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Agricoltura - Parlamento Europeo
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Marco
Sez. Supporto Didattico
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CORONAVIRUS, ABATE (M5S): IN DL CURA ITALIA SOSTENIAMO EXPORT CON CAMPAGNA COMUNICAZIONE STRAORDINARIA SU SETTORE AGROALIMENTARE
Roma, 18 mar. - "Le misure messe in campo per il settore dell'agroalimentare con il decreto Cura Italia serviranno per tutelare i nostri mercati e i nostri lavoratori. Dietro questa emergenza causata dal Covid 19 vi è un settore che vale circa 45 miliardi e che in termini generali rappresenta un quarto del Pil nazionale, dando lavoro a 4 milioni di persone. In questa grossa fetta di mercato l'export rappresenta una parte della linfa vitale dell'intera filiera. Per questo abbiamo inserito una norma che mira alla realizzazione di una campagna straordinaria di comunicazione volta a sostenere le esportazioni italiane e l’internazionalizzazione del sistema economico nazionale nel settore agroalimentare e negli altri settori colpiti dall’emergenza. A dare supporto a questa campagna sarà l'ICE-Agenzia italiana per l’internazionalizzazione delle imprese e per l’attrazione degli investimenti. Per noi è fondamentale rafforzare il nostro dna, il Made in Italy".
La nota è della capogruppo M5S in commissione agricoltura al Senato, Rosa Silvana Abate. __________________ Movimento 5 Stelle
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18/03/2020, 20:19 |
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Marco
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AGRICOLTURA: 40 MILIONI DI EURO PER GLI ACCORDI DI FILIERA SUL GRANO DURO
Approda in Conferenza Stato-Regioni il decreto per l’incentivo ad ettaro ai produttori cerealicoli che hanno siglato accordi di filiera. Il Sottosegretario L’Abbate: “siamo al lavoro per accelerare i pagamenti”
Altri 30 milioni di euro per gli anni 2020, 2021 e 2022 oltre ai residui di stanziamento relativi all’esercizio finanziario 2019 e pari a ulteriori 10 milioni di euro che si aggiungono ai fondi già previsti per il triennio precedente. È il contributo che il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali destina ai coltivatori di frumento duro che stipulano contratti di filiera con gli operatori della trasformazione e della commercializzazione dei prodotti cerealicoli e lattiero-caseari attraverso un decreto che sarà approvato dalla Conferenza Stato-Regioni nella riunione in videoconferenza di giovedì 26 marzo.
“Incentivare questi contratti ci permette di rafforzare tutta la filiera – dichiara il Sottosegretario alle Politiche Agricole, Giuseppe L’Abbate – Se da un lato diamo una certezza economica ai produttori, che con questo decreto incentiviamo ulteriormente alla stipula, dall’altro miglioriamo la qualità del frumento duro italiano, anche attraverso l’utilizzo di sementi certificate, dando un valore aggiunto all’imprese agroalimentari di trasformazione – prosegue L’Abbate – Stiamo lavorando per accelerare i pagamenti degli scorsi anni sia attraverso procedure di Agea, l’ente incaricato per espletarli, sia attraverso modifiche normative per semplificare l’iter. Lo strumento dei contratti di filiera è il futuro del comparto agroalimentare italiano – conclude il Sottosegretario alle Politiche Agricole – e, pertanto, non dobbiamo far sì che i malumori nell’incasso dell’incentivo possano minarne la concreta realizzazione”.
L’importo massimo del contribuito è fissato a 100 euro l’ettaro per una superficie coltivata a grano duro nel limite di 50 ettari a beneficiario ed è concesso nel regime degli aiuti “de minimis” del settore agricolo, ovvero entro un valore massimo di 20.000 euro nell’arco di tre esercizi finanziari.
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25/03/2020, 16:33 |
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Marco
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«I CAMPI NON ASPETTANO, SERVONO LAVORATORI. FACCIAMO LAVORARE CHI ORA NON PUÒ»
«Servono misure immediate per dare più possibilità di occupazione in agricoltura: l'epidemia di Coronavirus sta mettendo alla prova i nostri sistemi sanitari ed economici, ma i campi non aspettano; servono lavoratori, al più presto»: questo l'appello dell'europarlamentare Herbert Dorfmann, membro della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo e coordinatore del Partito Popolare Europeo all'interno della stessa commissione.
Due i filoni sui quali per Dorfmann bisogna lavorare: a livello europeo, per una più agevole mobilità dei lavoratori stagionali, e in ogni singolo Stato, per agevolare il lavoro locale.
«In tutta Europa, il settore agricolo si basa tradizionalmente sul lavoro di lavoratori stagionali professionisti, senza i quali buona parte della produzione potrebbe andare persa. - sottolinea Dorfmann – Inoltre, molti di loro vengono da paesi extra UE, e questo complica ancora di più la situazione: per questo, dopo che la Commissione Europea ha indicato nelle linee guida sulla libera circolazione dei lavoratori approvate qualche settimana fa anche l'agricoltura come settore critico, è fondamentale che ora siano gli stessi Stati membri ad agevolare gli spostamenti dei lavoratori».
A questa richiesta, si aggiunge anche un altro appello ai singoli stati: «Mobilitiamo la forza lavoro locale. In questo periodo, purtroppo, molti lavoratori non possono svolgere il loro lavoro abituale a causa dell'epidemia, ma penso anche, ad esempio, ai percettori di sussidi di disoccupazione e di reddito di cittadinanza in Italia. - spiega Dorfmann - È necessario trovare una soluzione per poter impiegare nell'ambito agricolo stagionale le persone in questo momento senza lavoro: nel caso di lavoratori che hanno un'occupazione che però non possono svolgere in queste settimane, gli Stati potrebbero anche individuare soluzioni particolari per permettere loro di lavorare comunque in questo settore».
«Parliamo di un comparto che a livello europeo fa registrare un fatturato annuo superiore ai 400 miliardi di euro, 55 dei quali solo in Italia. - conclude Dorfmann – È fondamentale intervenire subito per evitare di gettare al vento non solo la produzione di questa stagione, ma anche il futuro di migliaia di aziende agricole e, con loro, il lavoro di migliaia di famiglie».
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07/04/2020, 10:18 |
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Marco
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CORONAVIRUS: DORFMANN - DE CASTRO, MISURE ANCORA INSUFFICIENTI PER AGRICOLTURA Coordinatori PPE e S&D chiedono a Wojciechowski scelte coraggiose
BRUXELLES, 15 APRILE 2020 - “Sono insufficienti le misure attivate dalla Commissione europea per portare ossigeno alle aziende agricole che stanno subendo pesantissime ripercussioni socio-economiche causa le conseguenze del coronavirus. L'apertura di prestiti agevolati fino a 200mila euro per sostenere la loro liquidità - come da noi richiesto - è un passo in avanti, ma non basta. Ora abbiamo bisogno di scelte politiche più ambiziose e coraggiose”. È con tono fermo e all'unisono che Herbert Dorfmann e Paolo De Castro, coordinatori PPE e S&D alla commissione agricoltura del Parlamento europeo, hanno espresso al Commissario alla politica agricola, Janusz Wojciechowski, la necessità di passare ad una marcia superiore nella messa in opera di misure eccezionali per rinvigorire il settore agricolo, e non limitarsi a semplici procedimenti burocratici.
“È il momento di attivare - chiedono i due europarlamentari - tutte le misure europee di gestione di crisi, come l'ammasso privato dei prodotti, e se i fondi di bilancio per l'agricoltura sono insufficienti, fare ricorso ai 500 milioni disponibile nella riserva di crisi della Pac. Ne hanno urgentemente bisogno i comparti più colpiti: dal lattiero-caseario al vitivinicolo, dall'ortofrutta al florovivaismo, all'allevamento”.
“Quanto alla flessibilità nell’utilizzo dei fondi europei per lo sviluppo rurale non ancora impegnati - proseguono De Castro e Dorfmann - chiediamo venga utilizzata per indennizzare di tutti gli agricoltori italiani effettivamente colpiti dalla crisi”.
“Questo è il momento - concludono i coordinatori S&D e PPE e alla ComAgri - di fare scelte politiche senza precedenti. Auspichiamo quindi che l'Esecutivo europeo si concentri sugli interventi eccezionali e non rinviabili che richiedono queste tragiche circostanze, posticipando tutto quello che può essere affrontato successivamente. L'obiettivo ora deve essere il sostegno al reddito e alla produttività delle nostre aziende agricole”.
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15/04/2020, 14:45 |
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Europarlamentare Herbert Dorfmann:
CORONAVIRUS: DORFMANN -DE CASTRO, VINCE LAVORO DI SQUADRA IN AGRICOLTURA Commissione agri del Parlamento Ue fa proprie e ufficializza nostre richieste a Wojciechowski
BRUXELLES, 17 APRILE 2020 – "Ancora una volta ha vinto il lavoro di squadra. Le nostre richieste per venire in aiuto alle aziende agricole che stanno subendo pesantissime ripercussioni sociali ed economiche dal coronavirus, sono state condivise dai colleghi della commissione agricoltura del Parlamento europeo e oggi ufficializzate in una lettera del presidente Norbert Lins al commissario alla Politica agricola, Janusz Wojciechowski". Così Paolo De Castro e Herbert Dorfmann, coordinatori S&D e PPE alla commissione Agricoltura del Parlamento europeo, sono pronti a continuare il loro pressing "affinché la Commissione europea, già dalla prossima settimana, metta sul tavolo misure concrete in aiuto ai produttori". "In primo luogo - sostengono i due eurodeputati - abbiamo urgentemente bisogno di attivare l'ammasso privato europeo per latte, formaggi, carne bovina, ovina, suina e prosciutti, che sono tra i settore economicamente più colpiti. Per finanziare questa misura, come ComAGRI chiediamo l'immediata mobilitazione dei margini di bilancio disponibili e, solo successivamente, lo spiegamento della riserva di crisi che potrebbe rendere disponibili fino a 478 milioni di euro ulteriori". Per Dorfmann e De Castro bisogna anche fare leva senza indugio sulla flessibilità. "La lettera del presidente della ComAgri - spiegano - chiede anche maggiore flessibilità nella gestione degli strumenti settoriali dell'OCM: ci auguriamo questo possa tradursi in un innalzamento del livello di aiuto europeo nei vari programmi, da quelli per l'ortofrutta al vino". C'è anche il richiamo "a rendere flessibili l'uso dei fondi dello sviluppo rurale", al fine di inserire modifiche legislative che diano la possibilità agli Stati Membri di concedere una indennità a tutti gli agricoltori italiani maggiormente colpiti dalla crisi, tramite l'utilizzo dei fondi non ancora impegnati. Non ultimo, "è urgente eliminare gli ostacoli alla libera circolazione dei lavoratori stagionali che ancora sussistono, e avviare un'azione coordinata a livello europeo per aiutare gli agricoltori a garantire luoghi di lavoro sani e sicuri per i loro collaboratori".
"Ora la palla è nel campo della Commissione europea, che ci aspettiamo possa fare la sua parte dopo le titubanze delle ultime settimane - concludono Dorfmann e De Castro -. Il Parlamento europeo non farà mancare il suo supporto all'Esecutivo per iniziative rapide a sostegno dei nostri agricoltori, che stanno dimostrando a tutti noi di essere tra i veri eroi di questa crisi".
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17/04/2020, 16:53 |
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Marco
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CORONAVIRUS: DORFMANN-DE CASTRO, QUARANTENA ATTIVA PER LAVORATORI AGRICOLI UE
Appello a Bellanova: buoni esiti da protocolli in opera in altri Stati membri
BRUXELLES, 20 APRILE 2020 - “C’è una soluzione per dare risposta immediata alla mancanza di lavoratori stagionali nelle campagne italiane, garantendo la loro e la nostra sicurezza contro il diffondersi del coronavirus. È la 'quarantena attiva' che può contribuire a salvaguardare un quarto del Made in Italy e la sopravvivenza di molte aziende agricole italiane, ormai in gionocchio per la mancanza di manodopera”. È l'appello congiunto che sottoscrivono, in un nota alla ministra all'agricoltura Teresa Bellanova, Paolo De Castro ed Herbert Dorfmann, coordinatori S&D e PPE alla commissione agricoltura dell'Europarlamento.
“L’approccio che seguono altri Partner europei - spiegano i due deputati Ue - riguarda i lavoratori agricoli stagionali che provengono dagli altri Partner Ue. In Italia arrivano soprattutto dai paesi est-europei, Polonia e Romania in testa, e rappresentano una componente fondamentale di numerosi 'distretti agricoli': dalla raccolta delle mele in Trentino Alto Adige, all’ortofrutta in Emilia Romagna”.
Per Dorfmann e De Castro, il protocollo per la 'quarantena attiva', che sta già dando buoni risultati, prevede che nei primi 14 giorni dal loro arrivo, ai lavoratori venga concesso di svolgere le attività agricole, purché obbligatoriamente separati dagli altri dipendenti per quanto riguarda gli alloggi, occupati (ad eccezione delle famiglie) per la meta' della loro capienza, con l'obbligo di seguire norme igieniche rigorose. Sui campi, invece, i lavoratori devono essere ripartiti in squadre di lavoro costanti e ristrette in termini numerici, in modo che in caso di sospetto di contagio, il dipendente possa essere immediatamente isolato e segnalato al servizio sanitario nazionale al pari di tutti componenti della sua squadra.
“Questo approccio darebbe una risposta anche alle sollecitazione e alle richieste di riconoscimento dei diritti dei lavoratori agricoli che ci stanno arrivando da varie organizzazioni, da Caritas a Slow Food a EFFAT, la Federazione europea dei sindacati alimentari, agricoli e turistici. Anche gli agricoltori italiani - concludono Dorfmann e De Castro - sono pronti a fare la loro parte, nell’interesse comune che i nostri prodotti possano continuare ad arrivare sulle tavole delle famiglie italiane”.
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20/04/2020, 16:16 |
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Marco
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Via libera agli aiuti europei
Giovedì i capi di stato e di governo europei si sono accordati su un piano per il rilancio economico del continente colpito dalla pandemia da coronavirus e hanno approvato un pacchetto di aiuti dell’ammontare di 540 miliardi di euro per far fronte alla crisi.
Secondo l’europarlamentare sudtirolese Herbert Dorfmann, i capi di stato e di governo hanno finalmente preso quelle decisioni tanto necessarie per far fronte alla fase attuale: “Le misure proposte due settimane fa dai ministri delle finanze europei sono state approvate. Il pacchetto di aiuti consiste essenzialmente di tre punti. Il primo è l’attivazione del Meccanismo europeo di stabilità, che consentirà di impiegare fino a 210 miliardi di euro. Il secondo punto riguarda la disponibilità della Banca europea degli investimenti di accordare alle imprese prestiti fino a 200 miliardi di euro. Infine, il terzo elemento si basa sul finanziamento delle casse integrazione straordinarie in quei paesi che sono particolarmente colpiti dalla crisi, per un ammontare di 100 miliardi. Il pacchetto di aiuti dovrà essere operativo a partire dal 1 giugno. È importante agire rapidamente, al fine di stabilizzare i mercati finanziari”.
Accanto a queste misure serve un importante fondo per la ricostruzione, il cosiddetto Recovery fund, per il quale ieri è stato trovato un accordo di principio. Ora è il momento di fissare i dettagli. A questo proposito Herbert Dorfmann afferma: “Ritengo che il nuovo fondo dovrebbe essere collegato al quadro finanziario pluriennale per il periodo che va dal 2021 al 2027 e non finanziato con i cosiddetti corona bond. In quanto europarlamentare trovo questa soluzione migliore, perché il bilancio è controllato dal Parlamento europeo e si tratta quindi di uno strumento democratico già in vigore. I corona bond invece dovrebbero essere inventati da zero. I capi di stato e di governo hanno mostrato di voler agire in maniera solidale, sono pronti a gestire questa crisi mondiale insieme e in questo modo garantire la sopravvivenza dell’Unione europea”.
Ieri i leader europei hanno anche discusso su come il turismo potrà ripartire in estate. Anche in questo settore occorre coordinarsi in maniera urgente, perché finché in Europa saranno previsti periodi di quarantena per chi attraversa i confini interni e restrizioni alla circolazione, resterà prematuro parlare di viaggi per le vacanze. Su quest’ultimo punto, le istituzioni europee presenteranno prossimamente le loro linee guida.
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24/04/2020, 10:21 |
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Marco
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CORONAVIRUS E LAVORATORI STAGIONALI: DORFMANN E DE CASTRO SCRIVONO A VON DER LEYEN Coordinatori PPE e S&D chiedono alla Commissione europea di garantire il rispetto delle linee guida pubblicate il 30 marzo
BRUXELLES, 24 APRILE 2020 - “Tre settimane dopo la pubblicazione della linee guida della Commissione europea, i lavoratori stagionali nel settore agricolo hanno ancora davanti a sé due ostacoli importanti: le difficoltà ad attraversare le frontiere interne dell’Unione e le misure nazionali di quarantena, che impediscono loro di cominciare immediatamente l’attività. Con la semina e la raccolta che stanno entrando nel vivo, è fondamentale che gli agricoltori e i lavoratori stagionali possano svolgere serenamente la loro funzione. Per questo chiediamo alla Commissione e agli stati membri di rimuovere gli ostacoli esistenti e garantire una risposta coordinata a livello europeo”. Così Herbert Dorfmann e Paolo De Castro, coordinatori PPE e S&D alla commissione agricoltura del Parlamento europeo, si sono rivolti alla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in una lettera co-firmata da molti membri della ComAgri.
“Ci sono giunte testimonianze di lavoratori stagionali ai quali è stato impedito di attraversare la frontiera e che sono stati quindi costretti a ritornare nel loro paese di origine. Si tratta di episodi gravi. Gli stati membri che non rispettano le linee guida della Commissione pongono una minaccia seria al settore agricolo, che dipende in buona parte dall’apporto di lavoratori stagionali provenienti da altri paesi”.
De Castro e Dorfmann puntano poi il dito contro la mancanza di chiarezza e coordinazione per quanto riguarda le norme relative alla quarantena, che secondo loro non andrebbero applicate ai lavoratori stagionali, i quali – per svolgere in maniera efficace l’attività che viene loro richiesta – dovrebbero essere messi in condizione di poter cominciare a lavorare subito, fin dal primo giorno dopo l’arrivo.
“Il settore agricolo ha già mostrato di essere in grado di rispondere in maniera efficiente e flessibile alla crisi attuale. – concludono nella loro lettera a von der Leyen i coordinatori S&D e PPE alla ComAgri – Risolvere la questione dei lavoratori stagionali è importante almeno quanto le altre misure finora adottate per supportare il settore agricolo. La Commissione europea deve garantire tempestivamente il rispetto delle proprie regole, altrimenti c’è il rischio concreto che parte della produzione marcisca nei campi”.
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24/04/2020, 16:06 |
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Marco
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CIOCCA, LEGA: VOTO CONTRARIO A TUTELA DEGLI AGRICOLTORI
"Tengo a sottolineare che il mio voto è e sarà sempre per gli agricoltori. Per questo ho espresso un voto contrario all'emendamento 448, perché non si è voluto inserire come condizione la presenza esclusiva di produttori e agricoltori nei Consigli di amministrazione dei Consorzi Ig. Le politiche europee devono sempre valorizzare, promuovere e rispettare il ruolo primario dei produttori e degli agricoltori anche all'interno dei consorzi di tutela. E' necessario che entrambi i modelli organizzativi funzionino specie adesso per rispondere alla crisi Covid-19 e che mettano gli agricoltori al centro delle scelte della filiera."
"Già dal 2018 i Consorzi Ig, Consorzi per la tutela dei prodotti ad indicazione geografica sono riconosciuti come Op, Organizzazioni di produttori, il voto di oggi però voleva introdurre un tassello in più ovvero una maggiore semplificazione nelle procedure di "trasformazione" da Consorzio in Op. Una semplificazione che senza ulteriori indicazioni ritengo, così come molte associazioni di categoria, rischi di creare confusioni di ruoli. E' importante che rimangano due modelli distinti perché rispondono a esigenze diverse, i Consorzi di valorizzazione e promozione della qualità, mentre le Op hanno una funzione più commerciale. Il rischio è quindi che si vengano a creare degli effetti distorsivi nella libertà di mercato e negli equilibri economici con un danno finale non solo per gli associati, ma anche per i consumatori. Rendere questa procedura più semplice dal punto di vista operativo potrebbe spingere infatti molti Consorzi a diventare Op con tutte le criticità che ne conseguirebbero come la possibilità di intervenire sui prezzi dei prodotti Ig."
E' questa la dichiarazione dell' On. Angelo Ciocca circa il voto di oggi in Commissione Agricoltura sull'emendamento 448 circa il ruolo e le funzioni dei Consorzi di tutela e valorizzazione DOP e IGP.
Gli eurodeputati hanno avuto la possibilità attraverso questo voto di apportare delle modifiche alle norme al regolamento transitorio della Pac, in attesa che si trovi un accordo sulla nuova politica agricola comune che partirà del 1 gennaio 2022.
On Angelo CIOCCA cid:image001.png@01D3F1E1.7B090280
Deputato al Parlamento Europeo
Gruppo ID – Lega
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28/04/2020, 14:58 |
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DORFMANN – DE CASTRO: SFORZI UE INSUFFICIENTI PER AGRICOLTURA
ComAGRI pronta a rigettare proposte Commissario Wojciechowski su ortofrutta e vino
BRUXELLES, 7 MAGGIO 2020 - “Sono insufficienti e necessitano di nuovi interventi finanziari e di gestione dei mercati, le misure adottate dalla Commissione europea per sostenere le aziende agricole fortemente penalizzate dalla crisi del Covid-19. In assenza di un significativo miglioramento del pacchetto di risposta alla crisi, la Commissione agricoltura dell’Europarlamento si vedrà costretta a rispedirlo al mittente.” È questo, senza tante fioriture, il testo della lettera - annunciano Paolo De Castro e Herbert Dorfmann, coordinatori S&D e PPE della ComAgri - inviata al commissario all'agricoltura Januzs Wojciechowski.
“Pur apprezzando le nuove misure come un primo passo nella buona direzione - affermano gli eurodeputati - riteniamo che il pacchetto non sia all'altezza delle difficoltà dei settori del vino e dell'ortofruta nel fornire loro i mezzi finanziari e la flessibilità necessaria per affrontare la crisi, recuperando la competitività dei produttori e la domanda dei consumatori europei. Inoltre - proseguono - deploriamo fortemente la decisione di escludere dall'ammasso privato il settore della carne di vitello e le carni ovino-caprine e carni suine già immagazzinate”.
“Tra le riserve espresse - precisano Dorfmann e De Castro - c'è la mancanza di risorse europee aggiuntive per finanziare le misure a sostegno del settore del vino: in alcune regioni a vocazione vitivinicola, infatti, i finanziamenti messi normalmente a disposizione dalla Pac sono stati quasi completamente utilizzati, con il rischio di dover rinunciare ad iniziative già pianificate per poter finanziare le misure di crisi. Senza contare che la flessibilità concessa agli Stati membri di impiegare fondi nazionali, rappresenta un chiaro rischio di disparità di trattamento tra operatori e distorsioni di mercato”. Insomma, comparti produttivi essenziali necessitano “di finanziamenti supplementari adeguati, compreso un bilancio di risposta alle crisi per il 2021”.
Sul fronte invece delle misure di gestione che non incidono necessariamente sul bilancio - precisano i deputati - “è essenziale per il settore ortofrutticolo aumentare il tasso di cofinanziamento, trasferire i fondi inutilizzati dal 2020 al 2021, ed estendere le spese ammissibili. Quanto al comparto vitivinicolo bisogna introdurre flessibilità normativa per le regole di etichettatura compresa l’indicazione dell’anno in etichetta, riduzione parziale delle rese tramite la vendemmia verde”.
“La lettera non vuole essere solo una messa in guardia - concludono Dorfmann e De Castro - ma un forte appello a collaborare e ad agire rapidamente per migliorare il pacchetto di misure di risposta alla crisi. Dobbiamo essere più ambiziosi per salvaguardare il futuro di settori produttivi strategici dal punto di vista economico, sociale e ambientale.”
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07/05/2020, 16:26 |
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