di ricerca (come il Crea, il Cra-Selvicoltura di Arezzo ecc.). Attualmente - dichiarano i deputati del M5S - le politiche forestali sono demandate alle Regioni e manca una gestione unitaria nazionale in grado di presentare a livello comunitario una posizione unica che rappresenti l’intero paese”.
“I numeri parlano chiaro – spiega Massimiliano Bernini, deputato M5S e primo firmatario relatore del testo – su un totale di oltre 10,5 milioni di ettari di boschi italiani (il 34% della superficie nazionale), appena il 15,7% è regolamentato da strumenti di pianificazione della gestione, mentre oltre il 60% è abbandonato (Dati INFC 2005), quindi un vero patrimonio lasciato all’incuria, cosa inaccettabile se consideriamo che il paese vive una profonda crisi occupazionale”
“Inoltre, attualmente in Italia su 32,5 milioni di metri cubi di biomasse forestali annue, solamente 6,3 (dato Eurostat 2012) sono effettivamente impiegati dall’industria del legno e dell’energia. L’utilizzazione delle risorse forestali si assesta ufficialmente su una media del 30-35% dell’incremento annuo, contro la media europea del 65%. Risulta quindi paradossale – conclude Bernini - che la nostra industria del legno importa oltre l’80% delle materie prime dall’estero, a volte da paesi in cui i criteri della gestione forestale sostenibile non vengono attuati.”
DDL BIODIVERSITA': PIGNEDOLI (PD), CONCLUSO ITER IN COMMISSIONE, SPERO TEMPI BREVI IN AULA "Oggi al Senato si è concluso l'iter in commissione Agricoltura sull'approvazione degli emendamenti sul disegno di legge di valorizzazione della Biodiversità agraria e alimentare. Non sono state apportate modifiche sostanziali all'impianto approvato dalla Camera, ma definizioni più puntuali e alcune precisazioni con il coinvolgimento di tutti i gruppi". Lo rende noto la senatrice Leana Pignedoli, vicepresidente della commissione Agricoltura a Palazzo Madama e relatrice del provvedimento.
"Ora ci auguriamo che nonostante l'impegnativo calendario delle prossime settimane in Senato - spiega - si possa concludere in tempi brevi l'iter con l'approvazione in aula. Sarebbe un segnale importante concludere un provvedimento che dà concretamente organicità e propone azioni di sostegno ad un sistema agricolo basato sul valore delle varietà e dell'alta distintività".
AGRICOLTURA: M5S, SU DDL BIODIVERSITA' OTTENUTI TEMPI DI EMANAZIONE CERTI
Roma, 16 sett. "Abbiamo ottenuto tempi legislativi certi (90 giorni dalla data di entrata in vigore della legge) per l'emanazione del decreto ministeriale riguardante il comitato permanente per la biodiversità agraria e alimentare. Si eviterà così di perdere tempo prezioso di mesi, se non anni. " Lo afferma la senatrice Daniela Donno capogruppo M5s in Commissione Agricoltura.
"In sede di discussione del disegno di legge sulla biodiversità agraria ed alimentare sono stati approvati in commissione emendamenti e odg del Movimento 5 stelle che si è dimostrata unica vera opposizione - prosegue la pentastellata -. Su Xylella il governo si è impegnato ad istituire appositi protocolli di lotta integrata a fenomeni di contagio epidemico o fitosanitario da specie di particolare virulenza e provenienti da paesi extracomunitari, o da modificazione genetica di specie già in essere, come il caso della diffusione della Xylella fastidiosa"spiega la senatrice.
"E' stato anche necessario sottrarre da interpretazioni, troppo ampie e fuorvianti, l'oggetto e la finalità del provvedimento, evitando speculazioni e attività non controllate" conclude Donno.
CAPORALATO, M5S: “CASO VIGNE PIEMONTE SIA APRIPISTA PER CONTROLLI IN TUTTA ITALIA”
Roma, 17.09.2015 - “Il blitz delle forze dell’ordine nelle vigne piemontesi faccia da apripista per intensificare i controlli in tutta Italia. Dal Nord al Sud, il caporalato deve essere stanato in tutte le regioni seguendo le diverse stagioni di raccolta, da quella dell’uva fino a quella delle arance”.
Così i deputati M5S della Commissione Agricoltura commentano il blitz delle forze dell'ordine in Piemonte. “La lotta contro il caporalato deve essere portata in tutta la Penisola non solo perché è una battaglia di civiltà ma soprattutto per tutelare quelle aziende virtuose che subiscono la concorrenza sleale delle imprese che sfruttano la manodopera a basso costo”.
“È davvero paradossale come lo sfruttamento e la criminalità organizzata inquinano anche le filiere produttive delle eccellenze agroalimentari italiane destinate ad un target medio-alto di consumatori. Un ingrediente vergognoso per le etichette del made in Italy. L’operazione di oggi dei carabinieri dimostra quanto il Movimento 5 Stelle denuncia da tempo in Parlamento: gli strumenti per combattere questa piaga sociale già ci sono; più che le norme ciò che andrebbe rafforzato sono la volontà politica e la coscienza civile degli amministratori, degli enti e Autorità competenti a tutti i livelli”.
AGRICOLTURA,M5S: “MARTINA RISPONDA SU MISURE UE ‘AMMAZZA OLIO D’OLIVA’” Ipocrita la posizione del Pd, che in Italia sostiene nostro agroalimentare e in Europa sdogana misure ‘anti made in Italy' Roma, 23.09.2015 - Conoscere la posizione del Governo italiano sul regolamento dell’Unione Europa, in corso di approvazione, che agevola l’arrivo sul mercato UE di olio tunisino e quali misure l’Esecutivo intenda adottare per evitare ripercussioni negative sulla produzione dell’olio d’oliva italiano ,eccellenza agroalimentare del Belpaese, già vessata da diverse criticità come quella del batterio Xylella, i cui danni sono tuttora incalcolabili e in attesa una soluzione. È questo in sintesi il contenuto dell’interrogazione a risposta scritta depositata dai deputati del M5S della Commissione Agricoltura e rivolta al Ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina. “Con questo provvedimento – spiegano i deputati del M5S - la Tunisia potrà esportare senza dazio, dal 1 gennaio 2016 al 31 dicembre 2017, ulteriori 35.000 tonnellate di olio extravergine di oliva, in aggiunta alla quota già fissata dall’accordo euro mediterraneo, di 56.700 tonnellate. Una quantità pari a metà della produzione tunisina e poco meno di un terzo di quella italiana”. “Siamo favorevoli alla cooperazione a sostegno dei paesi in difficoltà ma non capiamo perché questa debba tradursi necessariamente in misure commerciali e soprattutto perché queste debbano essere in contrasto con la tutela delle imprese e dei lavoratori dell’agroalimentare made in Italy”, rincara la dose Silvia Benedetti, deputata M5S che ha firmato l’interrogazione. “A tale riguardo è davvero ipocrita la posizione del PD, che se da un lato attraverso alcuni suoi rappresentanti, dall’europarlamentare De Castro alla deputata Mongiello, afferma di voler sostenere l’ovicoltura italiana, dall’altro, in sede europea, attraverso il capo della diplomazia UE, Mogherini, promuove regolamenti come questo incurante dell’olio d’oliva italiano. Un film già visto con i danni agli agrumi di Sicilia e Calabria provocati dall’accordo UE-Marocco, sancito nel 2012 dal Parlamento UE coi voti di molti europarlamentari del PD”, conclude Benedetti.
AGROALIMENTARE, M5S: “GOVERNO RISPONDA SU ESPANSIONE EMERGENZAAETHINA” Inefficaci i roghi delle arnie senza indennizzi econtrolli. Gli apicoltori non denunciano per paura dei danni economici
Roma, 23.09.2015 - Bloccare i roghi a tappeto dellearnie in Calabria, risarcire gli apicoltori, pianificare i controlli anche nelle regioni limitrofe - come Campania, Basilicata, Puglia, Sicilia – e affiancare all’unità di crisi del Ministero della Salute le necessarie competenze entomologiche,agronomiche ed apistiche in modo da coordinare un piano di monitoraggio e contenimento fino ad oggi assente. È questo in sintesi il contenuto dell’interrogazione sull’infezione degli alveari nel Sud Italia depositata dai deputati del M5S della Commissione Agricoltura e rivolta ai ministri di Politiche Agricole, Salute ed Economia e delle Finanze. “Le Regioni Calabria e Sicilia insieme aiMinisteri dell’Agricoltura e della Salute si stanno dimostrando incapaci di arginare il fenomeno ‘aethina tumida’ che si sta espandendo in aree più vaste infestando le arnie degli apicoltori e mettendo in serio pericolo l’apicoltura italiana”, denunciano i deputati del M5S. “Il nuovo focolaio scoperto a Taurianova, in provincia di ReggioCalabria, e la confermata presenza dell’insetto nelle arnie calabresi, sta instaurando un regime di paura e terrore tra gli apicoltori. Lecontromisure adottate dal Ministro della Salute e dalla Regione Calabria – spiegano Paolo Parentela e Massimiliano Bernini, deputati M5S firmatari dell’interrogazioni - si sono rilevate sbagliate: i roghi senza un adeguato indennizzo agli apicoltori hanno provocato il silenzio degli operatori del settori. Così, pernon subire danni economici, nessuno ha denunciato alle autorità la presenza del coleottero Aethina Tumida e questo ha peggiorato la situazione”. “Bisogna interveniresubito per evitare che l’apicoltura nel nostro Paese venga ulteriormente danneggiata dalla presenza dell’insetto. Sostenere l’apicoltura vuol dire sostenere un importante settore per lo sviluppo economico e la biodiversità del nostro Paese”, concludono Parentela e Bernini.
AGROALIMENTARE,M5S: “LA CRISI DEL LATTE IN MONTAGNA VISTA DA VICINO” Domani, venerdì 25 settembre, aBelluno, una delegazione M5S della Commissione Agricoltura visiterà stalle e aziende per ascoltare gli operatori del settore lattiero-caseario Roma, 25.09.2015 - Domani,venerdì 25 settembre, in provincia di Belluno, una delegazione dei deputati del M5S della Commissione Agricoltura, accompagnati dalle organizzazioni agricole provinciali, visiterà stalle e aziende del settore lattiero-caseario per vedere da vicino la crisi del latte inmontagna, ascoltare le criticità direttamente dagli operatori e valutare insieme con loro possibili soluzioni da proporre nelle sedi istituzionali. Ladelegazione M5S della Commissione Agricoltura - composta dai deputati Chiara Gagnarli, GiuseppeL’Abbate e Filippo Gallinella - insieme con Federico D’Incà , presidente del M5S alla Camerae originario del territorio bellunese, visiterà alcune tipiche realtà produttive del settore, accompagnata da i vertici delle Organizzazioni agricole provinciali (Confederazione Italiana Agricoltori, Coldiretti,Confagricoltura). Alle ore 11.00 pressoil Palazzo Municipale di Mel i parlamentari del M5S terranno una conferenza stampa alla presenza dei sindaci diMel, Stefano Cesa, di Limana, Milena De Zanet, e di Trichiana, Fiorenza Da Canal. Al termine, la delegazione visiterà la nota cooperativa Lattebusche, dove incontreranno i dirigenti aziendali. IlM5S torna così sul territorio per toccare con mano e raccontare le criticità e le eccellenze dei vari settori dell’agroalimentare italiano. In particolare la visita a Belluno vuole mettere in evidenza come la crisi del latte in montagna, dove i costi di produzione sono più alti rispetto a quelli in pianura, è la punta dell’iceberg dellaliberalizzazione estrema del mercato . La politica di abbassamento dei prezzi sta infatti mettendo in ginocchio i produttori lattiero-caseari che hanno fatto investimenti per milioni di euro e saranno costretti a chiudere se non si potrà garantire il prezzo minimo del prodotto sul mercato. “I l latte in montagna oltre ad essereun valore aggiunto nel made in Italy, permette la salvaguardia dal dissesto idrogeologico e la tutela del territorio edel patrimonio paesaggistico ” – dichiara la delegazione di parlamentari M5S - “ È quindi un valore fondamentale in questi mesi messoa rischio dalla chiusura di migliaia di piccole aziende agricole”.
WOLKSWAGEN; SENATORI PD: INDAGINE CONGIUNTA COMMISSIONI INDUSTRIA E AMBIENTE SU RICADUTE IN ITALIA Dichiarazione dei senatori Massimo Caleo e Salvatore Tomaselli, capigruppo Pd in Commissione Ambiente e in Commissione Industria
“Comprendere le cause e le problematiche della vicenda Volkswagen e quali possano essere le sue ricadute per i consumatori italiani, il settore automobilistico e l'ambiente”. Lo scrivono i senatori Salvatore Tomaselli e Massimo Caleo, capigruppo Pd nelle Commissioni Industria e Ambiente di Palazzo Madama, in una lettera indirizzata ai presidenti delle due Commissioni nella quale chiedono che la vicenda Wolkswagen venga esaminata dai parlamentari membri in sessione comune in una apposita attività conoscitiva. “La manipolazione dei valori dei gas di scarico di circa 11 milioni di automobili prodotte dalla più grande azienda tedesca - spiegano Caleo e Tomaselli - pone problematiche di natura ambientale, concorrenziali e di tutela dei consumatori tratti in inganno dalle false comunicazioni diffuse dalla Volkswagen”. L'iniziativa, secondo i due senatori, potrà aiutare a chiarire “quante siano le autovetture Volkswagen coinvolte dalla vicenda in questione nel nostro Paese; quali siano le ricadute ambientali nel nostro territorio; quali siano i sistemi di rilevazione dei gas di scarico adottati e i sistemi di verifica e controllo dei medesimi, nonché del software delle autovetture, e se vi siano sistemi di rilevazione uniformi per tutte le case automobilistiche; se siano coinvolte nella vicenda anche altre aziende del settore automobilistico, come pare possibile dalle ultime notizie, e, infine, quali iniziative, anche normative, possano essere intraprese nel territorio nazionale e della Ue a tutela dei consumatori, dell'ambiente e di una corretta e trasparente competizione di mercato”. Il lavoro congiunto delle due commissioni, secondo Tomaselli e Caleo, potrà rappresentare “lo strumento più adeguato per portare a conoscenza del Parlamento e dell'opinione pubblica la situazione che si è venuta a creare” e perciò, concludono i parlamentari democratici, “appare opportuno procedere all'audizione dei soggetti istituzionali - dal Governo agli enti ispettivi - e dei soggetti portatori d'interesse - dai produttori ai consumatori - per conoscere le problematiche e le eventuali soluzioni, da sostenere anche in sede europea, affinché situazioni del genere non abbiano più a ripetersi”. Roma 24 settembre 2015
AGRICOLTURA: BERTUZZI (PD), DALLA PROSSIMA SETTIMANA AUDIZIONI IN SENATO SU BIOTECNOLOGIE "Approfondire le conoscenze sulle biotecnologie sostenibili dal punto di vista ambientale, economico e sociale offre la possibilità di aprire il dibattito sulla ricerca in agricoltura, uscendo dall'angusto e riduttivo ambito di una discussione che viene ridotta ad un referendum sugli Ogm. E' per questo che abbiamo iniziato un confronto in Commissione Agricoltura al Senato, con un affare assegnato di cui sono relatrici le senatrici Fattori e Gatti, che ringrazio per la loro competenza e passione, e che proseguirà la prossima settimana con una serie di audizioni di esperti". Lo dice la senatrice Maria Teresa Bertuzzi, capogruppo del Pd nella Commissione Agricoltura. "La qualità dei prodotti, le rese delle produzioni, la salvaguardia delle biodiversità - prosegue Maria Teresa Bertuzzi - sono obiettivi irrinunciabili per il nostro Paese. Quindi il rapporto tra scienza e politica non può essere liquidato con uno slogan. Oggi le senatrici Fattori e Gatti hanno presentato relazioni molto interessanti sull'affare assegnato in materia di biotecnologie in agricoltura e la prossima settimana partirà una serie di audizioni di esperti nella Commissione Agricoltura del Senato. Sull'utilizzo delle biotecnologie c'è un vuoto normativo da colmare che rischia di rendere inutilizzabili le straordinarie potenzialità che possono offrire".
Roma, 24 settembre 2015
Ilaria Di Bella vice capo Ufficio stampa gruppo Pd Senato
AGROALIMENTARE, M5S: “IN TOUR SUI LUOGHI DELLA CRISI DEL LATTE”
I deputati M5S della Commissione Agricoltura a Belluno in visita tra stalle e aziende lattiero-casearie per ascoltare le criticità ed elaborare soluzioni sul campo
ROMA, 25.09.2015 - Regolamentare il mercato contro l’abbassamento eccessivo dei prezzi e destinare degli incentivi per sostenere la produzione di latte fresco e di tutta la filiera lattiero-casearia di qualità con particolare attenzione per le aziende multifunzionali che contribuiscono alla sicurezza del territorio e alla tutela del paesaggio. È questa, in sintesi, la proposta dei deputati del M5S della Commissione Agricoltura, Chiara Gagnarli e Filippo Gallinella, che oggi insieme con il presidente del M5S alla Camera, Federico D’Incà , hanno incontrato a Belluno allevatori, associazioni di categoria e istituzioni locali per raccogliere input utile direttamente dagli operatori del settore.
“La crisi del latte in montagna è solo la punta dell’iceberg delle difficoltà che sta affrontando il settore in seguito alla concorrenza spietata provocata dalla liberalizzazione selvaggia del mercato internazionale – dichiarano i parlamentari del M5S – Nelle aree montane le criticità per i produttori si aggravano ulteriormente perché, rispetto ai colleghi in pianura, devono affrontare costi di produzione più alti. Eppure con la loro stessa presenza offrono un servizio importante per contrastare il dissesto idrogeologico e preservare il patrimonio paesaggistico”.
“Nella campagna 2014/2015 la produzione di latte, l’ultima regolata dal sistema delle quote, è stata di oltre 11 milioni di tonnellate con un esubero nazionale di circa 110mila tonnellate. Questo regime ha provocato il controverso fenomeno delle multe che però allo stesso tempo riusciva a tenere il prezzo del latte stabile. Ora invece siamo passati da un regime sanzionatorio ad una guerra del prezzo al ribasso che ha distrutto il reddito dei produttori”.
“Occorre pertanto dirigersi verso sistemi di produzione più sostenibili e di qualità, in modo che l’offerta sia proporzionale alla domanda e si riesca così a regolamentare la giungla della competitività spietata con una seria politica economica”, hanno concluso i parlamentari del M5S.