Venerdì il convegno promosso da A.Pro.La.V. col sostegno di FriulAdria Crédit Agricole
IL MERCATO DEL LATTE SENZA QUOTE
IL MONDO DEI PRODUTTORI FA IL PUNTO A TREVISO
In una fase delicatissima di trasformazione del comparto, l’Associazione Produttori Latte del Veneto organizza un Convegno per delineare una strategia comune di difesa della produzione regionale. Ospiti esperti internazionali e i players nazionali di riferimento, come il Consorzio Grana Padano.
Treviso, 9 Giugno 2015 - L’A.Pro.La.V., Associazione Produttori Latte del Veneto, promuove per Venerdì 12 Giugno (dalle ore 9,15, presso l’auditorium Provincia di Treviso, via Cal di Breda 116) il convegno sul tema: “Il mercato del latte senza quote, sarà sufficiente la qualità italiana?”. Un interrogativo sempre più pressante per il mondo della produzione veneta (12 milioni di quintali di latte l’anno per un valore di quasi mezzo miliardo di euro) che ha già subito un forte ristrutturazione del comparto (nell’ultimo decennio si è dimezzato il numero di stalle, passate da oltre 7 mila a 3.600).
Sono partner del convegno i principali Consorzi dei formaggi a marchio DOP veneti (oltre a Grana Padano, Asiago, Montasio, Piave, Monte Veronese, Casatella Trevigiana), mentre hanno collaborato alla sua realizzazione, FriulAdria Crédit Agricole, Provincia di Treviso, Treviso Glocal, CRPA di Reggio Emilia; hanno dato il loro sostegno ProTech Animal Nutrition, Du Pont, Pioneer, Consorzio Agrario Treviso Belluno, Alpha Vet, Agri Ravagnolo, Boehringer Ingelheim.
Dal primo aprile, l’abolizione delle quote ha aperto nuovi scenari: “Siamo per la prima volta da 30 anni – afferma Terenzio Borga, presidente A.Pro.La.V. – di fronte ad un mercato del latte libero e non contingentato, ma sarebbe inutile guardare al “passato” con nostalgia. Oggi ci confrontiamo direttamente con l’Europa e i mercati globali. Inoltre il MIPAAF ha varato nuove norme per gestire il post quote e tutti sentiamo il bisogno di indirizzi su come comportarci. Infine, di fronte alla possibilità di una invasione di latte “estero”, ci domandiamo: riusciranno i formaggi DOP italiani a “salvare” il prezzo ed il mercato italiano del latte?”.
“L’agricoltura e la zootecnia stanno attraversando una fase di trasformazione dove un principio guida è la sostenibilità ambientale ed economica - ha dichiarato la responsabile dell’Area Marketing Territoriale di FriulAdria, Sandra Ius - Accompagnare questo processo per noi significa mettere a disposizione degli operatori della filiera servizi e competenze specifiche mutuate anche dall’appartenenza al Gruppo Crédit Agricole, un partner bancario e finanziario di riferimento per il settore agroalimentare a livello internazionale”.
Realizzare “massa critica” tra produttori e trasformatori del latte locale, per dare al Veneto (terzo produttore nazionale) il giusto peso nei confronti del Ministero per le Politiche Agricole e, di conseguenza, in ambito europeo; ma anche delineare strategie di sviluppo adeguate per non subire passivamente gli effetti della concorrenza mondiale: questi gli obiettivi della mattinata di studio che vedrà alternarsi relatori di rilievo internazionale. Dopo i saluti delle autorità, spetterà ad Alberto Menghi del CRPA (Centro Ricerche Produzioni Animali di Reggio Emilia) una analisi del mercato lattiero caseario mondiale. Seguiranno gli interventi internazionali: un focus sulla realtà neozelandese (con l’esperienza della cooperativa Fonterra, 22 miliardi di litri di latte raccolti ogni anno) e l’intervento di colleghi europei provenienti da due grandi Paesi produttori (Francia e Irlanda). Il dopo quote è iniziato con una pericolosa corsa all’innalzamento produttivo in Europa, con un crollo del prezzo in ambito comunitario arrivato al -23%: una discesa che non è ancora terminata e che ha fatto entrare in Italia latte a prezzi stracciati, specie in Veneto dove è più vicina la concorrenza dell’Est Europa. Spetterà a Stefano Berni, direttore del Consorzio Grana Padano, il più importante brand del Made in Italy nel Mondo, affrontare il tema dell’importanza dei marchi europei nella difesa del latte nazionale. Un aspetto ancora più sentito in Veneto dove il 70% del latte è destinato a produzione di formaggi DOP, peculiarità che ha consentito l’innalzamento della qualità produttiva e una difesa dal deprezzamento della materia prima. Un marchio che difenda anche il latte “Made in Italy” è inoltre una delle richieste avanzate dai produttori al MIPAAF. In rappresentanza del Ministero e per chiarire gli ultimi sviluppi normativi, interverrà Antonio Mario Caira, della Direzione Internazionale politiche Internazionali- MIPAAF. Modererà il convegno Massimo Agostini, Agrisole-Sole 24 Ore.
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