LOLLOBRIGIDA, M5S: “VERGOGNOSA PREPOTENZA, MELONI E SALVINI CI METTANO FACCIA” Roma, 22 nov. – “Il ministro all’Agricoltura Lollobrigida ha utilizzato un treno come se fosse un mezzo di sua proprietà. Lo ha fatto fermare per poter scendere. In qualsiasi altro paese un ministro che fa una cosa simile verrebbe rimosso seduta stante. Ci troviamo davanti a un comportamento grave, che denota un’inaccettabile arroganza nel garantirsi un privilegio precluso ai normali cittadini e rappresenta un segnale tremendo nei confronti di tutti quei pendolari che magari si trovano a vivere disagi nei loro spostamenti giornalieri con i treni. Chiediamo un’informativa urgente alla Presidente Meloni e al ministro dei Trasporti Salvini, esigiamo che si faccia chiarezza su questo vergognoso atto di prepotenza. La premier e il suo vice ci mettano la faccia, il caso è di una gravità inaudita”. Lo scrivono in una nota congiunta i Parlamentari del Movimento 5 Stelle nelle Commissioni Trasporti e Agricoltura.
ALIMENTI, TREVISI (M5S): “UNA LEGGE PER PRESERVARE LE ECCELLENZE DELLA NOSTRA TRADIZIONE” Roma, 22 nov. – “L’Italia è il Paese più ricco di prodotti agroalimentari tradizionali, i PAT, che arrivano a essere oltre 5mila, 349 dei quali nascono nella mia Puglia. Ognuna di queste autentiche eccellenze ha una sua storia peculiare e per questo motivo tutti questi prodotti vanno tutelati e valorizzati, in modo da mantenere vive le nostre tradizioni. Con questo obiettivo, insieme alla collega Gisella Naturale, ho immaginato un disegno di legge per il sostegno e la valorizzazione dei prodotti agroalimentari tradizionali, che prevede finanziamenti che vanno da mille a 30mila euro per gli artigiani che vogliono cimentarsi nella realizzazione di questi PAT. Abbiamo proposto una giornata nazionale che permetterà di riscoprire i nostri sapori tradizionali e di assaggiare questi prodotti. Prevediamo anche un concorso, che coinvolgerà gli artigiani ma anche giovani e scuole, con in palio un premio da 50mila euro. Credo sia fondamentale mantenere profondi legami con le nostre radici e i PAT sono il perfetto esempio dell’eccellenza italiana che vogliamo preservare”. Lo scrive in una nota Antonio Trevisi, Senatore del Movimento 5 Stelle, intervenuto in una conferenza stampa in cui è stato presentato il disegno di Legge a sua prima firma.
MANOVRA, M5S: “LOLLOBRIGIDA FERMA ANCHE IL TRENO DELL'AGRICOLTURA” Roma, 23 nov. – “La manovra targata Meloni riflette tutta la scarsa considerazione del governo verso l’agricoltura, un comparto strategico del nostro Paese, che però viene completamente dimenticato dalla premier e dal ministro Lollobrigida, evidentemente troppo impegnato a giocare a fare il capotreno. La legge di Bilancio è decisamente deludente, non risponde alle esigenze degli imprenditori agricoli e dei lavoratori del settore, investe risorse scarsissime e non propone niente per risolvere le criticità esistenti. Noi abbiamo un’idea completamente diversa, crediamo che il comparto agricolo sia uno dei pilastri dell’economia italiana e inesauribile fonte di assolute eccellenze. E lo dimostriamo con i nostri emendamenti, con i quali ci muoviamo in direzione del sostegno economico agli agricoltori per superare la crisi energetica e quella climatica, degli incentivi all’imprenditoria agricola giovanile e femminile, degli investimenti per la transizione ecologica e la ricerca. Il ministro Lollobrigida, invece, preferisce portare avanti battaglie ideologiche in nome di una fantomatica tutela del made in Italy, che invece sta contribuendo ad affossare. Evidentemente il suo intento è di fermare anche il treno dell’agricoltura italiana”. Lo scrivono in una nota i Parlamentari del Movimento 5 Stelle in Commissione Agricoltura.
AGRICOLTURA, NOCCO (FDI): CON NUOVA ORDINANZA SALVA-LATTE TUTELIAMO ALLEVATORI PUGLIESI DI BOVINI E BUFALE
Bari, 24 novembre – Gli allevatori pugliesi di bovini e bufale da latte possono tirare un sospiro di sollievo. Con la nuova ordinanza del “Dipartimento promozione della salute e del benessere animale”, infatti, i casi dubbi di brucellosi eviteranno di bloccare la commercializzazione di latte fresco dell’intera mandria detenuta in un allevamento. Il precedente provvedimento imponeva la pastorizzazione del latte prodotto da tutti i capi nel periodo successivo al “caso dubbio”, in attesa degli esiti delle contro-prove: 20-30 giorni che rappresentavano perdite economiche ingenti per un settore produttivo che deve già far fronte agli aumenti dei costi produttivi che ne erodono la redditività. La brucellosi è una malattia batterica che colpisce gli allevamenti di bovini e bufale e che, nonostante le misure attuate, continua a vedere focolai attivi da oramai sessant’anni. Numerosi e periodici i controlli sul bestiame, con obbligo di abbattimento dei capi in caso di infezione conclamata.
“Si tratta di una grande conquista a cui ho lavorato nelle ultime settimane mettendo in sinergia gli uffici regionali e quelli ministeriali preposti – dichiara Maria Nocco, senatrice pugliese di Fratelli d’Italia – Andiamo così incontro alle attività zootecniche che vivevano una situazione a dir poco vessatoria che ha provocato ingenti perdite economiche in un periodo, peraltro, non facile per il comparto. Del resto, statisticamente i casi dubbi di brucellosi si sono di fatto sempre negativizzati. Ringrazio – prosegue Nocco (FDI) – sia il dirigente regionale Onofrio Mongelli sia il direttore generale della sanità animale del Ministero della Salute, Pierdavide Lecchini, che hanno collaborato in sinergia per trovare queste soluzioni pratiche che non intaccano la lotta alla brucellosi ma, al contempo, evitano vessazioni nei confronti degli operatori zootecnici”.
A seguito dell’ordinanza, il nuovo protocollo adottato prevede che se si verifica un “caso dubbio” venga isolato il singolo capo, vietando la destinazione ai fini alimentari del suo latte mentre la commercializzazione di quello della mandria prosegue. Quest’ultima sarà comunque sottoposta ad approfondite e ripetute analisi nelle settimane successive per verificare la presenza o meno di eventuali casi di brucellosi.
CARNE COLTIVATA, CARAMIELLO (M5S): “ALTRO CHE MADE IN ITALY, GOVERNO AFFOSSA PAESE” Roma, 6 dic. – “In Aula sono stato tra i più grandi oppositori del governo sulla carne coltivata, perché sta vietando qualcosa che in Europa al momento non è ancora stato autorizzato, ma nel momento in cui l’Efsa dovesse dare il via libera il divieto dell’esecutivo andrebbe contro le norme comunitarie sul libero scambio. In più, ci precluderemmo una fetta del mercato che le aziende italiane potrebbero sfruttare per creare posti di lavoro e indotto economico. E in quel caso potremmo davvero parlare di Made in Italy, slogan con cui il governo si riempie la bocca finendo poi però per mettere i bastoni tra le ruote al nostro Paese, affossandolo e condannandolo a diventare fanalino di coda a livello mondiale. Per non parlare del fatto che l’Italia è autosufficiente solo a livello di produzione di pollame, mentre per quanto riguarda i bovini noi importiamo quasi tutto dalla Francia. Di quale sovranità alimentare, quindi, stiamo parlando? Quali interessi difende il governo, quelli italiani o quelli francesi?”. Lo scrive in una nota Alessandro Caramiello, Capogruppo del Movimento 5 Stelle in Commissione Agricoltura alla Camera, intervenuto in occasione di un convegno sulla carne coltivata da lui promosso.
“Parliamo di un nuovo alimento – prosegue Caramiello – che potrebbe andare nella direzione di sfamare il Pianeta e di garantire transizione ecologica e rispetto degli animali, riducendo gli allevamenti intensivi. Se i cittadini potessero vedere in che condizioni vivono alcuni animali in queste strutture, non avrebbero dubbi sulla carne coltivata. E non è sopportabile che qualcuno possa arrogarsi il diritto di dire loro cosa possono mangiare e cosa no, nel momento in cui un alimento è stato dichiarato sicuro e commercializzabile. Il governo, che a parole dice di essere all’avanguardia e invece ci sta condannando a restare nel passato, ha scritto al Colle che potrebbe accettare modifiche dall’Europa. Questo rappresenterebbe una sonora bocciatura e un autogol per l’Italia. Noi non auspichiamo una sconfitta del Paese, ma allo stesso tempo dobbiamo ricordarci sempre che non lavoriamo per un singolo gruppo di interessi, ma per i cittadini. E se anche uno solo di loro vuole mangiare la carne coltivata dobbiamo garantirgli questa possibilità” conclude Caramiello.
AGROALIMENTARE, CARAMIELLO: “PRONTA PDL PER TUTELARE MADE IN ITALY OLIVICOLO, GOVERNO DIA RISPOSTE CONCRETE” Roma, 14 dic. - “Oggi, nel corso di una conferenza stampa al Senato organizzata dall’intergruppo parlamentare ‘Strategie di sviluppo e valorizzazione del settore olivicolo’ presieduto dalla Senatrice Gisella Naturale, abbiamo ascoltato diversi produttori del comparto olivicolo nazionale. Il comparto è in estrema difficoltà. Basti pensare che se nel triennio 2020-2022 l’Italia ha prodotto 300mila tonnellate di olio, negli anni 2000 se ne producevano oltre 700mila tonnellate. Da un lato questo stop è stato dovuto ai cambiamenti climatici, alla xylella fastidiosa e alla mosca olearia, dall’altro a un esecutivo che ancora oggi non ha saputo fornire risposte adeguate a queste problematiche. Pertanto, al fine di aumentare la produzione e tutelare il nostro Made in italy, aggredito dall’import estero, ho depositato una proposta di legge, che ho condiviso con l’intergruppo parlamentare, che reca l’obiettivo di mettere in sicurezza il nostro comparto olivicolo. L’auspicio è che il Governo ponga grande attenzione su questa nostra eccellenza agroalimentare fornendo risposte concrete in tempi rapidi”. Lo scrive in una nota Alessandro Caramiello, Capogruppo del Movimento 5 Stelle in Commissione Agricoltura alla Camera.
AGROALIMENTARE, NATURALE (M5S): “SUPERIAMO STECCATI IDEOLOGICI PER TUTELARE MADE IN ITALY” Roma, 15 dic. – “Sono felice di presentare il nuovo intergruppo parlamentare ‘Strategie di sviluppo e valorizzazione del settore olivicolo’, che avrò l’onore di guidare come Presidente. Quello della produzione di olio d’oliva e olive da tavola è un settore importantissimo, sia per l’economia italiana che come aspetto culturale e di promozione del nostro territorio. L’Italia è una storica produttrice di olio, anche se ultimamente sorpassata dalla Spagna. Proprio questo deve spingerci a tornare primi produttori, perché rimaniamo primi consumatori e purtroppo primi importatori. L’intergruppo nasce senza bandiere o colori politici, superando gli steccati ideologici, unendo noi in Parlamento al governo per fare rete ed evitare di agire in maniera sparsa, che non è mai utile al raggiungimento di un obiettivo”. Lo scrive in una nota Gisella Naturale, Senatrice del Movimento 5 Stelle in Commissione Affari Produttivi e Agricoltura in una conferenza stampa tenutasi ieri al Senato.
“Abbiamo di fronte un compito non agevole – prosegue Naturale –, che necessiterà di tanto impegno, a partire dalla realizzazione del piano olivicolo, che manca da diversi anni. L’obiettivo dell’intergruppo è proprio di dare una rotta univoca agli investimenti per il settore della produzione olivicola, una via maestra per raggiungere alta qualità e produttività, anche attraverso la creazione di un disciplinare ad hoc e di un sistema di qualità per garantire stabilità ai prodotti. La tecnologia ha ormai raggiunto livelli eccellenti, il nostro Paese è all’avanguardia in questo e abbiamo quindi la possibilità di ottenere prodotti di grande qualità e in grado di rispondere ai gravi effetti dei cambiamenti climatici, che hanno portato a una riduzione della produzione del 27% nell’ultimo anno. È un dato di fatto, un campanello d’allarme e noi dobbiamo trovare i mezzi e le tecniche che ci permettano di produrre ugualmente. In questo senso, è fondamentale investire in ricerca. Ma è importante anche garantire la visibilità delle nostre eccellenze, ambasciatrici della nostra terra nel mondo, per tutelare e tenere alto il nome del made in Italy” conclude Naturale.
SUD, CARAMIELLO (M5S): “URGENTE UNA LEGGE SU AGRICOLTURA E SVILUPPO MEZZOGIORNO” Roma, 18 dic. – “Abbiamo l’urgenza di realizzare una legge sull’agricoltura e lo sviluppo del Mezzogiorno e dobbiamo al più presto realizzare un tavolo tecnico che coinvolga i Parlamentari e gli imprenditori interessati per giungere a una proposta condivisa. Lo spunto è nato dal convegno tenutosi ieri presso il castello normanno di Postiglione, in provincia di Salerno, dal titolo ‘Agricoltura, Turismo e politiche per il Mezzogiorno’. Il nostro obiettivo dev’essere quello di arrivare alla stesura di una legge ad hoc, che metta insieme agricoltura, turismo e aree interne. Un testo che risponda a diverse esigenze, dalla creazione occupazione alla valorizzazione l’agricoltura di eccellenza, fino alla tutela dei borghi. Il tutto tenuto insieme dalla necessità di rilanciare il nostro amato Mezzogiorno, che purtroppo viene troppo spesso dimenticato. Nell’occasione, è stato anche preso l’impegno di candidare la grotta di Sant’Elia a sito patrimonio dell’Unesco. Porteremo avanti anche questa battaglia per riconoscere a questo meraviglioso territorio il posto che merita”. Lo scrive in una nota Alessandro Caramiello, Capogruppo del Movimento 5 Stelle in Commissione Agricoltura e Presidente dell’intergruppo parlamentare ‘Sviluppo Sud, aree interne e isole minori’.
VINO, M5S: “LOLLOBRIGIDA COMBATTA TRUFFATORI, NON GIORNALISTI” Roma, 18 dic. - “Nella serata di ieri, Report ha trasmesso un’inchiesta sui produttori di vino italiani tanto interessante quanto preoccupante. Dalle ricerche dei giornalisti Rai, infatti, emergerebbe un sistema per utilizzare uve scadenti e ottenere ugualmente etichette riconosciute come Docg, Doc o Igp. Ovviamente, vanno rispettate regole stringenti per determinare la denominazione di un prodotto, bisogna soddisfare diversi criteri e seguire un preciso disciplinare. L’inchiesta, però, dimostra che esistono svariate pratiche che permetterebbero di migliorare i parametri di uve di bassa qualità in modo da poterle utilizzare per realizzare prodotti che verranno venduti come vini a denominazione. Su questo genere di truffe dovrebbe vigilare la Repressione Frodi del Ministero dell’Agricoltura. Ma a giudicare dall’inchiesta di Report, i controlli non sarebbero sempre impeccabili, anche a causa dell’intreccio tra politica e industria del vino, per arrivare addirittura al punto che la Repressione Frodi può usare le indagini giudiziarie come arma contro i produttori scomodi. E di fronte a tutto questo, come reagisce il ministro Lollobrigida? Si schiera contro le frodi che infangano il mondo del vino, autentica eccellenza italiana? Nemmeno per sogno, il cognato d’Italia manda messaggi velatamente minatori a chi ha realizzato l’inchiesta. Noi da un ministro dell’Agricoltura ci aspetteremmo il contrario: Lollobrigida combatta i truffatori e lasci in pace i giornalisti”. Lo scrivono in una nota i Parlamentari del Movimento 5 Stelle in Commissione Agricoltura Sabrina Licheri, Gisella Naturale, Luigi Nave, Alessandro Caramiello, Susanna Cherchi e Sergio Costa.
AGRICOLTURA, CARAMIELLO: “PARLAMENTO RISPONDE A GOVERNO INCAPACE, NON A POPOLO” Roma, 20 dic. – “La maggioranza ha bocciato un mio emendamento alla Legge annuale per il mercato e la concorrenza che prevedeva la tutela della produzione italiana di cereali. Una decisione francamente incomprensibile, che mi fa pensare che questo governo sia contro il comparto cerealicolo nazionale. L’emendamento si poneva obiettivi semplici, che avrebbero permesso una valorizzazione del comparto. Permetteva un accesso non discriminatorio dei produttori al mercato attraverso la fissazione di prezzi minimi di vendita, prevedeva l’incentivo e il sostegno all’aggregazione e all’organizzazione economica degli operatori della filiera, la valorizzazione della produzione nazionale attraverso il rafforzamento della competitività del settore, il sostegno e la promozione delle attività di ricerca di mercato in modo da conciliare la sostenibilità economica e quella ambientale. Ma piuttosto che sostenere davvero, e non solo con vuoti slogan elettorali, il Made in Italy e la sovranità alimentare, piuttosto che superare gli steccati politici per aiutare concretamente il Paese, il Parlamento preferisce rispondere ai diktat di un governo incapace invece che al popolo sovrano”. Lo scrive in una nota Alessandro Caramiello, Capogruppo del Movimento 5 Stelle in Commissione Agricoltura alla Camera.