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Agricoltura - Parlamento Italiano 
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UCRAINA, CARAMIELLO (M5S): “DANNI PER AGRICOLTURA ITALIANA, GOVERNO DIA RISPOSTE”
Roma, 14 giu. – “Nel silenzio generale di chi continua a sostenere militarmente la guerra in Ucraina, il nostro settore agricolo sta profondamente risentendo delle conseguenze belliche. Ad oggi, i costi di produzione sono quintuplicati, privando molte aziende di ingenti capitali, dimezzando la capacità produttiva e tagliando la forza lavoro. Al netto di ogni valutazione geopolitica, ritengo che il ministro Lollobrigida abbia il dovere di dare risposte rapide e concrete a un settore che rappresenta una colonna portante del nostro tessuto economico: voltarsi dall’altra parte sarebbe come nascondere la polvere sotto il tappeto”. Lo scrive in una nota Alessandro Caramiello, Capogruppo del Movimento 5 Stelle in Commissione Agricoltura alla Camera.

“Solo per fare un esempio – prosegue Caramiello –, in occasione della recente presentazione del rapporto Istat sull’economia regionale pugliese, Coldiretti Puglia ha pubblicato un report allarmante in cui si evidenzia che la produzione agricola regionale ha subito una flessione del 21% e un calo del 7,6% del valore complessivo. A pesare sul settore è stato il raddoppio del costo di fertilizzanti, come potassio e perfosfato, prodotti dalla Russia e dalla Bielorussa e soggetti ad elevate sanzioni in seguito all’invasione dell’Ucraina. Per questi motivi, abbiamo bisogno di risposte dal governo” conclude Caramiello.

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14/06/2023, 12:33
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AGRICOLTURA, CARAMIELLO (M5S): “SU PESTE SUINA GOVERNO MIOPE, SERVE PIANO A LUNGO TERMINE”
Roma, 21 giu. – “Sulla questione della Peste Suina, il governo sta dimostrando grande miopia e scarsa visione politica. Non si spiega altrimenti la ragione di rifiutare tout court le nostre proposte. Da parte nostra, non c’è nessuna volontà di negare la necessità dell’abbattimento del bestiame, qualora si renda necessario. Manca, però, da parte dell’Esecutivo, una prospettiva a lungo termine. Mancano adeguati sostegni alla zootecnia nazionale. Mancano la concessione di ulteriori poteri al Commissario alla Peste Suina e la realizzazione di un Piano Nazionale per la sterilizzazione dei cinghiali. Si tratta di soluzioni concrete, che, nel medio e nel lungo periodo, avrebbero potuto dare certamente respiro agli allevatori di fronte a questa emergenza infinita. Spiace, invece, sottolineare che su un tema così importante la maggioranza abbia voluto tradire lo spirito di collaborazione e trasversalità che normalmente contraddistingue il lavoro della Commissione su queste tematiche”. Lo scrive in una nota Alessandro Caramiello, Capogruppo del Movimento 5 Stelle in Commissione Agricoltura alla Camera.

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21/06/2023, 15:47
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DELEGA FISCALE, M5S: SU CANAPA GOVERNO SCHIZOFRENICO

Roma, 21 giugno 2023 – “Ormai questa maggioranza ne combina ogni giorno una più di Bertoldo. In Senato sul decreto Precariato sono andati di nuovo sotto, quasi a voler confermare quella che sta diventando una prassi. Sulla delega fiscale invece abbiamo assistito all’ennesima pagliacciata. Ieri è stato presentato un emendamento del governo volto ad istituire finalmente un regime di tassazione delle parti della canapa coltivata. Tra le tante proposte infauste di questi nove mesi, finalmente ne era arrivata una di buon senso. Un intervento che è la rappresentazione plastica dell’ammissione da parte della Meloni delle potenzialità, soprattutto economiche, del comparto della canapa industriale che sosteniamo da anni. Al contrario del Centrodestra, che ha sempre osteggiato in modo miope e insensato lo sviluppo del settore, con motivazioni spesso puerili. Però il buon senso è durato il tempo di una notte: oggi quell’emendamento è stato ritirato alla chetichella, con buona pace di chi contava su una regolamentazione di questo futuribile segmento produttivo. Non abbiamo capito: a questo governo la canapa interessa o no? Serve chiarezza, perché questa schizofrenia sa di reiterata presa in giro a chi ha investito nel settore”. Così in una nota i senatori M5s in comm. Industria Gisella Naturale, Luigi Nave e Sabrina Licheri.

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21/06/2023, 16:05
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LAVORO, CARAMIELLO (M5S): “GOVERNO CONDANNA LAVORATORI A INSTABILITÀ E PRECARIETÀ”
Roma, 27 giu. – “Con l’approvazione di quello che ormai è stato ribattezzato decreto Precariato, questo governo ha fatto cadere definitivamente la maschera, condannando milioni di lavoratori a un futuro di instabilità e precarietà. Ci saremmo aspettati un minimo di discussione parlamentare, ma il governo continua a preferire l’arroganza istituzionale dello svilimento del Parlamento. Noi, però, non arretreremo. L’abolizione del Reddito di Cittadinanza abolisce il diritto dei cittadini a una vita dignitosa. Chi sottovaluta la portata di questa decisione è un irresponsabile. In seguito alla pandemia, il nostro Paese sta ancora attraversando una crisi economica senza precedenti. Senza il Reddito, molte famiglie non avrebbero potuto comprare i beni di prima necessità. In Italia abbiamo 14 milioni di persone a rischio povertà. Il Reddito li aveva salvati dalla disperazione, questo governo li fa ripiombare nel baratro”. Lo scrive in una nota Alessandro Caramiello, Capogruppo del Movimento 5 Stelle in Commissione Agricoltura alla Camera, intervenuto ieri in Aula nella discussione generale sul decreto Lavoro.

“La verità – prosegue Caramiello – è che questa maggioranza non è minimamente interessata al benessere dei nostri cittadini e smantella il sistema di tutele poste a garanzia dei diritti dei lavoratori dai governi Conte. Parlo del Reddito, ma anche del decreto Dignità, che aveva prodotto quasi 800mila contratti a tempo indeterminato, mentre oggi ci troviamo davanti a dati preoccupanti, soprattutto nel Mezzogiorno. Dati che condannano i giovani del Sud a emigrare per trovare lavoro. È la politica che deve creare le condizioni necessarie perché si crei lavoro, ma questo esecutivo ignora la richiesta di risposte rapide e concrete di milioni di italiani. La Presidente Meloni, in piena pandemia, chiedeva mille euro con click per ogni cittadino. Oggi che è premier, se n’è evidentemente dimenticata. Prendiamo atto che il governo sta andando avanti sulla strada dell’umiliazione dei lavoratori, proponendo un sistema che continuerà ad alimentare la precarietà e lo sfruttamento.

Non parliamo poi del settore agricolo, assolutamente ignorato da questo provvedimento, pur essendo un settore peculiare. La tutela dei lavoratori agricoli, la necessità di garantire loro gli stesi diritti degli altri settori, è quanto mai necessaria. Non solo per arginare gli spazi di nero e irregolarità che ancora caratterizzano questo comparto, ma anche e soprattutto per dargli il valore che merita. Non si può dimenticare nemmeno il settore della pesca, i cui lavoratori appaiono oggi ancora più penalizzati. Condanniamo fermamente anche il capitolo sui rider, i cui diritti vengono calpestati, e il ritorno dei voucher, soprattutto in ambito turistico. Ma del resto è chiaro che questo decreto nasce per fare un favore alle sole categorie datoriali, discriminando i sottoposti e i più fragili” conclude Caramiello.

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27/06/2023, 13:07
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DL LAVORO, CARAMIELLO (M5S): “GOVERNO DIMENTICA IL SETTORE DELLA PESCA”
Roma, 28 giu. – “Non si capisce il voto contrario al mio Ordine del giorno sui lavoratori della pesca da parte del governo e, in particolare, dei membri della Commissione Agricoltura. In un momento nel quale i lavoratori del settore agricolo sembrano molto penalizzati, quelli della pesca conoscono una sorte ancora peggiore. Ma il settore viene completamente dimenticato dall’esecutivo e dalla maggioranza che lo sostiene”. Lo scrive in una nota Alessandro Caramiello, Capogruppo del Movimento 5 Stelle in Commissione Agricoltura alla Camera, intervenuto questa sera in Aula in merito all’Odg a sua firma.

“Non possiamo dimenticare – prosegue Caramiello – che resta sospesa da anni l’introduzione della CISOA, l’ammortizzatore sociale dedicato ai lavoratori agricoli che è stato esteso ai pescatori con la legge di Bilancio del 2021, ma ancora senza la necessaria definizione delle norme che lo regolamentano. Norme che erano state concordate insieme alle parti sociali coinvolte, in modo da rendere questo strumento davvero efficace nella tutela dell’occupazione, in un settore messo duramente alla prova dalle continue restrizioni dell’attività lavorativa dovute, anche, alle politiche comunitarie.

Il mio Odg impegnava il governo a convocare al più presto le parti sociali firmatarie dei Contratti nazionali del lavoro di riferimento per la pesca, al fine di proseguire il confronto già avviato in merito all’estensione della CISOA ai pescatori e definire gli interventi correttivi di tipo legislativo necessari. L’obiettivo era dotare finalmente il settore di un meccanismo di sostegno al reddito in grado di assicurare al personale imbarcato un ammortizzatore sociale efficace e tempestivo, in linea con gli altri strumenti previsti dalla legislazione sociale in genere. Per questo motivo, non si capisce davvero il voto contrario del governo” conclude Caramiello.

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29/06/2023, 12:50
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AGRICOLTORE CUSTODE, NATURALE (M5S): LEGGE E’ PRIMO PASSO, MA SERVONO ALTRE MISURE CONCRETE







Roma, 12 luglio 2023 – “Durante le varie fasi della trattazione in Commissione, ci siamo impegnati ad apportare il nostro contributo al miglioramento del testo, attivandoci affinché si riuscisse a dare un più chiaro riconoscimento e motivazione all'agricoltore custode che si va a definire. Innanzitutto, partendo dalle finalità, abbiamo reputato opportuno ancorare i contenuti del disegno di legge non solo ai principi costituzionali, ma anche ai trattati e alle leggi vigenti che già trattano questo argomento. Ciò per evitare le stratificazioni normative e il disallineamento rispetto a testi già esistenti. Parlare di agricoltore custode dell'ambiente significa necessariamente parlare anche di tutela della biodiversità e del paesaggio rurale, in quanto fondamentalmente è suo il ruolo di salvaguardia di questo grande patrimonio. Dunque, avevamo chiesto di aggiungere questi termini, che non sono stati inseriti, ma che certamente mi auguro restino nello spirito del disegno di legge, così come il sottolineare la necessità di pratiche e mezzi tecnici tesi a una riduzione significativa dell'uso di sostanze chimiche di sintesi, l'utilizzo di metodi dell'agro-ecologia, dell'agricoltura di precisione e di quella biologica. In questa direzione è fondamentale dare grande promozione alla figura dell'agricoltore custode e allacciarla ad esempi concreti, relativi alle effettive attività svolte. Inoltre, è opportuno prevedere meccanismi di controllo e monitoraggio del grado di continuità nell'esercizio di tali attività, al fine di garantire un impegno sistemico. In un'ottica di raccordo con le disposizioni vigenti, che consentono alle pubbliche amministrazioni di concludere contratti di collaborazione con gli imprenditori agricoli, abbiamo proposto di dare preferenze nella stipula di questi eventuali contratti proprio agli agricoltori custodi: una proposta non accolta, ma rimessa alla valutazione delle pubbliche amministrazioni stesse, depotenziando quindi, in termini di forza, la portata premiale e dunque incentivante dell'attività dell'agricoltore custode. Purtroppo non è stata accettata neppure la nostra proposta di dare una connotazione il più possibile coerente tra la disciplina dell'elenco degli agricoltori custodi e la disciplina dei bandi. L'elenco è rimasto privo di qualunque valenza connotativa e selettiva, essendo aperto a chiunque abbia interesse ad iscriversi, e i bandi sono stati soppressi insieme al comma di riferimento. Con il disegno di legge in discussione è iniziato un percorso articolato. Si tratta di una prima piccola orma, che auspichiamo però si traduca anche in una serie di ulteriori misure concrete, specie sotto il profilo del sostegno economico e di immagine al nobile e prezioso impegno dell'agricoltore custode”. Così intervenendo in aula la senatrice Gisella Naturale M5s.

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12/07/2023, 20:29
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AGRICOLTURA, CARAMIELLO (M5S): “AZIENDE VITIVINICOLE DEL SUD IN CRISI, GOVERNO INTERVENGA”
Roma, 12 lug. – “I cambiamenti climatici degli ultimi anni hanno portato, nel nostro Paese, all’alternarsi di periodi di grande siccità e di piogge intense e fuori stagione. Queste ultime, in particolare, hanno duramente colpito il comparto vitivinicolo. Tra la fine di maggio e i primi giorni di giugno, le forti e incessanti precipitazioni non hanno permesso il trattamento necessario alle piante e hanno favorito il diffondersi di uno dei funghi più aggressivi per la vite, la peronospora. questo grave problema, secondo l’allarme lanciato immediatamente dalle principali associazioni di categoria, rischia di compromettere l’intero raccolto della stagione”. Lo scrive in una nota Alessandro Caramiello, Capogruppo del Movimento 5 Stelle in Commissione Agricoltura alla Camera, firmatario di un’interrogazione al ministro Lollobrigida sul tema.

Le conseguenze economiche di questa emergenza – prosegue Caramiello – potrebbero essere molte, con conseguenti pesanti ricadute sull’economia delle aziende vitivinicole. Ricadute che sarebbero avvertite soprattutto al Sud, visto che le Regioni più colpite sono Puglia, Campania, Basilicata e Abruzzo.

Il principale strumento per combattere la peronospora è senza dubbio la prevenzione, attraverso specifici trattamenti, ma anche intervenendo sulla resistenza della pianta. Allo stato attuale, tuttavia, molte aziende chiedono lo stato di emergenza e necessitano di un immediato sostegno. È quindi necessario, da parte del governo, avviare un’immediata conta dei danni effettivi causati dalla peronospora in questa stagione e, di conseguenza, attuare misure di sostegno per le aziende attualmente in crisi, anche con la prospettiva di incentivare adeguati strumenti di futura prevenzione” conclude Caramiello.

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12/07/2023, 20:30
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CARNE COLTIVATA, MAIORINO (M5S): GOVERNO SI FA PROMOTORE DI FAKE NEWS




Roma, 13 lug. – “Sulla carne coltivata il governo dei patrioti di Giorgia Meloni si sta facendo promotore di una campagna fondata su fake news a danno delle imprese italiane. La legge che impone il divieto di produzione e di immissione sul mercato di carne ottenuta da coltivazione cellulare,ha una sola conseguenza immediata: quella di mettere in difficoltà la ricerca italiana e le start-up del settore che rischiano di rimanere fuori dal circuito degli investimenti. Meloni e Lollobrigida ignorano o fingono di ignorare che ci sono vere e proprie eccellenze italiane che vengono tagliate fuori dal mercato italiano ma paradossalmente vanno ad arricchire quello di altri Paesi, come dimostra il caso dell’azienda di bioreattori del mantovano che esporta negli Stati Uniti e a Singapore. Ma soprattutto questo approccio tradisce il futuro, ignora l’impatto ambientale e taglia fuori il nostro Paese da una vera e propria rivoluzione. Con una beffa ulteriore: se e quando l'Autorità europea per la sicurezza alimentare autorizzasse il commercio della carne coltivata, l'Italia sarà rimasta al palo, tagliata fuori da un settore potenzialmente ricchissimo e sarà costretta all’importazione, perché impedirlo violerebbe la libera circolazione delle merci. Insomma un pasticcio enorme finalizzato solo a piantare l’ennesima bandierina ideologica, infischiandosene delle nostre imprese e di mettere l’Italia ancora una volta ai margini. Infine, al ministro Lollobrigida, che sprezzante del ridicolo, vieta persino l’utilizzo di etichettature che richiamino prodotti a base di carne per quelli che sono invece a base vegetale, vorrei chiedere: ma quindi si andrà in galera se si ordinerà un salame di cioccolato?”



Così la senatrice M5S Alessandra Maiorino intervenendo al convegno "Innovazione a tavola: studiare è meglio che vietare" presso il Senato della Repubblica.

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13/07/2023, 15:21
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*CARNE COLTIVATA, NATURALE (M5S): AGRICOLTURA E’ INNOVAZIONE E NON SI INNOVA PROIBENDO*

Roma, 17 luglio 2023 – “Nell’anno domini 2023, ripeto 2023, l’agricoltura fa il paio con l’innovazione tecnologica, con strumenti e tecniche avanzatissime in grado di porre rimedio ai grandi drammi del nostro tempo: il consumo del suolo, l’emergenza climatica, la perdita di biodiversità, il dissesto idrogeologico. Ci domandiamo, allora, come sia possibile che un partito, quello che conta qui più rappresentati, possa - da un lato - portare avanti le tecniche di evoluzione assistita nel settore primario, slancio di modernizzazione agricola, e - dall’altro, sempre in campo agricolo - possa vietare uno stesso slancio di modernizzazione. Innescare la politica della proibizione, della negazione come il governo fa sull’emergenza climatica, non renderà l’Italia un Paese migliore. Piuttosto, lo confinerà a fanalino di coda nelle classifiche mondiali delle nazioni che hanno rifiutato aprioristicamente di capire, di innovare, di trovare soluzioni e, soprattutto, di crescere. Anche questo veto sulla possibilità di poter definire un cibo a base vegetale “humburger di soia” o “prosciutto veg”, perché dovrebbe confondere chi va a fare la spesa? Questi riferimenti, piuttosto, aiutano a capire la consistenza del prodotto, il suo aspetto, il suo utilizzo. Un altro concetto importante: supportare il percorso delle alternative proteiche a quelle di origine animale non significa stroncare gli allevatori. Sappiamo bene, infatti, che – specie in cucina - è il consumatore a veicolare il mercato. La realtà è che chi vorrà concedersi un’ottima fiorentina al sangue continuerà a farlo, chi vorrà a mangiare bistecche di tofu, continuerà a farlo, chi vorrà – in un’ottica futura - provare un hamburger di carne colturale lo farà, con buona pace di chi ci vedeva strane distorsioni delle produzioni nazionali”. Così la senatrice Gisella Naturale (M5s) intervenendo in aula.

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18/07/2023, 19:51
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CARNE COLTIVATA, M5S: “DAL GOVERNO DEI PATRIOTI UN DURO COLPO AL MADE IN ITALY”
Roma, 26 lug. – “È iniziato nelle Commissioni Agricoltura e Affari Sociali della Camera l’esame della legge già approvata al Senato che impedirebbe la produzione e la vendita della carne coltivata. Un divieto, quello immaginato dal governo, che è del tutto anacronistico. Parliamo di un prodotto sul quale l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare non si è ancora espressa. La carne coltivata è ormai una realtà ed è inutile parlare di divieti. Dobbiamo al contrario ragionare sulla creazione di uno spazio nuovo, parallelo, nel mercato dell’alimentazione: uno spazio che potrebbe essere occupato dalle imprese italiane e che potrebbe colmare vuoti per specifiche categorie di persone e per alcune parti del mondo. Ma il governo dei cosiddetti patrioti preferisce inferire un duro colpo al made in Italy e allo sviluppo economico del Paese”. Lo scrivono in una nota congiunta i Deputati del Movimento 5 Stelle delle Commissioni Agricoltura e Affari Sociali.

“Ammettere produzione e vendita della carne coltivata – continuano i Parlamentari M5S –significherebbe al contrario lasciare ai cittadini la libertà di scegliere. Quella libertà che questo Governo vorrebbe negare, con i suoi sempre più numerosi divieti. Il settore agricolo italiano rappresenta un’autentica eccellenza e un valore, anche economico, per il nostro Paese. Noi non ci sogneremmo mai di mettere un freno allo sviluppo di questo comparto e della ricerca ad esso collegata. Così come preferiremmo sposare la linea della sostenibilità del settore agroalimentare. In questo senso, la carne coltivata risulterebbe sicuramente frutto di un processo più sostenibile e meno inquinante, quanto meno rispetto agli allevamenti super intensivi che impattano in maniera devastante sia sull’ambiente che sulla salute umana.

È evidente che gli aspetti da affrontare saranno diversi, ma demonizzare la carne coltivata e vietarne preventivamente studio, produzione e commercio avrà il solo risultato di ridurre o frenare la competitività italiana in un nuovo settore, lasciando indietro il nostro Paese in mercati che in futuro avranno un’enorme rilevanza globale e garantiranno crescita economica e posti di lavoro. Una scelta frutto di miopia e pregiudizi e schiava della lobby del settore zootecnico che finirà per collocare l’Italia all’ultimo posto tra i Paesi dell’Unione europea per quanto riguarda l’innovazione agroalimentare. Insomma, un clamoroso autogol” concludono i Deputati M5S.

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27/07/2023, 15:00
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