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Agricoltura - Parlamento Europeo
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Marco
Sez. Supporto Didattico
Iscritto il: 13/03/2008, 19:23 Messaggi: 68661 Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
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26/03/2015, 15:29 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
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CAPUTO PORTA A BRUXELLES L’EMERGENZA ULIVETI IN PUGLIA
“Chiedo alla Commissione di intervenire immediatamente con la previsione di misure di compensazione per i danni agli agricoltori definendo un adeguato indennizzo per l’eventuale abbattimento delle piante e di investire maggiormente in ricerca, unico vero rimedio in grado di debellare definitivamente questo cancro per l’Agricoltura pugliese e non solo”. Lo ha dichiarato Nicola Caputo Parlamentare del Pd - gruppo S&D a Bruxelles nel corso della seduta Plenaria nel suo One Minute Speech sull’emergenza Xylella in Puglia. “Un´intera Regione del Sud Italia, la Puglia, - spiega Caputo - è messa in ginocchio da una epidemia che sta distruggendo i suoi uliveti. E’ identificata attualmente nel batterio della Xylella Fastidiosa la causa primaria della malattia degli ulivi, ma non si ha certezza che il batterio sia il vero ed unico responsabile, occorrendo ancora una fase di studio che auspico più rapida e puntuale possibile”. “L’epidemia – spiega l’europarlamentare nel suo intervento in aula - appare essere stata definita in modo troppo affrettato e la stessa eradicazione degli uliveti proposta dal commissario Andriukaitis si potrebbe giustificare solo con la certezza di essere l’unico rimedio possibile”. “Ciò che è senza dubbio vero è, invece, il gravissimo danno inferto all’economia regionale pugliese con la minaccia che incombe su oltre 23mila ettari di uliveti e la messa in pericolo di un intero settore, che vede possibile un calo di produzione fino al 40%”. Nicola Caputo è intervenuto in più occasioni, attraverso interrogazioni alla Commissione europea, per chiedere maggiore tutela e sostegno al comparto della produzione olivicola pugliese, considerato che l’industria olearia rappresenta uno dei settori di eccellenza dell'Agricoltura Europea. “Nello scambio di opinioni in Commissione ENVI, - rende noto Caputo - il Commissario per la Salute Pubblica e la Sicurezza Alimentare Andriukaitis mi ha assicurato che verrà in Puglia per prendere atto della grave situazione degli uliveti”
Allegati:
Caputo con il commissario europeo Andriukaitis.jpg [ 73.82 KiB | Osservato 562 volte ]
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26/03/2015, 15:30 |
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Marco
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EUROPA: CAPUTO E IL GRUPPO PD DETERMINANTI PER LA TUTELA DELLE PRODUZIONI ALIMENTARI ITALIANE DI QUALITÀ “Con il lavoro che ho svolto in quanto relatore del gruppo S&D insieme ad altri colleghi italiani del Partito Democratico sul Programma della Commissione europea sull'adeguatezza e sull'efficacia della regolamentazione – cosiddetto REFIT – ho contribuito a determinare un buon risultato per le produzioni alimentari italiane di qualità e per le nostre esportazioni”. Lo ha dichiarato Nicola Caputo Parlamentare del Pd Gruppo S&D Con il voto di oggi, la Commissione Ambiente, sanità pubblica e sicurezza alimentare del Parlamento europeo ha infatti messo in discussione la base scientifica dei profili nutrizionali di fatto bocciando il presupposto su cui si basa il sistema inglese dei semafori sugli alimenti. La Commissione europea, sostenuta da un ampio blocco di Paesi del Nord Europa, ha lavorato, senza successo per ben otto anni, alla definizione di profili nutrizionali per ciascun alimento. L'Italia ha sempre contestato la validità scientifica di tali profili poiché essi, in diversi Stati membri, sono serviti a difendere alcuni prodotti a discapito di altri circolanti nell'UE: in particolare, il nostro Paese si è trovato a dover difendere alimenti apprezzati nel mondo dal punto di vista qualitativo, come DOP, DOC e IGP, da tentativi di appiattimento e uniformazione delle loro caratteristiche nutrizionali. Non esistono alimenti singolarmente definibili come “buoni” o “cattivi”, ma piuttosto diete salutari, come quella mediterranea, Patrimonio immateriale dell'Unesco, e utile aiuto al contrasto dell’obesità, del sovrappeso e delle malattie croniche non trasmissibili, e altri stili di vita e alimentari che invece non lo sono. Dare seguito al Regolamento 1924/2006 e introdurre il concetto di profilo nutrizionale, potrebbe giustificare l’imposizione di etichette a semaforo, una misura non appropriata per evitare indicazioni nutrizionali e salutistiche ingannevoli: tutte le informazioni nutrizionali necessarie per poter compiere scelte d’acquisto responsabili sono già in etichetta grazie al Regolamento UE 1169/2011.
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26/03/2015, 20:00 |
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