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Agricoltura - Parlamento Italiano 
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RICHIAMI VIVI/M5S: "PRATICA INCIVILE. E ORA SI VOTI IN AULAPER LA SUA ABOLIZIONE"

ROMA, 8 aprile – "Catturare uccelli selvatici, tenerli per mesi nelle gabbiette e al buio, usarli come esche per la caccia. Una pratica abolita in tutta Europa, in vigore solo in Italia e per la quale il 20 febbraio la Commissione europea ha aperto una procedura d’infrazione". Lo hanno detto i deputati del Movimento 5 Stelle della commissione Agricoltura a margine della conferenza stampa della Lipu sui richiami vivi, tenutasi questa mattina alla Sala stampa della Camera.

Durante l’incontro è stato mostrato anche un video che mostrava uccellini catturati nelle gabbie, che si spiumavano per ladisperazione. “È inaccettabile che continuiamo con questa pratica incivile – hanno auspicato i deputati pentastellati – che potrà costarci caro ancheeconomicamente”.

I deputati hanno firmato la petizione della Lipu che ha raccolto più di 50 mila firme. Inoltre hanno presentato il testo di un emendamento alla Legge europea bis – calendarizzata alla Camera per la fine del mese – che all’articolo 13 affronta proprio il problema dei richiami vivi. “Un emendamento che sosterremo e – dichiara Chiara Gagnarli, deputata M5S – che di sicuro andrà nella stessa direzione di quello che abbiamo già presentato e difeso sia in XIII Commissione, sia XIVCommissione ma che ci è stato rigettato da tutti gli altri gruppi politici, Pd in testa, nonostante avessimo inviato a tutti i deputati una lettera di appello alla sottoscrizione. L'obiettivo è duplice: risolvere il caso aperto in Europa e mettere fine in maniera inappellabile all’atroce e anacronistica pratica dei richiami vivi in Italia”.

“Proprio per questo abbiamo già presentato – aggiunge Massimiliano Bernini, pentastellato componente della commissione Agricoltura di Montecitorio – anche una proposta di legge e diversi atti parlamentari che sottolineano la brutalità della pratica dei richiami vivi, specie in un contesto, come quello attuale, in cui il richiamo di un uccello può essere ricreato attraverso un semplice cellulare”.
--
Area Comunicazione M5S Camera dei deputati

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08/04/2014, 17:46
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AGRICOLTURA, PIGNEDOLI (PD): DA RENZI SEGNALE IMPORTANTE, SETTORE TORNA CENTRALE

"La visita di Matteo Renzi al Vinitaly è davvero un segnale importante per il settore agricolo e agroalimentare. Una presenza che segna una svolta nella considerazione e nella centralità di uno dei distretti più importanti del nostro Paese". Lo dichiara Leana Pignedoli, senatrice del Pd e vicepresidente della commissione Agricoltura al Senato.

"Il 2014 è un anno cruciale - continua - e il premier Renzi ne ha colto tutta la straordinarietà. La preparazione all'avvio della nuova PAC, la grande prova dell'Expo, l'internazionalizzazione del settore e l'occasione del semestre europeo in cui l'Italia può trainare una nuova fase dell'agroalimentare in Europa. Un nuovo tempo del settore agricolo, che, come dice il presidente Renzi esce dalla marginalità e diventa attrattivo per i giovani. La naturalità e la ricca biodiversità caratterizzano il prodotto italiano e ne fanno elementi di competitività importanti. La tutela delle qualità alimentari, la lotta alle contraffazioni, il contrasto alle illegalità e alle frodi ai sistemi malavitosi che si sono inseriti nel settore agroalimentare sono le precondizioni per sviluppare davvero il settore agricolo. Per questo è decisivo un adeguamento degli strumenti di controllo, e di tutela che già si è avviato. Come è stato rilevato nei giorni scorsi proprio al Vinitaly da illustri rappresentanti del governo - conclude Pignedoli - è anche molto importante che lo stesso corpo Forestale da corpo storico di tutela della forestazione ora abbia assunto anche un nuovo importante ruolo rispetto al controllo delle diverse filiere alimentari".

Camilla Povia
Ufficio Stampa Pd Senato

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09/04/2014, 19:29
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AGRICOLTURA, RUTA (PD): #CAMPOLIBERO ATTESO DA ANNI DAL MONDO AGRICOLO
"Il piano di azione "campolibero" annunciato dal ministro Martina a sostegno dell'inserimento dei giovani nell'attività agricola è un'ottima notizia. Finalmente il Governo dà un segnale importante al settore agroalimentare. Alcune misure contenute nel provvedimento sono attese da anni con ansia dal mondo agricolo, penso al credito d'imposta, alla semplificazione dei controlli, o ai mutui a tasso zero per le imprese dei giovani under 40. L'idea, poi, che attraverso il sito del Governo i cittadini, le associazioni di categoria e le confederazioni possano avanzare proposte, modifiche o miglioramenti al testo, è un ulteriore passo avanti per colmare il divario tra istituzioni ed elettori". Lo dichiara Roberto Ruta, capogruppo Pd in commissione Agricoltura al Senato.

Camilla Povia
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09/04/2014, 19:51
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CAMERA DEI DEPUTATI



On. Paolo Cova parlamentare del Partito Democratico



COMUNICATO STAMPA
On. Cova: “Meno cemento e più agroalimentare: il Parlamento approvi prima di Expo la legge contro il consumo di suolo”

“Basta consumo di suolo: meno cemento e più agroalimentare. E questa volta il Parlamento deve legiferare in fretta. Possibilmente prima di Expo”, è un richiamo a tutti i colleghi quello dell’on. Paolo Cova, parlamentare del Pd, rispetto al provvedimento che è attualmente in discussione nelle Commissioni congiunte Ambiente e Agricoltura della Camera.

Cova spiega perché questa urgenza: “In Italia siamo costretti a importare una parte delle materie alimentari perché non c’è abbastanza territorio dedicato alla coltivazione di alcune di esse. Ma d’altra parte gli appartamenti vuoti e invenduti nuovi sono in eccesso e hanno occupato terreni che potevano essere liberi. Ecco perché è così importante promuovere un consumo di suolo agricolo pari a zero e accelerare i tempi per l’approvazione della legge”.

Secondo il parlamentare Pd “questa è la priorità del nostro Paese, anche in vista di Expo 2015, che non per nulla è dedicato al tema dell’agroalimentare. Dunque, nutriamo il paese ed evitiamo di costruire case che non verranno mai abitate”.

In sintesi, quello di Cova è un no alla cementificazione perché “siamo l’eccellenza dell’alimentare e dobbiamo mantenere questa nostra originalità”.

Roma, 11 aprile 2014

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11/04/2014, 18:11
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PAC, M5S: “ANCORA UN’INTESA “RISERVATA” PER SPARTIRSI I SOLDI PUBBLICI?”

Roma, 15 aprile. “Prima ci chiedono di collaborare per arrivare a un documento unico e
quindi a una proposta condivisa, poi leggiamo sui giornali che è già tutto fatto.
A questo punto chiediamo chiarezza. A essere presi in giro non ci stiamo”. Così
i deputati del Movimento 5 Stelle della Commissione Agricoltura alla Camera
commentando le dichiarazioni del ministro Maurizio Martina sulla riforma della Pac.
“Parliamo – sottolinea il deputato pentastellato Filippo Gallinella – della ripartizione
dei fondi destinati agli aiuti accoppiati che doveva essere un punto cruciale che avremmo
affrontato in commissione e che invece, come si legge dalla stampa, sarebbe già stato deciso.
Si parla di circa 570 milioni divisi fra vari settori, che secondo noi dovrebbero essere
indirizzate verso quelle colture e produzioni che valorizzino la qualità piuttosto che
la quantità. Ricordiamo inoltre al ministro che resta da definire ancora una questione centrale,
quella dell’agricoltore attivo che per noi è colui che lavora veramente nel settore e quindi, che non
sia più un sofà-farmers”.

Area Comunicazione M5S Camera dei deputati

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15/04/2014, 15:08
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CONFAGRICOLTURA, PIGNEDOLI (PD): RICONFERMA GUIDI OTTIMA NOTIZIA

"La riconferma di Mario Guidi al vertice di Confagricoltura è un'ottima notizia per tutti. In questi anni ha dato un'accelerazione evidente alla sua associazione, innovandola e trasmettendo all'esterno una visione nuova e dinamica del settore agroalimentare". Lo dichiara Leana Pignedoli, vicepresidente Pd in commissione Agricoltura a Palazzo Madama.

"In sintonia con un governo che sta correndo per dare un spinta innovativa al sistema Italia - continua - il presidente Guidi ha caratterizzato il suo operato con il contrasto alle inefficienze sia pubbliche che private. Lancia così una sfida ai sistemi conservatori che non ci permettono di puntare al meglio sulla competitività del nostro sistema agroalimentare. Lavorare per il cambiamento vuol dire lavorare per il futuro di un settore carico di potenzialità. E Guidi sembra aver raccolto a pieno questa sfida. A lui vanno i nostri migliori auguri di buon lavoro".

Camilla Povia
Ufficio Stampa Pd Senato

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15/04/2014, 23:24
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Spett.le Redazione,
nella speranza possa interessare vi invio, in allegato e di seguito, il comunicato stampa relativo alla precaria situazione dell’Igv di Bari su cui i deputati del M5S della Commissione Agricoltura, dopo aver presentato una interrogazione nel maggio 2013, tornano a chiedere un intervento immediato al neo-ministro dell’Agricoltura Martina attraverso una risoluzione in commissione.
Vi ringrazio anticipatamente e rimango a vostra completa disposizione per ulteriori informazioni, foto e/o approfondimenti.
Cordiali saluti,
Valerio L'Abbate
Assistente Deputato Giuseppe L'Abbate

PUGLIA: A RISCHIO IL FUTURO E IL PASSATO DELL’AGRICOLTURA ITALIANA

Dopo i fatti del 2004, il patrimonio dell’Istituto di genetica vegetale di Bari è ulteriormente a rischio a causa di un possibile trasferimento. I deputati M5S in Commissione Agricoltura presentano una risoluzione per chiedere al Ministro Martina un intervento immediato

Il patrimonio genetico dell’agricoltura rischia di essere compromesso per sempre. Sono, infatti, in pericolo le 84.000 specie di semi conservate nell’Istituto di genetica vegetale (Igv) di Bari, che costituisce uno degli archivi genetici più importanti al mondo: la Banca pugliese del germoplasma è unica in Italia, seconda in Europa e tra le prime dieci al mondo per dimensione delle collezioni e per gli standard tecnologici della conservazione. Già nel 2004, come conseguenza di una cattiva gestione del Cnr, un malfunzionamento dei frigoriferi causò un notevole danno, con un irreversibile abbassamento della germinabilità di un’alta percentuale dei semi. La Procura della Repubblica di Bari aprì un’indagine penale. Si sarebbe dovuto provvedere alla immediata rigenerazione di tutte le collezioni ma non accadde nulla. La Guardia di Finanza si vide davanti un’unica strada: il sequestro per procedere alla riparazione e alla manutenzione degli impianti e all’accertamento dei danni subiti. Successivamente, il procedimento penale fu archiviato, con relativa revoca della custodia giudiziaria dei campioni dei semi. Oggi, con l’emergenza ancora in atto, un’altra tegola si appresta a cadere sulla Banca del Germoplasma del capoluogo pugliese: il trasferimento in un’altra sede.

“Salvare la banca del germoplasma è un dovere per questo Stato – dichiara Giuseppe L’Abbate (M5S), deputato pugliese della Commissione Agricoltura, che con la collega siciliana Loredana Lupo (M5S) ha presentato una risoluzione per chiedere al Ministro Martina un intervento immediato – I costi per il trasloco sono elevatissimi e si tratta di un’operazione complicata che potrebbe mettere a rischio l’integrità del patrimonio genetico. Abbiamo chiesto al Ministro – continua L’Abbate – di intervenire immediatamente, al fine di assicurare e tutelare le risorse genetiche presenti nella Banca del germoplasma di Bari. La biodiversità è già stata messa a rischio negli anni passati con i guasti agli impianti frigoriferi, che hanno danneggiato in maniera irreversibile il patrimonio nazionale: non vorremmo ritrovarci ancora una volta a piangere sul latte versato. Chiediamo che questo Stato intervenga e lo faccia subito con tutti i mezzi ordinari e straordinari a sua disposizione”.

Nella banca dell’Igv di Bari sono conservati 84mila campioni di semi rari appartenenti a oltre 50 generi e 600 specie diverse di piante agrarie, che costituiscono l’80% delle risorse genetiche italiane (soprattutto cereali, leguminose, piante da orto, piante foraggere, piante medicinali ecc.). Il materiale biologico raccolto e conservato, negli ultimi 40 anni di attività, è oramai estinto sia nei campi coltivati (per le specie coltivate), sia in natura (per le specie selvatiche e affini alle piante coltivate) e non è più reperibile in nessun Paese di origine del Mediterraneo, dell’Africa e dell’Asia. Come aveva denunciato già lo scorso agosto il Centro Studi Criticalia Puglia, “il rischio è che non ci sia più interesse alla conservazione del germoplasma ma all’ingegneria genetica e alla produzione di piante transgeniche”. Un annuncio che seguì la lettera inviata dai ricercatori dell’Istituto di genetica vegetale (Igv) di Bari al presidente del Cnr, Luigi Nicolais, e che fu preceduto da una interrogazione parlamentare del M5S, datata 22 maggio 2013, a prima firma sempre di Loredana Lupo, che non ha mai ricevuto risposta sia dal Ministro De Girolamo sia dal suo successore Martina.

“Ci auguriamo – conclude Giuseppe L’Abbate – che questa volta il Ministro non glissi alle richieste e che, finalmente, si possa porre un punto di partenza per la nuova ‘germinazione’ del nostro patrimonio genetico”.

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16/04/2014, 22:45
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CONFAGRICOLTURA, BERTUZZI (PD): RICONFERMA GUIDI RAPPRESENTA INNOVAZIONE NELLA CONTINUITA'
“Non posso che compiacermi per la riconferma di Mario Guidi alla presidenza di Confagricoltura per il prossimo triennio". Lo afferma la senatrice del Pd Maria Teresa Bertuzzi, membro della Commissione Agricoltura a Palazzo Madama.
"Mario Guidi vanta una grande esperienza e conosce bene le numerose sfide che ci troveremo ad affrontare nei prossimi mesi a tutela e promozione dello straordinario patrimonio economico e culturale rappresentato dalla nostra agricoltura. La continuit à per un'organizzazione come Confagricoltura - continua Bertuzzi - appare oggi fondamentale per il mondo dell'agroalimentare italiano, soprattutto in vista delle imminenti decisioni sulla PAC e sui piani di sviluppo rurale e dei prossimi passi sulla legislazione fiscale e del lavoro, in particolare le proposte per i giovani agricoltori e la promozione dello sviluppo delle imprese agricole. Esprimo i miei più sinceri auguri di buon lavoro a Mario Guidi - conclude la senatrice - che negli anni passati ha lavorato, sempre innovando, per un'organizzazione come Confragricoltura e continua a cogliere le sfide che i tempi e il nuovo Governo pongono al Paese”.

Camilla Povia
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16/04/2014, 22:46
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AGRICOLTURA, M5S: “L’UNIONE EUROPEA FINALMENTE DICE STOP AL COLTIVATORE DA SALOTTO"

Roma, 22 aprile - La precedente programmazione Pac aveva involontariamente dato vita ad un nuovo modo di fare il coltivatore: il “Sofa Farmer”. Molte infatti le aziende che nel corso degli anni si sono accaparrate i terreni di proprietà dei Comuni e destinati agli usi civici, per poi approfittare dei premi per i pascoli magri, “frodando” indirettamente l’Ue.

Bastava prendere in affitto queste superfici, pur non eseguendo su di esse alcun lavoro, per poter usufruire dei fondi comunitari. Il più delle volte l’entità del premio era molto superiore al costo del terreno e pertanto i potenziali locatari erano in grado di corrispondere canoni anche più alti di quelli richiesti; a rimetterci, quindi, i pastori che, non avendo potere contrattuale, non erano nelle condizioni di rilanciare sul prezzo dell’affitto. Il tutto con la complicità dei Comuni che, per incamerare più risorse finanziarie possibili, preferivano le grandi imprese agricole ai propri contadini ed allevatori. Una pratica su cui era intervenuta anche Agea, cercando di bloccare i “sofa farmers” con una circolare, sospesa però con una ordinanza del Consiglio di Stato.

“Finalmente l’Unione Europea ha detto stop a chi preferiva sfruttare le maglie dei contributi comunitari piuttosto che lavorare la terra – dichiara il deputato Filippo Gallinella della Commissione Agricoltura della Camera – La normativa PAC 2014-2020 esclude, infatti, la possibilità di pascolamento da parte di terzi. L’articolo 9 del regolamento sui pagamenti diretti dispone che per essere considerato attivo l’agricoltore deve esercitare sulle superfici ammissibili l’attività minima. Nel caso di pascolamento da parte di terzi si configura una fattispecie particolare nella quale la superficie ammissibile, definita ‘pascolo magro’, è una superficie dove non sono possibili lavorazioni e, quindi – conclude Gallinella – l’unica attività minima che vi si può esercitare è il pascolamento”.

Qualcuno prova ad obiettare, in linea con i ricorrenti contro la circolare Agea, che il pascolamento da parte di terzi è da considerare uguale al caso di un agricoltore che fa lavorare al conto-terzista il proprio terreno. “In realtà – spiega Gallinella – non parliamo della stessa cosa perché (come peraltro disposto dall'articolo 14 della proposta regolamento delegato in via di approvazione) ha diritto all'assegnazione dei diritti all'aiuto chi mantiene il controllo dell'azienda in termini di gestione, utili e rischi finanziari. Da ciò si evince che, nel caso di pascolamento da parte di terzi, è il pastore, e non l'affittuario del terreno, a mantenere il controllo dell'azienda (che è il bestiame per intenderci) mentre nel caso dell'agricoltore e del conto-terzista è il primo e non quest'ultimo ad avere il controllo e ad assumersi il rischio”.

Per questi motivi, dunque, si decreta la breve vita del “sofa farmer”, una figura creata dalle falle dei regolamenti comunitari a cui, fortunatamente, ha finalmente messo riparo la medesima Commissione europea con la nuova programmazione PAC. E chi prende in affitto un terreno da pascolo magro, per il combinato disposto dagli articoli 9 del regolamento sui pagamenti diretti e dell’art. 14 del regolamento delegato, non ha alcun diritto al premio PAC.

CAMERA dei DEPUTATI
MOVIMENTO CINQUE STELLE

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23/04/2014, 7:26
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CAMERA DEI DEPUTATI
On. Paolo Cova parlamentare del Partito Democratico

COMUNICATO STAMPA

On. Cova: “Cosa si cela dietro furti e smarrimenti di capi di bestiame?”

Che cosa si cela dietro i furti di bovini e bufale nelle campagne italiane? Forse un tentativo di mascherare la vicenda delle quote latte? ​​Oppure macellazioni abusive? O ancora il mancato rispetto delle norme sul benessere animale?​ Se lo chiede in tre interrogazioni a risposta scritta l’on. Paolo Cova, parlamentare del Pd, componente della XIII Commissione Agricoltura della Camera, che da sempre segue la vicenda delle quote latte. E vuole vederci chiaro.

“Le interrogazioni sono rivolte ai Ministri dell’Agricoltura Maurizio Martina, dell’Interno Angelino Alfano e della Sanità Beatrice Lorenzin – fa sapere Cova –. A tutti e tre riassumo la vicenda, ricordando che in alcune regioni italiane vengono segnalati continui furti di capi bovini e bufalini. Un fenomeno che si sta trascinando da almeno 12 anni e che mette a rischio il nostro patrimonio zootecnico, come pure la tracciabilità degli alimenti di origine animale. Ma ciò che più mi preoccupa e che chiedo ai Ministri di chiarire, è se questi furti siano fatti artatamente per cercare di nascondere altro​. Il mio dubbio è che alcune stalle ricevano contributi senza avere realmente i capi​, mantengano la propria quota latte e poi l’affittino dichiarando i furti. Altra ipotesi è che questi animali vengano destinati alla macellazione abusiva. Infine, le norme sul trasporto degli animali ‘a terra’ invita a dichiarare il furto piuttosto che il rispetto delle buone pratiche di gestione degli animali​”.

In ognuna delle interrogazioni Cova chiede quali interventi il Ministero faccia per quanto di sua competenza: “Da Martina vorrei sapere se sono state fatte verifiche sui pagamenti della Pac e dei contributi sulla produzione di latte negli allevamenti che hanno dichiarato continui e costanti furti o smarrimenti, come pure se le aziende interessate hanno affittato o venduto parte della propria quota latte dal 2002 al 2013. Ad Alfano chiedo quali azioni sono state messe in atto da parte degli organi di polizia giudiziaria di fronte a casi così consistenti di danni al patrimonio zootecnico italiano e alla sanità e salubrità degli alimenti. Mentre dalla Lorenzin vorrei informazioni su quali interventi siano stati messi in atto per garantire le buone pratiche di gestione degli animali e delle norme sul benessere animale, ma anche cosa sta facendo il Ministero per prevenire le macellazioni abusive”.

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23/04/2014, 18:09
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