AGRICOLTURA, NOCCO (FDI): COMMISSARIO STRAORDINARIO SOLUZIONE CHIAVE PER BRUCELLOSI IN ALLEVAMENTI
Roma, 7 maggio – Con il Dl Agricoltura, il ministro Francesco Lollobrigida ha provveduto all’istituzione del Commissario straordinario per la brucellosi e la tubercolosi. Le due malattie colpiscono gli allevamenti italiani di bovini, bufale, capre e pecore mentre nel caso della tubercolosi solo bovini e bufale. Con durata biennale, prorogabile una volta, il Commissario valuterà l’efficacia delle misure di profilassi adottate dagli enti territoriali affinché si possa portare a compimento il processo di eradicazione delle due epizoozie.
“Accogliamo con grande favore la scelta di un Commissario straordinario nazionale – dichiara la senatrice Maria Nocco, esponente di Fratelli d’Italia – Attraverso la sua azione di coordinamento e monitoraggio delle azioni messe in atto nei diversi territori colpiti dalla malattia, soprattutto al Sud Italia, si potranno adottare provvedimenti urgenti e che sappiano interpretare al meglio l’evolversi della situazione, a tutela della salute umana e animale nonché del comparto produttivo. Potremo ottenere più agevolmente, infatti, interventi come quello che ho portato avanti in Regione Puglia – spiega la Nocco (FDI) – attraverso un dialogo tecnico costruttivo con il Ministero della Salute così da venire incontro alle esigenze degli allevatori, limitando le vessazioni burocratiche e affinando meglio le misure di contrasto. Ci auguriamo - conclude - che giunga presto la nomina da parte del ministro Schillaci (Salute), di concerto con i ministri Lollobrigida (Agricoltura) e Calderoli (Affari regionali)”.
DL AGRICOLTURA, DI GIROLAMO (M5S): BOCCIATURA QUIRINALE E’ RIPROVA CHE TESTO E’ DIFETTOSO OLTRECHE’ INEFFICACE
Roma, 10 mag. – “Ieri nel corso del question time in Senato il ministro Lollobrigida ha incensato a più non posso il “suo” decreto legge Agricoltura, che prevede l’aumento di carabinieri al Comando Unità forestali e ambientali e tutta un’altra serie di misure utili alla prevenzione del fenomeno della mafia dei pascoli. Come ad esempio l'accorpamento della società Sistema informativo nazionale per lo sviluppo dell'agricoltura (Sin) nell'Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea). Oggi, dal capo dello Stato Mattarella quel decreto viene sostanzialmente respinto al mittente proprio nei punti di cui sopra. Il governo Meloni ancora una volta difetta di “problem solving”: nel caso di specie, c’è un sistema di concessione dei contributi europei che fa acqua da tutte le parti, e che porta le grandi aziende ad avere approcci predatori nei confronti dei piccoli allevatori e il malaffare a incunearsi a piacimento nelle pieghe di queste storture. Invece di dichiarare guerra solo agli impianti fotovoltaici nei campi, Lollobrigida farebbe bene a puntare i fari di più sulla criminalità che infesta i nostri pascoli. Il suo decreto è evidentemente una risposta insoddisfacente in tal senso”. Così in una nota la capogruppo M5s in comm. Ambiente al Senato Gabriella Di Girolamo.
AMBIENTE, LOREFICE(M5S): “GOVERNO INTERVENGA SU API E IMPOLLINATORI, NOSTRO DDL GIÀ PRONTO DA TEMPO”
“Affinché questa non rimanga l’ennesima giornata mondiale in cui ci si ricorda di un problema esclusivamente a favore di telecamera, per poi dimenticarlo dopo 24 ore, oggi più che mai voglio ribadire quanto sia necessario da parte di questa maggioranza un serio e convinto intervento che tuteli la diversità biologica a livello nazionale, in sinergia con l’Unione europea e la comunità internazionale, anche al fine di contrastare l'attuale drammatica tendenza di declino degli insetti”.
Lo ha affermato il Senatore Pietro Lorefice (M5S) in occasione della Giornata mondiale delle api, istituita dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite il 20 dicembre 2017, in risposta al crescente declino degli impollinatori.
“Io e il Movimento 5 stelle ci siamo già dati da fare, in continuità con quanto fatto nella passata legislatura, presentando in Senato nell'ottobre 2022 un Disegno di legge a mia prima firma per l'adozione di disposizioni per la protezione degli insetti a livello nazionale”, aggiunge Lorefice.
“Auspico che il Governo prenda in considerazione la nostra proposta in tempi celeri, perché quella della salvaguardia dei nostri ecosistemi è davvero una lotta contro il tempo, in cui domani è già tardi”, ha concluso il Senatore pentastellato.
DL AGRICOLTURA, NATURALE (M5S): “ALLARME SICCITÀ IN PUGLIA DIVENTI PRIORITÀ” Roma, 23 mag. - “In risposta al question time di ieri il ministro Lollobrigida annuncia il prossimo accoglimento di un emendamento presentato da Fratelli d’Italia in favore delle imprese agricole e degli allevatori siciliani colpiti dalla siccità, ma dimentica che il resto del Sud, a partire dalla Puglia, è parimenti in piena emergenza idrica”. Lo afferma in una nota la senatrice Gisella Naturale, Vicepresidente della Commissione Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare.
“Se si tratta di una strategia riparatoria rispetto alle gaffe messe in fila negli ultimi giorni - prosegue Naturale -, il ministro faccia un’opera di realismo e al posto di ulteriori inutili figuracce metta in campo misure utili e necessarie, per tutti. Ci aspettiamo che la medesima attenzione sia riservata anche al territorio pugliese, prima che le alte temperature estive possano compromettere una situazione già molto difficile. Assicurare un approvvigionamento idrico sufficiente ai bisogni della popolazione e alle esigenze agricole, insieme a quelle artigianali e industriali, deve essere un obiettivo da raggiungere unitariamente, in ogni luogo d’Italia che ne ha bisogno, con adeguate risorse”.
“Già a partire dall’anno scorso, in occasione della trattazione del DL Siccità, avevamo formulato delle proposte per garantire una gestione efficiente dell’acqua pubblica e per contrastare gli sprechi. Abbiamo chiesto incentivi per la transizione verso un'agricoltura più sostenibile e innovativa e sostegni per le imprese agricole che investono in strumenti tecnologici, digitali e infrastrutturali tesi ad un uso efficiente e parcellizzato delle risorse idriche nei processi produttivi. Iniziative che, se fossero state positivamente recepite, non avrebbero portato agli esiti attuali. Ma si sa, a questo Governo piace far cadere nel vuoto ogni suggerimento che arriva dalle opposizioni basandosi su mere questioni di forma e non di sostanza”, conclude la senatrice Naturale.
AGRICOLTURA (M5S): “INCOMPETENZA LOLLOBRIGIDA FA DANNI ENORMI A PAESE” Roma, 3 giu. – “La sciatteria e l’incompetenza del ministro Lollobrigida sono senza fine e fanno danni enormi agli agricoltori italiani. Tra una gaffe e l’altra, tra uno scontro con l’Unione Europea e uno con il Quirinale, il cognato d’Italia gioca a fare il capotreno ma si dimentica di fare il proprio lavoro. L’ultimo colpo di genio è stato il mancato rinnovo di un manager dedicato alla firma digitale usata per autenticare l’identità e l’integrità delle certificazioni “bio”. Le richieste di certificazione della qualità del sistema biologico italiano sono rimaste bloccate per giorni e questo ha causato danni ai produttori e alle filiere, dal momento che la certificazione “bio” permette di vendere i prodotti sul mercato consentendo di ottenere ricavi maggiori. Una dimenticanza burocratica che si è tradotta in danni economici concreti per gli imprenditori del settore agricolo, che in molti casi si sono visti costretti a rivolgersi all’estero. Alla faccia del made in Italy e della sovranità alimentare. La verità è che Lollobrigida fa di tutto per danneggiare il nostro Paese”. Lo scrivono in una nota congiunta i Parlamentari del Movimento 5 Stelle delle Commissione Agricoltura di Camera e Senato Alessandro Caramiello, Susanna Cherchi, Sergio Costa, Sabrina Licheri, Gisella Naturale e Luigi Nave.
CACCIA, M5S: “LEGA SENZA LIMITI, GIÙ LE MANI DA ISPRA” Roma, 5 giu. – “L’onorevole Bruzzone e la Lega continuano la loro battaglia in favore di una caccia senza limiti e non si fermano davanti a niente. L’ultima mossa di Bruzzone è la richiesta di commissariamento di ISPRA, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, inviata al ministero dell’Ambiente. Il motivo, a detta di Bruzzone, è che si oppone a calcolare le piccole quantità prelevabili nel regime di caccia in deroga e non comunica il dato alle Regioni. Ma la verità è che nella sua sete di caccia senza limiti, Bruzzone e la Lega vogliono eliminare ogni ostacolo e colpire chiunque si intrometta tra loro e il far west che vogliono creare. Calpestano con arroganza la Costituzione e la tutela degli animali inserita nella Carta e non si fermano nemmeno davanti a un organo indipendente, il cui unico scopo è quello di proteggere l’ambiente in cui viviamo. L’atteggiamento di Bruzzone è inaccettabile, lui e la Lega devono togliere le mani da ISPRA”. Lo scrivono in una nota congiunta i Parlamentari del Movimento 5 Stelle delle Commissioni Agricoltura di Camera e Senato Alessandro Caramiello, Susanna Cherchi, Sergio Costa, Sabrina Licheri, Gisella Naturale e Luigi Nave.
CAPORALATO, M5S: “SGOMENTI DA NOTIZIA LATINA, GOVERNO PASSI AI FATTI” Roma, 20 giu. - “Siamo sgomenti e profondamente addolorati dalla notizia della morte di Satnam Singh, il lavoratore abbandonato agonizzante sulla strada dopo aver perso un braccio in un incidente sul lavoro a Latina. Ci sono poche parole per un gesto di tale violenza e disumanità. Apprezziamo il cordoglio del ministro Lollobrigida, ma non possiamo non sottolineare il silenzio della premier Meloni. Ora il governo deve passare ai fatti: non c’è altro tempo da perdere, dobbiamo fermare le morti di sfruttamento e di caporalato”. Lo scrivono in una nota congiunta i Parlamentari del Movimento 5 Stelle della Commissione Agricoltura di Camera e Senato Alessandro Caramiello, Susanna Cherchi, Sergio Costa, Sabrina Licheri, Gisella Naturale e Luigi Nave.
Caporalato: Pd Senato, quello di Singh omicidio, da Lollobrigida parole ma servono fatti
“Non siamo soddisfatte dalla risposta del ministro Lollobrigida alla nostra interrogazione. Di fronte alla tragica morte di Satnam Singh servono chiarezza e interventi strutturali importanti e immediati, non basta qualche impegno per combattere la tragedia del caporalato. Stiamo parlando di lavoratrici e lavoratori ridotti in schiavitù. Sono mesi che presentiamo emendamenti per assumere ispettori per i controlli, spero che abbiate la lungimiranza di accettare le nostre proposte. Bisogna creare condizioni di vantaggio per le imprese che aderiscono alla rete del lavoro agricolo di qualità e informare i consumatori di quelle che sono le aziende che non aderiscono, perché sappiano come viene prodotto ciò che mangiano”. Lo ha detto in Aula, nel corso del question time con il ministro Lollobrigida, la senatrice del Pd Annamaria Furlan. “Credo che bisognerebbe tutti insieme uscire dalla retorica – ha detto in Aula la senatrice Susanna Camusso, della Commissione Affari sociali, lavoro, sanità - quello di Singh è stato un omicidio, chiamiamolo con il suo nome. Certo è stato innescato da un incidente sul lavoro del quale il lavoratore non ha avuto colpa, ma poi la vicenda si è articolata in un omicidio, che rientra in un sistema organizzato di sfruttamento che dura da molti anni e di fronte al quale dobbiamo chiederci qual è il bordo di coltura. Lo sfruttamento in agricoltura è l’effetto della normativa Bossi-Fini e dei decreti flussi che rendono questi lavoratori ricattabili. Come si può rimediare? Occorre introdurre regole e forse l’obbligatorietà per l’ingresso delle imprese nella rete dell’agricoltura di qualità, produrre indici di congruità per cui le aziende non possano più sottrarsi ai propri doveri, dare protezione ai lavoratori che denunciano: devono avere permesso di soggiorno e assistenza legale”.
FLOROVIVAISMO, NATURALE (M5S): “TEMPI LUNGHI E NESSUNA RISORSA, PARLAMENTO ESAUTORATO” Roma, 27 giu. – “Il florovivaismo ha sempre avuto un ruolo centrale nell’economia agricola nazionale e l'Italia è uno tra i principali produttori europei, ma le imprese del settore sono state messe a dura prova dalle gravi criticità che abbiamo attraversato, dalla pandemia al rincaro dei costi di produzione derivanti dalla guerra russo-ucraina. E il comparto merita sostegno e attenzione anche per il fondamentale ruolo che svolge nel contribuire ad attenuare le problematiche climatiche e ambientali. Quando eravamo al Governo, ci siamo attivati concretamente per il settore, stanziando importanti risorse e il bonus verde. Oggi, non si può non ricorrere ai fondi del PNRR, che rappresenta un’opportunità anche per questo settore, con una dotazione complessiva di 330 milioni di euro e con un ulteriore sostegno mirato alle imprese di 500 milioni di euro”. Lo dichiara in Aula a Palazzo Madama Gisella Naturale, Senatrice del Movimento 5 Stelle, intervenuta in dichiarazione di voto sul disegno di legge sul florovivaismo.
“Sono risorse – prosegue Naturale – che l’allora premier Conte ottenne dall’Europa per risollevare il sistema Italia. Si trattava di un Presidente lontano dai giochi di potere, dalle machiavelliche riforme costituzionali che purtroppo stanno invece caratterizzando questo Governo e questa maggioranza, un premier che aveva nella mente e nel cuore solo il benessere del popolo italiano, che non si è mai nascosto dietro false candidature per qualche illusorio consenso in più, ma che è andato in Europa forte del suo reale ruolo. Così come noi abbiamo il ruolo dei legislatori e non quello dei passacarte cui vorrebbe ridurci questo governo. Allo stesso modo, si comporta sul florovivaismo, facendosi dare una delega in bianco, peraltro priva di risorse e con lunghissimi tempi di attuazione. Questo è l’ennesimo inaccettabile schiaffo che riceviamo noi parlamentari, completamente esautorati. Per tutti questi motivi, il Movimento 5 Stelle si astiene su questo provvedimento, nel rispetto di una filiera che necessita di una normativa congrua e utile al futuro del settore, affinché questo possa essere ancora un fiore all'occhiello per la nostra Italia” conclude Naturale.
DL AGRICOLTURA, NOCCO (FDI): SUPERATE CRITICITÀ, PRONTI A PARTIRE CON GRANAIO ITALIA
Atteso da anni dal comparto cerealicolo nazionale, Granaio Italia, il sistema di monitoraggio delle produzioni cerealicole del Ministero dell’Agricoltura, si accinge finalmente a partire. Con l’approvazione dell’emendamento al Dl Agricoltura, a prima firma della senatrice Maria Nocco (Fratelli d’Italia), sono state infatti superate le criticità che rendevano inattuabile la norma e che avevano generato malcontento in parte della filiera.
“Oggi portiamo a compimento un lavoro durato mesi e che ha potuto beneficiare del supporto determinante del Sottosegretario La Pietra e della attenta gestione del presidente De Carlo – dichiara Maria Nocco, senatrice pugliese di Fratelli d’Italia – Riscrivendo la norma su Granaio Italia, ne permettiamo di fatto l’avvio dal prossimo anno con benefici per l’intero settore produttivo nazionale. Andiamo così incontro alle richieste dei cerealicoltori, superando però quegli aspetti che avevano generato attriti nell’applicazione dello strumento. Dopo vino, olio e latte – spiega Nocco (FDI) – ora anche i cereali avranno il loro sistema di monitoraggio. Con Granaio Italia, infatti, saremo in grado di conoscere quantità e tipologie di cereali, italiani ed esteri, che si muovono sul mercato nazionale, garantendo trasparenza”.
Con la riformulazione Nocco, tutte le aziende agricole, le cooperative, i consorzi, le imprese commerciali e di importazioni nonché quelle di prima trasformazione che acquisiscono e vendono, a qualsiasi titolo, cereali nazionali ed esteri, sono tenute a comunicare obbligatoriamente, tramite apposito registro telematico istituito sul sistema informativo SIAN del Ministero dell’Agricoltura, in forma cumulativa e aggregata, il volume totale delle operazioni trimestralmente effettuate. Ciò si applica a tutti i cereali per quantitativi minimi annui: 30 tonnellate per frumento duro, avena, farro, segale, miglio, frumento segalato e scagliola; 40 per frumento tenero e orzo; 60 per il sorgo e 80 tonnellate per il mais.
Sono escluse dalle registrazioni tutte le operazioni relative alla trasformazione dei cereali e ai cereali trasformati nonché le aziende che esercitano, in via prevalente, l’attività di allevamento e le aziende che producono mangimi. Le modalità di attuazione saranno stabilite da un decreto attuativo del Ministero dell’Agricoltura, da emanare entro 60 giorni, in previsione dell’avvio di Granaio Italia ad inizio 2025.