Magis, il gusto della sostenibilità certificata
Vinitaly 2014 - Verona, 7/8 aprile - La parola ai protagonisti:
ricercatori, produttori, enologi, agronomi, sommelier.
Due giornate dedicate al presente ed al futuro della sostenibilità
ambientale, sociale ed economica con i vini sostenibili certificati Magis
in degustazione al Vinitaly.
Magis è una parola latina che vuol dire "di più", cioè "sempre meglio".
Il nome evoca la natura e lo scopo: continuare a identificare, creare e
diffondere tutta l'innovazione necessaria per migliorare la sostenibilità
della vitivinicoltura e la salubrità del vino.
Se ne è parlato durante l'incontro "Il Valore del Vino sostenibile è l'Uomo".
Perché è l'uomo al centro?
"Non possiamo più produrre abusando delle risorse che la terra ci dà" ha
sottolineato Attilio Scienza, Università degli studi di Milano, presidente
del comitato tecnico-scientifico di Magis. "L'uomo è l'unico elemento
determinante nella gestione della produzione dell'uva e nella
fabbricazione del vino. Con Magis, attraverso un protocollo condiviso in
continua evoluzione, l'agronomo ha la possibilità di valutare al meglio
ogni intervento".
Lo stesso protocollo Magis evidenzia infatti la centralità dell'agronomo
nella gestione sostenibile del vigneto.
Domenico Zonin, presidente Unione Italiana Vini, ha confermato l'impegno
dei produttori: "Magis è una bellissima iniziativa. Tutti - consumatori,
buyer esteri, Gdo e aziende - stanno diventando più attenti alla
sostenibilità. E la sostenibilità si basa su ricerca scientifica e
innovazione, per guardare avanti. È importante comunicarla; servono un
progetto unico ed un bollino da mettere in etichetta".
"Non abbiamo ereditato la terra dai nostri padri, l'abbiamo in prestito
dai nostri figli. Sviluppo sostenibile è soddisfare i bisogni delle
generazioni attuali senza infierire su quelle future" ha affermato Mario
Del Debbio, presidente nazionale Fisar. "Come sommelier dobbiamo portare
il messaggio di quello che Magis sta facendo con tanto impegno. Crescere
vuol dire diventare più grandi, svilupparsi vuol dire diventare ogni
giorno migliori. Noi vogliamo sviluppare ogni giorno di più questo
concetto: Magis".
"Per fare un vino sostenibile Magis, ogni produttore dispone delle
migliori conoscenze, aggiornate anno dopo anno" ha concluso Roberto
Rabachino, presidente nazionale Associazione Stampa Agroalimentare
Italiana, moderatore del talk show, richiamando i concetti del protocollo
di sostenibilità. "Magis è agricoltura di precisione, che vuol dire fare
solo quello che serve, solo quando e dove serve, con equilibrato e
rispettoso “senso della misura”. Così lo faranno anche i figli dei nostri
figli. Perché la sostenibilità dev'essere un fatto dimostrabile, e non
solo una parola".
Equilibrio, sensibilità, giusta misura: questi principi sono stati
sottolineati nel messaggio lanciato dalle donne protagoniste di Magis. Le
loro storie e le loro esperienze sono state raccontate nell'incontro
moderato dalla giornalista Lara Loreti.
"Quando penso a donne e vino, penso alla convivialità" ha affermato
Claudia Marinelli, Segretario Nazionale Fisar. "Il vino è un mezzo per
stare insieme, comunicare emozioni, condividere il lavoro che c'è dietro,
in campagna, nel rispetto per la terra".
Grazie al protocollo di sostenibilità Magis, il ruolo dell'agronomo è
sempre più centrale.
"Il protocollo Magis è stato una forma di riscatto per il ruolo
dell'agronomo". È stato il commento di Roberta Pugliese, agronomo
dell'Agricola San Felice. "L'attenzione alla sostenibilità prescinde
dall'essere donna e agronomo. Applichiamo sempre i principi della
sostenibilità e la filosofia della giusta misura. Per noi Magis
contribuisce a comunicare meglio a clienti e consumatori ciò che si fa in
vigneto".
"Operare in vigneto inseguendo un concetto di sostenibilità è un percorso
ormai obbligato per chi voglia fare qualità, perché produrre vino
determina un'interazione con l'ambiente, sia locale che globale" Queste le
parole di Monia Ravagli, agronomo e enologo di Drei Donà. "Un'azienda deve
essere concepita come un agro-ecosistema all'interno di un ecosistema più
ampio. In questo ambito, Magis ci ha aiutato ad acquisire un modus
operandi, riducendo gli interventi non necessari".
Michela Muratori si occupa di comunicazione per Arcipelago Muratori e
racconta i suoi vini Magis tramite i social network (Facebook, Twitter,
Instagram) anche ai giovani che si stanno avvicinando al mondo del vino:
"il termine sostenibilità si sente spesso, è di moda. Il fatto di "essere
Magis" ci consente di certificarlo nel rispetto di chi vuole un prodotto
attento all'ambiente".
Chiara Giannotti è responsabile marketing di Fazi Battaglia: "rispetto
della terra, rispetto del consumatore. L'equilibrio è uno dei punti di
forza del progetto: Magis riesce a creare sostenibilità in vigneto, in
cantina, nel conto economico. Un vino sano, garantito, di qualità".
"Lavorare con l'estero significa dialogare con il mercato di riferimento e
spesso la prima domanda che ci viene fatta è: Voi cosa fate per
l'ambiente?". È l'esperienza di Maria Vittoria Sassi, Cantine Giacomo
Montresor. La risposta è il protocollo Magis con il quale vengono prodotti
anche vini da antichi impianti di Cabernet Sauvignon. "Unicità per
diventare internazionali. Con Magis abbiamo la carta vincente della
sostenibilità: il consumatore estero si aspetta un approccio responsabile
verso la natura".
Tutti gli eventi Magis ("Il Valore del Vino sostenibile è l'Uomo", il 7
aprile; "Le quote in rosa di Magis" l'8 aprile; i Magis Time) sono stati
organizzati in collaborazione con Fisar - Federazione Italiana Sommelier
Albergatori Ristoratori.
Per ulteriori informazioni:
http://www.magisvino.it/events.cfmVideo dell'intervento dell'On. Luca Sani (presidente della Commissione
agricoltura della Camera dei Deputati), di Flavio Tosi (Sindaco di
Verona) allo stand di Fisar e degli eventi Magis sono condivisi sulle
pagina Facebook della Fisar
https://www.facebook.com/fisar e di Magis
https://www.facebook.com/magisvino