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Agricoltura - Parlamento Italiano 
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AGRICOLTURA: ALBANO (PD), E' CHANCE DI RIQUALIFICAZIONE PROFESSIONALE E SOCIALE
"Il provvedimento sull'Agricoltura Sociale di cui stiamo discutendo in Senato è molto importante per tutte quelle persone che, provate da forme diverse di disagio, pensano di trovare nell'attività agricola una chance di riqualificazione professionale e sociale. Concettualmente non ci si rivolge all'agricoltura industrializzata, ma più ad un'agricoltura che si fonda sul rapporto tra l'uomo e la natura, con un approccio finalizzato a rispondere alle richieste del mercato e a quelle della società civile". Lo afferma la senatrice del Pd Donatella Albano.

"Aver introdotto le cooperative sociali nel corso della rimodulazione di questo provvedimento - continua - è stato un salto di qualità. L'aspetto multidisciplinare è infatti intrinseco nell'agricoltura sociale, che comporta, nella sua messa in opera, conoscenze diversificate in ambiti apparentemente lontani, almeno dal punto di vista formativo. Per questo non possono venir meno le conoscenze del mondo agricolo, come non possono venir meno le conoscenze del mondo dell'assistenzialismo sociale. Solo dall'interazione, da un'intensa collaborazione e da una delicata modulazione delle esigenze di questi due mondi - conclude Albano - possono nascere progetti ben formulati e strutturati, in grado di portare ad ottimi risultati, sul piano agricolo e sul piano sociale".

Ufficio Stampa Pd Senato

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08/07/2015, 18:26
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AGRICOLTURA SOCIALE: BERTUZZI (PD), UN NUOVO MODELLO DI WELFARE PER LE AREE RURALI

"Un legge quadro per l'agricoltura sociale è attesa nel Paese, per uniformare sia chi può esercitarla sia le attività ad essa connessa. Le buone prassi diffuse hanno sollecitato l'intervento del legislatore per riconoscere che esistono sistemi nuovi per fare welfare, con soggetti non istituzionali che sanno interpretare la finalità pubblica del loro lavoro. Nel mondo rurale esistono già esperienze importanti". Lo afferma la senatrice Maria Teresa Bertuzzi, capogruppo del Pd in Commissione Agricoltura.

"Per le istituzioni pubbliche favorire lo sviluppo dell'agricoltura sociale significa unire interessi economici a valori etici. Le pratiche di agricoltura sociale offrono un rilevante contributo allo sviluppo del territorio e delle comunità rurali e concrete prospettive di inclusione sociale per soggetti vulnerabili, creare opportunità nuove di reddito e di occupazione, generare servizi per il benessere delle persone e migliorare la qualità della vita nelle aree rurali. Riconoscere l'importanza di questa funzione che l'agricoltura può e deve attribuirsi, significa ancora una volta valorizzare il mondo agricolo, capirne le potenzialità, riscoprire un settore che tanto ha da offrire sia in termini sociali che economici. Sviluppare una rete tra le realtà rurali e il mondo del sociale - conclude Bertuzzi - permette ai classici strumenti del mercato di operare in sintonia con quelli della reciprocità creando concetti nuovi, quali quelli dell'agricoltura e dell'economia civica".

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08/07/2015, 20:44
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Sen. Albano PD: "Il provvedimento sull'agricoltura sociale darà molte possibilità di riqualificazione"

Viva soddisfazione è stata espressa ieri al Senato dalla Sen. Donatella Albano del Partito Democratico nel corso del suo intervento in Aula incentrato sui nuovi provvedimenti a riguardo dell'agricoltura sociale: "Il provvedimento è molto importante perchè offre la possibilità a chi vive o ha vissuto situazioni di disagio sociale, di trovare nell'attività agricola una chance di riqualificazione professionale.

Concettualmente non ci si rivolge all'agricoltura industrializzata, ma più ad un'agricoltura che si fonda sul rapporto tra l'uomo e la natura, con un approccio finalizzato a rispondere alle richieste del mercato e a quelle della società civile".

"Aver introdotto le cooperative sociali nel corso della rimodulazione di questo provvedimento - continua - è stato un salto di qualità. L'aspetto multidisciplinare è infatti intrinseco nell'agricoltura sociale, che comporta, nella sua messa in opera, conoscenze diversificate in ambiti apparentemente lontani, almeno dal punto di vista formativo. Per questo non possono venir meno le conoscenze del mondo agricolo, come non possono venir meno le conoscenze del mondo dell'assistenzialismo sociale. Solo dall'interazione, da un'intensa collaborazione e da una delicata modulazione delle esigenze di questi due mondi", conclude la Sen. Albano, "possono nascere progetti ben formulati e strutturati, in grado di portare ad ottimi risultati, sul piano agricolo e sul piano sociale".

Ufficio stampa Sen. Donatella Albano

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09/07/2015, 12:38
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AGRICOLTURA: RUTA (PD), AVANZAMENTO VERSO ECONOMIA CIVILE E SOCIALE
"L'approvazione da parte del Senato della legge sull'agricoltura sociale è motivo di grande soddisfazione per un testo equilibrato e innovativo che definisce con chiarezza questo settore importante per la nuova economia civile e ne indica prospettive e possibili sviluppi.
Potrà essere uno strumento straordinario per far crescere sviluppo economico e insieme coesione sociale anche nelle aree rurali del nostro Paese, mettendo a frutto le esperienze esistenti e cogliendo le opportunità di finanziamento che l'Europa offre". Lo afferma il senatore del Pd Roberto Ruta.

"Nello specifico, il testo approvato - spiega - definisce l'agricoltura sociale quale attività esercitata dagli imprenditori agricoli e dalle cooperative sociali, diretta appunto a realizzare l'inserimento socio-lavorativo di lavoratori con disabilità e di lavoratori svantaggiati, di persone svantaggiate, e di minori inseriti in progetti di riabilitazione e sostegno sociale, a fornire prestazioni e attività sociali e di servizio per le comunità locali, nonché prestazioni e servizi di supporto a terapie mediche, psicologiche e riabilitative e progetti per l'educazione ambientale ed alimentare attraverso l'organizzazione di fattorie sociali. Inoltre, le attività di agricoltura sociale possono essere svolte in associazione con le cooperative, le imprese sociali, le associazioni di promozione sociale, con organismi della cooperazione, organizzazioni di volontariato, associazioni ed enti di promozione sociale, fondazioni, enti di patronato e altri soggetti privati. Infine, ove previsto dalla normativa di settore - conclude Ruta - è prevista la collaborazione con i servizi socio-sanitari. Gli enti pubblici competenti, nel quadro della programmazione delle proprie funzioni in materia di attività agricole e sociali, promuovono politiche integrate tra imprese, produttori agricoli e istituzioni locali al fine di favorire lo sviluppo dell'agricoltura sociale".

Ufficio Stampa Pd Senato

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09/07/2015, 15:27
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M5S: INACCETTABILE SMANTELLAMENTO CORPO FORESTALE

ROMA, 15 luglio 2015 – "Smantellare il Corpo forestale dello Stato come stanno facendo il governo e la maggioranza è un errore madornale, nonché un atteggiamento autolesionistico da parte del Partito democratico. Pensare a un Corpo forestale sciolto nell’Arma dei carabinieri, nella Polizia di Stato o magari negli uffici di un qualunque ente pubblico, come ha deciso il Pd, significa togliere competenze e spolpare quella che è una risorsa per tutto il Paese". Lo affermano in una nota i deputati M5S delle commissioniAgricoltura e Ambiente.
"Renzi e la sua banda – sottolinea Patrizia Terzoni – si affrettano a smantellare l’unica forza che da sempre si occupa di ambiente e di lotta agli ecoreati, il tutto per risparmiare pochi euro. E’ inaccettabile una delega in bianco che permetterà di spezzettare in mille schegge il Corpo forestale. Pretendiamo di sapere chi si occuperà di presidi ambientali, taglio dei boschi, tutela della fauna e delle aree protette, controllo ittico e venatorio".
"Non sappiamo – conclude Massimiliano Bernini – chi svolgerà i compiti che oggi sono appannaggio del Cfs che recupera più risorseall’anno di quante ne costa. E il suo smantellamento di fatto non porterà alcun risparmio”.

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Area Comunicazione M5S Camera dei deputati

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15/07/2015, 19:45
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ZOOTECNIA: PIGNEDOLI (PD), SERVE APPROCCIO INTEGRATO TRA AGRICOLTURA E SANITA'
"La nuova sfida è una zootecnia italiana che tenda sempre più a tecniche di precisione che permettano di conoscere e intervenire in modo selettivo sui farmaci utilizzati per gli animali". Lo afferma la senatrice del Pd Leana Pignedoli, vicepresidente della commissione Agricoltura di Palazzo Madama, a margine dell'audizione alle commissioni riunite Agricoltura e Sanità sull'impiego di antibiotici in zootecnia. Sono stati auditi il prof. Paolo Trevisi dell'Università di Bologna , il prof. Silvio Borrello del Ministero della Salute e i dott. Giuseppe Blasi e Luca Bianchi del Ministero Agricoltura.

"L'incontro di oggi è stato importante soprattutto perché promuove un approccio comune tra le due commissioni. Ciò sottolinea - spiega Pignedoli - come il tema del miglioramento dell'uso di antimicrobici sia da affrontare lungo tutta la filiera ovvero non solo sull'effetto finale, l'impatto sulla salute umana e sull'ambiente ma gia' nella fase di allevamento. Come ha affermato giustamente il prof. Trevisi, che da anni si occupa di questo tema, infatti, è necessario operare affinchè vengano implementati tutti i fattori che aumentano la resistenza alle malattie degli animali, prerequisito per ridurre l'impiego di antibiotici nella filiera zootecnica. Un salto di qualità - conclude Leana Pignedoli - che richiede una consulenza tecnica integrata alle imprese da un lato e insieme incentivi sempre più le imprese che intraprendono questi percorsi di miglioramento produttivo".

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15/07/2015, 19:49
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XYLELLA; TOMASELLI(PD): ULIVO PATRIMONIO DA DIFENDERE
Dichiarazione sen. Salvatore Tomaselli, capogruppo Pd Commissione Industria

“La Xylella è diventato ufficialmente calamità naturale. E’ per questo che esprimo grande soddisfazione per l’esito del summit svoltosi ieri, a Lecce, nel corso del quale il ministro alle politiche agricole Maurizio Martina, assieme al Governatore Michele Emiliano ed al Commissario straordinario per l’emergenza Giuseppe Silletti hanno fatto un sopralluogo, in giro per gli uliveti salentini, per consentire al Commissario europeo alla Sicurezza alimentare Vytenis Andriukaitis di vedere con i propri occhi gli effetti del batterio sugli ulivi, di comprendere la delicatezza della questione e, soprattutto, la determinazione con cui la si sta affrontando”.
Lo afferma il senatore del Pd Salvatore Tomaselli, uno dei primi, nei mesi scorsi, ad asserire la necessità di fare presto per evitare che ulteriori ritardi, “per lo più causati da pregiudizi e ostilità incomprensibili, potessero causare un ulteriore, drammatico allargamento della zona infetta. Adesso che il ministro Martina - prosegue Tomaselli - ha firmato un decreto che sancisce lo stato di calamità per la Puglia, si può finalmente dare accesso al Fondo di solidarietà nazionale destinato ad agricoltori e imprenditori delle province di Lecce e Brindisi, sui quali, in particolare, si è abbattuta la scure della Xylella fastidiosa. Si tratta, come è noto, di 11 milioni di euro che serviranno per la sospensione delle rate dei mutui e dei contributi assistenziali e previdenziali, per i risarcimenti per il mancato reddito e per la compensazione per l’eventuale abbattimento degli alberi, in base alla stima tecnica del loro valore. Anche in questo caso, lo avevamo detto da tempo che la priorità era quella di bloccare l’espansione del patogeno e, contestualmente, di dare finalmente il via libera agli interventi sia per il sostegno ai produttori, sia per la ricerca, altro punto focale – dichiara ancora il parlamentare Pd - del vertice tenutosi ieri a Lecce. Nel corso del summit, infatti, è stato stabilito di promuovere un potenziamento della ricerca con un programma europeo 'a guida italiana' ed uno nazionale con la creazione di un campo sperimentale in Salento che permetta già sul territorio di codificare il problema e di individuare soluzioni. Annunciata anche la volontà di 'irrobustire' il fronte di verifica e di controllo attraverso il potenziamento della dotazione del personale del Corpo forestale in Puglia. Per tutto questo non posso che ritenermi soddisfatto, ma pur sempre preoccupato per i ritardi inutilmente accumulati nei mesi. L’auspicio è che si riesca finalmente a trovare la giusta soluzione a tutte le problematiche in campo. In gioco – conclude Tomaselli - c'è un patrimonio del Salento composto da 11 milioni di piante di ulivo; un patrimonio che va difeso e salvaguardato”.

Roma 21 luglio 2015

Ufficio stampa PD Gruppo Senato

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21/07/2015, 16:44
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AGRICOLTURA: LE COMPLESSE REGOLE METTONO A RISCHIO IL CONSORZIO DOP “TERRA DI BARI”

Il deputato pugliese L’Abbate (M5S), con una interrogazione parlamentare, chiede al ministro Martina di rivedere i criteri di rappresentatività così da salvaguardare la produzione DOP della Terra di Bari

Inserite nel sistema di certificazione della DOP “Terra di Bari” ma non iscritte al relativo Consorzio. Il tutto per beneficiare del sostegno accoppiato previsto dall’articolo 68 del Regolamento (UE) 73/2009. È la situazione di molte aziende olivicole pugliesi che però, così facendo, stanno mettendo a rischio la rappresentatività del Consorzio “Terra di Bari”, facendone decadere i complessi requisiti. I consorzi di tutela, infatti, svolgono essenzialmente un ruolo di difesa, promozione e valorizzazione del prodotto oltre a curare gli interessi relativi alle denominazioni ma, ai fini del riconoscimento, devono dimostrare la partecipazione agli organi sociali delle categorie di riferimento individuate all’interno di ciascuna filiera produttiva. Nel caso della filiera dell’olio, la percentuale di partecipazione dei soggetti produttori è pari al 66% mentre il restante 34% è ripartito tra frantoiani ed imbottigliatori come stabilito dalla vigente normativa.

“Come più volte chiarito dallo stesso Ministero delle Politiche Agricole, il prodotto tutelato è l’olio e non le olive – spiega il deputato pugliese Giuseppe L’Abbate, capogruppo M5S in Commissione Agricoltura alla Camera – Come emerge dai dati ufficiali, della quantità di olive certificate dall’ente camerale, solo il 40% diventa olio DOP Terra di Bari. Per questo ho presentato una interrogazione parlamentare per chiedere che vengano rivisti i criteri di rappresentatività nonché i soggetti certificatori della DOP, anche in considerazione del nuovo sistema di pagamento unico per superficie previsto dal Regolamento (UE) 1307/2013. Martina dovrà dirci quali iniziative intenda mettere in atto – conclude L’Abbate (M5S) – affinché venga garantita l’operatività dei consorzi di filiera come il ‘Terra di Bari’ e si eviti che l’iscrizione al sistema di certificazione della DOP da parte delle aziende olivicole sia esclusivamente un canale per accedere al premio PAC, a prescindere da qualsiasi condivisione dei valori consortili”.

Giuselle L'Abbate
Deputato Movimento Cinque Stelle

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22/07/2015, 15:46
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IPPICA: CHE FINE HA FATTO IL PATRIMONIO IMMOBILIARE DELL’EX ASSI?
Con una interrogazione parlamentare, il deputato L’Abbate (M5S) chiede chiarimenti al ministro Martina sulle proprietà dell’ente ippico soppresso e quali azioni risarcitorie si intendano effettuare nei confronti dell’intero settore
Con la legge 135/2012, il Governo Monti stabilì la soppressione immediata dell’ASSI (Agenzia per lo sviluppo del settore ippico), ente subentrato l’anno precedente allo storico UNIRE (Unione per l’Incremento delle Razze Equine) datato 1932. Ciò ha comportato il passaggio al Ministero delle Politiche Agricole di tutti i rapporti passivi ed attivi. Dalla rendicontazione di chiusura dell’ASSI, datata 14 agosto 2012, emergeva un patrimonio immobiliare, dapprima dell’UNIRE, all’esito dell’accorpamento degli Enti tecnici ippici tra cui, ad esempio, gli uffici di via Sommacampagna a Roma o fabbricati e terreni all’Arcoveggio di Bologna o di Settimo Milanese (MI).
“Un patrimonio che, ad oggi, dovrebbe essere di proprietà del Demanio – commenta il deputato Giuseppe L’Abbate, capogruppo M5S della Commissione Agricoltura alla Camera – Per questo chiediamo, attraverso una interrogazione parlamentare indirizzata al ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina, innanzitutto se ciò corrisponde al vero, nonché quale valutazione sia stata attribuita allo stesso e quali iniziative si intendano mettere in pratica per risarcire il settore ippico. L’obiettivo è quello di assicurare le giuste disponibilità a beneficio dell’intera filiera che, ad oggi, ha dovuto subire numerosi danneggiamenti economici che, negli anni, l’hanno letteralmente messa in ginocchio. Attendiamo, infine – conclude L’Abbate (M5S) – che riprenda quanto prima la discussione parlamentare delle leggi di riforma del comparto ippico: non si può perdere ancora altro tempo per colpa del Governo o della maggioranza del Partito Democratico”.

Giuseppe L'Abbate
Deputato Movimento Cinque Stelle

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22/07/2015, 15:59
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XYLELLA: IL MINISTRO MARTINA CHIARISCA I DUBBI SUGLI INDENNIZZI AGLI AGRICOLTORI
Affinché la fruizione degli indennizzi sia consentita alla maggior parte della aziende agricole salentine, il deputato pugliese L’Abbate, capogruppo M5S in Commissione Agricoltura alla Camera, presenta una interrogazione parlamentare
L’epidemia del disseccamento rapido dell’olivo che sta mietendo “vittime” tra gli oliveti salentini e compromettendo l’olivicoltura pugliese è divenuta oramai una priorità non solo nazionale ma anche europea. Tra gli interventi messi a punto per fronteggiare l’emergenza fitosanitaria e sostenere le aziende agricole gravemente danneggiate, la legge 91/2015 consente l’accesso agli interventi compensativi del Fondo di solidarietà nazionale alle imprese agricole che hanno subito danni a causa di infezioni di organismi nocivi ai vegetali, con priorità per quelli legati alla diffusione del batterio Xylella fastidiosa. Una disposizione che mette in pratica l’impegno conferito al Governo con l’ordine del giorno a prima firma L’Abbate (M5S) durante la conversione del decreto Imu agricola. Attuate tutte le procedure necessarie per rendere operativi gli interventi, dunque, lo scorso 21 luglio il ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina ha firmato il decreto di declaratoria del carattere di eccezionalità che consente, di fatto, alle aziende interessate di beneficiare degli indennizzi previsti.

“Un decreto legislativo che dispone che possano beneficiare degli interventi compensativi le imprese agricole che hanno subito danni superiori al 30% della produzione lorda vendibile. Ma molte aziende interessate dal Co.Di.Ro. hanno produzioni differenziate, costituite non solo da uliveti ma anche da frutteti e vigneti – dichiara il deputato pugliese Giuseppe L’Abbate, capogruppo M5S in Commissione Agricoltura – Risulta, dunque, indispensabile chiarire, per consentire la fruizione degli indennizzi alla maggior parte delle aziende danneggiate, se la quota è da riferirsi alla sola produzione olivicola o se debba, invece, calcolarsi sul totale delle colture. Ad oggi, in attesa di una più chiara definizione dei percorsi di accesso ai benefici economici – continua L’Abbate (M5S) – la Regione Puglia ha interrotto le procedure per la ripartizione dei fondi. Ciò causa un prolungamento dei tempi che aggrava ulteriormente la condizione delle aziende agricole, che registrano una significativa contrazione dei propri redditi. Pertanto, abbiamo richiesto al ministro Martina se non ritenga urgente intervenire per chiarire la norma, consentendo così l’accesso agli indennizzi per le aziende agricole interessate dall’emergenza fitosanitaria che ha colpito gli oliveti salentini”.

Giuseppe L'Abbate
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28/07/2015, 17:28
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