AGRICOLTURA, BIOMETANO E BIOGAS CRUCIALI PER L’AUTOSUFFICIENZA E LA TRANSIZIONE ENERGETICA
28 aprile – “La scelta di investire su biogas e biometano non è più una possibilità da valutare, ma una necessità, sia per dare una risposta alla emergenza energetica e alle enormi difficoltà di approvvigionamento di materie prime, sia per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione fissati a livello europeo. Proprio perché le agroenergie oggi rappresentano una risorsa importantissima, vanno sostenute anche attraverso un’opera di sburocratizzazione e semplificazione delle norme. Nella mia attività parlamentare mi sono sempre fatto interprete di queste esigenze e, come terminale del comparto, ho portato in approvazione numerose norme di semplificazione. Ma non basta, bisogna fare uno sforzo ulteriore nell’emanazione del decreto biometano e Fer 2 per consentire all’agricoltura Italiana di partecipare pienamente a quel mix energetico di cui il nostro Paese ha estremamente bisogno. Oggi più che mai”. Lo dichiara il deputato Gianpaolo Cassese, esponente M5S in commissione Agricoltura a margine del convegno 'Biogas e biometano: la risposta agricola alla crisi energetica', da lui promosso al Ministero delle Politiche agricole.
“Nel 2021, gli impianti attivi in Italia - aggiunge - hanno prodotto 147 milioni di metri cubi di biometano, come ha reso noto Andrea Ripa di Meana, amministratore unico GSE, Gestore Servizi Energetici che ha riconosciuto 86 milioni di euro di incentivi. Attraverso le politiche di riconversione potremmo arrivare a oltre 900 impianti di biometano da attività agricola e forestale”.
“Sia i presidenti Prandini (Coldiretti) e Giansanti (Agrinsieme), esponenti del comparto agricolo, sia il mondo ambientalista con Ciafani (Legambiente) - prosegue Cassese - hanno richiesto una accelerazione sulla semplificazione normativa che permetta di diffondere sui territori questi impianti, esempio perfetto di economia circolare per un’impresa agricola”.
“È necessario - sottolinea ancora il deputato del M5S - procedere a una rapida emanazione di alcuni provvedimenti su cui si è in attesa, come ribadito da Gattoni, presidente Cib, Consorzio Italiano Biogas. Si tratta del decreto biometano e delle procedure applicative, del Fer 2 che preservi la quota di energia rinnovabile da biogas nel mix energetico e dia continuità agli impianti elettrici esistenti, e del decreto attuativo sul digestato equiparato”.
“Ringrazio il ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli, per aver ribadito l’impegno del Governo a partire dai 1,92 miliardi di euro previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza per il comparto e per aver sostenuto la necessità di sburocratizzare gli iter autorizzativi per una transizione energetica che veda l’agricoltura protagonista” conclude Cassese.
AGRICOLTURA: MONDO PRODUTTIVO, SCIENTIFICO E POLITICO A CONFRONTO SULLE REVISIONI DELLE POLITICHE AGROALIMENTARI NECESSARIE PER LA SICUREZZA ALIMENTARE
Le criticità degli approvvigionamenti alimentari causati dalla pandemia di COVID-19 e dagli eventi bellici in Ucraina sono state evidenziate nel Convegno “Sicurezza alimentare e politiche agroalimentari”, che ha anche discusso le proposte di revisione delle politiche agroalimentari a livello comunitario e nazionale. Il convegno, promosso dalla FIDAF (Federazione Italiana dei Dottori in Agraria e Forestali), e organizzato in collaborazione con Presidenza della Commissione Agricoltura della Camera, la SGI (Società Geografica Italiana) e l’UNASA (Unione delle Accademie per le Scienze Agrarie), si è tenuto il 27 aprile preso la sala “Giuseppe della Vedova” nel Palazzetto Mattei in Villa Celimontana a Roma.
Gli interventi che si sono succeduti nella mattinata hanno messo in rilievo che la crisi alimentare in atto sta determinando sia un problema di disponibilità di derrate – soprattutto cereali e oli vegetali – che una crescita significativa dei prezzi delle materie prime per l’industria di settore e, come ovvia conseguenza, dei suoi prodotti al dettaglio. La crisi ha, quindi, portato a galla le debolezze delle attuali politiche agroalimentari comunitarie che, in nome di un malinteso intento di ridurre l’impatto ambientale, sta penalizzando gravemente le produzioni agricole. Politiche adottate senza considerare che ridurre la produttività agricola in Europa comporta una maggiore dipendenza dalle importazioni dalle aree extra-comunitarie, esportando e non annullando l’impronta ambientale della produzione di alimenti ed esponendo l’approvvigionamento alimentare a una preoccupante fragilità.
“È necessario informare in maniera scientificamente corretta il pubblico sul reale impatto ambientale dell’agricoltura, in modo da poter ottenere il sostegno dell’opinione pubblica all’adozione di politiche agroalimentari equilibrate, che garantiscano all’Europa la sicurezza degli approvvigionamenti e prezzi accessibili per tutti gli strati della popolazione” ha sottolineato l’on. Filippo Gallinella (M5S), Presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati.
“L’adozione di innovazione tecnologica permette di intensificare in modo sostenibile la produzione di alimenti: il nostro obiettivo deve essere quello di produrre di più con meno”, ha aggiunto il Dott. Andrea Sonnino, Presidente della FIDAF.
Nel suo intervento conclusivo, il Ministro sen. Stefano Patuanelli ha indicato che “il problema della sicurezza alimentare è un problema che può essere risolto solo a livello Europeo” e che “a tal fine dobbiamo creare una coesione tra gli stati membri della UE almeno pari a quella che ha permesso di affrontare l’emergenza sanitaria”.
La sessione scientifica del convegno è stata coordinata da Pietro Piccarolo (Presidente dell’UNASA) e si è avvalsa delle letture di Alfonso Pascale (Presidente della Accademia della Ruralità G. Avolio), Alessandro Olper (Professore Ordinario dell’Università di Milano), Luigi Mariani (Professore Ordinario dell’Università di Brescia) e di Luigi Scordamaglia (Presidente di Filiera Italia). La Tavola Rotonda è stata moderata da Andrea Sonnino e ha visto la partecipazione dell’on. Gallinella, del Coordinatore di Agrinsieme Massimiliano Giansanti, del Presidente di Coldiretti Ettore Prandini, del Presidente di Federalimentare Ivano Vacondio e della Presidentessa del CONAF Sabrina Diamanti. Il convegno è stato concluso dal sen. Stefano Patuanelli, ministro per le Politiche agricole. Il successo dell’evento è testimoniato dalla partecipazione registrata, sia in presenza (42 persone) che da remoto (304 persone connesse).
AGRICOLTURA, CADEDDU (M5S): SUL COMPARTO OVICAPRINO SARDO DISPONIBILITÀ DEL MINISTRO A TROVARE POSSIBILI SOLUZIONI NELLA PROSSIMA PAC
29 aprile – “Ringrazio il ministro Patuanelli per l’attenzione e l’ascolto riservato ai pastori sardi. Il comparto ovicaprino della Sardegna ha avuto l’opportunità di esprimere tutte le proprie perplessità relative al Piano Strategico nazionale presentato dall’Italia per la nuova programmazione PAC. È stato consegnato un corposo documento con tutti i rilievi e il ministro Patuanelli si è reso disponibile a un approfondimento. L’intenzione è quella di dare seguito all’incontro per quello che sarà possibile”. Lo dichiara il deputato Luciano Cadeddu, esponente M5S in commissione Agricoltura, a margine dell’incontro tenutosi stamane al Ministero delle Politiche agricole con una delegazione di pastori sardi, il senatore Ettore Licheri e la consigliera regionale Desiré Manca (M5S).
“Il Mipaaf lavorerà - aggiunge - per venire incontro alle richieste dei pastori che lamentano le difficoltà legate alla condizione di insularità e alla questione atavica di debolezza dei propri titoli dovuta alle scorse riforme della PAC, con profili più bassi rispetto alla media nazionale. Con la nuova programmazione, si ambisce pertanto a un riallineamento ma la convergenza dei titoli, a causa della situazione strutturale e territoriale della Sardegna, per il comparto ovicaprino sembra insufficiente”.
“In definitiva, non posso che rinnovare il nostro sostegno ai pastori sardi e ringraziare il ministro Patuanelli per l’apprezzabile disponibilità a poter ragionare a possibili soluzioni” conclude Cadeddu.
----------------- MoVimento 5 Stelle Camera dei Deputati
AGRICOLTURA, CILLIS (M5S): ALL’UE SERVE UN ‘GRANAIO ITALIA’ EUROPEO
30 aprile – “Lo scenario internazionale e la crisi del grano generatasi dall’invasione russa in Ucraina, ha confermato la strategicità di avere uno strumento di monitoraggio dei quantitativi e delle tipologie di cereali sull’intero territorio europeo. Ciò alla luce delle difficoltà nell’approvvigionamento delle materie prime che impone ai singoli Stati di essere a conoscenza dei fabbisogni e delle necessità in maniera chiara e oggettiva. Grazie alla lungimiranza del Parlamento che nella Legge di Bilancio 2021 approvò il mio emendamento, il nostro Paese sarà all’avanguardia con ‘Granaio Italia’. Potremo, così, soddisfare l’esigenza di conoscere quante granelle e di che tipo vengono movimentate su suolo nazionale per comprendere i fabbisogni interni”. Lo dichiara il deputato Luciano Cillis, esponente M5S in commissione Agricoltura e ideatore di ‘Granaio Italia’, intervenuto durante il convegno ‘Il grano tra autosufficienza e sostenibilità’ tenutosi oggi nell’aula consiliare del Comune di Melfi (Potenza) e organizzato dal Lions Club Satellite del Vulture ‘Federico II’.
“Dopo la concertazione con gli operatori del settore, è prontamente giunta la firma del decreto attuativo da parte del ministro Stefano Patuanelli, che ringrazio – aggiunge – Ora siamo in attesa solamente dell’operatività da parte di Agea, ente per le erogazioni in agricoltura del Mipaaf”.
“Lo strumento si aggiunge ai monitoraggi già esistenti sul vino, sull’olio e sui prodotti lattiero-caseari già operativo sul latte ovicaprino e presto sul bovino – prosegue Cillis – Solo avendo chiaro il quadro delle necessità di questi beni di prima necessità per i consumatori italiani e per l’industria agroalimentare nazionale, riusciremo a tutelare le nostre produzioni, non andare in sofferenza e meglio pianificare gli interventi di sostegno dal punto di vista ministeriale e parlamentare”.
AGRICOLTURA, L’ABBATE (M5S): QUASI 7 MILIARDI DI EURO DI CREDITI DURANTE IL COVID, ORA SI APRE SFIDA FINANZIAMENTI ORDINARI PER IMPRESE AGRICOLE
2 maggio – “Consentire l’accesso dell’agricoltura allo strumento principale per fare credito, ossia la garanzia pubblica, al pari degli altri settori. Erano questI gli obiettivi prefissati con la modifica normativa al Dl Cura Italia che ha permesso l’accesso diretto al Fondo di Garanzia per le piccole e medie imprese di Mediocredito centrale alle imprese agricole, della pesca o dell’acquacoltura. Dall’effettiva operatività nel luglio 2020 a oggi, sono stati erogati finanziamenti dagli istituti di credito, garantiti dallo Stato, per oltre 5,6 miliardi di euro in risposta a 33mila domande. A ciò si aggiungono 1,2 miliardi di euro per moratorie sul credito (44mila domande) garantite sempre dal Fondo di Garanzia per le PMI”. Lo dichiara il deputato Giuseppe L’Abbate, esponente M5S in commissione Agricoltura e promotore del ‘Progetto Credito’ quando era sottosegretario al Ministero delle Politiche agricole durante il Governo Conte II.
“Parliamo di quasi 7 miliardi di euro, che sarebbero mancati senza la modifica normativa da noi promossa e sostenuta - aggiunge -. Ora si attendono i risultati dell’operatività al di fuori del quadro temporaneo di aiuti Covid, divenuta effettiva il 16 marzo scorso dopo un lavoro di concertazione tra Mise e Mipaaf”.
“È qui che ci attende una nuova sfida, soprattutto alla luce dell’ampiezza degli investimenti realizzabili e della disponibilità quantitativa dell’agevolazione, ossia fino a ben 500mila euro in conto costo garanzia - prosegue L’Abbate - mentre il regime 'de minimis' potrebbe finanziare i crediti a breve con prodotti revolving legati alla gestione aziendale. Inoltre, come indicato da Antonio Patuelli, presidente dell'Associazione Bancaria Italiana (ABI), l’agricoltura ha indici di sofferenza del tutto inferiori agli altri settori, questo ci fa auspicare che Mediocredito Centrale provveda a un sistema diverso di calcolo del costo garanzia per il sistema agricolo, aumentandone le capacità di finanziamento”.
“Tutte queste operazioni, però, necessitano di grande coordinamento affinché si realizzino tutte le potenzialità degli strumenti a disposizione con l’obiettivo di garantire una crescita sostenibile alle imprese agricole” conclude.
AGRICOLTURA, L’ABBATE (M5S): DAL 23 MAGGIO AL VIA FONDO INVESTIMENTI INNOVATIVE PER LE PICCOLE IMPRESE AGRICOLE
4 maggio – “Diventerà operativo il 23 maggio il Fondo per gli investimenti innovativi relativo alle attività di trasformazione e commercializzazione dei prodotti per le micro, piccole e medie imprese agricole. Si tratta di un sostegno nel segno dell’innovazione tecnologica per accompagnare lo sviluppo delle imprese del comparto primario di dimensioni più ridotte che potranno beneficiare di contributi a fondo perduto fino a 20mila euro e per un massimo del 40% dell’investimento. Una agevolazione prevista dalla Legge di Bilancio 2020, dove abbiamo apposto 5 milioni di euro”. Lo dichiara il deputato Giuseppe L’Abbate, esponente M5S in commissione Agricoltura.
“Gli investimenti ammissibili - prosegue - riguardano i beni materiali e immateriali strumentali per cui è previsto un contributo sino al 30%, percentuale che sale al 40% nel caso di spese riferite all’acquisto di beni strumentali funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese secondo il modello ‘Industria 4.0’. Il termine ultimo per presentare domanda è fissato dal Ministero dello Sviluppo economico al 23 giugno”.
“L’auspicio è che a cogliere queste opportunità siano soprattutto le micro e piccole imprese agricole che sinora difficilmente riescono ad accedere ai finanziamenti già esistenti” conclude.
AGRICOLTURA, GALLINELLA (M5S): SU FALSO OLIO EXTRAVERGINE ISPETTORATO DIMOSTRA VALORE CONTROLLI ITALIANI
4 maggio – “Mi complimento con l’Ispettorato Repressione Frodi (Icqrf) del Ministero delle Politiche agricole che, in collaborazione con la Guardia di Finanza, ha condotto l’operazione ‘Verum et Oleum’ a tutela della produzione extravergine d’oliva italiana e che ha portato al sequestro di 2 milioni e 300mila litri di olio irregolare, scoperti grazie a 183 controlli. Non posso che rinnovare, pertanto, l’auspicio che si possa dar presto vita ad un accordo di sinergia tra la Grande Distribuzione Organizzata e l’Icqrf, ripercorrendo quegli accordi già sottoscritti per l’anticontraffazione, con eccellenti risultati, tra il Mipaaf e gli e-commerce Alibaba e Amazon”. Lo dichiara il deputato Filippo Gallinella (M5S), presidente della commissione Agricoltura.
“L’Ispettorato Repressione Frodi può contare sull’elevata professionalità dei propri funzionari e su tecnologie all’avanguardia che, se vi è la volontà, possono essere messe al servizio della Grande Distribuzione Organizzata per far sì di tutelare – aggiunge – da un lato le imprese oneste e d’eccellenza e, dall’altro i consumatori”.
“Negli ultimi provvedimenti, abbiamo lavorato per potenziare le strutture dell’Icqrf, anche alla luce delle norme sul contrasto alle pratiche commerciali sleali entrate in vigore lo scorso dicembre: un ulteriore strumento a sostegno delle imprese sane e del consumatore” conclude.
PESTE SUINA, CILLIS (M5S): TENIAMO ALTA L’ATTENZIONE, SERVONO ULTERIORI RISORSE
9 maggio – “La scoperta di un caso di Peste Suina Africana nel Lazio, il blocco e le limitazioni imposte nelle zone infette che hanno colpito non solo la filiera suinicola ma anche l’indotto, ci impongono una ulteriore riflessione. L’auspicio è che i preoccupanti scenari internazionali non mettano in secondo piano il devastante impatto della PSA sulle produzioni agroalimentari, le esportazioni e le attività ludico-sportive e turistico-ricettive”. Lo dichiara il deputato Luciano Cillis, esponente M5S in commissione Agricoltura, intervenuto in discussione generale a Montecitorio sulla mozione per gli interventi inerenti l’emergenza peste suina.
“Invitiamo il Governo ad adottare qualsiasi utile iniziativa che possa permetterci di fronteggiare con ulteriori risorse uno scenario sempre più preoccupante e che si va via via allargando sul territorio italiano – aggiunge – Serve sostenere la suinicoltura italiana stanziando indennizzi per gli operatori colpiti, colpiti dalle restrizioni alla commercializzazione dei prodotti derivati”.
“È necessario potenziare lo stanziamento di risorse per il commissario straordinario che abbiamo fortemente voluto e che, attualmente, dispone di appena 10 milioni di euro – prosegue Cillis – Occorre adottare misure per ristoro ad hoc per le attività economiche, professionali e turistico-ricettive nonché ristorare le aziende agricole e zootecniche dei danni causati dal proliferare incontrollato della fauna selvatica”.
“Proprio per contenere il fenomeno che amplia e diffonde la PSA con i cinghiali, è il caso di cogliere questa collaborazione tra istituzioni nazionali e locali, rafforzandole e trovando soluzioni condivise per una incisiva politica di contenimento della fauna selvatica – dichiara – La filiera suinicola dovrà essere sostenuta, poi, dal punto di vista commerciale come già è stato fatto in questi mesi”.
“È importante continuare con le iniziative diplomatiche per limitare il blocco alle esportazioni, incentivare le politiche di filiera attraverso contratti tra operatori, le organizzazioni professionali e interprofessionali del settore” conclude Cillis.
ENERGIA, CASSESE (M5S): APPROVAZIONE NORMA SBLOCCA MOTORI BIOGAS AGRICOLO È IMPORTANTE RISULTATO PER AUTOSUFFICIENZA ENERGETICA
9 maggio – “Finalmente sarà consentito agli impianti di biogas agricolo esistenti di massimizzare la produzione di energia elettrica anche superando il limite di potenza ammessa ai sensi della normativa sul riconoscimento degli incentivi, valorizzando tale extra produzione al prezzo di mercato e senza incidere sul totale delle risorse erogate a titolo di incentivo. Con questa norma viene centrato un importante obiettivo di sburocratizzazione, permettendo di liberare tutto il potenziale energetico degli impianti attraverso il pieno utilizzo delle potenze meccaniche di cui essi dispongono. Ringrazio infinitamente il collega senatore Gianni Pietro Girotto, presidente della Commissione Industria, per aver depositato l’emendamento, che presentai già a mia firma al Dl Bollette, portandolo fino all’approvazione”. È quanto dichiara il deputato Gianpaolo Cassese (M5S) dopo il voto favorevole delle Commissioni riunite Industria e Finanze del Senato all’emendamento presentato al ddl di conversione del decreto-legge sul contrasto degli effetti economici e umanitari della crisi ucraina, che presto andrà in Aula.
“Grazie alla norma ‘sblocca motori’ appena approvata, la produzione di energia elettrica da biogas potrebbe aumentare da subito di 600 milioni di metri cubi, 20% in più rispetto all’attuale produzione da rinnovabile di 2,5 miliardi di metri cubi l’anno, il tutto senza alcun costo per lo Stato o per i contribuenti – aggiunge – Di fronte alla crisi energetica in atto, cominciata con la pandemia e aggravata dal conflitto bellico in Ucraina, come è stato ampiamente sottolineato anche nel corso del Convegno su biogas e biometano che ho organizzato nei giorni scorsi presso il Mipaaf, è necessario proseguire in questa direzione, semplificando le norme esistenti ed accelerando nella emanazione dei decreti, anche attuativi, di cui il comparto è in attesa da tempo, per favorire lo sviluppo delle agroenergie e della transizione ecologica, incrementando la nostra autosufficienza energetica”.
SALVAMARE, M5S: FINALMENTE E’ LEGGE DELLO STATO, DDL METTE AL CENTRO PREVENZIONE E SENSIBILIZZAZIONE DELLA COLLETTIVITÀ’
Roma, 11 mag. - Finalmente la Salvamare è legge dello Stato. Avevamo bisogno di una legge che potesse intervenire decisamente per arginare l’inquinamento del mare, dei fiumi e dei laghi e, soprattutto, che mettesse al centro la loro bonifica. Questi i motivi alla base di questo disegno di legge fortemente voluto dal MoVimento 5 Stelle e soprattutto dall’ex ministro all’ambiente Sergio Costa al quale va tutto il nostro ringraziamento per la sua lungimiranza e tenacia. Un provvedimento che apre una nuova era sulla raccolta dei rifiuti nei nostri specchi d’acqua, che punta a risanare gli ecosistemi marini promuovendo nuovi percorsi di economia circolare. Visto il periodo storico che stiamo attraversando, quest’ultimo aspetto oggi è ancora più importante, sia per quanto riguarda il recupero delle materie prime, sia per ripulire i nostri specchi d’acqua sempre più inquinati. Un disegno di legge che mette al centro la prevenzione e sensibilizzazione della collettività. E’ solo avviando questo percorso che sarà possibile cambiare paradigma e mettere al centro la tutela delle nostre acque.
Così in una nota i senatori e le senatrice M5S della commissione ambiente del Senato.