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Agricoltura - Parlamento Italiano
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Marco
Sez. Supporto Didattico
Iscritto il: 13/03/2008, 19:23 Messaggi: 68661 Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
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DL AGRICOLTURA, RUTA (PD): PRIMA RISPOSTA ALLE EMERGENZE DEL SETTORE LATTIERO CASEARIO, OLIVICOLO E DELLA PESCA "Ora si riprenda il cammino per le nuove generazioni con interventi strutturali ed eliminando definitivamente l'Imu agricola"
"La conversione definitiva da parte del Senato del dl Agricoltura è una prima risposta alle emergenze di tre settori, quello lattiero caseario, quello olivicolo e quello della pesca e dell'acquacoltura. In particolare si interviene sul settore lattiero dopo la fine delle quote latte, consentendo ai 35mila allevatori italiani la rateizzazione delle multe per l'ultima campagna in 3 anni e senza interessi ed è ammesso anche con una fideiussione assicurativa, non solo bancaria: per l'ultima campagna di produzione del latte con il regime delle quote è ammessa la compensazione, sempre entro il limite del 6%, a favore delle aziende che hanno superato la propria quota, con introduzione di tre fasce: 12-30%, 30-50%, oltre 50%, in ordine di priorità". Lo afferma il senatore del Pd Roberto Ruta. "Si ampliano le possibilit à di compensazione tra produttori, puntando sull'organizzazione interprofessionale e intervenendo sui contratti con novità rilevanti come la durata minima di 12 mesi e l'indicazione obbligatoria del prezzo di vendita, che può essere fisso o legato a fattori determinati. Per la produzione dell'olio si attiva il Piano nazionale attraverso uno stanziamento di 32 milioni di euro con l'obiettivo di arrivare a una crescita del 25% della produzione italiana nei prossimi anni toccando quota 650mila tonnellate; inoltre vengono stanziati 21 milioni di euro di aiuti ad agricoltori e vivaisti colpiti in primo luogo dalla Xylella e da altre fitopatie o che hanno subito danni da avversità atmosferiche. Per il settore della pesca e dell' acquacoltura, dopo molti anni, si torna a finanziare, con oltre 2 milioni di euro, il fondo di solidarietà proprio in ragione delle avversità atmosferiche registrate dal 2012 fino ad oggi, dando una risposta non scontata, dovuta ma non certo esaustiva , ad un settore strategico per la penisola italiana. È prevista, infine, l'istituzione delle Commissioni uniche nazionali (CUN) per le filiere maggiormente rappresentative del sistema agricolo e alimentare, al fine di garantire la trasparenza nelle relazioni contrattuali tra gli operatori di mercato e nella formazione dei prezzi. Ora si riprenda, con la determinazione che meritano le nuove generazioni che vogliono investire la propria esistenza nella produzione dei beni delle filiere agroalimentari, il cammino per interventi strutturali e per eliminare definitivamente l'Imu agricola".
Ufficio Stampa Pd Senato
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02/07/2015, 15:04 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
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CAMERA DEI DEPUTATI On. Paolo Cova parlamentare del Partito Democratico COMUNICATO STAMPA
On.i Cova e Zanin: “Formaggi fatti con il latte in polvere: i consumatori devono essere chiaramente informati”
Ai più non è noto, ma sulla tavola degli italiani vengono già serviti e consumati formaggi fatti con il latte in polvere. E in quantità superiore a quanto ci si possa aspettare. “Il consumatore deve saperlo ed essere consapevole di quello che sta per mangiare”, lo dicono in modo chiaro gli onorevoli Paolo Cova e Giorgio Zanin, parlamentari del Pd, che sulla trasparenza dell’informazione al consumatore vogliono condurre una battaglia. “Diventa imperativo continuare a battersi perché i consumatori italiani ed europei abbiano informazioni trasparenti sul cibo che mangiano – dicono –. È questa la via privilegiata per garantire la qualità e assicurare la giusta remunerazione a chi produce”. Dal punto di vista dei parlamentari Pd, “la vicenda dei formaggi prodotti con latte in polvere è un esempio che deve spingerci a indicare in etichetta la natura del latte che viene usato e poi trasformato. L’uso di cagliate, cagliate congelate o semilavorati per la trasformazione in formaggi non incide sulla salubrità e sanità del prodotto, ma ha una qualità diversa rispetto all'uso di latte fresco”. Cova e Zanin fanno sapere che “in Commissione Agricoltura della Camera ci siamo battuti affinché nella risoluzione sul latte recentemente approvata, ci fosse l'impegno a indicare il luogo di origine del latte oggetto di trattamento in modo chiaramente visibile al consumatore per favorire la tracciabilità del prodotto, indicando, inoltre, le caratteristiche del prodotto iniziale e, in particolare, se si tratta di latte fresco o cagliate o cagliate congelate o semilavorati”. Inoltre, sottolineano, “i nostri prodotti Dop e Igp vengono preservati dai singoli disciplinari, ma la nuova frontiera per i consumatori è conoscere anche il luogo di origine del prodotto che verrà trasformato e le sue caratteristiche”. Roma, 2 luglio 2015
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02/07/2015, 15:07 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
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AGRICOLTURA: FASIOLO (PD), CON OK A DL GRANDE ATTENZIONE A SETTORE CHE CRESCE "Il dl Agricoltura interviene sulle emergenze del settore lattiero caseario, olivicolo e della pesca e dell'acquacoltura. E' un altro provvedimento importante che dimostra l'attenzione del Governo e del Parlamento verso l'agroalimentare, settore che vorrei ricordare ancora una volta, è l'unico che cresce nonostante la profonda crisi economica". Lo afferma la senatrice del Pd Laura Fasiolo.
"In particolare, dopo la fine delle quote latte, finalmente si consente ai 35mila allevatori italiani la rateizzazione delle multe in 3 anni e senza interessi, ammettendo anche una fideiussione assicurativa e non solo bancaria. Con lo stanziamento di 32 milioni di euro, poi, - prosegue Fasiolo - si dà avvio al Piano olivicolo nazionale con l'obiettivo di arrivare a una crescita del 25 per cento della produzione italiana. Sono finanziamenti importanti che si sommano alle risorse dei Psr delle regioni interessate. Così come per la prima volta il fondo di solidarietà nazionale viene utilizzato per una emergenza fitosanitaria come la Xylella, impiegando 21 milioni di euro. E' garantita, infine, la trasparenza nelle relazioni contrattuali tra gli operatori di mercato e nella formazione dei prezzi grazie all'istituzione delle Commissioni uniche nazionali. Per tutte queste ragioni, il provvedimento era molto atteso dal mondo dell'agricoltura e non si comprende la natura delle polemiche fatte dell'opposizione".
Ufficio Stampa Pd Senato
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02/07/2015, 15:09 |
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Marco
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XYLELLA; TOMASELLI(PD): IN DL AGRICOLTURA MISURE PER AIUTARE IMPRESE COLPITE Dichiarazione sen. Salvatore Tomaselli, capogruppo Pd Commissione Industria
“Il decreto per il rilancio dei settori agricoli approvato in Senato prevede, con le modifiche apportate al testo dalla Camera dei Deputati, alcune misure per aiutare le imprese colpite dalla Xylella fastidiosa, prevedendo per loro una priorità di intervento rispetto alle imprese agricole colpite da infezioni di altro genere”. Lo dichiara il senatore del Pd Salvatore Tomaselli, capogruppo Pd Commissione Industria. “In particolare, - spiega Tomaselli - l'articolo 5 del testo dispone che, nei territori colpiti dalle avversità atmosferiche di eccezionale intensità nel corso dell’anno 2014 e fino alla data di entrata in vigore del provvedimento, le imprese agricole danneggiate da eventi alluvionali - che non hanno sottoscritto polizze assicurative agevolate a copertura dei rischi - possano accedere agli interventi per favorire la ripresa dell’attività economica e produttiva di cui al Fondo di solidarietà nazionale in agricoltura. Tra le imprese agricole colpite da infezioni di organismi nocivi ai vegetali negli anni 2013, 2014 e 2015, viene attribuita una priorità di concessione per quelle colpite da organismi legati alla diffusione del batterio Xylella fastidiosa, del Cinipide del castagno e della flavescenza dorata”. “Per gli interventi compensativi di sostegno in favore delle imprese danneggiate dalla diffusione della Xylella, - prosegue il parlamentare Pd - la dotazione del Fondo di solidarietà nazionale viene incrementata di 1 milione di euro per l’anno 2015 e di 10 milioni di euro per l’anno 2016. Si arriva così a 21 milioni di euro di dotazione. In questo modo - conclude Tomaselli - le imprese potranno chiedere: contributi in conto capitale fino all'80% del danno sulla produzione lorda vendibile e per il ripristino delle strutture aziendali; prestiti ad ammortamento quinquennale per le maggiori esigenze di conduzione aziendale nell'anno in cui si è verificato l'evento ed in quello successivo; proroga delle rate delle operazioni di credito in scadenza”.
Roma 2 luglio 2015 Ufficio stampa PD Gruppo Senato
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02/07/2015, 15:11 |
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Marco
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CONFIDI; MARINO (PD): RIFORMA RAZIONALIZZA SISTEMA FINANZIARIO dichiarazione del senatore Mauro Marino (PD) presidente della commissione Finanze
"Esprimo grande soddisfazione per l'approvazione da parte dell'Assemblea del Senato del disegno di legge delega sulla riforma dei confidi". È quanto afferma il Senatore piemontese del PD Mauro Maria Marino, presidente della Commissione Finanze e tesoro, che prosegue: "È un passo importante verso un nuovo assetto che migliorerà l'accesso al credito da parte delle piccole e medie imprese, alleggerendo gli adempimenti a carico del sistema dei confidi e garantendo una maggiore agibilità di uno strumento essenziale per contrastare la crisi in atto e contribuire alla ripresa economica del Paese. Una riforma - sottolinea Marino - che nasce da una delega di esclusiva iniziativa parlamentare e che auspico possa essere rapidamente approvata anche dalla Camera dei deputati, al fine di perseguire obiettivi di razionalizzazione ed efficienza a vantaggio dell'intero sistema finanziario".
Roma 2 luglio 2015 Ufficio stampa PD Gruppo Senato
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02/07/2015, 15:12 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
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CAMERA DEI DEPUTATI
On. Paolo Cova parlamentare del Partito Democratico
COMUNICATO STAMPA
On.i Cova e Zanin: “Quanto latte rigenerato da latte in polvere viene importato per fare i formaggi? Chi lo vuole usare, lo dica al consumatore indicandolo in etichetta” Quanto latte in polvere rigenerato all’estero, dalla Germania in particolare, viene poi importato in Italia e immesso sul mercato, soprattutto sotto forma di prodotti lattiero-caseari? Questa situazionepotrebbe tenere in scacco i produttori italiani di latte, costretti a scendere sul prezzo, indicizzandolo a quello tedesco. È la tesi contenuta, e su cui chiedono chiarimenti, nell’interrogazione, rivolta al Ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina, degli onorevoli Paolo Cova e Giorgio Zanin, parlamentari del Pd. E per stanare chi pratica questo fenomeno, Cova e Zanin chiedono una sorta di impegno: “Chi vuole fare formaggi con latte in polvere non teme di sicuro il parere dei consumatori: allora scriva a chiare lettere sulle confezioni che il loro prodotto è fatto con quel tipo di materia prima. In questo modo il consumatore potrà scegliere consapevolmente”. Anzi, costoro, secondo Cova e Zanin, “dovrebbero farsi promotori di un’indicazione di provenienza che riporti se viene usato latte fresco oppure cagliate o semi lavorati, o ancora latte rigenerato da latte in polvere importato dall’estero. Ecco perché è importante sapere, e lo chiediamo al Ministro Martina, quanto latte rigenerato da latte in polvere viene importato dall'estero per essere trasformato”. Nel documento si chiede, su un doppio binario di verifica e controllo, sia “se la verifica immediata da parte della Guardia di Finanza dei contratti sottoscritti dai ‘primi acquirenti’ e allevatori rispetti le norme previste da art. 62 per evitare che ci siano ancora contratti non sottoscritti o con accordi solo verbali”, oltre ai “passi che intende fare il Ministero nei confronti delle aziende acquirenti che non rispettano l’art 62”, sia “quanti controlli, negli anni 2013 e 2014, sono stati eseguiti su latte importato in Italia per verificare che non fosse latte rigenerato e che esito hanno dato”. E sulla questione strettamente connessa ai cosiddetti ‘primi acquirenti’ che sembra non abbiano sottoscritto un contratto con i produttori, disattendendo l’art. 62, i due parlamentari Pd chiedono di “conoscere in tempi rapidi quanti non hanno fatto contratti in forma scritta nei mesi scorsi e ora vogliono ricorrere alla retroattività, pratica non consentita e sanzionabile”. E ipotizzano: “Che sia un maldestro tentativo di indicizzare per un anno al latte tedesco?”. Roma, 7 luglio 2015 On. Paolo Cova
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07/07/2015, 15:25 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
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CAMERA DEI DEPUTATI
On. Paolo Cova parlamentare del Partito Democratico
COMUNICATO STAMPA
On.i Cova e Zanin: “Quanto latte rigenerato da latte in polvere viene importato per fare i formaggi? Chi lo vuole usare, lo dica al consumatore indicandolo in etichetta” Quanto latte in polvere rigenerato all’estero, dalla Germania in particolare, viene poi importato in Italia e immesso sul mercato, soprattutto sotto forma di prodotti lattiero-caseari? Questa situazionepotrebbe tenere in scacco i produttori italiani di latte, costretti a scendere sul prezzo, indicizzandolo a quello tedesco. È la tesi contenuta, e su cui chiedono chiarimenti, nell’interrogazione, rivolta al Ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina, degli onorevoli Paolo Cova e Giorgio Zanin, parlamentari del Pd. E per stanare chi pratica questo fenomeno, Cova e Zanin chiedono una sorta di impegno: “Chi vuole fare formaggi con latte in polvere non teme di sicuro il parere dei consumatori: allora scriva a chiare lettere sulle confezioni che il loro prodotto è fatto con quel tipo di materia prima. In questo modo il consumatore potrà scegliere consapevolmente”. Anzi, costoro, secondo Cova e Zanin, “dovrebbero farsi promotori di un’indicazione di provenienza che riporti se viene usato latte fresco oppure cagliate o semi lavorati, o ancora latte rigenerato da latte in polvere importato dall’estero. Ecco perché è importante sapere, e lo chiediamo al Ministro Martina, quanto latte rigenerato da latte in polvere viene importato dall'estero per essere trasformato”. Nel documento si chiede, su un doppio binario di verifica e controllo, sia “se la verifica immediata da parte della Guardia di Finanza dei contratti sottoscritti dai ‘primi acquirenti’ e allevatori rispetti le norme previste da art. 62 per evitare che ci siano ancora contratti non sottoscritti o con accordi solo verbali”, oltre ai “passi che intende fare il Ministero nei confronti delle aziende acquirenti che non rispettano l’art 62”, sia “quanti controlli, negli anni 2013 e 2014, sono stati eseguiti su latte importato in Italia per verificare che non fosse latte rigenerato e che esito hanno dato”. E sulla questione strettamente connessa ai cosiddetti ‘primi acquirenti’ che sembra non abbiano sottoscritto un contratto con i produttori, disattendendo l’art. 62, i due parlamentari Pd chiedono di “conoscere in tempi rapidi quanti non hanno fatto contratti in forma scritta nei mesi scorsi e ora vogliono ricorrere alla retroattività, pratica non consentita e sanzionabile”. E ipotizzano: “Che sia un maldestro tentativo di indicizzare per un anno al latte tedesco?”. Roma, 7 luglio 2015 On. Paolo Cova
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07/07/2015, 15:25 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
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AGRICOLTURA: PIGNEDOLI (PD) A DONNO (M5S), SI INFORMI SU LEGGI VIGENTI PRIMA DI ACCUSARE
"Vorrei dire affettuosamente alla collega Donno che sarebbe opportuno informarsi meglio sulle leggi vigenti prima di lanciarsi in accuse prive di senso. Il mio emendamento al ddl 1728 sulla biodiversità non elimina le procedure di evidenza pubblica nell'assegnazione dei fondi per l'agricoltura, come lei ha detto. Anzi, tutt'altro". Lo dice la senatrice Leana Pignedoli, capogruppo del Pd nella Commissione Agricoltura. "L’eliminazione del termine 'procedure di evidenza pubblica' nell’ambito dell’articolo 16 di quel testo - spiega - non è affatto il venir meno di una procedura selettiva pubblica tra progetti concorrenti. Tutti sanno che la legge 241/1990, insieme con il decreto 165/2001 sul procedimento amministrativo, prevede già che la 'concessione di sovvenzioni e contributi siano subordinate alla predeterminazione da parte delle amministrazioni procedenti'. L'emendamento ha dunque carattere puramente tecnico, visto che siamo in presenza di una normativa ben precisa in caso di ripartizione dei fondi per i progetti speciali. Per questo si ritiene che il termine evidenza pubblica possa essere superfluo e più adeguato per gare d'appalto. Come certamente saprà la collega - continua Leana Pignedoli - il ministero, a legislazione vigente, già oggi procede all’assegnazione di contributi anche per finalità come quelle richiamate dalla norma in esame. Si tratta della ripartizione dei fondi per i progetti speciali. La procedura adottata - conclude Pignedoli - si configura come un vero e proprio bando pubblico con la nomina di una commissione di valutazione e presenta, come richiesto dal Consiglio di Stato, la forma del decreto ministeriale che ne assicura la pubblicità. Non si vagheggi su giochetti e fantomatiche discrezionalit à. Questo è quanto".
Ufficio Stampa Pd Senato
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08/07/2015, 13:32 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
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AGRICOLTURA SOCIALE: PADUA (PD), STRUMENTO DI INCLUSIONE PER SOGGETTI SVANTAGGIATI "L'agricoltura può rappresentare uno strumento di inclusione verso soggetti come le persone disabili o disagiate che soffrono l'emarginazione dal mondo del lavoro. Questo disegno di legge, infatti, interviene proprio a supporto di attività connesse con la sfera agricola dimostrando come esigenze sociali possano trovare adeguato spazio in settori tradizionali, come quello dell'agricoltura, che,se ripensati secondo logiche includenti possono prefigurarsi come un ottimo strumento rivolto alla solidarietà, all'inclusione e alla giustizia sociale" Così la senatrice del Pd Venera Padua è intervenuta nel dibattito sul Ddl Agricoltura sociale in corso nell'aula del Senato.
"Un cambio di prospettiva,dunque - sottolinea Padua - che punta all'inserimento socio-lavorativo di soggetti svantaggiati, a chi ha più di 50 anni o non è regolarmente retribuito, o a chi manca una retribuzione da 24 mesi, o a soggetti disabili. Una prospettiva che può essere realizzata attraverso: l'organizzazione di fattorie sociali e didattiche; la realizzazione di agri-asili e di servizi di accoglienza di persone con difficoltà fisica e psichica, di prestazioni e servizi di supporto a terapie mediche, psicologiche e riabilitative". "Tutto questo - aggiunge Padua - può creare delle ricadute importanti su molti settori della nostra società in particolare nella gestione delle mense scolastiche e ospedaliere che potranno adottare criteri di priorità per l'inserimento di prodotti agroalimentari provenienti dall'agricoltura sociale. Così come la possibilità per gli enti pubblici territoriali di dare concessione, a costo zero, anche agli operatori dell'agricoltura sociale i beni immobili confiscati alla criminalità organizzata è una previsione di straordinario rilievo" culturale"."Incoraggiare le buone prassi, stimolare la creatività che cerca nuovi percorsi, ripercorrendo sentieri antichi, agire la solidarietà con gesti concreti ed includenti è il compito della buona politica. Possiamo farlo anche attraverso la realizzazione dei progetti contenuti in questo ddl che insieme alla legge sull'autismo, che presto sarà approvata definitivamente, sapranno rispondere appieno ai tanti bisogni di sostegno che ci arrivano dalla società civile"¸ Conclude la senatrice Pd.
Antonella Clementi
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08/07/2015, 13:47 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
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ALIMENTI: SCALIA (PD), NO AD UN'EUROPA CHE MORTIFICA IL MADE IN ITALY "Il formaggio non si fa con le polverine. Massimo sostegno alle rivendicazioni degli operatori italiani verso un'Europa che massifica e cancella le specificità territoriali." Lo dichiara il Senatore del Partito democratico, Francesco Scalia. che ha partecipato alla manifestazione di Coldiretti a Montecitorio.
"Se pure è vero che l'invito dell'Europa ad abolire il divieto dell'uso del latte in polvere interessa solo i formaggi comuni, mentre resta l'obbligo di utilizzare latte fresco per DOP e IGP che, con il latte Fresco Alta Qualità, assorbe oltre 70% del latte italiano, ancora una volta l'Europa mostra di guardare solo al principio della tutela della concorrenza sacrificando le specificità territoriali e la qualità dei prodotti. A quattro anni dalla sua promulgazione - spiega Scalia - non si riesce a dare attuazione, per resistenze dell'Europa, alla legge sulle etichettature. E sempre l'Europa non ci consente di avere un marchio che identifichi nel mondo la nostra produzione alimentare di qualit à. Sono il primo firmatario di una mozione contro le Agromafie, in cui sosteniamo, oltre le adeguate normative per contrastare le contraffazioni e le influenze della criminalità organizzata, l'adeguata difesa delle produzioni italiane, molte delle quali delle vere eccellenze planetarie. L'Europa non può mettere a rischio un settore chiave dell'economia nazionale come quello dei formaggi che grazie alla sua reputazione, negli ultimi anni, ha fatto registrare un aumento del export pari al 9%. Il governo con i Ministri Galletti e Martina - conclude Scalia - sta già facendo sentire la sua voce a Bruxelles."
Ufficio Stampa Pd Senato
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08/07/2015, 16:08 |
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