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Agricoltura - Parlamento Italiano 
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AMIANTO; FABBRI: DA REPORT NOTIZIE INQUIETANTI, INDAGHEREMO
"Importazione è illegale e Gdf non può usare mezzi contaminati"

Dichiarazione della senatrice Camilla Fabbri (PD), presidente della commissione d'inchiesta sugli Infortuni sul Lavoro

"Il servizio trasmesso ieri da Report sull’importazione di amianto in Italia dall’India e della sua presenza su elicotteri prodotti da Augusta Westland del gruppo Finmeccanica in dotazione alla Guardia di Finanza apre scenari inquietanti che devono essere al più presto chiariti". Lo dichiara la senatrice del Pd Camilla Fabbri, presidente della commissione d'inchiesta sugli Infortuni sul Lavoro di Palazzo Madama.
"Chiederò alla redazione di Report - aggiunge Fabbri - l’acquisizione del materiale e, se come sembra non solo opportuno ma anche urgente, attiverò ogni strumento messo a disposizione dalla legge affinché la commissione proceda con un’inchiesta sulla questione. La vicenda amianto è fondamentale per il nostro lavoro e non a caso, oggi e domani, una nostra delegazione sarà in Monferrato e a Casale, luogo simbolo di quanti danni siano stati prodotti nel nostro Paese dall’uso industriale di questo materiale. Come è dunque evidente, non è concepibile che lo Stato italiano, costituitosi parte civile nel processo Eternit bis, debba ancora subire in qualche suo apparato, nel caso specifico la GdF, un problema del genere, con danni potenziali ai lavoratori. Ora è il momento - conclude la senatrice - di risolvere definitivamente la questione, ed è bene che si sappia che non si faranno sconti, qualora le notizie venissero confermate".

Ufficio stampa PD Gruppo Senato

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08/06/2015, 16:29
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PUGLIA: LE ESPORTAZIONI AGROALIMENTARI VITTIME DELLA SPECULAZIONE COMMERCIALE
Tra produttori e commercianti crescono i timori di una “guerra strumentale” dei Paesi importatori. Dall’embargo sulle piante si è passati al porre dubbi sui prodotti agricoli finali. L’Abbate (M5S) chiede l’intervento chiarificatore del Governo
La prima fu l’Algeria che, ad inizio anno, vietò l’importazione di barbatelle, le talee della vite, dalla Puglia, poi fu la volta della Francia che pose l’embargo di ben 102 specie vegetali tra cui ulivo, vite, fico, albicocco, mandorlo, pesco, agrumi, ciliegio, gelso e numerose piante ornamentali. I territori pugliesi colpiti dal disseccamento rapido dell’olivo, oltre a dover fronteggiare l’emergenza Xylella, si sono ritrovati con innumerevoli sbocchi d’esportazione chiusi, da un giorno all’altro, per i timori degli altri Stati. Sino a configurarsi, per commercianti e produttori, una vera e propria “guerra commerciale”. Nonostante la Commissione europea abbia definito come “legittime” ed “in linea con la legislazione Ue” le misure adottate dalla Francia, non mancano comportamenti che travalicano quello che, per la scienza, è il reale e potenziale impatto del batterio Xylella.
“Sono oramai incalcolabili i danni per i florovivaisti salentini colpiti dall’embargo e per gli agricoltori, i quali hanno dovuto assistere al crollo della produzione olivicola nonché al disseccamento rapido di innumerevoli olivi nei propri campi – dichiara il deputato pugliese Giuseppe L’Abbate, capogruppo M5S in Commissione Agricoltura – Probabilmente a causa di disinformazione, mancata chiarezza delle notizie e strumentalizzazioni politiche, si è assistito ad una vera e propria ‘psicosi da Xylella’. Si è, in pratica, proceduto alla equiparazione tra embargo delle importazioni di materiale vegetale, le piante, con embargo dei prodotti agricoli. In Puglia, è stato lo stesso Francesco Schittulli a lanciare la campagna #iononcomproMadeinFrance per rispondere alla presunta guerra commerciale sui prodotti agricoli pugliesi messa in atto da Parigi. Questo bailamme di dichiarazioni – continua L’Abbate (M5S) – non ha fatto altro che aumentare i timori dei Paesi importatori di prodotti agricoli della nostra regione. Molte imprese esportatrici di prodotti ortofrutticoli, infatti, lamentano la richiesta di informazioni chiare da parte dei loro clienti a cui non riescono a fornire una risposta univoca e definitiva sulla sicurezza della propria merce. Una situazione incredibile e paradossale a cui urge mettere riparo”.
È stato lo stesso Presidente del CNO (Consorzio nazionale degli olivicoltori), Gennaro Sicolo, ad inviare una nota qualche settimana fa al ministero della Salute, dell’Agricoltura ed alla Presidenza del Consiglio perché una cooperativa aderente al Consorzio ha ricevuto richieste da clienti giapponesi di avere rassicurazioni circa l’assenza del batterio nelle partite di olio extravergine di oliva esportate in quel Paese.
“Questi episodi rischiano di creare turbative, di provocare la contrazione dei flussi di esportazione dei migliori prodotti ortofrutticoli e olivicoli italiani a vantaggio dei concorrenti e, se non adeguatamente affrontati, potrebbe innescare dei comportamenti opportunistici e speculativi – commenta L’Abbate (M5S) – Non si deve dare adito a chi vuol alimentare delle potenziali guerre commerciali basate sul nulla”.
Saranno ora i ministri Lorenzin e Martina, sollecitati dal deputato pugliese 5 Stelle con una interrogazione parlamentare, a predisporre e diramare un documento scientifico in cui si attesi e dimostri che il batterio da quarantena “Xylella fastidiosa” non intacca minimamente i prodotti agricoli finali, in special modo l’olio di oliva e l’olio EVO.

GIUSEPPE L'ABBATE
Deputato Movimento Cinque Stelle

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08/06/2015, 17:18
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DL AGRICOLTURA, M5S: "APPROVATI EMENDAMENTI SU CUN E LOTTA BIOLOGICA. LA LOTTA CONTINUA IN AULA"

Roma, 10 giugno 2015 - Decisiva l’impronta del Movimento Cinque Stelle sul decreto agricolo del ministro Martina, varato oggi dalla Commissione Agricoltura della Camera. M5S: “Importanti i risultati ottenuti. Dentro anche la nostra “riforma” di AGEA. Ora continueremo in Aula a spronare il Governo. Ci viene il dubbio che se non fossimo arrivati in Parlamento il mondo agricolo non sarebbe mai stato al centro di un dibattito parlamentare, come sta avvenendo questi giorni con il decreto 51/2015, che è frutto, e nessuno potrà negarlo, di molte delle battaglie che il Movimento Cinque Stelle ha portato avanti in questi due anni di legislatura”. È quanto dichiarano i deputati M5S della Commissione Agricoltura che aggiungono: “È comunque un peccato che per parlare di agricoltura si debba ricorrere alla decretazione d’urgenza e al tamponamento delle emergenze, quando invece il settore avrebbe bisogno di politiche serie di rilancio e sostegno che sono ormai indispensabili, a cominciare dalla revisione della fiscalità rurale”.
Diversi sono stati i risultati ottenuti dal M5S durante l’esame in Commissione: “A cominciare – proseguono i deputati agricoli M5S - dall’innalzamento della percentuale di rappresentatività economica delle Organizzazioni Interprofessionali del settore latte. Anche se sembra un piccolo saltello (dal 20 al 25%) questo aumento rappresenta un segnale positivo per gli agricoltori e per provare a far partire veramente le OI che potranno essere un elemento fondamentale per il rilancio del settore lattiero caseario, in un contesto di mercato libero come quello che si presenta dopo la fine del regime delle quote latte”.
Da segnalare l’approvazione di due emendamenti, uno sulle Commissioni Uniche Nazionali che “rappresenteranno uno strumento fondamentale per la determinazione delle quotazioni di prezzo per le filiere del sistema agricolo – alimentare, finora regolato da borse merci locali ormai anacronistiche e anticoncorrenziali” e l’altro sulla lotta biologica al cinipide del castagno: “Indennizzare gli agricoltori che hanno scelto di ricorrere alla lotta biologica per contrastare il parassita è importante perché questa si è rivelata l’unica vera soluzione al problema, al contrario della strada dei trattamenti chimici che sono risultati del tutto inefficaci”.

Infine un altro successo del M5S è quello che riguarda il futuro di AGEA: “Il decreto, infatti, accoglie la nostra proposta di prevedere, allo scadere del contratto tra AGEA e SIN una gara pubblica per l’affidamento del sistema informatico di AGEA. Alla luce delle difficoltà e criticità emerse nel corso degli anni sulla gestione del SIAN – dichiarano i deputati della Comagri M5S - è fondamentale procedere ad una riforma, per garantire un servizio efficiente di gestione ed erogazione dei fondi europei destinati all’agricoltura”.

“Continueremo comunque in Aula – concludono i pentastellati - a spronare il Governo attraverso emendamenti e ordini del giorno, visto che attraverso i nostri suggerimenti si è riusciti finalmente a tirare fuori qualcosa di buono per l’agricoltura. Lo consideriamo un inizio, ma il lavoro da fare è ancora tanto come tante sono le “emergenze” agricole non trattate in questo provvedimento e sulle quali non smetteremo di incalzare”.

Comunicazione Camera dei Deputati
Movimento Cinque Stelle

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10/06/2015, 21:15
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AGRICOLTURA: MARTEDI' 16 AL SENATO SI DISCUTE DELLA RIFORMA DEGLI ENTI AGRICOLI

Martedì 16 giugno alle ore 14.30, presso la sala Zuccari di Palazzo Giustiniani al Senato si terrà l'incontro dal titolo "Riforma degli enti agricoli: lavori in corso".
Promosso dal gruppo del Partito Democratico, in particolare dalla senatrice Leana Pignedoli, vicepresidente della commissione Agricoltura e prima firmataria, già dalla scorsa legislatura, del disegno di legge di riordino e semplificazione degli organismi vigilati dal ministero delle Politiche agricole, l'incontro sarà l'occasione per fare il punto sullo stato di avanzamento della riforma degli enti.
"Sono ormai anni - spiega Leana Pignedoli - che parliamo di come questi enti vadano rivisti, nelle loro funzioni e strutture. E' un tema molto complesso ma altrettanto indispensabile per rendere efficiente il sistema imprenditoriale agricolo. Ora, diversi passi avanti sono stati fatti, in molti provvedimenti, governativi e parlamentari, è stato affrontato il tema da diverse angolazioni e quindi riteniamo sia opportuno riordinare le carte e fare il punto, insieme al Governo, le associazioni di categoria e i rappresentanti degli enti stessi".
L'incontro è suddiviso in tre momenti: il primo vedrà protagonisti Stefano Antonio Sernia, Direttore Agea, Ezio Castiglione, Presidente Ismea, Salvatore Parlato, Commissario straordinario CRA e Enrico Corali, Amministratore unico ISA, i diretti interessati dalla riforma, che ci porteranno lo stato di avanzamento di riforma dei diversi enti.
Successivamente si lascerà spazio a domande dei partecipanti e interventi della capogruppo PD in commissione Teresa Bertuzzi, Mario Guidi presidente di Confagricoltura, per Agrinsieme in sostituzione del presidente Scanavino e Gennaro Masiello, Vice Presidente Confederale Coldiretti e Sabrina Capozzolo, Responsabile PD Politiche Agricole.
Le conclusioni, infine, saranno affidate ad Andrea Olivero, viceministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.

Roma, 12 giugno 2015
Ufficio stampa gruppo Pd Senato

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12/06/2015, 15:15
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LA COMMISSIONE AGRICOLTURA DELLA CAMERA APPROVA EMENDAMENTO PER ISTITUIRE LE CUN, PONENDO FINE ALLE “REGIE” BORSE MERCI

Accolto durante la conversione in legge del decreto 51, l’emendamento a prima firma del deputato L’Abbate (M5S) per istituire le Commissioni Uniche di filiera per l’intero comparto agroalimentare. Trasparenza, imparzialità e stop alle distorsioni ed ai conflitti d’interesse

Nel decreto 51, che si appresta ad approvare in Aula a Montecitorio, è stato approvato un articolo aggiuntivo nella sua conversione in legge, frutto di un emendamento del Movimento 5 Stelle. L’articolo 6-bis, a prima firma del deputato Giuseppe L’Abbate (capogruppo M5S in Commissione Agricoltura alla Camera) e che riprende una sua proposta di legge in materia, prevede l’istituzione di Commissioni Uniche Nazionali (CUN) per la determinazione delle quotazioni di prezzo per le filiere maggiormente rappresentative del sistema agricolo-alimentare.

“Finalmente si supera una legislazione vetusta – commenta il deputato L’Abbate (M5S) – Basti pensare che le borse merci sono regolamentate da un regio decreto del 1913. Al contempo, viene accolto anche ciò previsto dalla normativa Antitrust. La stessa autorità, peraltro, ha più volte invitato lo Stato italiano a superare il meccanismo delle borse merci ed evolvere verso le CUN. Questa è una battaglia che abbiamo sposato dall’inizio della legislatura e che siamo soddisfatti di aver vinto”.

Ma adesso, ovviamente, la palla passa al il Governo, chiamato a redigere un regolamento per la creazione delle CUN che rispetti i principi di trasparenza e ostacoli il conflitto di interessi. Solo attraverso un regolamento oggettivo, basato su parametri economici imparziali, si potranno evitare le distorsioni del mercato a cui si assiste oggi, dove la formazione dei prezzi alla produzione, basata ancora su regolamenti che riposano su logiche di decentramento delle contrattazioni (borse merci locali), non è più compatibile con i principi della concorrenza.

“Per questo alle CUN deve essere affidato il compito di formulare indicazioni di prezzi sulla base di indici sintetici oggettivi sui fondamentali di mercato (import, export, produzione, andamento dei consumi) – continua Giuseppe L’Abbate (M5S) – al fine di rendere più chiaro il meccanismo di definizione dei prezzi alla produzione, introducendo un maggiore grado di concorrenzialità nelle contrattazioni e un ancoraggio ad indicatori di mercato oggettivi. Solo in questo modo si riuscirà ad eliminare la divaricazione tra prezzo all’origine, prezzi all’ingrosso e prezzi al consumo, dando vita ad una contrattazione reale sulla fissazione del valore economico dei prodotti. E proprio su questo – conclude il deputato 5 Stelle – siamo pronti ad impegnare il Governo attraverso un ordine del giorno”.

GIUSEPPE L'ABBATE
Deputato Movimento Cinque Stelle

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15/06/2015, 17:22
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AGRICOLTURA: DOMANI AL SENATO SI DISCUTE DELLA RIFORMA DEGLI ENTI AGRICOLI

Domani, martedì 16 giugno alle ore 14.30, presso la sala Zuccari di Palazzo Giustiniani al Senato si terrà l'incontro dal titolo "Riforma degli enti agricoli: lavori in corso".
Promosso dal gruppo del Partito Democratico, in particolare dalla senatrice Leana Pignedoli, vicepresidente della commissione Agricoltura e prima firmataria, già dalla scorsa legislatura, del disegno di legge di riordino e semplificazione degli organismi vigilati dal ministero delle Politiche agricole, l'incontro sarà l'occasione per fare il punto sullo stato di avanzamento della riforma degli enti.
"Sono ormai anni - spiega Leana Pignedoli - che parliamo di come questi enti vadano rivisti, nelle loro funzioni e strutture. E' un tema molto complesso ma altrettanto indispensabile per rendere efficiente il sistema imprenditoriale agricolo. Ora, diversi passi avanti sono stati fatti, in molti provvedimenti, governativi e parlamentari, è stato affrontato il tema da diverse angolazioni e quindi riteniamo sia opportuno riordinare le carte e fare il punto, insieme al Governo, le associazioni di categoria e i rappresentanti degli enti stessi".
L'incontro è suddiviso in tre momenti: il primo vedrà protagonisti Stefano Antonio Sernia, Direttore Agea, Ezio Castiglione, Presidente Ismea, Salvatore Parlato, Commissario straordinario CRA e Enrico Corali, Amministratore unico ISA, i diretti interessati dalla riforma, che ci porteranno lo stato di avanzamento di riforma dei diversi enti.
Successivamente si lascerà spazio a domande dei partecipanti e interventi della capogruppo PD in commissione Teresa Bertuzzi, Mario Guidi presidente di Confagricoltura, per Agrinsieme in sostituzione del presidente Scanavino e Gennaro Masiello, Vice Presidente Confederale Coldiretti e Sabrina Capozzolo, Responsabile PD Politiche Agricole.
Le conclusioni, infine, saranno affidate ad Andrea Olivero, viceministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.

Roma, 15 giugno 2015

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15/06/2015, 17:24
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Agricoltura: Pastorelli (Psi), dl rilancia settori olivicolo e caseario

Roma, 15 giugno 2015 – “Il pacchetto di misure contenute nel dl agricoltura rende più competitivi due settori centrali nella nostra economia: quello lattiero caseario e quello olivicolo. Quest’ultimo compartimento, in particolare, sta subendo un progressivo impoverimento, qualitativo e quantitativo, delle produzioni, specie quelle di piccole dimensioni. Oltre alle calamità atmosferiche, infatti, pesano le fitopatie e le infestazioni che hanno colpito gli ulivi italiani. Non solo la Xylella fastidiosa, che sta mettendo in ginocchio gli agricoltori del Salento, ma anche la mosca olearia, insetto che ha causato ingenti danni alle aziende del centro Italia”. Così Oreste Pastorelli, deputato del Psi e componente della commissione Ambiente di Montecitorio, nel corso della discussione generale alla Camera sul ddl di conversione del dl agricoltura. “Il decreto – continua – concretizza interventi fondamentali da me sempre auspicati: il sostegno alle piccole e medie imprese olivicole, l’accesso al Fondo di Solidarietà Nazionale per le aziende colpite da batteri e alluvioni. Segnalo, però, la necessità di estendere tali strumenti alle aziende colpite da mosca olearia. Una necessità rilevata anche dalla commissione Ambiente. La politica è chiamata a dare risposte concrete a problemi concreti. E questo provvedimento, con uno sforzo lodevole, cerca di assolvere a questo compito mettendo in campo soluzioni tangibili”.

Ufficio Stampa On. Pastorelli

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CAMERA DEI DEPUTATI
On. Paolo Cova parlamentare del Partito Democratico

COMUNICATO STAMPA

On. Cova: “Indicizzazione e interprofessione previste nel decreto agricoltura: così si portano fuori le aziende dalla crisi”

Un nuovo sistema strategico di gestione del latte e del settore lattiero caseario che risolva il problema legato al prezzo pagato ai produttori con l’indicizzazione e investa sull’interprofessionale. Di questo ha parlato oggi, lunedì 15 giugno 2015, l’on. Paolo Cova, parlamentare del Pd, nel suo intervento durante la discussione, alla Camera, sulle linee generali del disegno di legge di conversione del decreto-legge 5 maggio 2015, n. 51, recante disposizioni urgenti in materia di rilancio dei settori agricoli in crisi.

“In questi anni il latte è stato pagato agli allevatori a un costo inferiore al suo valore dall’industria – ha ricordato Cova –. Eppure, i prodotti lattiero-caseari trasformati danno valore aggiunto alla materia prima. Il risultato? L’abbandono della zootecnica con il risultato che dal 1996 a oggi ci sono 500mila vacche da latte in meno. E questo perché gli allevatori non ottengono un prezzo adeguato a mantenere aperte le aziende”.

Ora, invece, ha sottolineato il parlamentare Pd, “il decreto chiede di indicare parametri certi per il prezzo del latte, ma anche molta attenzione al prodotto trasformato perché l’industria paga un prezzo di molto inferiore rispetto a quanto lo rivende al consumatore. Inoltre, prevede che il prezzo fissato abbia una durata di almeno 12 mesi che è una garanzia per i produttori”.
L’eccessiva volatilità dei prezzi pagati alla fonte in questi anni ha portato anche a un’altra conseguenza, ha fatto presente Cova: “Gli allevatori hanno fermato i loro investimenti e poiché il mercato è molto frazionato, è importante che il decreto preveda anche l’interprofessione, che significa un tavolo dove dare un contributo unitario, una migliore strategia di vendita del prodotto”.

Indicizzazione e interprofessione non sono le uniche due strade per portare fuori le aziende dalla crisi, ha detto ancora Cova: “L'eccesso dell’ultimo anno ha portato a splafonare: grazie a un mio emendamento approvato già in Commissione Agricoltura, costoro vedranno riconosciuta una riduzione del 6% della multa. E, novità, il beneficio ricadrà anche su coloro che hanno splafonato del 100%. Con il principio della compensazione si permetterà a tante aziende di superare questa ulteriore difficoltà. E grazie a quanto prevede il decreto, tutta la filiera potrà camminare insieme con un unico obiettivo: valorizzare il prodotto finale”.

Roma, 15 giugno 2015

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AGRICOLTURA: OGGI AL SENATO SI DISCUTE DI RIFORMA DEGLI ENTI AGRICOLI

Oggi, martedì 16 giugno dalle ore 14.30, presso la sala Zuccari di Palazzo Giustiniani al Senato, si terrà l'incontro dal titolo "Riforma degli enti agricoli: lavori in corso".
Promosso dal gruppo del Partito Democratico, in particolare dalla senatrice Leana Pignedoli, vicepresidente della commissione Agricoltura e prima firmataria, già dalla scorsa legislatura, del disegno di legge di riordino e semplificazione degli organismi vigilati dal ministero delle Politiche agricole, l'incontro sarà l'occasione per fare il punto sullo stato di avanzamento della riforma degli enti.
Parteciperanno, tra gli altri: Stefano Antonio Sernia, direttore Agea; Ezio Castiglione, presidente Ismea; Salvatore Parlato, commissario straordinario CRA e Enrico Corali, Amministratore unico ISA; la capogruppo Pd in commissione Agricoltura al Senato Teresa Bertuzzi; Mario Guidi presidente di Confagricoltura; per Agrinsieme Mario Guidi, presidente di Confagricoltura; Gennaro Masiello, vicepresidente Confederale Coldiretti; Sabrina Capozzolo, responsabile Pd Politiche Agricole.
Le conclusioni sono affidate ad Andrea Olivero, viceministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.

Roma, 16 giugno 2015

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AGRICOLTURA: BERTUZZI E PIGNEDOLI (PD): "SETTORE PIU' COMPETITIVO CON RIFORMA ENTI MIPAAF"
"Per vincere la sfida di competitività del settore agroalimentare italiano sono indispensabili strumenti efficienti, virtuosi, trasparenti che interagiscano tra loro. In questi anni abbiamo rilevato criticità nel sistema degli enti Mipaaf. Pur essendo consapevoli che questo riordino è un percorso di cambiamento complesso, riteniamo sia de perseguire e conquistare tappa dopo tappa. Abbiamo delegato il governo a procedere su un disegno chiaro, ma il Parlamento vuole essere partecipe anche dei passaggi maggiormente significativi, quelli che impostano le nuove strutture e le nuove funzioni". Lo ha detto la senatrice del Pd Leana Pignedoli, vicepresidente della Commissione Agricoltura, in apertura del convegno "Riforma degli enti agricoli: lavori in corso", promosso dal gruppo del Partito Democratico oggi al Senato.
"Dalle parole dei dirigenti di AGEA, CRA-INEA, ISMEA e ISA, oltre che da Agrinsieme e Coldiretti - ha detto la capogruppo Pd in commissione agricoltura al Senato Maria Teresa Bertuzzi - abbiamo avuto conferma che il treno è davvero partito. Stiamo affrontando con serietà i temi della semplificazione e della trasparenza dei dati che riguardano gli enti agricoli. Ora mancano due step successivi: dobbiamo lavorare sulla valutazione dell'impatto che i servizi hanno effettivamente sulle imprese e decidere in merito alla questione del 'controllo'. Noi come legislatori dobbiamo vigilare sul riordino delle normative e degli strumenti, per far si che il settore agricolo diventi sempre più competitivo nei mercati internazionali". Molto importante l'intervento del viceministro Olivero che ha ribadito la necessità di fare in fretta la riforma, sottolineando l'importanza della collaborazione tra Governo, Parlamento, enti e rappresentanze del settore, per ultimare il riordino in modo utile ed efficace.

Roma, 16 giugno 2015
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