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Agenzia Lucana di Sviluppo e Innovazione in Agricoltura
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Marco
Sez. Supporto Didattico
Iscritto il: 13/03/2008, 19:23 Messaggi: 68709 Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
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Il Controllo funzionale delle macchine irroratrici per l’uso sostenibile dei pesticidi. Due giornate dimostrative organizzate dall’ALSIA nel Vulture-Lavellese Le recenti normative sull’uso sostenibile dei pesticidi (Dir 128/2009 recepita con D.lgs. 150/2012), prevedono che dall’inizio di quest’anno le macchine per la distribuzione dei prodotti fitosanitari (i cosi detti “atomizzatori” e “barre”) di tutte le aziende agricole dovranno essere sottoposte a “Controllo funzionale”, cioè ad una serie di controlli che verifichino il corretto funzionamento delle diverse componenti e degli strumenti di regolazione, in modo da migliorare l’efficienza di distribuzione degli agrofarmaci.
Secondo tali norme, entro il 2016 tutte le irroratrici in uso dovranno aver superato positivamente il controllo funzionale eseguito da Centri accreditati dalle Regioni e che operano secondo procedure standard con personale tecnico qualificato (Norme ENAMA). Successivamente, tutte le macchine dovranno essere sottoposte a controllo funzionale almeno una volta ogni tre o cinque anni, in analogia alla revisione periodica delle autovetture.
In Italia sono oltre 600.000 le attrezzature in uso per la distribuzione dei fitofarmaci, prevalentemente costituite da barre irroratrici ed atomizzatori. In Basilicata si stima che le irroratrici che dovranno essere controllate nel prossimo triennio siano circa 10.000!
I controlli, fino allo scorso anno, erano facoltativi ma richiesti da diverse aziende lucane perché previsti sia da linee commerciali (es. GlobalGap) che dalle misure agroambientali del Piano di sviluppo rurale regionale (le aziende che hanno aderito alla “Difesa integrata” e “Biologica” sono circa 1.500).
In Basilicata opera da diversi anni il SeTI (Servizio regionale di controllo e Taratura delle macchine Irroratrici), gestito dall’ALSIA con finalità divulgative, che con una Unità mobile accreditata promuove il controllo funzionale e la taratura delle irroratrici. Attualmente il servizio è fornito gratuitamente alle aziende lucane che ne fanno richiesta in attesa del prossimo avvio di appositi “Centri di controllo” privati che potranno far fronte al forte incremento delle irroratrici da controllare in Regione. Proprio per far fronte all’incremento di richieste, nello scorso anno, l’ALSIA ha organizzato un corso per “Tecnici addetti ai controlli funzionali delle macchine irroratrici per la distribuzione dei fitofarmaci”, abilitando 23 tecnici, alcuni dei quali hanno avviato le procedure per aprire Centri accreditati.
Intanto l’ALSIA prosegue la sua attività divulgativa e formativa per la corretta gestione delle irroratrici, organizzando giornate dimostrative per una dimostrazione pratica delle operazioni di controllo e taratura delle irroratrici.
Le prossime due saranno realizzate nel Vulture-Lavellese, area viticola e olivicola di eccellenza della Basilicata, in collaborazione con la Cantina di Venosa e la Soc. Coop. “Rapolla Fiorente”:
- martedì 25 marzo, alle ore 9.00, a Rapolla, presso la sede operativa della Soc. Coop. Rapolla Fiorente, in C.da Piano di Chiesa;
- giovedì 27 marzo, alle ore 9.00, a Venosa, presso la Cantina di Venosa S.c.a r.l. in Via Appia - C.da Vignali.
- Per una migliore organizzazione dell’iniziativa è gradita la prenotazione dei partecipanti presso la segreteria organizzativa o le aziende dell’ALSIA “Incoronata” di Melfi (tel. 0835220650) e “Gaudiano” di Lavello (tel. 097282040).
Segreteria organizzativa
Arturo Caponero
Servizio regionale di controllo funzionale e Taratura delle Irroratrici (SeTI)
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21/03/2014, 19:50 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
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Formazione: Laurea in Scienze agrarie
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E’ da qualche anno che una grave malattia virale minaccia la frutticoltura lucana. L’individuazione precoce dei sintomi è fondamentale per cercare di arginare l’epidemia in atto nel metapontino e, per questo, il servizio di difesa integrata dell’alsia sta cercando di dare massima diffusione all’informazione.
Sharka delle drupacee. Ormai è epidemica nel Metapontino.
La coltura delle drupacee (pesco, albicocco e susino) interessa circa 10.000 ettari di superficie del Metapontino e rappresenta il preponderante volume di PLV per le aziende che aderiscono alle Organizzazioni di produttori dell’area.
Questo rilevante patrimonio frutticolo lucano - come è stato più volte ribadito negli ultimi anni - è però minacciato da una temibile malattia che può seriamente compromettere la capacità produttiva del comparto sia in termini quantitativi che qualitativi.
Si tratta della così detta sharka o vaiolatura (causata dal virus PPV=Plum Pox Virus) che è ritenuta la più pericolosa malattia delle drupacee, tanto che in Italia è stata dichiarata malattia da quarantena a lotta obbligatoria per cercare di eradicare il suo insediamento nelle aree indenni.
Senza entrare troppo nello specifico (esistono variazioni di sintomi in funzione del ceppo virale e della specie vegetale), va ricordato che le piante colpite da sharka producono frutti scadenti, non commercializzabili e, nel giro di qualche anno, muoiono o vanno incontro a gravi deperimenti.
Si ricorda che questa pericolosa virosi si trasmette sostanzialmente attraverso la moltiplicazione vegetativa di piante infette (materiale di vivaio e innesti) e tramite varie specie di afidi. Il materiale di propagazione è il mezzo di diffusione del virus più importante su lunga distanza e per questo sono estremamente importanti il controllo e la certificazione del materiale vivaistico. L’uso di marze non controllate, specialmente se prelevate in aree dove il virus è endemico ed ha colonizzato anche piante spontanee, espone i nuovi impianti a forti rischi di infezione di sharka.
Quando in un’area vengono introdotte delle piante infette, come nel caso del Metapontino, la diffusione in campo a partire dai primi focolai è dovuta prevalentemente agli afidi vettori, molti dei quali non sono fitofagi abituali delle drupacee me le infettano con le “punture di assaggio”.
Da qualche anno, la minaccia che la sharka rappresenta per la redditività degli impianti di drupacee si è aggravata a causa dell’introduzione del ceppo M (marcus), particolarmente virulento ed aggressivo su pesco, che riesce ad infettare molto più efficacemente e rapidamente mediante afidi, rispetto al susino ed all’albicocco. Alcuni dati sperimentali indicano, infatti, che nei pescheti infetti dal ceppo M del PPV, se non si interviene con la rimozione delle piante infette, possono essere sufficienti 5-6 anni dall’introduzione del virus (bastano 1-3 alberi infetti) per la sua diffusione a tutti gli alberi dell’impianto.
In aree dove la diffusione dell’infezione è ancora bassa, per tentare di contenere o eradicare infezioni del ceppo M in pescheti di pieno campo è necessario eseguire almeno 2-3 controlli visivi durante la stagione vegetativa (fioritura, foglie sviluppate, frutti) e rimuovere tempestivamente le piante sintomatiche.
Per l’attuale mancanza di valide cultivar commerciali “resistenti” a sharka, il controllo della malattia è possibile solo con mezzi preventivi che essenzialmente consistono nell’uso di materiale vivaistico certificato esente da virus e nel monitoraggio scrupoloso dei campi, per la tempestiva individuazione ed eradicazione dei focolai di infezione.
Il monitoraggio del territorio è compito dei Servizi fitosanitari regionali ma è importante che i coltivatori ed i tecnici che li supportano siano consapevoli del grave pericolo che l’infezione di sharka può rappresentare per il patrimonio frutticolo di un intero comprensorio e che esaminino accuratamente e periodicamente le piante al fine di individuare l’eventuale presenza di sintomi su fiori, foglie e frutti.
I sintomi fiorali della Sharka
Sui peschi infetti delle varietà a fiore rosa i sintomi fiorali consistono in tipiche screziature di colore dei petali che presentano striature rosa carico su fondo rosa chiaro o anellature più o meno irregolari. Le screziature fogliari non sono sintomi esclusivi della sharka ma, in aree dove la virosi è presente, la loro comparsa rappresenta un serio campanello di allarme.
Il rilevamento dei sintomi sui peschi in fioritura è strategico perché la massa vegetale da osservare è ridotta e le rotture di colore sono abbastanza evidenti. Inoltre, con la conferma dell’infezione mediante una precoce diagnosi di laboratorio, è possibile eliminare le piante infette prima che inizino i voli degli afidi, vettori del virus. Nel periodo della fioritura, pertanto, si raccomanda di fare molta attenzione ai sintomi fiorali e, nel caso di sospette infezioni, di rivolgersi tempestivamente all’Ufficio fitosanitario regionale che provvederà ad eseguire le opportune analisi diagnostiche ufficiali. Eventuali campioni da sottoporre ad analisi potranno essere costituiti da rametti con i fiori screziati. I campioni potranno essere conservati per una giornata a temperatura ambiente, immergendo la base dei mazzetti in acqua, o in frigorifero a 3-4° C. E’ da evitare, invece, il congelamento dei campioni.
Se si individuano piante con sospetti sintomi di Sharka
COSA NON FARE:
- Ignorare il problema, lasciando le piante in campo;
- Tagliare le piante senza avvertire l’Ufficio fitosanitario regionale.
Con questo comportamento non si accerta la malattia sulle piante, si rischia di diffondere l’infezione nel proprio campo ed in quelli vicini, si rende difficile o impossibile accertare l’eventuale infezione del materiale di vivaio utilizzato, non si può usufruire di eventuali contributi all’abbattimento, si commette un reato (sanzioni amministrative e denuncia all’autorità giudiziaria)
COSA FARE:
- Segnalare con nastro o colore sul tronco le piante con sintomi;
- Comunicare i casi sospetti all’Ufficio Fitosanitario regionale (tel. 0835-284350; fax 0835-284250);
- Conservare in frigorifero dei frutti con sintomi sospetti, se si è in fase di raccolta.
Con questo comportamento si ottempera ad un obbligo di legge, si usufruisce delle analisi diagnostiche gratuitamente, si riducono i rischi di trasmissione dell’infezione alle piante sane, si rende possibile risalire ad eventuali partite infette da vivaio, si può usufruire di eventuali contributi all’abbattimento.
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Dott. Arturo Caponero
Dottore di Ricerca in Patologia Vegetale
Responsabile Servizio Difesa Integrata
ALSIA
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21/03/2014, 20:06 |
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Marco
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Dal numero del 10 aprile 2014, il Notiziario esce in un nuovo formato e con nuove rubriche per una divulgazione più efficace, in linea con le nuove esigenze tecniche e normative della "Difesa integrata". Per effetto della Direttiva europea 2009/128/Ce (“uso sostenibile dei pesticidi”), dal 2014 l’applicazione dei principi della difesa integrata è diventata “obbligatoria” per tutte le aziende agricole europee. In Italia, alle Regioni è affidato il compito di organizzare, fornire e sostenere quegli strumenti fondamentali per la corretta applicazione della difesa integrata che non possono essere gestiti dalla singola azienda. Tra questi rientrano il monitoraggio comprensoriale agrometeorologico e fitosanitario, la gestione di “ servizi di previsione ed avvertimento” per lo sviluppo di avversità, la redazione di “bollettini fitosanitari”. Si tratta di attività che l’ALSIA, tramite il proprio Servizio di Difesa Integrata, già gestisce da tempo e che dovrà migliorare ed adattare alle potenzialità offerte dal web, per rispondere più efficacemente alle nuove esigenze del mondo agricolo. La nuova veste di questo “Notiziario”, che raccoglie i “Bollettini fitosanitari” di zona ma pubblica anche informazioni meteo e notizie tecniche per l’agricoltura integrata e biologica, vuole essere un contributo agli imprenditori agricoli lucani per una difesa fitosanitaria efficace e sostenibile. Il Notiziario di agricoltura integrata ed i singoli Bollettini fitosanitari sono pubblicati sul canale tematico “Controllo fitosanitario” del www.ssabasilicata.it ( http://www.ssabasilicata.it/CANALI_TEMA ... ttini.html). E’ possibile chiederne la spedizione gratuita online, seguendo le istruzioni riportate nel sito. Vai al NOTIZIARIO http://www.ssabasilicata.it/Novita/novita_0103.html
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14/04/2014, 9:55 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
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Il CAPNODE DELLE DRUPACEE. Conoscerlo per controllarlo. Ciclo di seminari sul controllo del pericoloso coleottero fitofago delle drupacee Il capnode, Capnodis tenebrionis (L.), detto anche buprestide nero delle drupacee, è un insetto fitofago diffusamente presente in Basilicata, soprattutto nell’area metapontina ma che nel Lavellese, dove si concentra la coltivazione delle drupacee. Le infestazioni, solitamente, sono cicliche e si aggravano dopo estati particolarmente calde e siccitose, favorevoli all’insetto. Nello scorso autunno sono stati osservati diversi casi di forti infestazioni che, se non opportunamente controllate, possono creare seri danni ai frutteti. Poiché la primavera è un periodo strategico per il controllo dell’insetto, l’ALSIA ha organizzato due incontri nelle aree dove la problematica è di maggiore interesse, con l’intervento del prof. Enrico De Lillo, dell’Università degli studi di Bari, che da anni studia l’insetto e le tecniche di difesa. Di seguito il calendario dei seminari Martedì 29 aprile 2014, ore 17.30 Az. Gaudiano , SS 93 km 45,400 Gaudiano di Lavello (PZ) Venerdì 2 maggio 2014, ore 17.30 Scuole elementari, Rotondella 2 Rotondella (MT) Per info: arturo.caponero@alsia.it; Tel. 3394082761 http://www.ssabasilicata.it/Novita/novita_0106.html
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28/04/2014, 11:14 |
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Marco
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Dal numero del 10 aprile 2014, il Notiziario dell’ALSIA esce in un nuovo formato e con nuove rubriche per una divulgazione più efficace, in linea con le nuove esigenze tecniche e normative della "Difesa integrata". Per effetto della Direttiva europea 2009/128/Ce (“uso sostenibile dei pesticidi”), dal 2014 l’applicazione dei principi della difesa integrata per la gestione fitosanitaria delle colture è diventata “obbligatoria” per tutte le aziende agricole europee. In Italia, alle Regioni è affidato il compito di organizzare, fornire e sostenere quegli strumenti fondamentali per la corretta applicazione della difesa integrata che non possono essere gestiti dalla singola azienda. Tra questi rientrano il monitoraggio comprensoriale agrometeorologico e fitosanitario, la gestione di “ servizi di previsione ed avvertimento” per lo sviluppo di avversità, la redazione di “bollettini fitosanitari”. Si tratta di attività che l’ALSIA, tramite il proprio Servizio di Difesa Integrata, già gestisce da tempo e che dovrà migliorare ed adattare alle potenzialità offerte dal web, per rispondere più efficacemente alle nuove esigenze del mondo agricolo. La nuova veste di questo “Notiziario”, che raccoglie i “Bollettini fitosanitari” di zona ma pubblica anche informazioni meteo e notizie tecniche per l’agricoltura integrata e biologica, vuole essere un contributo agli imprenditori agricoli lucani per una difesa fitosanitaria efficace e sostenibile. Il Notiziario di agricoltura integrata ed i singoli Bollettini fitosanitari sono pubblicati sul canale tematico “Controllo fitosanitario” del sito www.ssabasilicata.it ( http://www.ssabasilicata.it/CANALI_TEMA ... ttini.html). E’ possibile chiederne la spedizione gratuita online, seguendo le istruzioni riportate nel sito.
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30/04/2014, 14:26 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
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Continua l’attività di informazione e divulgazione dell’Alsia per la corretta applicazione della “Difesa integrata” delle colture, che tutte le aziende agricole europee hanno dovuto applicare dall’inizio di quest’anno per effetto della Direttiva europea 2009/128/Ce (“uso sostenibile dei pesticidi”). In evidenza, in questo numero: - IL CONSULENTE DEL PAN. GLI AGRONOMI NON CI STANNO; - BIOLOGICO: COME GESTIRE GLI INSETTI UTILI NEGLI AGRUMETI; - SPECIALE CARCIOFO (ESIGENZE IDRICHE E NUTRIZIONALI IN BASILICATA, RISPOSTA PRODUTTIVA NEL METAPONTINO, ARVICOLE E CARCIOFI: CONVIVENZA DIFFICILE) Il Notiziario, oltre a varie rubriche, riporta un approfondimento sulle moderne tecniche di “solarizzazione” e “biofumigazione” ed il consuntivo fitosanitario del frumento duro a fine campagna 2013-2014. Il Notiziario di agricoltura integrata ed i “Bollettini fitosanitari”, che contengono informazioni sulla difesa per aree omogenee della Basilicata, sono pubblicati sul canale tematico “Controllo fitosanitario” del sito www.ssabasilicata.it ( http://www.ssabasilicata.it/CANALI_TEMA ... ttini.html).
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20/06/2014, 16:56 |
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Marco
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ALSIA INFORMA POTATURA VERDE DEI FRUTTIFERI: ESERCITAZIONI IN CAMPO A GAUDIANO DI LAVELLO Attività dimostrativa sulla potatura di giovani impianti di albicocco e pesco Prosegue il percorso informativo sugli elementi di base necessari agli operatori agricoli che si occupano di frutticoltura: giovedì 7 maggio 2015 (condizioni climatiche permettendo) è prevista una giornata dimostrativa sulla potatura verde di giovani impianti di albicocco e pesco. L’iniziativa, in prosecuzione dell’incontro svoltosi il 12 febbraio scorso., è rivolta a tecnici, studenti, giovani agricoltori, apprendisti potatori che vogliano acquisire i principi e la tecnica che li renda capaci di potare in modo razionale, in un areale nel quale la frutticoltura è in forte espansione. Nel corso della giornata, ai presenti, saranno forniti elementi di fisiologia della pianta, di fondamentale utilità nella pratica della potatura, cui seguirà una dimostrazione pratica, da parte di un tecnico esperto in potatura. L’appuntamento è fissato per le ore 10.00, presso l’Azienda Agricola Sperimentale ALSIA di Gaudiano di LAVELLO (PZ). Riferimenti e segreteria organizzativa dell’iniziativa: 0972/82040 loredana.lanzellotti@alsia.ithttp://www.ssabasilicata.it Avv. Rosa Maria Benevento Responsabile Ufficio Comunicazione
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06/05/2015, 18:57 |
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ALSIA INFORMA RICOSTITUZIONE DEL PATRIMONIO FAUNISTICO OTTIMALE DEL FAGIANO Metodi sostenibili per la reintroduzione e la ricostituzione di popolazioni naturali ed autosufficienti L’ALSIA, in partenariato con la Provincia di Potenza / Ambito Territoriale Caccia n. 2, ha aderito al progetto di “RICOSTITUZIONE DEL PATRIMONIO FAUNISTICO OTTIMALE DEL FAGIANO”, da realizzarsi presso l’Azienda Agricola Sperimentale Pantano di Pignola dell’ALSIA. L’area è particolarmente vocata per l’allevamento della specie ed il progetto persegue l’obiettivo di giungere ad una graduale produzione del fagiano, con un progressivo incremento della popolazione, capace di garantire futuri prelevi venatori basati non più su interventi di ripopolamento “pronto caccia”, ma sulla produzione naturale in loco. Nel corso dell’iniziativa, programmata per il giorno 19 maggio in località Pantano a Pignola presso l’oasi WWF, saranno offerte agli intervenuti informazioni relative a metodi sostenibili per la reintroduzione e la ricostituzione di popolazioni naturali ed autosufficienti. Interverranno: Agnese Lanzieri – Provincia di Potenza Donato Franculli – esperto in politiche faunistico venatorie Michele Di Paola - Commissario ATC 2 Potenza. Modera Michele Catalano, Responsabile dell’Azienda Agricola Sperimentale Pantano di Pignola dell’Alsia. Riferimenti e segreteria organizzativa dell’iniziativa: azienda.pantano@alsia.it; michele.catalano@alsia.it
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18/05/2015, 14:10 |
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ALSIA INFORMA MODELLI PREVISIONALI E FITOSPA Incontro tecnico a Venosa sul Sistema di Previsione ed Avvertimento per le malattie e gli insetti dannosi alle colture Giovedì 28 maggio 2015 alle ore 10,00 è previsto a VENOSA presso la sala riunioni della Cantina di Venosa Via Appia c.da Vignali, un incontro tecnico organizzato dall’ALSIA Servizio FitoSPA in collaborazione con Hort@, società che si occupa di sviluppo di modelli di gestione informatica in agricoltura. L’iniziativa ha la finalità di presentare ai viticoltori e tecnici dell’Area della DOC Aglianico del Vulture l’attività svolta dall’Alsia nella validazione dei modelli previsionali finalizzati ad un uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, nello specifico per la difesa della vite da vino. Interverranno i tecnici dell’Alsia dott.ri Camilla Nigro ed Arturo Caponero del servizio di difesa integrata e FitoSPA, e il dott. Emanuele FIRULLO di Hort@ s.r.l., il quale presenterà il prodotto informatico per la gestione della vite denominato VITE.NET. Consultare il sito http://www.ssabasilicata.it Riferimenti e segreteria organizzativa dell’iniziativa: loredana. lanzellotti@alsia.it; 0972/82040
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28/05/2015, 13:52 |
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POTATURA DEI FRUTTIFERI: GIORNATA DIMOSTRATIVA IL 1 OTTOBRE Esercitazioni in campo sulla potatura di impostazione delle drupacee a LavelloGiovedì 1 ottobre 2015 è prevista una giornata dimostrativa sulla tematica della potatura di giovani impianti di drupacee. L’iniziativa, inserita in una serie di incontri sul tema, è rivolta a tecnici, giovani agricoltori, apprendisti potatori che intendono acquisire tutte le informazioni utili a impostare e gestire i nuovi impianti di fruttiferi secondo forme di coltivazione semplici ed economiche, in un areale nel quale la frutticoltura sta diventando una reale alternativa all’orticoltura industriale. Nel corso della giornata, ai presenti, saranno forniti degli elementi di fisiologia della pianta, di fondamentale utilità nella pratica della potatura integrata da una dimostrazione pratica effettuata da un maestro potatore. L’appuntamento è fissato alle ore 10,00, presso l’ALSIA - AASD Gaudiano di LAVELLO (PZ), per raggiungere insieme ai partecipanti l’Azienda agricola “Pellegrino Antonio” in c.da Lampeggiano. Riferimenti e segreteria organizzativa dell’iniziativa: loredana.lanzellotti@alsia.it 0972/82040
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30/09/2015, 15:21 |
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