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Agricoltura - Parlamento Italiano
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Marco
Sez. Supporto Didattico
Iscritto il: 13/03/2008, 19:23 Messaggi: 68661 Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
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AGRICOLTURA: PRESTO ALGORITMO CONTRO I “FURBETTI DELL’OLIO” NELLA CRISI OLIVICOLA NAZIONALE
Il deputato Gallinella al lavoro con i colleghi 5 Stelle della Commissione Agricoltura alla Camera per trovare un sistema di distribuzione delle risorse a favore dei produttori effettivamente colpiti
Affilare le “armi” contro i furbetti della crisi dell’olio. Evitare che al danno della “mosca” si aggiunga anche la beffa della cattiva distribuzione delle risorse a sostegno dei produttori colpiti. È l’obiettivo dei deputati cinquestelle della Commissione Agricoltura della Camera che stanno mettendo a punto un algoritmo per rendere più efficace la gestione del rischio agricolo.
“Sono molti i fattori che quest’anno, in tutta la penisola, hanno causato la crisi del settore olivicolo – dichiara il deputato Filippo Gallinella, componente M5S in Commissione Agricoltura alla Camera – dal cambiamento climatico che ha favorito il proliferare della mosca olearia all’assenza di una struttura capillare di alert fitosanitario sino alla scarsa cooperazione tra gli stessi produttori. Per contenere l’emergenza dobbiamo risolvere, dunque, tre problemi. Il primo: trovare subito risorse statali e regionali per compensare la grande perdita economica di molte aziende olivicole. Il secondo: far arrivare le risorse a chi è stato effettivamente colpito. Terzo: mettere a punto strumenti di prevenzione efficaci. Il M5S si sta adoperando per dare risposte a tutti e tre i problemi”.
Ed un primo passo è stato fatto, nei giorni scorsi alla Camera, durante l’approvazione della Legge di Stabilità con l’accoglimento da parte del Governo di un ordine del giorno dei 5 Stelle per permettere l’accesso al Fondo di Solidarietà Nazionale anche a quelle aziende agricole colpite dalla mosca olearia. Il deputato Filippo Gallinella (M5S) plaude, inoltre, ai controlli predisposti dai Nas: “Bene i controlli che in questi giorni stanno effettuando i Nas. Controlli che dobbiamo assolutamente potenziare”.
L’idea alla base dell’algoritmo è individuare gli olivicoltori della regione, determinare la loro produzione media di olio degli ultimi tre anni e confrontare la perdita con l’annata 2014, individuare la percentuale di fatturato derivante da olio rispetto al totale in modo da garantire che le risorse vadano solo ai veri olivicoltori che trasformano in loco. “Poiché le risorse sono limitate, è fondamentale farle arrivare a chi si trova effettivamente in difficoltà – conclude il deputato M5S in Commissione Agricoltura alla Camera – Non solo. Occorre prevedere, magari alleggerendo il peso fiscale, un sostegno anche ai frantoi che, in alcuni casi, per evitare alte perdite, non hanno acceso nemmeno gli impianti. Per il futuro, invece, è necessario promuovere forme associative tra gli olivicoltori e inserire nel piano assicurativo nazionale anche questa nuova forma di danno”. Misure già presentate dal M5S in una risoluzione, ora in discussione in Commissione Agricoltura a Montecitorio.
Giuseppe L'Abbate Deputato Movimento Cinque Stelle
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02/12/2014, 15:59 |
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Marco
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IMU AGRICOLA: IL M5S PREME SUL GOVERNO PER LA MODIFICA NELLA LEGGE DI STABILITÀ
Il capogruppo M5S in Commissione Agricoltura Giuseppe L’Abbate bolla come illogica la norma che modula l’esenzione dall’IMU solo in ragione di parametri fisici. Uno strumento utile solamente a fare cassa per una politica spendacciona
“Ancora una volta assistiamo ad una palese violazione dei principi costituzionali – dichiara il deputato Giuseppe L’Abbate, capogruppo M5S in Commissione Agricoltura alla Camera – L’articolo 53 della Costituzione dispone che tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. La norma che modula l’esenzione dall’IMU solo in ragione di parametri fisici è del tutto illogica e serve esclusivamente a fare cassa. Abbiamo chiesto più volte di rivedere la fiscalità rurale e soprattutto di non far pagare al mondo agricolo il prezzo di decenni di politiche dissennate, volte esclusivamente a dilatare la spesa pubblica e creare debito. Ora ci auguriamo che il Governo corregga questa assurdità nella legge di stabilità e ripristini il valore del dettato della Carta costituzionale”.
Giuseppe L'Abbate Deputato Movimento Cinque Stelle
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02/12/2014, 19:13 |
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Marco
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IMU AGRICOLA: BERTUZZI (PD), NECESSARIO RINVIO
"Il decreto attuativo emesso questa mattina dal ministero dell'Economia che impone entro due settimane il pagamento dell'Imu agricola per i comuni collinari è di fatto inapplicabile. E' evidente che esso è stato emesso troppo a ridosso della scadenza del pagamento e per questo si rende necessario un rinvio". Lo dichiara la senatrice del Pd Maria Teresa Bertuzzi, a nome di molti senatori del Gruppo del Pd del Senato.
"Le operazioni di assestamento di bilancio dei Comuni - continua - sono già state chiuse e non è possibile indicare un taglio di trasferimenti a valere sul 2014. Solo il Governo a questo punto può intervenire per trovare una soluzione o quantomeno per rinviare al 2015 i pagamenti. Questo consentirebbe anche di aprire una nuova riflessione sui criteri che stabiliscono chi deve pagare e chi no. Non è possibile, infatti, basarsi solo su fattori altimetrici senza considerare il contesto di disagio, la capacità contributiva del conduttore e il valore dell'attività agricola. Criteri che abbiamo cercato di indicare sin dall'inizio".
Camilla Povia Ufficio Stampa Pd Senato
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02/12/2014, 20:17 |
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Marco
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"Oltre a violare lo Statuto del contribuente, che prescrive almeno 60 giorni per il pagamento dalla notifica del tributo, il decreto attuativo "Imu Agricola" emanato dal Ministero dell'Economia non tiene assolutamente conto di tutto il lavoro che abbiamo fatto in Comagri" afferma decisa la Sen. Donatella Albano del Partito Democratico, "per questo ho chiesto insieme a molti altri colleghi che il decreto venga ritirato o quantomeno sospeso, in attesa di una sua migliore formulazione".
Il decreto prevede un'esenzione dal tributo in modo indifferenziato solo per i terreni montani al di sopra di 600 metri d'altitudine, mentre sono esenti i terreni coltivati da imprenditori agricoli professionisti e coltivatori diretti tra i 600 metri e i 281 metri d'altitudine, al di sotto dei 281 metri invece tutti sono tenuti a versare il tributo per intero, insomma, con criteri altimetrici che non tengono conto delle peculiarità e specificità territoriali e del tipo di coltivazioni con conseguente redditività.
Da un'esenzione IMU che copriva 3500 comuni, con questo decreto solo 1500 Comuni italiani restano esenti.
"Non è possibile imporre a un coltivatore, e parlo per la Liguria, che magari ha pure subito danni ingenti per i recenti eventi alluvionali, di versare la nuova IMU entro 2 settimane, anche se, come ha affermato ieri il sottosegretario Baretta, si potrebbe tenere conto del tributo versato come un eventuale acconto per l'anno successivo in seguito a eventuali rimodulazioni dello stesso." continua la Senatrice, "inoltre, come già osservato anche dai miei colleghi del Partito Democratico, le operazioni di assestamento di bilancio nei Comuni sono state chiuse, quindi non sarebbe possibile indicare il famoso taglio dei trasferimenti sul Fondo di Solidarietà, ammontante a 350 milioni, a valere sul 2014, e dal momento che la copertura di tali tagli sarebbe stata compensata dalla revisione dell'Imu agricola, invitiamo il Governo a ripensarci e a trovare un'altra soluzione."
Ufficio stampa Sen. Donatella Albano PD
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03/12/2014, 15:41 |
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Marco
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IMU AGRICOLA; SCALIA SOTTOSCRIVE L’INTERROGAZIONE DELLA SEN. ALBANO SU NUOVA CLASSIFICAZIONE DEI COMUNI MONTANI "Valutare effetti provvedimento su economia agricola e bilanci comunali" Dichiarazione del senatore del Pd Francesco Scalia
“In data odierna ho firmato un’interrogazione urgente al Ministro dell’economia e delle finanze, proposta dalla collega Donatella Albano, riguardo un decreto ministeriale di prossima emanazione con il quale si individua una precisa lista di comuni dove, a decorrere dall’anno di imposta 2014, si applicherà l’esenzione IMU per i terreni agricoli sulla base della loro altitudine, diversificando eventualmente tra terreni posseduti da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionisti e gli altri soggetti”. È quanto dichiara il senatore Pd Francesco Scalia. “L’emanazione del decreto - continua il senatore - e i criteri di altitudine ivi contenuti prefigurano effetti negativi sia sull’impresa agricola, per l’aggravio di spesa a livello contributivo, sia per i comuni non più considerati montani, in quanto perderanno ulteriori quote del Fondo di Solidarietà che possono mettere a rischio default i bilanci”. “Da quanto si apprende - aggiunge - l’emanazione del decreto avverrà a ridosso della scadenza dei termini di pagamento e obbligherà i contribuenti a pagare l’imposta entro il 16 dicembre in un’unica rata. A ciò va aggiunto che l’esenzione IMU per i terreni agricoli, che fino ad oggi copriva circa 3500 comuni italiani, nelle intenzioni del governo sarebbe limitata solo a 1500 e per quei comuni che superano la soglia dei 600 mt di altezza. Nei restanti comuni, si applicherà una esenzione diversificata a seconda del criterio dell’altitudine: esenzione parziale da 600 a 281 mt; nessuna esenzione sotto tale soglia”. “Nella interrogazione che ho sottoscritto - conclude Scalia - si chiede di sapere quando si prevede l’emanazione del decreto oggetto di interrogazione e se il ministro abbia valutato le ripercussioni di tale provvedimento, sia sulle imprese agricole che per la gestione dei territori. Un problema molto sentito soprattutto nella nostra provincia, come testimonia il tempestivo grido d'allarme lanciato dal Sindaco d’Amesano, in cui il settore agricolo è ancora centrale nel sistema produttivo locale e dove la struttura orografica configura una molteplice presenza di comuni montani, che con la nuova norma perderebbero i relativi trasferimenti, con conseguenze disastrose per i bilanci e, quindi, per i servizi ai cittadini”.
Giovanni Orfei Ufficio stampa PD Gruppo Senato
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03/12/2014, 16:19 |
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Marco
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Roma, 03 dicembre 2014 - "Una scelta gravissima che penalizzerebbe il settore dell'agricoltura già duramente colpito dalla crisi economica e dai disastri idrogeologici". Così Oreste Pastorelli, deputato del Partito Socialista Italiano e membro della commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici commenta il decreto ministeriale che regolamenta l’imposizione per l’IMU agricola.
Il deputato socialista chiede al governo di dare un segnale forte agli agricoltori e a tutto il comparto, cuore pulsante dell’economia italiana, rivedendo i criteri di esenzione dal pagamento dell’IMU che riguardano le aziende agricole in attività. Pastorelli ha sottolineato che se il decreto non venisse modificato "ci troveremmo di fronte a una totale insensibilità nei confronti di un settore produttivo centrale per il Paese". Questo decreto, infatti, riporterebbe indietro l’attività del governo per gli impegni presi e le misure adottate per i giovani agricoltori e per la valorizzazione del made in Italy agroalimentare.
"Il settore agricolo sta già pagando un prezzo altissimo a causa dei danni provocati dalle piogge torrenziali e dal dissesto idrogeologico frutto anche di scellerate politiche di cementificazione dei territori. Mai come in questo periodo, gli imprenditori agricoli a fronte dei danni incalcolabili subìti, debbono essere incentivati a resistere” ha concluso l’esponente socialista.
Ufficio stampa on. Oreste Pastorelli (PSI)
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03/12/2014, 17:21 |
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Marco
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IMU AGRICOLA: PER ELIMINARE LA TASSA, PRONTI EMENDAMENTI DEL M5S CHE CHIEDE AL PD DI SOSTENERLI
L’assurda tassa, d’altronde incostituzionale nella sua formulazione, può essere soppressa grazie agli emendamenti dei parlamentari M5S della Commissione Agricoltura che chiedono ai colleghi del PD di passare dalle parole ai fatti, votandoli favorevolmente
Sta destando scompiglio nell’intero settore primario l’introduzione dell’IMU rurale che gli agricoltori dovrebbero onorare il prossimo 16 dicembre. Per il M5S si tratta di una tassa assurda, contraria alla ragione, alla legge ed al buon senso. L’articolo 53 della Costituzione, infatti, dispone che ciascuno contribuisce alla spesa pubblica in base alle proprie capacità contributive, mentre l’IMU in questo caso viene modulata in base all’altitudine dei terreni.
“Chi possiede un terreno che si estende su una superficie che per una parte si trova a 280 metri e per qualche centinaia di metri a 283 cosa fa? Può giustamente pensare di trovarsi dinanzi all’ennesima assurda legge italiana: verrebbe da dire ‘scherzi a parte’ ma qui, purtroppo è tutto serio – dichiarano i parlamentari M5S della Commissione Agricoltura di Camera e Senato – Per non parlare, poi, della violazione dello Statuto del contribuente che sancisce l’obbligo per le disposizioni tributarie di rispettare precisi termini ai fini dell’efficacia. Uno Statuto che vorremmo elevare al rango di norma costituzionale come previsto da una proposta di legge a prima firma Carla Ruocco (M5S). Questo per dare una leva ai contribuenti così da non essere schiacciati da Governi che tramite decreti legge bypassano i principi dello statuto stesso, come del resto è accaduto col il decreto ministeriale emanato lo scorso 28 novembre. E il Partito Democratico cosa fa in tutto ciò? – continuano i parlamentari M5S – Si limita ad annunciare una semplice interrogazione per salvare le apparenze. Una semplice foglia di fico che lascia il tempo che trova. Il PD in Parlamento interroga il PD che governa: in pratica una farsa ai danni degli agricoltori. Noi presenteremo tre emendamenti alla Legge di Stabilità che è all’esame del Senato e il PD, se non vorrà dimostrarsi incoerente come suo solito, dovrà necessariamente sostenerli. L’IMU sui terreni agricola permane una tassa illogica che serve solamente a fare cassa perché, dopo anni di politiche sconsiderate e volte ad usare le tasche dei contribuenti come bancomat, alla fine a pagare sono sempre gli stessi. Il decreto ministeriale, per giunta – continuano i 5 Stelle – giunge alla fine di un anno fiscale difficile ed è prevedibile che molti comuni non riusciranno a mettersi in pari. Non si tiene conto, inoltre, che diversi comuni italiani si sviluppano anche in senso altimetrico e il rischio è che terreni molto vicini tra loro, ma appartenenti a comuni diversi paghino tasse differenti. Abbiamo cercato di scongiurare questo intervento durante la discussione del decreto sul Bonus Irpef della scorsa estate, ma tutti nostri tentativi sono rimasti inascoltati. Questo sarà un grosso, ulteriore, danno alla piccola agricoltura italiana del quale probabilmente il Governo non si è sufficientemente reso conto. La possibilità per rimediare c’è – concludono i parlamentari M5S della Commissione Agricoltura – ma la responsabilità ora è dei parlamentari del PD”.
Giuseppe L'Abbate Deputato Movimento Cinque Stelle
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03/12/2014, 19:36 |
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Marco
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M5S:ETICHETTATURA A RISCHIO PER I PRODOTTI AGRICOLI Il rischio per i consumatori diperdere informazioni utili sui prodotti alimentari diventa sempre piùconcreto. Dal 14 dicembre, infatti, non ci sarà piùl’obbligo di specificare in etichetta lo stabilimento di produzione dei prodotti alimentari. Il M5S ha denunciato questo problema da diverso tempo, presentando prima un’interrogazione, poi una risoluzione, un’interpellanza e infine delle lettere rivolte ai Ministri di competenza (Guidi e Martina) senza ottenere delle risposte concrete. Il problema non è di poco conto e tocca sia le corde dei produttori che dei consumatori. Ad oggi, infatti, iproduttori dovevano apporre sull'etichetta dei prodotti alimentari, oltre agli ingredienti, anche la sede dello stabilimento di produzione o confezionamento .Tra due settimane questo non sarà più obbligatorio con buona pace del Made in Italy e un probabile incremento di contraffazioni. Il deputatopentastellato Paolo Parentela ha presentato una propostadi legge per mantenere l'obbligo dell' l’Indicazione della sede dellostabilimento di produzione e confezionamento. Oltre a questa iniziativa è stata predisposta una pagina web del portale del M5S dove i cittadini possono far sentire la loro voce su questo tema e inviare una lettera ai ministri Guidi, Martina e Renzi affinché possano fare pressione alla Commissione Europea e legiferare per mantenere l'obbligo di indicare in etichetta lo stabilimento di produzione e confezionamento dei prodotti alimentari commercializzati in Italia: http://www.beppegrillo.it/movimento/par ... sieme.html-- Area Comunicazione M5S Camera dei deputati
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03/12/2014, 20:03 |
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Marco
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IMU AGRICOLA: DA GRUPPO PD SENATO OK A DICHIARAZIONI BARETTA SU SOLUZIONE TECNICA
"Consideriamo le dichiarazioni del sottosegretario Baretta una risposta positiva e tempestiva all'interrogazione che nei giorni scorsi i senatori del Pd hanno presentato ai ministri dell'Economia e dell'Agricoltura. Il Governo si è impegnato a trovare una soluzione tecnica per superare la questione dell'Imu agricola delle zone collinari e ad assumere gli atti conseguenti anche ricorrendo a un decreto legge. Siamo soddisfatti che sia stata riconosciuta la delicatezza del problema e che si sia tenuta nella dovuta considerazione la giusta preoccupazione degli agricoltori, dei sindaci e dei presidenti delle province. Garantiamo il nostro impegno a seguire gli ulteriori sviluppi". Lo affermano in una nota i senatori del Partito Democratico.
Camilla Povia Ufficio Stampa Pd Senato
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04/12/2014, 7:59 |
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Marco
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L'annuncio della sospensione e del ritiro del decreto che imponeva il pagamento dell'IMU sui terreni agricoli entro il 16 dicembre, è stato dato ieri sera dal sottosegretario all'Economia, Pier Paolo Baretta, annuncio accolto con soddisfazione da più parti del mondo dell'agricoltura e delle Istituzioni.
"Ora, occorrerà valutare al più presto quali criteri verranno utilizzati per calcolare il nuovo tributo, confidando che questa volta faccia tesoro del lavoro svolto nelle Commissioni Agricoltura alla Camera e al Senato " afferma la Sen. Donatella Albano del Partito Democratico, "il Ministero dell'Economia ieri sera ha parlato di utilizzare un emendamento alla Legge di Stabilità che ora approderà in Senato, oppure un decreto legge che confluisca nella manovra finanziaria."
"Condivido appieno le preoccupazioni dei coltivatori diretti, degli imprenditori agricoli e delle associazioni di categoria" conclude la Senatrice ligure, "l'IMU va rimodulata e armonizzata in modo da non pesare solo sulle spalle di pochi, peraltro il criterio puramente altimetrico utilizzato nel decreto non teneva conto delle zone socio-economicamente svantaggiate".
Ufficio stampa Sen. Donatella Albano Partito Democratico
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04/12/2014, 18:37 |
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