ALIMENTI, ALOISIO (M5S): “AGRICOLTORI DISCRIMINATI SU GRANO, LOLLOBRIGIDA CHIARISCA” Roma, 12 mar. – “Ho depositato un’interrogazione al ministro Lollobrigida con l’obiettivo di gettare un faro su alcuni aspetti poco limpidi a proposito del grano Senatore Cappelli, prodotto alimentare oggetto di alcune controversie relative soprattutto allo sfruttamento commerciale. L’Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato ha certificato che SIS S.p.a., la società che detiene la licenza esclusiva di moltiplicazione e sfruttamento commerciale, il cui Presidente è anche Vicepresidente di Coldiretti, ha messo in campo pratiche scorrette, abusando della maggior forza commerciale nei confronti degli agricoltori e privandoli di alternative per approvvigionarsi dei semi di grano Senatore Cappelli’. Anche il Tar del Lazio ha accertato che SIS ha posto in essere tre distinte pratiche commerciali scorrette, ritardando e anche negando, in maniera ingiustificata, la fornitura a svariati coltivatori e discriminando questi ultimi sulla base di criteri meramente soggettivi come la loro appartenenza dei richiedenti a determinate organizzazioni di rappresentanza. In questo modo, si è venuta a creare una probabile discriminazione a danno degli agricoltori non iscritti a Coldiretti, come dimostrato nell’istruttoria dell’Antitrust. Per tutti questi motivi, nel testo depositato ho chiesto al ministro Lollobrigida di appurare se vi siano state pressioni a vantaggio di determinate associazioni di categoria, di intervenire per evitare che avvengano ulteriori pratiche commerciali scorrette e se condivide l’opportunità che in seno all’organigramma di SIS non vengano più nominati vertici apicali di Coldiretti”. Lo scrive in una nota Vincenza Aloisio, Senatrice del Movimento 5 Stelle.
CACCIA, CARAMIELLO (M5S): “GOVERNO BLOCCATO, ORA RIPENSAMENTO” Roma, 12 mar. – “La maggioranza ci ha comunicato oggi che l’esame della proposta di Legge a prima firma Bruzzone sulla caccia che avrebbe dovuto essere avviato in Commissione Agricoltura è stato rimandato di quindici giorni perché i pareri non sono ancora pronti. Il governo è evidentemente bloccato e fatica a trovare la sintesi tra le diverse anime che lo compongono. Il testo di maggioranza è decisamente anacronistico e consegna il Paese ai cacciatori, limitando al contrario i diritti degli animali e degli stessi cittadini italiani. Il Movimento 5 Stelle si sta battendo strenuamente contro questa legge che rappresenta un deciso passo indietro, lo ha fatto attraverso la presentazione di oltre mille emendamenti e continuerà a farlo anche nelle Aule parlamentari. Ci auguriamo che per una volta il nostro lavoro possa portare a un ripensamento della maggioranza”. Lo scrive in una nota Alessandro Caramiello, Capogruppo del Movimento 5 Stelle in Commissione Agricoltura alla Camera.
CACCIA, CARAMIELLO: “DA MAGGIORANZA LEGGE CRUDELE E PERICOLOSA PER PAESE” Roma, 21 mar. - “La maggioranza porta avanti una legge senza un briciolo di pietà verso i nostri animali selvatici, che mette nel mirino la natura e in pericolo il Paese. La proposta di Legge presentata dall’Onorevole Bruzzone della Lega intende liberalizzare la caccia nel nostro Paese attraverso alcune proposte scriteriate, prevedendo ad esempio l’allungamento della stagione venatoria, zero tutele per gli uccelli utilizzati come richiami vivi, caccia 7 giorni su 7, utilizzo di visori termici. Ma non si esaurisce qui l’elenco delle assurdità portate avanti dal Deputato leghista, che intende modificare una legge del 1992, sferrando un gravissimo attacco alla natura e agli animali selvatici. Per questo motivo, contro chi intende cacciare sempre e ovunque, il Movimento 5 Stelle ha presentato oltre mille emendamenti in Commissione Agricoltura, con l’obiettivo di bloccare questo provvedimento folle, che tra l’altro viola diverse direttive europee, mettendo così a rischio il Paese. Non siamo soli in questa battaglia: abbiamo già incontrato le associazioni che da anni lottano per tutelare i nostri animali, tra cui Lipu, Lav e WWF. È insieme a loro che, in una conferenza stampa la prossima settimana, faremo chiarezza su alcuni pesanti dettagli di questa vicenda. Ritengo che solo attraverso uno sforzo congiunto e coordinato sarà possibile mettere in campo la migliore strategia per fermare questa legge anacronistica e crudele”. Lo scrive in una nota Alessandro Caramiello, Capogruppo del Movimento 5 Stelle in Commissione Agricoltura alla Camera.
CACCIA, CARAMIELLO (M5S): “GOVERNO CI ESPONE A VERGOGNA INTERNAZIONALE” Roma, 26 mar. – “Questo Governo è nemico della natura e ha deciso di inaugurare una stagione vergognosa di esaltazione della caccia, in barba alle sentenze, alle leggi e ai pilastri della nostra Carta Costituzionale. È ora di dire basta, è ora di fare rapidamente marcia indietro, dopo aver dato sfogo alle pulsioni sanguinarie di alcuni cacciatori sfegatati della maggioranza”. Lo dichiara Alessandro Caramiello, Capogruppo del Movimento 5 Stelle in Commissione Agricoltura alla Camera, intervenuto nella conferenza stampa “La caccia non è uno sport” tenutasi oggi a Montecitorio alla presenza del Vicepresidente della Camera Sergio Costa e delle principali realtà animaliste italiane, tra cui WWF, LIPU, ENPA e LAV.
“L’occasione – prosegue Caramiello – è stata propizia per riflettere sull’atroce provvedimento a prima firma Bruzzone della Lega, che intende liberalizzare la caccia nel nostro Paese attraverso alcune proposte scriteriate, prevedendo ad esempio l’allungamento della stagione venatoria, zero tutele per gli uccelli utilizzati come richiami vivi, caccia 7 giorni su 7, utilizzo di visori termici. Quest’iniziativa legislativa dà seguito alle due procedure d’infrazione contro l’Italia aperte dalla Commissione europea, secondo cui il nostro Paese non protegge adeguatamente le catture accidentali di specie marine, autorizza l’uccisione e la cattura di animali selvatici nelle aree protette e nei periodi di divieto e, soprattutto, non rispetta le norme sull’uso del piombo nelle munizioni utilizzate dai cacciatori. Il governo ha pochissimo tempo per rimediare alle violazioni riscontrate, rischiando addirittura di finire sotto la scure della Corte di Giustizia dell’Ue. Ancora una volta il Governo Meloni ci espone alla vergogna internazionale: è ora di mettere un freno a questa deriva pericolosa, nel rispetto del nostro ambiente e delle future generazioni” conclude Caramiello.
BRACCONAGGIO ITTICO, NATURALE (M5S): “DA DESTRE SOLO CONTRADDIZIONI E SCAPPATOIE” Roma, 27 mar. – “Oggi stiamo trattando un provvedimento che ha l’ambizione di intervenire su ciò che certamente non si può chiamare pesca, ma un vero e proprio abuso su tutta la fauna ittica di fiumi, laghi e lagune. Metodi di cattura invasivi e devastanti, veleni e fertilizzanti agricoli usati per indirizzare i pesci nelle trappole e nelle reti. Una scena perfetta per un film apocalittico, ma che purtroppo si ripete, e spesso, nella nostra realtà: spietati pirati delle acque che utilizzano questi terribili mezzi per fare bottino nei nostri specchi d’acqua. Metodi brutali che ovviamente uccidono ogni essere vivente che si trova nel loro raggio di azione e che permettono, in poche ore, di avere un pescato molto consistente con gravissime conseguenze per l’ambiente. Pescare di frodo è diventato più semplice e più redditizio in Italia e così, negli ultimi anni, si è drammaticamente affermata la presenza dei bracconieri nei nostri fiumi. Parliamo della piaga delle zoomafie e dello sfruttamento delle risorse animali per un giro d’affari annuale stimato in almeno 3 milioni di euro”. Lo dichiara Gisella Naturale, Senatrice del Movimento 5 Stelle in Commissione Agricoltura, intervenendo in Aula a Palazzo Madama in occasione della dichiarazione di voto sul ddl sul bracconaggio ittico.
“Per tutti questi motivi – prosegue Naturale – questo provvedimento era molto atteso. Spiace constatare che il Movimento 5 Stelle sia stato l’unico gruppo ad aver presentato emendamenti, come se queste problematiche fossero troppo lontane da noi o, peggio, di scarsa importanza. Noi, fin dalla prima lettura, abbiamo ritenuto che ci fossero diversi margini di miglioramento del testo. Dai profili derogatori alla necessaria uniformazione delle sanzioni, passando dal sequestro dei mezzi e da maggiori controlli, per finire con il riutilizzo delle risorse recuperate nel fondo antibracconaggio. Ce l’abbiamo messa tutta per migliorare il testo, ma come al solito i margini di ascolto della maggioranza sono stati pari a zero. Con il risultato che avremo una legge poco chiara e dalle forti contraddizioni. Una legge piena di scappatoie, come ormai queste destre ci hanno abituato. Per tutte queste ragioni, non possiamo far altro che dichiarare il nostro voto di astensione, con l’auspicio che alla Camera le nostre proposte possano essere accolte” conclude Naturale.
CACCIA, CARAMIELLO (M5S): “GOVERNO CI ESPONE A VERGOGNA INTERNAZIONALE” Roma, 3 apr. – “La risposta del ministro Pichetto Fratin alla nostra interrogazione sulla caccia è insoddisfacente e forse dovrebbe farsi spiegare dalla maggioranza di cui fa parte cosa sono stati capaci di fare in questi mesi, in cui hanno portato la Commissione Europea ad aprire due procedure di pre-infrazione nei confronti dell’Italia. Da un lato, infatti, l’emendamento Foti all’ultima Legge di Bilancio permette l’abbattimento o la cattura degli animali nelle zone vietate per la caccia, comprese le aree protette, e anche nei giorni di silenzio e di divieto, andando tra l’altro contro a numerose disposizioni della ‘direttiva uccelli’ che prevede un regime generale di protezione di tutte le specie. Ma la maggioranza non si è fermata qui e ha effettuato un’ulteriore modifica nel Decreto Asset che va in contrasto con il regolamento REACH dell’Unione Europea, adottato per migliorare la protezione della salute umana e che stabilisce i limiti all’uso di munizioni di piombo, che come il ministro sa perfettamente è tossico. In un carteggio privato che abbiamo avuto modo di visionare, la Commissione europea ha smontato punto per punto tutte le argomentazioni del governo italiano. Ma perché queste comunicazioni non sono pubbliche? Cos’avete da nascondere? Cosa non volete far sapere agli italiani? È presto detto: a causa delle scellerate scelte politiche di questo governo, i cittadini vedono messa in pericolo la loro salute, rischieranno di essere impallinati in boschi e parchi pubblici e, come se non bastasse, dovranno pagare più tasse a causa delle procedure d’infrazione. E non contenti di tutto questo, i colleghi della maggioranza, con Bruzzone della Lega in testa, hanno deciso a tutti gli effetti di legalizzare politicamente il bracconaggio, portando in Commissione una proposta di Legge che contiene ad esempio l’utilizzo di visori termici così, proprio a detta di Bruzzone, si può uccidere più rapidamente e più precisamente. Ma anziché rimediare all’ennesima brutta figura fatta con la Commissione europea, ancora una volta il governo Meloni ci espone alla vergogna internazionale. Il ministro faccia qualcosa perché è ora di mettere un freno a questa deriva pericolosa, nel rispetto del nostro ambiente e delle future generazioni”. Lo dichiara Alessandro Caramiello, Capogruppo del Movimento 5 Stelle in Commissione Agricoltura alla Camera, intervenuto in Aula a Montecitorio durante il question time.
CACCIA, M5S: “IN TRINCEA CONTRO FOLLIA DELLA MAGGIORANZA” Roma, 4 apr. – “In Commissione Agricoltura alla Camera stiamo cercando di arginare la follia della proposta di Legge Bruzzone sulla caccia, che di fatto rappresenta una deregulation e una sorta di legalizzazione del bracconaggio, oltre a determinare un forte rischio di procedura d’infrazione per il nostro Paese e dunque di maggiori tasse per i cittadini italiani. Il Movimento 5 Stelle ha presentato oltre mille emendamenti e continueremo a discuterli tutti, uno per uno, senza sconti per questa maggioranza nemica degli animali e della natura. Oggi abbiamo difeso a spada tratta quattro dei nostri emendamenti per circa due ore e continueremo così, in trincea, per rendere la vita difficile al governo. Sappiamo già che il centrodestra è insensibile ai nostri appelli, che poi sono gli stessi degli esperti di settore e delle associazioni animaliste. Noi, però, continueremo a combattere in difesa dei nostri animali, del nostro ambiente, della salute dei cittadini e delle future generazioni”. Lo scrivono in una nota i Deputati del Movimento 5 Stelle in Commissione Agricoltura Alessandro Caramiello, Susanna Cherchi e Sergio Costa.
GIORNATA MADE IN ITALY, PAVANELLI (M5S): SE PASSA AUTONOMIA SARA’ L’ULTIMA
ROMA, 15 APR. – “Ascoltando Meloni a Lollobrigida al “Vinitaly” fino al ministro Fitto alla Camera, oggi veniamo travolti dal fiume in piena della retorica sulla giornata del “made in Italy”. I ministri di Fratelli d’Italia però dovrebbero comprendere che se davvero daranno l’ok alla riforma dell’autonomia differenziata cara alla Lega, questa giornata del made in Italy rischia di essere l’ultima. Il testo di Calderoli infatti non spacca il paese solo su sanità, scuola e energia. Esso è destinato a spezzettare anche il nostro tessuto produttivo, mettendo a forte repentaglio la competitività delle nostre pmi. In una giornata come questa, all’insegna delle celebrazioni, oltre alle fanfare ci vorrebbe anche un minimo di coerenza da parte dell’esecutivo”. Così in una nota la deputata M5s Emma Pavanelli.
IL M5S PER LA TUTELA DELL’OLIVICOLTURA MADE IN ITALY Roma, 17 apr. – “Lunedì 22 aprile alle ore 15 al Senato, nella Sala dell’Istituto di Santa Maria in Aquiro di Piazza Capranica 72, si terrà la tavola rotonda “Olivicoltura e mercato – Quali prospettive per le olive da mensa Made in Italy”, voluta dalla Senatrice del Movimento 5 Stelle Gisella Naturale, Vicepresidente della 9a Commissione del Senato.
Diverse le autorevoli voci che interverranno per arricchire il dibattito con i loro preziosi contributi: Gennaro Sicolo, Presidente di Italia Olivicola; David Granieri, Presidente di UNAPROL; Tommaso Loiodice, Presidente UNAPOL; Maurizio Servili, Docente dell’Università degli Studi di Perugia. L’intervento del dott. Nazzario D’Errico, presidente dell’OP Peranzana Alta Daunia, sarà espressione delle testimonianze e delle proposte delle OP olive da mensa raccolte in precedenti focus tecnici.
Le conclusioni saranno affidate al sottosegretario al MASAF Patrizio La Pietra.
ALIMENTI, NATURALE (M5S): “DIETRO A FOIE GRAS PRATICA CRUDELE, GOVERNO AGISCA SU UE” Roma, 18 apr. – “Abbiamo presentato una mozione al Senato per spingere il governo ad agire sul tema del foie gras. Parliamo di un prodotto che deriva dall’alimentazione forzata di anatre e oche attraverso lunghi tubi di metallo introdotti in gola, una pratica crudele che porta gli animali a raddoppiare il loro peso in pochi giorni e li sottopone a enormi sofferenze. Le conseguenze peggiori sono gravi rischi di soffocamento, il danneggiamento dell’esofago e l’ingrossamento del fegato fino a dieci volte la dimensione normale. Secondo alcuni studi indipendenti, negli allevamenti in cui viene perpetrata l’alimentazione forzata il tasso di mortalità è di dieci volte superiore agli altri. Fortunatamente, in Italia questa pratica è già vietata, ma non l’importazione del foie gras e, nell’Unione Europea, l’alimentazione forzata viene ancora portata avanti in cinque Stati membri: Francia, Ungheria, Bulgaria, Spagna e Belgio. Con la nostra mozione, impegniamo il governo ad agire sull’Unione Europea per iniziare quanto prima un percorso normativo che possa portare all’eliminazione dei requisiti dei pesi minimi del fegato di anatre e oche, perché a questi animali venga garantito un trattamento privo di stress e sofferenza e per arrivare a una revisione della legislazione sul benessere degli animali, al fine di scoraggiare condotte così gravemente lesive delle condizioni di salute negli allevamenti”. Lo scrive in una nota Gisella Naturale, Senatrice del Movimento 5 Stelle e prima firmataria della mozione in questione.