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Agricoltura - Parlamento Italiano
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Marco
Sez. Supporto Didattico
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AGRICOLTURA, CARAMIELLO (M5S): “LOLLOBRIGIDA ESPONE PAESE A NUOVE PROCEDURE D’INFRAZIONE” Roma, 29 ott. - “Sono intervenuto in Aula per smascherare l’inefficacia di questo governo, chiamato ad affrontare numerose procedure di infrazione dell’Unione Europea contro l’Italia. È inaccettabile che, in soli due anni, questo governo abbia accumulato diverse procedure d’infrazione che ricadranno su tutti noi, rischiando un incremento della tassazione. L’aspetto più grave è che il provvedimento licenziato per affrontare queste gravissime criticità, all’articolo 13 si limita a invocare il rispetto delle normative senza apportare modifiche significative, risultando così inefficace. Come ho riferito in Aula, urge abrogare le modifiche errate alla legge 157/1992 e ripristinare le protezioni per il nostro ambiente e non certo agire come ha fatto l’esecutivo che di fatto ha aperto la porta a una caccia indiscriminata e ignorato le normative europee sul Regolamento REACH. L’atteggiamento dell’esecutivo sulla gestione della materia agroalimentare è un autentico flop, come del resto lo è stato anche il divieto sulla carne coltivata voluto dal ministro Lollobrigida, un fallimento che preclude opportunità di sviluppo per le aziende italiane e rischia di avere conseguenze disastrose per il nostro Paese. È tempo che il governo ascolti le richieste di una gestione responsabile delle risorse naturali: dal canto nostro continueremo a far sentire la nostra voce, senza abbandonare un settore che rappresenta una colonna portante del nostro sistema produttivo”. Lo scrive in una nota Alessandro Caramiello, Capogruppo del Movimento 5 Stelle in Commissione Agricoltura alla Camera.
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29/10/2024, 21:09 |
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Marco
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AGRICOLTURA, CARAMIELLO (M5S): “DESTRA ESPONE PAESE A PROCEDURE UE E NON RISPONDE” Roma, 31 ott. – “Negli ultimi giorni, ho più volte denunciato l’inefficacia di questo governo e di tutta la maggioranza, di fronte alle numerose procedure di infrazione dell’Unione Europea contro l’Italia. È inaccettabile che, in soli due anni, questa destra abbia accumulato diverse procedure che ricadranno sui cittadini, peseranno sulle loro teste e pescheranno dalle loro tasche. In Aula, alla Camera, mi sono direttamente rivolto al Capogruppo di Fratelli d’Italia Foti, colpevole di aver portato a due procedure d’infrazione contro il nostro Paese. Ma nei suoi provvedimenti il governo preferisce limitarsi a invocare il rispetto delle normative, senza apportare modifiche significative. Un piano del tutto inefficace. Foti ha preferito non rispondermi, non capendo però che è agli italiani che deve una risposta. In soli due anni di governo, siamo passati dai grandi annunci sulla difesa degli interessi italiani in Europa al silenzio imbarazzato. Dal patriottismo sbandierato ai quattro venti alle procedure che ricadranno sugli italiani. Dalla promessa di battere i pugni sul tavolo di Bruxelles a riservare cazzotti agli italiani”. Lo scrive in una nota Alessandro Caramiello, Capogruppo del Movimento 5 Stelle in Commissione Agricoltura alla Camera.
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31/10/2024, 18:59 |
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Marco
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LAVORO, QUARTINI (M5S): “SICUREZZA IN AGRICOLTURA OBIETTIVO LONTANO, SERVE CULTURA LEGALITÀ” Roma, 31 ott. – “Ho partecipato agli Stati generali Salute e Sicurezza sul lavoro per accendere un faro sui rischi per l’agricoltura, un settore che conta oltre un milione di imprese e che continua a rappresentare un’eccellenza del made in Italy. Un settore, però, nel quale solo nei primi sei mesi del 2024 si sono verificati 52 infortuni mortali, in crescita del 10,6% rispetto al 2023. Il settore agricolo è purtroppo tra i più esposti a rischi, data la natura fisica del lavoro e l’esposizione a condizioni climatiche variabili e spesso sfavorevoli. Ma non possiamo dimenticare anche i rischi di carattere meccanico, chimico e biologico. E a tutto ciò va aggiunto anche il fenomeno del caporalato, una vera e propria piaga sociale ancora in troppi casi sommersa, che compromette la tutela e i diritti dei lavoratori agricoli, in particolar modo quelli stranieri o provenienti da contesti socioeconomici vulnerabili. Lavoratori sottoposti a condizioni di lavoro degradanti, paghe da fame e totale assenza di tutele legali. Questo flagello vive, purtroppo, grazie anche a norme di contrasto ancora largamente insufficienti. Di fronte a questo quadro, abbiamo diverse armi per cercare di intervenire e di invertire la tendenza. Dobbiamo lavorare sulla sicurezza e legalità nel settore agricolo, garantire formazione e sensibilizzazione di lavoratori e datori di lavoro, potenziare i controlli, promuovere reti di lavoro legale come valida alternativa al caporalato, garantire condizioni di lavoro dignitose e salari equi, premiare le aziende che seguono buone pratiche. A tutto questo, si aggiunge la necessità di estendere il DURC di congruità al settore agricolo, come da proposta del Movimento 5 Stelle. In definitiva, la sicurezza sul lavoro in agricoltura è un obiettivo ancora lontano. Interventi normativi, controlli intensificati e la promozione di modelli di lavoro trasparenti e legali sono essenziali per garantire la dignità dei lavoratori agricoli e migliorare le condizioni di sicurezza del settore. Oltre alla repressione del caporalato, sarà fondamentale sviluppare una cultura del lavoro legale e sicuro, attraverso un cambiamento profondo nelle pratiche aziendali e nelle politiche di settore”. Lo scrive in una nota Andrea Quartini, Capogruppo del Movimento 5 Stelle in Commissione Affari Sociali alla Camera e Coordinatore del Comitato Politico Salute e Inclusione Sociale del M5S.
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01/11/2024, 9:08 |
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Marco
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CACCIA, M5S: “DELIBERA ABRUZZO SU CERVI CRIMINALE, ORA STOP STRAGI” Roma, 11 nov. – “Un mese dopo la prima sospensione della delibera della Regione Abruzzo che prevedeva l’abbattimento di 469 cervi, il Consiglio di Stato è tornato sulla vicenda decretando la sospensione definitiva a quella folle decisione. È una vittoria delle associazioni animaliste, che per prime si sono opposte a questa mattanza impugnando l’ordinanza abruzzese. Ma siamo orgogliosi di affermare che è una vittoria anche nostra e di tutte quelle forze che hanno denunciato e combattuto una delibera che non esitiamo a definire criminale. Un documento che non solo apriva alla soppressione di quasi 500 animali innocenti, ma che metteva addirittura nero su bianco il tariffario per ogni singolo capo. Ora il Tar dovrà esprimersi nuovamente e speriamo che alla luce del pronunciamento del Consiglio di Stato questa follia venga archiviata per sempre. Fino a quel momento, continueremo a tenere alta l’attenzione, a combattere per i diritti degli animali e a schierarci al fianco delle associazioni che lo fanno ogni giorno. Ma continueremo anche a fare tutto ciò che è in nostro potere per fermare una volta per tutte queste vergognose stragi e la crudeltà sugli animali”. Lo scrivono in una nota i parlamentari del Movimento 5 Stelle delle Commissioni Agricoltura di Camera e Senato e i membri del Comitato M5S Pianeta 2050 Alessandro Caramiello, Susanna Cherchi, Sergio Costa, Sabrina Licheri, Gisella Naturale, Luigi Nave, Carmen Di Lauro e Ilaria Fontana.
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15/11/2024, 22:46 |
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Marco
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Roma, 18 nov. – Martedì 19 novembre 2024 alle ore 15 al Senato, presso la Sala dell’Istituto di Santa Maria in Aquiro (Piazza Capranica 72) si terrà la conferenza “L’involuzione - Società animali e ambiente in un’ottica antispecista”, su iniziativa della vicepresidente vicaria del gruppo Movimento 5 Stelle al Senato Alessandra Maiorino.
Nel corso dell'evento prenderanno la parola Valentina COPPOLA (etologo ed esperto cinofilo area comportamentale) Ivan MAZZONE (Presidente AGR e Portavoce Alleanza Antispecista), Roberto SALUSTRI (ecologo Presidente Reseda Onlus, Alleanza Antispecista), Andrea MAZZATENTA (Ph.D. Dipartimento di neuroscienza, Imaging e scienze cliniche docente di fisiologia e docente di Psicobiologia e psicologia animale), Emiliano MERLIN (Ricercatore Istituto Nazionale di Astrofisica), Francesco AUCONE (geologo studioso ed esperto dei rischi geologici) e Andreina PAROGNI (Ultima Generazione).
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18/11/2024, 16:36 |
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Marco
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ANIMALI, D'ORSO (M5S): IN AULA LA SOLITA SCATOLA VUOTA, COSTITUZIONE CI IMPONE LEGGE SERIA ROMA, 20 nov. - "La proposta di legge sulla tutela degli animali all'esame della Camera e che porta la firma della maggioranza in un primo momento era nata in maniera condivisa, poi durante il suo iter travagliato è diventata la solita scatola vuota e per questo gli esponenti del M5S che l'avevano firmata hanno ritirato le loro firme. Noi avevamo una proposta di legge, a prima firma della nostra Carmen Di Lauro, che prevedeva delle modifiche incisive in materia di reati contro gli animali e non solo di reati. Quella 5 Stelle è una proposta omnicomprensiva che ricalca il provvedimento 'Proteggi animali' nato grazie all'impegno nelle scorse legislature di Vittorio Ferraresi e Gianluca Perilli. Abbiamo fatto un passo indietro su quel testo solo per per trovare un'intesa più ampia tra le forze politiche e procedere più velocemente, ma purtroppo la pdl esaminata dalla commissione è rimasta ostaggio degli equilibri tra le forze di maggioranza: abbiamo assistito, più volte, all'auto-ostruzionismo interno al centrodestra. Hanno fatto una riscrittura al ribasso e oggi in aula abbiamo un testo falcidiato, anche a causa della commissione Bilancio che ha tagliato senza remore. La maggioranza non può continuare a fare provvedimenti che vanno bene solo, al solito, per la propaganda, per dire che si è fatto qualcosa. E' la Costituzione a imporci, grazie al nuovo articolo 9 voluto dal M5S, di approvare una legge seria e completa a tutela di tutti i diritti degli animali".
Lo ha detto la deputata M5S Valentina D'Orso, capogruppo in commissione Giustizia, nella discussione generale sulla pdl sui reati contro gli animali.
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20/11/2024, 16:21 |
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Agricoltura: Franceschelli (Pd), grave melina governo su peste suina, faccia di più contro crisi cerealicoltura “Avevamo chiesto anche noi come Pd di avere risposta alla nostra interrogazione sul dramma della peste suina africana, ma ci è stato impedito per una vertenza tra ministeri competenti. Abbiamo tre interrogazioni in Commissione Agricoltura, ed è grave che il governo abbia fatto melina tra diversi ministeri. Ci aspettiamo che il risponda al più presto”. Lo ha detto in Aula il senatore Silvio Franceschelli, capogruppo in Commissione Industria, Agricoltura e Commercio, nel corso del question time. “Il ministro dell’agricoltura in Aula – ha continuato Franceschelli – ha elencato le misure sulla cerealicoltura, ma non siamo soddisfatti. Gli interventi sono molteplici, ma saremo soddisfatti solo quanto il prezzo di vendita del grano duro e dei cereali sarà superiore al prezzo di produzione. In questo momento, anche di fronte all’aumento della domanda legata ai pastifici, i prezzi non salgono e il decreto agricoltura si è dimostrato insufficiente. Chi amministra sa che contano i fatti e non le parole. Il settore della cerealicoltura è in una crisi epocale e molto dipenderà da quello che riuscirà a fare il governo Meloni in Europa, con la delega al ministro Fitto non avrà più alibi. Il panorama dell’analisi del passato è finito, dopo 3 anni per questo Esecutivo contano solo responsabilità e risultati, che ad oggi non ci sono. Alla situazione di crisi si aggiunge anche quella del settore della canapa, legata una visione securitaria del governo Meloni che non tiene conto delle esigenze dell’agricoltura e dell’industria e rischia di compromettere 10 mila posti di lavoro e 3000 imprese e di renderci meno competitivi in Europa”.
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22/11/2024, 21:50 |
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AGROALIMENTARE, NATURALE (M5S): “GOVERNO TUTELI MADE IN ITALY NON SOLO A PAROLE” Roma, 9 dic. – “L’industria conserviera è un vessillo del made in Italy agroalimentare, garantisce un fatturato di 5 miliardi e mezzo e grande indotto occupazionale, con 10mila posti di lavoro fissi e 25mila stagionali. Al momento, però, il settore sta attraversando diverse difficoltà, dagli effetti devastanti del cambiamento climatico in agricoltura, alle deficitarie infrastrutture idriche, fino alla concorrenza sleale dei Paesi extraeuropei, che non rispettano le regole di sostenibilità ambientale e sociale. Una delle minacce più gravi arriva dalla Cina, che ha avviato un processo di intrusione delle proprie produzioni nei nostri mercati, spesso con vere e proprie truffe ai danni dei consumatori. Basti pensare a quella denunciata da alcune recenti inchieste giornalistiche a proposito della passata di pomodoro con indicazione di origine italiana, ma contenente prodotti in realtà provenienti dalla regione dello Xinjiang, territorio sottoposto a sanzioni in Occidente per il suo trattamento nei confronti dei lavoratori. Per tutti questi motivi, ho presentato un’interrogazione al ministro Lollobrigida, perché il governo intervenga sulla filiera del pomodoro con misure chiare e condivise per garantire trasparenza sull’origine della materia prima, avviando anche una battaglia in sede europea per arrivare a una corretta etichettatura dei prodotti e per arginare gli effetti della concorrenza sleale dei Paesi extraeuropei. Ma chiediamo anche di promuovere una gestione idrica che sia in grado di compensare le devastanti conseguenze del cambiamento climatico, per rafforzare la produzione nazionale e i redditi dei lavoratori del settore. Il governo dimostri di non tutelare il made in Italy solo a parole: ora servono i fatti”. Lo scrive in una nota Gisella Naturale, senatrice del Movimento 5 Stelle e vicepresidente della Commissione Agricoltura a Palazzo Madama.
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09/12/2024, 13:42 |
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Marco
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CANNABIS, QUARTINI (M5S): “DA LEGALIZZAZIONE DIVERSI BENEFICI E DURO COLPO A MAFIE” Roma, 9 dic. – “Sul tema della cannabis, esiste uno scontro ideologico molto forte, ma il punto non è proibire una sostanza o, al contrario, promuoverla. Il punto è trovare sobriamente una posizione, riuscire a dare una corretta informazione, limitarne la commercializzazione. Legalizzando la cannabis, decongestioneremmo immediatamente il sistema giudiziario e le carceri e infliggeremmo un duro colpo alla criminalità organizzata, visto che da sola rappresenta il 40% del mercato delle sostanze illecite, pari a 6 miliardi e mezzo di euro. Sappiamo tutti che i mafiosi, gli ndranghetisti e i camorristi hanno paura di due cose: il carcere duro – che purtroppo questa maggioranza ha reso meno duro – e la legalizzazione della cannabis. Eppure, in Italia restiamo in un quadro normativo estremamente punitivo, ignorando la volontà popolare espressa dal referendum del 1993 o le sentenze della Corte di Cassazione. Questo vuol dire che siamo di fronte a un vuoto legislativo significativo. Noi, in questa mozione, suggeriamo al governo di riempirlo, di sottrarre all’azione penale sia la coltivazione di cannabis per uso domestico, sia la cessione di modeste quantità per uso di gruppo. Ma è necessario intervenire anche per garantire il diritto di accedere ai benefici terapeutici della cannabis a tutti i pazienti che lo richiedono e per escludere la criminalizzazione di una condotta che contempla l’uso ricreativo della cannabis, che non viene ritenuta illecita dalla maggioranza dei cittadini e che non è lesiva della salute pubblica, come sostiene anche l’Oms. Infine, risolveremmo anche l’enorme problema che con il decreto sicurezza si sta creando alla filiera della canapa industriale, alle sue 3mila aziende e ai suoi 30mila lavoratori. E smontiamo subito una delle false accuse che arriveranno: già diversi Paesi, europei e non solo, hanno proceduto in questo senso e non si è visto da nessuna parte che con la legalizzazione della cannabis ci sia stato un incremento nel suo consumo”. Lo dichiara in Aula alla Camera Andrea Quartini, Capogruppo del Movimento 5 Stelle in Commissione Affari Sociali, Coordinatore del Comitato Politico Salute e Inclusione Sociale del M5S e firmatario della mozione al governo sul tema.
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09/12/2024, 21:06 |
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CACCIA, M5S: “PIANTEDOSI ASCOLTI ENPA, FERMARE FAR WEST ITALIANO” Roma, 16 dic. – “Ci schieriamo con convinzione al fianco di Enpa, che oggi si è appellata al ministro Piantedosi per fermare questo assurdo far west che si sta perpetrando con il pretesto della caccia. La situazione è effettivamente fuori controllo e le tragiche notizie di incidenti che coinvolgono cacciatori ma anche persone che non hanno niente a che fare con la caccia si moltiplicano, per non parlare del numero di animali sacrificati sull’altare degli interessi di qualche lobby che tiene le redini dell’azione politica di questa maggioranza. Se questa destra volesse davvero fare l’interesse dei cittadini e tutelarne la sicurezza – come sostiene di voler fare con la mattanza realizzata sulla pelle degli orsi in Trentino o con quella solo tentata sui cervi in Abruzzo – dovrebbe riflettere su come ridurre l’impatto della caccia sulla vita delle persone. La linea di maggioranza e governo, invece, è diametralmente opposta e mira alla completa deregolamentazione della caccia, una follia che mette a rischio i cittadini italiani sia per quanto riguarda la loro incolumità fisica, sia per il loro portafoglio, visto che le diverse procedure d’infrazione a cui il governo Meloni sta condannando il Paese verranno pagate da tutti noi. È ora di dire basta, di fermare una volta per tutte questo far west all’italiana”. Lo scrivono in una nota i parlamentari del Movimento 5 Stelle delle Commissioni Agricoltura di Camera e Senato Alessandro Caramiello, Susanna Cherchi, Sergio Costa, Sabrina Licheri e Gisella Naturale.
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16/12/2024, 20:54 |
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