AGROALIMENTARE, CARAMIELLO (M5S): “IL MINISTRO SCAPPA DALLE SUE RESPONSABILITÀ” Roma, 27 lug. – “Il ministro Urso sta realizzando un protocollo con le imprese nazionali dell’alimentazione e con la Grande Distribuzione, finalizzato alla creazione di un paniere a prezzi contenuti di alcuni prodotti alimentari di base. La notizia ha messo in allarme diverse filiere agroalimentari, che si trovano già a scontare gli effetti di un prezzo che non ripaga adeguatamente il lavoro delle imprese del settore. Davanti a una decisione commerciale che rischia di generare ricadute negative sulle aziende agricole italiane, il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida dovrebbe chiarire quali iniziative prenderà per salvaguardare il made in Italy agroalimentare che, schiacciato dai prezzi, rischia di scomparire. Avremmo voluto una risposta da lui nel question time di oggi a Montecitorio, ma il ministro ha negato di avere competenza sulla materia, scappando davanti alle proprie responsabilità”. Lo scrive in una nota Alessandro Caramiello, Capogruppo del Movimento 5 Stelle in commissione Agricoltura alla Camera.
“È incredibile – prosegue Caramiello – come il ministro dell’Agricoltura eviti di dire quali decisioni vuole mettere in atto su un’azione importante che il suo governo sta attuando e che avrà inevitabili e concrete ricadute sul comparto agroalimentare. A nostro modo di vedere, il ministero dell’Agricoltura deve far sentire attivamente la propria voce sui tavoli di lavoro in corso al dicastero del Made in Italy e non subire passivamente ciò che l’esecutivo sta portando avanti. Dove sarebbe, altrimenti, la sovranità alimentare tanto decantata? Il nostro impegno continua e terremo alta l’attenzione nell’interesse di tutte quelle filiere che sono già in fibrillazione perché sanno che qualsiasi decisione a livello commerciale si ripercuoterà su di loro, riducendo ulteriormente i già risicati margini di guadagno” conclude Caramiello.
GOVERNO, CARAMIELLO (M5S): “MINISTRO LOLLOBRIGIDA SCAPPA DA SUE RESPONSABILITÀ” Roma, 28 lug. – “Il ministro Urso sta realizzando un protocollo con le imprese nazionali dell’alimentazione e con la Grande Distribuzione, finalizzato alla creazione di un paniere a prezzi contenuti di alcuni prodotti alimentari di base. La notizia ha messo in allarme diverse filiere agroalimentari, che si trovano già a scontare gli effetti di un prezzo che non ripaga adeguatamente il lavoro delle imprese del settore. Davanti a una decisione commerciale che rischia di generare ricadute negative sulle aziende agricole italiane, il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida dovrebbe chiarire quali iniziative prenderà per salvaguardare il made in Italy agroalimentare che, schiacciato dai prezzi, rischia di scomparire. Avremmo voluto una risposta da lui nel question time di oggi a Montecitorio, ma il ministro ha negato di avere competenza sulla materia, scappando davanti alle proprie responsabilità”. Lo scrive in una nota Alessandro Caramiello, Capogruppo del Movimento 5 Stelle in commissione Agricoltura alla Camera.
“È incredibile – prosegue Caramiello – come il ministro dell’Agricoltura eviti di dire quali decisioni vuole mettere in atto su un’azione importante che il suo governo sta attuando e che avrà inevitabili e concrete ricadute sul comparto agroalimentare. A nostro modo di vedere, il ministero dell’Agricoltura deve far sentire attivamente la propria voce sui tavoli di lavoro in corso al dicastero del Made in Italy e non subire passivamente ciò che l’esecutivo sta portando avanti. Dove sarebbe, altrimenti, la sovranità alimentare tanto decantata? Il nostro impegno continua e terremo alta l’attenzione nell’interesse di tutte quelle filiere che sono già in fibrillazione perché sanno che qualsiasi decisione a livello commerciale si ripercuoterà su di loro, riducendo ulteriormente i già risicati margini di guadagno” conclude Caramiello.
DL ASSET, NATURALE (M5S): GOVERNO ABBANDONA IMPRESE VITICOLE
Roma, 8 agosto 2023 – “Il decreto legge varato ieri in Cdm si rivela l’ennesimo specchietto per le allodole per il mondo agricolo. Dopo promesse e rassicurazioni di risoluzione di una gravissima piaga che sta letteralmente mettendo in ginocchio il settore vitivinicolo, la peronospora, il Governo percorre una strada inefficace e soprattutto non soddisfacente dal punto di vista economico. Accordare una mera copertura in deroga per le imprese viticole che non beneficiano di risarcimenti derivanti da polizze assicurative e un contributo in conto interessi a fronte di finanziamenti bancari significa non aver compreso la portata endemica del fenomeno, che ha compromesso irreversibilmente interi raccolti di uva da tavola e uva da vino. Il 13 giugno, quasi 2 mesi fa, ho indirizzato al Ministro Lollobrigida una interrogazione chiedendo, tra i tanti interventi elencati, anche validi supporti economici tali da consentire ai viticoltori di fronteggiare, nelle singole fasi di coltivazione, trattamento e cura, gli attacchi patogeni. A quanto pare, però, il messaggio non è stato sufficientemente chiaro. Ci batteremo in commissione e in aula per aiutare concretamente il comparto vitivinicolo che è essenza dell’eccellenza dei nostri prodotti e del nostro Made in Italy”. Così in una nota la senatrice M5s Gisella Naturale.
AGRICOLTURA, M5S: “RISORSE PER VIGNETI RIDICOLE, SETTORE PRESO IN GIRO” Roma, 9 ago. – “Le risorse stanziate dal governo per i vigneti colpiti dalla peronospora sono ridicole e rappresentano un’autentica presa in giro per il settore vitivinicolo. In tutto il Paese si è purtroppo verificata un’ingente perdita produttiva, con danni di decine di migliaia di euro per ogni ettaro di vigneto colpito. A fronte di tutto questo, il governo Meloni e il ministro Lollobrigida rispondono con l’altisonante cifra di un milione di euro. Il valore è paragonabile all’impatto di un granello di sabbia nel deserto. E viene da pensare che il problema sia che ad essere colpito sia stato principalmente il Sud, visto che per il granchio blu, che incide invece sul Nord, è stato stanziato il triplo. Le misure, insomma, sono decisamente insufficienti per ristorare le aziende, ma c’è di più. Si dimentica completamente di investire in prevenzione e questo è un peccato capitale. La quantità di acqua che cade di anno in anno è sempre la stessa, ma si alternano sempre di più periodi di siccità drammatica e momenti di alluvioni e bombe d’acqua, che portano alla diffusione delle spore e allo sviluppo della peronospora e che si rivelano esiziali per i raccolti. Il governo deve necessariamente trovare altre risorse. Il settore agricolo compie enormi sacrifici, i suoi lavoratori affrontano rischi sempre più grossi e diventa ogni giorno più difficile, per loro, soprattutto di fronte all’assoluto disinteresse dimostrato dal governo”. Lo scrivono in una nota congiunta Senatori e Deputati del Movimento 5 Stelle in Commissione Agricoltura.
AGRICOLTURA, CARAMIELLO (M5S): “SERVONO FONDI E STATO D’EMERGENZA PER LE NOSTRE VIGNE” Roma, 31 ago. – “Mesi fa avevamo lanciato l’allarme a proposito delle malattie della vite, ora dovremo lottare per salvare almeno la qualità. Una stagione estiva come quella che abbiamo appena vissuto ha lasciato macerie nei vigneti italiani: siccità, tempeste, trombe d’aria ed infine il tanto temuto fungo della Peronospora. Oggi si contano i danni soprattutto nelle regioni del Centro-Sud, dove il fungo ben noto ai viticoltori si è diffuso velocemente e con effetti molto duri sui vigneti, in questa fase di pre-vendemmia. La virulenza delle fitopatie in vigna ha lasciato segni indelebili. Gli attacchi di infezioni fungine, che da anni non si registravano con questa virulenza, hanno colpito in particolare i versanti adriatico e ionico. Le previsioni parlano di una riduzione percentuale in doppia cifra dei quintali di uve che entreranno in cantina. E di fronte a tutto ciò, il governo ha stanziato la miseria di un milione di euro, una cifra ridicola. Ora, a preoccupare è la variabile qualità del raccolto, per la quale la battaglia dei produttori è solo agli inizi, perché umidità e caldo favoriscono l’oidio. Occorrono più fondi e serve dichiarare al più presto lo stato di emergenza per tutelare uno dei settori più apprezzati al mondo del nostro Made in Italy”. Lo scrive in una nota Alessandro Caramiello, Capogruppo del Movimento 5 Stelle alla Camera.
ORSA UCCISA, M5S: “GESTO SCONSIDERATO, PIÙ RISPETTO E NO GRILLETTI FACILI” Roma, 1 set. – “La notizia dell’uccisione dell’orsa Amarena in Abruzzo ci lascia profondamente sgomenti e addolorati. Ma soprattutto fa suonare l’ennesimo campanello d’allarme a proposito della convivenza con questi splendidi animali. L’orsa in questione era nota per le sue incursioni nei centri abitati e non era mai stata aggressiva nei confronti dell’uomo. Nei pochissimi casi in cui aveva compiuto danni a coltivazioni, questi erano stati prontamente risarciti dal Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Si tratta, insomma, di un gesto sconsiderato, ingiustificato e inaccettabile. E ci dice molto di quanto deleterie possano essere le campagne mediatiche e politiche portate avanti per l’uccisione degli orsi, come ad esempio quella di Fugatti in Trentino. Dobbiamo continuare a lavorare nel segno del rispetto degli animali e della convivenza con la fauna selvatica, cui spesso siamo noi ad arrecare problemi, ed evitare di creare un clima da far west e da grilletti facili”. Lo scrivono in una nota congiunta Senatori e Deputati del Movimento 5 Stelle in Commissione Agricoltura.
AGRICOLTURA, CARAMIELLO (M5S): “PRATICHE SOSTENIBILI PER SALVARE LA BIODIVERSITÀ” Roma, 26 set. – “Il futuro dell’agricoltura, italiana e non solo, non può non passare dalla sua totale sostenibilità. Solo pratiche sostenibili, infatti, ci permetteranno di salvare la biodiversità italiana, che va protetta dalle minacce che la mettono a rischio. Solo preservandola, potremo garantire la stabilità degli ecosistemi e il benessere delle future generazioni. Le frecce che abbiamo al nostro arco sono diverse, a partire dalla promozione di pratiche di gestione sostenibile delle risorse naturali e dalla sensibilizzazione dell’opinione pubblica sull’importanza della conservazione. Passando per gli sforzi sulla sicurezza alimentare e il sostegno alle comunità rurali, affinché l'agricoltura possa contribuire alla sostenibilità a tutti i livelli della società. Senza dimenticare la promozione di pratiche agricole sostenibili che riducano l’impatto sull’ambiente, come l’uso responsabile di pesticidi, la gestione oculata delle risorse idriche e la conservazione dei suoli”. Lo scrive in una nota Alessandro Caramiello, Capogruppo del Movimento 5 Stelle in Commissione Agricoltura alla Camera.
“A oggi, purtroppo, solo il 20% delle aziende agricole italiane adotta pratiche come l'agricoltura biologica o il risparmio idrico – prosegue Caramiello –. Ciò significa che dobbiamo fare molto di più. Il restante 80% dovrebbe essere spronato, anche con un sostegno e degli incentivi economici, per adottare pratiche più sostenibili. Siamo infatti consapevoli che gli agricoltori più attenti al tema affrontano spesso costi aggiuntivi e una minore produttività a breve termine. Occorre però comprendere che i benefici di queste azioni si estendono a tutti noi: quando si proteggono le risorse naturali e la biodiversità, infatti, si contribuisce a preservare l’equilibrio degli ecosistemi, a garantire la disponibilità di cibo di qualità e a mitigare i cambiamenti climatici. Pertanto, credo che le istituzioni abbiano il dovere civico e morale di adottare misure che incoraggino gli agricoltori a diventare custodi della natura” conclude Caramiello.
DL ASSET, NATURALE (M5S): PER AGRICOLTURA GOVERNO FA PIU’ DANNI DEL GRANCHIO BLU DL ASSET, NATURALE (M5S): PER AGRICOLTURA GOVERNO FA PIU’ DANNI DEL GRANCHIO BLU
ROMA, 28 SETTEMBRE 2023 – “Il Dl asset, nel quale è finito dentro tutto e il contrario di tutto, rappresentava una grossa opportunità anche per ovviare a diversi problemi riguardanti il mondo agricolo. Opportunità mancata in pieno dal governo Meloni, che ha stanziato la miseria di sette milioni per le aziende del comparto viticolo colpite dalla peronospora, dimostrando una totale assenza di cognizione del problema. E pensare che l’Italia è uno dei paesi guida a livello mondiale nella produzione di vino. Ancora peggiore l’approccio sull’annosa questione del granchio blu nelle acque del mar Adriatico, dove lo stanziamento si è fermato a soli tre milioni. Come per la peronospora, l’arrivo massiccio di questa specie aliena nei nostri mari è ascrivibile ai cambiamenti climatici, che questa maggioranza puntualmente nega. Con la pesca a strascico che propone Lollobrigida si sfasciano ecosistemi marini, quindi a problema si aggiunge problema. Con un mio odg – fortunatamente approvato senza modifiche - ho impegnato il governo ad approntare una strategia diversa, col coinvolgimento di università e enti locali, perché rischiamo di massacrare i nostri fondali e di trattare il granchio come un rifiuto da incenerire negli impianti di smaltimento. In compenso, governo e maggioranza non si sono risparmiati nell’elargire i soliti favori alla lobby della caccia, sdoganando ancora l’uso del piombo nelle zone umide, con pericoli immani per flora e fauna ma anche per l’uomo. In aggiunta, in pacco regalo, per i cacciatori sé arrivata la possibilità di modificare a piacimento i regolamenti sulle specie cacciabili. Insomma, la solita destra: insensibile di fronte ai problemi reali del settore agricolo, ma sempre attenta a tutelare gli interessi dei soliti noti”. Così la senatrice M5s Gisella Naturale a seguito del suo intervento in discussione generale sul Dl Asset.
NADEF (M5S): “AGRICOLTURA DIMENTICATA, GOVERNO NON ALL’ALTEZZA” Roma, 5 ott. – “La Nadef del governo si è completamente dimenticata dell’agricoltura. Eppure, gli ultimi mesi sono stati un susseguirsi di eventi, climatici e non solo, che hanno profondamente segnato e duramente colpito il settore agricolo. Con risultati davvero angoscianti a livello di indotto economico, visto il preoccupante -1,4% del Pil agricolo del secondo semestre dell’anno. Le principali produzioni hanno pesantemente risentito delle condizioni attraversate, basti pensare al taglio del 10% per quanto riguarda il grano. I danni strutturali dovuti alle condizioni climatiche, con il drammatico alternarsi di ingenti bombe d’acqua e prolungata siccità, sono in costante aumento e stanno mettendo in ginocchio i produttori. Tutti aspetti completamente ignorati da un governo semplicemente non all’altezza della situazione. Noi abbiamo un’idea completamente diversa, che parte necessariamente dalla difesa degli agricoltori e del loro lavoro, dalla tutela della qualità dei prodotti made in Italy. E continueremo a batterci in questo senso, per restituire a questo comparto strategico il ruolo centrale che merita”. Lo scrivono in una nota Senatori e Deputati del Movimento 5 Stelle in Commissione Agricoltura.
AGRICOLTURA (M5S): “GOVERNO DI INCOMPETENTI SI RIMANGIA LA CARNE COLTIVATA” Roma, 16 ott. - “Mentre in pubblico continua a combattere la sua assurda guerra contro la carne coltivata, in gran segreto il governo ha richiesto a Bruxelles la revoca della notifica della legge che proibisce i cibi da ‘colture cellulari’. Un mezzuccio per evitare l’inevitabile bocciatura della Commissione, che però non proteggerà il ministro e l’esecutivo dalla figuraccia pubblica per l’ennesima retromarcia. Il fatto, però, resta: questo governo di incompetenti si rimangia il tanto sbandierato ddl sulla carne coltivata. E non è l’unica inversione a U, visto che il ministero sta aprendo alla produzione dei vini dealcolati in Italia, dopo che Lollobrigida aveva più volte sostenuto in contrario, arrivando anche a deridere il prodotto. Insomma, il governo si dimostra sempre più in difficoltà, allo sbando totale. Forse a volte basterebbe evitare i grandi annunci, per non fare solo ed esclusivamente una figuraccia dopo l’altra”. Lo scrivono in una nota congiunta Senatori e Deputati del Movimento 5 Stelle in Commissione Agricoltura Sabrina Licheri, Gisella Naturale, Luigi Nave, Alessandro Caramiello, Sergio Costa e Francesco Silvestri.